Venerdì 6 dicembre e sabato 7 dicembre, dalle ore 9:30 nell’aula S. Sergi, al primo piano dell’edificio di Antropologia, si terrà il convegno Dal Paleolitico all’intelligenza artificiale: leggere il futuro attraverso il passato. L’iniziativa si propone di affrontare il tema dell’intelligenza artificiale da una prospettiva originale, quella dell’evoluzione e della storia umana, e vuole rappresentare un’occasione per mettere in luce come la conoscenza del passato, a partire dalle nostre radici più antiche, possa aiutarci a leggere un futuro ormai indissolubilmente legato alle tecnologie avanzate. Il titolo del convegno non intende offrire una contrapposizione tra passato e futuro della cognizione umana, ma piuttosto definire il perimetro di una discussione pubblica sull’intelligenza artificiale che vuole introdurre elementi di novità rispetto a quanto fatto finora.
I manufatti del Paleolitico inferiore (da circa 2,5 milioni di anni fa), con la loro semplicità ed efficacia rappresentano le prime forme di cultura materiale. Da queste prime espressioni di ingegnosità e creatività, l’Homo sapiens ha intrapreso un percorso caratterizzato da mutamenti biologici, morfologici, tecnologici e sociali. Questo ha permesso alle popolazioni umane non solo di adattarsi, ma anche di trasformare gli ambienti naturali, creando nuove nicchie ecologiche e ridefinendo il concetto stesso di essere umano. Oggi, l’intelligenza artificiale rappresenta la frontiera più avanzata del progresso scientifico, con ricadute fondamentali, o addirittura epocali, in ambito sociale. Essa non va vista semplicemente come un prodotto della tecnologia moderna, ma anche come un riflesso delle nostre aspirazioni, delle nostre paure e dell’incessante ricerca di comprensione e dominio dell’ambiente circostante.
Attraverso il convegno e l’analisi multidisciplinare che si vuole sviluppare, intendiamo esplorare in una cornice evoluzionistica e storica come l’intelligenza artificiale stia ridefinendo le interazioni umane, la nostra società e perfino la nostra identità, proiettando queste riflessioni anche sulle opportunità e i rischi che il futuro ci potrebbe offrire. In definitiva, leggere il futuro attraverso il passato non vuole solo essere un’espressione suggestiva, ma un modo di sottolineare la necessità di guardare indietro per comprendere appieno le sfide e le opportunità che ci attendono nell’era dell’intelligenza artificiale. Anche attraverso prospettive apparentemente distanti da quella più strettamente tecnologica, ma che sono indispensabili per definire una dimensione umana.