In Italia il progetto CARtografia Geologica, avviato nel 1988, copre appena il 50% del territorio. Della Puglia abbiamo scoperto ancora l’80% del territorio. In Italia delle 28 sedi dove si registrava la presenza dei Dipartimenti universitari di Scienze della Terra sono rimasti attivi solo 8
Sentinel-1 «fotografa» il terremoto
Ricercatori del Cnr e dell’Ingv hanno rilevato le deformazioni del suolo causate dall’ultimo evento sismico del 30 ottobre attraverso le immagini radar dei sensori della costellazione Sentinel-1 del Programma europeo Copernicus. I risultati, seppur preliminari, mostrano una deformazione che si estende per un’area di circa 130 chilometri quadrati e il cui massimo spostamento è di almeno 70 cm, localizzato nei pressi dell’area di Castelluccio
Scosse senza fine e non è finita…
Riflessioni scientifiche su quanto sta accadendo. I terremoti al sud… ma il Marsili non c’entra. Ma dal punto di vista giuridico emergono molte carenze: si stanno facendo chiudere i Dipartimenti di Scienze della Terra e si costringono i centri di ricerca a lavorare al limite della sopravvivenza. In Puglia, che erroneamente è esclusa da una certa pericolosità, oltre l’80 % del territorio non ha una cartografia geologica aggiornata, elemento fondamentale per gli opportuni studi di microzonazione sismica. Inoltre la regione è ancora senza un Servizio geologico regionale e con uffici tecnici sprovvisti di competenze professionali di tipo geologico
Una catena appenninica in evoluzione
«La forte scossa di terremoto percepita nell’Italia centrale rientra, purtroppo, in una dinamica possibile quando si verificano fenomeni come quello che ha avuto il suo momento di più tragico impatto lo scorso 24 agosto. Restano da definire con notizie più precise l’epicentro e la profondità dell’ipocentro. Un’ipotesi, se verranno confermate le prime informazioni, è che si tratti dell’attivazione di una nuova faglia, probabilmente legata verso Nord a quella che ha generato la scossa dello scorso agosto»
La Sicilia prepara le sue Guide
Grazie all’Università dei Parchi e ai seminari, nasce Federscursionismo Sicilia, un’associazione atta a promuovere la cultura dell’escursionismo a piedi, in bicicletta, con gli sci e con qualsiasi altro mezzo a ridotto impatto ambientale. L’impegno di un pugno di professionisti seguiti dall’entusiasmo di Franco Tassi
Verso un piano nazionale di monitoraggio della biodiversità
Per seguirne lo stato e intervenire nel modo più efficace al fine di tutelare questa ricchezza, è necessario un attento monitoraggio delle specie e degli habitat, monitoraggio che richiede al nostro Paese un impegno tecnico-scientifico particolarmente gravoso, anche alla luce degli obblighi derivanti dalle norme comunitarie
Nella Puglia meridionale la sismicità risentita fa paura
Nicola Venisti: «Con la riclassificazione sismica del 2003, in seguito all’Ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri numero 3274 dello stesso anno, non esistono più in Italia comuni classificati non sismici e va rilevato come le prescrizioni in campo edilizio previste per la Zona 4 (quella in cui è minimo il livello di pericolosità) in cui ricade il Salento sono comunque significative»
Sciami di droni a lavoro con gli agricoltori
Grazie al progetto europeo Saga a guida Istc-Cnr e alla collaborazione con l’impresa, a breve sarà pronto il primo prototipo di droni per l’agricoltura di precisione, in grado di monitorare lo stato di salute delle coltivazioni ed eliminare le piante infestanti con una logica ispirata a quella delle api. Il progetto è stato presentato al Maker Faire di Roma, dove il Cnr è presente con diversi Istituti
Difendersi dalle alluvioni, il caso di Firenze
Il vicino anniversario dell’alluvione di Firenze ci ricorda che bisogna operare per uno sviluppo, che se lo dobbiamo definire tale non può che essere sostenibile, che tenga conto delle caratteristiche del territorio, della conoscenza delle dinamiche naturali del territorio alle quali le attività antropiche si devono adeguare garantendo un’integrazione tra territorio e sviluppo
La Melannurca campana Igp ottima contro il colesterolo
Dopo solo otto settimane di somministrazione mirata sull’uomo è in grado di ripristinare il corretto profilo colesterolemico plasmatico in maniera più efficace rispetto a tutte le altre cultivar di mele presenti sul mercato
