L’oceano atlantico settentrionale sta diventando meno salato, ma per ora non c’è pericolo di una deviazione o di una rottura della corrente del Golfo
In un articolo apparso sul numero di oggi della rivista «Science», ricercatori americani e norvegesi hanno valutato la diminuzione della densità e della salinità del Nord Atlantico, analizzando i dati idrologici e glaciologici di questi ultimi 50 anni riguardanti tutto il bacino idrografico e marino subpolare e polare artico. Dalle analisi risulta che nell’oceano Atlantico del Nord sono stati immessi (immissione netta), tra il 1965 ed il 1995, circa 20mila chilometri cubici di acqua dolce, equivalenti a 20mila miliardi di tonnellate di acqua dolce (che è pari alla metà della portata media annua di tutti i fiumi del mondo). La