Un disastro «geo-antropico»…

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Dove l’arroganza e l’avidità dell’uomo associata a superficialità e scarsa professionalità ha generato un fenomeno incontrollabile in grado di prendersi in meno di tre minuti tutto. L’iter processuale per il disastro di Stava si concluse nel 1992 con la condanna definitiva di dieci persone, ritenute colpevoli di disastro colposo e omicidio colposo plurimo. Nessuno dei condannati ha scontato la pena detentiva

> La cronaca della tragedia

I vulcani dei Colli Albani non stanno dormendo

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L’area vulcanica dei Colli Albani, alle porte di Roma, rimasta in assoluto stato di quiete da 36.000 anni a questa parte è attiva e a diversi chilometri di profondità si sta accumulando nuovo magma, facendo presagire un risveglio tra migliaia di anni. A sostenerlo, uno studio firmato Ingv, Sapienza Università di Roma, Cnr e Università di Madison, pubblicato su «Geophysical Research Letters» > ABSTRACT

Chi paga per il suolo consumato?

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Oltre la metà del territorio nazionale ha ormai perso parte delle sue funzioni fondamentali. Quasi un miliardo l’anno il «prezzo da pagare» per il consumo di suolo in Italia. Roma, Milano e Venezia le città metropolitane con i costi più alti

Pollino-geoparco, un obiettivo finalmente raggiunto

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«L’intero evento mi ha riempito di una emozione enorme, sentendomi partecipe, anche senza invito, di un successo, che premia non solo le bellezze del territorio, ma anche la comunità locale che quelle bellezze conosce da sempre e le difende. Chi conosce la mia storia comprende subito il senso di questa intensa ed incontenibile emozione. È il senso di un orgoglio, di una identità personale e collettiva, che ha segnato le storie di molti di noi, dei tanti abitanti del Pollino»

Soilmonitor vs consumo di suolo

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È stato presentato Soilmonitor, uno strumento innovativo per la valutazione del consumo di suolo a scala nazionale realizzato dal centro di Ricerca Crisp (Università di Napoli Federico II e Consiglio Nazionale delle Ricerche), con i dati dell’Ispra, il know-how di Geosolutions ed la collaborazione dell’Istituto Nazionale di Urbanistica

Il mea culpa della Regione Puglia in tema di Ipogei pugliesi

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L’Atto evidenziala l’esistenza, in regione Puglia, di una legge organica per quanto riguarda la tutela e la valorizzazione del patrimonio geologico e speleologico, ossia la Legge regionale 4 dicembre 2009, n. 33 la quale definisce i «geositi ipogei», ovvero tutti quegli ambienti sotterranei che, per le loro caratteristiche morfologiche intrinseche, per la natura delle rocce nelle quali sono scavate, per quello che contengono o per l’uso che ne è stato fatto dall’uomo nel tempo, come quegli ambienti che presentano caratteri di eccezionalità in senso lato

Venezia, le antiche fondazioni ancora attive e in ottimo stato

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Venezia si regge su un complicato e delicato equilibrio tra acqua, terra e legno. Un programma di ricerca a cui ha partecipato l’Ivalsa-Cnr ha fatto chiarezza sullo stato di conservazione dei pali lignei che reggono gli edifici e posto le basi per un piano di restauro e conservazione del patrimonio architettonico. I risultati sono pubblicati su Construction and Building Materials. I pali in pino quelli che reggono meglio l’usura del tempo

Legge Ipogei, una bozza più che un ddl

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Apprezzabile la volontà di valorizzare la Puglia sotterranea, ma serve più conoscenza e la tutela non sempre va d’accordo con il turismo. Dell’Aquila: «è troppo generica ciò comporta che qualsiasi cantina e pozzo siano considerati e coinvolti in questa proposta di legge. Nel testo presentato, non si tiene conto della legislazione nazionale e regionale e quanto fatto sin ora. La proposta di legge demanda la salvaguardia e valorizzazione ai Comuni, assolutamente impreparati ad affrontare problemi di messa in sicurezza, problemi di tutela e progettazioni adeguate per la specificità degli ambienti ipogeici»

Torna «Passeggiando tra i Paesaggi Geologici della Puglia»

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Il Concorso fotografico è alla 7a edizione. È totalmente gratuito. Possono partecipare tutti coloro che sono interessati a condividere le emozioni ricevute attraverso la rappresentazione di uno degli aspetti dei «paesaggi geologici» della Puglia. Riprese a volte estemporanee e inattese, spesso realizzate durante passeggiate o lavori di rilevamento, quando si prova un forte desiderio di non perdere quella forma, quel cromatismo, quel bel gioco bizzarro e irripetibile di forme ed ombre che solo la natura riesce a creare

Aspettando opere utili per la difesa del suolo

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Le linee guida non definisco in quale fase della progettazione, riferita al Nuovo Codice appalti, i vari aspetti si devono trattare. Più che veloce, come dice il ministro Galletti, la progettazione dovrebbe essere curata e rigorosa e per svolgere una progettazione curata e rigorosa serve il fondo per la progettazione. Senza un fondo per la progettazione l’Italia continuerà a cullarsi (#italiasiculla) sperando che l’argine tenga e la frana non si muova. Il vero fallimento della mitigazione del rischio idrogeologico sono state le opere mal progettate e spesso inutili

