Biodiversità, difficile salvaguardia alla Cop16

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֎Tema centrale quello delle risorse finanziarie necessarie per raggiungere gli obiettivi ambiziosi stabiliti nel Quadro globale per la biodiversità֎

Si apre a Cali, in Colombia, la prima Conferenza internazionale sulla biodiversità dell’Onu dopo l’adozione del Kunming-Montreal global framework.

Leader mondiali, scienziati e operatori del settore si riuniranno per definire il futuro degli ecosistemi del nostro pianeta. La Cop16 si propone di consolidare gli impegni assunti nel 2022 durante la Cop15 (Kunming-Montreal), in cui 196 governi di tutto il mondo hanno approvato il «Global biodiversity framework» (Gbf): un percorso il cui obiettivo è arrestare e invertire la perdita di biodiversità entro il 2050.

Ma in cosa consiste la Gbf?

Nel contesto di un pericoloso declino della natura che minaccia la sopravvivenza di 1 milione di specie e incide sulla vita di miliardi di persone, la Gbf mira a salvare la natura. Tra gli elementi chiave del Quadro ci sono 4 obiettivi per il 2050 che si concentrano sulla salute dell’ecosistema e delle specie, tra cui l’arresto dell’estinzione delle specie causata dall’uomo, l’uso sostenibile della biodiversità, l’equa condivisione dei benefici e l’attuazione e il finanziamento, compresa la chiusura del gap finanziario sulla biodiversità di 700 miliardi di dollari all’anno; e 23 obiettivi per il 2030, tra i quali figurano il 30% di conservazione del territorio, del mare e delle acque interne, il 30% di ripristino degli ecosistemi degradati, il dimezzamento dell’introduzione di specie invasive e la riduzione di 500 miliardi di dollari all’anno di sussidi dannosi.

La Cop16

La #Cop16 si concentrerà sulla valutazione dei progressi compiuti dai Paesi nell’attuazione degli obiettivi del Quadro globale per la biodiversità. Uno dei temi centrali della Cop sarà quello delle risorse finanziarie necessarie per raggiungere gli obiettivi ambiziosi stabiliti nel Quadro globale per la biodiversità e dove e da chi ottenere queste risorse.

Un’altra importante area di negoziazione riguarderà i meccanismi di monitoraggio e rendicontazione dei progressi degli obiettivi di biodiversità. Inoltre, la conferenza affronterà le questioni relative all’accesso alle risorse genetiche e alla giusta ed equa condivisione dei benefici derivanti dal loro utilizzo, un principio noto come Access and benefit-sharing (Abs).

Il programma della Cop16 prevede l’alternarsi di sessioni plenarie, riunioni di gruppi di lavoro ed eventi collaterali.

Il Wwf

Il Wwf in argomento spiega come l’Italia non sia pronta per gli obiettivi al 2030, pesano i ritardi sulla Strategia nazionale per la biodiversità e la richiesta di rinviare l’applicazione del Regolamento europeo anti-deforestazione la cui possibile posticipazione di 12 mesi, sostenuta con forza dal Governo italiano e sulla quale il Parlamento europeo si esprimerà nelle prossime settimane, provocherebbe un grave ostacolo per il raggiungimento di almeno 3 target fondamentali del Gbf ossia promuovere una gestione sostenibile delle aree agricole e forestali (target 10); incoraggiare un maggior impegno delle imprese nel trasformare le loro catene di approvvigionamento, minimizzando il loro impatto sulla biodiversità (target 15); sostenere la riduzione dell’impronta globale, entro il 2030, attraverso scelte di consumo sostenibili (target 16).

 

Elsa Sciancalepore