Sono 38 le associazioni promotrici dell’iniziativa, le quali si sono dichiarate alla stampa nazionale piuttosto irritate rispetto alla politica energetica delle istituzioni italiane
«Siamo incazzati neri. Neri come il carbone, la fonte di energia più vecchia e sporca che c’è». Questo è lo slogan lanciato dalla coalizione Fermiamo il carbone, che ha dato vita a un nuovo sito, www.incazzatineri.it, per condividere e diffondere le ragioni della sua contrarietà all’uso del carbone nelle centrali elettriche italiane.
Sono 38 le associazioni promotrici dell’iniziativa, le quali si sono dichiarate alla stampa nazionale piuttosto irritate rispetto alla politica energetica delle istituzioni italiane e a risposta di ciò, senza ricorrere a mezzi termini, hanno lanciato il manifesto «Siamo incazzati neri. Neri come il carbone» un messaggio chiaro ed esemplificativo di quale sia il sentimento guida della lotta contro «la fonte di energia più vecchia e sporca che c’è». Una scelta, quella delle istituzioni italiane, che, secondo le associazioni promotrici, va contro ogni strategia di riduzione delle emissioni di anidride carbonica, contro la salute, lo sviluppo del territorio, dell’agricoltura, del turismo e della pesca, contro l’occupazione, contro la riconversione di impianti esistenti quali Porto Tolle e Rossano Calabro, o la realizzazione di nuovi gruppi come quelli a Vado Ligure, Porto Torres e a Saline Joniche.
Il carbone, fonte energetica largamente utilizzata come combustibile nelle centrali termoelettriche, è tra le fonti energetiche fossili più inquinanti in assoluto che, a causa dell’elevato contenuto di carbonio, è la fonte principale delle emissioni di CO2, dei cambiamenti climatici e delle piogge acide. E a dispetto di questo ad oggi, in Italia, ci sono ben 13 centrali elettriche a carbone di cui una, quella di Brindisi , che è tra le 20 più inquinanti d’Europa.
Sembrerebbe la descrizione di una situazione ormai dai risvolti chiari ed invece c’è una novità. Da quanto si legge nel comunicato stampa della coalizione Fermiamo il carbone, la novità sarebbe proprio l’aver preso coscienza che non si può più tollerare questa politica energetica cieca e irresponsabile, questa gente che fa il suo interesse sulla pelle degli altri. In definitiva, la novità è che «Siamo incazzati. neri. Neri come il carbone».
Ora, oltre alle 38 associazioni promotrici dell’iniziativa, la campagna di adesione e partecipazione è aperta a tutti; collegandosi al sito www.incazzatineri.it è possibile «scattare la propria incazzatura» per creare un’immagine personalizzata. In aggiunta a questo, si può scaricare «Il kit dell’incazzato» contenente a scelta degli sticker, il volantino, la T-shirt, lo striscione, il poster in formato pdf e tutto quanto possa rendere evidente il messaggio della protesta.