Il lanario sta scomparendo da Puglia e Basilicata

Tempo di lettura: 3 minuti Sotto accusa una folle pressione antropica Si è passati dalle 21 coppie certe del 2003 alle 5 attuali con una riduzione di circa il 75%. Serve una gestione responsabile anche […]

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Gargano, lo spettacolo della migrazione

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In corso lo studio finanziato dall’Ente Parco nazionale del Gargano sugli uccelli migratori. Sulla sommità dell’Isola di San Nicola, sono stati osservati in migrazione 800 Falchi pecchiaioli. Da segnalare l’avvistamento della rara Cicogna nera e di uno stupendo Storno roseo

Benessere animali – L’Europa in ordine sparso

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Sottolineata l’esigenza di armonizzare le normative in Europa e la gestione degli animali d’affezione, anche in ragione del sentire comune. Ilaria Ferri: «I nuovi fenomeni che connotano l’allevamento e la movimentazione a scopo commerciale dei pet, spesso illegali, suggeriscono che è necessario provvedere ad una analisi degli stessi in una visione sistemica e non rigidamente separata»

Perché ai cani piace il gelato?

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Ai cani piacciono tutti i dolci, non solo il gelato! Studi avanzati ci hanno permesso di scoprire che gli animali riescono a percepire un gran numero di sapori, sebbene questa vasta gamma sia il risultato delle unioni dei 4 gusti principali, comuni anche all’uomo: dolce, amaro, acido e salato. Tuttavia, il cane, il gatto e la scimmia sembrano percepire anche un quinto sapore assoluto: quello dell’acqua distillata. Ma se è vero che i nostri cani sono esseri alquanto abitudinari e che non amano molto i cambiamenti, neanche in campo alimentare, allora perché anche in cani non usi ai dolci si

In Lombardia rapaci notturni a rischio

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I cambiamenti climatici ne minacciano la sopravvivenza. Si evidenzia la necessità di preservare i siti Rete Natura 2000. La ricerca prevede che i cambiamenti climatici produrranno per il 2050 una contrazione della distribuzione potenziale di due specie di Strigiformi (civetta nana e civetta capogrosso) variabile tra il 23 e il 54%, a seconda delle specie e degli scenari climatici futuri considerati

Il ghepardo del Ténéré

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Molto più chiaro del ben noto parente della savana da cui trae origine, rappresenta uno dei più incredibili adattamenti alla vita nelle condizioni estreme: le sue macchie scure sono rade e sbiadite, il suo mantello sembra fatto apposta per mimetizzarsi in quel paesaggio senz’acqua

Gatto selvatico

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Lo splendido ed affascinante animale delle più remote selve europee appartiene alla forma tipica di Gatto selvatico (Felis silvestris), che in passato viveva anche lungo le catene montuose delle Alpi

Moria di delfini nel Tirreno

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Stanno avvenendo lungo l’intera costa tirrenica: 15 in Toscana, 10 nel Lazio e 10 in Campania. La causa più probabile è di natura infettiva: in 6 soggetti è stata rinvenuta traccia del batterio, Photobacterium Damselae. È buona norma, per chiunque dovesse incontrare un delfino morto lungo le nostre spiagge, non toccare l’esemplare ma effettuare una immediata segnalazione alla Capitaneria di Porto (pronto intervento 1530)

E a Mergellina compare la gazza marina

Tempo di lettura: 3 minuti Dopo 94 anni La stazione zoologica Anton Dohrn ha documentato la presenza dell’uccello acquatico. È un uccello marino di abitudini pelagiche, che nidifica sulle coste e sulle isole dell’Europa nord-occidentale, […]

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Un altro lupo ucciso

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Negli ultimi 6 mesi sono stati una decina i lupi morti sulle strade dell’Aquilano, e molti esemplari sono vittime anche di atti di bracconaggio nel Parco Nazionale d’Abruzzo e non solo. Colpi di fucile, lacci, trappole, rischiano di decimare la popolazione di lupo appenninico. Di fronte ad una incultura diffusa, difronte alla difficoltà di comprendere le basi della catena alimentare che sono fondamentali per intercettare solo vagamente i meccanismi della biosfera, ci rendiamo conto che il cammino da fare è veramente ancora tanto

Pro Natura: presenza ingombrante o possibile risorsa?
– Wwf: una persecuzione che è un violento salto nel passato

