I poli magnetici si stanno rapidamente invertendo

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Un fenomeno che è avvenuto molte volte sulla Terra, ma ora quello che preoccupa è la velocità con cui sta avvenendo. L’attuale velocità di spostamento del polo nord magnetico, infatti, è di circa 55 chilometri all’anno. Secondo i dati Noaa, dal 2000 ad oggi il polo nord magnetico si è spostato di più di 600 chilometri

Questa notizia non è tratta da un romanzo di fantascienza, né da previsioni farneticanti dei soliti catastrofisti, è la scienza ufficiale che lo dice.
È risaputo che la Terra nei suoi quattro miliardi e mezzo di anni di vita ha subito svariate inversioni dei poli magnetici, ma questo, sempre secondo la scienza ufficiale, è avvenuto in tempi lunghi, misurabili in migliaia di anni. Quello che sta accadendo invece oggi è preoccupante perché tutto si sta svolgendo in tempi rapidissimi. A dircelo è ora anche il National Oceanic and Atmospheric Administration, meglio conosciuto come Noaa, organismo scientifico mondiale che controlla il clima della Terra da circa un secolo.
Il primo campanello di allarme si è avuto negli anni 1950-1956 quando alcuni geofisici notarono che i poli magnetici non corrispondevano più con le storiche e rassicuranti posizioni, ma che invece si erano spostati di qualche chilometro. Da quel momento è iniziato uno scrupoloso controllo sul fenomeno dello spostamento dei poli magnetici terrestri. Ad avvalorare questo spostamento sono apparsi eventi che hanno principalmente interessato il mondo animale, ad esempio da qualche decennio sono cominciati ad essere registrati sempre più spiaggiamenti di cetacei, errori macroscopici nelle rotte migratorie degli uccelli, nonché spostamenti lievi ma costanti degli aghi delle bussole. Per quanto riguarda gli animali si sa che molti di questi, soprattutto i cetacei marini e gli uccelli migratori, hanno nel loro cervello sensori biologici che si orientano con i poli magnetici della Terra. Ultimamente anche le apparecchiature elettroniche di tutti gli aeroporti del mondo sono state resettate in virtù delle nuove posizioni magnetiche del polo nord terrestre.

Ultimamente stanno aumentando rapporti che confermano che lo spostamento del polo magnetico sta causando problemi nel mondo reale, come le temporanee chiusure degli aeroporti e i software riprogrammati per la navigazione delle navi e per le traiettorie di rientro delle navicelle spaziali e degli shuttle.
L’attuale velocità di spostamento del polo nord magnetico è impressionante, infatti è di circa 55 chilometri all’anno. Secondo i dati Noaa, dal 2000 ad oggi il polo nord magnetico si è spostato di più di 600 chilometri.
Due le osservazioni importanti degli scienziati, la prima è che dal 1860, lo spostamento dei poli magnetici è più che raddoppiato ogni 50 anni. In termini geologici questo è molto significativo. La seconda è che nel corso degli ultimi 150 anni, lo spostamento dei poli è avvenuto nella stessa direzione. Infine gli scienziati sono sorpresi che negli ultimi 10 anni, il polo nord magnetico si è spostato quasi la metà della distanza totale degli ultimi 50 anni! In altre parole, lo spostamento del polo magnetico ha evidentemente subito una accelerazione notevole.

Ma quali le motivazioni di questa accelerazione? Qui gli scienziati si dividono in due correnti di pensiero, una sostiene che tutto ciò sia attribuibile ad un aumento del bombardamento di neutrini provenienti dalla nostra stella che «eccita» il nucleo centrale della Terra facendo accelerare l’inversione dei poli magnetici. Il nucleo centrale del nostro pianeta in effetti è come una gigantesca elettrocalamita che interagisce con tutto il magnetismo terrestre, compreso lo scudo geomagnetico. L’altra corrente di pensiero afferma che tutto ciò sia dovuto proprio al nostro nucleo centrale (Nife o Core ) che sta subendo una qualche trasformazione tale da trasmette al nostro pianeta nuovi e più forti impulsi elettromagnetici.

Comunque stiano le cose molti scienziati sono d’accordo nel supporre che l’inversione dei poli magnetici sia imminente, e che quanto sta accadendo ora è la dimostrazione di questo processo.
Ma questo vorrà dire problemi per la vita sul pianeta? Gli scienziati sono concordi nell’affermare che se l’inversione dei poli magnetici dovesse avvenire improvvisamente in pochi giorni, allora potrebbero esserci dei seri rischi e questo perché l’inversione repentina dei poli magnetici comporterebbe, per un periodo di settimane e forse di mesi, la scomparsa dello scudo protettivo del nostro pianeta, ossia tutta la magnetosfera che protegge la Terra dai raggi cosmici.
Se invece il processo sarà graduale e non traumatico non dovrebbero esserci problemi per la vita sul nostro pianeta, perché lo scudo protettivo che avvolge il pianeta avrebbe il tempo di ricomporsi completamente. Problemi in questo caso sarebbero quelli di disorientare gli animali soggetti ai grandi movimenti migratori, ma niente di più.

Purtroppo questa accelerazione dello spostamento dei poli magnetici, che il Noaa ci ha evidenziato, potrebbe invece essere il segnale che potremmo correre il rischio di perdere per un certo tempo la protezione dello scudo elettromagnetico terrestre contro i raggi cosmici e in particolare i micidiali raggi gamma. È in questo caso allora che fare?
È già da qualche anno che circolano negli Usa volumetti che mettono in guardia le persone da quest’evento, non sappiamo quanto possano essere utili tali consigli, tuttavia non è neppure corretto sottovalutarli. In parole brevi le raccomandazioni dicono di tenere in casa sempre a disposizione una bussola professionale, controllando il movimento dell’ago magnetico e, in caso di repentino spostamento dell’indicatore magnetico, si consiglia di chiudersi in casa, di non uscire, di evitare di stare davanti alle finestre che dovranno essere chiuse con gli infissi, di soggiornare al centro della casa e seguire le indicazione che la radio e la Tv daranno volta per volta.
Ma sarà così? Non lo sappiamo, tuttavia cosa ci costa tenere nel nostro studio una bussola e verificare ogni tanto i movimenti dell’ago magnetico? Potrebbe essere anche un aspetto apotropaico e comunque un modo di stare tranquilli con la nostra coscienza.
Nei grafici (fonte Noaa ) si evidenzia quanto fin qui scritto. Nel primo è riportato lo spostamento del nord magnetico dal 1860 al 2010, evidenziandone l’aumento di velocità in questi ultimi 50 anni. Il grafico successivo mostra lo spostamento del polo magnetico che sta dirigendosi verso la Russia. In più dimostra come negli ultimi 10 anni la velocità di spostamento, rispetto agli ultimi 50 anni, è paurosamente aumentata.