(Adnkronos) – Le pitture ecologiche made in Italy compiono 40 anni e rilanciano con nuovi investimenti green. Sono stati oltre trecento gli ospiti della convention organizzata da Oikos per l’anniversario della fondazione dell’azienda domenica 3 marzo alla comunità di San Patrignano (RN) con delegazioni provenienti da Germania, Olanda, Serbia, Repubblica Ceca, Turchia, Armenia, Finlandia e Ucraina e altrettanti ospiti collegati in video conferenza dagli USA, Corea, Cina, Vietnam, India, Singapore ed Emirati Arabi Uniti. “È stato il compleanno non solo di un’azienda, ma anche di una grande famiglia – ha dichiarato il presidente Claudio Balestri durante il pranzo insieme ai circa mille ospiti di San Patrignano – Abbiamo scelto di festeggiare qui perché è una grande comunità di persone che lottano per uscire da un tunnel. Con San Patrignano abbiamo un legame consolidato e indissolubile, un dialogo coltivato negli anni, con iniziative e collaborazioni a sostegno di questa grande realtà nata come noi negli anni ottanta che ha aiutato tanti ragazzi a uscire da un momento buio della loro vita”. “Oikos Group oggi è diventata una delle principali aziende internazionali nella produzione di pitture ecologiche per interni ed esterni, con un fatturato di 29 milioni di euro, un quarto dei quali derivanti dall’export nei cinque continenti. Oltre 100 i dipendenti diretti e altrettante le collaborazioni esterne, Oikos produce ogni anno 8.158.405 Kg di pitture a base naturale, senza alcuna emissione nociva e dove ogni residuo e scarto da produzione viene reimmesso nel ciclo produttivo. Siamo la dimostrazione che si può fare business nel rispetto dell’ambiente – racconta il presidente Claudio Balestri – Il nostro successo è legato indissolubilmente all’innovazione, alla divulgazione di una cultura basata sul rispetto dell’ambiente, della salute ed al benessere nei luoghi interni”. Nei 40 anni di attività, Oikos conta collaborazioni con progettisti come Giulio Cappellini e Daniel Libeskind, ma anche nell’arte con il premio Nobel Dario Fo per le scenografie di alcuni dei suoi spettacoli teatrali. Uno dei settori chiave rimane quello privato insieme a strutture ricettive, flagship store e sedi aziendali. Tra le realizzazioni di pregio ci sono gli studi cromatici per la valorizzazione delle opere della Pinacoteca di Brera a quelle di Venaria Reale; di Palazzo Madama a Torino, del Museo Archeologico di Reggio Calabria (bronzi di Riace). Le pitture ecologiche Oikos sono state utilizzate per i capolavori monumentali di Roma, come Villa Doria Pamphilj, Palazzo Venezia, Palazzo Farnese, Palazzo Cenci Bolognetti, Palazzo della Zecca, Montecitorio, la Chiesa Gran Madre di Dio e la Stazione Tiburtina. O ancora all’estero per le realizzazioni di importanti e futuristici edifici: lo Zaha Hadid building, Hufton&Crow; il Teatro dell’Opera e del Balletto di Odessa; il Museo della Storia di Seoul, Korea; il Brickell Flatiron di Miami, il Palazzo della Borsa a Madrid; il Quartiere Golden House in Uzbekistan, il Duomo di Kaliningrad. Tra i principali obiettivi di Oikos e del presidente Balestri c’è anche la promozione della cultura del rispetto per la sostenibilità ambientale, resa tangibile dalla creazione della Fondazione Oasi, a Pesaro, quest’anno Capitale Italiana della Cultura. Qui l’imprenditore ha dato vita a un’oasi ambientale protetta di 250.000 metri quadrati a picco sul mare Adriatico, nell’area del Parco San Bartolo a Pesaro, valorizzandone la biodiversità e aprendo le porte a iniziative di associazioni no profit e cittadini sul tema ambientale e del rispetto per il pianeta. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
La sicurezza dei prodotti nell’Unione Europea: il ruolo chiave del Safety Gate
(Adnkronos) – Nel cuore del mercato unico europeo, un sistema brilla per la sua efficacia nel garantire la sicurezza dei prodotti non alimentari: il Safety Gate. Questo meccanismo intelligente consente alle autorità nazionali di condividere rapidamente informazioni cruciali sulle misure adottate contro i prodotti pericolosi, creando un ambiente più sicuro per i consumatori in tutta l’Unione Europea. Il Sistema Safety Gate è un’iniziativa della Commissione Europea per la sicurezza dei prodotti non alimentari. Funziona come un cancello virtuale, attraverso il quale le autorità nazionali condividono informazioni cruciali sulle misure adottate contro i prodotti non alimentari pericolosi. In pratica, questo significa che ogni volta che un prodotto rappresenta un rischio per la salute o la sicurezza, le autorità lo segnalano rapidamente attraverso il sistema Safety Gate. Queste segnalazioni includono dettagli sui prodotti pericolosi, i rischi associati e le azioni intraprese dalle autorità o dagli operatori economici. Ogni giorno, le autorità nazionali inviano avvisi al cancello di sicurezza. Questi avvisi contengono informazioni su quali prodotti sono stati ritenuti pericolosi, il tipo di rischio che rappresentano e le azioni che sono state prese per proteggere i consumatori. Inoltre, se un prodotto pericoloso viene trovato in un paese, le autorità di altri paesi devono essere informate, garantendo che nessuno rimanga esposto al pericolo. La Commissione Europea ha recentemente pubblicato il rapporto annuale sul Safety Gate, evidenziando il 2023 come un anno di notevole attività, con i cosmetici al vertice della lista dei prodotti a rischio, seguiti da giocattoli e autoveicoli. Le autorità dei 30 paesi partecipanti hanno segnalato oltre 3.412 allerte e 4.287 azioni di follow-up, evidenziando un impegno sempre maggiore nella sorveglianza di mercato. I rischi legati a sostanze chimiche, lesioni, soffocamento e rischi ambientali sono stati i più segnalati, con i cosmetici in testa alla lista dei prodotti pericolosi. In particolare, la presenza di BMHCA, una fragranza sintetica vietata, è stata una delle principali preoccupazioni. Le azioni immediate delle autorità nazionali sono state cruciali nel ritirare dal mercato questi prodotti pericolosi e proteggere i consumatori. Il prossimo passo cruciale è l’entrata in vigore del Regolamento Generale sulla Sicurezza dei Prodotti, che promette di rafforzare ulteriormente le norme di sicurezza nell’UE. Il 13 dicembre 2024 entrerà in vigore il Regolamento generale sulla sicurezza dei prodotti, che sostituirà la Direttiva esistente. Questo porterà ad un quadro modernizzato e più efficace per garantire la sicurezza dei prodotti nell’UE, sia che siano venduti nei negozi che online. Ciò migliorerà notevolmente l’applicazione delle norme sulla sicurezza dei prodotti e semplificherà la vigilanza di mercato. La libera circolazione delle merci all’interno del mercato unico europeo è un risultato fondamentale che migliora la vita dei cittadini dell’UE. Tuttavia, mantenere sicuro il mercato è una responsabilità condivisa. Produttori, distributori, rivenditori e mercati online devono garantire che i loro prodotti rispettino rigorosi standard di sicurezza. Le autorità nazionali di vigilanza di mercato giocano un ruolo chiave nel garantire il rispetto di tali normative e nel garantire che i prodotti pericolosi vengano —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
E’ morto Vittorio Emanuele di Savoia, aveva 86 anni
(Adnkronos) – E' morto oggi a Ginevra Vittorio Emanuele di Savoia, aveva 86 anni. "Alle ore 7.05 di questa mattina, 3 Febbraio 2024, Sua Altezza Reale Vittorio Emanuele, Duca di Savoia e Principe di Napoli, circondato dalla Sua famiglia, si è serenamente spento in Ginevra", recita una nota di Casa Savoia che dà notizia della morte. "Luogo e data delle esequie saranno comunicati appena possibile". "Eravamo preparati da tempo, è una notizia che ci addolora molto. Quella del principe Vittorio Emanuele è stata una vita decisamente sfortunata, massacrato per tutta la vita; purtroppo da buona parte della stampa ogni cosa che ha fatto è stata utilizzata a suo danno". E' il ricordo all'Adnkronos del capitano di vascello Ugo D'Atri, presidente dell'Istituto Nazionale per la Guardia d'Onore alle Reali Tombe del Pantheon. "Ricordo quando nel 2006 venne arrestato e poi si è scoperto che non c'era niente sotto, e poi la morte del ragazzo tedesco per un colpo di pistola, mentre il principe aveva in mano un fucile e non poteva essere lui – continua – Eppure nell'immaginario collettivo è stata sempre colpa sua. Nessuno si è mai posto il problema di quanto abbia sofferto, se non chi stava intorno a lui, come noi Guardie d'Onore. Ha avuto nella vita meno di quanto meritava, è nato in una reggia, doveva diventare Re e poi a 9 anni è stato mandato in esilio che si è protratto per 57 anni, gran parte della sua vita. Una cosa medievale, inumana, anacronistica, assurda nel XX secolo". "Il principe Emanuele Filiberto mi ha chiamato un'ora fa – aggiunge il presidente D'Atri – dicendo che le intenzioni della famiglia sono di portarlo a Superga". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Vip e politici per consegna del ‘De Sanctis’, tra premiati Affinati e Bellocchio
