Una faglia a 6.500 metri slm nell’Oceano Indiano

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Con la nave di ricerca «Strakhov» è stato esplorato l’enorme frattura del fondo oceanico tra l’Antartide e la punta meridionale dell’Africa

Come cambiano ed evolvono i fondali oceanici? Come si differenziano dalle zone di deformazione continentali, come la faglia di St. Andrea? Perché la placca antartica sta gradualmente aumentando a scapito delle placche circostanti? Comprendere e chiarire i meccanismi e i processi che sono alla base di questi cambiamenti sono gli obiettivi che si sono prefissati i ricercatori dell’Istituto di scienze marine (Ismar) del Cnr Venezia con una «avventura» appena conclusa.

È infatti rientrata a Capetown, in Sud Africa, la nave di ricerca «Strakhov», che ha trascorso circa un mese in un tratto di oceano tra i più remoti e