I siti della memoria geologica nel Lazio

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Accanto a luoghi degni di tutela per la presenza di «oggetti geologici», che siano tangibili come un affioramento o visibili quali un paesaggio, ne esistono altri meritevoli di attenzione per essere stati teatro di eventi significativi per il progresso delle scienze geologiche e dello studio del territorio: i siti della memoria geologica

Ora c’è il robot… esploratore

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Per monitorare habitat naturali il progetto «Natural Intelligence»

Finanziato dalla Commissione europea, sarà coordinato dall’Università di Pisa. Nell’ambito del progetto saranno anche redatte linee guida per il monitoraggio ambientale mediante l’utilizzo di sistemi robotici, con lo scopo ultimo di includere queste teologie nei Manuali per il monitoraggio di specie e habitat di interesse comunitario in Italia

Sfruttare il sottosuolo causa subsidenza, le zone a rischio

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Uno studio condotto dall’Università di Padova e dagli Istituti del Consiglio nazionale delle ricerche per la protezione idrogeologica (Cnr-Irpi) e di geoscienze e georisorse (Cnr-Igg), evidenzia per la prima volta che l’abbassamento della superficie terrestre dovuto allo sfruttamento del sottosuolo può causare impatti ambientali e socio-economici rilevanti. L’86% della popolazione mondiale interessata dal fenomeno vive in Asia. In Italia le regioni più coinvolte sono Emilia-Romagna, Veneto, Puglia, Toscana, Campania e Calabria

SandBoil contro i «fontanazzi»

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Dal Po al Danubio una soluzione per proteggere gli argini dei fiumi

La svilupperanno e testeranno sul campo gli studiosi coinvolti nel nuovo progetto SandBoil, guidato dall’Università di Bologna. L’obiettivo è contrastare i fenomeni di erosione generati dalle piene nei periodi di precipitazioni intense

Ingv, le deformazioni del suolo nell’Adriatico settentrionale

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Inestimabile database di misure Gps su piattaforme petrolifere

Elaborati e resi disponibili per la prima volta a tutta la comunità scientifica i dati di deformazione crostale nell’area del Mar Adriatico Settentrionale

Dissesto territorio, 7 miliardi in 20 anni

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L’Ispra pubblica il primo Rapporto ReNDiS. Richiesti oltre 26 miliardi di euro per la messa in sicurezza del territorio. Per il Dissesto Idrogeologico: in 20 anni finanziati quasi 7 miliardi per oltre 6mila interventi

Irpinia 1980-2020, nulla è cambiato e il paese è ancora più fragile

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A quarant’anni da quell’evento che ha cambiato l’Italia e la percezione di rischio legato ad eventi naturali come i terremoti «una parte preponderante del costruito che include case, scuole, chiese, edifici industriali e infrastrutture in generale, risulta realizzato in assenza di norme antisismiche, pur trovandosi in aree la cui pericolosità è ampiamente riconosciuta dalla comunità scientifica: una situazione questa che si riscontra diffusamente da nord a sud del Paese», sottolinea Antonello Fiore, Presidente nazionale della Sigea

Nel 2024 forse un terremoto a Parkfield in California

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Uno studio congiunto del Cnr-Iac e dell’Ingv prevede un possibile terremoto di magnitudo 6 tra poco più di tre anni presso la cittadina di Parkfield in California, grazie all’analisi dell’evoluzione dell’attività sismica di un segmento della faglia di San Andreas. La metodologia proposta ha permesso di prevedere (retrospettivamente) con accuratezza il tempo di occorrenza del terremoto avvenuto nel sito nel 2004. La predittività del metodo esposto nello studio diventa sempre maggiore all’avvicinarsi del momento in cui accadrà il terremoto di cui si sta tentando di prevedere il tempo di occorrenza

Dissesti idrogeologici, perché non una giornata delle vittime?