(Adnkronos) – Cerimonia di premiazione, al Casino del Bel Respiro di Villa Doria Pamphilj a Roma, del Premio De Sanctis per la Letteratura. Organizzato in collaborazione con la presidenza del Consiglio, il Premio De Sanctis per Letteratura ha visto tra i vincitori della XIII edizione lo scrittore Eraldo Affinati per “Delfini, Vessilli e cannonate. Autobiografia letteraria”, (Harper Collins Italia) e il regista e sceneggiatore Marco Bellocchio per la pluridecennale carriera. Tra gli altri premiati dalla giuria, presieduta da Giorgio Ficara, per il saggio breve Sara De Simone per “La vita della vita. Diari (1903 – 1923) di Katherine Mansfield” (Donzelli), mentre il premio speciale della giuria è andato a Massimo Bacigalupo per “Ezra Pound. Un mondo di poesia" (Edizioni Ares). Insignita del premio per il giornalismo Giovanna Botteri, corrispondente Rai da Parigi. Giunto alla sua tredicesima edizione, il Premio De Sanctis Letteratura è rivolto alle eccellenze della letteratura italiana: i vincitori di questa edizione lavorano nel mondo che produce e diffonde sogni, in parole e in “immagini”. Alla kermesse ha preso parte un folto parterre di rappresentanti del governo, del mondo della politica ma anche della cultura, del cinema e dello spettacolo. Oltre al presidente del premio Gianni Letta, hanno preso la parola i ministri dell’Interno Matteo Piantedosi, della Giustizia Carlo Nordio e dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin. Tra i presenti Paolo Del Brocco, Domenico Starnone, Margherita Buy, Neri Marcorè, Benedetta Porcaroli, Romana Maggiora Vergano e Giorgio Pasotti. Presidente del Premio De Sanctis per la letteratura” è Gianni Letta che, introducendo i premiati, ha ricordato l’attività di De Sanctis e l’attualità del suo lavoro “nelle opere premiate quest’anno”. Il presidente della Fondazione De Sanctis, Francesco De Sanctis, ha osservato che il premio, la cui prima edizione risale al 2009, negli anni “ha superato i confini del campo saggistico estendendoli a nuovi confini fino a quello dei diritti umani” e ha sottolineato l’impegno della Fondazione per promuovere la cultura ad ampio raggio anche nelle carceri dove saranno portati “i capolavori letterari con il coinvolgimento di attori del cinema e del teatro per trasformare le carceri in luoghi di cultura”. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha inviato un messaggio di saluto, mentre il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è intervenuto dicendo: “Questo Premio rappresenta una grande opportunità per riflettere insieme sulla forza universale della cultura, intesa come veicolo di crescita sociale e di prosperità comune – ha affermato – Un’occasione per guardare al futuro con lo stesso spirito pioneristico, il senso critico e la volontà di innovare che hanno ispirato l’opera di Francesco De Sanctis. Egli era conscio che la letteratura fosse parte fondamentale del percorso di formazione di una comunità nazionale forte e consapevole, e che fosse un imprescindibile elemento di coesione”. Negli scritti di De Sanctis emerge “sempre con forza l’idea che la cultura sia fonte di libertà, apertura mentale e crescita civile – ha continuato Piantedosi – che essa serva a rendere una società attiva e democratica, consapevole dei propri valori condivisi, aperta, proiettata verso il benessere collettivo. È importante che il Premio sottolinei ciò con convinzione, chiamando a riflettere sui valori, sui bisogni e sulle prospettive del Paese. La qualità del confronto e del dibattito pubblico cresce grazie a questi eventi e a queste occasioni di confronto, ricche di stimoli e di ideali, utili per costruire una comunità più innovativa, inclusiva, globale”. Piantedosi ha anche espresso apprezzamento per la scelta “operata nel 2022 dalla Fondazione De Sanctis, di allargare la propria area di interesse, dedicando una sezione del Premio ai diritti umani”. A prendere la parola è stato poi il ministro della Giustizia Carlo Nordio che ha posto l’attenzione sul valore e l’importanza della cultura anche ai fini della rieducazione dei detenuti. “L’apporto della cultura in ambito carcerario è un dato di fatto e con la Fondazione De Sanctis abbiamo stabilito un accordo per portare i libri negli istituti carcerari”, ha sottolineato Nordio. Pichetto Fratin ha inoltre espresso “soddisfazione per il fatto che ci sarà nel futuro del Premio anche un filone di sostenibilità". L’evento, promosso dalla Fondazione De Sanctis in collaborazione con la presidenza del Consiglio dei Ministri, è patrocinato da Rai e organizzato con la partecipazione di Enel, Automobile Club d'Italia, Terna e Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. La giuria del Premio è composta dal presidente Giorgio Ficara, da Nadia Fusini, Raffaele Manica, Giacomo Marramao, Massimo Onofri, Raffaello Palumbo Mosca e Elisabetta Rasi. —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Sanremo 2024, Fiorello sbarca al festival: c’è l’Aristonello
(Adnkronos) – Il quartier generale di Fiorello a Sanremo 2024 si chiamerà Aristonello. Il battesimo del 'glass di cortesia' piazzato davanti all'ingresso del Teatro Ariston è avvenuto questa mattina durante la puntata di 'Viva Rai2', con Fiorello che dal Glass del Foro Italico si è collegato con Alessia Marcuzzi, già arrivata a Sanremo. È toccato alla co-conduttrice di 'Viva Sanremo', lo spin off del mattin show che andrà in onda in coda alle prime quattro serate del festival, scoprire la scritta con il nome dello studio. Fiorello arriverà a Sanremo stasera per preparare la sua performance festivaliera che si giocherà tra l'Aristonello e il dialogo con quanto accade in teatro: lo showman siciliano sarà impegnato con la puntata di lunedì 5 febbraio di 'Viva Rai2', in onda regolarmente alle 7 del mattino, poi in quattro puntate di 'Viva Sanremo', e infine nella coconduzione della serata finale del festival al fianco di Amadeus. Ma è chiaro, come annunciato dallo stesso Amadeus ieri sera a 'Porta a Porta' che da Fiorello ci si potrà aspettare di tutto anche durante le dirette del festival, con collegamenti e irruzioni in teatro. L'unico imperativo è che non salirà sul palco dell'Ariston prima della finale di sabato 10 febbraio ma, ha chiarito Amadeus, potrà entrare anche in platea. Fiorello alloggerà come Amadeus all'Hotel Globo di Sanremo, direttamente collegato con l'Ariston, in una stanza sullo stesso pianerottolo dell'amico conduttore e direttore artistico, al quale c'è da scommettere non mancherà di bussare all'alba per qualche diretta Instagram. Del set di 'Viva Sanremo' fa parte anche un ampio spazio davanti al Glass e davanti all'ingresso dell'Ariston tappezzato con un manto erboso, dove Luca Tomassini proporrà la sue spettacolari coreografie e messe in scena per lo street-show e anche un balconcino che affaccia sia sull'Aristonello che sull'Ariston dove Fiorello e gli altri protagonisti dello show potranno affacciarsi. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Sanremo 2024, prima serata al via: Amadeus, Mengoni e show con i 30 cantanti
(Adnkronos) –
