C’è un duomo nel Golfo di Napoli

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Scoperto un rigonfiamento del fondo del mare con emissioni gassose nel Golfo di Napoli durante una campagna oceanografica coordinata da Cnr, Ingv e Università di Firenze. «I dati raccolti nel Golfo di Napoli – afferma Guido Ventura, ricercatore dell’Ingv – ci indicano che siamo in presenza di un’attività correlabile a una fenomenologia vulcanica non associata, per ora, a una risalita diretta di magma; tuttavia, come ormai noto da precedenti esperienze in Giappone, Canarie, Mar Rosso, queste manifestazioni possono, in alcuni casi, precedere la formazione di vulcani sottomarini o esplosioni idrotermali»

Serve il vincolo sul carrubo monumentale di Polignano

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Una situazione in cui la Regione Puglia ha espresso parere favorevole al tracciato definito per il passaggio del metanodotto e inviterà il Comune di Polignano a Mare a valutare l’opportunità di individuare il carrubeto mille-nario come piante «di rilevante importanza per età, di-mensione, significato scientifico, testimonianza storica» riconoscendo che il rilascio delle autorizzazioni paesag-gistiche resta di competenza del comune

Individuata la sorgente magmatica dell’Etna

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Simulazioni al computer dei percorsi di risalita del magma dal mantello terrestre suggeriscono la posizione della sorgente che alimenta le eruzioni dell’Etna e che, in passato, ha generato i vulcani dei Monti Iblei, oggi estinti. Abstract

Rivalorizzare le periferie per sperimentare nuovi approcci sociali

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De Caro: «Questa mattina abbiamo firmato a Palazzo Chigi le convenzioni per i primi 24 progetti di riqualificazione urbana per i quali è stata già attivata una prima tranche di 500 milioni di finanziamento. Grazie all’ulteriore quota di 1,6 miliardi, arriveremo ad una somma finale di 2,1 miliardi per un intervento complessivo di 124 progetti: una somma che ci consentirà di chiudere una importante operazione di riqualificazione e rigenerazione delle periferie»

Parte il coordinamento del Sistema per proteggere l’ambiente

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Un Sistema quello della protezione dell’ambiente che il 14 gennaio, a seguito dell’entrata in vigore della legge inerente la sua costituzione, approvata a larghissima maggioranza dal Parlamento, ha visto muovere i suoi primi passi nella definizione delle attività di monitoraggio e ricerca ambientale che è dunque ora non più la semplice somma di 22 enti autonomi e indipendenti ma costituisce un vero e proprio Sistema a rete

Fra 60 anni non avremo più suolo fertile sufficiente

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L’Europa perde 11 ettari di suolo ogni ora e occorreranno 1.000 anni per riformarne 2 cm. L’Italia ha una percentuale di consumo di suolo che è quasi il doppio della media europea. In un solo anno, oltre 100.000 persone hanno perso la possibilità di alimentarsi con prodotti di qualità italiani

Pesticidi nelle acque, pronto il manuale Ispra

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Un rapporto che ha come obiettivo quello di individuare eventuali effetti negativi non previsti nella fase di autorizzazione delle sostanze e non adeguatamente controllati nella fase di utilizzo, di fornire informazioni sulla qualità delle risorse idriche rispetto alla contaminazione da pesticidi e di seguirne l’evoluzione

Arriva da Napoli la Carta per l’Italia

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È un documento che sarà inviato al Governo e con il quale i geologi vogliono dare un contributo concreto alla costruzione dell’Italia del futuro. «Chiediamo un Piano per l’Italia, l’istituzione del Fascicolo del Fabbricato, un Piano per il rischio idrogeologico. Manca ancora una legge organica sulla difesa del suolo. Chiediamo l’istituzione del geologo di zona, il riconoscimento della sicurezza sismica degli abitati come esigenza collettiva di carattere primario»

Ecco i comuni che… rischiano

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È on line la mappa dei rischi dei comuni italiani e presenta variabili e indicatori di qualità con dettaglio comunale sui rischi di esposizione a terremoti, eruzioni vulcaniche, frane e alluvioni. Per ciascun Comune i dati sul rischio sismico, idrogeologico e, per alcuni, vulcanico, sono corredati da informazioni demografiche, abitative, territoriali e geografiche

