Le microplastiche soffocano il Maditerraneo

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Nuova ricerca di Greenpeace, Cnr-Ismar e Univpm: nel Mediterraneo livelli di microplastiche paragonabili a quelli dei vortici di plastica del pacifico

Plastica in mare, i danni nelle aree protette

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Ispra capofila del progetto Plastic Busters Mpas, oggi a Siena prima riunione dei partner europei. Il 18% degli esemplari di pescespada presenta tracce di rifiuti plastici nel tratto gastrointestinale

Con la nebbia il PM è più tossico

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Dall’esame in vitro di tessuto polmonare esposto a estratti di campioni di particolato atmosferico e di acqua di nebbia è risultato che le reazioni chimiche che avvengono in nebbia raddoppiano la tossicità dell’aerosol atmosferico. Lo studio, pubblicato su «Atmospheric Chemistry and Physics», è stato condotto in collaborazione con l’University of Southern California

Preoccupa ancora la qualità dell’aria urbana

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Il lavoro dell’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Consiglio nazionale delle ricerche e del Gruppo mobilità sostenibile del Kyoto Club evidenzia, nel decennio 2006-2016, una lieve riduzione della media delle concentrazioni annuali di inquinanti, sebbene le città risultino ancora caratterizzate da superamenti giornalieri oltre i limiti. La ricerca, condotta a Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia, confronta i livelli raggiunti dall’inquinamento con le politiche di mobilità

Il Radon… il gas inodore, insapore e incolore che uccide

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In Puglia la Legge regionale sulle Norme in materia di riduzione dalle esposizioni alla radioattività naturale derivante da questo gas in ambiente chiuso, rappresenta un primo modello di applicazione dei principi contenuti nella Direttiva 59/2013/Euratom che prevederà nuovi adempimenti per il controllo dell’esposizione al Radon nei luoghi di lavoro e nelle abitazioni

Qualità dell’aria, ancora problemi nelle città

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Diminuiscono le vittime sulle strade: quasi il 10% in meno nelle città italiane. Qualità dell’aria 2017: PM10 e ozono, livelli ancora superiori alla norma. Pm10 ancora oltre la norma in molte città italiane: al 10 dicembre 2017, il valore limite giornaliero è stato oltrepassato in 34 aree urbane, gran parte di queste localizzate nel bacino padano. Torino è la città con il numero maggiore di superamenti giornalieri (103). Situazione ancora più critica per l’ozono: nella stagione estiva, sempre 2017, ben 84 aree urbane vanno oltre l’obiettivo a lungo termine

Smog, perché non parlarne prima delle emergenze?

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La grossa responsabilità dell’informazione quotidiana, infatti, secondo il Rapporto 2016 dell’Osservatorio Ecomedia, l’ambiente interessa poco alla stampa: i temi «verdi» sono quasi inesistenti (solo il 2%) nelle prime pagine dei quotidiani analizzati

Un’App mostra la qualità dell’aria

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Un sistema che mette a disposizione dati aggiornati giornalmente sulla qualità dell’aria in tutto il paese. Il sistema è stato sviluppato dal dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Ateneo pisano e dal Laboratorio Nazionale Smart Cities del Cini

Nell’Ue meno inquinanti ma ancora troppi morti

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Secondo gli ultimi dati dell’Agenzia europea per l’ambiente le particelle sottili continuano ad essere la causa della morte prematura di più di 400.000 europei ogni anno. Il trasporto stradale, l’agricoltura, le centrali elettriche, l’industria e i nuclei domestici sono i maggiori responsabili delle emissioni di inquinanti atmosferici in Europa

Intervenire sul particolato, ultimo avviso…

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Poi ci sarà la procedura di infrazione. Sulla Qualità dell’aria la Commissione esorta l’Italia ad adottare misure contro l’emissione di polveri sottili (PM10) a tutela della salute pubblica. Ogni anno l’inquinamento da polveri sottili provoca nel paese più di 66.000 morti premature, rendendo l’Italia lo Stato membro più colpito in termini di mortalità connessa al particolato

Qualità dell’aria, un nodo ancora irrisolto

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Un’attenzione quella rivolta all’inquinamento atmosferico che deriva dai rischi per la salute che comporta, associati principalmente all’inalazione di gas e particolato, oltre che dai danni osservati agli ecosistemi e ai materiali, con particolare riguardo ai monumenti. Due strumenti suggeriti da Enea

