Il radon per «capire» l’Etna e i terremoti

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Elaborato un modello fisico-matematico in grado di spiegare i meccanismi che regolano l’attività sismica e vulcanica, attraverso la misurazione del radon emesso dai suoli dell’Etna. Lo studio, realizzato da un team di ricercatori dell’Ingv e delle Università di Catania e delle Azzorre, è stato recentemente pubblicato su «Scientific Reports»

Sardegna – Il Tar frena il cemento

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Il colle di Tuvixeddu sorge nel centro di Cagliari, affacciato sullo stagno di Santa Gilla. Tutt’intorno è cresciuta disordinatamente la città e negli ultimi anni si sono alzati edifici altissimi che oscurano la vista dello stagno dai colli. Nei decenni si è sviluppata una cortina di palazzi che rendono inaccessibile la vicina necropoli

Soilmonitor vs consumo di suolo

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È stato presentato Soilmonitor, uno strumento innovativo per la valutazione del consumo di suolo a scala nazionale realizzato dal centro di Ricerca Crisp (Università di Napoli Federico II e Consiglio Nazionale delle Ricerche), con i dati dell’Ispra, il know-how di Geosolutions ed la collaborazione dell’Istituto Nazionale di Urbanistica

Come migliorare il nostro paesaggio

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«Funzione delle Green Infrastructure nel Progetto Territoriale», «Patto Città–Campagna», «La riqualificazione ecosostenibile del quartiere Libertà», «Progettazione sostenibile dell’architettura», sono questi alcuni temi di discussione al prossimo terzo appuntamento di questa iniziativa regionale in Puglia

Anche l’Umbria interviene sulle terre e rocce da scavo

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L’atto di fatto va a ripristinare quanto già definito nel precedente Regolamento regionale per i piccoli e i grandi cantieri, decaduto però a seguito dell’approvazione del Decreto ministeriale. Sanato un paradosso poiché oggi, gli adempimenti, onerosi, previsti per le grandi opere valgono anche per le piccole opere, provocando di fatto la paralisi delle attività delle piccole imprese

Foreste, un premio per la buona gestione

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Il 23 maggio 2016 è il termine ultimo per partecipare. «La gestione e l’uso delle foreste e dei terreni forestali nelle forme e ad un tasso di utilizzo che consentano di mantenerne la biodiversità, produttività, capacità di rinnovazione, vitalità e potenzialità di adempiere, ora e nel futuro, a rilevanti funzioni ecologiche, economiche e sociali a livello locale, nazionale e globale, senza comportare danni ad altri ecosistemi»

Mobilità – Bari sceglie di essere smart

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La città sta costantemente rimodellando l’ambiente in ottica ecologista e il primo passo è rappresentato dall’installazione di 50 colonnine di ricarica in alcuni punti strategici, in modo tale da poter facilmente accogliere un elevato numero di auto elettriche

Dissesti – Ecco cosa fare per il territorio

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Circa 4 milioni di ettari di terreni agro-forestali a rischio dissesto, per salvarli servono 7 miliardi in 10 anni. Per quanto riguarda i boschi, sono stati stimati in Italia il 9% e 24% della superficie boschiva nazionale rispettivamente ad alta e media criticità per frane e dissesti, pari a circa 700.000 e 1,9 milioni di ettari. Sono stati inoltre individuati circa 40.000 km di reticolo idrografico minore da proteggere e stabilizzare

Geologi esclusi dall’Osservatorio nazionale sull’edilizia scolastica

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La mancata prevenzione è costata all’Italia ben 240 miliardi di euro e tanti morti, danni provocati da eventi naturali, di cui ben il 75 per cento è da attribuire ai terremoti ed il restante al dissesto idrogeologico. Le scuole a rischio sismico sono 24.000 mentre quelle a rischio idrogeologico sono 7.000

Biodiversità e periferie urbane

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Le piante erbacee spontanee non solo non sono erbacce ma rappresentano uno strumento indispensabile per camminare verso la sostenibilità del verde. Come valorizzare le aree incolte. Scarica il manuale dell’Ispra «Specie erbacee spontanee mediterranee per la riqualificazione di ambienti antropici»

