La Giunta Zaia ripropone il calendario venatorio bocciato dal Tar

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caccia foto di Massimo Marracci
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Zanoni (IdV): «È uno scandalo. Zaia e Stival sfidano apertamente la legge invece che farla applicare». «Potrebbe comportare la gravissima violazione del giudicato cautelare ovvero non osservare un provvedimento imposto dal Giudice, condotta questa considerata dal Codice penale»

«È una vergogna. La nuova delibera di oggi della Regione Veneto, con la quale viene cambiata qualche virgola, non è altro che un raggiro della decisione del Tar che solo una settimana fa aveva sospeso il calendario venatorio veneto accogliendo il ricorso delle associazioni». Così Andrea Zanoni condanna la riadozione di questa mattina del calendario venatorio da parte della Regione Veneto.

Secondo l’eurodeputato le motivazioni addotte dall’assessore Stival farebbero acqua da tutte le parti. La delibera di oggi, infatti, non si basa sui pareri dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), che anzi aveva bocciato il calendario originale, ma, sempre secondo Zanoni, sulla costante pressione della lobby venatoria che circonda Palazzo Balbi.

«La Giunta Zaia – continua Zanoni – con questa delibera ha calpestato la Direttiva 2009/147/CE (Direttiva Uccelli), la legge nazionale sulla caccia, l’autorevole parere tecnico e scientifico dell’Ispra, il pronunciamento giuridico del Tar del Veneto, nonché il diritto sacrosanto dei cittadini ad avere un’amministrazione che rispetti le leggi, assecondando in questo modo solo ed unicamente le istanze di una minoranza di cacciatori. Così facendo Zaia e Stival sottopongono il Veneto a un’ennesima procedura d’infrazione delle norme europee e alle conseguenti sanzioni pecuniarie».

«Tuttavia Zaia e Stival non possono di certo dormire sonni tranquilli – conclude Zanoni -. La non ottemperanza della decisione del Tar del Veneto potrebbe comportare la gravissima violazione del giudicato cautelare ovvero non osservare un provvedimento imposto dal Giudice, condotta questa considerata dal Codice penale».

(Fonte GeaPress)