Accordo Ue su nuovi limiti emissioni CO2 camion. Wwf: finalmente si comincia ad affrontare problema CO2 derivante da trasporto. I camion in Europa rappresentano il 22% delle emissioni da trasporti, pur essendo il 5% dei veicoli su strada
Poveri diesel! limiti troppo alti e il tribunale li annulla
Il Tribunale Ue ha dato ragione ai comuni di Parigi, Bruxelles e Madrid che avevano contestato l’adozione da parte della Commissione di standard troppo elevati per le nuove auto
Ecco perché ai bimbi fa bene più verde
Vivere in aree altamente cementificate è dannoso per la salute respiratoria e oculare dei bambini, mentre vivere in aree con molto verde urbano è protettivo. A dirlo un’indagine, a firma Cnr, Ingv, Arpa Emilia-Romagna e DepLazio, pubblicata su «Environmental Health»
L’inquinamento atmosferico causa 7 milioni di morti l’anno
Sono i dati scaturiti dalla prima conferenza mondiale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sull’inquinamento atmosferico e la salute che si è svolta a Ginevra, in Svizzera
Inquinamento, trascurata la salute dei cittadini europei
La Corte dei conti europea avverte che la salute dei cittadini dell’Ue non è ancora sufficientemente protetta. Ogni anno, l’inquinamento atmosferico provoca nell’Ue circa 400.000 decessi prematuri e comporta diseconomie legate alla salute per centinaia di miliardi di euro
Nel Lazio aria come in pianura Padana
Greenpeace in azione alla regione Lazio: «Chiediamo un immediato aggiornamento del piano sulla qualità dell’aria». A Roma le soglie legali per il biossido di azoto sono superate anche del 50 percento. Non va meglio con il PM10 nel frusinate, e in particolare nella Valle del Sacco: in dodici anni di vita della normativa su questo inquinante, i valori limite giornalieri sono stati superati puntualmente, anno dopo anno, fin quasi tre volte il numero consentito
Biomonitoraggio con le api in 20 città
Da Milano a Palermo, da Napoli a Bolzano, da Torino a Lecce, da Bologna a Cuneo: alveari per monitorare i livelli di inquinamento. Questa è l’idea della start-up romagnola «BEEing» che sviluppa strumenti digitali per gli apicoltori professionisti ed urbani
PM ed NO2, gli avvisi Ue e le inadempienze italiane
La Commissione interviene per proteggere i cittadini dall’inquinamento atmosferico. «I veicoli a emissioni zero sono il futuro. Nel frattempo, rispettare la normativa sulle emissioni è un dovere. I costruttori che continuano a violare la legge dovranno sopportare le conseguenze del loro comportamento illecito»
PM10, multa in arrivo dall’Europa
L’Italia ha il triste primato di 66mila morti premature causate dal PM10. Inoltre, le proiezioni dicono che gli obiettivi di riduzione non verranno raggiunti. Questo fallimento dei passati governi potrebbe portare fino a 1 miliardo di euro di sanzione europea
Preoccupa ancora la qualità dell’aria urbana
Il lavoro dell’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Consiglio nazionale delle ricerche e del Gruppo mobilità sostenibile del Kyoto Club evidenzia, nel decennio 2006-2016, una lieve riduzione della media delle concentrazioni annuali di inquinanti, sebbene le città risultino ancora caratterizzate da superamenti giornalieri oltre i limiti. La ricerca, condotta a Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia, confronta i livelli raggiunti dall’inquinamento con le politiche di mobilità
Qualità dell’aria, ancora problemi nelle città
Diminuiscono le vittime sulle strade: quasi il 10% in meno nelle città italiane. Qualità dell’aria 2017: PM10 e ozono, livelli ancora superiori alla norma. Pm10 ancora oltre la norma in molte città italiane: al 10 dicembre 2017, il valore limite giornaliero è stato oltrepassato in 34 aree urbane, gran parte di queste localizzate nel bacino padano. Torino è la città con il numero maggiore di superamenti giornalieri (103). Situazione ancora più critica per l’ozono: nella stagione estiva, sempre 2017, ben 84 aree urbane vanno oltre l’obiettivo a lungo termine
Un’App mostra la qualità dell’aria
Un sistema che mette a disposizione dati aggiornati giornalmente sulla qualità dell’aria in tutto il paese. Il sistema è stato sviluppato dal dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Ateneo pisano e dal Laboratorio Nazionale Smart Cities del Cini
Qualità dell’aria, un nodo ancora irrisolto
Un’attenzione quella rivolta all’inquinamento atmosferico che deriva dai rischi per la salute che comporta, associati principalmente all’inalazione di gas e particolato, oltre che dai danni osservati agli ecosistemi e ai materiali, con particolare riguardo ai monumenti. Due strumenti suggeriti da Enea
La qualità dell’aria… lo specchio di noi stessi
L’inquinamento atmosferico, che continua ad essere una preoccupazione per la salute pubblica, è stato riconosciuto come un importante fattore di rischio per tutti, ma soprattutto per i bambini e le popolazioni vulnerabili
Qualità dell’aria, l’Europa deve accelerare
L’esposizione agli inquinanti atmosferici porta con sé, oltre a un numero inaccettabile di morti premature all’anno a livello nazionale, nascite premature e sottopeso, danni cognitivi per i bambini, asma, tumori, allergie, patologie respiratorie, infarti, ictus, diabete, demenza precoce
Con Airpack cambia l’aria in classe
Nasce in Italia il primo kit multimediale per insegnare l’inquinamento indoor. Su una classe di 30 alunni, 3 soffrono di asma. Su 10 bambini, quasi la metà soffre di allergie. Un recente studio ha evidenziato che su un campione di 3.000 cittadini dell’area di Pisa (zona che non rientra nelle aree più inquinate del nostro Paese), la prevalenza di asma è salita dal 6,7 al 7,8; gli attacchi acuti sono saliti dal 3,4 al 7,4; i casi di bronchite cronica sono più che triplicati, passando dal 2,1 al 6,8 mentre quelli di rinite allergica sono più che raddoppiati arrivando al 37% della popolazione seguita
Un click per sapere che aria respiriamo
È on line MonIQA, il servizio per il monitoraggio dell’indice della qualità dell’aria realizzato dal gruppo di ricerca utilizzando i dati delle Agenzie regionali per la protezione ambientale
Respiriamo peggio di 25 anni fa
Gli attacchi d’asma sono passati dal 3,4% al 7,2%, per la rinite allergica si è saliti dal 16,2% al 37,4%, l’espettorato ha superato il 19% rispetto all’8,7% del 1985 e la broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) ha raggiunto il 6,8% contro il 2,1% iniziale. Uno studio lungo 25 anni, portato avanti dall’Ifc-Cnr di Pisa e pubblicato su «Respiratory Medicine», ha evidenziato la presenza dei disturbi respiratori negli ultimi 25 anni. Confermata l’importanza di fattori di rischio quali fumo e ambiente urbano
La qualità dell’aria lascia ancora a desiderare
L’XI Rapporto sulla Qualità dell’ambiente urbano realizzato dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Ispra/Arpa/Appa) presenta i dati relativi alle principali tematiche ambientali in 85 Comuni capoluogo di provincia. Alcuni standard normativi per la protezione della salute umana non sono ancora rispettati in un largo numero di aree urbane, ad esempio, per il PM10 si registrano superamenti del valore limite giornaliero in 30 aree urbane e 18 di queste hanno già superato il valore limite giornaliero nel primo semestre del 2015; inoltre, il valore limite annuale per l’NO2 è superato in 20 città