È in atto un violento assalto scatenato contro gli ultimi «santuari naturali» dell’Appennino, che non risparmia neppure il nostro Mezzogiorno, dal Cilento al Pollino-Monti di Orsomarso. E che colpisce seriamente le menti e le coscienze degli italiani non ancora succubi, letargici, ipotonici e catalettici
La green economy passa dalle aree protette
La seconda tappa verso la conferenza nazionale «La Natura dell’Italia» promossa dal ministero dell’Ambiente con Federparchi, Fondazione Sviluppo Sostenibile, Unioncamere. A livello di differenze regionali, il maggior contributo del turismo all’economia delle aree parco si segnala in Sicilia dove le attività ludico ricreative pesano per una percentuale dell’89% sull’offerta complessiva dei parchi. Nella classifica seguono la Puglia con il 78,1% e la Calabria con il 77,9%
Una ciclovia per l’Alta Murgia
È uno dei sette itinerari previsti dal Piano del Parco. Importante il collegamento dei percorsi ciclabili con le stazioni di Ruvo di Puglia e Corato. «Questa iniziativa ci consente di metterci in tasca metà Carta europea del Turismo Sostenibile», ha detto il presidente Cesare Veronico. «I sette percorsi che presentiamo oggi – ha detto il direttore Fabio Modesti – è il primo di una serie di interventi di infrastrutturazione leggera del Parco ed è il frutto di quattro anni di lavoro dei progettisti interni»
Ma la teleferica in gravina è compatibile con il parco?
Un’area che per le emergenze di specie presenti non a caso è stata protetta. L’attraversamento via teleferica della gravina o la discesa su corda lungo le sue pareti, non hanno alcuno scopo scientifico né divulgativo; appare piuttosto un’esibizione circense in un’area delicata e protetta per un pubblico interessato solo agli spettacoli di massa, ma che non incrementa la protezione del sito e tanto meno induce più persone al suo rispetto
Parchi – Attualità e riflessioni sulle aree protette
L’auspicata da anni, e finalmente annunciata riflessione dal ministro dell’Ambiente Orlando, a fine anno, sulle aree protette e biodiversità, con la presenza tuttavia di rappresentanti del mondo produttivo (come da intenzioni del Ministro ascoltate in alcune interviste), serva a un confronto sulle priorità delle aree protette. Serve un’analisi realistica e oggettiva delle norme e delle potenzialità operative dei parchi, con il coinvolgimento anche di coloro che ci lavorano quotidianamente
Il petrolio minaccia il cuore dell’Africa
Nuova campagna globale del Wwf. Se il parco venisse utilizzato in modo sostenibile potrebbe valere 1,1 miliardi di dollari all’anno. Lo sfruttamento delle concessioni petrolifere, che sono state allocate sull’85% della proprietà del Patrimonio mondiale dell’umanità, porterebbero inquinamento, instabilità e disoccupazione. Direttamente minacciato il gorilla di montagna
Montecristo lentamente verso il riequilibrio naturale
Iniziativa dell’Università della Tuscia e di Accademia Kronos per verificare lo stato di salute e debellare il supersviluppo di topi e capre portati dell’uomo anni fa e che avevano alterato gli equilibri biologici
La Basilicata mette in rete la natura
Quattro Parchi in «condivisione» per offrire un pacchetto turistico completo, coordinato e variegato. La «cine-istallazione» di Frammartino girata nei boschi lucani, esposta al Moma di New York. Le schede presentate dai direttori. Il programma. Il presidente della Regione Vito De Filippo: proponiamo il nostro stile di vita
Ecco quanto rende un’area protetta
Un approccio utile per assegnare un valore economico ad un’area protetta è quello basato sul concetto di Valore economico totale (Vet) che distingue i «valori d’uso» dai «valori non d’uso». Il caso della città di New York che, grazie all’attenta gestione delle foreste limitrofe, dispone di acqua potabile per la popolazione con un risparmio nel tempo di almeno 6 miliardi di dollari sui costi di trattamento e depurazione
RiservAmica, prima festa nazionale delle Riserve dello Stato
Domenica saranno aperte ai visitatori oltre 130 Aree naturali protette amministrate dal Corpo forestale. L’iniziativa è rivolta a famiglie, comitive, gruppi, associazioni, ma anche a singoli visitatori e ogni anno avrà un tema nazionale diverso legato ad aspetti di respiro internazionale. Questa prima edizione è dedicata all’acqua e alle risorse idriche che saranno vissute grazie ad una serie di iniziative
Alta Murgia – Quel poligono non fa bene al turismo
