(Adnkronos) – “Le città, oggetto del nostro studio, oggi in Italia occupano il 7% del territorio e a viverci è il 30% della popolazione, che produce il 60% del Pil nazionale, ma consuma solo il 29% dell’energia. Ciò è la dimostrazione del fatto che le città hanno delle economie di scala, che abbiamo chiamato economie di densità, che fanno sì che, pur essendo un posto in crescita – dove quindi cresce anche la CO2 che si produce – sono in realtà intrinsecamente efficienti e, quindi, sono delle alleate rispetto al tema della sostenibilità”. Lo afferma l’amministratore delegato di A2A Renato Mazzoncini, intervenuto a margine della presentazione del Position Paper “Sostenibilità urbana. Decarbonizzazione, elettrificazione e innovazione: opportunità e soluzioni per città future-fit” realizzato da Teha Group in collaborazione con A2A e il contributo scientifico di ASviS. Il documento è stato presentato oggi, nell’ambito della 50° edizione del Forum di Cernobbio, intitolata “Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive”. “Stiamo, quindi, lavorando su queste economie di densità: una rete elettrica, ad esempio, presente in una città, allaccia al chilometro cinque volte più utenze rispetto a una rete rurale, mentre una rete dell’acqua tre volte e mezzo – spiega Mazzoncini – Riscaldare un appartamento in una città costa in termini energetici il 20-25% in meno rispetto ad un appartamento in un’area rurale. Dobbiamo lavorare su questo in quanto la sfida alla decarbonizzazione al 2050 è ancora molto complessa da realizzare”. “Abbiamo stimato che una decina di miliardi di euro all’anno di investimenti nelle città – circa 270 miliardi di euro al 2050 – ci può consentire di ridurre del 52% le emissioni di CO2 nelle città. Dobbiamo lavorare molto sui parametri che conosciamo: il teleriscaldamento, le pompe di calore, il tema dell’illuminazione pubblica, il fotovoltaico sui tetti, gli alberi nelle città, tutti aspetti che contribuiscono sia alla sostenibilità che alla qualità della vita delle persone, che rimane uno dei nostri obiettivi fondamentali”, conclude. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Sostenibilità, Mazzoncini (A2A): “Nelle città economie di densità efficienti”
Maltempo sull’Italia, allagamenti da Nord a Sud: un morto nel Bolognese
(Adnkronos) – Piogge torrenziali con esondazioni e allagamenti in tutta Italia. L'ondata di maltempo continua anche oggi investire la Penisola da Nord a Sud, con allerte meteo e situazioni critiche dall'Emilia Romagna alla Toscana alla Sicilia. A Bologna esonda il torrente Ravone: mentre il sindaco e il comune avvertono i cittadini di non uscire di casa, in corso il Comitato Operativo di Protezione civile presso il Dipartimento per garantire il coordinamento degli interventi in tutte le zone interessate. I vigili del fuoco hanno intanto individuato il corpo senza vita di una persona che risultava dispersa a causa del maltempo a Botteghino di Zocca, frazione di Pianoro, nel Bolognese. In corso le operazioni di recupero. Il Servizio Nazionale della protezione civile è impegnato da diversi giorni nel fronteggiare le criticità connesse alla forte ondata di maltempo che sta interessando il nostro Paese, in particolare il Nord Italia. Al fine di continuare a garantire una tempestiva risposta in tutte le zone interessate dall’ondata di maltempo, il Capo Dipartimento, Fabio Ciciliano, ha convocato il Comitato Operativo di protezione civile. Il tavolo è riunito presso la sede del Dipartimento al fine di assicurare il coordinamento degli interventi delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile. Il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci ha firmato ieri il decreto che dispone, a supporto della Regione Emilia Romagna, lo stato di mobilitazione straordinaria del servizio nazionale di Protezione Civile. Il provvedimento accoglie la richiesta avanzata nelle scorse ore dal governo regionale, in relazione all'ondata di maltempo che sta investendo quei territori in particolare nel bolognese, nel reggiano, nel ravennate e nel tratto che collega le province di Cesena e Rimini. Dopo le ordinanze di evacuazione nei comuni di Molinella, Budrio e Bagnacavallo, nel pomeriggio di ieri la preoccupazione è salita nelle province di Modena e Reggio Emilia, dove hanno raggiunto livelli di piena preoccupanti i fiumi Reno, Secchia, Panaro e Enza. Il livello del Po ha superato i limiti di sicurezza, allagando diverse strade nel Comune di Boretto e in quello di Luzzara. "Tutte le persone che abitano nella zona di via Saffi e zona Ravone devono salire immediatamente ai piani alti e restare in casa col telefono" aveva sui social il sindaco di Bologna Matteo Lepore. "In questi minuti il torrente Ravone ha superato i livelli di allarme e sta uscendo in alcuni punti. Diverse strade di questa zona sono chiuse. Non mettetevi in auto" avvertiva. "Sono in corso allagamenti ed esondazioni in diverse zone della città. Si sta procedendo alla chiusura di alcune strade (tra cui via Saragozza, via Andrea Costa, via San Mamolo e alcuni tratti di via dell’Arcoveggio). Chiediamo a tutti di non uscire di casa e, se in strada, rispettare le chiusure". "State lontani da tutti i corsi d'acqua – esorta -, evitate i sottopassi". In 4 ore, aveva spiegato, "sono caduti più di 80 millimetri di pioggia'. Intanto a Cesenatico venivano superati i 100mm di pioggia in poche ore, con l'allagamento di alcuni sottopassaggi. In crisi l'impianto fognario, tanto che il sindaco Matteo Gozzoli ha dovuto predisporre l'apertura delle porte vociane fino alle 20 per consentire un rapido deflusso delle acque accumulate nell'entroterra. Ciò non è bastato a evitare l'allagamento dei binari della stazione cittadina, con la circolazione ferroviaria che è stata sospesa dalle 16.20 fra le stazioni di Rimini e Cervia e sulla linea Rimini-Ravenna. Ferrovie dello Stato ha fatto sapere di non riuscire a predisporre servizi alternativi con bus per l'impraticabilità delle strade. A metà pomeriggio sono state emesse ordinanze di evacuazione dei piani terra anche nel Comune di San Lazzaro e in quello di Bologna. Vietato sostare anche nei seminterrati, nei piani interrati e nelle aree vicine al fiume Reno e ai torrenti Savena e Ravone. Tra auto in panne, scantinati allagati e alberi caduti per strada, sono stati diversi gli interventi dei vigili del fuoco per il maltempo nelle Marche, in particolare tra Ancona e Fano. Le condizioni meteo avverse, contraddistinte da pioggia battente, hanno costretto le squadre dei vigili del fuoco a mobilitarsi in diverse operazioni di soccorso. In Toscana, a seguito dell'esondazione del fiume Elsa in prossimità della località Petrazzi nel comune di Castelfiorentino, e della persistente difficoltà a transitare in sicurezza lungo la Sr 429/bis di Val d’Elsa, la Provincia di Siena ha ordinato la chiusura al transito in entrambi i sensi di marcia della Strada Regionale 4297Bis di Val d’Elsa al km 11+900 circa nel comune di San Gimignano, in corrispondenza della rotatoria di Badia a Elmi, direzione Empoli. La chiusura si è resa necessaria per ragioni di sicurezza della circolazione stradale e a tutela dell’incolumità pubblica fino al ripristino delle normali condizioni. Per il periodo interessato alla chiusura il traffico veicolare sarà deviato sul raccordo autostradale Siena Firenze, come meglio evidenziato dalla segnaletica presente sul posto. A Siena, dopo le precipitazioni degli scorsi giorni, prosegue su tutto il territorio comunale l’intenso lavoro dell’amministrazione con le squadre degli operai, la Protezione Civile e le associazioni di volontariato, in coordinamento con i vigili del fuoco e le forze dell’ordine. In Calabria i vigili del fuoco sono stati impegnati in diverse zone della Regione per interventi dovuti al maltempo che in queste ore sta flagellando il territorio regionale. In particolare, una squadra del distaccamento di Vibo Marina è intervenuta in provincia di Vibo Valentia, dove è esondato il torrente Candrilli invadendo la strada che collega la frazione Porto Salvo a Vibo Valentia. In provincia di Catanzaro, invece, si è verificato uno smottamento con cedimento parziale di un tratto della SP26, strada di collegamento tra il Comune di San Pietro Magisano e la frazione Vincolise del Comune di Magisano. Attualmente è chiusa al transito la sola corsia interessata dallo smottamento. A seguito della violenta ondata di maltempo che ha colpito la zona di Licata, nell'Agrigentino, causando l'esondazione del fiume Salso in più punti, la Regione Siciliana ha attivato il sistema di Protezione Civile per fronteggiare l'emergenza. Gravi danni anche a Catania ed altri centri della costa orientale. "La situazione a Licata è critica e