“Prima le abbiamo violentate e poi uccise”: le rivelazioni di Hamas

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(Adnkronos) –
Due terroristi di Hamas, padre e figlio, hanno rivelato agli investigatori israeliani come hanno ucciso e violentato civili innocenti dopo aver preso parte all'assalto del 7 ottobre. Jamal Hussein Ahmad Radi, 47 anni, e suo figlio Abdallah, 18 anni, sono stati catturati dalle forze dell'Idf a Gaza e interrogati sulle atrocità commesse in un kibbutz vicino al confine. Nelle riprese video della loro confessione ottenute dal MailOnline, gli uomini descrivono in modo agghiacciante l'omicidio di civili innocenti nelle loro case, il rapimento di altri e lo stupro brutale delle donne che hanno trovato e affermano di aver sparato loro subito dopo. I dettagli delle violenze sessuali e dei successivi omicidi sono emersi nelle settimane dopo l'attacco che ha causato la morte di oltre 1.200 persone e ha scatenato la ritorsione da parte delle forze israeliane a Gaza. Nel filmato pubblicato dall'edizione online del Daily Mail, i due membri di Hamas sono vestiti con tute da ginnastica grigie e hanno le manette, sono seduti davanti a una bandiera israeliana mentre vengono interrogati da un membro di lingua araba del servizio di sicurezza Shin Bet in un luogo segreto.  Radi, padre di sette figli, membro del servizio di sicurezza di Hamas, catturato a marzo a Gaza, descrive come lui, suo figlio e altri terroristi hanno fatto irruzione nel kibbutz di Nir Oz. Senza alcun segno visibile di rimorso – constata il Daily Mail – affermano: "In ogni casa in cui abbiamo trovato qualcuno, lo abbiamo ucciso o rapito". Incalzato ulteriormente, aggiunge: "Nella prima casa ho trovato una donna e suo marito, gli abbiamo sparato e uccisi… avevano circa 40 anni". Poi confessa di aver violentato una donna e afferma: "Stava urlando, piangeva, ho fatto quello che ho fatto, l'ho violentata". "L'ho minacciata con la mia pistola per toglierle i vestiti, ricordo che indossava pantaloncini di jeans, questo è tutto". "Non so cosa le sia successo, sono stato lì un quarto d'ora e poi me ne sono andato." Ma secondo suo figlio Abdallah, suo padre ha ucciso la donna, come ha detto agli investigatori: "Mio padre l'ha violentata, poi l'ho fatto io e poi mio cugino e poi ce ne siamo andati, ma mio padre ha ucciso la donna dopo che avevamo finito di violentarla". "Prima di questa donna avevamo violentato anche un'altra ragazza, ho ucciso due persone, ho violentato due persone e ho fatto irruzione in cinque case." —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Giro d’Italia, Merlier vince allo sprint la 18esima tappa: Pogacar sempre in rosa

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(Adnkronos) – Tim Merlier vince allo sprint la 18/a tappa del Giro d'Italia, la Fiera di Primiero-Padova di 178 km. Il belga del team Soudal Quick-Step si impone di un soffio in volata sul friulano Jonathan Milan (Lidl-Trek), autore di una gran rimonta nei metri finali. Terza piazza per l'australiano Kaden Groves (Alpecin Deceuninck). Lo sloveno Tadej Pogacar (Uae team Emirates) conserva la maglia rosa di leader della classifica con 7'42" di vantaggio sul colombiano Daniel Martinez (Bora-Hansgrohe) e 8'04" sul gallese Geraint Thomas (Ineos). Domani 19/a frazione, con partenza da Mortegliano e arrivo a Sappada dopo 157 km.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Nicolosi (Consiglio Geometri): “Terra va salvaguardata”

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(Adnkronos) – "In questi giorni tratteremo argomenti attuali che coinvolgono direttamente tutte le categorie professionali. Io mi complimenti con i geologi per questo congresso e per questo titolo 'Terra'. D'altro canto, io sono il rappresentante dei geometri, quindi il prefisso 'geo' ci accomuna, la terra è importantissima e si deve salvaguardare. E fino a quando siamo in tempo dobbiamo mettere in atto tutte le azioni per proteggerla. Per far sì che possa vivere meglio anche chi verrà dopo di noi". Lo ha detto Paolo Nicolosi, consigliere del Consiglio nazionale Geometri e geometri laureati, a margine della prima giornata del Congresso nazionale dei geologi a Palermo. "La sinergia diventa indispensabile", ha concluso. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Innovazione, Simoni (Fond. Bruno Kessler): “Siamo nell’era dell’intelligenza artificiale”

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(Adnkronos) – "Questa è l’era dell'intelligenza artificiale. Tutti dicono che l’Ai è esplosa negli ultimi anni grazie alla nuova capacità di calcolo e alla moltitudine di dati che abbiamo a disposizione. Quello che bisogna mettere a fuoco è che i dati devono essere fruibili, devono poter essere utilizzati nel modo giusto dall'intelligenza artificiale, dai cittadini e dalle aziende. E questo si fa solo tramite delle infrastrutture digitali vere, coordinate e che possano interagire fra loro". Così Andrea Simoni, segretario generale della Fondazione Bruno Kessler, a margine dell’incontro intitolato ‘Infrastrutture digitali al servizio di cittadini e imprese’, tenutosi nella cornice del Festival dell'Economia di Trento, in programma dal 23 al 26 maggio 2024, organizzato dalla Fondazione Hub Innovazione Trentino (Hit). Tema del dibattito le Digital Public Infrastructures (Dpi), che da un anno a questa parte sono al centro dell’agenda internazionale per una trasformazione digitale che pone l’accento su protocolli, standard e soluzioni aperte, e che rappresentano un approccio in grado di creare le condizioni ideali per la crescita di servizi digitali pubblici e privati, con un accesso equo e inclusivo per tutta la popolazione. "Il disegno della Commissione europea va in questa direzione: ha lanciato delle iniziative su un set di infrastrutture digitali che fanno da dataspace per riuscire a coordinare i vari oggetti relativi a tutti i dati che possono essere composti, ma la Commissione europea ha regolamentato anche l'accesso a questi dati, creando un digital wallet per un’identità digitale unica, che possa permettere al cittadino di mettere i dati nel dataspace e ai ricercatori di utilizzarli per il bene dei cittadini – spiega Simoni – Tutto questo, normato e controllato da tutti gli istituti di ricerca a livello europeo, ci permette di fare un salto di qualità. Quindi, le infrastrutture digitali sono diventate fondamentali tanto quanto i dati o gli algoritmi di intelligenza artificiale". Una discussione sul ruolo dei sistemi pubblici digitali e sulle opportunità che questi abilitano per imprese e cittadini. Sul tema, il Trentino si pone come laboratorio d’avanguardia su scala nazionale ed europea grazie alla collaborazione tra Fbk – Fondazione Bruno Kessler e i più importanti attori di questa trasformazione, PagoPA e Ipzs. Fondazione Hit – Hub Innovazione Trentino, quindi, ha organizzato una tavola rotonda in collaborazione con Fondazione Bruno Kessler e la Provincia autonoma di Trento, nell'ambito del Festival dell'Economia. L’evento ospita interventi dei più importanti interlocutori istituzionali internazionali: Ocse e Commissione Europea. Simoni, poi, si sofferma sull’importanza dei vantaggi concreti del digital wallet percepibili dal cittadino, facendo un esempio: “Nel campo della salute si sta costruendo questo dataspace europeo con i dati della salute. Più cittadini si uniranno nel mettere i propri dati a disposizione di questo contenitore, più riusciremo a fare delle proiezioni degli scenari e delle predizioni di come evolvono certe malattie importanti, prevenendone così l’insorgenza grazie ai dati degli altri cittadini e viceversa. Questo è un passo sostanziale e importante”. “L'altra cosa di cui hanno bisogno i cittadini non è solo capire qual è il vantaggio nel mettere i dati in un dataspace europeo, ma anche se sono sicuri. Su questo l'Europa ha messo a fattor comune, partendo da Fbk – Fondazione Bruno Kessler, anche altre istituzioni che hanno permesso di fare in modo che solo alcune istituzioni possano accedere ai dati solo per scopi ben precisi e sotto tracciamento. In tal modo, se ci sono delle incongruenze o qualcuno che accede, viene tracciato e quindi si ricostruisce tutto. Quindi dal vantaggio al cittadino per curarsi meglio o per prevenire malattie alla sicurezza che i dati non vengono usati per strani motivi che il cittadino non condivide”, conclude. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