Al via Sanremo 2024. Prima serata del 74esimo festival oggi, martedì 6 febbraio, in diretta dal Teatro Ariston. E' stato l'inno della fanfara del IV reggimento dei Carabinieri a cavallo ad aprire questa edizione della kermesse, insieme alla mascotte del reggimento, Briciola, vestita in 'uniforme' per l'occasione. Sul palco dell'Ariston è entrato Marco Mengoni, elegantissimo in giacca nera Armani con ricamo dorato sul petto. Visibilmente emozionato, l'artista ha esordito da co-conduttore della serata: "Tra un attimo, nulla sarà come prima. Ascolteremo le canzoni che ci cambieranno la vita", ha detto Mengoni. Che ha poi chiesto al pubblico: "Prendiamo un respiro tutti insieme. Che il 74esimomo festival abbia inizio", lasciando poi il palco ad Amadeus che ha dato il via alla serata. "E' qui la festa", ha detto Amadeus mandando un saluto all'amico Jovanotti e andando a salutare con un bacio il figlio José seduto in prima fila La prima cantante in gara a salire sul palco è stata Clara. A seguire Sangiovanni, Fiorella Mannoia, La Sad, Irama, quindi Ghali, Negramaro, Annalisa, Mahmood, Diodato, Loredana Bertè, Geolier, Alessandra Amoroso. E poi ancora: The Kolors, Angelina Mango, Il Volo, Big Mama, Ricchi & Poveri, Emma, Nek & Renga, Mr. Rain, Bnkr44, Gazzelle, Dargen D'Amico, Rosa Villain, Santi Francesi, Fred De Palma, Maninni, Alfa e, infine, Il Tre. "Credo di aver sempre iniziato con una donna, mi piace anche per galanteria", ha detto Amadeus in conferenza stampa. "Chiaramente gli ultimi della prima serata saranno tra i primi nelle serate di domani e dopodomani", ha poi aggiunto. Sanremo 2024 accoglierà sul palco, nella giornata inaugurale del Festival, la campionessa di sci Federica Brignone, prima sciatrice italiana a conquistare la coppa del Mondo generale e 3 coppe di specialità oltre a 3 medaglie Olimpiche e 3 Mondiali. E’ l'italiana con il miglior palmares di sempre in Coppa del Mondo con 63 podi di cui 24 vittorie. La 33enne è una grande appassionata di musica. La 74esima edizione del Festival di Sanremo, sarà in onda da oggi a sabato 10 febbraio su Rai 1. Mercoledì sarà la cantante vincitrice nel 1995 Giorgia ad affiancare Amadeus, giovedì l’attrice Teresa Mannino, venerdì sarà la volta di Lorella Cuccarini e sabato per la lunga e emozionante serata conclusiva ci sarà Rosario Fiorello. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Norovirus tra Lombardia e Trentino, scatta divieto di bere acqua dal rubinetto
(Adnkronos) – Diversi casi di gastroenterite acuta si sono verificati, da una quindicina di giorni fa, nella zona di Passo del Tonale, tra Lombardia e Trentino Alto Adige. La causa potrebbe essere il Norovirus, di cui sono state rilevate tracce nei campioni prelevati dall'acquedotto: in nome "del principio di massima precauzione", è subito stata emessa dal sindaco di Ponte di Legno, che ha vietato l'utilizzo dell'acqua a uso alimentare. Da una decina di giorni, nella zona è vietato bere acqua del rubinetto e usarla per lavare frutta e verdura. "Il Norovirus si può presentare all'interno dell'acqua in casi eccezionali e si può debellare con una sanificazione della rete", ha precisato il sindaco Ivan Faustinelli, spiegando che "non appena saranno disponibili i risultati delle controanalisi, si provvederà, nel più breve tempo possibile, ad adottare tutte le misure necessarie". Ma che cos'è il microrganismo che ha fatto scattare l'allerta nella zona? Isolati e scoperti nel 1972, i norovirus appartengono alla famiglia dei Caliciviridae, virus a singolo filamento di Rna, e rappresentano uno tra gli agenti più diffusi di gastroenteriti acute di origine non batterica – spiegano gli esperti dell'Istituto superiore di sanità sul sito Epicentro – costituendo così un serio problema nel campo della sicurezza alimentare. Le infezioni causate da norovirus si manifestano soprattutto in contesti comunitari, negli ospedali, nelle case di riposo, nelle scuole o, tipicamente, in ambienti confinati, come per esempio le navi da commercio e da crociera. Non coltivabili in laboratorio, i norovirus hanno posto qualche problema diagnostico in passato. Fino a qualche anno fa, infatti, era possibile identificarli solo con l’osservazione al microscopio elettronico, date le minuscole dimensioni, o misurando la presenza di anticorpi nel sangue. Da una decina d’anni sono stati sviluppati test diagnostici rapidi con l’uso di marcatori molecolari o mediante test commerciali Elisa per la ricerca del virus da campioni biologici. A oggi, sono noti tre genogruppi di norovirus: GI, GII e GIV in grado di infettare l’uomo. Il periodo di incubazione del virus è di 12-48 ore, mentre l’infezione dura dalle 12 alle 60 ore. I sintomi – evidenziano gli esperti – sono quelli comuni alle gastroenteriti, e cioè nausea, vomito, soprattutto nei bambini, diarrea acquosa, crampi addominali. In qualche caso si manifesta anche una leggera febbre. La malattia non ha solitamente conseguenze serie, e la maggior parte delle persone guarisce in 1-2 giorni senza complicazioni. Normalmente, l’unica misura è quella di assumere molti liquidi per compensare la disidratazione conseguente a vomito e diarrea. In particolare, la disidratazione può rappresentare una complicazione più seria per i bambini, gli anziani e i soggetti con precario equilibrio metabolico o cardiocircolatorio, e può quindi richiedere una certa attenzione medica. Non esiste un trattamento specifico contro il norovirus, né un vaccino preventivo. I meccanismi di immunizzazione contro il norovirus sono poco conosciuti, e secondo i Cdc l’immunità dura solo alcuni mesi: lo stesso individuo quindi può essere infettato dal virus più volte nel corso della vita. E' un patogeno altamente infettivo e bastano 10 particelle virali per dare vita a un’infezione. Data la loro persistenza nell’ambiente, che ne permette la replicazione e diffusione anche per due settimane dopo l’infezione iniziale, i norovirus sono difficili da controllare ed è quindi necessario applicare rigorose misure sanitarie per prevenirli e contenerli. La trasmissione avviene direttamente da persona a persona, per via orofecale o via aerosol, oppure tramite acqua o cibo infetti, ma anche per contatto con superfici contaminate. Nella maggior parte dei casi documentati la trasmissione è avvenuta mediante il consumo di acqua o alimenti contaminati. In quest'ultimo caso, l’alimento potrebbe essere contaminato alla fonte, da acque infette, sia nel caso di frutti di mare (in particolare ostriche) sia di verdure fresche o di frutti di bosco. In molti casi, la contaminazione è stata attribuita alle cisterne di raccolta dell’acqua o a piscine e fontane. Le epidemie sono spesso associate al consumo di frutti di mare crudi, insalate, frutti di bosco, acqua contaminata, cibi freddi, germogli, erbe e spezie. L’unica forma di controllo efficace del norovirus è l’attuazione di rigorose misure igieniche nella manipolazione e distribuzione di cibi e bevande. I norovirus sono piuttosto resistenti nell’ambiente, sopravvivono a temperature sopra i 60 gradi C e anche in presenza di cloro, normalmente utilizzato per disinfettare le acque potabili. Inoltre, rimangono nelle feci delle persone infette per almeno 72 ore dopo la guarigione. È quindi evidente che solo misure molto stringenti, a partire da un’accurata igiene personale degli addetti alla manipolazione e distribuzione dei cibi – raccomandano gli esperti – possono prevenirne la diffusione. Le norme e i consigli da seguire sono quelli tipici della prevenzione di qualsiasi tossinfezione alimentare: lavarsi le mani molto bene prima di toccare i cibi; non lavorare e soprattutto non stare a contatto con il cibo quando si è indisposti, soprattutto se si è affetti da gastroenterite, e fino a tre giorni dopo la guarigione; lavare e disinfettare accuratamente tutti i materiali e le superfici (dalle tovaglie e tovaglioli ai grembiuli e teli da lavoro, fino agli utensili) che possano essere venuti a contatto con una persona infetta e/o con il virus; utilizzare solo cibi di provenienza certificata, soprattutto nel caso di alimenti che vengono cotti poco, come i frutti di mare o le verdure fresche; eliminare tutte le scorte alimentari che potrebbero essere state contaminate da un addetto infetto e/o da altre fonti di norovirus; tenere separati i soggetti che portano pannolini e pannoloni, soprattutto in asili e case di riposo, dalle aree dove viene preparato e distribuito il cibo. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Facebook e Instagram down, Musk sbeffeggia Meta su X