stiamo monitorando costantemente l'evolversi degli eventi. La Protezione Civile aveva già dato l'allarme ieri e stamattina abbiamo attivato tutte le risorse a nostra disposizione per garantire la sicurezza dei cittadini e il ripristino delle normali condizioni di vita il prima possibile. Ringrazio il prefetto, i vigili del fuoco, il personale di Protezione Civile, le forze dell'ordine e i volontari, che stanno lavorando senza sosta per soccorrere le persone in difficoltà", aveva detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, a seguito delle piogge che hanno causato l'esondazione del fiume Salso. Il sindaco di Licata, Angelo Balsamo, dopo l'esondazione ha invitato i cittadini a "restare a casa" se "non strettamente necessario, per permettere ai soccorritori di poter lavorare dove è necessario". Sono stati diversi gli interventi fino ad ora e le abitazioni evacuate, soprattutto nel 'quartiere africano', vicino al fiume. "Abbiamo attivato il Coc comunale e sono intervenute tutte le istituzioni. Si sta facendo il massimo per mettere in sicurezza tutto il territorio. L'invito che faccio ai miei concittadini è di non uscire di casa se non è strettamente necessario in modo da permettere ai soccorritori di poter lavorare dove c'è bisogno. Cortesemente rimanete a casa", aveva poi ribadito il sindaco. Sempre in Sicilia le piogge torrenziali delle ultime ore hanno provocato disagi agli abitanti di Stromboli e in particolare del piccolo borgo di Ginostra, dove dalla scorsa notte manca l'energia elettrica. Fango e detriti hanno raggiunto il centro abitato creando problemi agli abitanti. In particolare, a causa delle forti piogge, dalla montagna sono arrivate pietre e grossi massi che hanno danneggiato gravemente le case. Per fortuna non si registrano feriti. Le strade sono ormai impraticabili. "Il villaggio di Ginostra è al buio perché sono stati tranciati diversi cavi, così come i tubi delle reti idriche – spiega all'Adnkronos Gianluca Giuffrè, abitante di Ginostra – Sono state tratte in salvo le persone rimaste bloccate nelle loro abitazioni. Sembra che stiano inviando una motovedetta coni tecnici Enel per ripristinare almeno l'energia elettrica. Il Comune ha attivato il centro operativo comunale e siamo in attesa di ulteriori sviluppi". Il dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana sta monitorando, in stretto contatto con il sindaco di Lipari, la situazione di Stromboli e Ginostra. La Protezione Civile regionale invita la popolazione "a seguire con attenzione gli aggiornamenti ufficiali e a rispettare le indicazioni delle autorità competenti, evitando spostamenti non strettamente necessari". La Regione sta seguendo da vicino la situazione per garantire "il massimo supporto possibile alle comunità colpite dall'emergenza". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
8 marzo, Axa Italia: sedi di Milano, Roma e Torino unite da tre panchine rosse
(Adnkronos) – In occasione della Giornata Internazionale della Donna 2024, Axa Italia ha inaugurato oggi, nel Giardino Anna Stepanovna Politkovskaja vicino alla sua sede in Corso Como a Milano, una ‘panchina rossa’, come simbolo per dire no alla violenza sulle donne, con la partecipazione di Chiara Soldano, Ceo del Gruppo assicurativo Axa Italia, di Simone Innocenti, Chief People, Organization and Internal Communication Officer e di Diana De Marchi, presidente della Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili del Comune di Milano. Presenti inoltre, Rosaria Costanza, Referente Area Corporate Fundraising di WeWorld, organizzazione umanitaria storica partner di Axa su progetti chiave contro la violenza di genere e Gabrielle Fellus, presidente dell’Associazione ‘I Respect’ e istruttrice expert di difesa personale. Oltre alla panchina di fronte alla sede milanese di Axa Italia, un’altra sarà installata all’interno dell’edificio e altre due saranno inaugurate nelle sedi di Roma e Torino, per unire idealmente gli oltre 1600 dipendenti del gruppo assicurativo in Italia, in un gesto comune che si inserisce in un impegno concreto verso la società. L’empowerment e la valorizzazione della leadership al femminile e insieme la sensibilizzazione sul tema della violenza sulle donne, ad esempio, saranno in queste settimane al centro di una serie di iniziative pensate per i collaboratori di Axa Italia su tutte le sedi. Tra le principali, sessioni di speed mentoring sulla leadership al femminile con il contributo fattivo del management committee di AXA Italia e della Ceo Chiara Soldano che parteciperà al format ‘Un Caffè con…’, ovvero momenti informali di scambio e di confronto tra il top management e i collaboratori. Per creare maggiore consapevolezza e promuovere un’azione di prevenzione verso situazioni di violenza verbale, mentale e fisica, fornendo anche strumenti di difesa e autostima, sono previsti inoltre 3 workshop dedicati dal titolo ‘I Respect’, guidati da Gabrielle Fellus. Principi ispiratori che guideranno i laboratori, la consapevolezza sull’importanza di parlare dell’argomento, di riconoscere le situazioni sin dai primi segnali e di lavorare sulla propria autostima. Il programma conferma ulteriormente il posizionamento di Axa Italia, che ha scelto di legare sempre di più il mestiere assicurativo al proprio ruolo sociale, attraverso un impegno quotidiano a lungo termine al fianco delle donne, che le vedrà protagoniste per tutto il 2024. Alla base dell’impegno, la consapevolezza dell’empowerment femminile come questione etica, ma anche come tema cruciale di carattere economico e sociale per il nostro Paese, come ribadito anche nel messaggio dell’ultima campagna di Axa, ‘Essere Donna non dovrebbe essere un rischio’, presente anche in questi giorni in TV, sui canali digitali e nei cinema in una programmazione speciale, in cornici personalizzate coerenti con il tema e ad alta visibilità. “Come Axa Italia, siamo orgogliosi di aderire a questa iniziativa riunendo simbolicamente le nostre sedi da tre panchine rosse per dire no alla violenza sulle donne – ha dichiarato Chiara Soldano, Ceo del Gruppo assicurativo Axa Italia – Abbiamo preso una posizione netta su questo tema, ribadita nella campagna ‘Essere donna non dovrebbe essere un rischio’, protagonista anche in questi giorni. Ci impegnano ogni giorno nel promuovere l’inclusione e l’empowerment femminile, a partire dai collaboratori e con iniziative concrete per la società e continueremo a spingere a riflettere sulla possibilità di lottare, insieme, per una società che sostenga le ambizioni di tutte le donne supportandole nella loro vita personale e professionale”. “In Axa Italia lavoriamo quotidianamente per dar vita a un ambiente di lavoro distintivo in Italia fondato sul valore di ogni singola persona, che accoglie la diversità e supporta l’inclusione di tutti – ha sottolineato Simone Innocenti, Chief People, Organization and Internal Communication Officer – Le iniziative che ci vedono impegnati sono molte, tra cui programmi pensati per creare una sempre maggiore consapevolezza su questi temi. Da quest’anno, tra le novità, workshop concreti, pensati in ottica di prevenzione e basati su strumenti di autostima e tecniche di autodifesa e sul riconoscimento di alcuni segnali per prevenire la violenza, in ogni sua forma”. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Donne al vertice nella PA, ancora elevato il divario di genere
(Adnkronos) – Nel cuore delle iniziative di innovazione della Pubblica Amministrazione, la parità di genere nelle posizioni di vertice emerge come un faro guida, un traguardo verso il quale tendere con determinazione. Tuttavia, l’analisi della composizione di genere negli organi di vertice delle istituzioni pubbliche rivela un panorama ancora caratterizzato da una presenza femminile limitata: solamente nel 16,3% di queste istituzioni le donne ricoprono ruoli rappresentativi ai vertici. Eppure, scrutando attentamente i dati, si intravedono segni positivi di progresso rispetto al passato: un lieve aumento rispetto al 2020 (16,0%) e un balzo più significativo se confrontato con il 2017 (14,7%). Questi dati emergono dalla quarta edizione del Censimento permanente delle Istituzioni Pubbliche condotto da Istat nel 2022. Un’analisi più approfondita rivela che la percentuale di donne raggiunge il 21,6% nelle aziende o enti del servizio sanitario nazionale, evidenziando il più significativo passo avanti rispetto alle rilevazioni precedenti (+6,5 punti percentuali rispetto al 2020 e +5,4 rispetto al 2017). Seguono da vicino gli enti pubblici non economici (19,1%) e le amministrazioni centrali dello Stato (18,8%). Non possiamo trascurare nemmeno i Comuni con una popolazione compresa tra i 5 e i 20 mila abitanti (18,0%) e le altre forme giuridiche (17,9%). Tuttavia, vi sono delle regioni che ancora devono compiere un passo significativo verso la parità di genere. Le percentuali più basse si registrano nelle regioni (7,7%), con un calo di 2,6 punti percentuali rispetto al 2017, e nelle province e città metropolitane (8,8%). Tuttavia, c’è motivo di ottimismo nel constatare che anche istituzioni come le università stanno facendo progressi, con un aumento di quasi 3 punti percentuali rispetto al 2017. Esplorando la geografia della parità di genere, emergono differenze significative tra le varie aree del Paese. Il Mezzogiorno presenta i livelli più bassi di presenza femminile ai vertici delle istituzioni (10,9%), mentre il Nord-est primeggia con percentuali più elevate (20,9%). Una menzione speciale va alla Provincia Autonoma di Trento, che ha visto un significativo aumento del 9% rispetto al 2017, mentre la Sardegna si distingue per la riduzione più consistente (-3 punti percentuali rispetto al 2017). —sostenibilita/csrwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Empoli-Genoa 0-0