Cesare Veronico si rivolge agli onorevoli tutti, proponendo una discussione sulla «situazione quantomeno contraddittoria che il Parco vive con le esercitazioni militari che si svolgono da decenni in aree adibite a poligoni. Tale attività, frutto di accordi indipendenti dalla nostra volontà stabiliti in sede di Comitato misto paritetico tra le autorità militari e la Regione Puglia, limita fortemente la crescita di un territorio che si sta avviando al turismo sostenibile e rappresenta uno dei maggiori scrigni di biodiversità in Europa in un contesto di forte e sana ruralità»
Tutta la magia dell’Alta Murgia
Finalmente la Murgia, finalmente una narrazione del territorio e della biodiversità dell’Alta Murgia e del Parco Nazionale che l’ha istituzionalizzata. Il presidente del Parco, Cesare Veronico, ha affermato, prima della proiezione in anteprima ieri allo Showville di Bari, che «questo per noi è un anno determinante sul piano della promozione del territorio e del turismo sostenibile; quindi per noi un lavoro brillante come questo diventa uno strumento importantissimo per far conoscere l’Alta Murgia al resto del Paese»
La Basilicata presenta la sua Rete Natura
L’attività conoscitiva è stata svolta sul campo da un gruppo multidisciplinare di 150 esperti, coordinati da una cabina di regia costituita da 15 enti di ricerca. Il lavoro di studio, durato quattro anni, è stato voluto dalla Regione Basilicata per individuare misure di tutela e conservazione o applicare piani di gestione veri e propri nei siti maggiormente interessati da minacce come le aree costiere, soggetti ad erosione. Con i suoi 50 siti di interesse comunitari (Sic) e le 17 zone di protezione speciale (Zps) la Regione vanta un ambito territoriale pari al 17 per cento dell’intero territorio regionale
Nel parco d’Abruzzo esche avvelenate, vacche sacre e bracconaggio
Rispetto a una decina di anni fa al Parco Nazionale d’Abruzzo i camosci sono diminuiti e il loro numero è stato ormai eguagliato (o più probabilmente ampiamente superato) dai capi di bestiame domestico che hanno abusivamente invaso le praterie d’altitudine, senza che nessuno sia intervenuto decisamente a stroncare questa pratica illegale, né a ricordare che nella Zona A di Riserva integrale il bestiame domestico non deve mai, e per nessuna ragione, accedere
Nel Santuario quasi raddoppiati gli avvistamenti
Ricerca sui cetacei a bordo delle navi gialle: una scelta sempre più apprezzata da studenti e ricercatori di tutto il mondo. Da 1,6 avvistamenti per ora nel 2008 fino a 3 avvistamenti all’ora nell’estate 2012. Anche il numero complessivo di avvistamenti è aumentato superando i 600 avvistamenti durante l’estate 2012
Natura 2000 «cresce» di 25.000 kmq
Sono tanti i siti naturali aggiunti alla rete. Si tratta di venti Stati membri e interessa tutte le nove regioni biogeografiche della rete, ossia le regioni alpina, atlantica, del Mar Nero, boreale, continentale, macaronesica, mediterranea, pannonica e steppica. L’Italia ha aggiunto 12 nuovi siti e ampliato o modificato i confini di 42 siti, sono stati aggiunti un totale di 1.500 km2 alla sua rete nazionale
Una maxi-riserva marina da record
Il gioiello si troverà nelle isole Cook, nel mezzo dell’Oceano Pacifico. La zona include atolli remoti, isole vulcaniche circondate da barriere coralline e una fauna incontaminata con montagne sottomarine. Ospita, inoltre, uccelli, balene, mante e diverse specie di squali, tra cui alcune specie a rischio di estinzione
Come far convivere lupi e greggi
L’iniziativa che propone misure coordinate di protezione per il lupo e soluzioni concrete per mitigare il conflitto con le attività zootecniche fa tappa sul pollino. Adottata una carta di intenti tra i parchi e le istituzioni per tutelare il lupo nell’Appennino meridionale
L’oasi di Torre Guaceto a rischio inquinamento
La Regione Puglia autorizza lo scarico del depuratore nell’Area Marina Protetta e Oasi Wwf. Pronto il ricorso dell’Associazione se dovesse essere attivato il provvedimento. L’Associazione propone di usare i 3 milioni di euro assegnati dal Cipe per allungare il percorso della condotta di scarico, mai entrata in funzione, e deviarla lontano dall’Oasi
Aspetta ancora il parco blu di Capri
L’utilità delle aree protette e le difficoltà economiche attuali che rendono difficile l’istituzione di un parco marino in questo meraviglioso angolo della Campania