E i primati scendono dagli alberi

Tempo di lettura: 2 minuti I cambiamenti climatici e la deforestazione spingono i primati verso un nuovo stile di vita Uno studio internazionale a cui ha preso parte la Sapienza ha analizzato i fattori ecologici […]

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Pesci – Il virus che colpisce i salmoni d’allevamento

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La malattia è cosmopolita ed è stata segnalata in Usa, Canada, Giappone, Cile, Europa continentale, Regno Unito, Taiwan, Corea e Sud Africa

Saylyugem, l’orso che si credeva estinto

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Una rara specie di orso creduta estinta da oltre 60 anni è stata avvistata da alcuni turisti sui monti Altai

Caccia, in troppe regioni aperture anticipate

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Da domani tornano le doppiette e finisce la pace per animali e appassionati di natura. Il Wwf pronto ad una serie di ricorsi dopo il buon esito di quelli di Marche e Abruzzo. Comportamenti irrazionali da parte delle Regioni

Camoscio d’Abruzzo

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Un animale unico al mondo, che oggi vanta sempre più titoli e ragioni per essere chiamato non solo Camoscio d’Abruzzo, ma con migliore «spirito del tempo» Camoscio appenninico? L’importante ruolo del Gruppo camoscio Italia

L’importante ruolo del Gruppo camoscio Italia

Benessere animali – L’Europa in ordine sparso

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Sottolineata l’esigenza di armonizzare le normative in Europa e la gestione degli animali d’affezione, anche in ragione del sentire comune. Ilaria Ferri: «I nuovi fenomeni che connotano l’allevamento e la movimentazione a scopo commerciale dei pet, spesso illegali, suggeriscono che è necessario provvedere ad una analisi degli stessi in una visione sistemica e non rigidamente separata»

Un delfino nell’Arno a Pisa

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L’evento è molto raro e non era mai stato registrato in Toscana prima d’ora. I giorni di stazionamento nel fiume Arno sono davvero tanti e la distanza dalla foce è altrettanto sorpendente. L’acqua bassa e le sponde ravvicinate creano un’area di caccia estremamente favorevole arricchita dalla grande disponibilità di prede, soprattutto muggini, di questo periodo

Sei satelliti per 13 balenottere

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Il sistema utilizzato per seguirne la migrazione nel Mediterraneo. Il Mediterraneo ospita una popolazione di balenottere comuni studiate con regolarità ormai da oltre 30 anni, soprattutto nel Mar Ligure e Mar di Corsica, dove questi grossi animali hanno i loro «quartieri» estivi di alimentazione

Occhio alla medusa…

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Il progetto messo a punto dal prof. Ferdinando Boero, biologo marino dell’Università del Salento e Cnr-Ismar, deriva dal voler documentare qualcosa che è sotto gli occhi di tutti. Perché l’aumento di questa specie. Le responsabilità della pesca. C’è qualche specie molto pericolosa per l’uomo

Perché esistono cani che uccidono?

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Si tratta di casi eccezionali, in cui è l’uomo il responsabile dell’attacco. Può capitare che cani abbandonati diventino selvatici ed aggressivi verso l’uomo, ma, in genere, i cani che uccidono altri cani oppure esseri umani sono animali mal socializzati e mal allevati, maltrattati o lasciati troppo tempo da soli o legati ad una catena, quando non addirittura trasformati volutamente in potenti «macchine per uccidere». Si tratta di un comportamento innaturale, perché, in natura, l’uccisione fra animali della stessa specie avviene raramente, dal momento che riduce drasticamente le possibilità di successo della specie.

Perché i gatti giocano con la preda prima di ucciderla?

