Sono infezioni inserite nella famiglia Rhabdoviridae ed attualmente non classificate
Pesci – Ne soffrono trote, carpe e salmoni
La malattia dei cani da caccia
La Sindrome Itteroemorragica è la più diffusa e colpisce, senza distinzioni, cani di qualsiasi sesso, età e razza, anche se ha una certa predilezione per quelli che hanno da 1 a 3-4 anni
Attenzione al consumo di carne cruda
La Bse, la cui insorgenza è influenzata dalla genetica, sia nell’uomo sia negli animali, può essere trasmessa dai bovini all’uomo, attraverso il consumo di carni infette, ed è quindi una zoonosi
Più igiene nella ciotola di Fido
Per una buona profilassi si deve tener conto delle normali regole di igiene e pulizia, nonché del grado di affollamento degli animali soprattutto in spazi ristretti come i canili
Le zoonosi – Se Fido è affaticato
I cani infestati da filarie presentano inizialmente tosse seguita da facile affaticabilità, mentre nella fase terminale i segni caratteristici sono rappresentati da alterazioni del ritmo respiratorio ed insufficienza cardiaca, per cui si ritrova emoglobina nelle urine
Un rischio per tutti i mammiferi, uomo compreso
Il virus può essere trasmesso anche per via orale e aerogena tramite aerosol, quest’ultimo caso è caratteristico degli analisti di laboratorio e degli speleologi
Gli Acari del Cane – La Rogna Sarcoptica
Se non si vedono non è detto che non ci siano… La conferma del sospetto diagnostico si ottiene solo attraverso l’esame microscopico
Le zoonosi – Come difendersi da quel verme
La Tenia solium è diffusa in America Latina, Africa, India ed in alcune zone dell’Oriente, tranne quelle in cui, per motivi religiosi, non viene consumata dall’uomo carne di maiale. Nei paesi industrializzati, invece, la sua presenza è abbastanza scarsa
Quando il pollo fa la tosse
Oltre a polli e tacchini, sono recettivi i piccioni, i fagiani, le quaglie e le faraone. Meno sensibili sembrano essere, invece, gli Anseriformi, come anatre ed oche
Ecco perché le zecche sono un pericolo
Le Rickettsie, piccoli microrganismi, coccoidi o coccobacillari, con dimensioni poco maggiori dei grandi virus, vivono all’interno delle zecche e da queste trasmesse con le punture
Gli Acari del Cane – La Rogna Demodectica
Sono fastidiosi parassiti dell’uomo e di tutti gli animali domestici, poiché si localizzano nei follicoli piliferi del mantello e nelle ghiandole sebacee
Non date carboidrati ai criceti
Il batterio che determina queste lesioni perientali e gengivali può anche essere responsabile di ascessi o granulomi nel cane e nel gatto e, nel cane, anche di peritonite
La malattia del cucciolo
Comparsa improvvisamente nel 1977-?78, la Parvovirosi si è diffusa contemporaneamente in diverse parti del mondo (Nord America, Europa, Australia) fino a divenire, in così pochi anni, una grave panzoozia
Le zoonosi – Fa male al cane e anche al padrone
Il vettore trasmettitore è un insetto, il Phlebotomus perniciosus, all’interno del quale i protozoi si moltiplicano, trasformandosi in organismi infettivi
Pkd – Sindrome del rene policistico del gatto
Poiché, a tutt’oggi, non esiste alcuna cura né alcun modo di prevenire l’insorgenza e lo sviluppo della Pkd, si consiglia di testare sempre i riproduttori prima di metterli in monta
Disponibile il primo vaccino per la leishmaniosi canina
Risultato di una ricerca durata 20 anni, grazie alla collaborazione di moltissimi ricercatori d’avanguardia, il vaccino è in grado di stimolare un’appropriata risposta immunitaria specifica
Vaccinare il cane contro il cimurro
L’associazione di vaccini contro il cimurro e la parvovirosi è vivamente sconsigliata, poiché deprime le difese immunitarie dell’animale; si può invece effettuare contemporaneamente la vaccinazione per il cimurro e l’epatite
La malattia che distrugge i conigli
Endemica e benigna nelle Americhe è esplosa e si è diffusa come malattia di estrema gravità dapprima in Australia, poi in Francia e quindi in Europa
L’infezione che uccide i gattini
La fonte più importante di contagio è rappresentata dalle feci e dalle urine di animali infetti in forma acuta. Ma anche ga tti convalescenti o gatti che non presentano sintomi possono diffondere l’infezione nell’ambiente, essendo portatori sani del virus