Smog, tanti allarmi e pochi rimedi

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Lo smog non è solo un problema ambientale: danneggia fortemente la salute. Sono passati 63 anni dall’episodio acuto di Londra in cui, a causa dell’intenso e persistente smog, si registrarono oltre quattromila decessi aggiuntivi in meno di due settimane. Vivere vicino a strade trafficate sia responsabile del 15-30% di casi di asma (età 0-17 anni) e di cardiopatia ischemia e di broncopneumopatia cronica ostruttiva (età oltre 65 anni)

La qualità dell’aria lascia ancora a desiderare

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L’XI Rapporto sulla Qualità dell’ambiente urbano realizzato dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Ispra/Arpa/Appa) presenta i dati relativi alle principali tematiche ambientali in 85 Comuni capoluogo di provincia. Alcuni standard normativi per la protezione della salute umana non sono ancora rispettati in un largo numero di aree urbane, ad esempio, per il PM10 si registrano superamenti del valore limite giornaliero in 30 aree urbane e 18 di queste hanno già superato il valore limite giornaliero nel primo semestre del 2015; inoltre, il valore limite annuale per l’NO2 è superato in 20 città

Ecco le nostre emissioni di gas serra

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Il National Inventory Report ha il compito di facilitare i processi internazionali di verifica a cui le stime di emissione dei gas serra sono sottoposte al fine di esaminarne la rispondenza alle proprietà di trasparenza, consistenza, comparabilità, completezza e accuratezza nella realizzazione, qualità richieste esplicitamente dalla Convenzione

Fuliggine, ozono e metano uccidono 7 milioni di persone l’anno

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Il rapporto «Reducing global health risks through mitigation of short-lived climate pollutants», prodotto in collaborazione con il Climate and Clean Air Coalition to Reduce Short-Lived Climate Pollutants, rivela che gli interventi per tagliare gli Slcps possono ridurre le malattie e le morti e possono contribuire alla sicurezza alimentare, migliorare la dieta e aumentare l’attività fisica

Un software per calcolare il PM sahariano

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L’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche ha sviluppato un software per calcolare il carico di PM10 di origine sahariana. Lo studio pilota nel Lazio mostra una diminuzione negli ultimi 10 anni, sia per i cambiamenti climatici sia per il minore utilizzo delle automobili, ma evitare il superamento dei limiti previsti dalla legge rimane una priorità per contenere i costi delle sanzioni

Carcinogenesi e atmosfera, su 85 agenti esaminati, 50 responsabili

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174 ricercatori impegnati nella ricerca sui tumori provenienti da 28 paesi, tra cui Chiara Mondello e Ivana Scovassi dell’Istituto di genetica molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche di Pavia (Igm-Cnr). La task force internazionale ha studiato l’effetto dell’esposizione a basse dosi di agenti chimici ambientali nella genesi del cancro. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica internazionale «Carcinogenesis» della Oxford University Press

Puglia, in Rete l’inventario delle emissioni

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I dati elaborati sono disponibili e scaricabili dal sito con diversi dettagli di aggregazione territoriale (Regione, Province, Comuni) e suddivisi per comparti produttivi o macrosettori

Amianto, una bomba ancora innescata

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A 23 anni dalla messa al bando della pericolosa fibra, l’amianto causa ancora 4mila morti ogni anno in Italia e vede 32 milioni di tonnellate di materiale ancora presenti sul territorio. Ci vorranno almeno 85 anni prima di risanare l’ambiente. Nonostante la Legge 257 prevedesse Piani Regionali Amianto redatti entro 180 giorni dalla sua pubblicazione, ad oggi Abruzzo, Calabria, Lazio, Molise, Puglia e Sardegna non hanno ancora approvato i propri

A Pescara si respira meglio

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Arta pubblica il Rapporto 2014 con l’analisi dell’ultimo quinquennio. Le polveri sottili non hanno mai raggiunto valori di allerta. Bene anche Ozono e Benzene

Rilanciare la ricerca della climatologia medica

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Il prof. Scalia nella sua relazione (Air Ionization and its bioelectrical effects in Urban area and in Mountain areas), presentata insieme al prof. Massimo Sperini, ha sottolineato l’esigenza che, per dare una base metodologicamente più sicura a modelli e teorie interpretative dell’interazione tra ioni aerei e sistemi biologici, è necessario eseguire misure con strumenti innovativi ad alto potere risolutivo. Il clima montano è capace di attivare processi preventivi e terapeutici sulle malattie allergiche respiratorie e sulle bronchiti croniche e nell’asma

