Tecnologie a parte in città le foreste urbane possono contribuire alla riduzione dell’inquinamento perché sono in grado di catturare gli inquinanti come polveri sottili e ozono. Uno studio sulla città di Firenze, realizzato in collaborazione con il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e Università di Firenze, ha dimostrato come gli alberi in città possano abbattere del 13% il PM10 e del 5% l’ozono. Molto problematica, invece, la conservazione dei beni culturali, dove un studio mostra un rischio corrosione del 26% dei siti archeologici e del 17% di chiese e conventi storici
Più rispetto per la parola libertà
֎ Stiamo assistendo alla parte conclusiva della fine della nostra civiltà. Troppe guerre, tanta violenza e la fine di valori fondamentali come quello della vita, della dignità dell’uomo e del nostro pianeta. Il ruolo delle multinazionali ֎
Tutelare l’ambiente è un problema malvagio
Abbiamo distrutto parti importanti della biosfera procedendo in ordine sparso ma ora bisogna tenere presente che un problema planetario non può trovare una soluzione locale ma deve trovare una soluzione globale che rivoluzioni il modo di vivere seguito negli ultimi 200 anni e ci consenta una inversione di rotta necessaria
L’unica rivoluzione concessa alla pecora è l’evoluzione
Oggi le favole possono ancora comunicare, col linguaggio dell’allegoria e attraverso la semplicità dei bambini, ciò che i grandi non vogliono vedere, ascoltare, sentire
Dove è finita l’acqua di Marte
Al momento sembrerebbero reggere due tesi: la prima è che un gigantesco pianeta errante, passando vicino a Marte, con la sua forza di attrazione abbia strappato l’atmosfera del pianeta e dissolto nello spazio tutta l’acqua della superficie; l’altra ipotesi, forse la più credibile, è che essendo Marte privo di uno scudo geomagnetico come quello del nostro pianeta, non abbia resistito ai venti cosmici generati dalle tempeste solari e che alla fine una o più «onde» solari super potenti abbia definitivamente compromesso l’atmosfera del pianeta
Epidemia di morbillo sta decimando gli Yanomami
Questa tribù isolata è particolarmente vulnerabile. Il veicolo probabile sono le migliaia di cercatori d’oro che hanno invaso la zona. Pericoli in Brasile e Venezuela. Appello di Survival International
Fari in attesa di valorizzazione
Il ruolo dei fari nelle coste italiane
Lo scopo principale di un percorso di riconversione è salvare gli edifici dal degrado per garantirgli un nuovo utilizzo, attivare le economie territoriali e riconsegnarlo alla comunità, creando una solida opportunità di sviluppo locale e un benessere sociale della collettività residente
Allevamenti, contraddizioni e futuro
In questo ultimo numero di «Villaggio Globale», appena messo on line, dedicato agli allevamenti, analizziamo come vengono gestite queste attività oggi ma parliamo anche di alimentazione, farmaci, clima, inquinamento, diritti animali, stili di vita, carne sintetica…
Scuola, l’Esperto! scusi, chi è?
Solito intervento «estivo» e di fine legislatura per la scuola che non fa che mettere una pezza alla dilagante impreparazione che ha investito il corpo docente negli ultimi anni
Ma perché Taranto non vuole il museo di Scienze naturali?
Appassionata e commovente lettera di Valentino Valentini
È una profonda esigenza storica, culturale e ambientale che una città come Taranto dovrebbe coccolare, perché il mare o le opere medievali non sono espressione asettica del territorio ma il risultato di una realtà ambientale e paesaggistica che i realizzatori, del tempo, ben conoscevano ma che gli attuali amministratori sembrano ignorare vistosamente
Lo sviluppo sostenibile stimola le aree interne del Pollino
Le aree interne stanno vivendo una entusiasmante storia di recupero e di rilancio in molte realtà territoriali d’Italia. Sono al centro di vitali interessi culturali, sociali ed economici, tanto da diventare, in alcuni casi, importante riferimento per politiche di sviluppo sostenibile. La Strategia nazionale per le Aree interne nell’area sud della Basilicata
Un articolo di «Libération» che sa di scientismo
Sorprendente chiusura mentale del giornale francese che riecheggia vecchi luoghi comuni contro la ricerca di Benveniste, Luc Montagnier e del Giudice, ignorando altre realtà scientifiche che al contrario valorizzano e usano quei risultati scientifici
Ma la cultura può fare a meno della scienza?
A proposito di una polemica. Ben venga il confronto fra i saperi, comprese le nuove frontiere al limite perché si sviluppano su percorsi ancora ignoti, ma il discrimine è sempre e solo la scienza, la ricerca, l’ostinata caparbietà dell’uomo di capire
- Rabdomanzia e radioestesia, tra misticismo e scienza (Vincenzo Valenzi)
La questione meridionale, giusto per capire…
«La questione meridionale. Dall’Unità Nazionale all’intervento straordinario», è il saggio storico di Nicola Alfano, edito dalla BookSprint Edizioni. L’Autore offre al Lettore approfondimenti eccezionali e una vastità di riferimenti che possono contribuire alla formazione di un percorso di ricerca autonomo, aggrappato solo alla storia e rifuggente dai luoghi comuni
Mareyeurs, di Matteo Raffaelli
In Senegal un milione e mezzo di persone vive di pesca, negli ultimi dieci anni la quantità di pesce è diminuita dell’80% a causa dello sfruttamento dei mari e ogni giorno si lotta per una vita migliore, lontano dal proprio paese. Di chi è la colpa?