(Adnkronos) – Dopo due anni e mezzo dall'invasione dell'Ucraina, la Corte Penale Internazionale è riuscita a produrre solo un mandato di cattura per Vladimir Putin e solo per l'accusa di aver deportato bambini dal territorio ucraino con lo scopo di sottrarli alle loro famiglie e rieducarli secondo la cultura russa. Niente per il massacro di Bucha, per le fosse comuni di Izium dove sono stati ritrovati 447 cadaveri, niente per i missili sui civili, sugli ospedali, sulle centrali elettriche. Ora il Procuratore Generale Karim Ahmad Khan, dopo sei mesi di guerra tra Israele e Hamas e senza aver compiuto alcuna indagine degna di questo nome, chiede in contemporanea l'arresto di Netanyahu, del ministro della Difesa Gallant e dei vertici di Hamas Sinwar, Al Masri e Haniyeh. Mettendo sullo stesso piano lo Stato di Israele e la milizia terrorista che ha rivendicato con orgoglio e sadismo il brutale attentato del 7 ottobre. È la prima volta che accade per il capo di governo in carica di un Paese democratico, ed è una mossa in totale contrasto con lo Statuto di Roma che regge la Corte istituita nel 2002 all'Aia. Non solo perché Israele (come Stati Uniti, Russia, Cina) non ha mai aderito alla Corte. Ma perché il suo – unico – compito è quello di giudicare i criminali di guerra quando i loro ordinamenti giudiziari non vogliono o non possono farlo. E mentre a Gaza non esiste giudice che si sognerebbe di indagare i boss della guerra permanente, Benjamin Netanyahu è sotto indagine dal 2016 e sotto processo dal 2019. Il sistema giudiziario israeliano, e con esso una grossa fetta della popolazione, lo ha sfidato apertamente quando ha provato a far passare una radicale riforma della giustizia. Se si è macchiato di crimini di guerra o contro l'umanità (almeno il genocidio, il procuratore Khan, glielo ha risparmiato), potrebbe senza dubbio essere messo sotto inchiesta dai magistrati del suo Paese. Eppure il procuratore non sembra essere alla ricerca della giustizia, non avendo (lui o altri suoi colleghi) messo piede a Gaza. Un gruppo di funzionari dall'Aia doveva atterrare in Israele due giorni fa per discutere di fatti e prove, ma Khan aveva già deciso che la guerra in Medio Oriente dovrà essere la sua “eredità duratura” (lo scrive il “Financial Times”), e ha preferito fare il suo annuncio bruciando le tappe. Il primo capo di accusa è quello di aver “affamato i civili come strumento di guerra”, con 31 abitanti della Striscia che sarebbero morti di malnutrizione e disidratazione.
Secondo i dati israeliani, 542.570 tonnellate di aiuti e 28.255 camion di viveri sono entrati a Gaza dall'inizio del conflitto. Dunque, anche se queste morti sono state causate dalla terribile condizione in cui si trova oggi Gaza, non si può dire che siano frutto di un piano deliberato e univoco. Mentre Hamas negli ultimi 20 anni ha preso i miliardi di euro in aiuti umanitari ricevuti dall'Europa e dagli Stati Uniti e li ha trasformati in kalashnikov, razzi, tunnel sotto gli ospedali usati come depositi di munizioni e carceri per prigionieri civili israeliani. Hamas ha trasformato Gaza in una fortezza militare e in una fabbrica eterna di disperazione e frustrazione esistenziale per la popolazione palestinese, Israele da sei mesi reagisce (per quanto in modo violentissimo) al più efferato attentato mai subito contro la sua stessa esistenza.
Nelle prossime settimane, tre giudici dovranno stabilire se le richieste di arresto sono legittime. Ma la decisione non avrà nessun effetto concreto: l'ex presidente sudanese Omar Bashir ha un mandato sulla testa dal 2009 per lo sterminio in Darfur e non è mai stato catturato.
