Clini: l’Ilva pezzo importante dell’economia verde

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«Io mi aspetto che l’Ilva raccolga questa sfida e che investa perché questo è anche un modo di crescere; se l’azienda s’illude di poter continuare a produrre senza aggiornare le tecnologie sbaglia, se altri sperano di poter impedire all’Ilva d’investire in nuove tecnologie sbagliano pure»

Perché ogni terremoto fa registrare una catastrofe?

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Si stima che tre milioni di italiani vivano in zone a elevata sismicità, soprattutto lungo la dorsale appenninica del Centro e Sud Italia (dalle Marche alla Calabria fino alla Sicilia), quasi 21 milioni in aree a media sismicità, più di 15 milioni e mezzo in aree a bassa sismicità e circa 20 milioni in aree a sismicità minima

In Ue gestione sostenibile delle zone costiere e marine

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Il progetto di direttiva proposto intende istituire un quadro comune europeo per la pianificazione dello spazio marittimo e la gestione integrata delle zone costiere negli Stati membri dell’Unione. L’obiettivo è garantire che lo sviluppo delle attività marittime e costiere e l’utilizzo delle risorse offerte dal mare e dai litorali avvengano secondo modelli sostenibili

Non si ferma il consumo di suolo e l’Italia va in malora

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In 3 anni divorata un’area grande come 5 capoluoghi di regione. I comuni più cementificati d’Italia rimangono Napoli, Milano, Torino, Pescara, Monza, Bergamo e Brescia. Un ettaro di suolo consumato comporta una spesa di 6.500 euro (solo per la parte relativa al mantenimento e la pulizia di canali e fognature), il costo della gestione dell’acqua non infiltrata in Italia dal 2009 al 2012, è stato stimato intorno ai 500 milioni di Euro. Una App per segnalare nuove “perdite di terreno”: con lo smarthphone sulla mappa in tempo reale

La tabella

Le «vene» e la storia dei vulcani

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I sistemi vulcanici attivi hanno le vene e si comportano come valvole. Queste strutture sono in grado di fornire informazioni preziose sull’evoluzione e sulla dinamica a lungo termine dei vulcani e dei sistemi idrotermali. A comprendere il ruolo di queste manifestazioni idrotermali, uno studio firmato Ingv, pubblicato su «Scientific Reports – Nature»

L’Italia trema ma non si investe in prevenzione

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Mentre a partire dalla rigorosa norma del 2008 tutte le nuove costruzioni in zona sismica sono realizzate con criteri antisismici, il vecchio patrimonio edilizio, residenziale, industriale, di culto, storico-artistico o strategico realizzato prima del 2008, o ancor peggio prima dell’entrata in vigore della Legge 64/1974, è molto vulnerabile ai terremoti con tutto il suo carico di vite che ospita quotidianamente

Il turismo della Puglia passa dai Parchi

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L’assessore alla Pianificazione Territoriale: «Così come chiediamo ai parchi di fare rete, così dobbiamo fare sistema a livello regionale, integrando le politiche del territorio che non possono essere solo quelle del paesaggio ma che devono essere anche quelle agricole, turistiche ed economiche. L’obiettivo finale è infatti integrare al massimo le politiche territoriali per utilizzare proprio i parchi come un punto cardine dell’economia sia agricola che turistica del nostro territori»

Qualcuno ascolti i Presidenti della Repubblica sui rischi geologici

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A poche ore dal discorso di fine anno del presidente Napolitano ricordiamo tutti i riferimenti fatti nel passato sulla prevenzione da frane, inondazioni e terremoti. Un’Agenda per il futuro governo. Certo non possono essere le proposte di assicurazioni sugli immobili a svolgere questo ruolo di prevenzione che rimane strategico solo sui comunicati stampa. È come se per prevenire e ridurre gli incedenti stradali si decidesse di aumentare il premio delle polizze assicurative delle auto. Un convegno sul Vajont

Novant’anni di vincolo idrogeologico per prevenire il danno pubblico

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Il Regio decreto del 1923 sembra una norma scritta per fronteggiare le emergenze dei nostri giorni, una norma che con lo scopo di riordinare e riformare la legislazione in materia dei boschi individua le caratteristiche dei terreni sulle quali è limitato e impedito eseguire quelle lavorazioni o attività che possono innescare fenomeni di dissesto del suolo

