Nelle scuole europee c’è aria inquinata

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Una ricerca nelle aule di cinque Paesi europei rileva percentuali di CO2 e PM10 superiori agli standard di qualità dell’aria, rispettivamente di più del doppio e di circa la metà. L’indagine, presentata da una ricercatrice del Cnr, evidenzia anche una maggior soggezione dei bambini esposti a patologie allergiche e respiratorie

L’inquinamento minaccia globale per l’umanità, ecco i dati

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Tempo di lettura: 2 minutiSecondo un nuovo rapporto Lancet è stato responsabile di 9 milioni di morti premature nel 2015, diventando così il più grande fattore di rischio ambientale al mondo per malattie e […]

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Petrolio in mare, così si può evitare un disastro

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Tempo di lettura: 3 minutiIn caso di incidente dove e quando il greggio raggiungerà la costa? Le risposte della scienza per prevenirne gli impatti ambientali. Un interessante modello matematico di Cmcc

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Camion e Tir producono 422 t di PM2,5 e PM10

Tempo di lettura: 2 minutiSecondo la Sima (Società italiana di medicina ambientale) il trasporto merci su gomma costa 1 miliardo di euro all’anno in termini di salute. Il 7% del totale delle emissioni nocive […]

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Plastica, l’«arma» del riciclo

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Obiettivo sulle reti per mitilicoltura, sui rifiuti in plastica spiaggiati, su iniziative di agevolazione fiscale per sostenere l’impiego della plastica riciclata: prosegue così il lavoro del Tavolo per il Riciclo di Qualità. Un decalogo sulla plastica monouso

5.480 bambini in Europa e Asia centrale morti per inquinamento

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֎Nel 2021, tutti con meno di un anno. I neonati e i bambini piccoli sono i soggetti più a rischio di morte e di cattiva salute֎

Quella nuvola marrone asiatica

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Due terzi della nuvola sono composti da particelle provenienti dalla combustione di biomassa ed un terzo dalla combustione di carburanti fossili. Copre l’Asia del Sud per la maggior parte di ogni inverno ed è responsabile della morte di circa 400.000 persone in India ed in Cina ogni anno, a causa di malattie cardiovascolari e problemi respiratori

In aumento l’inquinamento dell’aviazione

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Migliorare la tecnologia, operazioni più efficienti, aeroporti migliori e misure basate sul mercato non sono stati sufficienti a mitigare il crescente impatto del settore dell’aviazione sull’ambiente, il clima e la salute delle persone. Questi sono i risultati di un rapporto, pubblicato congiuntamente dall’Agenzia europea per la sicurezza aerea, dall’Agenzia europea per l’ambiente e da Eurocontrol

Respiriamo peggio di 25 anni fa

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Gli attacchi d’asma sono passati dal 3,4% al 7,2%, per la rinite allergica si è saliti dal 16,2% al 37,4%, l’espettorato ha superato il 19% rispetto all’8,7% del 1985 e la broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) ha raggiunto il 6,8% contro il 2,1% iniziale. Uno studio lungo 25 anni, portato avanti dall’Ifc-Cnr di Pisa e pubblicato su «Respiratory Medicine», ha evidenziato la presenza dei disturbi respiratori negli ultimi 25 anni. Confermata l’importanza di fattori di rischio quali fumo e ambiente urbano

Smog, tanti allarmi e pochi rimedi 

Pfas, la situazione in Italia e in Puglia

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Al momento in Puglia non risultano particolari criticità ma ciò non toglie che l’attenzione vada tenuta alta intensificando i punti di monitoraggio nei corpi idrici superficiali e sotterranei ed ostacolando eventuali traffici illeciti di matrici inquinate provenienti dalle aree in cui sono state riscontrate importanti contaminazioni. Intervista a Vito Felice Uricchio, direttore dell’Istituto di ricerca sulle acque del Consiglio nazionale delle ricerche (Irsa-Cnr)

Nell’Ue meno inquinanti ma ancora troppi morti

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Secondo gli ultimi dati dell’Agenzia europea per l’ambiente le particelle sottili continuano ad essere la causa della morte prematura di più di 400.000 europei ogni anno. Il trasporto stradale, l’agricoltura, le centrali elettriche, l’industria e i nuclei domestici sono i maggiori responsabili delle emissioni di inquinanti atmosferici in Europa

Contro la «Plastica connection» urge cooperazione globale

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Nuovo report Interpol mostra aumento dell’attività criminale nel traffico globale di rifiuti. Analizzate le rotte commerciali dei rifiuti di plastica degli ultimi 2 anni. Nel mirino dei trafficanti i Paesi asiatici in via di sviluppo con regole e gestione più deboli. L’allarme è tale per cui il Wwf chiede con urgenza che sia messa in campo un’azione globale da parte di governi, forze dell’ordine, imprese e consumatori

Il Po scarica in mare 5.021 t di plastica l’anno

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Sono più di 11.000 i frammenti in plastica, di piccole dimensioni, 5 mm e 11 mg di peso, che il Po trascina in mare ogni secondo

Il gas non è combustibile di transizione

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Pubblicato il Rapporto Onu su emissioni di metano. Greenpeace: «il gas è solo greenwashing dell’industria dei combustibili fossili e occorre limitare gli allevamenti industriali»

È il trasporto su strada che inquina di più

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In un rapporto europeo analizzati e messi a confronto i dati relativi al periodo 1990-2006 dai 27 stati dell’Unione europea, con una particolare attenzione al settore dei trasporti su strada, che rimangono la sola principale fonte di ossidi di azoto (NOx), monossido di carbonio (CO) e di composti organici volatili non metanici (NMVOCs), come benzene e etanolo e la seconda fonte in ordine di importanza di polveri sottili PM10 e PM2,5

Qualità dell’aria in picchiata nelle città italiane

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(Adnkronos) – Il panorama urbano italiano è al centro di una recente analisi condotta dall’Istituto Nazionale di Statistica, che mette in luce una serie di sfide e progressi nell’ambito dell’ambiente urbano.