Inquinamento atmosferico, in Italia è sempre allarme

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Pur avendo registrato valori in miglioramento negli ultimi due decenni quello che si evince, all’interno dello studio, è che in Italia resta ancora molto alto l’impatto negativo dell’inquinamento atmosferico sulla salute e sugli ecosistemi. Oltre ad essere a rischio la biodiversità e la produttività agricola, sono in aumento tra la popolazione malattie respiratorie e cardiovascolari causa di morti premature

Nell’aeroporto di Bari qualità dell’aria garantita

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In funzione un sistema che monitora la concentrazione dell’anidride carbonica (CO2) e, contestualmente, parametri microclimatici quali Temperatura (Temp) e Umidità relativa (RH). Le preoccupazioni per la salute umana in genere si concentrano sulla qualità dell’aria esterna (outdoor) piuttosto che sulla qualità dell’aria degli ambienti confinati (indoor)

La qualità dell’aria… lo specchio di noi stessi

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L’inquinamento atmosferico, che continua ad essere una preoccupazione per la salute pubblica, è stato riconosciuto come un importante fattore di rischio per tutti, ma soprattutto per i bambini e le popolazioni vulnerabili

Qualità dell’aria, l’Europa deve accelerare

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L’esposizione agli inquinanti atmosferici porta con sé, oltre a un numero inaccettabile di morti premature all’anno a livello nazionale, nascite premature e sottopeso, danni cognitivi per i bambini, asma, tumori, allergie, patologie respiratorie, infarti, ictus, diabete, demenza precoce

Il Treno Verde riparte

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Se il 2015 è stato un anno da «codice rosso» per la qualità dell’aria respirata nei centri urbani, il 2016 sembra non essere, infatti, da meno. Come rileva la campagna di Legambiente «PM10 ti tengo d’occhio», nei primi 50 giorni del nuovo anno ben 18 capoluoghi di provincia su 90 hanno superato il 50% dei giorni di «bonus» a disposizione previsto dalla legge (35 giorni/anno con concentrazioni superiori a 50 µg/m3 di polveri sottili)

Con Airpack cambia l’aria in classe

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Nasce in Italia il primo kit multimediale per insegnare l’inquinamento indoor. Su una classe di 30 alunni, 3 soffrono di asma. Su 10 bambini, quasi la metà soffre di allergie. Un recente studio ha evidenziato che su un campione di 3.000 cittadini dell’area di Pisa (zona che non rientra nelle aree più inquinate del nostro Paese), la prevalenza di asma è salita dal 6,7 al 7,8; gli attacchi acuti sono saliti dal 3,4 al 7,4; i casi di bronchite cronica sono più che triplicati, passando dal 2,1 al 6,8 mentre quelli di rinite allergica sono più che raddoppiati arrivando al 37% della popolazione seguita

Per combattere lo smog scende in campo Minni

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È uno strumento potente. Ci dice qual è la natura del fenomeno dell’inquinamento atmosferico, quando e perché si verifica. Indica inoltre l’impatto degli interventi, come ad esempio gli investimenti per ridurre le emissioni di ammoniaca in agricoltura, a beneficio anche dell’abbattimento del particolato atmosferico nella Pianura Padana

Un click per sapere che aria respiriamo

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È on line MonIQA, il servizio per il monitoraggio dell’indice della qualità dell’aria realizzato dal gruppo di ricerca utilizzando i dati delle Agenzie regionali per la protezione ambientale

Respiriamo peggio di 25 anni fa

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Gli attacchi d’asma sono passati dal 3,4% al 7,2%, per la rinite allergica si è saliti dal 16,2% al 37,4%, l’espettorato ha superato il 19% rispetto all’8,7% del 1985 e la broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) ha raggiunto il 6,8% contro il 2,1% iniziale. Uno studio lungo 25 anni, portato avanti dall’Ifc-Cnr di Pisa e pubblicato su «Respiratory Medicine», ha evidenziato la presenza dei disturbi respiratori negli ultimi 25 anni. Confermata l’importanza di fattori di rischio quali fumo e ambiente urbano

Smog, tanti allarmi e pochi rimedi