Quello che cambierà sarà l'atteggiamento degli Stati Uniti nei confronti della Corte Penale Internazionale: Washington ha firmato ma non ha mai ratificato lo Statuto, e durante la presidenza Trump c'era stato un ulteriore irrigidimento (si parlava di perseguire soldati americani per le loro azioni in Afghanistan). Invece negli ultimi mesi sia l'Amministrazione Biden che alcuni membri del Congresso stavano lavorando per dare nuova linfa politica alla Corte, e favorire le indagini sui crimini commessi in Ucraina. La mossa del procuratore, definita “oltraggiosa” dal presidente americano, avrà come unico risultato di rendere ancora più settario e inefficace il diritto penale internazionale. (di Giorgio Rutelli) —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Israele come Hamas? Così il procuratore Khan mina il diritto penale internazionale
Pallavolo, Pedraglio (Bper Banca): “Crediamo in valori sport”
(Adnkronos) – “Siamo fermamente convinti del valore dello sport per i suoi insegnamenti di impegno, passione spirito di squadra, inclusione e solidarietà”. Lo ha detto Camilla Pedraglio, responsabile External relations di Bper Banca in occasione della presentazione della nona edizione del Bper Beach Volley Italia Tour che inizierà l'ultimo week end di maggio da Pescara fino e si concluderà a Bergamo a settembre. “Il beach volley – ha continuato Pedraglio – incarna questi principi e rappresenta una tradizione sportiva di eccellenza in Italia capace di radunare tantissimi appassionati. Siamo promotori e sostenitori del Bper Beach Volley Italia Tour fin dalla prima edizione e siamo felici di associare il nostro brand a questa manifestazione, certi che anche quest'anno sarà un'occasione di sport e socialità per atleti e tifosi”. Il tour composto da 8 tappe, oltre 1500 partite e più di mille partecipanti tra settore maschile e femminile ha visto nelle scorse edizioni oltre 100 mila spettatori e 1 milione e 250 mila persone coinvolte sui social network e dalle dirette streaming. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Pallavolo, Casali: “Bper Beach Volley Italia Tour è bel connubio che si rinnova”
(Adnkronos) – “Nove anni di questo tour, tanta emozione, tante spiagge oltre 2.500 chilometri in tutta Italia, un bel connubio che si rinnova con Bper". Così Thomas Casali, consigliere Aibvc e promoter dell'evento in occasione della presentazione della nona edizione del Bper Beach Volley Italia Tour che inizierà l'ultimo week end di maggio da Pescara fino e si concluderà a Bergamo a settembre. “E' fantastico approcciare l'estate pensando che ci sia questo Bper Tour che ci porta in giro per le spiagge di tutta Italia a praticare questo bellissimo sport – ha continuato Casali-. Ringrazio tantissimo Bper e Decathlon che da quest'anno è il nostro nuovo partner con per i palloni. Abbiamo fatto un salto di qualità e so che i giocatori apprezzeranno”. Tante novità con una certezza, ormai da tradizione che contraddistingue il torneo. Tutti possono partecipare con sportività e fair play grazie all''auto arbitraggio'. “Sportività, lealtà e amicizia sono cruciali – ha spiegato Casali – per cui ribadiamo la nostra formula che è quella dell''auto arbitraggio' che non vuol dire arbitrare gli altri, ma arbitrare se stessi. Un arbitraggio supervisionato, con dei delegati che, da fuori del campo, eventualmente vanno a dirimere quelle che sono le pochissime situazioni di discussione tra i giocatori. Credo che questo sia, dal punto di vista sportivo, un altro aspetto veramente importante di questo tour", ha aggiunto. "Chiunque può partecipare indipendentemente dal livello. Per Pescara avremo la sorpresa della partecipazione di una coppia nazionale argentina, la cui federazione ci ha chiesto la wildcard tecnica e quindi saremo felicissimi di ospitare Ramiro Sanchez e il suo socio che ha fatto addirittura le Olimpiadi di Tokyo”, ha concluso. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Turbolenza su volo Londra-Singapore, 20 passeggeri ancora ricoverati in terapia intensiva
