Riecco le velelle in Liguria

Tempo di lettura: < 1 minuto ֎È parente stretta delle meduse, una specie planctonica appartenente alla classe degli idrozoi che forma colonie di polipi galleggianti. Nonostante possieda organi urticanti, la velella non è urticante֎

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Attenzione, spiaggiato un pesce istrice tropicale

Tempo di lettura: 2 minuti Ritrovato sulla costa laziale: è il secondo esemplare segnalato nel Mediterraneo dal 2008. L’invito di Ispra e Cnr-Irbim: «Segnalare vuol dire imparare a conoscere, continuate a supportare la ricerca»

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Biologi marini segnalano specie estinte in Mediterraneo

Tempo di lettura: 3 minuti 90 ricercatori di università ed enti di ricerca italiani si sono riuniti al Museo Darwin-Dohrn della Stazione Zoologica A. Dohrn di Napoli per affrontare il rischio di estinzione delle razze […]

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È allarme rosso per il corallo pugliese

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«Negli ultimi 50 anni si è assistito ad un importante coinvolgimento di subacquei professionisti e, più recentemente, all’utilizzo di veicoli subacquei filoguidati (Rov)». I biologi marini dell’Università di Bari consigliano quindi alla Regione Puglia alcune azioni immediate

I pesci marini cambiano rotta

Tempo di lettura: 2 minuti Per oltre 150 anni, le specie ittiche indo-pacifiche hanno colonizzato il Mediterraneo entrando dal Canale di Suez. Una ricerca coordinata dal Cnr-Irbim indica la possibilità che il fenomeno si estenda […]

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Nel Mediterraneo 200 nuovi pesci

Tempo di lettura: 2 minuti È il mare più invaso al mondo Una ricerca pubblicata dalla rivista «Global Change Biology» e coordinata dall’Istituto per le risorse biologiche e biotecnologie marine del Cnr di Ancona ricostruisce la storia […]

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Anche la pesca artigianale minaccia alcune specie

Tempo di lettura: 3 minuti Benefici ecologici per squali e razze nelle Aree marine protette Dal 1970 ad oggi si stima che, a livello globale, le abbondanze di alcune specie siano diminuite di circa il […]

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4 alieni pericolosi!

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Sono le ultime nuove entrate nel Mediterraneo attraverso il canale di Suez. Come conoscerli e riconoscerli ce lo insegna la Campagna Ispra e Cnr Irbim

Cucciolo di squalo elefante salvato a Brindisi

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Catturato accidentalmente da pescatori presso l’Area marina protetta di Torre Guaceto. Secondo pesce più grande del pianeta (può superare i 10 metri), lo squalo elefante è innocuo per l’uomo. L’esemplare della specie protetta è stato salvato grazie alla collaborazione tra la Stazione zoologica «Anton Dohrn», Istituto nazionale di biologia, ecologia e biotecnologie marine, l’Area marina protetta di Torre Guaceto (Brindisi) e i pescatori artigianali locali

La salvezza del tonno rosso dipende da noi

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La Giornata mondiale. Una storia poco nota che ci coinvolge direttamente e che ha visto questa specie iconica arrivare, recentemente, ai limiti della scomparsa

Chiudere quelle spiagge migliora la biodiversità

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Uno studio pubblicato su «Communications Biology», coordinato dall’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr, in collaborazione con il Parco nazionale dell’Asinara e varie università, dimostra, usando tecniche di ecologia molecolare, che la sabbia delle spiagge, apparentemente sterile, ospita in realtà una sorprendente diversità faunistica costituita da una miriade di microscopici e bizzarri animali, la meiofauna, la cui esistenza può essere minacciata dai turisti che semplicemente camminano sulla sabbia

E ora c’è l’«incubo» cormorano

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Dopo cinghiali, lupi, orsi, storni ora è il turno di questa specie… Sono già partite le lamentale da allevatori ittici del lago di Varano da politici locali e da associazioni di categoria che hanno stimato «a occhio» le perdite economiche. Cosa si è fatto in altre zone italiane. Le inadempienze della Regione

Come ti riconosco il delfino

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La foto-identificazione per tutelare i Grampo, una specie di delfini del Golfo di Taranto. Il sistema è stato messo a punto dall’Istituto di sistemi e tecnologie industriali per il manifatturiero avanzato del Cnr, il Dipartimento di Biologia dell’Università di Bari e la Jonian Dolphin Conservation ed è rivolto al Grampo, una specie di delfino rara e poco conosciuta a livello globale. I risultati ottenuti possono avere importanti ricadute, poiché contribuiscono a orientare le Amministrazioni verso più efficaci misure di tutela, finalizzate alla conservazione della diversità biologica marina

Il mare di Sicilia uno scrigno che regala tesori

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La campagna «Seamounts» ha permesso di acquisire informazioni completamente nuove su siti molto importanti per la biodiversità dei mari italiani, dei veri e propri Hot-spot. Questi dati, opportunamente elaborati, permetteranno di disporre di informazioni utili alla definizione di possibili e auspicabili misure di conservazione

Un delfino nell’Arno a Pisa

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L’evento è molto raro e non era mai stato registrato in Toscana prima d’ora. I giorni di stazionamento nel fiume Arno sono davvero tanti e la distanza dalla foce è altrettanto sorpendente. L’acqua bassa e le sponde ravvicinate creano un’area di caccia estremamente favorevole arricchita dalla grande disponibilità di prede, soprattutto muggini, di questo periodo

La storia della piccola Go Go Luce

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Un programma di protezione delle tartarughe marine seguendone le rotte con i satelliti. Si è studiato il più piccolo esemplare mai studiato in Italia. «Uno degli aspetti che ci ha maggiormente sorpreso – ha detto Paolo Luschi del dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa – è stata la notevole mobilità della piccola tartaruga. In due mesi Go Go Luce ha percorso quasi 30 km al giorno per un totale di circa 1.500 km ad una velocità media di oltre 1 km/h»

Una megattera al largo di Lampedusa

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È una «balena» fino ad oggi considerata inconsueta nel Mediterraneo; una specie frequente per esempio alle Hawaii o in Australia, che quindi non vive normalmente nei nostri mari. L’animale nuotava tranquillo mangiando in superficie; la zona infatti è nota per l’abbondanza, in questo periodo, di grandi sciami di krill

Flabellina

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Sicuramente tra gli organismi più affascinanti che popolano i fondali marini, la flabellina (Flabellina affinis) è un piccolo mollusco nudibranco che striscia lentamente su colonie di idrozoi di cui va ghiotta

Aragosta

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L’aragosta (Palinurus elephas), crostaceo decapode facilmente riconoscibile per le lunghissime antenne, si osserva sempre più raramente sui nostri fondali. Per la prelibatezza delle carni, la specie è stata sottoposta ad una pesca eccessiva e sconsiderata che ha decimato le popolazioni mediterranee

Gamberetto

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Il piccolo crostaceo decapode dall’esoscheletro trasparente è frequentatore usuale delle pozze di scogliera, ambienti di transizione tra il dominio terrestre e quello marino estremamente particolari