(Adnkronos) – Con Facebook e Instagram down il portavoce di Meta Andy Stone è stato costretto a usare X per spiegare che "stanno lavorando al ripristino delle piattaforme". Una caduta che non è passata inosservata al magnate Elon Musk che l'ha 'celebrata' con un 'meme' eloquente, dove si vedono tre pinguini con il simbolo rispettivamente di Facebook, Instagram, e Threads (le piattaforme di Meta che hanno avuto disservizi) 'agli ordini' di un pinguino con il cappello da capitano, che invece ha il simbolo di X". "Siamo consapevoli che le persone hanno difficoltà ad accedere ai nostri servizi. Stiamo lavorando su questo proprio adesso" aveva scritto il portavoce Stone, rassicurando i milioni di utenti che avevano visto gli account dei loro social network bloccati e in down. Pian piano sembra che stiano cercando di risolvere la situazione. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Cantone (Federico II): “Farmaci biologici cambiano storia clinica poliposi nasale”
(Adnkronos) – "Farmaci biologici hanno rivoluzionato la storia terapeutica e clinica della poliposi nasale. Prima avevamo come target terapeutico soltanto la chirurgia, oggi abbiamo la possibilità di utilizzare i farmaci biologici in quei pazienti che falliscono l'iter chirurgico e che presentano una forma severa e non controllata di poliposi nasale sottotipo T2”. Così Elena Cantone, professore di Otorinolaringoiatria e direttrice Speech and Language Therapy School presso l’università di Napoli Federico II, in occasione del 110° Congresso della Società italiana di otorinolaringoiatria – Sio, in programma negli spazi della Fiera di Bergamo dal 22 al 25 maggio, il cui tema è “Il Futuro in ascolto”. (Video) “Abbiamo visto come la cellula effettrice sia l’eosinofilo e come esso sia governato dall'interleuchina 5 – spiega Cantone – In questo contesto, mepolizumab è una target therapy che, bloccando l'interleuchina 5, blocca tutti gli effetti dannosi che sono responsabili delle manifestazioni sintomatiche della poliposi nasale. Si tratta quindi di un farmaco che ha un alto profilo di sicurezza, ma soprattutto è aderente ai documenti di indirizzo che hanno prodotto le linee guida per la gestione di questa patologia e dei farmaci correlati”. “L’efficacia e la sicurezza di mepolizumab è stata dimostrata dai trials clinici ma, oltre ad essi, nell'ultimo anno sono stati pubblicati diversi documenti in real life – aggiunge Cantone – Sappiamo quindi che la pratica clinica dà delle risposte molto più positive rispetto ai trial, che già erano molto incoraggianti. Recentemente sono stati pubblicati anche dei primissimi studi italiani, i quali dimostrano quanto mepolizumab sia efficace su tutti i sintomi, non solo per livelli di eosinofili molto alti ma anche già a partire dai 150 eosinofili”. “Mepolizumab agisce bloccando l'interleuchina 5 e abbassando il livello di eosinofili, rendendoli stabili nel tempo – spiega l'esperta – Questo si traduce clinicamente in un miglioramento nella clinica e in un minor ricorso sia alla chirurgia di salvataggio che agli steroidi sistemici ed è un grandissimo vantaggio per la qualità di vita dei pazienti”. “La maneggevolezza del farmaco è garantita anche da una somministrazione ogni quattro settimane, per cui il paziente riesce a gestire in maniera domiciliare l'utilizzo di questo farmaco, che è un farmaco iniettivo. Questo protocollo consente di mantenere stabili i livelli di eosinofili che, come abbiamo visto, sono responsabili della maggior parte degli aspetti sintomatici della malattia”, conclude. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Aviaria, un morto in Messico: era primo caso umano al mondo da virus H5N2
(Adnkronos) – Il Messico segnala "il primo caso umano confermato in laboratorio a livello globale" di influenza aviaria da virus A/H5N2. Si tratta di un uomo messicano di 59 anni, deceduto, che già soffriva di diverse altre malattie e per il quale non è stata riferita alcuna "esposizione a pollame o altri animali". Lo ha comunicato l'Organizzazione mondiale della sanità, dopo che il 23 maggio scorso le autorità messicane hanno riferito il caso alla Pan American Health Organization (Paho), l'ufficio regionale dell'Oms per le Americhe. "Sebbene la fonte di esposizione al virus in questo caso sia attualmente sconosciuta, in Messico sono stati segnalati virus A/H5N2 nel pollame", precisa l'Oms. "Sulla base delle informazioni disponibili", l'agenzia delle Nazioni Unite per la salute valuta "basso il rischio attuale per la popolazione generale rappresentato da questo virus". Il virus H5N2 è un sottotipo diverso dal più noto H5N1 responsabile dell'epidemia in corso tra i bovini da latte in 9 stati Usa, con 3 casi umani al momento collegati. Il caso è stato riferito a Paho/Oms dal Messico attraverso il National Focal Point previsto dall'International Health Regulations (Ihr Nfp). Secondo quanto raccontato dai familiari del 59enne, residente in Messico – ricostruisce l'Oms – prima di manifestare sintomi acuti l'uomo era allettato da 3 settimane per altre ragioni. Il 17 aprile ha sviluppato febbre, fiato corto, diarrea, nausea e malessere generale; il 24 aprile ha richiesto cure mediche ed è stato ricoverato al National Institute of Respiratory Diseases 'Ismael Cosio Villegas' (Iner) di Città del Messico, dove è morto il giorno stesso per complicanze. Dal test Pcr condotto su un campione respiratorio raccolto e testato all'Iner il 24 aprile, la vittima è risultata affetta da un virus dell'influenza A non sottotipizzabile. L'8 maggio il campione è stato inviato per il sequenziamento al Laboratorio di biologia molecolare delle malattie emergenti del Centro per la ricerca sulle malattie infettive dell'Iner, che riscontrato la positività al virus A/H5N2. Il 20 maggio il campione è arrivato all'Istituto di diagnosi epidemiologica e di riferimento (Indre) del Centro nazionale messicano, dove l'analisi Pcr ha confermato la positività all'influenza A. Il 22 maggio il sequenziamento ha confermato il sottotipo A/H5N2. Durante l'indagine epidemiologica condotta, puntualizza l'Oms, "non sono stati segnalati ulteriori casi". Dei 17 contatti del 59enne identificati e monitorati dall'Iner, "uno ha riferito di avere 'il naso che cola' tra il 28 e il 29 aprile. I campioni prelevati da questi contatti ospedalieri tra il 27 e il 29 maggio sono risultati negativi per l'influenza e per Sars-CoV-2". Nei pressi della residenza dell'uomo sono stati inoltre individuati "12 ulteriori contatti (7 sintomatici e 5 asintomatici)", dai quali sono stati ottenuti campioni faringei, tamponi nasofaringei e siero. I risultati delle analisi sul siero ancora si attendono, mentre riguardo agli esami condotti sugli altri campioni, "il 28 maggio l'Indre ha comunicato che tutti risultano negativi per Sars-CoV-2, influenza A e influenza B, come determinato mediante Pcr". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Piantare alberi nel modo giusto, la scienza in soccorso del policy-making
(Adnkronos) – Non c’è organizzazione, governo nazionale o locale che negli ultimi anni non abbia promesso di piantare degli alberi per combattere il riscaldamento globale. Gli esperti di The Nature Conservancy, ente non profit con sede ad Arlington, negli Stati Uniti, li mettono in guardia: non tutte queste iniziative contribuiscono al benessere del Pianeta. I progetti che non tengono conto dell’albedo, il potere riflettente di una superficie, rischiano di sovrastimare i loro effetti positivi del 20-80%. Lo riporta Agence France-Presse. —sostenibilita/tendenzewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Atp Miami, otto italiani in campo oggi: occhi puntati su Berrettini-Murray
(Adnkronos) – Primo round oggi, mercoledì 20 marzo, del tabellone principale maschile e femminile del Masters 1000 Miami 2024. Dopo due giornate di qualificazioni, sono ben otto gli italiani che scenderanno in campo sul cemento dell'Hard Rock Stadium nella prima vera giornata del torneo, in un calendario ricco ogni giorno di appuntamenti fino alle due finali del 30 e il 31 marzo.