La Sigea esempio di associazione tecnico-scientifica

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«La mia visione di associazione, in continuità con il lavoro svolto in questi anni, vede la Sigea interagire, nell’autonomia e sulla base dei principi del nostro Statuto, con il mondo delle professioni, il mondo accademico e il mondo della società civile». «Abbiamo alcuni aspetti da valorizzare quali il riconoscimento da parte del ministero dell’Ambiente come associazione di protezione ambientale, sopratutto perché siamo l’unica associazione tecnico-scientifica che è in grado di affrontare direttamente temi riferiti alla geologia ambientale, il territorio e la sua trasformazione, l’interazione tra le azioni antropiche e le dinamiche naturali»

Eterogenea la perdita di altimetria nella laguna veneta

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La laguna e la città sono stabili, il fenomeno aumenta nel sistema deltizio fino a 20 mm all’anno. Le bocche di porto della laguna, relative al progetto MoSE sperimentano cedimenti di oltre 30 mm/anno, la centrale elettrica di Porto Tolle di oltre 15 mm/anno. L’approccio multi-banda con l’utilizzo combinato di immagini dall’interferometria Sar è risultato di particolare efficacia soprattutto in previsione dell’incremento del livello del mare ipotizzato per i prossimi anni

Sette milioni i cittadini esposti quotidianamente al pericolo

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Sono i dati dell’l’indagine sulle attività nelle amministrazioni comunali per la mitigazione del rischio idrogeologico, realizzata da Legambiente. È evidente l’urgenza di avviare una seria politica di mitigazione del rischio che sappia tutelare il suolo e i corsi d’acqua e ridurre i pericoli a cui sono esposti i cittadini. La prevenzione deve divenire la priorità per il nostro Paese, tanto più in un contesto in cui sono sempre più evidenti gli effetti dei cambiamenti climatici in atto

Allarme, in aumento i pesticidi nelle acque

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Pesticidi nelle acque, cresce percentuale di punti contaminati: +20% nelle acque superficiali, +10% in quelle sotterranee. Rinvenute 224 sostanze diverse, indice di maggiori controlli. Nelle acque superficiali, il glifosate tra le sostanze che superano più spesso i limiti. La contaminazione è più ampia nella pianura padano-veneta

Foreste, un premio per la buona gestione

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Il 23 maggio 2016 è il termine ultimo per partecipare. «La gestione e l’uso delle foreste e dei terreni forestali nelle forme e ad un tasso di utilizzo che consentano di mantenerne la biodiversità, produttività, capacità di rinnovazione, vitalità e potenzialità di adempiere, ora e nel futuro, a rilevanti funzioni ecologiche, economiche e sociali a livello locale, nazionale e globale, senza comportare danni ad altri ecosistemi»

Arriva da Napoli la Carta per l’Italia

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È un documento che sarà inviato al Governo e con il quale i geologi vogliono dare un contributo concreto alla costruzione dell’Italia del futuro. «Chiediamo un Piano per l’Italia, l’istituzione del Fascicolo del Fabbricato, un Piano per il rischio idrogeologico. Manca ancora una legge organica sulla difesa del suolo. Chiediamo l’istituzione del geologo di zona, il riconoscimento della sicurezza sismica degli abitati come esigenza collettiva di carattere primario»

Le nostre foreste senza segreti

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Realizzato un servizio con l’intento di arricchire l’offerta informativa del sito istituzionale www.infc.it attraverso soluzioni che facilitino l’accesso al patrimonio di dati e documenti già prodotto e a quello che deriverà dai rilievi inventariali del nuovo ciclo. I contenuti e le funzionalità del servizio potranno, quindi, essere arricchiti nel tempo con la produzione di nuovi dati e prodotti

40 dighe… a rischio Amazzonia e popolazioni indigene

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Il fiume Tapajos, un affluente del Rio delle Amazzoni lungo 800 chilometri, rimasto finora libero dai megaprogetti, garantisce la vita di 14.500 indigeni, di una numerosa popolazione locale e di una quantità inestimabile di specie animali e vegetali. La diga di São Luiz do Tapajós, la più grande fra quelle progettate sull’omonimo fiume, sarà alta 53 metri, lunga 7,6 chilometri e avrà una capacità installata di ottomila megawatt

L’«anello di fuoco» trema… un monito per l’Italia

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Soprattutto devono farci pensare i danni provocati in Giappone (paese assai più avanzato di altri quanto a sicurezza sismica delle costruzioni) dai terremoti che hanno colpito l’isola di Kyushu, perché le caratteristiche di tali eventi sono state assai simili a quelle di terremoti che possono verificarsi anche in Italia: si ricordi, in particolare, che in Italia risultano essersi già verificati eventi di magnitudo nettamente superiore a 7,0 e che dal 70% all’80% del nostro edificato non è in grado di resistere ai sismi che possono colpirlo

Il radon per «capire» l’Etna e i terremoti

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Elaborato un modello fisico-matematico in grado di spiegare i meccanismi che regolano l’attività sismica e vulcanica, attraverso la misurazione del radon emesso dai suoli dell’Etna. Lo studio, realizzato da un team di ricercatori dell’Ingv e delle Università di Catania e delle Azzorre, è stato recentemente pubblicato su «Scientific Reports»