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È una proposta della Sigea che è promotrice della istituzione della «Giornata nazionale in memoria di tutte le vittime delle alluvioni e delle frane». «Con questa iniziativa — sottolinea Antonello Fiore, Presidente nazionale Sigea — vogliamo portare l’attenzione sulla “Vulnerabilità dimenticata”. Sappiamo che vulnerabili sono tutti coloro che possono essere feriti e tutto ciò che può essere danneggiato. Ma spesso lo dimentichiamo»

Il paesaggio, volano per lo sviluppo di una società diversa

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Durante i lavori di un evento organizzato on line, è stato evidenziato il concetto dinamico del paesaggio e la capacità della geologia di riconoscere l’evoluzione del paesaggio a partire dai caratteri geomorfologici del territorio

Le acque sotterranee segnalano terremoti dell’altra parte del mondo

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Un nuovo studio, frutto della collaborazione tra Sapienza, Ingv e Cnr, ha rilevato alcune variazioni del livello delle acque di falda in Italia centrale, riconducibili a terremoti lontani, avvenuti persino in altri continenti

Un calore profondo sotto la Sicilia

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Rilevato sotto l’isola un rapido ed esteso ispessimento crostale, generato dalla collisione della placca africana con quella europea, e una notevole variabilità dell’assetto termico, con conseguente ricaduta sulla potenzialità di utilizzo della fonte geotermica regionale. A svelarlo uno studio coordinato dall’Istituto di scienze marine del Cnr di Napoli, in collaborazione con il Cnr-Igg di Firenze e l’Università di Napoli Federico II

Di emergenza in emergenza… drammatica farsa politica

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Siamo appena usciti dalle emergenze della stagione estiva degli incendi boschivi e della siccità e ci troviamo già immersi con i piedi nel fango

Le «isole di calore urbane» senza alberi peggiorano

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L’intensità delle isole di calore estive è particolarmente elevata nelle città metropolitane dell’entroterra e cresce con l’aumentare, nel nucleo centrale della città, dell’estensione delle superfici con ridotta copertura arborea e forte impermeabilizzazione. Lo rivela uno studio coordinato dal Cnr-Ibe, svolto in collaborazione con Ispra e pubblicato su «Science of the Total Environment»

Colmata di Marisabella, a Bari ritardi e poca comunicazione

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Quello che la Sigea nella nota chiede a gran voce è di avviare un confronto tra Adsp e le Associazioni di protezione ambientale e quelle che rappresentano la società civile e questo al fine di affrontare e chiarire tutte le questioni di carattere tecnico-scientifico e ambientali rimaste aperte per il completamento della colmata chiedendo, inoltre, di mettere in atto meccanismi che permettano di poter accedere ai documenti e di poter esprimere liberamente le opinioni tecnico-scientifiche e le valutazioni dei costi

Etna, la mappa delle zone più pericolose

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Tempo di lettura: 3 minuti La ricerca dell’Ingv per la mappa delle faglie dell’Etna. L’attività di ricerca e monitoraggio dell’Istituto fondamentale per la mappatura statica ed interattiva delle «microzone omogenee» delle faglie attivate con il […]

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C’è una correlazione tra terremoti e CO2 in Appennino

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L’analisi di dieci anni di campionamento di CO2 disciolta nelle acque delle falde appenniniche ha mostrato la sua massima concentrazione in occasione di intensa attività sismica. La scoperta da uno studio di Ingv

La pericolosità idrogeologica in Puglia

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«Un lavoro che impone interventi programmati e di una coerente pianificazione e il tutto avvertendo la necessità di progettazioni di qualità per contrastare il dissesto geo-idrologico evitando assegnazioni con il massimo ribasso e investendo in risorse umane qualificando sul piano tecnico gli uffici pubblici», ricorda il presidente dell’Ordine dei geologi della Puglia, Salvatore Valletta

Etna, una frana che fa da valvola e sentinella…

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Il movimento del fianco orientale del Monte Etna è come una valvola e una sentinella delle eruzioni parossistiche e della risalita del magma. Evidenziato il processo interattivo tra la risalita dei magmi, le eruzioni e lo scivolamento verso il mare del fianco orientale dell’Etna, spesso associato ad eventi sismici

L’energia per la vita viene dalle profondità della Terra

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Uno studio apre nuovi scenari geologici

Secondo la ricerca, capofila Università di Torino, realizzata con la borsa Rita Levi Montalcini per il «rientro dei ricercatori», la convergenza tra placche tettoniche che genera gli archi vulcanici è responsabile per la produzione di ingenti quantità di metano e idrogeno molecolare che alimentano dal basso la vita microbica nella biosfera profonda