Straordinaria scoperta di nuove grotte in Puglia

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«Questa è, probabilmente, una delle scoperte più importanti dopo le grotte di Castellana – ha dichiarato Lorenzo Di Liso, presidente del «Gasp!» – che permetterà di ampliare le conoscenze del nostro territorio e aggiungere nuovi capitoli alla storia geologica dell’altopiano delle Murge»

Disegnati gli interventi per riequilibrare il territorio

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Il ministro Clini: «vietato abitare nelle zone ad altissimo rischio di alluvione», previsti «lavori di manutenzione dei corsi d’acqua e di difesa dei centri abitati, ricupero dei terreni abbandonati, difesa dei boschi, protezione delle coste e delle lagune esposte all’innalzamento del mare, assicurazione obbligatoria per le costruzioni nelle zone a rischio di inondazione, riattivazione dei Bacini idrografici»

Un milione di firme per #Salvailsuolo

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Il consumo e il degrado di suolo rappresentano una delle principali emergenze ambientali europee, per le comunità umane e la natura dalla quale esse dipendono. I suoli europei non bastano più da tempo a coprire i fabbisogni alimentari della popolazione dei Paesi membri, inoltre l’Europa sta perdendo suolo per la crescita di urbanizzazioni e infrastrutture

Linee guida per la prevenzione idrogeologica

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Per il Consiglio nazionale dei Geologi la prevenzione è l’unica arma per combattere il dissesto idrogeologico come necessari sono i presidi idrogeologici permanenti diffusi su tutto il territorio nazionale

Chi paga per il suolo consumato?

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Oltre la metà del territorio nazionale ha ormai perso parte delle sue funzioni fondamentali. Quasi un miliardo l’anno il «prezzo da pagare» per il consumo di suolo in Italia. Roma, Milano e Venezia le città metropolitane con i costi più alti

Metà dei rifiuti urbani ancora in discarica

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Solo il 33% dei nostri rifiuti viene recuperato (riciclo + compost), il 18% va al recupero energetico. Ben 10 Regioni smaltiscono oltre il 60% dei propri rifiuti in discarica. «Maglia nera» alla Sicilia con il 93%. Ancora tanta la strada per raggiungere le medie europee. Le schede sintetiche e le tabelle

I cambiamenti climatici fanno paura

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Ma al secondo posto gli italiani metto gli incidenti stradali. Fra il 1960 e il 2012, tutte le 20 regioni italiane hanno subito eventi fatali: 541 inondazioni in 451 località di 388 Comuni che hanno causato 1.760 vittime (762 morti, 67 dispersi, 931 feriti), e 812 frane in 747 località di 536 Comuni con 5.368 vittime (3.413 morti compresi i 1.917 dell’evento del Vajont del 1963, 14 dispersi, 1.941 feriti). Il Rapporto

Via l’amianto dalla Città Metropolitana di Bari

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Potranno beneficiare del contributo i soggetti privati, proprietari o amministratori/affittuari autorizzati dalla proprietà, che intendono procedere alla bonifica di immobili contaminati da amianto ricadenti nell’ambito territoriale della Città Metropolitana di Bari

«Mai cessare di essere scienziati»

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I dati disponibili mettono in luce che mentre da una parte i membri della commissione hanno ammesso che è priva di fondamento scientifico sia la previsione di un forte sisma sia la previsione che non vi sarà un forte sisma, dall’altra parte sono venuti meno a tale condivisibile posizione per lanciare il messaggio che non era previsto un forte sisma

Senza segreti il genoma del batterio mangia petrolio

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Si chiama Acinetobacter venetianus VE-C3 ed è in grado di degradare composti altamente inquinanti e tossici per l’uomo. Il suo genoma completo è stato decodificato da ricercatori dell’Itb-Cnr e dell’Università di Firenze. I risultati dello studio sono pubblicati su «Research in Microbiology»