È il più grande di tutti i lemuri: l’ultima ricerca dall’unico di team italiano che lo studia in Madagascar. Dalle analisi chimiche e microbiologiche dei campioni prelevati, viene fuori che alcuni funghi e micronutrienti sono presenti sia nel suolo della foresta di Maromizha sia nelle feci degli indri
Quell’infezione che affligge i domestici
Il virus può infettare bovini, ovini, caprini, suini, ungulati ad unghia fessa, ricci ed elefanti. Occasionalmente può contagiare anche bambini o soggetti debilitati, ma sono casi sporadici e benigni
Cervo
Quando si incominciò a scoprire, anche in Italia, il mondo dell’ecologia e a comprendere l’urgenza di salvare il patrimonio naturale, ben pochi avrebbero ritenuto realistico e possibile far tornare quest’animale così grande e affascinante tra le nostre montagne, in una penisola ormai fortemente battuta da legioni di cacciatori, occupata da opere dell’uomo spesso incompatibili con l’ambiente, ed invasa periodicamente da orde di gitanti
Incendi – Una strage ignobile
Centinaia di testuggini terrestri sono morte nell’incendio di questa estate del Bosco Isola sul Gargano, la più importante struttura dunale italiana. I primi dati
Stop alla strage dei piccoli uccelli
Avviato dalla Lipu nel Sulcis il progetto europeo Life+ per combattere il fenomeno della cattura illegale di decine di migliaia di piccoli uccelli, tra cui soprattutto tordi, pettirossi e merli, che vengono forniti ai ristoranti locali. E che colpisce anche mammiferi e rapaci, animali particolarmente protetti dalle leggi. Con l’Italia coinvolte anche Spagna e Grecia
Il ritorno del cervo sardo
Lberato un gruppo di 15 cervi all’interno dell’areale del «Supramonte ogliastrino»; una giornata storica, che ha segnato il ritorno del cervo in un’area della Sardegna da cui mancava sin dai primi del 900. Ispra partecipa al progetto europeo per la tutela della specie
Gli Acari del Cane – La Rogna Demodectica
Sono fastidiosi parassiti dell’uomo e di tutti gli animali domestici, poiché si localizzano nei follicoli piliferi del mantello e nelle ghiandole sebacee
Vivere con loro migliora la vita
Gli animali aiutano soprattutto nella riabilitazione di chi ha subito traumi a seguito di incidenti e nel recupero della socialità di pazienti psichiatrici. Inoltre contribuiscono a fare uscire dall’isolamento gli anziani e, soprattutto, sembrano essere di grande aiuto ai bambini «difficili»
Com’è noto ormai da molti anni, la relazione uomo-animale ha la capacità di stimolare in molti soggetti l’attività cognitiva, affettiva e comunicativa. Gli animali instaurano con l’uomo, ed in particolar modo con i bambini, comunicazioni spontanee di tipo emotivo-affettivo e questo scambio positivo di sensazioni sicuramente migliora la qualità della vita di ognuno di noi. Ma non è tutto.
Gli animali, infatti, aiutano soprattutto nella riabilitazione di chi ha subito traumi a seguito di incidenti e nel recupero della socialità di pazienti psichiatrici. Inoltre contribuiscono a fare uscire dall’isolamento gli anziani e, soprattutto, sembrano essere di grande aiuto ai bambini «difficili», riuscendo laddove altre comuni terapie falliscono. Ad esempio, è dimostrato che bambini con problemi di apprendimento, attraverso la vicinanza di un animale, acquistino mano a mano una maggiore autostima e fiducia in sé stessi, seguite da un maggior controllo dell’iperattività, migliorando di conseguenza anche le proprie capacità espressive.
Tutti gli animali possono aiutare i disabili, in misura diversa, però, a seconda della loro «specializzazione»! Forse i cani sono gli animali che più frequentemente si ritrovano nella vita di una persona disabile: sono compagni di non vedenti e non udenti, ma, date le loro notevoli capacità di induzione e stimolazione al gioco, possono portare un po’ di serenità anche nella vita di persone affette da patologie croniche o depressive. Il cavallo, invece, soprattutto grazie alla sua mole, aiuta nel recupero delle disabilità motorie, ma molto spesso è anche in grado di creare un rapporto profondo col suo padrone, facendo nascere nuove motivazioni in soggetti particolarmente difficili. Stessa cosa dicasi anche per i delfini, mammiferi vivaci e giocosi, che, oltre a sostenere nella riabilitazione fisica, riescono a comunicare anche con le persone affette dai più alti deficit intellettivi. Pesci, roditori ed uccellini tendono a portare, più in generale, tranquillità e divertimento nell’ambiente in cui vengono collocati. Buona norma sarebbe porli nelle scuole e negli ospizi, in modo da rallegrarne l’atmosfera.