Ecco perché quello stadio non sarà sicuro

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«Il dissesto idrogeologico è un problema tipicamente italiano, perché solo in Italia la pianificazione del territorio è fatta in modo superficiale, con norme confuse e burocratiche, ed è condizionata da interessi economici-speculativi, piuttosto che da rigorosi criteri scientifici e analisi di rischio». Occorre un piano straordinario di investimenti di 2,5 miliardi l’anno per almeno 20 anni per ridurre il rischio a livelli socialmente tollerabili, come propone Italiasicura e come era stato proposto (invano) dalla Commissione De Marchi negli anni 70

Uno stadio quasi nel fiume

Allarme, in aumento i pesticidi nelle acque

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Pesticidi nelle acque, cresce percentuale di punti contaminati: +20% nelle acque superficiali, +10% in quelle sotterranee. Rinvenute 224 sostanze diverse, indice di maggiori controlli. Nelle acque superficiali, il glifosate tra le sostanze che superano più spesso i limiti. La contaminazione è più ampia nella pianura padano-veneta

Sentinel-1 «fotografa» il terremoto

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Ricercatori del Cnr e dell’Ingv hanno rilevato le deformazioni del suolo causate dall’ultimo evento sismico del 30 ottobre attraverso le immagini radar dei sensori della costellazione Sentinel-1 del Programma europeo Copernicus. I risultati, seppur preliminari, mostrano una deformazione che si estende per un’area di circa 130 chilometri quadrati e il cui massimo spostamento è di almeno 70 cm, localizzato nei pressi dell’area di Castelluccio

Il cemento minaccia 5.000 prodotti tipici

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Di queste specialità della terra una su quattro è in via di estinzione, visto che attualmente è coltivata da non più di 10 aziende agricole che ne custodiscono la memoria. Dalla castagna «ufarella» del casertano al formaggio «rosa camuna» della Valcamonica, dalla fava di Leonforte dell’ennese al sedano nero di Trevi. Il 18 maggio la Giornata nazionale Mangiasano

La bomba d’acqua che distrugge un territorio dissestato

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La tragedia di Refrontolo si colloca al centro di un problema idrogeologico più volte evidenziato e che coinvolge tutta l’area collinare dell’Alta Marca trevigiana. «I terreni che costituiscono l’impianto geologico del Montello, sono resi oggi ancora più fragili dall’azione intensiva dell’uomo, che riscontrandone il pregio sotto il profilo enologico, in particolare per la coltivazione del pregiato prosecco, interviene massicciamente con sbancamenti per nuovi impianti di vigneti»

E i comuni continuano a non avere i geologi

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Un territorio, l’Italia, sfigurato dove si continua a sottovalutare il rischio idrogeologico in regioni come la Calabria, regione che detiene il primato di alluvioni e considerata per intero ad elevato o ad altissimo rischio idrogeologico

La scelta geo-logica pugliese

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Riconfermato Salvatore Valletta con un’ampia affermazione. Un importante lavoro che va perseguito all’interno della categoria è sicuramente quello di favorire la qualità dell’attività professionale anche di quei giovani professionisti con curricula limitati, migliorando le azioni rivolte agli enti e all’organismo regionale per l’istituzione di una specifica Sezione Geologica Regionale

A proposito della sentenza dell’Aquila…

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«Siamo fortemente in disaccordo con quelle istituzioni scientifiche e con quei mezzi di comunicazione che continuano a travisare, in modo irresponsabile ed irragionevole, i capi di accusa e la sentenza del processo, influenzando il pubblico con infondati scenari»

Sei grotte di pregio, vincolate e abbandonate

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Fra Minervino e Spinazzola. Lo scopritore, il geologo Ruggiero Maria Dellisanti, fa il punto della situazione: dopo una via crucis per valorizzarle. Inviata, per conoscenza, alla Comunità delle Commissioni europee una denuncia per mancata salvaguardia, tutela, protezione, valorizzazione e verifica dello stato di conservazione dell’habitat naturale del sito

Studiare di più i vulcani che «dormono»

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Comprendere i processi che avvengono all’interno dei vulcani quiescenti che presentano evidenze di «risveglio», come i Campi Flegrei, al fine di intensificare ulteriormente le attività di sorveglianza e di ricerca scientifica nel settore. È quanto si prefigge lo studio di un team di ricercatori italiani e francesi, coordinato dall’Ingv. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su «Nature Communications»

Un sito per monitorare l’Italiasicura

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Entro il 31 dicembre 2014 saranno appaltati 1.533 cantieri nell’ambito #Scuolesicure, 306 sono già conclusi e 411 sono in dirittura d’arrivo. Sono previsti 7.697 interventi grazie all’operazione #Scuolebelle: ad oggi 1.013 sono conclusi, 4.524 sono in conclusione, 2.160 saranno svolti nel mese di dicembre