‘Salva casa’ domani in Cdm, ecco la bozza del decreto

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(Adnkronos) – Domani in Consiglio dei ministri arriva il decreto casa, cosiddetto 'salva casa', fortemente voluto dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. La bozza del dl, che l'Adnkronos ha potuto visionare, si compone di tre articoli.  Il primo apporta "modifiche al Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 – Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia"; il secondo articolo del decreto introduce disposizioni circa le "strutture amovibili realizzate durante l'emergenza sanitaria da Covid-19"; il terzo articolo reca "disposizioni di coordinamento e entrata in vigore". Le misure introdotte dal dl casa, che sarà esaminato domani in Cdm, sono "finalizzate a rimuovere quegli ostacoli – ricorrenti nella prassi – che determinano lo stallo delle compravendite a causa di irregolarità formali", si legge nella relazione illustrativa della bozza del decreto, che l'Adnkronos ha potuto visionare. Appare quindi "concreta e attuale la necessità di rimuovere situazioni di incertezza giuridica in merito allo stato di legittimità degli immobili con riferimento alle cosiddette 'lievi difformità' e di garantire il legittimo affidamento dei privati proprietari di immobili rispetto a difformità edilizie a vario titolo tollerate dall'ordinamento, che, tuttavia, non consentono di dimostrare lo stato legittimo dell'immobile", si legge ancora nella relazione. Il primo articolo del decreto casa introduce, tra le altre cose, norme per includere una "nuova fattispecie di intervento di edilizia libera, recependo l'orientamento giurisprudenziale prevalente in materia". Si tratta in particolare "di opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici la cui struttura principale sia costituita da tende, tende da sole, tende da esterno, tende a pergola con telo retrattile anche impermeabile, tende a pergola con elementi di protezione solare mobili o regolabili, e che sia addossata o annessa agli immobili o alle unità immobiliari, anche con strutture fisse necessarie al sostegno e all'estensione dell'opera", è scritto nella relazione illustrativa della bozza del decreto. La disposizione precisa che "le opere in oggetto non possono determinare la creazione di un organismo edilizio rilevante e, comunque, di uno spazio stabilmente chiuso, con conseguente variazione di volumi e di superfici, devono avere caratteristiche tecnico-costruttive e profilo estetico tali da ridurre al minimo l'impatto visivo e l'ingombro apparente e devono armonizzarsi alle preesistenti linee architettoniche".  Tra le misure introdotte dal primo articolo del decreto casa ci sono alcune modifiche all'articolo 6, comma 1, del Tue (il Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia) "finalizzate ad ampliare le categorie di interventi che possono essere eseguiti in edilizia libera, ovverosia quegli interventi che non richiedono alcun titolo abilitativo, né permesso e/o comunicazione, in quanto non eccessivamente impattanti", si legge nella relazione illustrativa. Si tratta "a titolo esemplificativo, di interventi di manutenzione ordinaria, di installazione di pompe di calore < 12 kw, di rimozione di barriere architettoniche e di installazione di vetrate panoramiche amovibili (Vepa) installate su logge e balconi", è scritto sempre nella relazione. Inoltre viene chiarito che "tra gli interventi di edilizia libera rientrino anche la realizzazione e installazione di vetrate panoramiche amovibili e totalmente trasparenti (Vepa) dirette ad assolvere a funzioni temporanee di protezione dagli agenti atmosferici, miglioramento delle prestazioni acustiche ed energetiche, riduzione delle dispersioni termiche, parziale impermeabilizzazione dalle acque meteoriche non solo dei balconi o di logge ma anche di porticati rientranti all'interno dell'edificio". Nel primo articolo del decreto casa vengono inoltre introdotte modifiche "in materia di tolleranze costruttive ed esecutive". Il dl prevede dunque che "in relazione agli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024, le tolleranze costruttive sono riparametrate in misura inversamente proporzionale alla superficie utile". Pertanto, "minore è la superficie utile maggiore è il limite consentito percentualmente". Nel merito, si stabiliscono "diversi valori in relazione alle tolleranze entro le quali ritenere per legge che il mancato rispetto dell'altezza, dei distacchi, della cubatura, della superficie coperta e di ogni altro parametro delle singole unità immobiliari non costituisca violazione edilizia". Tale previsione "si rende necessaria – viene spiegato – perché consente di tenere conto, nell'ambito della definizione della tolleranza, di discostamenti minimi rispetto alle caratteristiche costruttive previste nei titoli abilitativi che, se considerate su superficie di modesta entità, possono impattare, seppur minime, per più del 2 per cento del totale". Pertanto, la disposizione prevede che, "in relazione ai predetti interventi realizzati entro il citato termine, il mancato rispetto dell'altezza, dei distacchi, della cubatura, della superficie coperta e di ogni altro parametro delle singole unità immobiliari non costituiscono violazione edilizia se contenuto entro i seguenti limiti: a) del 2 per cento delle misure previste dal titolo abilitativo per le unità immobiliari con superficie utile superiore ai 500 metri quadrati; b) del 3 per cento delle misure previste nel titolo abilitativo per le unità immobiliari con superficie utile compresa tra i 300 e i 500 metri quadrati; c) del 4 per cento delle misure previste nel titolo abilitativo per le unità immobiliari con superficie utile compresa tra i 100 e i 300 metri quadrati; d) del 5 per cento delle misure previste nel titolo abilitativo per le unità immobiliari con superficie utile inferiore ai 100 metri quadrati". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Violo (Presidente Geologi): “Tutti gli interventi uomo abbiano approccio sostenibilità”

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(Adnkronos) – "L'elemento terra è l'infrastruttura portante di tutte le altre. La terra ci da vita, senza la terra non c'è vita. Anche l'acqua, passa dalla terra, va salvaguardata. Ovviamente tutti gli interventi che fa l'uomo devono avere un approccio di sostenibilità per non creare danni ambientali che, purtroppo, stanno causando delle modificazioni che noi vediamo tutti i giorni attraverso i cambiamenti climatici". Lo ha detto all'Adnkronos Arcangelo Francesco Violo, Presidente del Consiglio nazionale dei Geologi, a margine della prima giornata del Congresso nazionale a Palazzo dei Normanni di Palermo. "Quello dei cambiamenti climatici e di tutte le conseguenze, come il dissesto idrogeologico o scarsità idrica, sarà un tema affrontato e faremo delle proposte attraverso dei tavoli tematici che saranno portati ai decisori politici. Ma parleremo anche di transizione energetica", ha aggiunto.  "Il cambiamento climatico è sottovalutato in Italia. La maggioranza degli organismi mondiali esperti in questo settore, la stragrande maggioranza degli scienziati danno dei dati inconfutabili sul fatto che i cambiamenti climatici ci siano e che siano anche causati dall'inquinamento" presegue Violo. "In questo periodo storico l'uomo ha emesso gas clima alteranti che sicuramente hanno modificato gli effetti che vediamo tutti i giorni del cambiamento climatico – dice – Ma il cambiamento climatico non deve essere un alibi. Gli effetti degli eventi meteo sempre più estremi sono amplificati perché c'è un territorio sempre più urbanizzato. Su questo dobbiamo lavorare". "Nei Campi Flegrei c'è stato un problema di pianificazione ma non solo lì. C'è stato un problema in tutto il nostro paese. Quanti milioni di edifici sono stato costruiti in Italia in aree ad elevato rischio sismico e sono vulnerabili, non sono efficaci ed efficienti dal punto di vista antisismico". Ha poi proseguito: "Però dall'altro lato c'è un importante sciame sismico, abbiamo avuto una scossa di 4.4 molto forte, ma dobbiamo anche dire che quello è il vulcano più monitorato del mondo. Per cui gli scienziati lo stanno seguendo e su questo dobbiamo avere fiducia". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Digitale, De Maria (Istituto Poligrafico): “Garantiamo valore e identità del cittadino”