Favoriti ai nastri di partenza sono Jannik Sinner, Carlos Alcaraz e Daniil Medvedev. Mancherà invece Novak Djokovic, che non scenderà in campo in Florida. Per quanto riguarda la giornata di oggi, da segnalare il ritorno nel circuito Atp maggiore, dopo il Challenger di Phenix, di Matteo Berrettini che affronterà l'ex numero uno al mondo Andy Murray. Il match è in programma sul centrale, non prima delle 20 italiane. Chi vince affronterà nel secondo turno l'argentino Etcheverry. La partita sarà trasmessa in diretta TV e streaming su Sky, Sky Go e NOW. UOMINI Murray-Berrettini: 3° match dalle 17 sullo Stadium Darderi- Shapovalov: ore 16 sul Grandstand Fils-Arnaldi: 5° match dalle 16 sul campo Butch Buchholz Nishioka-Cobolli: non prima delle 17.30 sul Campo 5 Cachin-Vavassori: 3° match dalle 16 sul Campo 2 DONNE Frech_ Giorgi: ore 16 sul campo Butch Buchholz Hunter-Trevisan: 5° match dalle 16 sul campo 1 Cocciaretto-Osaka: non prima di mezzanotte sullo Stadium —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Piazza di Siena, viaggio ‘green’ tra tempo e arte, e un passo verso Fondazione Villa Borghese
(Adnkronos) – Il 91° Csio di Piazza di Siena-Master D’Inzeo è stato presentato oggi, tra arte, restauri, impegno verso la biodiversità al ritmo delle gesta sportive di cavalli e atleti impegnati nel Concorso più bello al mondo. Piazza di Siena – uno degli appuntamenti sportivi (e glamour) di spicco nella fitta agenda di grandi eventi internazionali della Capitale – torna ad illuminare l'affresco planetario degli sport equestri con la 91esima edizione del Concorso ippico internazionale ufficiale di Roma – Master d’Inzeo, in programma sullo storico Ovale di Villa Borghese dal 22 al 26 maggio. La prima giornata – mercoledì 22 – fa da ouverture alle quattro attesissime giornate di gara, alle quali il pubblico potrà assistere gratuitamente, così come da tradizione nelle ultime edizioni del Concorso. Il programma sportivo sarà come sempre di altissimo livello e si svilupperà tra la storica piazza con l’Ovale verde più ammirato al mondo e l’impianto del Galoppatoio, riqualificato e reinterpretato non solo dal punto di vista sportivo grazie al progetto di Fise e Sport e Salute. A Villa Borghese si pensa in grande, e la presentazione dell’edizione 2024 è l’occasione per alzare sempre di più l’asticella su un evento diventato centrale nel calendario internazionale degli sport equestri, ma soprattutto in quello dello sport romano. Sport, ma anche sostenibilità e promozione di un luogo iconico. “Oggi il 91° Csio e domani qualcosa di più ambizioso, che consenta a Villa Borghese di avere una gestione quotidiana, una fondazione partecipata che potrebbe essere un'eccellenza del mondo”. Con il Governo “pronto a offrire collaborazione, nella speranza che questo sogno si possa consacrare. Il sindaco Gualtieri, al quale parlai un paio d’anni fa -ha detto il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi-, ha già un suo interesse positivo al progetto”. Ma il Concorso Ippico di Piazza di Siena non è soltanto un grande evento sportivo o, come si dice, la ‘Wimbledon degli sport equestri’. È molto di più. È un modello virtuoso e simbiotico nel quale l'evento stesso e il luogo che lo ospita, Villa Borghese, traggono beneficio l'uno dall'altro. A renderlo tangibile è l'impegno di Sport e Salute nell'opera di manutenzione annuale dell'area – intesa come verde orizzontale, interventi in alcune aree specifiche e su alcune opere murarie – e in quanto realizzato dal 2018 a oggi dagli organizzatori Fise e Sport e Salute spaziando tra arte, cultura, biodiversità, sensibilizzazione sociale, ambientale, climatica. Il tutto attraverso azioni dirette o simboliche tese a sfruttare la potente amplificazione dei grandi eventi sportivi. Un lavoro di squadra, quindi, per prendersi cura di Villa Borghese, prima, durante e dopo l’evento. “Un qualcosa che ci rende orgogliosi”, sottolinea il Presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma. Negli anni, l’appeal di Piazza di Siena in Italia e all’estero è andato via via aumentando: “L’avventura era iniziata con tantissimi pregiudizi da parte di diverse istituzioni -ha aggiunto il Presidente del Coni, Giovanni Malagò-. Si riteneva che questo luogo potesse perdere la sua bellezza e la sua connotazione storica. I fatti, e gli anni, hanno dimostrato come tutti ne abbiano invece beneficiato”. C’è la storicità, ma c’è ovviamente anche la competizione sportiva, a due mesi dall’appuntamento olimpico. “Per questo -dice ancora Malagò-, Piazza di Siena sarà l’occasione per verificare lo stato dell’arte dell’equitazione italiana”. Tra l’Ovale e il Galoppatoio di Villa Borghese – dove si svolgerà anche la tappa romana di Italia Polo Challenge – ci sarà il presente (con cavalieri e amazzoni provenienti da tutto il mondo), ma anche il futuro dell’equitazione, “per offrire una visione completa del cavallo -come spiegato dal Presidente della Fise, Marco Di Paola-, che solo in Italia è riconosciuto come atleta all’interno dell’ordinamento giuridico”. L’Ovale di Villa Borghese, di color verde splendente, non può che richiamare un altro verde famosissimo nel mondo dello sport, quello dell’All England Club. “Piazza di Siena è un po' la Wimbledon degli sport equestri, per bellezza, complessità e per la presenza di tantissimi atleti – le parole dell'Assessore allo sport del Comune di Roma, Alessandro Onorato-. Ed è l'emblema di come la collaborazione di tutti porti a godere di un bene che fino a poco tempo fa non era come lo vediamo oggi. E gli interventi continueranno”. Grazie a Roma Capitale, ma grazie anche alla Regione Lazio, come assicurato dall’Assessore al Turismo, Ambiente e Sport, Elena Palazzo: “Con il contributo delle istituzioni stiamo iniziando a fare un lavoro di squadra, e non è una cosa scontata. Ma mi piace sottolineare la bellezza di tutto questo: un evento a impatto zero, che ha la caratteristica di calarsi nel massimo rispetto di un luogo iconico come Villa Borghese”. Piazza di Siena sarà anche “un modello di sostenibilità sportiva”, come sottolineato il Sottosegretario per l'Ambiente e la sicurezza energetica, Claudio Barbaro, ma anche l’occasione per lanciare – tra gli altri – un progetto tra la Fise e Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste per il recupero dei cavalli a fine carriera, come annunciato Direttore generale della Direzione generale per l'ippica del Masaf Remo Chiodi. Perché nessuno resti indietro. C'è stato per l'occasione l'ampliamento dello storico Ovale sul quale si disputa il Concorso Ippico: riportato alle origini con il ripristino del manto erboso in luogo della sabbia silicea nel 2018, è stato recentemente ampliato con 4mila metri di tappeto verde, operazione che rappresenta un messaggio forte non solo dal punto di vista bioarchitettonico. La rimozione definitiva della staccionata che circonda l'Ovale -in virtù del via libera delle istituzioni preposte- vuole essere un messaggio verso l'inclusione e l'abbattimento di ogni barriera sociale, culturale, psicologica e divisiva. Un'ulteriore metafora che trova il suo naturale simbolismo negli sport equestri, dove saltare un ostacolo -e quindi una barriera – è azione cruciale verso il risultato sportivo. L'impegno verso la biodiversità e la salvaguardia del polmone naturale del pianeta in una città come Roma – la Capitale non ha eguali al mondo, non solo per bellezze storico-archeologico, paesaggistiche ed architettoniche ma anche per estensione e varietà del verde, che rappresenta il 67% del territorio comunale in virtù di 85mila ettari sui 129 mila totali – per l'edizione 2024 del Concorso di Piazza di Siena si è snodata verso l'azione conservativa e migliorativa della Valle dei Platani, dove gli undici alberi del 600 definiti romanticamente 'Sentinelle dell'Eternità' di Roma, e quelli più giovani sono stati sottoposti ad opera di 'alleggerimento' per garantire luce e corrette funzioni vitali. Il tutto, anche grazie a una nuova recinzione, una segnaletica divulgativa efficace e un impianto di irrigazione ad hoc. Piazza di Siena è anche una 'navicella museale' che si apre alle grandi mostre d'arte nei musei di Villa Borghese e un 'laboratorio' di restauro che si rinnova ogni anno. Per la prima volta il Museo Pietro Canonica, collocato proprio di fronte al Casino dell'Orologio, ospita dal 22 maggio al 15 settembre 2024 la mostra curata da Sandro Santolini ‘Questo è Aquilino figlio del vento’, nella quale saranno esposti i ritratti dei cavalli Rospigliosi dalle collezioni capitoline, composta da una serie di tele del pittore tedesco Johan Reder, alle quali si aggiunge un dipinto di Paolo Monaldi, che ritraggono i celebri cavalli di