(Adnkronos) – Restano ricoverati all'ospedale Smitivej di Bangkok 58 passeggeri – di cui 20 in terapia intensiva – del volo Londra-Singapore della Singapore Airlines, colpito ieri da una turbolenza estrema che ha provocato un morto e dozzine di feriti a bordo dell'aereo, costringendo i piloti a un atterraggio d'emergenza in Thailandia. Secondo l'ospedale dove sono stati curati 104 passeggeri del volo, diverse persone versano in condizioni critiche. Mentre l'unica vittima, un cittadino britannico di 73 anni, è deceduto durante il volo per un sospetto attacco cardiaco. Il Ceo di Singapore Airlines, Goh Choon Phong, si è scusato con i passeggeri affermando che la compagnia aerea è "molto spiacente per la traumatica esperienza" vissuta, riporta la Bbc. L'aereo, con 211 passeggeri e 18 membri dell'equipaggio a bordo, stava sorvolando il Myanmar, sul bacino dell'Irrawaddy, dopo dieci ore di volo, quando ha incrociato la turbolenza. In una dichiarazione in video diffusa oggi, Goh ha affermato che la compagnia sta "collaborando pienamente con le autorità competenti nelle indagini" su quanto accaduto. Singapore Airlines è considerata tra le migliori compagnie del mondo: gli incidenti sono rari. Il precedente con conseguenze fatali risaliva al 2000, quando un Boeing 737 si era schiantato in fase di decollo a Taiwan. Erano morti 83 dei 179 passeggeri. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Pallavolo, Casadei: “Cresce interesse su beach volley”
(Adnkronos) – “Cresce l'interesse per il movimento e le richieste anche dei promoter interni. Quest'anno ci siamo ritrovati ad avere più richieste di quelle che erano le tappe a disposizione quindi l'obiettivo di crescere come numero di tappe non sarà un problema in futuro". Parola di Gianluca Casadei, giocatore e oggi anche osservatore di giovani talenti, in occasione della presentazione della nona edizione del Bper Beach Volley Italia Tour che inizierà l'ultimo week end di maggio da Pescara fino e si concluderà a Bergamo a settembre. “Ho ancora tanta voglia di giocare e di trasmettere la passione che ho dentro per il beach volley – ha continuato Casadei – rimanendo in campo mi è ancora più facile trasmettere questa passione ai giovani e allo stesso tempo essere per loro un punto di riferimento e il punto di osservazione migliore è quello sempre del campo”. E una delle caratteristiche distintive ma fondamentali del tour è il fatto di giocare senza arbitro. Ormai è un'abitudine, dicono gli organizzatori, ma non va dimenticato il grande fair play: “ Si, non nascondiamo che l'aspetto tecnico di formare gli arbitri è sicuramente uno dei nostri prossimi obiettivi futuri – ha osservato Casadei – le perplessità iniziali sono state comunque sgominate, perché abbiamo trovato questa formula che ha dimostrato che gli atleti hanno un grande fair play, possono assolutamente portare a termine un torneo senza la direzione arbitrale e confermo che andando a giocare la scorsa settimana un torneo con gli arbitri non ho assolutamente percepito la differenza dal tour senza arbitri", ha concluso. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Roma, arriva Ghisolfi: sarà il nuovo responsabile dell’area tecnica
(Adnkronos) – Florent Ghisolfi nuovo responsabile dell'area tecnica della Roma. Lo rende noto il club sul suo sito. "L'As Roma è lieta di annunciare che Florent Ghisolfi entrerà a far parte del Club con il ruolo di Responsabile dell'Area Tecnica", si legge. Ghisolfi prende il posto lasciato libero dal general manager Tiago Pinto a febbraio. "Ex calciatore professionista, Ghisolfi ha iniziato la carriera di allenatore lavorando in diversi club francesi per poi affermarsi come dirigente. Nel 2019 è stato nominato Direttore Sportivo del Lens, dove ha posto le basi della squadra che avrebbe conquistato una storica qualificazione in Champions League. Nel 2022 è approdato al Nizza come Direttore Sportivo, contribuendo in modo decisivo alla valorizzazione della rosa della prima squadra e al suo ritorno nel calcio europeo. Il Club rivolge a Ghisolfi un caloroso benvenuto a Roma e gli auguri di buon lavoro". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Bper Beach Volley Italia Tour pronto a ripartire, al via da Pescara il 24/5
