Uno studio sismologico (Ingv e Cnr) rivede il ruolo della struttura geologica sullo scuotimento di Onna (AQ) durante il terremoto del 2009. Nella distruzione di Onna, frazione de L’Aquila, avvenuta a seguito del terremoto dell’aprile 2009, è stata determinante la struttura geologica del sito che, con il suo substrato roccioso profondo circa 200 metri e presente al di sotto dei depositi alluvionali, ha assunto un ruolo fondamentale sull’entità dello scuotimento
Stromboli, ecco perché le eruzioni sono esplosive
Dietro alle violente eruzioni esplosive del vulcano Stromboli ci sarebbe l’interazione tra magmi di diverse temperature: è quanto afferma uno studio condotto in collaborazione con l’Ingv appena pubblicato sulla rivista «Lithos». Il lavoro rappresenta un nuovo passo in avanti nella conoscenza del funzionamento dei vulcani
Fiumi e Mediterraneo uno studio per conoscerli meglio
Un nuovo studio diretto dalla Fondazione Cmcc fornirà informazioni essenziali per migliorare le previsioni oceanografiche rese disponibili da Copernicus, produrre scenari climatici più accurati per arrivare, in futuro, a sviluppare soluzioni nature-based in grado di aumentare la resilienza ambientale e ridurre il rischio idro-meteorologico in Europa
Ma è un virus… ecologico
I satelliti rivelano che il coronavirus ha fatto crollare l’inquinamento in Cina. Il confronto delle mappe è impietoso e apre altri interrogativi come quello della vera causa dell’inquinamento atmosferico
Studiare i terremoti storici per migliorare la prevenzione
Quarta Giornata di Geologia e Storia su terremoti e maremoti. La giornata, ospitata dalla Società geografica italiana, fa parte di una kermesse di giornate di studio organizzate per fare il punto sull’attuale stato delle conoscenze riguardo l’importanza delle fonti storiche e cartografiche per lo studio dei fenomeni geologici e degli eventi catastrofici naturali
Carabinieri forestali, in Puglia ambiente sotto attacco
Il bilancio degli interventi fatto dal Comando Regione carabinieri forestale Puglia: 76.737 controlli, 1.659 reati perseguiti, 2.771 illeciti amministrativi accertati. In aumento il numero dei controlli per il contrasto agli illeciti forestali, ambientali e agroalimentari
Geodiversità, la Puglia fa 440
Dei geositi della Puglia si parlerà nella Conferenza stampa «Geodiversità e paesaggi geologici della Puglia» sabato al Cineporto a Bari
Quelle cavità sotterranee scomparse sotto le città
L’evento, organizzato dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa), dalla Società geografica italiana (Sgi) e dalla Società italiana di geologia ambientale (Sigea), ha affrontato il tema dei numerosi vuoti sotterranei ancora presenti al di sotto delle città italiane
Terremoti in diminuzione nel 2019
Oltre 45 terremoti al giorno è il numero dei terremoti localizzati dalle Sale di Sorveglianza operative h24 dell’Istituto: circa 1 ogni 30 minuti. Nello «Speciale 2019» del Blog INGVterremoti, mappe interattive e infografiche permettono di «navigare» tra gli eventi
Ecco perché Ischia… trema
Le cause e le modalità di attivazione dei terremoti che periodicamente interessano l’Isola d’Ischia svelate da un team internazionale di ricercatori
L’erosione costiera una realtà che si può controllare
Interessante Convegno, organizzato dalla Società italiana di geologia ambientale (Sigea), dall’Università degli studi di Bari «Aldo Moro» – Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali, dall’Ordine dei geologi della Puglia (Org). Molti gli interventi che si snoderanno durante la Sessione mattutina, pomeridiana e la Tavola rotonda. Qui alcune brevi sintesi
Le mareggiate generano anche microterremoti
L’impatto delle mareggiate è in grado di stimolare vibrazioni sul fondale che si propagano nell’entroterra. Il fenomeno, noto sulla costa occidentale degli Usa, è stato registrato per la prima volta in Europa da una ricerca del Cnr-Ismar e rilevato dai sismometri dell’Università di Padova
Ecco com’è l’area vulcanica nel Canale di Sicilia
Un team di ricerca dell’Ingv ha identificato e caratterizzato morfologicamente due campi vulcanici sottomarini situati a poche decine di chilometri dalle coste di Sciacca, nel Canale di Sicilia, con l’obiettivo di migliorare la stima della pericolosità vulcanica
Laghi scomparsi, estinti, misteriosi
La giornata geologica ha messo in luce l’importanza di presentare studi interdisciplinari che sono a cavallo tra geologia, storia, archeologia, geografia, un nuovo modo di fare ricerca geologica che può contribuire a scoprire elementi del nostro paesaggio fino ad adesso non evidenziati
Dove è più attivo il supervulcano flegreo
Mappate, mediante l’integrazione di tecniche avanzate di analisi di interferometria radar e sismica, le porzioni della struttura interna del supervulcano flegreo, attualmente più attive in termini di concentrazione degli sforzi, di dinamica del suolo ed emissione fumaroliche superficiali. A rivelarlo, uno studio condotto da Cnr, Ingv e Università Federico II di Napoli, pubblicato su «Remote Sensing of Environment»
Terremoti, monitoraggio Gps coglie segni premonitori
Uno studio internazionale cui ha partecipato il Dipartimento di Ingegneria civile, edile e ambientale della Sapienza ha suggerito l’utilizzo integrato dei dati riguardanti la sismicità con quelli geodetici forniti dal sistema di posizionamento Gps per circoscrivere le aree temporalmente a maggior rischio sismico
Più consumo di suolo più alluvioni
Il Rapporto Rapporto del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente analizza l’evoluzione del territorio e del consumo di suolo all’interno di un più ampio quadro di analisi delle dinamiche delle aree urbane, agricole e naturali ai diversi livelli. In particolare nelle aree urbane ad alta densità solo nel 2018 si sono persi 24 metri quadrati per ogni ettaro di area verde
Nel Tirreno un complesso vulcanico sconosciuto
Scoperto dai ricercatori dell’Ingv a soli 15 km dalla costa tirrenica calabrese uno dei più grandi complessi vulcanici sottomarini italiani, sviluppatosi dalla fusione di materiale proveniente dal mantello lungo e, in particolare, da una profonda frattura della crosta terrestre. ABSTRACT
Etna, ricostruita la risalita del magma
L’area in cui sorge l’Etna e le zone sommerse adiacenti sono caratterizzate dalla presenza di faglie «trascorrenti» (ovvero con un movimento orizzontale) di scala regionale, la cui attività ed interazione ha creato le condizioni per il trasferimento di magma dalle profondità fino in superficie