(Adnkronos) – Altro punto conquistato dall'Empoli di Nicola che pareggia 0-0 al Castellani con il Genoa di Gilardino, partita valida per la 23esima giornata di Serie A. I toscani allungano così a tre la striscia di risultati utili consecutivi e salgono a 18 punti in classifica, agganciando provvisoriamente sia Cagliari che Verona. Mentre il Genoa trova l'ottavo risultato utile di fila e sale a 29 punti in classifica con il Monza. Primo tempo con poche occasioni. Al 15' Cambiaghi parte defilato sulla sinistra, si accentra, salta due avversari e prova il destro sul primo palo ma non trova la porta. Al 26' gol annullato al Genoa. Sugli sviluppi di un corner, sponda aerea di Badelj per il colpo di testa di Sabelli con Caprile che respinge la palla arriva a Retegui e poi di nuovo a Sabelli che la mette in porta ma il guardalinee segnala il fuorigioco. Empoli di nuovo avanti e pericoloso ad inizio ripresa. Al 52' ancora Cambiaghi protagonista, calcia sul secondo palo, trova la deviazione di un avversario e la palla termina sul montante alla destra di Martinez. Al 78' Spence stacca di testa nell'area piccola e batte Caprile, ma alle spalle del portiere azzurro spunta Luperto che salva sulla linea. Nel finale di gara, all'89' grande occasione per il Genoa con Gudmundsson che al limite dell'area calcia a botta sicura ma è pronto Caprile a sventare. Al 92' il Genoa resta in dieci per l'espulsione di De Winter ma ormai la gara è finita con il pari. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Erion Care, Michele Samoggia nominato nuovo presidente
(Adnkronos) – Cambio ai vertici di Erion Care: il consiglio di amministrazione del Consorzio non profit del Sistema Erion, dedicato a contrastare l’abbandono dei rifiuti dei prodotti del tabacco nell’ambiente, ha nominato come nuovo presidente Michele Samoggia, il quale succede ad Enrico Ziino, in carica dalla nascita del consorzio, nel 2022. Lo annuncia una nota. Il Consiglio di Amministrazione di Erion Care ha inoltre nominato come nuovi Consiglieri Marianna Buonomo, Corporate Affairs Manager di Imperial Brands Italia, e Giacomo Mele, Finance Manager di Imperial Brands Italia. Laureato in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi Roma Tre, Samoggia si specializza in 'Environment e Development' alla London School of Economics and Political Science. Lavora per oltre 10 anni nel settore delle relazioni esterne ricoprendo ruoli di responsabilità sia negli affari istituzionali sia nella comunicazione nel settore pubblico e privato. Dopo due esperienze nel mondo delle Organizzazioni Internazionali, Uncef e Fao, matura la sua carriera in Enel, ministero dello Sviluppo Economico e Basf. Da otto anni lavora in Philip Morris Italia, prima come Manager Affari Istituzionali e ora come Senior Manager Communication & Sustainability. "Sono profondamente grato al Consiglio di Amministrazione per la fiducia. Ringrazio Enrico Ziino e Letizia Nepi per lo straordinario lavoro fatto in questi anni insieme al Consiglio e a tutto il sistema Erion. Ci attende una sfida fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente e per garantire una migliore qualità dei luoghi in cui viviamo", ha dichiarato Samoggia. "Già dai prossimi mesi saremo sempre più impegnati nel collaborare con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, l’Anci, le società di gestione dei servizi pubblici e il mondo del non profit per raggiungere importanti obiettivi in termini di sensibilizzazione e prevenzione contro l’abbandono dei rifiuti dei prodotti del tabacco", ha concluso. Ha aggiunto Letizia Nepi, Direttore Generale di Erion Care: "Siamo molto contenti della nomina di Michele Samoggia alla carica di nuovo presidente di Erion Care. La sua eccellente preparazione professionale e la sua esperienza internazionale contribuiranno di certo alla crescita del nostro Consorzio nel settore della Responsabilità Estesa del Produttore. Ringrazio il Presidente uscente Enrico Ziino per questi anni di lavoro insieme e per aver contribuito alla nascita e crescita del Consorzio", ha concluso. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Europee, Salvini lancia Vannacci: “Sintonia umana e culturale, da voto arriverà sorpresa”
(Adnkronos) –
Il generale Roberto Vannacci si candida alle elezioni europee "per andare a cambiare questa Europa, abbiamo un obiettivo in comune". Lo dice Matteo Salvini, nel corso della presentazione del libro 'Controvento' al tempio di Adriano a Roma, rivolgendosi al generale, presente con lui sul palco. "Con un uomo di esperienza che non ha avuto paura ci siamo travati in sintonia, secondo me gli italiani ci daranno una grande sorpresa" avverte il leader della Lega. Salvini spiega che "quando ho letto le pagine di astio verso il libro di Vannacci, ho voluto conoscere questo mostro che aveva osato da generale pensare e combattere, ho condiviso una gran parte dei suoi passaggi nel libro". "Io sono libero di non condividere qualche idea di Roberto -racconta- e lui lo stesso". Quindi, riferendosi alle parole di Emmanuel Macron, sul conflitto in Ucraina, aggiunge: "Mai nel nostro nome un solo soldato italiano a combattere e morire fuori dai nostri confini, mi piace avere in lista un generale come Vannacci per parlare di pace". Sul tavolo del Tempio di Adriano, a due passi dalla Camera, a sorpresa c'è anche il libro di Vannacci 'Il coraggio vince'. E le domande che arrivano sono non solo per il segretario della Lega, ma anche per il generale 'prestato' alla politica. I due seduti vicino, spesso si scambiano segnali di intesa, in una sorta di intervista doppia, che prende il posto della presentazione del volume del leghista. "Ci sono 108 giornalisti accreditati, tanta roba Roberto…", dice il leader della Lega rivolto al generale, iniziando il dibattito. Entrambi con vestito blu e camicia bianca, anche se il generale vanta una cravatta in più. "Grazie Matteo -ricambia il militare- , grazie per avermi candidato. Ho scelto la Lega perché i nostri valori sono patria, confini, sicurezza e sovranità nazionale". I temi nella discussione di oltre un'ora sono quelli di sempre e sono condivisi dal duo Salvini-Vannacci. Sui migranti il segretario federale ricorda il suo processo per il caso Open Arms: "L’aula bunker del tribunale di Palermo la conoscevo dai telegiornali da ragazzo per i grandi processi antimafia -dice preoccupato- . Io tutto nella vita pensavo fuorché rischiare il carcere per aver fatto quello che avevo promesso di fare a milioni di italiani".
Ci va giù pesante Vannacci. "Perché le società multiculturali sarebbero migliori delle altre?", si domanda rispondendosi di no, perché per lui "quel modello si scontra con il concetto di patria, dove tutti si stringono intorno a un medesimo principio e sono pronti a combattere per questo. Nella società multiculturale il concetto di nazione sovrana viene messo in dubbio". Altra domanda del generale: "Quanti immigrati potrà ancora accettare l'Europa? A un certo punto si raggiungerà il limite fisico e dovranno essere presi dei provvedimenti volti a limitare questo flusso incontrollato", aggiunge applaudito. Quanto all'Europa, "non c'è dubbio che un mondo senza identità è un modo al contrario, quello che ci sta offrendo nell'ultimo tempo, stanno togliendo tutti i simboli identitari. Per le olimpiadi hanno tolto pure il crocifisso dai manifesti olimpici di Parigi", dice Vannacci. "Hanno tolto pure le campane, hanno annacquato tutto, l'Europa deve sembrare una paccottiglia dove tutti vengono inclusi". "Mi aspetto grande condivisione in Europa", dice con riferimento ai valori che porterà in Europa, a partire dalla cristianità.
