Ucraina, “Usa e Regno Unito diranno sì a missili contro Russia”: lo scenario

31
Tempo di lettura: 2 minuti

(Adnkronos) –
Stati Uniti e Regno Unito diranno sì all'Ucraina: Kiev potrà usare i missili a lungo raggio, forniti dai paesi occidentali, per colpire obiettivi militari in Russia. Il semaforo verde scatterà nelle prossime settimane, secondo lo scenario delineato dal Times, ma la decisione verrà resa nota solo dopo le prime azioni andate a segno. L'Ucraina, come è noto, da tempo chiede a Washington e Londra l'autorizzazione per utilizzare missili Atacms e Storm Shadow contro obiettivi russi. L'uso di armi occidentali è stato approvato dal Parlamento europeo, con una votazione nella quale molti europarlamentari italiani hanno detto 'no'. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato un prestito da 35 miliardi: il denaro, tra l'altro, potrebbe consentire all'Ucraina di avviare la produzione di armi a lungo raggio. 
I segnali di una svolta strategica vicina, se non imminente, provocano prevedibili reazioni da parte della Russia. L'Ucraina, d'altra parte, da un mese e mezzo ha invaso la regione di Kursk ed è arrivata a controllare circa 1200 km quadrati di territorio russo. Il lancio di missili a lungo raggio, con una gittata di 300 km, potrebbe avvenire da posizioni avanzate e costringere Mosca a allontanare mezzi, uomini e armi dalla linea del fronte. Se nei giorni scorsi è stato Vladimir Putin a preannunciare "risposte adeguate", l'ultimo messaggio arriva dal ministro degli Esteri Sergei Lavrov: "La Russia dispone di armi che provocheranno gravi conseguenze per l'Occidente, siamo in uno stato di allerta totale", le parole di Lavrov a Sky News Arabia.  L'emittente britannica LBC aggiunge altri dettagli al quadro attuale, collegando la decisione di Stati Uniti e Regno Unito alla visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky negli Usa la prossima settimana. Il leader di Kiev vedrà il presidente Joe Biden e avrà colloqui anche con i candidati alla Casa Bianca nelle elezioni del 5 novembre, Donald Trump e Kamala Harris. "Gli Stati Uniti e il Regno Unito vogliono prima vedere il piano del presidente Zelensky" e capire "come questo aiuterà l'Ucraina a superare i mesi invernali della guerra", riferiscono fonti diplomatiche. La decisione finale potrebbe arrivare in concomitanza con l'Assemblea generale dell'Onu, anche se il presidente Biden non nasconde le preoccupazioni sull'effetto che una simile decisione avrebbe sulla campagna elettorale di Harris. "Ci stiamo preparando attivamente per i negoziati in America con il presidente Biden, i rappresentanti di entrambi i partiti al Congresso e contiamo sugli incontri con entrambi i candidati alla presidenza degli Stati Uniti", il messaggio di Zelensky. "Noi in Ucraina saremo sempre grati all'America per aver sostenuto la nostra indipendenza, per tutto l'aiuto fornito per consentire all'Ucraina di sopravvivere a questa guerra. Ora presenteremo un piano molto concreto per spiegare come l'Ucraina in questa guerra non si limiterà a resistere, non si limiterà a mantenere il livello di difesa ma si rafforzerà in modo tale da avvicinare davvero una pace giusta e la vittoria", le parole di Zelensky. "L'Ucraina conta su questo sostegno. Molto. Ed è giusto. Perché quando una nazione vince la battaglia per la sua indipendenza e conquista il rispetto del diritto internazionale, vince il mondo intero. Ed è così che dovrebbe essere", aggiunge. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)