Camillo Rospigliosi. Una mostra promossa da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con FISE e Sport e Salute e Servizi museali di Zètema Progetto Cultura. Il Concorso di Piazza di Siena sarà anche dimora di un rilievo scultoreo – 'Il Rilievo del Cavaliere' – della prima metà del II secolo d.C. che sarà esposto nel Casino dell'Orologio. Si tratta di un'opera che appartiene al nucleo seicentesco della Collezione Borghese, riassemblata e ripulita appositamente per l’occasione grazie alla collaborazione tra Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Fise e Sport e Salute, e rappresenta un giovane cavaliere con corazza a squame e stivali decorati da leontè, che tiene con la mano destra le redini di un cavallo, raffigurato solo anteriormente, di profilo e nell’atto di incedere. La testa, rivolta verso il cavallo, pur essendo antica, apparteneva originariamente ad altra opera scultorea. Il tipo di corazza, la pregevolissima armatura del cavallo, le vestigia del cavaliere misterioso consentono di ipotizzare come ci si trovi di fronte a figura di altissimo rango, alimentando il mistero sulla sua identità, fino all'ipotesi più suggestiva secondo la quale potrebbe trattarsi di una figura imperiale di spicco dell'epoca traianea-adrianea. Se la luce sui tetti di Roma è unica al mondo, lo è a maggior ragione quella che illumina Piazza di Siena. Una luce naturale che, filtrando tra gli alberi secolari e accarezzando opere artistiche e architettoniche, rende il Concorso di Piazza di Siena un pezzo unico dello sport mondiale. E quella luce contribuisce all’illusione del tempo che rallenta e torna indietro, in un viaggio a ritroso che ci riporta alle atmosfere degli anni ’20 quando tutto ebbe inizio, con un colpo d’occhio che gli organizzatori del Concorso hanno voluto ricreare dal punto dell’architettura progettuale. E non poteva mancare la grande musica classica, nella giornata d’apertura, con il grande concerto dell’orchestra diretta dal Maestro Alvise Casellati organizzato da Intesa Sanpaolo che, pur privato, sarà gratuito – seguendo la filosofia del modello Piazza di Siena – per coloro che vorranno goderne dai gradoni delle antiche tribune dell'Ovale, restaurate nelle more del progetto proprio grazie al Concorso. Come sempre, il Concorso di Piazza di Siena sarà visibile gratuitamente per tutti coloro che vorranno, dalle antiche tribune e da diverse aree ‘green’ attorno all’Ovale. Nella giornata clou del Concorso di Piazza di Siena, nel tardo pomeriggio e al termine delle gare, il termometro dell'emozione salirà di nuovo grazie agli spettacolari Caroselli a cavallo del IV Reggimento Carabinieri, dei Lancieri di Montebello e dei ragazzi del San Raffaele Viterbo. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Microplastiche anche nelle arterie, dimostrati danni al cuore
(Adnkronos) –
Le micro e nanoplastiche sono davvero onnipresenti. Sono già state trovate in diversi organi e tessuti umani, tra cui la placenta, il latte materno, fegato e polmoni, e i tessuti cardiaci. E per la prima volta sono state identificate perfino nelle placche aterosclerotiche, depositi di grasso nelle arterie, pericolose per il cuore. Lo rivela uno studio italiano che fornisce una prova inedita della loro pericolosità. I dati raccolti mostrano infatti che le placche aterosclerotiche 'da inquinamento' sono anche più infiammate della norma, quindi più friabili ed esposte a rischio di rottura, raddoppiando il rischio di infarti, ictus e mortalità rispetto a placche aterosclerotiche che non sono infarcite di plastica. L'ampio studio, coordinato da ricercatori dell'Università della Campania Luigi Vanvitelli e oggi pubblicato sul 'New England Journal of Medicine', prova come le placche aterosclerotiche contengano spesso micro e nanoplastiche a base di polietilene (Pe, rilevato nel 58,4% dei casi) o polivinilcloruro (o Pvc, individuato nel 12,5% dei casi), due dei composti plastici di maggior consumo nel mondo, utilizzati per realizzare prodotti che vanno dai contenitori ai rivestimenti, dalle pellicole plastificate a materiali per l'edilizia. L'indagine è stata condotta su 257 pazienti con oltre 65 anni sottoposti a un'endoarterectomia per stenosi carotidea asintomatica, procedura chirurgica durante cui sono state rimosse placche aterosclerotiche, poi analizzate con il microscopio elettronico così da rilevare l'eventuale presenza di micro e nanoplastiche, ovvero particelle plastiche con un diametro rispettivamente inferiore a 5 millimetri o a 1 micron (0,001 millimetri). "L'analisi ha dimostrato la presenza di particelle di Pe a livelli misurabili (circa 20 microgrammi per milligrammo di placca) nel 58,4% dei pazienti e di particelle di Pvc (in media 5 microgrammi per milligrammo di placca) nel 12,5% – sottolinea Giuseppe Paolisso, coordinatore dello studio e ordinario di Medicina interna all'Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli – Tutti i partecipanti sono stati seguiti per circa 34 mesi e si è osservato in particolare che in coloro che avevano placche 'inquinate' dalle plastiche il rischio di infarti, ictus o di mortalità per tutte le cause era almeno raddoppiato, indipendentemente da altri fattori di rischio cardio-cerebrovascolari come età, sesso, fumo, indice di massa corporea, valori di colesterolo, pressione e glicemia o precedenti eventi cardiovascolari. I dati mostrano inoltre un incremento locale significativo di marcatori dell'infiammazione in presenza delle micro e nanoplastiche". "L'effetto pro-infiammatorio potrebbe essere uno dei motivi per cui le micro e nanoplastiche comportano una maggiore instabilità delle placche e quindi un maggior rischio che si rompano, dando luogo a trombi e provocando così infarti o ictus – spiega Raffaele Marfella, ideatore dello studio e ordinario di Medicina interna all’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli – Dati raccolti in vitro e negli animali da esperimento hanno già mostrato che le micro e nanoplastiche possono promuovere lo stress ossidativo e l’infiammazione nelle cellule dell’endotelio che ricopre i vasi sanguigni, ma anche che possono alterare il ritmo cardiaco e contribuire allo sviluppo di fibrosi e anomalie della funzionalità del cuore: questi risultati mostrano per la prima volta nell’uomo una correlazione fra la presenza di micro e nanoplastiche e un maggior rischio cardiovascolare”. Del resto si tratta di sostanze diffusissime. Il Pe è una delle plastiche più utilizzate al mondo, tanto da costituire il 40% del volume totale della produzione mondiale di materie plastiche: è usato ampiamente per realizzare contenitori, oggetti, rivestimenti. Il Pvc è altrettanto diffuso ed è una delle materie plastiche più versatili, perché può essere modellato e stampato a caldo, ma anche sciolto per spalmare tessuti e superfici: si trova in innumerevoli prodotti, dai rivestimenti alle pellicole, dai tubi fino ai dischi in vinile. Entrambi possono dare origine a microscopiche particelle plastiche che si riversano nell’ambiente e possono poi essere assorbite. Secondo l’ultimo rapporto Future Brief della Commissione europea, in media un adulto inala o ingerisce dalle 39.000 alle 52.000 particelle plastiche l’anno, pari a 5 grammi di plastica alla settimana, l’equivalente di una carta di credito. "Il nostro studio non ha indagato l'origine delle micro e nanoplastiche, rilevate nelle placche aterosclerotiche – precisa Antonio Ceriello, dell'Irccs Multimedica di Milano -, considerata l'ampia diffusione di Pe e Pvc, attribuirne la fonte di provenienza nell'uomo è pressoché impossibile. Sono soprattutto le particelle plastiche più piccole a poter penetrare in profondità nei tessuti, ma numerosi studi ne hanno rinvenute anche di dimensioni maggiori e in quantità rilevabili in molti organi umani: si sono trovate particelle con un diametro fino a 10 micron nella placenta, fino a 15 micron nel latte materno e nelle urine, fino a 30 micron nel fegato, fino a 88 micron nei polmoni, con un diametro superiore a 0,7 micron nel sangue. Sebbene i nostri dati non stabiliscano un rapporto di causa-effetto, tuttavia suggeriscono che le micro e nanoplastiche potrebbero costituire un nuovo, importante fattore di rischio cardiovascolare – avverte – di cui tenere conto". "La qualità di questo studio – commenta il rettore dell'Università Luigi Vanvitelli, Gianfranco Nicoletti – dimostra ancora una volta quanto sia cresciuta la nostra università in questi anni e che grandi potenzialità di sviluppo ha nel prossimo futuro". Lo studio italiano sui danni delle micro e nanoplastiche per il cuore è, scrive l’epidemiologo Philip J. Landrigan, fondatore e direttore del Global Public Health Program del Boston College e del Global Pollution Observatory,"una scoperta rivoluzionaria che solleva una serie di domande urgenti: l’esposizione a microplastiche e nanoplastiche può essere considerato un nuovo fattore di rischio cardiovascolare? Quali organi oltre al cuore possono essere a rischio? Come possiamo ridurre l’esposizione?". "Il primo passo è riconoscere che il basso costo e la convenienza della plastica sono ingannevoli – sottolinea – e che, di fatto, nascondono grandi danni, come il contributo della plastica agli esiti associati alla placca aterosclerotica. Dobbiamo incoraggiare i nostri pazienti a ridurre l’uso della plastica, in particolare degli articoli monouso non necessari e sostenere il Trattato globale sulla plastica delle Nazioni Unite per rendere obbligatorio un tetto globale alla produzione di plastica. Come per i cambiamenti climatici anche la risoluzione dei problemi associati alla plastica richiederà una transizione su larga scala dal carbonio fossile”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Arzà: “Bene Mimit per apertura su misure di incentivazioni trasformazione a gas”