A conti fatti la convergenza è quasi su tutto ("magari su qualcosa potremmo essere anche in disaccordo, ma è normale", chiosa Salvini). "Abbiamo delle caratteristiche che sono comuni e nessuno ce le può togliere", assicura il generale. "Vorrei che un domani i nostri figli lo possano dire con grande libertà, senza avere la paura di essere accusati di aver violato chissà quale principio di farlocca inclusione che nella realtà non esiste". Quella che Vannacci vuole combattere è la woke culture: "Non dobbiamo vergognarci di quello che hanno fatto i nostri nonni, e i padri dei nostri nonni", sottolinea. "Ho parlato di patria, di confini, di identità, di sicurezza e ritengo che questi valori siano sovrapponibili con quelli della Lega: è per quello che mi presento come candidato indipendente nell'ambito della Lega di Salvini", spiega applaudito il generale, ironizzando dopo le critiche ricevute: "Il grande Satana che ha deciso di scendere in politica pensando alle proprie figlie". "Con Vannacci ho trovato sintonia umana e culturale e ora non vedo l'ora che arrivi domenica 9 giugno perché gli italiani so che ci riserveranno una grande sorpresa", conclude Salvini. In sala, tra gli altri, il ministro dell'istruzione, Giuseppe Valditara, l'eurodeputato del partito Antonio Rinaldi, il senatore dell'antimafia, Gianluca Cantalamessa, il sottosegratario al Lavoro, Claudio Durigon, il senatore Claudio Borghi, candidato a Bruxelles. Molti intanto quelli che comprano il libro, in attesa della firma e dedica di Salvini. In platea arrivano anche il deputato leghista Antonio Angelucci, l’ex governatore del Lazio Francesco Storace, il vicesegretario della Lega Andrea Crippa. Tra i giornalisti e le troupe televisive anche una inviata della tv svedese. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Il ruolo delle banche per l’Esg: tre “eccellenze” italiane
(Adnkronos) – A livello europeo, l’Italia si conferma un’eccellenza anche quando si parla di transizione
sostenibile. A dimostrarlo sono Intesa Sanpaolo, Unicredit e Santander che si sono classificate tra le migliori banche in Europa ad accogliere la sfida e le opportunità in campo Esg. A confermalo è la ricerca “ESG Banking in Europa”, realizzata da Red Public – società del Gruppo Excellence, specializzata nella definizione ed implementazione di strategie di sostenibilità per banche e aziende –, che ha analizzato i contenuti dei bilanci di sostenibilità 2022 delle seguenti banche: Intesa San Paolo e Unicredit, Crédit Agricole e BNP Paribas (Fra), BBVA e Santander (Spa), Commerzbank e Deutsche Bank (Ger), Barclays e HSBC (UK), UBS (Svi), Nordea (Fin) e Swedenbank (Sve). La ricerca di Red Public-Excellence Consulting ha affrontato l’analisi tenendo conto delle numerose normative che negli ultimi anni hanno riguardato la sostenibilità nella finanza, come il Regolamento europeo SFRD – Sustainable Finance Disclosure Regulation, ad esempio, e importante è stato l’interesse verso questo tema che hanno mostrato tutte le banche europee. Le analisi sono state condotte sia attraverso uno studio di benchmarking dei bilanci di sostenibilità delle banche del panel, sia tramite tecniche di indagine semantica come la textual analysis o le word-map e le word-tree. Attraverso esse è stato possibile l’approfondimento dell’associazione tra le parole chiave e i contesti specifici in cui sono state menzionate all’interno dei documenti valutati. Ne è seguita una valutazione oggettiva che ha portato ad un ranking delle banche del panel per ognuna delle dimensioni di analisi. Nel dettaglio sono state approfondite tre dimensioni: 1. qualità della comunicazione realizzata da ogni banca verso i propri stakeholders sui temi della sostenibilità; 2. completezza e robustezza del modello di governance ESG adottato da ciascuna banca; 3. finalità e contenuti delle iniziative lanciate dalle diverse banche con riferimento alla riduzione dell’impatto ambientale, al miglioramento del loro effetto sociale ed infine al rafforzamento del loro modello di governance ESG. “La nostra analisi – afferma Benedetta Cascio, general manager di Red Public – evidenzia significative diversità nella modalità con cui le banche pubblicano le loro iniziative ESG, riflettendo variazioni nella qualità e nella quantità delle informazioni fornite. Abbiamo mappato le attività ESG delle banche come esplicitati nei loro bilanci attraverso la creazione di categorie ad hoc per ciascuna dimensione ESG, il che ci ha permesso di dettagliare azioni, progetti e strategie adottate. Abbiamo utilizzato varie tecniche di textual analysis, incluse le word-maps e word-trees, che ci hanno permesso di valutare l’efficacia della comunicazione delle banche e la solidità della loro governance ESG”. La ricerca si è quindi concentrata sull’impegno delle banche nelle materie Esg in base alle varie dimensioni individuate. Dall’incrocio delle due prime dimensioni è stato possibile ottenere una matrice di posizionamento, dalla quale è emerso che a rientrare nel cluster più virtuoso sono Intesa Sanpaolo, Unicredit e Santander, sempre nello stesso gruppo, anche se ad un livello meno significativo, Barclays. Da evidenziare come virtuose, nella governance anche UBS, mentre nella comunicazione con gli stakeholders HSBC, BBVA, Swedenbank, BNP Paribas e Commerzbank. Circa le iniziative di sostenibilità avviate dalle tre banche meglio posizionate (ISP, UCG, Santander), per quanto riguarda la sfera green, oltre agli attesi finanziamenti sostenibili ed alle emissioni di green bond, risaltano i piani volti a mitigare l’impatto ambientale della transizione digitale (sostenibilità digitale) e la misurazione del Green Asset Ratio da parte di Santander. Sul fronte dei rapporti coi dipendenti, oltre al sostegno all’inclusione e all’equità nell’organizzazione della banca, le attività di formazione sui comportamenti ESG virtuosi e le politiche a favore della salute e del benessere dei lavoratori, spiccano anche il welfare economico straordinario per i dipendenti in difficoltà di Intesa Sanpaolo e le iniziative per combattere il caro vita di Unicredit. Infine, da sottolineare, in tema di attenzione ai clienti, lo studio sistematico da parte di Santander del livello di indebitamento degli stessi allo scopo di evitare situazioni di debito eccessivo. “In tema di sostenibilità, la qualità della comunicazione e la robustezza della governance – sostiene Maurizio Primanni, founder e ceo del Gruppo Excellence – sono elementi essenziali e dirimenti per le banche alle prese con una normativa sempre più stringente, una domanda degli stakeholders sempre più attenta e il rischio di greenwashing. Le principali banche italiane si attestano ai livelli più alti in termini di comunicazione e governance rispetto ai loro concorrenti europei e hanno messo in cantiere iniziative e progetti ESG di contenuto ambizioso, tuttavia, il percorso non è ancora completato. La ricerca di Red Public evidenzia l’opportunità anche per le banche di intervenire per rafforzare ulteriormente la “disclosure ESG”: dalla misurazione alla rendicontazione dei risultati delle iniziative ESG realizzate. Per il futuro sarà quindi fondamentale raccogliere e organizzare in modo efficiente i dati necessari a rappresentare i risultati delle iniziative ESG in programma, definire un sistema di indicatori di performance ESG adeguatamente ampio e profondo e approntare chiari strumenti di rendicontazione ESG per facilitare l’analisi e la valutazione dei key stakeholders di ogni banca”. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Bioedilizia, isolamento termico: la proposta green da una start up pugliese