Una chiazza di idrocarburi lunga 70 km

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È la conseguenza dell’affondamento del peschereccio russo Oleg Naydenov. La chiazza si dirige verso Capo Verde, arcipelago situato a circa 1.300 chilometri delle Canarie, la cui popolazione dipende in gran parte dalle risorse del mare, dalla pesca al turismo, e dove è presente quella che, per dimensioni, potrebbe essere la terza area al mondo di riproduzione della tartaruga caretta

Le nostre cattive acque

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E le previsioni per il futuro non sono migliori, come risulta da quanto comunicato dal nostro Paese alla Commissione europea con prospettive assolutamente insoddisfacenti e ancora troppo lontane dagli auspicabili obiettivi della direttiva, che richiedono che tutti i corpi idrici significativi raggiungano il buono stato di qualità

Pesticidi, perché l’Ue disattende la legge

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Si chiede lo Stop a pesticidi e interferenti endocrini. Si tratta di sostanze chimiche che danneggiano il nostro sistema ormonale, causando effetti sul comportamento, sulla riproduzione, sull’insorgenza del cancro, su difetti congeniti e altro ancora, con un peso per la collettività di almeno 157 miliardi di euro all’anno

Che aria si respira nelle Residenze sanitarie assistenziali

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Il primo studio europeo analizza i disturbi respiratori degli ospiti più anziani e conferma la relazione tra l’esposizione degli alti livelli di PM10 e NO2 con respiro affannoso e tosse, di PM0,1 e sibili, di formaldeide e Bpco. Hanno partecipato tra gli altri gli Istituti Cnr di fisiologia clinica di Pisa e di biomedicina e immunologia molecolare di Palermo

Asma, i ragazzi la prendono in casa

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In un quarto delle abitazioni superato il limite dei livelli di biossido di azoto, un inquinante irritante per le vie aeree, sospettato di indurre una maggiore prevalenza di disturbi respiratori negli adolescenti. È il risultato di uno studio condotto a Palermo, ma i dati si possono adattare a tutti i grandi centri urbani

A Modugno irrisolti i problemi odorigeni

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L’azienda di compostaggio, una delle quattro presenti in Puglia, sta rispettando i suoi obblighi di adeguamento e si difende: «il problema non siamo noi. Abbiamo fatto tutto quello che la pubblica amministrazione ci ha chiesto di fare. I cattivi odori possono essere riconducibili anche al depuratore o ai cassonetti dell’Amiu. Sarebbe opportuno che si faccia un monitoraggio completo degli odori a Modugno». Importante il ripristino delle centraline comunali che darebbero dati certi sulla qualità dell’aria

Il carbonio che respiriamo

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«Il carbonio elementare nel particolato atmosferico sta assumendo una sempre maggiore rilevanza a livello ambientale, tant’è che la Commissione Europea ne raccomanda il monitoraggio. Recentemente, studi epidemiologici hanno fatto sì che l’Organizzazione mondiale della sanità puntasse gli occhi su questo inquinante emergente per i suoi effetti dannosi ai danni dei sistemi respiratorio e cardiovascolare, oltre che per i possibili effetti cancerogeni»

Quella nuvola marrone asiatica

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Due terzi della nuvola sono composti da particelle provenienti dalla combustione di biomassa ed un terzo dalla combustione di carburanti fossili. Copre l’Asia del Sud per la maggior parte di ogni inverno ed è responsabile della morte di circa 400.000 persone in India ed in Cina ogni anno, a causa di malattie cardiovascolari e problemi respiratori

Biomasse peggio del carbone

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Secondo il rapporto del Dipartimento di Energia e cambiamenti climatici (Decc) del Regno Unito quando i boschi vengono abbattuti ad una velocità maggiore del tempo di rigenerazione naturale, l’energia elettrica prodotta è compresa tra 1.270 a 3.988 kg CO2 equivalenti per megawatt, ossia più di quella del carbone

A Pescara PM sotto controllo

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I valori registrati dalle stazioni fisse risultano tutti al di sotto del limite medio giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo. Tale trend è in linea con la media stagionale