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(Adnkronos) – "Nel corso dell’evento abbiamo parlato del ruolo del Poligrafico all'interno del Dpi – Infrastrutture Pubbliche Digitali, quindi all'interno di un’infrastruttura digitale atta a semplificare l'interazione del cittadino e delle imprese con la pubblica amministrazione. Il ruolo del Poligrafico nel garantire questa transazione, che è quello che il Poligrafico fa da sempre in quanto garantisce valore e l'identità del cittadino, viene fatto in particolare con il sistema di identità digitale che il Poligrafico ha progettato e realizzato. Lo stiamo portando anche sul wallet di identità digitale, che vede il Poligrafico impegnato ad assicurare l’identità del cittadino". Sono le parole di Andrea De Maria, responsabile Innovation Management – Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, a margine dell’incontro intitolato ‘Infrastrutture digitali al servizio di cittadini e imprese’, tenutosi nella cornice del Festival dell'Economia di Trento, in programma dal 23 al 26 maggio 2024 e organizzato da Fondazione Hub Innovazione Trentino (Hit). Tema del dibattito le Digital Public Infrastructures (Dpi), che da un anno a questa parte sono al centro dell’agenda internazionale per una trasformazione digitale che pone l’accento su protocolli, standard e soluzioni aperte, e che rappresentano un approccio in grado di creare le condizioni ideali per la crescita di servizi digitali pubblici e privati, con un accesso equo e inclusivo per tutta la popolazione. "Le sfide tecniche sono tante, in quanto il wallet è qualcosa che ancora non esiste. Quando l’iniziativa è partita, la maggior parte degli standard tecnologici erano ancora da definire e tuttora sono in fase di definizione – spiega De Maria – È una bella sfida, noi siamo pienamente impegnati nella progettazione di questi standard, anche in sede europea insieme a Fbk – Fondazione Bruno Kessler e al Dipartimento per l'informazione digitale". Una discussione sul ruolo dei sistemi pubblici digitali e sulle opportunità che questi abilitano per imprese e cittadini. Sul tema, il Trentino si pone come laboratorio d’avanguardia su scala nazionale ed europea grazie alla collaborazione tra Fbk – Fondazione Bruno Kessler e i più importanti attori di questa trasformazione, PagoPA e Ipzs. Fondazione Hit – Hub Innovazione Trentino, quindi, ha organizzato una tavola rotonda in collaborazione con Fondazione Bruno Kessler e la Provincia autonoma di Trento, nell'ambito del Festival dell'Economia. L’evento ospita interventi dei più importanti interlocutori istituzionali internazionali: Ocse e Commissione Europea. "Il wallet per l’identità digitale è un nuovo modo per autenticarsi, quindi supera i meccanismi che abbiamo attualmente per l'autenticazione presso i servizi pubblici ed è un qualcosa che funziona in ambito sia fisico che digitale: è possibile presentare, ad esempio, la patente a un controllo di polizia o autenticarsi a un sito della pubblica amministrazione, tutto con un unico strumento. In futuro ci saranno anche altre informazioni sul wallet. Ad esempio, si potrà caricare il proprio diploma di laurea, il patentino di sub, le certificazioni professionali, tutto in un unico strumento, in modo tale da poter fornire queste informazioni a chi le richiede in modo sicuro, potendosi fidare dell'autenticità e della validità", conclude.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

PagoPa, Fatarella: “Dpi è alla base della nostra missione”

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(Adnkronos) – "Il concetto Dpi – Infrastrutture Pubbliche Digitali è alla base della nostra mission e del nostro modo di lavorare. La nostra missione consiste nel creare e sviluppare piattaforme digitali per semplificare l'interazione tra cittadini e pubblica amministrazione e supportare la costituzione di un ecosistema digitale di servizi pubblici. Le nostre piattaforme impattano sulla vita di milioni di cittadini ed è per questo che nascono inclusive e prevedono cioè diverse modalità di accesso". Sono le parole di Maurizio Fatarella, direttore generale di PagoPA, a margine dell’incontro intitolato ‘Infrastrutture digitali al servizio di cittadini e imprese’, tenutosi nella cornice del Festival dell'Economia di Trento, in programma dal 23 – 26 maggio 2024 e organizzato da Fondazione Hub Innovazione Trentino (Hit). Una discussione sul ruolo dei sistemi pubblici digitali e sulle opportunità che questi abilitano per imprese e cittadini. Sul tema, il Trentino si pone come laboratorio d’avanguardia su scala nazionale ed europea grazie alla collaborazione tra Fbk e i più importanti attori di questa trasformazione, PagoPa e Ipzs. Fondazione Hit – Hub Innovazione Trentino, quindi, ha organizzato una tavola rotonda in collaborazione con Fondazione Bruno Kessler e la Provincia autonoma di Trento, nell'ambito del Festival dell'Economia. L’evento ospita interventi dei più importanti interlocutori istituzionali internazionali: Ocse e Commissione Europea. Tema del dibattito le Digital Public Infrastructures (Dpi), che da un anno a questa parte sono al centro dell’agenda internazionale per una trasformazione digitale che pone l’accento su protocolli, standard e soluzioni aperte, e che rappresentano un approccio in grado di creare le condizioni ideali per la crescita di servizi digitali pubblici e privati, con un accesso equo e inclusivo per tutta la popolazione. "Le nostre piattaforme nascono basate su standard aperti, sicure, affidabili, scalabili e predisposte per poter operare in maniera interconnessa – riprende Fatarella – la loro diffusione ha generato importanti benefici su tutto il sistema, soprattutto in termini di efficienza e di innovazione. Grazie a queste esperienze oggi siamo qua con i nostri partner per poter lavorare sul digital wallet, la nuova DPI di ultima generazione", conclude.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Marinari (Humanitas): “Contro obesità arma più efficace ma farmaci aiutano”

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(Adnkronos) – “I nuovi farmaci per la terapia del sovrappeso e dell'obesità, ovvero semaglutide e tirzepatide in arrivo, sono molto interessanti perché riducono il senso di fame, offrendo quindi una perdita di peso senza le enormi fatiche a cui il soggetto affetto da obesità si deve sottoporre se non ricorre alla chirurgia. Non sono farmaci antagonisti alla chirurgia, direi che più che altro si tratta di una sinergia. La chirurgia risulta essere oggi ancora il mezzo più efficace che abbiamo per curare l'obesità di terzo grado e anche di secondo ma nell'obesità di primo grado questi farmaci sono in grado di darci ottimi risultati senza dover ricorrere per forza di cose a un intervento di chirurgia bariatrica”. Così Giuseppe Maria Marinari, responsabile Unità operativa Chirurgia bariatrica all'Irccs Humanitas di Milano, a margine del 32.esimo Congresso nazionale della Società italiana di chirurgia dell'obesità (Sicob) dal titolo 'Obesità: alla ricerca di una nuova alleanza terapeutica', in programma dal 23 al 25 maggio a Giardini Naxos (Messina) e che vede la presenza di oltre mille specialisti provenienti da tutta Italia. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Covid ‘vaccinazione preventiva’ anti cancro, lo studio