(Adnkronos) – La sostenibilità ambientale passa anche attraverso un’edilizia green. Lo sa bene la start up pugliese Green Tech Industry Srl che ha ingegnerizzato, testato e brevettato dei pannelli termoisolanti innovativi. Si tratta di strutture prodotte con materiali naturali, come scarti della filiera agricola del riso, miscelati con fibre termofusibili. I pannelli prevedono un sistema di isolamento termico a cappotto per edifici che guarda al futuro e agli obiettivi dettati dall’Unione europea nei Paesi membri. L’idea e nata nell’ambito del Distretto dell’Edilizia Sostenibile pugliese che ha messo in rete diverse competenze. Così si è concretizzata una collaborazione in maniera autonoma avviando e portando a compimento un percorso di sperimentazione durato due anni. L’obiettivo raggiunto ha come protagonista il sistema di cappotto termico con materiali naturali e, quindi, altamente sostenibile e performante in termini di isolamento termico, di coibentazione acustica, di resistenza e di densità “La start up nasce da un’idea condivida da quattro amici imprenditori – ci racconta Antonio Paccione, il presidente di Green Tech Industry Srl -. Insieme ad Salvatore Matarrese, Antonio Stolfa e Luca Russo, crediamo nell’innovazione di processo e di prodotto dell’edilizia. Un’esigenza sensibile al mercato e alle imprese di settore. I giovani ripongono oggi più attenzione al tipo di classe energetica delle proprie abitazioni, anche in fase di acquisto, e che siano sostenibili e salubri nel tipo di materiali impiegati”. Il piano dell’Unione Europea ha previsto una rivoluzione nel settore dell’edilizia. L’Italia, dove il patrimonio immobiliare è mediamente piuttosto vecchio vivrà uno sforzo non indifferente: “Ci viene richiesto di efficientare qualcosa come nove milioni di immobili per una spesa di 65 miliardi”, sottolinea il presidente Paccione. La direttiva Ue, infatti, prescrive l’obbligo della classe energetica D, nella direzione di una qualità dei materiali che davvero consenta l’emissione zero in atmosfera. “È su questo che stiamo lavorando dal momento in cui siamo nati come start up – continua Antonio Paccione – con il proposito di dare un nostro contributo a questa svolta green. La visione Green Tech è creare un futuro in cui gli edifici siano altamente efficienti e rispettosi dell’ambiente, contribuendo a mitigare i cambiamenti climatici e a garantire una migliore qualità della vita”. La Commissione Europea ritiene gli edifici presenti negli Stati membri, responsabili del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di gas serra. Così la nuova direttiva definisce un percorso finalizzato a raggiungere un parco edifici neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050, guardando a degli step intermedi di risparmio energetico per il patrimonio edilizio che prevedono una riduzione del consumo medio di energia del 16% nel 2030 e del 20-22% nel 2035. L’attenzione particolare è quindi rivolta ai livelli energetici di ogni singolo edificio, in quanto il 55% della riduzione energetica andrà raggiunto attraverso la ristrutturazione di quelli che presentano, ancora oggi, le performance peggiori. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Inaugurato da Saint-Gobain impianto fotovoltaico stabilimento di Vidalengo
(Adnkronos) –
Saint-Gobain Italia ha inaugurato oggi l’impianto fotovoltaico installato nello stabilimento di Vidalengo di Caravaggio (BG), che, con una superficie di ben 70.000 m2 , si estende anche al Comune di Treviglio. Grazie agli oltre 7,1 GWh di energia verde generata annualmente, l’impianto sposta a favore delle rinnovabili il mix energetico che alimenta il sito e riduce di 2.000 tonnellate di CO2 equivalenti le emissioni di gas serra nell’ambiente. Saint-Gobain Italia – si sottolinea in una nota – “si conferma all’avanguardia dell’innovazione sostenibile applicata all’edilizia moderna con il grande impianto fotovoltaico da 4,65 MW realizzato nello stabilimento di Vidalengo di Caravaggio, realtà produttiva di primaria importanza per l’economia della Provincia di Bergamo”. Lo stabilimento, infatti, impiega circa 90 dipendenti e genera un indotto locale per oltre 50 imprese tra aziende di trasporto, manutenzione e servizi generali. Grazie al sito di Vidalengo, Saint-Gobain Italia propone sul mercato i prodotti a marchio Isover per l’isolamento termo-acustico destinati ai settori dell’edilizia, dell’industria e della marina, attraverso un approccio di sviluppo sempre più sostenibile per offrire soluzioni e sistemi volti al risparmio energetico e a un reale abbattimento delle emissioni. In linea con l’obiettivo del Gruppo di raggiungere la neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2050, tutti i processi industriali dell’impianto sono studiati per massimizzare l’efficienza energetica riducendo il più possibile l’impatto sull’ambiente. Per Saint-Gobain Italia, “l’entrata in funzione dell’impianto fotovoltaico rappresenta una svolta dall’immediato impatto positivo sulla sostenibilità dello stabilimento bergamasco. L’impianto, realizzato da Metlen Energy & Metals, azienda con lunga esperienza in progetti simili, a regime genererà infatti oltre 7,1 GWh annui, garantendo così che una quota rilevante del fabbisogno energetico del sito sia soddisfatta da fonte rinnovabile. Nel contempo, l’energia prodotta contribuirà a una consistente riduzione nelle emissioni di gas climalteranti, stimata in 2.000 tonnellate di CO2 equivalenti all’anno. L’impegno di Saint-Gobain Italia a rendere sempre più efficiente e sostenibile la produzione del sito di Vidalengo di Caravaggio non si esaurisce con l’installazione dell’impianto fotovoltaico. Entro la metà del 2025, infatti, lo stabilimento sarà il primo al mondo dedicato alla produzione di prodotti per l’isolamento termo-acustico a dotarsi di una stufa innovativa che massimizzi l’elettrificazione, consentendo una riduzione dei gas serra durante il processo di lavorazione. Questa tecnologia andrà a sostituire i tradizionali bruciatori a gas con apparecchiature di riscaldamento elettrico. Il passaggio a una gestione elettrica consentirà sia di aumentare l’efficienza energetica del processo, sia di ridurre di un ulteriore 11% le emissioni di gas serra. L’inaugurazione dell’impianto fotovoltaico è stata celebrata sabato mattina con una conferenza stampa – alla presenza del Sindaco di Caravaggio Claudio Bolandrini, e dei partner con cui l’impianto fotovoltaico è stato realizzato, l’Asset Manager di Metlen Energy & Metals, Gabriele Silva, e il CEO di Ren Electron Luca Miotti –, seguita da una visita all’impianto produttivo e dalla cerimonia ufficiale del taglio del nastro. Dalle 12 alle 18, i festeggiamenti sono stati estesi ai dipendenti, alle loro famiglie e all’intera comunità locale, a cui sono state aperte le porte dello stabilimento per coinvolgerli in tour guidati della linea produttiva, dimostrazioni di prodotto e diversi momenti di intrattenimento pensati per grandi e piccini. “Lo stabilimento di Vidalengo è una realtà industriale importante per l’economia e l’occupazione locale, oltreché un modello di circolarità, con la produzione di materiali isolanti in lana minerale ottenuti con oltre il 95% di materie prime naturali come sabbia, acqua e fino all’80% di vetro riciclato, ed è riciclabile al 100%” – ha dichiarato Gaetano Terrasini, Amministratore Delegato di SaintGobain Italia. “Con gli investimenti per l’impianto fotovoltaico, l’installazione della stufa ibrida e altri progetti mirati alla riduzione della CO2, del consumo di materie prime e di acqua, intendiamo garantire allo stabilimento un futuro di crescita e di eccellenza dal punto di vista tecnologico, di efficienza energetica e di sostenibilità ambientale.” —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Despar-Novamont, shopper compostabili al 50% da fonte rinnovabile