Un milione di firme per #Salvailsuolo
Il consumo e il degrado di suolo rappresentano una delle principali emergenze ambientali europee, per le comunità umane e la natura dalla quale esse dipendono. I suoli europei non bastano più da tempo a coprire i fabbisogni alimentari della popolazione dei Paesi membri, inoltre l’Europa sta perdendo suolo per la crescita di urbanizzazioni e infrastrutture
Diluvia! E si scopre l’utilità delle lame ma…
A Molfetta non servono le «grandi opere», non serve la cementificazione selvaggia del territorio. Né serve realizzare muri: una diga nelle lame, i canaloni artificiali in sostituzione delle lame naturali, i giganteschi bacini di accumulo che consumerebbero ancora la risorsa suolo preziosa e già a rischio, queste alcune proposte politiche al rischio idrogeologico
24 milioni di italiani vivono in aree ad elevato rischio sismico
Edifici strategici come scuole ed ospedali devono essere messi in sicurezza verificandone lo stato di salute delle strutture e controllando la positiva interazione della struttura con la geologica del sito che non riguarda esclusivamente la natura del terreno, ma le possibili evoluzioni di esso, connesso ai rischi derivanti dalle situazioni locali che rendono ogni sito diverso dall’altro
Terremoto: il supporto dei satelliti
Il Centro spaziale di Matera di e-Geos, è una delle tre stazioni del Segmento principale di Terra del programma Copernicus. Il servizio, operativo 24 ore su 24 e per 365 giorni l’anno, ha una capacità produttiva dedicata alle situazioni di crisi (alluvioni, terremoti, incendi, disastri tecnologici). Copernicus è, ad oggi, il più ambizioso progetto mai realizzato nel campo dell’osservazione e monitoraggio della Terra
Il sisma ha abbassato il suolo di 20 cm
Ricercatori Cnr e Ingv hanno individuato la faglia sorgente del sisma di Amatrice analizzando i movimenti permanenti del terreno individuati con il satellite giapponese Alos 2. È stato evidenziato un abbassamento del suolo a forma di cucchiaio, con un valore massimo di circa 20 centimetri nell’area di Accumoli. La faglia sorgente del terremoto di Amatrice si colloca a pochi chilometri di profondità nella zona compresa tra Amatrice e Norcia
Sigea: impegnare associazioni anche nella sensibilizzazione
Oltre allo splendido lavoro di soccorso svolto in questi momenti dalle Associazione di volontariato si propone di valorizzare l’associazionismo tecnico-scientifico; a tal fine la Sigea suggerisce alle Istituzioni un coinvolgimento delle Associazioni culturali tecnico-scientifiche per elaborare nuove strategie volte anche a definire campagne di sensibilizzazione della popolazione per comportamenti di autoprotezione dei cittadini. «Proponiamo di definire in aree campione protocolli utili al miglioramento delle condizioni di resilienza in prospettiva sismica»
Tutta colpa della mancata prevenzione
Una scossa di terremoto avvertita distintamente in tre regioni del Centro Italia, in una zona ad alta sismicità. Intervista al prof. Alessandro Martelli. «Bisogna premere, premere, premere e bisogna essere ottimisti. Gli italiani devono svegliarsi e pretendere sicurezza; la politica non si sveglia perché se gli italiani non pretendono tutela la politica si «adegua» volentieri a questa richiesta»
Si può ancora fotografare la Puglia…
Scadono il 30 settembre i termini per il concorso fotografico «Passeggiando tra i Paesaggi Geologici della Puglia», a cura dell’Ordine dei Geologi della Puglia e della Sigea – Sezione Puglia con il patrocinio della Regione Puglia. Saranno premiati i primi 4 classificati di ogni sezione, per un totale di dodici foto
Più funzionale la palude Frattarolo
I lavori sono consistiti nella realizzazione di una serie di canali di penetrazione che, a partire dal torrente Candelaro, favoriranno l’ingresso nella palude di acqua salmastra durante i picchi di marea, in modo da aumentare la salinità del substrato e quindi favorire l’attecchimento delle specie vegetali tipiche dell’habitat da recuperare
Parte Geoswim, check-up delle coste mediterranee
Riguarderà 23mila chilometri per studiare i meccanismi di erosione attraverso le variazioni del livello del mare. L’osservazione e capillare ed è fatta dal mare, si è partiti dal Conero