Martora

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La Martora risulta ormai in progressiva diminuzione dal nostro territorio, a causa della crescente antropizzazione e dello sfruttamento spesso eccessivo delle foreste

Scoperta infezione che minaccia le uova delle tartarughe marine

Tempo di lettura: 2 minuti ֎Una nuova minaccia per le tartarughe marine (Caretta caretta) nell’anno del record di nidificazioni in Toscana: le infezioni fungine che colpiscono uova ed embrioni. Lo studio dell’Università di Pisa pubblicato […]

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Chiudere quelle spiagge migliora la biodiversità

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Uno studio pubblicato su «Communications Biology», coordinato dall’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr, in collaborazione con il Parco nazionale dell’Asinara e varie università, dimostra, usando tecniche di ecologia molecolare, che la sabbia delle spiagge, apparentemente sterile, ospita in realtà una sorprendente diversità faunistica costituita da una miriade di microscopici e bizzarri animali, la meiofauna, la cui esistenza può essere minacciata dai turisti che semplicemente camminano sulla sabbia

Perché tagliare le orecchie ai cani?

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Ormai fortunatamente vietata in molti paesi, come Gran Bretagna, Svezia, Svizzera e Germania, purtroppo la pratica dell’otectomia è ancora relativamente frequente in Italia, in Francia e negli Usa. Ha una motivazione puramente estetica e provoca molte sofferenze al cucciolo. In passato, venivano tagliate le orecchie ai cani da combattimento, per evitare morsi e strappi da parte dell’avversario; oggi, però, questi combattimenti sono ritenuti illegali e non esiste più alcuna ragione logica in grado di giustificare il taglio dei padiglioni auricolari di un cane.

Il gabbiano corso ci ha mollati

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Abbandonato lo Scoglio dell’Eremita a Poligano

La protezione effettiva, in realtà, non si è mai concretizzata. C’è di più. La Regione Puglia, con risorse finanziarie dei fondi strutturali UE 2014/2020, ha investito quasi 300mila euro per la protezione ed il monitoraggio della colonia di Gabbiano corso. Soldi assegnati nel 2018 al Comune di Polignano a Mare che aveva presentato istanza e progetto. Da allora, però, non è accaduto nulla o quasi

Perché i gatti maschi uccidono i loro piccoli?

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Osservando il comportamento dei gatti selvatici europei si è potuto constatare che i maschi non sono affatto assassini dei loro piccoli, come sosteneva anche il grande storico Erodoto, ma, anzi, a volte partecipano attivamente all’allevamento della prole. La spiegazione di questa comune credenza sembra dunque essere questa: dopo il parto, a volte la femmina va incontro ad un «falso calore». Come è ovvio, se un maschio si trova nelle vicinanze, si eccita a tal punto da montare i cuccioli, poiché viene fortemente respinto dalla femmina. I cuccioli si immobilizzano al morso del maschio, perché ricorda loro la presa della madre.

Flabellina

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Sicuramente tra gli organismi più affascinanti che popolano i fondali marini, la flabellina (Flabellina affinis) è un piccolo mollusco nudibranco che striscia lentamente su colonie di idrozoi di cui va ghiotta

I pesci perderanno l’olfatto a causa del cambiamento climatico

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E con esso anche l’abilità di caccia e la capacità di individuare i predatori. Una nuova ricerca dimostra come l’avanzamento verso un mare sempre più acido stia danneggiando la vita marina in modo irreversibile. Dalla Rivoluzione industriale, la CO2 negli oceani è aumentata del 43% e si prevede che sarà di due volte e mezzo livelli attuali entro la fine di questo secolo

Spugna da bagno

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Oltre alla pesca massiccia si sono aggiunti una serie di epidemie presumibilmente batteriche che soltanto negli ultimi trenta anni hanno comportato la distruzione e lo spiaggiamento di milioni di individui lungo le coste italiane. Da qui l’inserimento nella lista delle specie animali che richiedono specifiche misure gestionali (Convenzione di Berna e Convenzione di Barcellona)

In Italia bracconaggio a ruota libera

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Individuate almeno 7 aree «calde» dove intervenire per contrastare l’uccisione illegale degli uccelli selvatici. A restarne vittima sono soprattutto pettirossi, pispole, spioncelli e fringuelli, ma le specie che possono rimanere intrappolate sono moltissime, perché i mezzi di cattura utilizzati non sono selettivi