Buchmesse: al Padiglione Italia il panel ‘Le radici del turismo’

60
Tempo di lettura: 2 minuti

(Adnkronos) – Nel programma di incontri che ha riempito il Padiglione Italia Ospite d’Onore nella penultima giornata della Buchmesse 2024, si è inserito il panel ‘Andata e ritorno: il turismo delle radici’, moderato dalla giornalista Ilaria Bianchi. Protagonisti dell’incontro il sociologo Riccardo Giumelli e Luigi Maria Vignali, direttore generale per gli Italiani all’Estero del ministero degli Affari Esteri. Tra la metà del XIX e la fine del XX secolo, si calcola che siano stati oltre venti milioni gli italiani partiti per cercare fortuna all'estero. Oggi i loro discendenti compiono il percorso inverso, anche solo per turismo, alla scoperta delle proprie radici. Il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale ha portato alla Fiera del libro di Francoforte 'Il turismo delle radici', dedicato ai discendenti di quegli italiani che lasciarono il Paese.  Un volume che fa parte di un progetto più ampio, ‘Italea’: “Con Turismo delle radici vogliamo riportare in Italia circa 7 milioni di italiani per offrire loro la riscoperta delle terre dalle quali sono partiti i loro antenati – le parole di Luigi Maria Vignali – Perché il progetto si chiama Italea? Trae ispirazione dalla parola ‘talea’, il processo attraverso il quale una pianta si propaga: tagliando una parte e ripiantandola, si permette alla pianta di rigenerarsi, sviluppando nuove radici. Il programma di Italea è consultabile sul sito web italea.com dove si possono trovare una serie di opportunità per organizzare un viaggio partendo dalle radici: alberi genealogici, itinerari, eccetera. Al programma Italea hanno aderito più di 840 piccoli comuni e altri comuni più grandi. Un’opportunità da non mancare, che faremo proseguire per tutto il 2024 e per gli anni successivi”, dice. Alla Fiera del Libro di Francoforte l’Italia Ospite d’Onore ha portato il motto ‘Radici nel futuro’ a rappresentare il “grande peso della cultura italiana”, come lo definisce il professor Giumelli: “Con il turismo delle radici abbiamo una grande opportunità. La migrazione italiana è stata un po’ sottovalutata nel tempo, se non per i grandi nomi come Al Pacino, Madonna che in qualche modo ci ricordano l’origine italiana. I progetti presentati oggi vanno proprio nella direzione di far scoprire il nostro grande patrimonio”, conclude. —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)