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A chi non è capitato di vedere un gatto «torturare» un topo o un uccellino prima di mangiarlo?
I gatti sono killer efficientissimi, maestri nell’infliggere morsi letali. Tuttavia amano indugiare nel crudele gioco di colpire senza uccidere o di acchiappare e poi lasciare andare. Il risultato è che, il più delle volte, le loro vittime muoiono per lo shock, prima ancora che il felino possa assestare il colpo di grazia.
A discolpa del micio, però, va detto subito che nessun gatto selvatico agisce così. Quello che abbiamo appena descritto è il comportamento di un gatto domestico sazio, che ha

Attenzione, spiaggiato un pesce istrice tropicale

Tempo di lettura: 2 minuti Ritrovato sulla costa laziale: è il secondo esemplare segnalato nel Mediterraneo dal 2008. L’invito di Ispra e Cnr-Irbim: «Segnalare vuol dire imparare a conoscere, continuate a supportare la ricerca»

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Attenti a quei 4!

Tempo di lettura: 2 minuti La campagna di citizen science per conoscere quattro specie aliene molto invasive che hanno colonizzato il Mediterraneo e che sono pericolosissime per i loro aculei velenosi

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I fiori di Bach nella cura degli animali

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I vecchi erboristi si basavano sulla forma, sul colore e sulle particolarità di ogni pianta per capirne il campo di utilizzo. Le proprietà delle erbe, tramandate nei secoli, sono state poi confermate dagli attuali studi scientifici

La società delle api

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Per l’uomo l’ape rappresenta un bene inestimabile: si tratta dell’insetto maggiormente dedito all’impollinazione, senza la cui attività non saremo in grado di produrre molti frutti ed ortaggi di cui comunemente ci nutriamo

L’Ibis eremita è tornato sul Gargano

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I ricercatori del Centro studi naturalisti Onlus hanno iniziato il monitoraggio per la tutela dell’esemplare. L’ibis eremita, considerato fin dall’antichità un animale sacro, è progressivamente scomparso dalla maggior parte degli habitat originari, al punto da essere considerato fra gli animali più rari al mondo. Allo stato selvatico, estinto in Europa, ne rimangono solo poche colonie isolate in Marocco, Turchia e Siria

Perché i gatti bevono l’acqua sporca?

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Alcuni gatti amano bere da pozze e pozzanghere di acqua sporca presenti in giardino. Questo avviene nonostante in casa sia presente una ciotola colma di acqua pulita sempre a disposizione del micio. Perché allora i gatti ignorano queste delizie?
Vediamo di prendere in considerazione i fattori di scelta del gatto. In primo luogo, se l’acqua pulita a disposizione dell’animale proviene da un rubinetto, ricordiamoci che essa viene sottoposta a forti trattamenti chimici. Spesso viene anche clorata ed assume un odore caratteristico, che certo non sfugge al fine odorato del gatto.
Se, invece, l’acqua pulita è contenuta in una ciotola lavata

Raro e spettacolare incontro con mante in Mar Ligure

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Per via della sua rarità, endemicità (presente solo in Mediterraneo e forse nelle acque dell’Atlantico nordorientale) e basso tasso riproduttivo, la Mobula mobular è minacciata dalle catture accidentali nelle reti pelagiche derivanti, tuttora impiegate illegalmente in Mediterraneo, e da attività stagionali di cattura diretta al largo della Striscia di Gaza. Pertanto, la specie è elencata come «in pericolo» nella Lista Rossa dell’Iucn

Perché cani e gatti non vanno d’accordo?

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Alla base del «problema» c’è la comunicazione: cani e gatti parlano linguaggi troppo diversi! Si pensi, ad esempio, alla comunicazione posturale. I cani, per invitare al gioco, sono soliti scodinzolare e inarcare la schiena, tenendo le zampe anteriori flesse a terra e quelle posteriori distese. Il gatto, invece, agita la coda quando è nervoso e inarca la schiena, arruffando tutto il pelo e correndo obliquamente a gran velocità, solo in situazioni di fuga, difesa o attacco imminente. Insomma, è naturale che i due animali, usando le stesse posture per esprimere stati d’animo così diversi, si intendano male e che, molto spesso, non si capiscano proprio!

Lupo e orso, ora la politica è compatta

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Gli interventi del ministro dell’Ambiente Sergio Costa e del ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio, contro la caccia di questi animali, sono stati colti con molto favore dalle associazioni ambientaliste