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(Adnkronos) – Il virus Sars-Cov-2 ha molecole simili a quelle tumorali. Persone vaccinate o che hanno contratto l'infezione da Coronavirus mostrano una risposta immune crociata: l’esposizione agli antigeni del virus potrebbe rappresentare una "vaccinazione preventiva" per i tumori soprattutto del seno, fegato, colon e melanoma. Lo dimostra, per la prima volta, uno studio tutto italiano, condotto dall’Istituto dei tumori di Napoli, che sarà pubblicato sulla rivista 'Frontiers in Immunology'.  Il lavoro descrive che il virus Sars-CoV-2 presenta nelle sue proteine antigeni che condividono una elevata omologia di sequenze e di conformazione con antigeni espressi dalle cellule tumorali. In particolare, questi ultimi sono specificamente espressi dalle cellule del tumore al seno, al fegato, al colon e del melanoma. Inoltre, viene dimostrato che cellule del sistema immunitario (linfociti T), da soggetti vaccinati o che hanno contratto l’infezione da Sars-CoV-2, sono in grado di cross-reagire con gli antigeni virali e tumorali. Questo fenomeno, definito “mimetismo molecolare", suggerisce che la risposta immunologica indotta dagli antigeni virali e, di conseguenza, la memoria immunitaria che si è venuta a stabilire, può rappresentare una protezione nei confronti dello sviluppo di un tumore. "Questo risultato, ottenuto anche con il supporto dell’Unità del Laboratorio di patologia clinica dell’Istituto Pascale, diretto da Ernesta Cavalcanti – spiega Luigi Buonaguro, direttore del Laboratorio di Modelli immunologici innovativi, coordinatore dello studio – ha una potenziale ricaduta di notevole rilevanza medica a livello globale. In precedenza, sono stati riportati casi aneddotici di regressione tumorale in soggetti con Covid-19, incluso nel nostro Istituto. Ma questa è la prima volta che viene dimostrato il meccanismo secondo il quale questo fenomeno avverrebbe – sottolinea – Infatti, grazie alla notevole esperienza acquisita dal nostro gruppo di ricerca nel settore specifico del mimetismo molecolare, è la prima volta che non solo vengono descritte in dettaglio le similitudini tra molecole del virus Sars-CoV-2 e quelle tumorali ma anche la capacità delle cellule del sistema immunitario di cross-reagire con tali molecole". In futuro i dati epidemiologici dovranno confermare il reale impatto di tale mimetismo molecolare sul numero di nuovi casi dei tumori al seno, al fegato, al colon e del melanoma. Se questo effetto sarà avvalorato, la pandemia avrà avuto anche una ricaduta positiva sulla popolazione mondiale – fanno notare i ricercatori – fornendo uno "scudo protettivo" nei confronti di patologie tumorali con grande impatto sociale. Questo è "uno studio di grande interesse", commenta il direttore scientifico dell'Irccs partenopeo, Alfredo Budillon, confermando che "il mimetismo molecolare può essere sfruttato per il disegno di vaccini terapeutici antitumorali personalizzati su cui in Istituto stiamo da tempo lavorando". "Sono estremamente orgoglioso – aggiunge il direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi – di questo risultato, frutto di un progetto disegnato e condotto interamente all’interno del nostro Istituto, che potrà avere un possibile impatto di straordinaria portata sulla salute della popolazione mondiale". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Morbillo, ad aprile 145 casi contro 1 del 2023

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(Adnkronos) – "Nel mese di aprile 2024 sono stati notificati in Italia 145 casi di morbillo, un numero in aumento sia rispetto ai casi registrati a marzo (124)" di quest'anno, "sia rispetto a quelli di aprile 2023 (1)". E' quanto riporta l'ultimo bollettino del sistema di sorveglianza epidemiologica nazionale curato dall'Istituto superiore di sanità. Da inizio 2024 i casi sfiorano i 400, a quota 399.  Dei 399 casi notificati nel nostro Paese dall'1 gennaio al 30 aprile di quest'anno – si legge nel bollettino – 348 (87,2%) sono confermati in laboratorio, 16 probabili e 35 possibili; 30 dei casi segnalati (7,5%) sono importati. I contagi sono stati riferiti da 16 Regioni/Province autonome, con Lazio, Sicilia, Emilia Romagna e Toscana che hanno riportato complessivamente il 68,7% dei casi (274 su 399). A livello nazionale l'incidenza è stata di 20,3 casi per milione di abitanti. La più alta è stata osservata in Abruzzo (59,1/milione), seguito da Lazio (58,9/milione) e Sicilia (46,9/milione).  L'età mediana dei casi segnalati è 31 anni (range 0-69 anni). Oltre la metà dei casi (50,9%) ha un'età compresa tra 15 e 39 anni e un ulteriore 25% ha più di 40 anni. Tuttavia, l'incidenza più elevata è stata osservata nella fascia d'età 0-4 anni (83,4 casi per milione). Sono stati segnalati 17 casi in bambini con meno di un anno di età.  Lo stato vaccinale è noto per 363 casi dei 399 registrati (91%), di cui 323 casi (89%) erano non vaccinati al momento del contagio, 22 (6,1%) erano vaccinati con una sola dose e 14 (3,8%) con 2 dosi. Per i rimanenti 4 casi (1,1%) non era noto il numero di dosi effettuate. Sul totale dei casi notificati, 127 (31,8%) hanno riportato almeno una complicanza. Le complicanze più frequenti sono state epatite/aumento delle transaminasi (56) e polmonite (54). E' stato segnalato un caso di encefalite in un giovane adulto, non vaccinato. Per il 50,1% dei casi (200 su 399) viene riportato un ricovero e per ulteriori 64 una visita in pronto soccorso. "Dal 2023 sono in corso aumenti significativi nel numero di casi e di epidemie di morbillo a livello globale, incluso in diversi Paesi europei. Anche in Italia si osserva un notevole aumento dei casi di morbillo nel 2024, in particolare nei mesi di marzo e aprile, la maggior parte dei quali si è verificata in persone non vaccinate. Circa 3 quarti dei casi segnalati nei primi 4 mesi dell'anno sono adolescenti e adulti: questi dati suggeriscono che sono presenti ampie quote di persone suscettibili in queste fasce di età". Lo sottolineano gli esperti del Dipartimento di Malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità, commentando l'ultimo bollettino del sistema di sorveglianza curato dall'Iss. "Preoccupano anche i casi segnalati nei bambini sotto l'anno di età, troppo piccoli per essere vaccinati, che dipendono quindi dalla copertura vaccinale nella popolazione per essere protetti dal morbillo – precisano gli specialisti – e i casi tra gli operatori sanitari". La sorveglianza Iss monitora anche i casi di rosolia: dal 1 gennaio a fine aprile in Italia stato segnalato un caso di rosolia, classificato come possibile. La sorveglianza epidemiologica nazionale su morbillo e rosolia è coordinata dal Dipartimento di Malattie infettive dell'Iss (Reparto Epidemiologia, biostatistica e modelli matematici e Laboratorio nazionale di riferimento per il morbillo e la rosolia), con il contributo della rete nazionale di laboratori regionali di riferimento (MoRoNet).   —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Aviaria, la preoccupazione degli esperti: “Vediamo solo la punta dell’iceberg”