(Adnkronos) – Assogasliquidi-Federchimica in rappresentanza dell’industria italiana del GPL commenta positivamente l’annuncio di oggi da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy – in occasione della presentazione del piano ecobonus 2024 – circa la possibilità di sostenere anche le conversioni a gpl e gas naturale di vetture già circolanti. “Ringraziamo il Governo e in particolare il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per aver deciso di valutare l’opportunità di introdurre misure di incentivazioni della trasformazione a gas (Gpl e Gas naturale) dei veicoli, da tempo attese dal nostro settore per le importanti ricadute industriali, ambientali e sociali di questo intervento”, commenta Andrea Arzà presidente di Assogasliquidi-Federchimica. “Siamo a completa disposizione per offrire il nostro contributo alla definizione tecnica di questi incentivi che, insieme alla erogazione dei nuovi ecobonus sull’acquisto delle nuove auto, potranno consentire una sensibile riduzione delle emissioni dell’intero parco circolante, oltre ad una serie di benefici per l’industria italiana leader mondiale della componentistica nel settore e capace di creare una rete distributiva efficiente e capillare su tutto il territorio nazionale”, conclude. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Morto il generale Paolo Inzerilli, fu il capo di Gladio
(Adnkronos) – E' morto a 90 anni il generale di Corpo d’armata Paolo Inzerilli, Capo di Stato Maggiore dei Servizi Segreti Militari-Sismi dal 1989 al 1991, Capo della struttura Gladio dal 1974 al 1986, Capo dell'Ufficio Nazionale di Sicurezza dal 1987 al 1989. A darne notizia l’Associazione Stay Behind, di cui Inzerilli è stato anche presidente tra il 1996 e il 1998, e che lo ricorda come "una figura di spicco nel panorama dei servizi segreti italiani e un valoroso ufficiale degli Alpini". "Il Generale Paolo Inzerilli sarà ricordato non solo per le sue straordinarie capacità professionali, ma anche per la sua umanità e il suo impegno costante a difesa dei valori fondamentali della democrazia e della sicurezza nazionale – si legge nella nota – La sua scomparsa rappresenta una perdita irreparabile per l’Italia nel suo complesso. Il suo esempio e il suo spirito guideranno per sempre coloro che continuano a lavorare per la sicurezza e il bene del nostro paese. Ai familiari, agli amici e ai colleghi del Generale Paolo Inzerilli vanno le nostre più sentite condoglianze. Possano trovare conforto nei ricordi dei momenti condivisi e nella consapevolezza del lascito duraturo lasciato da un uomo straordinario. Il suo spirito e la sua eredità continueranno a ispirare e a guidare le future generazioni di servitori della patria". Gladio è il nome in codice dell'operazione promossa dalla Cia per costituire strutture paramilitari segrete di tipo stay-behind per contrastare un'eventuale invasione da parte dell'Unione Sovietica e dei Paesi aderenti al Patto di Varsavia – e in Italia dalla Jugoslavia di Tito – attraverso atti di sabotaggio, guerra psicologica e guerriglia dietro le linee nemiche, con la collaborazione dei servizi segreti e di altre strutture. L'esistenza di Gladio fu riconosciuta il 24 ottobre 1990 dall'allora presidente del Consiglio Giulio Andreotti. Francesco Cossiga, che ebbe, durante il periodo in cui era sottosegretario alla difesa, la delega alla sovrintendenza di Gladio, ammise, in un'esternazione a Edimburgo nel 1990, la parte avuta nella messa a punto dell'organizzazione, e si autodenunciò con un documento inviato alla Procura di Roma, in seguito all'iscrizione da parte del giudice Felice Casson nel registro degli indagati dell'ammiraglio Fulvio Martini e del generale Paolo Inzerilli quali responsabili militari di Gladio. Nel 1991 il giudice Casson trasmise il fascicolo sull'organizzazione, per ragioni di competenza territoriale, alla Procura di Roma, la quale il 3 febbraio 1992 richiese l'archiviazione a favore di Cossiga, Martini e Inzerilli, dichiarando che la struttura Stay-behind non aveva nulla di penalmente rilevante ed archiviando l'indagine. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Berlusconi, un anno fa la morte: il ricordo dei figli, le parole di Meloni e Tajani
(Adnkronos) – ''Dolcissimo papà il tuo amore vivrà per sempre dentro di noi''. Così i figli di Silvio Berlusconi, Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi lo ricordano a un anno dalla scomparsa – avvenuta il 12 giugno 2023 – facendo pubblicare sui principali quotidiani italiani questa frase sopra una foto a pagina intera del fondatore di Mediaset e Forza Italia. "Nel primo anniversario della scomparsa di Silvio Berlusconi, desidero ricordare un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia politica italiana. Abbiamo condiviso molte battaglie e momenti decisivi per la nostra Nazione. Anche nel suo ricordo, continueremo a dare il massimo per ridare visione e grandezza all’Italia. Ciao Silvio". Così sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Berlusconi star dei social, 54 milioni di interazioni a un anno dalla morte
"E' stato un grande leader che ha fondato il bipolarismo in Italia, che ha creato la coalizione di centrodestra alternativa alla sinistra ma con un posizionamento in un contesto europeista e atlantista, cioè con un rapporto privilegiato di politica internazionale con gli Stati Uniti, guardando all'Africa, al Medio Oriente, una grande forza popolare", il commento del vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, su Rtl 102.5. "Anche il governo attuale è figlio della sua intuizione. Ha concluso la carriera politica e di vita portando ancora una volta Forza Italia al governo e – ha aggiunto – oggi grazie alle sue idee Forza Italia con il mondo popolare è la terza forza politica del Paese. Significa che la sua eredità è un'eredità feconda". "Berlusconi è la radici del nostro movimento politico. Le sue idee sono idee che sono ancora vive, il suo progetto è un progetto che oggi è di una straordinaria attualità – ha proseguito Tajani – questo ci permette di continuare a essere protagonisti della politica". "Stiamo lavorando per far sì che le sue idee continuino a essere feconde – ha rimarcato – è un partito che guarda al futuro". Berlusconi "non è stato il Re Sole della politica degli anni 2000, dopo di me nulla ma….Così nel momento della sua morte tutti si sono rimboccati le maniche forti di 30 anni di suoi insegnamenti guardando al futuro. E abbiamo avuto risultati straordinari diventando la terza forza politica del Paese grazie ad accordi fatti, è stato il più bel regalo che gli potevamo fare", ha poi detto Tajani a Mattino 5. Un anno fa era inimmaginabile che Lei potesse fare il 10 per cento? "Io ho seguito gli insegnamenti di Berlusconi e un percorso politico per rafforzare l'anima del popolarismo europeo in Italia. Berlusconi si battè molto per farci entrare nel Ppe, ci teneva tantissimo a farne parte citando sempre De Gasperi e don Sturzo, la cultura cristiana e liberale fonte di sua ispirazione continua". "Un anno fa ci lasciava un imprenditore geniale, un innovatore rivoluzionario in molteplici campi, uno statista di quelli in grado di definire un’epoca, innamorato dell’Italia e della Libertà". Inizia così il lungo post pubblicato sui social da Matteo Salvini, leader della Lega, vice premier e ministro, il ricordo del leader azzurro. Con il post, anche un video dedicato al Cav. "A lui – scrive – ho dedicato il mio libro perché negli anni, al di là della nostra alleanza politica, mi fece l’onore della sua amicizia, e per me divenne davvero un Amico, con la “A” maiuscola, a cui mi legava un affetto tenerissimo. Ricordo il nostro ultimo incontro e le nostre ultime telefonate, ricordo l’energia e lo sguardo sempre rivolto al futuro, ai suoi figli e nipoti, ai giovani, persino ai nuovi strumenti di intelligenza artificiale, da cui era stupito e affascinato e di cui, da sempre lucido precursore, comprendeva già l’impatto dirompente", le parole di Salvini. "Nel tuo ricordo, Silvio, mi commuovo ancora e sii certo: ti vorremo sempre bene e non ti dimenticheremo mai. 'Nella vita, anche se magari qualcuno ne sorriderà, ponetevi sempre dei traguardi ambiziosi ed elevati. Chi ci crede combatte, chi ci crede supera tutti gli ostacoli, chi ci crede vince!'", cita Salvini, che conclude: "Silvio Berlusconi, un grande italiano". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Covid, Tribunale dei ministri archivia anche l’ultimo procedimento a carico di Speranza