Piani d’emergenza, il 23% dei Comuni ancora sprovvisto

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L’Associazione ha inviato 208 diffide ai Comuni di 15 Regioni senza Piano. Gli Enti locali hanno novanta giorni di tempo per adeguarsi alla normativa. La Campania risulta ancora oggi l’unica regione a non aver comunicato la lista nominativa dei Comuni in regola e di quelli non in regola, e alla quale Cittadinanzattiva ha pertanto inviato un’istanza di accesso civico per la trasparenza

Incuria e cemento hanno devastato oltre 2 milioni di ettari

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Il ruolo fondamentale degli agricoltori nella manutenzione e nella prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico. 8 comuni su 10 sono in aree ad elevata criticità. Le conclusioni del vicepresidente nazionale vicario Dino Scanavino: valorizzare il settore agricolo quale volàno di riequilibrio territoriale, produttivo e sociale. L’efficacia dell’impresa agricola multifunzionale

Il primo Video Contest geologico

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Un concorso che si rivolge a studenti, dottorandi, ricercatori, professionisti e appassionati di Geologia di qualunque età, i quali potranno partecipare singolarmente o in gruppo presentando un solo video

Oasi Lago Salso stazione strategica del Mediterraneo

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Tappa obbligata durante le migrazioni degli uccelli come testimoniano le osservazioni fatte dal Centro studi naturalistici. Tutto l’anno non è difficile poter osservare oltre 300 specie di uccelli

Suoli contaminati, veleni e salute umana

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In Europa, i contaminanti del suolo che si riscontrano più frequentemente sono i metalli pesanti (35%) e l’olio minerale (24%); si stima che circa tre milioni di siti siano potenzialmente interessati da attività che possono inquinare il suolo e di questi, approssimativamente 250.000 potrebbero avere bisogno urgente di bonifica. Costi elevati per la sanità, si parla di problemi per la salute quali il cancro, danni neurologici e basso IQ, danni ai reni e malattie alle ossa

Emergenza rifiuti a Matera e Potenza

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Esempi virtuosi vengono solo dai piccoli Comuni, mentre lasciano a desiderare gli standard dei due capoluoghi. Legambiente Basilicata Onlus: «Urge pianificazione seria e condivisa. Il governo regionale investa in un nuovo modello di raccolta e gestione». No a impianti per il solo pretrattamento della frazione organica o sovradimensionati

Così le industrie estrattive minacciano le foreste

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In Perù, Guatemala, Colombia e Panama le risorse non rinnovabili sono di proprietà dello Stato, che le dà poi in concessione alle società minerarie. Questo privilegio consente alle aziende private e di proprietà dello Stato di utilizzare le risorse (come l’acqua, il suolo e le foreste) e stabilire servitù attive a scopo di sfruttamento

Il boom della bioenergia dalle foreste

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Nuove aree boschive per frenare l’erosione, contenere inquinamento e rumori risanare i suoli e stimolare l’economia delle aree rurali. I boschi italiani hanno superato i 10,5 milioni di ettari. La percentuale raggiunta è paragonabile a quelle di altri Paesi del centro e nord Europa

Puglia, si stringono i tempi per il concorso fotografico sui geositi

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Al concorso «Passeggiando tra i Paesaggi Geologici della Puglia» possono partecipare tutti coloro che sono interessati a condividere le emozioni ricevute attraverso la rappresentazione di uno degli aspetti dei «paesaggi geologici» della regione

Primato per strutture antisismiche… tranne le nostre case

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A evidenziare l’eccellenza tecnologica maturata dal nostro paese, ma, allo stesso tempo, la fragilità del contesto abitativo e la necessità di una corretta ed efficace politica di prevenzione, è lo Speciale «100 anni di Ingegneria Sismica», pubblicato sulla Rivista «Energia, Ambiente e Innovazione» dell’Enea

Quando si interverrà contro l’inquinamento luminoso?

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Nella mitteleuropa, dove tali ecatombe di animali così utili all’ecosistema non passano certo inosservate, sono state promulgate leggi che «promuovono la riduzione dell’inquinamento luminoso e dei consumi energetici da esso derivanti, al fine di conservare e proteggere l’ambiente naturale, sia all’interno che all’esterno delle aree naturali protette»