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(Adnkronos) –
"Quella che vediamo oggi" dell'influenza aviaria "è sicuramente la punta di un iceberg" ancora sommerso, "di una situazione che nella realtà è probabilmente molto più pesante di quella che riusciamo a monitorare sia sul versante animale sia, temo, su quello umano". E' il pensiero di Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università Statale di Milano, che commenta all'Adnkronos Salute il secondo caso umano di infezione da virus H5N1 segnalato dagli Usa come associato all'epidemia che sta circolando tra i bovini da latte.  "Le manifestazioni individuate" nei due pazienti descritti finora, due lavoratori del settore lattiero-caseario in Texas e in Michigan, "sono in fondo sintomi non pesanti, una congiuntivite", osserva l'esperto. "Ma quando avviene uno spillover" e il salto di specie di un patogeno all'uomo di consolida, precisa, "a livello macroscopico", sui grandi numeri, "si possono evidenziare casi spesso gravi".  
Il virologo auspica "davvero un coordinamento sulla sorveglianza umana e animale, anche in Italia, anche in Europa – esorta – perché è dal 1997 che questo virus lavora per adattarsi all'uomo" ed "è ovvio che con una grande diffusione" nei mammiferi "i rischi aumentano: più casi, più probabilità di varianti. Anche se i virus influenzali non sono bravi come Sars-CoV-2 nel selezionare velocemente nuovi mutanti, anche l'influenza – evoca Pregliasco – nelle precedenti pandemie ci ha già fatto vedere cosa può fare".   "Il tema dell'influenza aviaria purtroppo sapevamo che avremmo dovuto raccontarlo. Viene da troppo lontano e chi ha studiato questo fenomeno, Ilaria Capua ad esempio, sa bene che da 20-25 anni questo virus di aviario non ha nulla ed è dei mammiferi e degli esseri umani. Ho paura che questo secondo caso umano di influenza aviaria H5N1 in Usa sia solo la punta dell'iceberg, ma sotto cosa c'è? Siamo certi che non ci siano casi di trasmissione interumana? Siamo certi che siano gli unici casi riportati? Non commettiamo gli stessi errori con il Covid in Cina: ovvero una sottovalutazione del fenomeno perché potrebbe essere un problema politico", afferma all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive all'ospedale policlinico San Martino di Genova.  "Dobbiamo attrezzarci perché questo virus ha fatto il giro del mondo, Usa, Canada, Australia, Sud Est asiatico, e sugli animali è pandemico – avverte – Poi la trasmissione sull'uomo e da uomo-uomo prima o poi accadrà, non è questione di se, ma di quando. La domanda che mi pongo: l'Italia è preparata per affrontare un potenziale pandemico? Abbiamo vaccini e farmaci? Il Piano pandemico italiano – si chiede l'infettivologo – è stato mandato alle Regioni? A me mi risulta che stiamo fermi a ottobre-novembre 2023 e da allora non ho più sentito parlare del piano. Negli ultimi 2 anni si è evitato di affrontare l'argomento da un punto di vista tecnico, ma" lo si è trattato da un punto di vista "solo politico. Un errore".   —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Leo, il cane cieco campione nella ricerca del tartufo: ecco la sua storia

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(Adnkronos) – La bella storia di Leo, il cane cocker spaniel, cieco da oltre tre anni, campione nella ricerca del tartufo e di Lara, una splendida cagnolina “Springer Spaniel” che ormai da mesi lo accompagna nei boschi per affinare l’olfatto ed apprendere le tecniche di ricerca, ha fatto centro nei cuori di un gruppo di 23 studenti e studentesse americani, provenienti da Pittsburgh in Pennsylvania, da qualche giorno in Italia per prendere parte ad un progetto sulle eccellenze agro-alimentari, il cibo, fra cui il distretto del tartufo di cui Città di Castello ne è senza dubbio la “capitale” (il Comune è secondo, sempre a livello nazionale, solo a Forlì come incidenza dei tartufai sulla popolazione,).  Leo e Lara al guinzaglio del loro conduttore e “amico di sempre, il proprietario ‘cavatore’ Lorenzo Tanzi, 71 anni, esperto e storico divulgatore dell’affascinante mondo che ruota attorno alla secolare tradizione della raccolta dei tartufi, hanno dato il meglio di sé nell’ambito di una prova simulata di ricerca che si è svolta presso un’area del parco Alexander Langer. I 23 studenti universitari americani accompagnati dalla loro docente e dalla responsabile in Italia del progetto hanno assistito interessati alla inedita lezione pratica e teorica della ricerca grazie alla chiarissima esposizione dell’esperto tartufaio e dei suoi due splendidi cani che in pochi minuti, guidati dal loro impareggiabile fiuto, sono riusciti nell’impresa di scovare esemplari profumati di tartufo nero ( tratufo d’estate o “scorzone” ) di ottima pezzatura. Attraverso questi due straordinari amici a “quattrozampe” gli studenti americani hanno potuto apprendere in diretta titte le fasi della secolare cerca del tartufo che appartiene alla storia della comunità tifernate e umbra.  “Una giornata memorabile – ha commentato Tanzi al termine della lezione: “Leo e Lara sono stati felici di tanta attenzione e lo hanno dimostrato impegnandosi a fondo nello scovare i tartufi”. Nonostante l’aggravamento del quadro clinico che ha reso necessario un ulteriore intervento agli occhi, ‘Leo’, alla soglia di 12 anni, cieco da oltre tre anni, si fa trovare sempre pronto per la cerca del tartufo assieme a Lara, la cagnolina “Springer Spaniel” che lo segue come un ombra nei boschi quando si cimenta nella ricerca del tartufo. “La presenza di questa prestigiosa delegazione di studenti americani ci rende orgogliosi e ci spinge ad andare avanti nelle attività di divulgazione delle nostre tradizioni fra cui la cerca del tartufo da due anni riconosciuta come patrimonio mondiale dall’Unesco”, ha proseguito Lorenzo Tanzi che subito dopo la prova pratica è salito in cattedra nella sala “Godioli&Bellanti” della Scuola di Arti e Mestieri, “G.O. Bufalini” alla presenza del Presidente, Giovanni Granci, del direttore Marco Menichetti e dei membri del Cda del plurisecolare centro di formazione, da qualche anno Asp, azienda di servizi pubblici alla persona (unica in Italia che fa anche formazione rivolta ai giovani, 150 allievi oggi nei servizi della ristorazione, meccanica, riparazioni auto e moto, acconciatori).  “Forte di una tradizione ormai centenaria, la Bufalini si è rinnovata captando le sfide della modernità inserendosi con tenacia nel mercato moderno, intercettandone le richieste anche quelle rivolte ad un ambito internazionale come quello che oggi, grazie agli studenti americani e ai loro docenti ha partecipato con interesse ed entusiasmo ad un progetto sulle eccellenze italiane, quelle agro-alimentari, che a Città di Castello non poteva che avere al centro il tartufo e la filiera che lo contraddistingue, dalla cava alla tavola”, ha concluso Granci prima di prendere parte alla degustazione di un menu a base di tartufo realizzato con maestria dallo chef, Andrea Cesari, docente di cucina presso la Scuola di Arti e Mestieri. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Formazione, Fond. Diasorin: al liceo scientifico G. Terragni primo premio concorso nazionale Mad for science