Due parole in più forse vanno spese per i gatti, gli animali domestici che più di tutti hanno mantenuto le loro origini selvatiche. Questi piccoli cacciatori, erroneamente giudicati pigri, indolenti, egoisti e per nulla legati al padrone, sanno invece affezionarsi all’uomo e, una volta instauratosi il legame, non lo dimenticano più. È sbagliato credere che un gatto abbandonato non soffra quanto un cane senza il suo padrone, perché, sebbene i gatti siano animali indipendenti e fieri, ci considerano come loro mamme, motivo per cui hanno una spiccata capacità di affezionarsi alle persone che dedicano loro molto tempo. Risultano adatti quindi a coloro che devono trascorrere molte ore in casa, come anziani e disabili, o a coloro che per motivi di spazio non possono tenere animali più grossi.
Non avendo una mole sufficientemente grande e non prestandosi a ricevere dei comandi, certamente non sono animali utilizzati per la riabilitazione motoria dei disabili, tuttavia sono ugualmente in grado di instaurare dei rapporti importanti con i loro padroni. Le vibrazioni sonore delle loro fusa e la consistenza del pelo sono spesso graditi ai bambini non vedenti e la vicinanza di un gatto riesce ad attenuare i loro stati d’ansia. Forse sanno aiutare l’uomo inconsapevolmente, soprattutto mediante il loro corpo e la loro fisicità, ma i risultati che si ottengono sono sorprendenti.
Il gatto regala momenti di incredibile bellezza: dal gioco dei gattini all’amorevole dedizione delle mamme gatte, dal morbido e flessuoso incedere dell’andatura allo sguardo enigmatico e magnetico. Si potrebbero trascorrere delle ore a guardare i gatti, senza smettere mai di ringraziarli per aver arricchito la nostra vita del prezioso regalo della loro presenza.
L’Ibis eremita è tornato sul Gargano
I ricercatori del Centro studi naturalisti Onlus hanno iniziato il monitoraggio per la tutela dell’esemplare. L’ibis eremita, considerato fin dall’antichità un animale sacro, è progressivamente scomparso dalla maggior parte degli habitat originari, al punto da essere considerato fra gli animali più rari al mondo. Allo stato selvatico, estinto in Europa, ne rimangono solo poche colonie isolate in Marocco, Turchia e Siria
L’unico uovo al mondo di Avvoltoio reale indiano
Avviato all’estinzione si cerca di salvaguardare le poche coppie rimaste al mondo. Questa cova è circondata di cure da parte di specialisti del Parco Natura Viva di Bussolengo
E ora c’è l’«incubo» cormorano
Dopo cinghiali, lupi, orsi, storni ora è il turno di questa specie… Sono già partite le lamentale da allevatori ittici del lago di Varano da politici locali e da associazioni di categoria che hanno stimato «a occhio» le perdite economiche. Cosa si è fatto in altre zone italiane. Le inadempienze della Regione
Una mattanza di 1.200 cervi?
L’Enpa dice no a questa iniziativa medievale ed ha invitato tutti i cittadini a inviare il proprio dissenso alla Regione Veneto e ai responsabili di questa assurda e ingiustificata uccisione di animali, di cui sarebbero vittime anche i cerbiatti e le loro madri
Il lupo, la caccia e i dati fragili
Il caso Spagna e la Corte Ue
֎Una storia complicata perché il lupo non è stanziale e occorrono valutazioni serie e documentate sui suoi spostamenti e sul reale numero della popolazione. La Spagna pone una problematica seria ma non valutata dalla Corte di Giustizia֎
Lupo Appenninico
Il suo successo senza eguali può essere sintetizzato in poche cifre: dai soli 100 individui del «minimo storico», la popolazione italiana ha ormai raggiunto almeno 700 esemplari
Attenzione! Quelle tartarughe non restano mini
Le tartarughe americane inizialmente, stanno in una vaschetta di plastica… poi non basta loro nemmeno una vasca da bagno! Nel giro di pochi anni, soprattutto se ben alimentate, possono raggiungere anche i 25-40 cm di lunghezza
Perché Fido ha più fiuto di noi?
I cani, così come i gatti, sono animali Macrosmatici: percepiscono gli odori molto più finemente di noi, che siamo Microsmatici. La spiegazione di questa loro abilità è da ricercarsi essenzialmente nell’anatomia dell’apparato olfattorio, il naso. È fuor di dubbio che il numero delle cellule recettrici olfattive e l’estensione della mucosa olfattiva, che le contiene, sono tanto maggiori quanto più sensibile, dal punto di vista olfattivo appare l’animale. Questo significa che il numero delle cellule sensoriali è indipendente dalla mole somatica di un animale ed infatti, nel cane, tocca la cifra di 225 milioni, mentre, nell’uomo, esse sono soltanto 15-20 milioni!