(Adnkronos) – Un ulteriore traguardo in direzione di una maggiore sostenibilità e della riduzione della carbon footprint per Aspiag Service, concessionaria del marchio Despar per Triveneto, Emilia-Romagna e Lombardia, con 255 punti vendita diretti e 306 affiliati che metteranno a disposizione dei propri clienti 40 milioni di shopper compostabili prodotte da partners licenziatari del marchio Mater-Bi di Novamont, società di Versalis (Eni). Realizzate con il 50% di materia prima da fonti rinnovabili, le buste, biodegradabili e compostabili in conformità alla norma internazionale EN 13432, rispondono alla logica circolare della seconda vita dei prodotti: una volta utilizzate, infatti, possono essere riciclate, secondo le indicazioni delle amministrazioni locali, per raccogliere la frazione organica dei rifiuti e trasformate in compost, sia tramite le compostiere domestiche che negli impianti di compostaggio industriali. “Con questa scelta proseguiamo nel nostro impegno legato alla sostenibilità, iniziato molti anni fa. Siamo molto soddisfatti di questo traguardo, che si inserisce all’interno della strategia di sostenibilità complessiva aziendale”, dice Nicola Pedron, direttore Acquisti Non-Food di Aspiag Service-Despar. “Siamo davvero fieri di questa collaborazione con Aspiag Service Despar Nordest, che conferma il ruolo cruciale giocato dalla Gdo nella diffusione di buone pratiche di maggiore sostenibilità”, commenta Alessandro Ferlito, direttore Commerciale di Novamont. Tra le materie prime con cui viene prodotto il sacchetto in Mater-Bi scelto da Aspiag Service c’è il bio-butandiolo, ottenuto direttamente dalla fermentazione di zuccheri grazie a una tecnologia proprietaria prima al mondo, sviluppata nel sito di Bottrighe, in provincia di Rovigo. Nato dalla riconversione di un sito dismesso, con un investimento di oltre 100 milioni di euro, ed entrato in attività nell’ottobre 2016, l’impianto Novamont ha una capacità produttiva di oltre 30.000 tonnellate/anno di bio-butandiolo. L’utilizzo del bio-butandiolo ha una carbon footprint inferiore di oltre il 50% rispetto al butandiolo tradizionale (ottenuto da fonti fossili). —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Protesta agricoltori arriva a Roma, primi trattori su Nomentana
(Adnkronos) – La protesta dei trattori è arrivata alle porte di Roma, come annunciato nei giorni scorsi. Intanto, un primo contingente, da questa mattina, con una decina di mezzi si è posizionato sulla via Nomentana, appena fuori dal Grande Raccordo Anulare. Entro oggi dovrebbero arrivare altri 300-400 trattori dalla Val di Chiana ed entro giovedì pomeriggio dovrebbero confluire 1.500 trattori da varie parti d'Italia. "Stiamo andando in Questura, intanto siamo arrivati con una decina di trattori e ci siamo posizionati in un campo sulla via Nomentana fuori dal Raccordo anulare ma entro stasera dovrebbero arrivare altre 300, 400 persone a bordo dei loro mezzi. Entro giovedì pomeriggio prevediamo l'arrivo di 1.500 trattori da varie regioni: Toscana, Lazio, Umbria, Molise e anche dal nord" afferma all'Adnkronos l'imprenditore agricolo Andrea Papa del movimento Riscatto Agricolo. Sono diversi i presidi di trattori in corso alle porte di Roma. Da Maccarese a Formello fino a Valmontone. Al momento non si registrano criticità. Si tratta di presidi che erano previsti, spiega all'Adnkronos Danilo Calvani, leader del Cra. ''Si sposteranno quando daremo l'ok'', aggiunge ma al momento ''non è previsto nessun corteo nella Capitale''. ''Non sono mai entrati i trattori a Roma – dice – e spero che non serva ma comunque al momento non è previsto'' al massimo manifesteremo a piedi. Quanto ai trattori che dovrebbero raggiungere Roma dalla Valdichiana aggiunge: ''Stanno facendo un altro tipo di protesta. Noi non vogliamo la politica nelle nostre rivendicazioni, crea solo spaccature''. A Valmontone al momento è in corso il corteo di circa 100 persone con 50 trattori che da via della Pace raggiungeranno il parco acquatico Magic Splash. Dalle 14 alle 15.30 è previsto invece un corteo dall'area verde della statale Aurelia al km 29,7 all'incrocio con via dei Tre Denari: in strada 20 persone con otto trattori che faranno un corteo di 5 km su via Aurelia per arrivare a via del Fontanile di Mezzaluna e ritorno. Un altro corteo è previsto per lo stesso orario sulla via Formellese. Domani mattina le associazioni Liberi Agricoltori di Puglia e Basilicata organizzano una mobilitazione interregionale che si svolgerà tra Matera e Altamura (Bari), con una marcia di trattori verso Bari. Si attendono partecipanti anche da altre regioni. Si protesta per i provvedimenti dell'Unione europea sulla politica agraria comune e anche contro il Governo italiano che ha ripristinato la tassazione sulla categoria agricola. ''La mobilitazione nazionale – spiegano Mimmo Viscanti (comitato di presidenza nazionale di Liberi Agricoltori e presidente dell'associazione in Puglia) ed Emilio Vesia (presidente Liberi Agricoltori in Basilicata) – è stata preceduta da molte iniziative sul territorio e da numerosi incontri con i rappresentanti delle istituzioni a livello territoriale''. A Matera si raduneranno gli agricoltori delle province di Matera, Bari, Barletta Andria Trani e Taranto. Il corteo partirà alle ore 9 dal borgo Venusio, a Matera, muoverà verso Altamura e poi verso Bari, interessando le strade statali 99 e 96. Alla mobilitazione è annunciata anche la partecipazione di delegazioni di agricoltori provenienti anche da altre regioni (Calabria, Campania, Molise, Abruzzo e Lazio). Sempre per la protesta, ieri si è tenuto un presidio sulla strada statale 106 Jonica a Metaponto di Bernalda (Matera) e nella scorsa settimana si sono tenuti cortei di mezzi agricoli a San Nicola di Melfi e nell'abitato di Matera. “Parlo da ministro ma sono idealmente al loro fianco sul trattore”. Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, commentando le proteste dei trattori, a margine dell’avvio dei lavori della nuova stazione di Bergamo-Aeroporto di Orio al Serio e raddoppio della linea ferroviaria Ponte S. Pietro–Bergamo. Gli agricoltori “contestano le politiche anti agricole dell’Ue e hanno tutta la mia solidarietà, perché pagare gli agricoltori per non fare il loro mestiere, per lasciare incolti i lori campi o pagare i pescatori per non andare a pesca è una follia tutta europea e quindi sono al loro fianco”, ha spiegato Salvini, auspicando però “che i disagi per il traffico in Italia siano ridotti al minimo”. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Crosetto: “Difesa comune europea? Avanti con il modello Nato, serve pragmatismo”
(Adnkronos) – "Avere una difesa unica europea vuol dire avere un unico reclutamento, un'unica formazione, e quanto impieghi? 20-30anni. Noi abbiamo quel tempo? No. Serve pragmatismo", non operare come "se a un malato di cancro al pancreas stanziassimo un mutuo trentennale. Abbiamo bisogno di velocità", dunque, avanti col "modello Nato", che vuol dire che brigate dei diversi Stati membri "le faccio addestrare insieme, e alla fine costruisco una cosa più grande che è la somma di 27 sistemi diversi. Parallelamente, però, tu devi creare un'Europa politica" perché "è tempo di accelerare", eppure "non riusciamo a superare le divisioni. Putin in un'ora ha invaso una nazione, come si può pensare di restare impaludati nelle liturgie europee? Abbiamo bisogno di velocità e pragmatismo, superare le liturgie sarà il tema che l'Europa dovrà porsi" da qui in avanti. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto, intervenendo al dibattito 'Forte, libera e sovrana' moderato dal direttore dell'Adnkronos Davide Desario, tra i panel di discussione della conferenza programmatica di FdI a Pescara. "Sapete quanti proiettili cadono giornalmente sull'Ucraina? 10mila. LA guerra non è un'equazione sentimentale, non vince chi ha ragione e perde chi ha torto. E' questione di numeri. L'Europa per 70 anni ha appaltato la sua difesa agli Usa, ora abbiamo scoperto che gli usa soli non riescono più a tenere testa a tutti i fronti aperti e ora all'Europa viene chiesto di fare la sua parte. Ma quando tu in 70 anni non hai costruito nulla quanto impieghi a recuperare?", chiede Crosetto. A Desario, che gli domanda come risponderemmo se quei proiettili cadessero sull'Europa, "ho il dovere di non rispondere, ma anche il dovere di occuparmene dalla mattina alla sera" risponde il responsabile della Difesa incassando un sentito applauso della platea. "L'Europa che si è dimenticata di togliere le spese per la Difesa dal Patto di stabilità e come l'orchestrina che suona sul Titanic. Serve una rivoluzione non cruenta. La vera rivoluzione è il voto popolare, per dire che così come l'avete disegnata voi l'Europa è più povera, più dipendente dalla Cina, con meno natalità e per noi non va bene. Per questo è importante il passaggio elettorale".