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(Adnkronos) – Il liceo scientifico G. Terragni di Olgiate Comasco (CO) si è aggiudicato questa mattina il primo premio della ottava edizione del concorso nazionale Mad for science, promosso dalla Fondazione Diasorin, con il progetto 'PLA: un futuro sostenibile?'. Il team, composto dagli studenti Speranza Avino, Noemi Caputo, Marco Bonardi, Giovanni Gaion, Beatrice Mauri e guidato dalla Professoressa Silvia Boi ha vinto 75 mila euro per implementare il proprio biolaboratorio a partire dall’anno scolastico in corso. Al secondo posto si è classificato il liceo scientifico L. Da Vinci di Maglie (LE) con il progetto 'Proactive S-Healing: colla chirurgica multicomponente per la protezione attiva delle ferite', a cui viene riconosciuto un premio di 45 mila euro. Il liceo scientifico ad opzione scienze applicate I. Newton di Chivasso (TO), con il progetto 'Studio dell’effetto di probiotici di ultima generazione (VLS#3) su ceppi di Lattobacilli coltivati in un ambiente 3D fluidodinamico', si è aggiudicato il terzo premio pari a 30 mila euro. Il Liceo scientifico ad opzione scienze applicate G. Galilei – M. Vetrone di Benevento (BN), il Liceo scientifico N. Braucci di Caivano (NA), il Liceo scientifico A. Farnese di Vetralla (VT), il Liceo scientifico ad opzione scienze applicate B. Varchi di Montevarchi (AR); il liceo scientifico ad opzione scienze applicate E. Majorana – E. Corner di Mirano (VE) hanno, infine, ricevuto il premio finalisti dell’importo pari a 10 mila euro ciascuno, come riconoscimento dell’importante lavoro di qualità.  La Challenge Mad for science 2024, aperta ai licei scientifici, ai licei classici con curvatura biomedica e agli istituti tecnici, si è svolta in presenza stamani presso le Officine Grandi Riparazioni di Torino e ha visto la partecipazione dei migliori 8 Istituti italiani giunti alla finale odierna dopo due rigorose selezioni tra le oltre 140 scuole partecipanti provenienti da tutta Italia. I team giunti alla finalissima si sono aggiudicati un montepremi totale di 200 mila euro. A valutare i progetti finalisti la giuria presieduta da Francesca Pasinelli, presidente della Fondazione Diasorin, consigliere delegato della Fondazione Telethon e presidente di giuria della finale; Irene Bozzoni, professore ordinario di Biologia molecolare all’Università La Sapienza di Roma e Senior Researcher all’Istituto italiano di tecnologia; Massimo Bucciantini, Dipartimento di Filologia e Critica delle letterature antiche e moderne dell’Università di Siena; Pier Paolo Di Fiore, professore ordinario di Patologia e Fisiopatologia generale presso l’Università degli Studi di Milano e direttore del programma di Novel Diagnostics presso l’Istituto europeo di oncologia di Milano e Ruggero Pardi, professore ordinario di Patologia generale all’Università Vita Salute dell’Istituto San Raffaele di Milano.  Le scuole che hanno partecipato al contest nazionale si sono confrontate sul tema delle 'Biotecnologie rosse, gialle e bianche per aiutarci a salvaguardare la Salute delle persone e del Pianeta' elaborando 5 esperienze didattiche laboratoriali innovative e coerenti con il tema proposto per dimostrare come le biotecnologie possano essere esplorate anche nel contesto di un laboratorio scolastico su un tema sempre più attuale come quello della salute delle persone e del Pianeta. Nel codice colore delle biotecnologie, quelle rosse trovano applicazione nel campo della medicina e della salute, quelle gialle sono legate all’alimentazione e alla produzione di alimenti, mentre le bianche sono legate ai processi industriali.  “Ogni anno, la qualità e l'originalità dei progetti presentati dai team in gara ci sorprendono, confermando le enormi potenzialità dei giovani talenti nel nostro Paese. La selezione dei vincitori dei tre premi è stata estremamente difficile. Il progetto presentato dal liceo G. Terragni ha saputo distinguersi per l’interesse del tema, i presupposti teorici del progetto e il rigore metodologico nel disegno sperimentale", ha commentato Francesca Pasinelli, presidente della Fondazione Diasorin, consigliere delegato della Fondazione Telethon e Presidente di Giuria della finale. Il progetto Mad for Science si pone l’obiettivo di promuovere la cultura scientifica, sostenendo progetti che permettano a studenti e insegnanti di partecipare attivamente e consapevolmente al mondo della scienza”.  Il liceo scientifico G. Terragni di Olgiate Comasco si aggiunge all’albo d’oro del concorso le cui precedenti 7 edizioni sono state vinte rispettivamente dal liceo scientifico Galileo Galilei di Catania (2023), liceo scientifico Emilio Segrè di Mugnano di Napoli (2022), dal liceo scientifico Salesiano Valsalice di Torino (2021), dal liceo scientifico Filippo Buonarroti di Pisa (2020), dal liceo Ariosto Spallanzani di Reggio Emilia (2019), dall’Istituto Statale (indirizzo liceo scientifico) Augusto Monti di Asti (2018) e dall’Istituto di Istruzione Superiore Pellati (indirizzo liceo scientifico Galileo Galilei) di Nizza Monferrato (AT) (2017). Le fasi e i momenti di avvicinamento alla finale di oggi possono essere rivisti sulla pagina Facebook Fondazione Diasorin, sul profilo Instagram fondazionediasorin e attraverso gli hashtag ufficiali #fondazionediasorin, #madforscience e #madforscience2024, mentre l’intera finale sarà disponibile sul canale YouTube della Fondazione Diasorin. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

“Non sembra lei”, criticato anche il ritratto ufficiale di Kate Middleton

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Dopo le critiche al ritratto "demoniaco" di Carlo, le contestazioni dei sudditi britannici toccano adesso a quello di Kate, definito per nulla somigliante alla principessa del Galles. Questa volta, il rosso "satanico", come alcuni commentatori avevano definito il colore che pervade quasi totalmente il dipinto e che avvolge il volto del re nel suo primo ritratto ufficiale dopo la sua incoronazione, e che aveva suscitato un'ondata di disappunto, lascia il passo a un'opera poco verosimile, che, nelle intenzioni, vorrebbe rappresentare la futura regina, ma che nella realtà sembrerebbe raffigurare addirittura un'altra persona.  I fan reali si sono rivolti ai social per esprimere i loro dubbi sul dipinto di Catherine Middleton che apparirà sulla copertina di luglio della rivista Tatler. Commenti come "almeno l'abito è riconoscibile"; "sembra il pessimo progetto di un diplomando!"; "è una parodia? Adoro l'artista… è molto elegante… ma il dipinto, sebbene adorabile… non assomiglia alla principessa del Galles", spadroneggiano su X. Ma c'è anche chi "si accontenta": "In realtà non mi dispiace, perché non penso che il dipinto fosse pensato per assomigliare alla principessa del Galles in modo realistico, ma più come un'immagine di lei che riconosciamo. Per me funziona"; "dipingere con qualunque mezzo tu scelga non è pensato per essere una foto, è un'interpretazione. Ha catturato davvero bene l'espressione della principessa". Alastair Sooke, capo critico d'arte del Daily Telegraph, è stato meno comprensivo, definendo il ritratto "brutto da far impazzire", mentre Kate Mansey, assistente redattore del Times, è stata più cauta: "Non sono sicura di cosa dire a riguardo, tranne, hmm…". Tatler ha descritto la copertina come di "grandezza storica" ​, definendo il dipinto un "ritratto di forza e dignità". L'autrice, la pittrice Hannah Uzor, ha detto che è "davvero importante catturare l'anima della persona" e che ha cercato di "avere un'idea di chi è Kate". "Tutti i miei ritratti sono costituiti da strati di personalità, costruiti con tutto ciò che posso trovare su di loro".  
Re Carlo III, svelato il nuovo ritratto ufficiale: è polemica per i costi
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Euro 2024, il 31 maggio azzurri a Coverciano: ecco i 30 convocati

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(Adnkronos) – A distanza di 1055 giorni dal trionfo di Wembley, inizia una nuova avventura europea per la Nazionale, che venerdì 31 maggio si radunerà al Centro Tecnico Federale di Coverciano per cominciare la preparazione a Euro 2024. Il Ct Luciano Spalletti – che giovedì 6 giugno diramerà la lista degli Azzurri che prenderanno parte al Campionato Europeo – ha convocato 30 calciatori per il raduno. Spicca l’assenza di Ciro Immobile, attaccante della Lazio, e di Manuel Locatelli, centrocampista della Juve. Prima chiamata in Nazionale per il difensore del Bologna Riccardo Calafiori, che nel 2022 aveva preso parte agli stage dedicati ai calciatori di interesse nazionale, e seconda convocazione per il centrocampista della Juventus Nicolò Fagioli a un anno e mezzo di distanza dalla prima e unica presenza in maglia azzurra in occasione dell’amichevole con l’Albania del novembre 2022.  Seconda chiamata anche per Raoul Bellanova (Torino) e Michael Folorunsho (Verona), già convocati a marzo per le due amichevoli negli Stati Uniti con Venezuela ed Ecuador. Tornano in Nazionale il centrocampista del Torino Samuele Ricci e il portiere della Lazio Ivan Provedel, assenti rispettivamente dal novembre 2022 e dal novembre 2023. Prima della partenza per la Germania, fissata per lunedì 10 giugno, la Nazionale disputerà due test amichevoli: martedì 4 giugno con la Turchia (ore 21, stadio ‘Renato Dall’Ara’ di Bologna) e domenica 9 giugno con la Bosnia ed Erzegovina (ore 20.45, stadio ‘Carlo Castellani’ di Empoli). All’indomani del match con la nazionale bosniaca l’Italia raggiungerà la Germania, dove nel quartier generale di Iserlohn sosterrà le ultime sedute di allenamento prima dell’esordio nel Campionato Europeo in programma sabato 15 giugno a Dortmund con l’Albania. 
Questi i convocati. Portieri: Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain), Alex Meret (Napoli), Ivan Provedel (Lazio), Guglielmo Vicario (Tottenham); Difensori: Francesco Acerbi (Inter), Alessandro Bastoni (Inter), Raoul Bellanova (Torino), Alessandro Buongiorno (Torino), Riccardo Calafiori (Bologna), Andrea Cambiaso (Juventus), Matteo Darmian (Inter), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Gianluca Mancini (Roma), Giorgio Scalvini (Atalanta); Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Nicolò Fagioli (Juventus), Michael Folorunsho (Hellas Verona), Davide Frattesi (Inter), Jorginho (Arsenal), Lorenzo Pellegrini (Roma), Samuele Ricci (Torino); Attaccanti: Federico Chiesa (Juventus), Stephan El Shaarawy (Roma), Riccardo Orsolini (Bologna), Giacomo Raspadori (Napoli), Mateo Retegui (Genoa), Gianluca Scamacca (Atalanta), Mattia Zaccagni (Lazio). —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Pertosse, allerta pediatri per epidemia: 3 morti da gennaio e +800% ricoveri

