Kyoto – Un piccolo passo fra furbi e boicottatori

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Solo i Paesi industrializzati dovranno ridurre complessivamente entro il 2012 le proprie emissioni del 5,2%. Senza Usa e Australia, che non hanno ratificato, tale riduzione si attesterà a circa il 3,5%. Urge coinvolgere anche i Paesi emergenti come Cina, India e Brasile che, con le attuali tendenze, diventeranno nei prossimi decenni i più grandi emettitori mondiali di gas serra- E la UE definisce la sua strategia sul clima per il dopo Kyoto

Ad oggi il Protocollo di Kyoto è stato ratificato da un totale di 141 paesi, rappresentanti in termini numerici, il 75% dei Paesi aderenti alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e rappresentanti, in termini di quota di emissione, il 61,6% delle emissioni dei Paesi industrializzati.
Con il Protocollo di Kyoto, che riguarda la prima fase della cosiddetta strategia di mitigazione dei cambiamenti climatici, i Paesi industrializzati, e solo loro, dovranno complessivamente ridurre entro il 2012 le proprie emissioni del 5,2%. Tuttavia, senza la partecipazione di Usa e Australia, che non hanno ratificato il Protocollo, tale riduzione si