Le faglie dell’Etna rappresentano un triplice pericolo per le popolazioni: generano terremoti, fratturano il suolo ed emanano radon, un gas cancerogeno che può accumularsi nelle case rendendole insalubri. Lo studio, a firma Ingv, è stato pubblicato sulla rivista internazionale «Frontiers in Public Health»
Sorpresa, in Puglia 50mila ettari di boschi in più
Rispetto al Piano paesaggistico regionale. Approvata la Carta delle tipologie forestali della Regione Puglia. Sarebbe auspicabile integrare i dati in un solo sistema informativo, ad esempio quello sempre più utilizzato del Piano paesaggistico, evitando duplicazioni di piattaforme tecnologiche che possono determinare confusione nei fruitori e nei professionisti incaricati di elaborare progetti forestali
On line l’Italia geologica
Il Portale contiene 36 banche dati, consente di navigare con il visualizzatore e permette la sovrapposizione delle mappe anche con i dati provenienti da altri Enti. Accessibile da smartphone, tablet e smart tv, il Portale per la prima volta unisce tutti i dati sulle pericolosità geologiche che caratterizzano il territorio italiano compreso il rischio sismico e quello vulcanico, nonché tutti i numeri del Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo (ReNDiS), il catalogo delle faglie capaci (Ithaca) e l’Inventario dei fenomeni franosi d’Italia (Iffi)
Il Sistema Carta della Natura della Regione Puglia
Il motivo principale che ha spinto Arpa Puglia a realizzare il Progetto Carta della Natura alla scala 1:50.000 risiede nel riconoscimento della singolarità del patrimonio naturale e paesaggistico regionale
Continuare a raccontare il nostro futuro
La Rassegna urbanistica nazionale «Mosaico Italia: raccontare il futuro». Il tema scelto per la Rassegna rappresenta un modo di leggere i tanti cambiamenti attraverso le sperimentazioni in corso, nei diversi territori italiani, fra strategie nazionali e agende locali, progetti, programmi straordinari, piani di nuova generazione, pianificazione territoriale e urbanistica ordinaria dei vari livelli di governo del territorio
Ingv, le deformazioni del suolo nell’Adriatico settentrionale
Inestimabile database di misure Gps su piattaforme petrolifere
Elaborati e resi disponibili per la prima volta a tutta la comunità scientifica i dati di deformazione crostale nell’area del Mar Adriatico Settentrionale
Non era compost di qualità… arresti e sequestri
Vasta operazione nel Lazio: sequestrate tre aziende, terreni, una discarica, 10 mezzi, 23 indagati. Un’azienda Eni coinvolta in Sardegna
E usciremo a riveder le peonie?
Nei boschi di Acquaviva dopo la segregazione
Fiori effimeri, nei boschi tra Acquaviva delle Fonti, Cassano delle Murge e Santeramo in Colle ai primi di maggio. Un’altra sfida al Covid-19 che bisogna vincere. Sempre in sicurezza ma, finalmente, uscendo di casa. Il lungo cammino di Acquaviva che vuol far parte del Parco dell’Alta Murgia
La geologia pugliese in foto
֎Torna «Passeggiando tra i Paesaggi Geologici della Puglia». È la quindicesima edizione del concorso fotografico. La domanda di partecipazione dovrà essere presentata entro il 30 settembre 2024 compilando online la «scheda autore»֎
L’Italia, una signora che non si cura più
I casi del Torrente Raganello e del ponte Morandi dimostrano drammaticamente qual è il male del Belpaese. Si può intervenire in un Paese con una carta geologica incompleta e ferma agli anni 90? Un paese che non cura la propria fragilità è votato al suicidio
La cura del territorio, si vuol recuperare il tempo perduto
Ma coste e assetto idrogeologico non attendono. Ad accendere i riflettori sulla Puglia è l’Agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio. Serve al più presto una svolta verso la prevenzione. Si avverte l’assenza di una vera e propria Sezione geologica regionale che possa coordinare tutti i temi legati alla geologia e al rischio sismico con adeguate figure tecniche
Perché fermare il consumo di suolo
֎La nostra storia contemporanea è scandita dal consumo di suolo; eppure, non si intravede alcun cambiamento radicale all’orizzonte. Il dissesto idrogeologico non si fronteggia soltanto con le opere, se non a monte delle città, ma lasciando spazio alla natura֎
Fratture profonde allontanano la Sicilia dall’Italia
Individuato sotto il fondale del Mar Ionio un sistema di faglie che ha controllato l’evoluzione dell’antico oceano della Tetide e che è ancora in grado di innescare processi vulcanici e sismici. «Questa scoperta avrà importanti implicazioni per capire meglio come si formano le catene montuose e come questi processi siano legati ai forti terremoti storici registrati in Sicilia e Calabria»
Le Geoscienze per conoscere l’Italia
Sesta edizione della Settimana del Pianeta Terra. Silvio Seno: «La Settimana del Pianeta Terra vede aumentare ogni anno la partecipazione di cittadini, studenti, associazioni geo-naturalistiche, università, enti parco, musei e istituzioni. L’obiettivo è quello di diffondere il più possibile la consapevolezza delle possibilità che la scienza ci offre per migliorare la qualità della vita. Tutto ciò si può raggiungere facendo crescere il dialogo tra scienziati e politici, perseguendo un cambiamento culturale di lungo periodo. Per questo auspichiamo che sempre più realtà aderiscano alla nostra iniziativa»
In 50 anni raddoppiato il consumo di suolo
Ininfluente il numero di abitanti. Il comparto immobiliare rappresenta quasi 1 quinto del Pil, costituisce oltre il 60% della ricchezza delle famiglie, il credito erogato per mutui e prestiti immobiliari ammonta a un terzo degli impieghi bancari. Una città di medie dimensioni è ora in possesso delle banche
«L’Aquila 10 anni dopo: criticità e prospettive»
Sono passati quasi dieci anni da quel 6 aprile 2009, giorno in cui un terremoto di magnitudo 6,3 devastò L’Aquila e tutta la Valle dell’Aterno, mettendo in ginocchio un territorio già tante volte interessato da eventi devastanti. Un sisma che spazzò via 309 vite umane e causò un enorme impatto sociale ed economico e la perdita di un patrimonio storico ed architettonico unico
38mila beni culturali in aree franabili
Esistono in Italia la mappa nazionale e il rapporto sul dissesto idrogeologico: due strumenti per conoscere meglio il territorio e prevenire i rischi. Entrambi aggiornati dall’Ispra