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(Adnkronos) – Anche in Italia è allerta per l’epidemia di pertosse, che ha fatto registrare tre morti dall’inizio del 2024 con un aumento dell’800% dei ricoveri rispetto allo scorso anno. A lanciarla è la Società italiana di pediatria, dopo l’allarme dell'Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control), che ha evidenziato quasi 60 mila casi di pertosse in tutta Europa nel corso del 2023 e sino ad aprile 2024, registrando un incremento di oltre 10 volte rispetto al 2022 e al 2021. In Italia la maggior parte dei contagi si è registrata in Campania, Sicilia e Lazio. "La pertosse è una malattia fortemente contagiosa e pericolosa, soprattutto nei primi mesi di vita e nei neonati che hanno un maggior rischio di complicanze e di decesso. In questa fascia di età la mortalità è compresa tra l'1 e l'1,5%. Possiamo tutelare questa popolazione particolarmente vulnerabile attraverso l’immunizzazione della mamma durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza, altamente sicura ed efficace nel proteggere i bambini ancora troppo piccoli per poter essere vaccinati – raccomanda la presidente della Sip, Annamaria Staiano – Invitiamo le donne in gravidanza a fare la vaccinazione contro la pertosse perché in gioco c’è la vita dei nostri piccoli. È inaccettabile che nel 2024 si possa morire a causa di malattie infettive per le quali esistono vaccini efficaci e sicuri”. In Italia da gennaio a maggio 2024 sono stati registrati 110 casi di pertosse, con oltre 15 ricoveri in terapia intensiva di piccoli lattanti e tre neonati deceduti. I dati, resi noti da Alfredo Guarino, presidente della sezione Campania della Sip, sono stati ottenuti nel corso di un progetto Pnrr, il progetto Inf-Act, che ha lo scopo di sviluppare nuove strategie per l’identificazione precoce, prevenzione e terapia di minacce infettive. I dati sono stati raccolti in 7 centri di elevata specializzazione distribuiti sull’intero territorio nazionale. "Abbiamo assistito a un aumento dei ricoveri per pertosse dell’800% rispetto al 2022 e al 2023, che hanno riguardato nella maggior parte dei casi neonati e lattanti non vaccinati sotto i 4 mesi di età. Il 95% delle madri di questi bambini non era vaccinata e l’80% non aveva ricevuto alcuna informazione sulla disponibilità di una vaccinazione prenatale", afferma Guarino, coordinatore della rete clinica Inf-Act, precisando che "i dati si riferiscono a bambini ospedalizzati in condizioni cliniche serie e sono quindi certamente da considerare casi gravi. Sono, dunque, solo la punta dell’iceberg rispetto alla circolazione della pertosse, in quanto non sono considerati i casi non ospedalizzati".  "Particolarmente preoccupante la situazione in Campania – sottolinea – dove abbiamo registrato oltre 30 ricoveri di lattanti affetti da pertosse nei centri di malattie infettive pediatriche di Napoli”.  E dalla Sicilia arriva un grido dall’allarme. "Quaranta tra neonati e lattanti con pertosse sono stati intercettati negli ultimi 5 mesi al pronto soccorso dell’ospedale di Cristina di Palermo, che è il punto di riferimento della Sicilia occidentale. Di questi 10 sono finiti in terapia intensiva neonatale. Nella precedente stagione non si era visto un solo caso", riferisce Domenico Cipolla, presidente della sezione Sicilia della Società italiana di pediatria e responsabile del pronto soccorso pediatrico dell’ospedale. “Le coperture vaccinali nelle donne in gravidanza in Sicilia sono estremamente basse". Nel Lazio, 17 piccoli pazienti sono stati ricoverati per pertosse nei primi 4 mesi del 2024 all’Umberto I di Roma, tre sono finiti in terapia intensiva. “Nello stesso periodo dello scorso anno avevamo registrato un solo caso. Questo è il primo picco epidemico di pertosse dopo il Covid-19", sottolinea Fabio Midulla, responsabile della Pediatria d’urgenza del policlinico capitolino e professore ordinario di Pediatria alla Sapienza di Roma. "Le ragioni non sono ancora chiare ma sembrano essere collegate a diversi fattori – spiega – tra cui le limitazioni causate dalla pandemia di Covid-19 che hanno interrotto la diffusione dei patogeni respiratori comuni, influenzando negativamente anche la copertura vaccinale".  "Per contrastare efficacemente la pertosse è fondamentale mantenere elevate coperture vaccinali in tutta la popolazione. Il vaccino contro la pertosse non conferisce un’immunità permanente, perdendo efficacia nel corso del tempo. Per questo motivo, oltre alla vaccinazione della donna in gravidanza, è essenziale – ricorda – fare tutti i richiami previsti dal calendario vaccinale ad ogni età: tre dosi nel primo anno di vita con l’esavalente, un richiamo al sesto anno, un richiamo ulteriore tra 12 e i 18 anni e poi ogni 10 anni".  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Torna Rimini Wellness Off, il grande fuorisalone del fitness, del benessere e dello sport

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(Adnkronos) – Dopo il successo della prima edizione, lo scorso anno, torna RiminiWellness OFF, il grande fuorisalone del fitness, del benessere e dello sport organizzato da Italian Exhibition Group e dal Comune di Rimini in concomitanza con la 18esima edizione di RiminiWellness. Palchi, palestre, attrezzature, occasioni di incontro e di allenamento: c’è davvero di tutto negli oltre 240 appuntamenti che da giovedì 30 maggio a domenica 2 giugno 2024, trasformeranno il centro storico, il Parco del Mare e la spiaggia di Rimini in una grande palestra a cielo aperto in cui verranno ospitati eventi, corsi, lezioni, incontri sui temi della salute e del benessere. Questa mattina, nella sala del Consiglio della Fiera di Rimini, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa con il presidente di IEG, Maurizio Ermeti, e l’amministratore delegato, Corrado Peraboni ad illustrare lo spirito di un’iniziativa rivolta a tutta la città e ai tantissimi turisti che saranno a Rimini nel primo week end di giugno. Presenti il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, e Luigi Angelini, Coordinatore RiminiWellness OFF. La filosofia di RiminiWellness OFF è quella di coinvolgere residenti e ospiti, dando a tutti l’occasione per scoprire e provare in prima persona l’attività più adatta alla propria condizione fisica e al proprio livello di preparazione. “RiminiWellness – ha spiegato il presidente di IEG, Maurizio Ermeti – è l’appuntamento di richiamo internazionale che sancisce l’apertura della stagione estiva sulla nostra Riviera: una manifestazione di grande successo e di grande richiamo che questo ‘fuori salone’ arricchisce ulteriormente portando l’energia e la vitalità della fiera in tanti spazi della città, offrendo a tutti la possibilità di toccare con mano i benefici di uno stile di vita attivo e sano. In tutto sono in calendario eventi che coinvolgeranno 42 organizzatori e 37 fra Associazioni e professionisti locali”. “RiminiWellness, The Wellness Experience Show – prosegue l’amministratore delegato di Italian Exhibition Group, Corrado Peraboni – sarà come sempre un evento ricco di tantissime novità, tutte da vivere. E RiminiWellness OFF è il nostro modo per coinvolgere nell’evento l’intera città. Dal 30 maggio al 2 giugno la Fiera di Rimini ospiterà decine migliaia di operatori (che spesso in questo caso sono anche appassionati), oltre 300 brand espositori, 200 ore di convegni e formazione e qualcosa come oltre 2000 ore di allenamento”. E non solo. Ad arricchire un cartellone già unico nel suo genere, arriverà quest’anno anche una vera e propria chicca: l’esposizione della Coppa Davis conquistata dall’Italia nello scorso novembre e che proprio in occasione di RiminiWellness farà tappa a Rimini (giovedì 30 e venerdì 31 nella Hall Sud della Fiera, mentre sabato 1 e domenica 2 sarà al Teatro Galli). —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Roland Garros, sorteggiato il tabellone: Sinner esordisce con Eubanks, Musetti sfida Galan