(Adnkronos) – Il Bper Beach Volley Italia Tour è arrivato al nono anno e non smette di stupire. Nonostante le nove stagioni sulle spalle, tra spiagge, coste, regioni, partite, schiacciate conserva ancora quel fascino e quello smalto delle prime edizioni. Sì, perché passano gli anni, ma come un buon vino si raffina e prende corpo con la sua semplicità, unicità, essenza e spettacolarità. Così, dopo un inizio nella fase invernale e la grande kermesse delle Club Series Finals di inizio maggio a Cesenatico ci si tuffa in una nuova, entusiasmante avventura. Centinaia di beacher saranno pronti a scatenarsi sugli arenili di tutta Italia, dove alle schiacciate sulla sabbia non mancheranno quegli elementi imprescindibili come la voglia di stare insieme, la musica, il divertimento, gli aperitivi al calare del sole e ovviamente tanto beach volley. Lo sport sarà abbinato al turismo, alla vacanza. Saranno quattro mesi e mezzo di attività in sei regioni della nostra bellissima Italia, otto location di grande fascino. L’Associazione Italiana Beach Volley Club, che organizza l’evento assieme all’ente promotore Asi e a Bper Banca, compagno prezioso e imprescindibile per la riuscita dello stesso da nove anni a questa parte, è pronta a scendere in nuovo in campo. Tutti i protagonisti schiacceranno con il pallone ufficiale Decathlon. Si inizierà nell’ultimo fine settimana di maggio, mentre l’ultima tappa sarà in programma a settembre. Diverse saranno le location storiche, ma anche tante altre nuove. Il circus è pronto a partire da La Prora di Pescara, spiaggia storica che richiamerà molti atleti e grande meta per il tutto il movimento. Nel mese di giugno si andrà in Toscana a Castiglione della Pescaia prima e Marina di Grosseto poi. Il Cieloverde Camping Village è una location dal grande fascino con uno spazio molto ampio dove ci si potrà divertire anche fuori dal campo. Sempre a giugno si andrà in Romagna, in uno degli arenili fulcro di questo sport come Cervia (Bagno Delfino). Poi a luglio si andrà nelle Marche, in un altro posto storico come Pesaro e il suo Circolo Maracanà nel primo week-end. Dopo un mese di stop tutti in Abruzzo con Roseto per il terzo anno consecutivo al Lido Mediterraneo, meta di tante battaglie sottorete e di grande spettacolo. Tra fine agosto e inizio settembre si tornerà in Puglia, al Lido Smeraldo di Frigole, in provincia di Lecce. L’ultimo appuntamento sarà in Lombardia, a Bergamo con l’Elettrocanali Beach Village Scanzorosciate. Le tappe di Pescara e Marina di Grosseto sono main event con montepremi molto importanti. Le date sono il 24/26 maggio Pescara, 31 maggio / 2 giugno Castiglione della Pescaia, 7/9 giugno Marina di Grosseto, 21/23 giugno Cervia, 5/7 luglio Pesaro, 2/4 agosto Roseto, 30 agosto / 1 settembre Frigole e 6/8 settembre Bergamo. Avremo, scrive ancora Bper, dei numeri di grande interesse: 8 tappe, oltre 1500 partite da disputare, 1000 atleti in campo tra settore maschile e femminile, oltre 100mila spettatori, oltre 1.250.000 persone raggiungibili con i social e le dirette streaming, oltre 2,5mila km da percorrere lungo l’Italia. Thomas Casali, trait d’union e deus ex machina del Tour, dice: “Ci prepariamo a vivere un'estate spettacolare e intensa con il Bper Beach Volley Italia Tour. Vorrei ringraziare in prima battuta Bper Banca, ormai è di famiglia e siamo molto contenti di esser l’uno a fianco all’altro anche in questa lunga ed entusiasmante stagione. Saranno delle tappe appassionanti, torneremo in luoghi simbolo, ma entrano tante altre location. Mi piace sottolineare la grande professionalità e sportività dei giocatori che scenderanno in campo. Il format ormai è collaudato, siamo pronti e molto carichi”. Il pensiero del Presidente Aibvc, Dionisio Lequaglie: “Il Tour è una bella consuetudine del progetto Aibvc come le Club Series, un binomio che ci ha contraddistinto in questi quattro anni. Sono felice di concludere il mio mandato da presidente presentando questa