Elisabetta Palagi: «Ancora una volta potremmo trovarci di fronte alla scoperta che siamo più simili ad altri animali sociali di quanto non vorremmo credere e numerosi sono i potenziali sviluppi di questo studio. La ricerca degli etologi dell’Università di Pisa pubblicato sulla rivista della Royal Society britannica
Lo zoo di Copenhagen come un… mattatoio
Dopo la giraffa Marius, uccide anche quattro leoni. Secondo la struttura i due cuccioli di leone sarebbero stati uccisi per evitare una possibile aggressione da parte di altri adulti. Gli altri due adulti perché troppo vecchi. L’Enpa: La politica europea dia un segno e dica basta alla cattività
Perché i cani urinano con una zampa alzata?
È difficile spiegare bene perché, ma, come nel caso di noi umani, cani e cagne fanno pipì utilizzando posture diverse! I primi, in genere, si scelgono un bell’albero o un palo lungo la strada, lo annusano, alzano una zampa posteriore e lo marcano con l’urina; le cagne, invece, si acquattano a terra durante l’atto della minzione. È interessante notare che, oltre a ragioni di carattere anatomico-fisiologico, alla base di tali diversi comportamenti ci sono anche ragioni etologiche. Infatti cani timidi e paurosi, in genere di piccola taglia, durante la minzione, possono assumere gli stessi atteggiamenti delle femmine, che sono sottomesse
Perché il cane può discriminare i colori?
L’uomo al solo contatto con l’animale si rilassa: la sua potenziale aggressività o rabbia si riduce, la pressione sanguigna diminuisce e così pure la liberazione degli ormoni dello stress, i corticosteroidi
In pericolo l’Indri che si nutre di terra
È il più grande di tutti i lemuri: l’ultima ricerca dall’unico di team italiano che lo studia in Madagascar. Dalle analisi chimiche e microbiologiche dei campioni prelevati, viene fuori che alcuni funghi e micronutrienti sono presenti sia nel suolo della foresta di Maromizha sia nelle feci degli indri
Rubate dal nido due Aquile del Bonelli
Appello per una ferrea vigilanza del territorio. Il sospetto del racket dei rapaci giocolieri e l’esiguità della pena: appena 500 euro a fronte di un valore di 15.000 euro. I protezionisti: un colpo gravissimo per un’Aquila che rischia l’estinzione
Il pesce scorpione è nello Stretto di Sicilia
Massima allerta per la specie aliena. Il veleno si mantiene attivo dalle 24 alle 48 ore dopo la morte del pesce: la pericolosità resta, quindi, elevata anche su esemplari morti da diverse ore
Liberati 120 falchi grillai
La cura e il costante lavoro di recupero dell’Osservatorio faunistico di Bitetto. «Solo questo mese abbiamo in programma quattro liberazioni – spiega Mariella Sinisi, la responsabile dell’Osservatorio – praticamente una a settimana, dall’inizio dell’anno abbiamo accolto oltre 1.700 esemplari e tutti quelli che possono vengono rimessi in libertà, per noi sono momenti di grande commozione»
Orso bruno marsicano
La sua sopravvivenza è un miracolo messo in forte crisi proprio nell’ambiente che l’ha salvato: il parco nazionale d’Abruzzo
Pesci – Ne soffrono trote, carpe e salmoni
Sono infezioni inserite nella famiglia Rhabdoviridae ed attualmente non classificate
Benessere animali – L’Europa in ordine sparso
Sottolineata l’esigenza di armonizzare le normative in Europa e la gestione degli animali d’affezione, anche in ragione del sentire comune. Ilaria Ferri: «I nuovi fenomeni che connotano l’allevamento e la movimentazione a scopo commerciale dei pet, spesso illegali, suggeriscono che è necessario provvedere ad una analisi degli stessi in una visione sistemica e non rigidamente separata»
Bupreste splendente
Il Bupreste splendente è un «relitto terziario», legato ad alcune delle più antiche foreste originarie di Pini e di altre Conifere diffuse, a notevole distanza tra loro, tra le montagne del vecchio continente
La peste suina è arrivata in Italia
Non è una malattia che si trasmette all’Uomo, è altamente epidemica per i suini e non c’è un vaccino. Attenzione alla caccia e al bracconaggio
La pernice bianca rischia di scomparire dall’Italia
È minacciata da cambiamenti climatici, turismo in alta quota, attività venatoria, espansione sciistica. Ridotta ormai in poche aree dell’arco alpino, assediata da un turismo insostenibile, la pernice bianca è presente con sole 5-8mila coppie a livello nazionale. L’impegno della Lipu
Perché intervenire contro i mufloni del Giglio?
Perché sconvolgere ecosistemi insulari ormai da tempo in equilibrio dinamico positivo? Anche la comunità locale si è mostrata fortemente contraria alla eliminazione della popolazione di splendidi animali selvatici, con cui convive pacificamente da anni