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(Adnkronos) – E' stato sorteggiato il tabellone del Roland Garros, seconda prova stagionale del Grande Slam, al via domenica prossima a Parigi. Sono 8, in attesa della conclusione delle qualificazioni, gli azzurri che scenderanno in campo al Bois de Boulogne. Due di loro tra le teste di serie di questa edizione del torneo. Jannik Sinner, numero 2 del mondo e del seeding, sfiderà lo statunitense Chris Eubanks.  Lorenzo Musetti, numero 31 del ranking e 30 del seeding, affronterà il colombiano Daniel Galan. Questi tutti gli accoppiamenti degli italiani: Fognini-Van de Zandschulp (Ned); Musetti (30)-Galan (Col); Darderi-Hijikata (Aus); Cobolli-Qualificato/lucly loser; Nardi-A.Muller (Fra); Arnaldi-Fils (29, Fra); Sonego-Humbert (17, Fra); Sinner (2)-Eubanks (Usa).   Se Sinner sarà in campo al Roland Garros? “Certo, è confermatissimo che giocherà a Parigi”. Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il presidente del Coni Giovanni Malago', intervistato da Giorgio Lauro ed Enzo Iacchetti. Ieri il 22enne altoatesino ha testato la sua condizione sul campo centrale scambiando con uno sparring partner d'eccezione: il 34enne giapponese Kei Nishikori, finalista allo Us Open 2014. Le ultime settimane sono state particolarmente travagliate per il campione dell'Australian Open, che si era fermato dopo Madrid per il problema all'anca destra che lo ha costretto al forfait al Foro Italico. Dopo alcuni giorni di controlli e terapie al J-Medical di Torino, era rientrato a Monte Carlo, dove insieme al suo staff aveva ripreso in mano la racchetta.    —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Inps, Vittimberga: “Siamo ente previdenziale più grande d’Europa”

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(Adnkronos) – "L'Inps è una realtà numericamente molto importante: si contano, infatti, 28mila dipendenti ed è l'ente previdenziale più grande d'Europa, che raccoglie assistenza, previdenza e una serie di prestazioni sempre maggiore a favore dell'utenza e delle imprese, siamo arrivati a quasi 500 prestazioni”. Lo ha sottolienato Valeria Vittimberga, direttrice generale dell’Inps, a margine del panel ‘Legalità e valore pubblico: la sfida di guidare il più grande Istituto previdenziale d’Europa’, in cui ha approfondito gli indirizzi e l’azione amministrativa che caratterizzeranno il suo mandato, nella cornice del Forum Pa 2024, in programma a Roma dal 21 al 23 maggio, con un ricco programma di eventi e iniziative dedicate alla trasformazione digitale, al welfare e ai servizi al cittadino.  “L’Inps è un'istituzione che, nonostante la mole e la dimensione finanziaria che la coinvolge, non è elefantiaca. Questo è quello che consideriamo il nostro punto di forza, in quanto siamo molto radicati sul territorio e anche nelle piccole realtà, quindi raggiungiamo in maniera più efficace e più veloce gli utenti che si trovano su tutto il territorio nazionale – spiega la neo direttrice dell’Inps – Siamo una Direzione che pensa per obiettivi e per lavoro di squadra. Quindi, abbiamo utilizzato i fondi Pnr per tanti progetti innovativi nei confronti dell'utenza”. Nell'ambito del Forum Pa, l’Inps si è inserito presentando i propri progetti e le proprie esperienze all’avanguardia in materia di semplificazione dei servizi, digitalizzazione e comunicazione multicanale. Nell’ambito del programma congressuale ufficiale della manifestazione si è svolta, infatti, la Rubrica “Lavoro e welfare”, all’interno del quale la Direzione centrale Comunicazione dell’Inps ha raccontato il proprio approccio multicanale, l’affinamento degli strumenti di ascolto e dialogo con tutti gli stakeholder, il valore generato dal senso di appartenenza e identità dei propri dipendenti. “Speriamo di poter mettere questi strumenti anche a disposizione di una migliore relazione con le altre pubbliche amministrazioni, in quanto finalmente l'utente non debba parlare di pubbliche amministrazioni al plurale, ma di pubblica amministrazione al singolare e avere un dialogo unico e corretto – continua Vittimberga – In tale contesto abbiamo molti progetti futuri: stiamo lavorando alla costituzione di un fascicolo del cittadino, che risolverà anche alcuni problemi di interfaccia, eccessivamente dispersiva, con tutte le amministrazioni”. La neo direttrice è chiamata a guidare una macchina complessa, pilastro del Welfare del Paese, che alimenta e sostiene una rete di protezione sociale fatta di più di 400 diverse prestazioni erogate a 42 milioni di cittadini-utenti. Questa nomina a nuova direttrice generale dell’Inps avviene in un momento importante, in una fase di ricambio generazionale dell'Istituto e di definizione di nuovi equilibri tra il centro e il territorio. Contestualmente l’Inps è attivamente ingaggiato nell'attuazione del PNRR ed è protagonista della digitalizzazione della Pa. “Molte delle prestazioni delle ultime politiche governative, di cui l'Inps è chiamato a essere l'attore principale nell'erogazione e nell'elaborazione, sono derivanti dalle necessità di fornire gli strumenti economici per ridurre le disuguaglianze e andare a recuperare il tessuto lavorativo di coloro che ne sono usciti fuori – afferma – Penso alla misura del Siisl, molto importante nel mondo delle politiche attive del lavoro, che è tesa a dare degli strumenti di lungo periodo per l'inclusione sociale, come gli strumenti dell'assegno unico universale, ma anche a tutte le altre prestazioni che ne sono corollario”. L’Istituto ha partecipato al Forum Pa 2024 con un proprio spazio espositivo personalizzato, in condivisione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Inail, Inapp, Inl. Lo spazio è dedicato alla presentazione dei migliori progetti dell’Istituto e all’incontro con un pubblico di operatori pubblici. Ed è stata, inoltre, allestita una postazione per offrire il servizio di consulenza e informazione ai cittadini.  Tra gli strumenti atti a ‘recuperare il tessuto lavorativo’, la neo direttrice dell’Inps si sofferma su alcune di essi: “Ad esempio, tutte quelle prestazioni atte ad aiutare le giovani coppie a potersi strutturare in famiglie che vedono i figli come un valore e non come un problema nella gestione della propria vita lavorativa, nonché anche come uno strumento di riduzione delle disuguaglianze tra famiglie, come il sistema di assistenza degli anziani, sempre più orientato verso la presa in carico dell'anziano come risorsa che non va istituzionalizzata ed emarginata, ma va presa in carico in una dimensione multidimensionale nella valutazione delle sue necessità e anche la valorizzazione degli anziani attivi attraverso la valorizzazione della Silver Economy e attraverso delle forme flessibili di fuoriuscita dal mondo del lavoro, che permettano un passaggio di competenze e una staffetta intergenerazionale”, conclude Vittimberga. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)