nuova edizione del Tour. Vorrei ringraziare Bper Banca che ancora una volta è al nostro fianco come riconoscimento del buon lavoro fatto in questi ani. La partecipazione spero sarà copiosa e di grande livello, ci saranno molti giovani che vengono dallo Young Tour e dal lavoro delle nostre società. Sono molto curioso di vedere all’opera i nostri atleti in questa edizione che abbraccerà tutta l’estate e che toccherà tante località, iniziando proprio da Pescara, una delle piazze più importanti e storiche del beach volley italiano. La novità è che si giocherà con il pallone Kipsta, fornito da Decathlon, un pallone testato e riconosciuto. Ci sarà un’evoluzione importante, anche se è già molto performante e negli anni seguenti si andrà a migliorare sempre più. Dalla prossima stagione avrà il marchio AIBVC a fianco a quello Kipsta, non resta che fare un grande in bocca al lupo a tutti i giocatori, le società, gli allenatori e accompagnatori, ringrazio tutta l’AIBVC per il grande lavoro fatto in questi quattro anni, per ciò che abbiamo costruito, ma soprattutto per aver portato una ventata di aria fresca in tutto il mondo del beach volley”. Per il nono anno consecutivo Bper Banca rinnova il suo impegno con l'Aibvc e l’Italia Tour, dimostrando una forte convinzione nel valore dello sport. Questa collaborazione, che si è rafforzata di stagione in stagione, promuove il brand della Banca attraverso il beach volley e i valori che Bper desidera trasmettere. “Siamo fermamente convinti del valore dello sport per i suoi insegnamenti di impegno, passione, spirito di squadra, inclusione e solidarietà”, ha commentato Camilla Pedraglio, responsabile External Relations di Bper. “Il beach volley incarna questi principi e rappresenta una tradizione sportiva di eccellenza in Italia, capace di radunare tantissimi appassionati. Siamo promotori e sostenitori del Bper Beach Volley Italia Tour fin dalla prima edizione e siamo felici di associare il nostro brand a questa manifestazione, certi che anche quest'anno sarà un’occasione di sport e socialità per atleti e tifosi”. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Napoli, ancora un incidente sul lavoro: un morto e due feriti
(Adnkronos) – Ennesima tragedia sul lavoro a Napoli: morto un operaio, feriti altri due colleghi. Dalle prime indagini sembra che sarebbe deragliato un treno diretto alla stazione di Capodichino. Sul posto è in corso l'intervento dei vigili del fuoco e della polizia. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Psoriasi a placche, studio conferma efficacia terapia orale deucravacitinib
(Adnkronos) – Bristol Myers Squibb annuncia i nuovi risultati a quattro anni dello studio di estensione a lungo termine (Lte) Poetyk Pso con deucravacitinib, per il trattamento dei pazienti adulti con psoriasi a placche da moderata a grave. Dopo quattro anni di trattamento continuo, alla settimana 208 le risposte Pasi (Psoriasis area and severity index) 75 e 90 sono risultate del 71,7% e 47,5%, rispettivamente, e del 57,2% secondo l’sPGA (Physician’s global assessment) 0/1 (clear/ almost clear), utilizzando la “modified non-responder imputation” (mNRI). Il profilo di sicurezza di deucravacitinib a quattro anni è rimasto coerente con il profilo già consolidato e non sono stati identificati nuovi segnali di sicurezza. I dati sono stati presentati allo Spring symposium della European academy of dermatology and venereology (Eadv) che si è svolto dal 16 al 18 maggio 2024 a St. Julian’s, Malta. “Questi risultati a quattro anni confermano il profilo di sicurezza, l’efficacia e il ruolo fondamentale della somministrazione una volta al giorno di deucravacitinib, il primo e unico inibitore del Tyk2 disponibile per il trattamento di pazienti adulti con psoriasi a placche da moderata a grave – afferma April Armstrong, Md, Mph, sperimentatore del programma di studio clinico Poetyk Pso, professore e direttore di Dermatologia dell’Università della California, Los Angeles – Molti pazienti e operatori sanitari sono alla ricerca di un’opzione terapeutica orale efficace e conveniente