Martora

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La Martora risulta ormai in progressiva diminuzione dal nostro territorio, a causa della crescente antropizzazione e dello sfruttamento spesso eccessivo delle foreste

Capovaccaio nato in cattività si è riprodotto in natura

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Per la prima volta in Europa

Sara ha trascorso in Niger i primi quattro anni della sua vita, trasferendosi ogni estate, dall’età di due anni, nel nord dell’Algeria. Nella primavera del 2019 Sara è ritornata in Italia e da allora ogni anno trascorre qui parte della primavera e dell’estate

Barbagianni

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Solitario e discreto, abita zone sia coltivate sia urbane, ruderali e rocciose, ed è molto diffuso in tutta Italia, purché il clima sia mite e non dilaghino troppi insetticidi e veleni

Il ritorno del cervo sardo

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Lberato un gruppo di 15 cervi all’interno dell’areale del «Supramonte ogliastrino»; una giornata storica, che ha segnato il ritorno del cervo in un’area della Sardegna da cui mancava sin dai primi del 900. Ispra partecipa al progetto europeo per la tutela della specie

Istrice

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Se non fosse per le alterazioni progressive dell’habitat originario, o per i non infrequenti investimenti notturni di esemplari in movimento da parte di veicoli in corsa sfrenata, l’Istrice non avrebbe oggi praticamente altri nemici se non quello più tradizionale, il bracconaggio

Gatto selvatico

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Lo splendido ed affascinante animale delle più remote selve europee appartiene alla forma tipica di Gatto selvatico (Felis silvestris), che in passato viveva anche lungo le catene montuose delle Alpi

Lupo Appenninico

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Il suo successo senza eguali può essere sintetizzato in poche cifre: dai soli 100 individui del «minimo storico», la popolazione italiana ha ormai raggiunto almeno 700 esemplari

Aquila reale

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Vi sono ancora Aquile in discreto numero nei luoghi più remoti delle Alpi e dell’Appennino, Sicilia compresa, e naturalmente in Sardegna. Ma purtroppo una serie di fattori avversi minaccia pericolosamente il futuro di questa specie

Capriolo

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A parte la migliorata situazione dell’Appennino centro-settentrionale, dove risulta ormai in sensibile ripresa, i tre importanti contingenti meridionali (Castelporziano, Gargano, Orsomarso) sembrano ancora estremamente limitati: oltre a necessitare di studi più approfonditi e alcuni territori circostanti avrebbero bisogno di rigorosa protezione

Lontra

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In Italia non ne sopravviverebbero che tra i 100 e i 150 individui, di solito assai difficili da incontrare, anche perché sfuggenti, elusivi e di abitudini prevalentemente crepuscolari e notturne

Grifone

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Delle quattro specie dei avvoltoi che un tempo la fauna italica poteva vantare (Gipeto o Avvoltoio degli agnelli, Avvoltoio monaco, Capovaccaio e Grifone) ben poco sopravvive ormai nel nostro Paese, anche se ora si sta tentando, lentamente, un faticoso ritorno

Mastino abruzzese

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La fama di questa pacifica e preziosa «Arma Bianca» si è così diffusa in molte parti del mondo, facendolo impiegare dagli allevatori, anche negli Stati Uniti d’America e in Norvegia, come «mezzo più efficace di difesa» del bestiame domestico dagli attacchi dei predatori

Se li trovate non toccateli!

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Un giovane esemplare di capriolo italico del Gargano allevato in cattività è stato ritrovato dal Corpo forestale dello Stato. Perché non bisogna avvicinarsi. Le problematiche della reimmissione in natura. Otto regole da seguire. La peculiarità della specie che vive sul Gargano

Pipistrello

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Un solo Pipistrello può divorare migliaia di fastidiosi Insetti, specialmente Zanzare: in certi casi anche 600 in un’ora. Nelle situazioni ideali, riesce ad afferrare persino 3.500 insetti per notte; un Pipistrello del peso di 10 grammi può consumare oltre 300 grammi di insetti nel corso di una stagione, una colonia di 50 individui ne consuma quindi almeno 15 chili

Picchio nero

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I Picchi sono legati in special modo alle foreste primeve, ed è stato proprio lo sfruttamento inesorabile e dilagante delle antiche selve vergini e inviolate, che ancora occupavano rilevanti estensioni del nostro Mezzogiorno al principio del secolo scorso, a portarlo quasi sulla soglia dell’estinzione

Falco pellegrino

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Esistono attualmente in Italia circa un migliaio di coppie di questo formidabile Rapace, e se ne contano certamente oltre diecimila in Europa, tutte nidificanti: anche se un vero, preciso censimento completo degli individui appare molto difficile, considerando i movimenti e le dispersioni stagionali, non solo di adulti ma anche e soprattutto di giovani, in relazione alla presenza di forti concentrazioni delle prede preferite

Lince appenninica

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La storia della sua esistenza è avvolta nel mistero. Sul suo passato, e sullo stesso presente, si afferma tutto e il contrario di tutto

Tasso

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Utile all’agricoltura perché con laboriose ricerche e instancabili peregrinazioni controlla e limita l’espansione di molte specie dannose, contribuendo così, al dinamico ma sottile e delicato equilibrio della natura

Orso bruno marsicano

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La sua sopravvivenza è un miracolo messo in forte crisi proprio nell’ambiente che l’ha salvato: il parco nazionale d’Abruzzo

Cervo

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Quando si incominciò a scoprire, anche in Italia, il mondo dell’ecologia e a comprendere l’urgenza di salvare il patrimonio naturale, ben pochi avrebbero ritenuto realistico e possibile far tornare quest’animale così grande e affascinante tra le nostre montagne, in una penisola ormai fortemente battuta da legioni di cacciatori, occupata da opere dell’uomo spesso incompatibili con l’ambiente, ed invasa periodicamente da orde di gitanti