(Adnkronos) – “La povertà di igiene è un fatto ed è un fatto in Italia, 1.400.000 bambini sono colpiti da situazioni relative alla povertà di igiene. Ci siamo confrontati con Cesvi ed è emerso che il tema è urgente, motivo per cui abbiamo deciso di supportare loro in un progetto di responsabilità sociale per offrire cure di genere ai bambini delle Case del Sorriso, oltre 1000 bambini in Italia, e offrire sussidi didattici, perché da questa situazione si possa emergere”. Sono le parole di Francesca D’Angelo-Valente, direttrice marketing Henkel, intervistata a valle della conferenza stampa “Oltre la superficie: Analisi e proposte per combattere la Povertà di igiene” organizzata a Milano da Dixan, storica marca della multinazionale tedesca Henkel, insieme all’organizzazione umanitaria laica Cesvi. Durante la conferenza sono stati presentati i dati della ricerca condotta con Ipsos sul sentiment degli italiani in relazione alla povertà, alla povertà di igiene e al futuro economico del Paese. In particolare, sono emersi i dati relativi alla povertà di igiene, cioè l’impossibilità di potersi permettere le spese relative all’igiene personale e dei propri indumenti. Ipsos rileva che la percentuale di famiglie in condizione di povertà di igiene in Italia si attesta tra l’1 e il 10% della popolazione. “È una condizione che crea immobilismo sociale, crea emarginazione e discriminazione, crea l'impossibilità di poter avere fiducia nel futuro e nella progettualità – analizza la direttrice marketing di Henkel – Come Dixan ci occupiamo di pulito nella maniera più funzionale e quindi ci siamo sentiti in dovere di fare una riflessione più ampia su quella che è la possibilità di accesso all'igiene da parte di tutti”, conclude. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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