che offra un sollievo duraturo da questa malattia cronica, consentendo ai pazienti di dare priorità ad altri aspetti della loro vita. Questi risultati confermano ulteriormente che siamo in grado di offrire un potenziale standard di cura orale che soddisfa i bisogni di questi pazienti”. L'analisi di efficacia – riporta una nota – ha valutato 513 pazienti trattati continuativamente con deucravacitinib dal giorno 1 negli studi registrativi Poetyk Pso-1 e Poetyk Pso-2 poi passati allo studio Poetyk Pso-Lte. I risultati di efficacia clinica si sono mantenuti nei pazienti trattati in modo continuativo con deucravacitinib dal basale a quattro anni, con tassi sostenuti di risposta Pasi 75 del 71,7% (72,0% a 1 anno; 73,8% a 3 anni), Pasi 90 del 47,5% (45,6% a 1 anno; 49,0% a 3 anni) e sPGA 0/1 del 57,2% (57,7% a 1 anno;55,2% a 3 anni). L'analisi di sicurezza ha valutato 1.519 pazienti trattati con almeno una dose di deucravacitinib negli studi Poetyk Pso-1, Poetyk Pso-2 e Poetyk Pso-Lte – dettaglia la nota – L'esposizione cumulativa, partendo dalla randomizzazione negli studi originari (Poetyk Pso-1, Poetyk Pso-2), è stata di 4.392,8 anni-paziente (PYs) per le analisi di sicurezza. Con l’aumento dell’esposizione a deucravacitinib, i tassi di incidenza cumulativi corretti per l'esposizione (EAIRs)/100 PYs a 4 anni sono diminuiti o rimasti simili a quelli a 1 anno, per quanto riguarda gli eventi avversi (AEs) (229,2 a 1 anno; 131,7 a 4 anni), gli AEs gravi (5,7 a 1 anno; 5,0 a 4 anni), l’interruzione per AEs (4,4 a 1 anno; 2,2 a 4 anni), l’herpes zoster (0,8 a 1 anno; 0,6 a 4 anni), i tumori maligni (1,0 a 1 anno; 0,9 a 4 anni), gli eventi avversi cardiovascolari maggiori (0,3 a 1 anno; 0,3 a 4 anni), il tromboembolismo venoso (0,2 a 1 anno;0,1 a 4 anni) e la morte (0,2 a 1 anno; 0,3 a 4 anni). Gli EAIRs/100 PYs sono stati calcolati come il rapporto tra i pazienti con un Ae durante tutto il tempo di esposizione e tutti i pazienti a rischio (tempo di insorgenza di un Ae nei pazienti con un Ae e tempo di esposizione totale per i pazienti senza un Ae). “I dati del nostro solido programma clinico Poetyk Pso continuano a confermare il potenziale del 'first-in-class' deucravacitinib come standard di cura orale per i pazienti con psoriasi a placche da moderata a grave – sostiene Alyssa Johnsen, Md, Phd, Senior Vice President e Direttore dello Sviluppo Clinico in Immunologia, Cardiovascolare e Neuroscienze in Bristol Myers Squibb – La nostra leadership nell'innovazione con il Tyk2 evidenzia come la nostra scienza trasformativa stia portando progressi nella cura delle malattie immuno-mediate”. Gli studi Poetyk Pso 1 e 2 – si legge nella nota – sono studi globali di fase 3, disegnati per valutare l’efficacia di deucravacitinib rispetto a placebo e apremilast nei pazienti con psoriasi a placche da moderata a grave. Sia Poetyk Pso 1, che ha arruolato 666 pazienti, che Poetyk Pso 2, che ne ha arruolati 1.020, sono studi multicentrici, randomizzati, in doppio cieco per la valutazione di deucravacitinib (6 mg una volta al giorno) rispetto a placebo e apremilast (30 mg due volte al giorno). Poetyk Pso-2 comprendeva una sospensione randomizzata e una ripresa del trattamento dopo la settimana 24. Gli endpoint co-primari di entrambi gli studi Poetyk Pso-1 e Poetik Pso-2 erano la percentuale di pazienti che raggiungevano il Psoriasis area and severity index (Pasi) 75 e quella dei pazienti che raggiungevano uno static Physician's Global Assessment (sPGA) di 0 o 1 (clear/ almost clear) alla settimana 16 rispetto a placebo. I principali enpoint secondari degli studi comprendevano la percentuale di pazienti che raggiungevano Pasi 75 e il punteggio sPGA 0/1 rispetto ad apremilast alla settimana 16 e altri parametri di valutazione di deucravacitinib rispetto a placebo e apremilast. La psoriasi è una malattia sistemica cronica, immuno-mediata, ampiamente diffusa, che compromette sensibilmente la salute dei pazienti, la qualità di vita e la produttività in ambito lavorativo. La psoriasi rappresenta un grave problema a livello globale, che vede almeno 100 milioni di persone in tutto il mondo colpite da qualche forma di questa malattia, di cui circa 14 milioni in Europa e 7,5 milioni negli Stati Uniti. Circa un quarto dei pazienti affetti da psoriasi presenta forme da moderate a gravi. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Leva militare obbligatoria, La Russa: “Sono contrario, è un errore”
