Con anomalia di 1,5°C in più rispetto alla media del periodo 1961-1990
Dopo un inverno e una primavera record (i più caldi degli ultimi due secoli), il resoconto stagionale puntualmente fornito dalla banca dati dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna (Isac-Cnr) prosegue in modo meno eclatante. L’estate 2007 si colloca «solo» al nono posto (con anomalia di 1,5°C in più rispetto alla media del periodo 1961-1990) nella classifica bi-centenaria della storia climatica italiana, dal 1800 ad oggi.
Dopo due mesi abbastanza caldi (giugno e luglio si sono rispettivamente classificati decimo e quattordicesimo, con anomalie di 2,1 °C e 1,4°C in più rispetto alla media), la stagione estiva si è conclusa con un agosto piuttosto fresco (il trentatreesimo in classifica, con anomalia di 1°C).
Per quanto riguarda le precipitazioni si tratta di un’estate che, complessivamente, è nella media (-10% della media 1961-1990) anche se le piogge non si sono distribuite equamente tra i tre mesi (tutti ricorderanno la scarsità delle precipitazioni di luglio).
Si ricorda che il data base dell’Isac-Cnr è la fonte da cui derivano le informazioni in merito alla descrizione delle variazioni climatiche in Italia negli ultimi 200 anni. Le informazioni sono reperibili sul sito www.isac.cnr.it/~climstor/ e nell’articolo di Nanni, Brunetti e M. Maugeri raccolto in «Clima e cambiamenti climatici, le attività di ricerca del Cnr», il volume curato dal Dipartimento Terra e Ambiente del Cnr, presentato nei giorni scorsi e disponibile sul sito www.dta.cnr.it.
(Fonte Cnr)
(10 Settembre 2007)