L’impatto delle mareggiate è in grado di stimolare vibrazioni sul fondale che si propagano nell’entroterra. Il fenomeno, noto sulla costa occidentale degli Usa, è stato registrato per la prima volta in Europa da una ricerca del Cnr-Ismar e rilevato dai sismometri dell’Università di Padova
Piove? E l’Ofanto straripa ancora…
Un problema che si trascina da anni dove alla sensibilità geologica del territorio si unisce l’incuria dell’uomo
Nel Tirreno un complesso vulcanico sconosciuto
Scoperto dai ricercatori dell’Ingv a soli 15 km dalla costa tirrenica calabrese uno dei più grandi complessi vulcanici sottomarini italiani, sviluppatosi dalla fusione di materiale proveniente dal mantello lungo e, in particolare, da una profonda frattura della crosta terrestre. ABSTRACT
Lama Martina, quando la sensibilità parte dal basso
La Lama che si trova a Molfetta oggi è al centro di un’iniziativa molto interessante scaturita dall’associazione Terrae-centro di educazione ambientale Ophrys che ha sede a Ruvo di Puglia ma meritoriamente opera in Puglia e fuori con competenza ed esperienza
Da inizio anno 615 incendi forestali
֎Episodi più gravi in Sicilia e Sardegna, a Vieste salva la copertura forestale. Le aree boschive percorse da incendio, sono 40 km2 di superficie forestale (cioè, il 18 % del totale). I dati aggiornati dell’Ispra֎
Le «isole di calore urbane» senza alberi peggiorano
L’intensità delle isole di calore estive è particolarmente elevata nelle città metropolitane dell’entroterra e cresce con l’aumentare, nel nucleo centrale della città, dell’estensione delle superfici con ridotta copertura arborea e forte impermeabilizzazione. Lo rivela uno studio coordinato dal Cnr-Ibe, svolto in collaborazione con Ispra e pubblicato su «Science of the Total Environment»
In Basilicata a rischio aree carsiche, bacini idrici e importante grotta
Il progetto Eni di raddoppio delle estrazioni di petrolio a Marsico Nuovo prevede di costruire pozzi e oleodotti situati a poche centinaia di metri più a monte, con il pozzo «Pergola 1» che, nelle sue diverse fasi di perforazione ed estrazione, utilizzerà fanghi, fluidi ed additivi chimici con la possibilità di utilizzo della tecnica di acidificazione in pressione
«Fotografata» l’Italia naturale
Mappate 15 regioni
Ispra presenta il progetto «Carta della Natura per conoscere, proteggere e pianificare». Evidenziata una percentuale significativa (30%) di territorio ad elevato pregio naturale e un 3,3% a rischio di degrado
Terremoti, monitoraggio Gps coglie segni premonitori
Uno studio internazionale cui ha partecipato il Dipartimento di Ingegneria civile, edile e ambientale della Sapienza ha suggerito l’utilizzo integrato dei dati riguardanti la sismicità con quelli geodetici forniti dal sistema di posizionamento Gps per circoscrivere le aree temporalmente a maggior rischio sismico
Dissesto territorio, 7 miliardi in 20 anni
L’Ispra pubblica il primo Rapporto ReNDiS. Richiesti oltre 26 miliardi di euro per la messa in sicurezza del territorio. Per il Dissesto Idrogeologico: in 20 anni finanziati quasi 7 miliardi per oltre 6mila interventi
Terremoti in diminuzione nel 2019
Oltre 45 terremoti al giorno è il numero dei terremoti localizzati dalle Sale di Sorveglianza operative h24 dell’Istituto: circa 1 ogni 30 minuti. Nello «Speciale 2019» del Blog INGVterremoti, mappe interattive e infografiche permettono di «navigare» tra gli eventi
Il nuovo portale per gli incendi boschivi
Il Geoportale è attivo da oggi. L’iniziativa è del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri (Cufa). Per facilitare l’allestimento del catasto comunale delle aree boschive percorse dal fuoco, continueranno ad essere disponibili gratuitamente, sulla sezione «Catasto Incendi» del Sim (Sistema Informativo della Montagna), i dati vettoriali relativi alle suddette perimetrazioni, unitamente alle particelle catastali interessate
Bioeconomia circolare, il ruolo della filiera foresta-legno
Le foreste offrono molteplici ricchezze, dall’ambiente, alla salute, all’economia ma nel concreto non siamo in grado di fare una gestione corretta e si finisce per fare un mare di danni
Napoli, la caldera non comprende la città
Primi risultati dal pozzo di Bagnoli Campi Flegrei Deep Drilling Project. «Mentre sino ad oggi la quasi totalità della letteratura scientifica ipotizzava che la caldera dell’Ignimbrite Campana contenesse anche la parte centrale della città di Napoli, i nuovi dati indicano chiaramente che la collina di Posillipo rappresenta il limite Orientale della caldera flegrea»
Dove è più attivo il supervulcano flegreo
Mappate, mediante l’integrazione di tecniche avanzate di analisi di interferometria radar e sismica, le porzioni della struttura interna del supervulcano flegreo, attualmente più attive in termini di concentrazione degli sforzi, di dinamica del suolo ed emissione fumaroliche superficiali. A rivelarlo, uno studio condotto da Cnr, Ingv e Università Federico II di Napoli, pubblicato su «Remote Sensing of Environment»