Istituire un commissario della Difesa Ue, come proposto da Ursula Von Der Leyen? "E per fare cosa? Per avere un nuovo ufficio, un nuovo ruolo? il tema non è rispondere con gli slogan, ma mettere insieme i 27 Stati membri se mi serve una risposta, altrimenti il commissario a cosa mi serve?". "Il 45% del traffico commerciale che transitava attraverso il Mar Rosso è sparito, veniva principalmente in Italia ed esportava prodotti italiani con un'incidenza sui porti italiani del 20-25%. Queste navi che non passano più da Suez arrivano in altri porti europei che si stanno attrezzando a aumentare il lavoro: è una cosa che chiamiamo guerra ibrida, farti male senza tirarti una bomba, uccidendo una parte dell'economia" italiana. "Senza bisogno che arrivi Trump alla presidenza americana, vedrete che, anche se restasse Biden, saranno duri con chi non arriverà al 2% del Pil per la spesa per la difesa, a quel punto" chi non adempierà l'impegno previsto dalla Nato "diventerà una nazione non di serie B ma addirittura che non potrà sedersi ai tavoli internazionali" poiché "nessuno passerà più sopra questa cosa" che "diventerà una parte fondamentale per avere credibilità nel mondo". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
‘Che sarà’, gli ospiti della puntata di oggi e domani
(Adnkronos) – Con l’analisi delle notizie più rilevanti della settimana, sabato 27 aprile alle 20.15 torna su Rai 3 “chesarà…”. La puntata si aprirà con una intervista a Luciana Castellina, assieme a cui Serena Bortone commenterà il 25 aprile appena passato, ripercorrendo la storia di una donna da sempre impegnata in politica che ha attraversato una gran parte del ‘secolo breve’. Con lei, in studio, anche Massimo Magliaro, Giovanna Melandri, Federico Fubini, Monica Giandotti e Giovanni Scifoni. In collegamento da Parigi, Giovanna Botteri. In chiusura, dopo un intervento di Nicola Lagioia, un' intervista a Erri De Luca.
Domenica 28 aprile, invece, la puntata di “chesarà…” si aprirà con una intervista a Corrado Augias e, a seguire un colloquio con Sigfrido Ranucci. Per tutti gli aggiornamenti sulle notizie di politica e società, saranno in studio Giordano Bruno Guerri, Peter Gomez, Francesca Schianchi e Adelmo Cervi. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Atalanta-Torino 3-0, nerazzurri quarti e niente Champions per la Roma
(Adnkronos) – L'Atalanta batte il Torino 3-0 nell'ultima giornata di campionato, si prende il quarto posto in classifica e esclude la Roma dalla prossima Champions League. I nerazzurri, reduci dal trionfo in Europa League, superano i granata con i gol di Scamacca (26'), Lookman (43') e Pasalic (71') su rigore. Il successo consente ai nerazzurri di salire a 69 punti e di soffiare il quarto posto al Bologna, quinto a quota 68. La Roma chiude il campionato in sesta posizione: il piazzamento avrebbe garantito alla squadra allenata da De Rossi la qualificazione alla prossima Champions League se l'Atalanta avesse chiuso al quinto posto. La Roma, invece, deve accontentarsi di giocare l'Europa League. I nerazzurri, infine, devono anche recuperare la gara con la Fiorentina e potrebbero terminare la Serie A in terza posizione, davanti alla Juventus. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Ilaria Salis resta in carcere, il padre: “Nostre richieste negate”
(Adnkronos) – "Mia figlia resterà molto, penso, in carcere". A parlare così è Roberto Salis, padre di Ilaria, uscendo dal ministero della Giustizia al termine dell'incontro con il ministro Carlo Nordio. "E' andata molto peggio di quanto ci aspettavamo. Non vediamo nessuna azione che possa migliorare la situazione, siamo stati completamente lasciati soli, abbiamo chiesto due cose che ci sono state negate", ha aggiunto. "Mi dicono che ci sono 2.500 italiani in queste situazioni e che non si può fare una azione preferenziale nei confronti di nessuno. Ma se lasciamo tutti lì siamo uno stato che difende i cittadini?", ha detto poi Roberto Salis aggiungendo: "È assurdo che questo tipo di situazioni avvengano sulla pelle dei cittadini italiani senza che chi può fare qualcosa e deve protestare lo faccia. Ricordiamoci che mia figlia è stata torturata, lasciata senza carta igienica e senza sapone, e non è uscita neanche una nota di protesta dal nostro ministero degli Esteri. Mi sembra che ci sia un totale scollamento nel funzionamento dello Stato – denuncia- non vedo fluidità delle informazioni e questo a scapito di persone come mia figlia". Roberto Salis oggi ha incontrato anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Ho incontrato in maniera riservata il padre della signora Salis, accompagnato dal suo avvocato. E' stato un incontro riservato e cordiale", ha dichiarato Tajani nel corso di un punto stampa alla Farnesina. "Quello che fa l'Italia è noto, non c'è nulla da aggiungere, continuiamo a impegnarci perché possa essere rispettata la normativa comunitaria per la tutela dei diritti dei detenuti, continuiamo in questa direzione", ha aggiunto. Ilaria Salis è stata arrestata in Ungheria per aver "brutalmente aggredito" dei cittadini ungheresi, insieme ad altri, selezionandoli "casualmente", in base al loro "abbigliamento". A sostenerlo, intervenendo in italiano, l'eurodeputata di Fidesz Enyko Gyori (Non Iscritti), intervenendo nella plenaria a Strasburgo. Gyori lamenta che il dibattito sul caso Salis viola un articolo del regolamento parlamentare, "viola i valori europei. Uno Stato membro, l'Ungheria è gravemente accusata e, in quanto deputato ungherese, non mi è concesso il diritto di intervenire nel dibattito". "Questo – aggiunge – non rispetta il principio del giusto procedimento, va contro lo Stato di diritto. Il Parlamento Europeo sta assumendo il ruolo di un Tribunale e non concede la parola all'accusato. Mi chiedo, presidente, che tipo di procedura è questa, mentre la situazione di base è che una cittadina italiana è stata arrestata a Budapest per aver brutalmente aggredito cittadini ungheresi, insieme ad altri, selezionando casualmente le loro vittime in base al loro abbigliamento". Nell'Ue vigono, tra l'altro, "standard minimi" di trattamento dei detenuti in attesa di giudizio, che vietano di "presentare sospettati e accusati come colpevoli in Tribunale o in pubblico, attraverso l'uso di misure di restrizione fisica. La priorità della Commissione è assicurarsi che questi diritti vengano rispettati in maniera corretta ed efficace nella pratica dagli Stati membri. Se necessario, la Commissione non esiterà a lanciare procedure di infrazione se riscontrerà violazioni del diritto Ue", ha affermato dal canto suo la commissaria europea ai Servizi Finanziari Mairead McGuinnesss, che rappresenta la Commissione in Aula a Strasburgo nel dibattito sul caso. L'Ue, continua la commissaria irlandese, ha emesso diverse direttive in materia di procedura penale che "stabiliscono standard minimi per processi giusti. Questi diritti includono il diritto ad avere un interprete e la traduzione, il diritto di informazione e di accesso ai materiali del caso, in particolare quelli essenziali per fare appello con efficacia contro l'arresto o la detenzione, come pure la presunzione di innocenza". La Commissione, prosegue, "è al corrente dei contatti bilaterali che hanno luogo tra Italia e Ungheria: hanno discusso la possibilità di misure alternative alla detenzione della signora Salis, inclusa la possibilità degli arresti domiciliari, mentre attende il processo. Questo sarebbe in linea le conclusioni del Consiglio sulle misure alternative alla detenzione adottate durante la presidenza finlandese del 2019. Queste conclusioni sottolineano che misure e sanzioni non detentive dovrebbero essere valutate, se appropriate alle circostanze del caso", conclude. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Brindisi, esplosione in casa a Carovigno: morto un uomo
(Adnkronos) – Un uomo è morto in seguito a una esplosione che si è verificata questa mattina in una abitazione di Carovigno, in provincia di Brindisi. Esplosione avvenuta poco dopo le 6.30 in un edificio di via Salvatore Digirolamo. L'abitazione è stata letteralmente sventrata. La prima chiamata ai vigili fuoco è giunta alle 6.44. Sul posto anche il servizio 118 e i carabinieri. A esplodere potrebbe essere stata la bombola di una stufa. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Csrd, arriva la proroga al 2026 per alcuni settori e aziende di paesi terzi