(Adnkronos) – "Il tribunale dei ministri di Roma ha archiviato l’ultimo procedimento a carico dell’ex ministro della Salute Roberto Speranza apertosi a seguito di alcune denunce relative alla campagna di vaccinazione". Lo annuncia in una nota stampa l'avvocato Danilo Leva, legale dell'ex ministro della Salute, Roberto Speranza. "Nell’ordinanza, in sintonia con quanto già affermato nella richiesta di archiviazione della Procura della Repubblica – sottolinea il legale – viene riconosciuta la correttezza della condotta di Speranza volta esclusivamente alla difesa dell’interesse pubblico e del diritto alla salute dei cittadini". "'Roberto Speranza ha agito, all’interno delle proprie prerogative istituzionali, per l’esclusivo fine di tutelare la salute collettiva della popolazione e giammai per fini individualistici, specialmente dolosi'. Con queste parole il Tribunale dei ministri di Roma ha archiviato l’ultimo procedimento giudiziario ancora aperto a mio carico. Ho sempre creduto che la verità sarebbe emersa. In una situazione difficilissima – scrive Roberto Speranza su Facebook – ho dato tutto me stesso per salvare la vita delle persone, seguendo le indicazioni della comunità scientifica. Questa è stata la mia esclusiva priorità, come è giusto che sia per chi ha giurato sulla Costituzione come ministro della Salute". "Ho vissuto giorni non facili, anche per una vera e propria campagna d’odio, tuttora in corso, alimentata da alcuni organi di comunicazione. Oggi però voglio solo dire grazie dal profondo del cuore alle tante persone che mi hanno fatto sentire il loro sostegno". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Sostenibilità, Balestri (Oikos): “Orgoglioso di aver introdotto pittura eco nel 1984”
(Adnkronos) – “Molti si vestono di verde e usano la parola green, ma poi le vere azioni per l’ambiente bisogna farle”. Così Claudio Balestri presidente di Oikos , leader della pittura sostenibile, a margine della Convention per i 40 anni dell’azienda svoltasi a San Patrignano (Rimini). Un evento che ha riunito oltre che professionisti e esperti del settore anche le famiglie dei dipendenti. “Poter dire di aver introdotto un concetto di pittura ecologica dal 1984 è per me un grande orgoglio”, aggiunge. Unico solvente ammesso l’acqua, spiegano dal palco nel loro intervento di presentazione gli attori e lettori Alessandra Giardina e Paolo Pagnini. “Faccio un appello più che altro al consumatore ad accrescere la sua sensibilità ad acquistare prodotti ecologici perché noi viviamo nelle abitazioni, la maggior parte del nostro tempo è all’interno. Che sia a casa, per lavoro, al ristorante, in un hotel, in qualsiasi altro luogo di ritrovo, siamo al coperto”, dice Balestri. “Nel 1984 era una follia pensare di produrre pitture rigorosamente senza solventi – spiega Vicky Siropoulou, Colour Designer Oikos – E’ stato molto faticoso, ma noi questo ce l’abbiamo nel Dna. Perché la cosa bella è non vivere tu da solo in bellezza, la bellezza va condivisa. Noi l’abbiamo ricevuta, la dobbiamo ridare indietro in modo ancora migliore”. Motto della giornata di San Patrignano ‘Ritorno al Futuro nel rispetto del passato’. “Una volta si viveva senza la chimica – spiega Balestri – Il nostro paese è pieno di ritrovi, di palazzi che hanno i colori, hanno le decorazioni e allora se si potevano usare pigmenti e colori nel passato senza la chimica perché non è possibile farlo oggi?”. “Il colore è la vita delle persone – aggiunge Vicky Siropoulou – perché il colore è luce. Puoi immaginare la vita senza la luce, senza il colore? L’uomo con il colore ha capito come nutrirsi, ha capito quali erano le zone più sicure, più tranquille per lui. Con il colore ha costruito tutto quanto attorno a lui. Non può esistere la vita senza il colore”. Tra i principali obiettivi di Oikos e del presidente Balestri c’è anche la promozione della cultura del rispetto per la sostenibilità ambientale, resa tangibile anche dalla creazione della Fondazione Oasi, acronimo di Organizzazione per l’Ambiente, sostenibilità, innovazione. L’imprenditore ha infatti dato vita a un’oasi ambientale protetta di 250mila metri quadrati a picco sul mare Adriatico, nell’area del Parco San Bartolo a Pesaro, valorizzandone la biodiversità e aprendo le porte a iniziative di associazioni no profit e cittadini. “Questa fondazione nasce come una conseguenza del mio percorso personale – spiega Balestri – di credere nel rispetto di quelle che sono tutte le azioni che noi possiamo fare verso la salvaguardia del nostro pianeta, verso la natura; faremo un altro grande evento il 21 giugno dove porteremo tutta la nostra clientela a Pesaro, dove dalle 8 della sera alle 8 del mattino ci sarà musica, un evento inserito in Pesaro 24 capitale della cultura, essere in questo palinsesto per me è stato un onore”. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Ematologa Voso: “Test molecolari fondamentali anche per leucemia mieloide acuta”
(Adnkronos) – "La profilazione molecolare è una parte fondamentale della diagnosi nella leucemia mieloide acuta". Lo ha sottolineato Maria Teresa Voso, professore ordinario di Ematologia all'Università Tor Vergata e responsabile del laboratorio di Diagnostica avanzata oncoematologica del Policlinico Tor Vergata di Roma, in occasione del media tutorial realizzato con Servier sulla frontiera più avanzata dell'oncologia di precisione, che si è tenuto questa mattina a Roma. "La leucemia mieloide acuta è un tumore del sangue che colpisce ogni anno in Italia circa 2.100 persone. E' una malattia ematologica tra le più insidiose e difficili da trattare, che richiede cure tempestive", spiega la specialista. "I progressi nel campo dell'analisi molecolare e del sequenziamento del Dna – evidenzia Voso – hanno permesso di identificare mutazioni genetiche ricorrenti, non rilevabili con i test citogenetici standard. Le Linee guida internazionali raccomandano l'esecuzione dei test genetici al momento della diagnosi in tutti i pazienti. Fino al 50% presenta almeno una mutazione potenzialmente 'actionable' per una terapia mirata. Le mutazioni a carico dei geni Idh sono tra le più comuni: quelle di Idh1 sono presenti in circa il 10% dei casi, quelle di Idh2 nel 10-15%". La Commissione europea ha approvato ivosidenib in associazione con un agente ipometilante, azacitidina, per il trattamento di pazienti adulti con leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi con mutazione di Idh1, che non sono idonei a ricevere la chemioterapia di induzione standard. "Nello studio Agile, pubblicato sul 'New England Journal of Medicine' – riferisce l'esperta – la terapia mirata con ivosidenib in combinazione con azacitidina in prima linea ha triplicato la sopravvivenza globale mediana rispetto a placebo e azacitidina, 2 anni contro 7,9 mesi". Si tratta di un risultato importante per una malattia insidiosa come la leucemia mieloide acuta. "Anemia, stanchezza, pallore, sanguinamenti ed ematomi, legati alla carenza di piastrine, sono i principali sintomi – descrive Voso – La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi oggi è di circa il 30%". Le percentuali sono inferiori per coloro che non sono idonei alla chemioterapia intensiva. "La maggioranza dei casi – prosegue l'esperta – si presenta in età avanzata e l'età media alla diagnosi è di 69 anni. I pazienti anziani o fragili non sono in grado di tollerare la chemioterapia intensiva standard, seguita dal trapianto allogenico di cellule staminali, se indicato. Per questo, nei casi in cui è presenta la mutazione del gene Idh1, la possibilità di poter accedere alla terapia mirata con ivosidenib, in combinazione con azacitidina, rappresenta un'opportunità importante per molti pazienti". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)