Un parassita mina i castagneti al Nord

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Il polline di castagno e quindi danni alla produzione anche di miele si segnalano a Pordenone e Pistoia, meno a Potenza. Un confronto sulla base dei dati rilevati dalle reti di monitoraggio gestite dalle Arpa della Basilicata, del Friuli Venezia Giulia e della Toscana

L’«anello di fuoco» trema… un monito per l’Italia

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Soprattutto devono farci pensare i danni provocati in Giappone (paese assai più avanzato di altri quanto a sicurezza sismica delle costruzioni) dai terremoti che hanno colpito l’isola di Kyushu, perché le caratteristiche di tali eventi sono state assai simili a quelle di terremoti che possono verificarsi anche in Italia: si ricordi, in particolare, che in Italia risultano essersi già verificati eventi di magnitudo nettamente superiore a 7,0 e che dal 70% all’80% del nostro edificato non è in grado di resistere ai sismi che possono colpirlo

Le case crollano perché l’Eden non esiste

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L’ultimo evento sismico che ha interessato l’Italia, causando numerose vittime, ha aperto un dibattito a livello scientifico sugli aspetti legati all’interferenza tra tettonica e vulcanesimo, alla determinazione della posizione e profondità dell’ipocentro, alla necessità di potenziare la rete sismica nazionale realizzando nuove stazioni sulle isole, all’uso di modelli di velocità da variare e validare per le diverse zone sismiche

Dissesto idrogeologico? Ne parliamo quando piove…

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Un problema cruciale e delicato per il territorio ma le leggi che lo gestiscono sono lentamente in fase di nuova organizzazione e nessuno si occupa dell’immediato, infatti soppresse le Autorità di Bacino ex Legge 183/89 sono soppressi anche i Piani di assetto idrogeologico da essi varati? Come le regioni stanno affrontando questo problema non è ben chiaro

Biodiversità minacciata dalle città

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Per i prossimi 30 anni pianificare l’espansione urbana per minimizzare l’impatto sulla biodiversità e sulle emissioni di carbonio derivanti dal cambiamento di utilizzo della terra. Infatti, il numero delle persone che abitano nelle aree urbane aumenterà di 1,3 miliardi per un totale di quasi 5 miliardi di abitanti entro il 2030

Grazie ai satelliti meno vittime nelle emergenze

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Un caso recente: «Merito certamente anche delle tecnologie a cominciare da quelle satellitari per la navigazione, che hanno sveltito notevolmente i tempi d’intervento, considerando le molte problematiche per raggiungere zone così isolate come Rigopiano»

È venuta dal basso la salvezza di Taranto

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Fabio Matacchiera, che ha levato il velo della reale situazione ambientale a Taranto, ha scandito i tempi e le storie della situazione tarantina a causa dei danni creati dall’Ilva, un’azienda che non è stata in grado di non danneggiare il territorio e che è andata fuori mercato lasciando una scia di danni che lentamente si cerca di sanare

Così la messa in sicurezza permanente della Fibronit

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Un’attività che la Fibronit ha svolto per circa 50 anni, producendo quantità notevoli di manufatti in cemento-amianto e andando a depositare, nell’area dello stabilimento inglobato con il passare degli anni sempre più nel tessuto urbano ad alta densità di popolazione, anche i rifiuti di lavorazione e gli scarti di produzione

Senza conoscenza non c’è prevenzione

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Conoscere e affrontare il problema non significa sapere quando arriverà il prossimo terremoto, ma piuttosto aumentare la sicurezza delle strutture, perché è sotto il crollo degli edifici che contiamo i nostri morti. E poiché in Italia si registrano mediamente alcune migliaia di terremoti l’anno, la prevenzione è la sola strada percorribile, sin quando la scienza non saprà fornire la tanto attesa risposta di un’attendibile previsione

Un radar-laser aiuta a «prevedere» le eruzioni

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La tecnica sviluppata dall’Enea è stata presentata a Monaco di Baviera all’Agenzia spaziale tedesca. «Misurare il biossido di carbonio in pennacchi vulcanici è una sfida scientifica e tecnologica di estrema importanza. Infatti, è ormai assodato che le eruzioni sono precedute dall’aumento di questo gas nel fumo che esce dal cratere»