(Adnkronos) – Più tempo per adattarsi alle regole europee sul reporting di sostenibilità. Lo prevede un accordo raggiunto tra il Consiglio e il Parlamento su alcuni settori che potranno prepararsi al meglio per gli standard settoriali europei di reporting di sostenibilità (Esrs) previsti dalla Csrd (Corporate Sustainability Reporting Directive). Il rinvio viene accordato anche per l’applicazione degli standard specifici per le grandi aziende extra-Ue, che saranno adottati nel giugno 2026, due anni dopo rispetto a quanto previsto originariamente. Il rinvio darà inoltre più tempo alla Commissione per sviluppare standard di sostenibilità specifici per ogni settore e per specifiche aziende di Paesi terzi. L’accordo prevede che la Commissione pubblichi otto standard di rendicontazione settoriali, prima della nuova scadenza del 30 giugno 2026. Più da vicino, l’accordo provvisorio tra il Consiglio e il Parlamento europeo ha mutato la natura giuridica del testo, che passa da una decisione della Commissione a una direttiva. Inoltre, si suggerisce che la Commissione pubblichi otto standard di rendicontazione settoriali non appena saranno pronti, prima della nuova scadenza del 30 giugno 2026. È importante notare che gli Stati membri non dovranno recepire questa direttiva, poiché le modifiche riguardano il potere di adottare atti delegati concesso alla Commissione. In altre parole, la Commissione avrà il potere di prendere decisioni specifiche senza richiedere l’approvazione o l’implementazione diretta da parte degli Stati membri. Questo approccio flessibile consente di adattarsi meglio alle esigenze e alle specificità di ciascun paese, pur mantenendo l’obiettivo comune di promuovere la sostenibilità e la responsabilità delle imprese. L’accordo provvisorio dovrà essere approvato e adottato formalmente da entrambe le istituzioni per diventare definitivo. L’obiettivo principale della Csrd è migliorare l’informativa di sostenibilità. Facendo un recap per punti: – Equipara la rilevanza dei risultati Esg con quelli riportati nel tradizionale bilancio civilistico; – Riconosce la naturale connessione tra aspetti finanziari e non finanziari. Si stima che le società coinvolte nella redazione dell’informativa di sostenibilità passeranno da 11.700 della direttiva Non-Financial Reporting Directive (Nfrd) a circa 50.000 nell’Ue, di cui 4.000 solo in Italia. Le aziende coinvolte sono le società quotate e quelle non quotate che, alla data della chiusura del bilancio, abbiano superato almeno due dei seguenti criteri dimensionali: – 250 come numero medio di dipendenti (che si calcola considerando la media giornaliera dei dipendenti durante l’esercizio); – € 20 milioni di stato patrimoniale; – € 40 milioni di ricavi netti. Le aziende devono fornire informazioni dettagliate riguardo all’impatto sull’ambiente, al rispetto dei diritti umani e agli standard sociali. Saranno inoltre soggette a rigorosi controlli e certificazioni indipendenti per garantire l’affidabilità dei dati forniti. La dichiarazione sulla sostenibilità diventerà un pilastro equiparato a quella finanziaria, offrendo agli investitori dati comparabili e attendibili. La Csrd promuove inoltre la coerenza tra informazioni finanziarie e non finanziarie: questo consentirà alle organizzazioni di monitorare le Kpi e fissare obiettivi ambiziosi per ridurre gli impatti sul piano Esg. La direttiva prevede che le società quotate divulghino informazioni sui rischi e sulle opportunità derivanti da questioni sociali e ambientali per aiutare gli investitori, la società civile, i consumatori e le altre parti interessate a valutare la sostenibilità delle loro attività. Il 31 luglio 2023 la Commissione ha adottato i primi standard e norme trasversali per tutti i temi della sostenibilità per facilitare tale rendicontazione. Recentemente, il Gri ha pubblicato nuovi standard per rendere ancora più trasparente l’impatto che le aziende hanno sull’economia, l’ambiente e le persone. Dopo l’adozione della direttiva, le istituzioni europee avrebbero dovuto pubblicare i nuovi standard specifici di settore, gli standard per le Pmi e quelli per le aziende di paesi terzi con un fatturato di 150 milioni di euro nell’Unione e che hanno almeno una filiale in Europa. Standard che inizialmente dovevano essere previsti per il 30 giugno 2024 e che l’accordo tra Consiglio e Parlamento ha spostato al 30 giugno 2026. La data di applicazione per le società di paesi terzi rimarrà l’anno finanziario 2028, come stabilito dalla Csrd. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
“Geolier davanti a Angelina, uno scandalo”: Ariston e social in rivolta
(Adnkronos) – Geolier primo nella serata delle cover al Festival di Sanremo 2024 e i social esplodono. Ai fischi dell'Ariston per la classifica di serata, che relega Angelina Mango al secondo posto, si accompagnano i 'buuu' virtuali che migliaia di post esprimono all'unisono per il primato di giornata del rapper napoletano. Il televoto, è la spiegazione generale, fa la differenza e influenza la classifica che, a leggere i tweet, non rispecchia la qualità offerta sul palco. "Geolier sopra Angelina Mango stasera non ha senso", è il messaggio 'standard' abbinato all'hashtag #Sanremo2024. "La serata cover piu bella della storia di Sanremo vinta dalla canzone più brutta con annessa esibizione mediocre", si legge in un altro post. "Fischi meritati come non mai. Qualcosa di scandaloso. Quando si dice che il Festival è lo specchio del Paese, lo è nel bene e nel male. Molto male", un altro post categorico. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Sanremo 2024, Geolier vince serata cover davanti ad Angelina Mango: fischi all’Ariston
(Adnkronos) – La quarta serata del festival di Sanremo 2024 dedicata alle cover e ai duetti regala emozioni, commozione e contestazione finale. Geolier vince il Premio della serata cover e all'Ariston partono i fischi. Il rapper napoletano è al primo posto con il medley 'Strade' eseguito insieme a Guè, Luchè e Gigi D'Alessio. Al secondo posto della Top 5 della quarta serata Angelina Mango che ha omaggiato il padre Pino con 'La Rondine', al terzo posto Annalisa con La Rappresentante di Lista e il coro Artemia sulle note di 'Sweet Dreams', al quarto Ghali con Ratchopper nel medley 'Italiano Vero', al quinto Alfa con Roberto Vecchioni nel brano 'Sogna ragazzo sogna'. All'annuncio del vincitore da parte di Amadeus, la platea ha espresso fischiando il suo dissenso. "Il pubblico in sala non è d'accordo con quello delle giurie votanti, a volte capita che non coincidano", ha detto Amadeus. La serata ha visto tutti e trenta i cantanti in gara esibirsi nelle cover con altri artisti. Ovazione e 'Gianna! Gianna!' per Gianna Nannini, tornata al festival per accompagnare nel duetto Rose Villain. L'Ariston si infiamma con Umberto Tozzi e i suoi successi nel medley con i The Kolors. Standing ovation dopo le esibizioni di Alfa e Roberto Vecchioni, Irama e Riccardo Cocciante e Santi Francesi in duetto con Skin che incanta con la sua voce straordinaria. Commuove l'omaggio di Angelina Mango al papà Pino sulle note di 'La Rondine', accompagnata dal quartetto d'archi dell'Orchestra di Roma. E' ancora standing ovation al grido di 'Pino-Pino' mentre Angelina e lo stesso Amadeus prendono tempo perché entrambi con gli occhi bagnati di lacrime. Al festival, dopo l'esibizione, arriva un nuovo appello di Dargen D'Amico per il 'cessate il fuoco' dopo quello della prima serata. L'appello di BigMama è "per tutte le donne: non abbiate paura. Fate sentire la vostra voce. Quando serve denunciate". Co-conduttrice della serata Lorella Cuccarini: la showgirl, che ha chiesto di non iniziare scendendo le scale, entra all'Ariston dall'ingresso sulle note dei suoi più grandi successi e il pubblico si scalda e balla. Poi il colpo di teatro: Fiorello, già protagonista di un'incursione sul palco a inizio serata, entra in scena imitando il ballerino Manuel Franjo, e balla un'improbabile 'Sugar Sugar' con Cuccarini. "La prima cosa che voglio dire è che non firmo la liberatoria", ironizza Fiore, "non per il ballo, ma per 'los cabellos'", dice riferendosi alla surreale parrucca. All'Ariston ci sono il pilota di MotoGp Pecco Bagnaia, Margherita Buy ed Elena Sofia Ricci e la pattinatrice Carolina Kostner. Sul palco galleggiante Gigi D'Agostino e da quello in piazza Colombo Arisa. Tornano i Jalisse, che si esibiscono con 'Fiumi di parole', brano con cui vinsero 27 anni fa. Dirigono l'orchestra Leonardo De Amicis e Beppe Vessicchio che, per l'occasione, torna anche lui al festival. A Sanremo arriva la protesta dei trattori. Dal palco Amadeus legge una sintesi del documento del collettivo 'Riscatto Agricolo' consegnato al festival. "Chiediamo una legge chiara che garantisca la giusta distribuzione del valore lungo la filiera agroalimentare, con reciproci benefici per i produttori agricoli e per i consumatori", è scritto in uno dei passaggi del documento. "Noi agricoltori – legge ancora il direttore artistico – non siamo in piazza per chiedere aiuti o sussidi, ma solo per assicurarci che ci venga corrisposta la giusta remunerazione per il duro e insostituibile lavoro che svolgiamo quotidianamente, grazie al quale ogni cittadino può mangiare ogni giorno. Questo purtroppo non avviene da tempo, tanto che oggi la maggior parte dei frutti del nostro lavoro è ampiamente sottopagato, con ricavi che sono abbondantemente inferiori ai costi di produzione". —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)