Nel 2014 66 terremoti al giorno

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Lo scorso anno si sono verificati circa 3.000 eventi in più rispetto al 2013, in media 66 terremoti al giorno, quasi uno ogni 20 minuti, anche se due terzi del totale di bassissima magnitudo. Solo il 3% dei terremoti registrati nell’anno è stato risentito dalla popolazione. La fascia appenninica centrale è stata l’area con il maggior tasso di sismicità di tutto il territorio nazionale per numero di eventi

Scoperti nel Tirreno 7 nuovi vulcani

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Insieme a quelli già noti formano una catena lunga 90 km. La catena, definita del Palinuro, si estende in profondità da circa 3.200 m a 80 m sotto il livello del mare. Questi vulcani rappresentano, nel loro insieme, una spaccatura della crosta terrestre dalla quale risalgono magmi provenienti dalle Isole Eolie, dal Tirreno centro-meridionale, e dall’area compresa tra la Puglia e la Calabria»

Abstract

Sisma, puntare ad un’efficace cultura di prevenzione

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Francesco Peduto: «Abbiamo evidenziato non solo le positività dell’azione di governo e di Casa Italia, ma anche le criticità per fare una corretta politica di prevenzione. Criticità che vertono sulle conoscenze di base: mancanza di una carta geologica nazionale avviata e mai terminata, necessità di potenziare la microzonazione sismica che è in grave ritardo rispetto alle azioni di prevenzione che si stanno mettendo in atto»

Una zuppa di plastica nel Mediterraneo

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Recentemente pubblicato su «Scientific Reports» uno studio dell’Ismar-Cnr sulla presenza di microplastiche nel Mediterraneo occidentale. Rilevate concentrazioni tra le più alte nel mondo. La costa toscana la più colpita

Saranno soppresse le Autorità di bacino

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Rientra tra le attività di recepimento delle norme comunitarie. Le competenze saranno assegnate alle autorità di distretto ma nulla si dice dei modi, dei tempi e del personale che per anni hanno gestito la pericolosità idraulica e geomorfologica confrontandosi quotidianamente con le popolazioni e le realtà locali al fine di attuare una politica di previsione e prevenzione dal dissesto idrogeologico

Lo Stromboli dà spettacolo

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Già nelle ultime settimane si era osservato un aumento nell’intensità della consueta attività stromboliana. Ma è nella mattinata dello scorso 17 giugno che la bocca dello Stromboli, posta nella parte centrale della terrazza craterica, ha iniziato a produrre un’attività di lanci bassi di brandelli di lava fluida, alimentando un piccolo flusso lavico di alcune decine di metri verso una parte depressa della stessa area

Craco ed il suo tragico geodestino

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Il futuro della comunità non può che passare dal Centro Storico e dalla sua valorizzazione come meta turistica, polo culturale e luogo dove fare ricerca sia in campo geologico sia in quello dell’architettura, della storia, della geografia. Alcuni giovani hanno già trovato lavoro presso il Centro Visite, giovani che altrimenti ora sarebbero in Germania, in Olanda o chissà dove!

Colata di cemento sul fiume Fiora

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Per proteggere la cittadina il Comune favorisce la cancellazione della natura e delle origini storiche della civiltà del Rinaldone e della cultura etrusca. Forte reazione di Accademia Kronos: mai sentito parlare di rinaturalizzazione? Le colpe della regione Lazio. La devastazione nell’ultimo tratto

Parte il «Vuoto a rendere» ma nessuno ne parla…

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Durerà un anno la sperimentazione che inizia il 7 febbraio. Rosalba Giugni: «Assurdo che a meno di dieci giorni dall’inizio della sperimentazione, l’iniziativa non sia stata per nulla comunicata, pubblicizzata, portata a conoscenza in maniera capillare e diffusa agli esercenti e ai cittadini interessati»

L’Etna e i «dicchi», aiuto per capire le eruzioni

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Un nuovo approccio per predire lo sviluppo e la propagazione delle fessure eruttive grazie all’analisi delle deformazioni prodotte e la sismicità rilasciata. A dirlo uno studio firmato Ingv, pubblicato su «Geophysical Research Letters» dell’American Geophysical Union

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