(Adnkronos) – Quella di Salvini "non è una grande proposta, io ho sempre detto che per me è giusto che su base volontaria si incentivi chi vuole a fare una breve esperienza". Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, rispondendo a una domanda sul progetto di legge per reintrodurre la leva militare obbligatoria in Italia, presentato da Matteo Salvini. "Io – ha aggiunto – non sono d'accordo sulla base obbligatoria, perché credo che il danno che ha fatto la base obbligatoria negli ultimi anni di leva sia stato quello di far vivere il rapporto con le forze armate come una costrizione, e questa cosa non mi è mai piaciuta". "Considero un errore ritornare a immaginare un obbligo, non fosse altro perché chi ha proposto la base volontaria per primo è stato il Fronte della Gioventù di cui ero un dirigente nazionale. Noi ci dimentichiamo che siamo stati noi a dire ci vuole un esercito professionale, perché capivamo che i tempi moderni presupponevano un esercito competente". Poi, commentando le parole del leader della Lega, ha osservato: "Salvini dice che il servizio militare forma i giovani, però questo è un compito della scuola, non è un compito delle forze armate, non è che il servizio militare era fatto per formare i giovani, era fatto per difendere la libertà e l'indipendenza". "Oggi – ha sottolineato la seconda carica dello Stato – non lo possiamo reintrodurre per raddrizzare la testa dei giovani, ammesso che ci sia da raddrizzarla, questo è un compito che spetta alle famiglie e alla scuola, quindi aggiustiamo la scuola, diamo valore alla famiglia, ma non obblighiamo chi non vuol fare il militare a farsi un periodo di naia". "Non mi pare che finito il servizio di leva quelli che hanno fatto il servizio di leva siano migliorati, anzi sono quelli che hanno fatto il '68", ha detto La Russa. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Terremoto Campi Flegrei, stop ai ricoveri nell’ospedale di Pozzuoli
(Adnkronos) – In seguito al terremoto nei Campi Flegrei, sono stati "bloccati sia i ricoveri ordinari che quelli programmati" all'ospedale Santa Maria di Pozzuoli nel napoletano. E avviato le dimissioni nei reparti, sempre dei letti ordinari. Dei 208 posti letto ne rimarranno circa una settantina, per le sole emergenze e per i malati oncologici, che saranno comunque garantiti". A descrivere all'Adnkronos Sacome come la struttura sanitaria si sta organizzando rispetto alle scosse che si stanno susseguendo sul territorio è Mario Iervolino, direttore generale dell'Asl Napoli 2 Nord. "Stiamo dimettendo dai reparti e credo che nei prossimi 5 o 6 giorni riusciremo ad alleggerire del tutto l'ospedale", continua Iervolino, ricordando che sono state fatte "tutte le prove di evacuazione e di massiccio afflusso. Le abbiamo riproposte in diverse occasioni in questi mesi. Abbiamo fatto persino le prove in mare. Ci sentiamo preparati. Abbiamo anche allestito tende nello spazio antistante la postazione del 118". "Si sta lavorando da mesi – sottolinea Iervolino – in coordinamento con la Asl Napoli 1, che ha quartieri al ridosso dei Campi Flegrei (Bagnoli, Fuorigrotta), e abbiamo prodotto insieme un Piano bradisismo, deliberato poi dalla Regione Campania", conclude il Dg, evidenziando che "gli operatori sanitari sono sicuramente preoccupati, ma non si sono mossi dai loro posti". "Stamattina alle 8.28 abbiamo avuto una scossa di magnitudo 3.6, i dipendenti del Distretto sono usciti, ma sono rientrati un'ora dopo. C'è sicuramente una capacità di adattamento elevata" conclude. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Usa accusano Russia: “Arma spaziale minaccia nostro satellite”
(Adnkronos) – La Russia ha lanciato in orbita un'arma spaziale che, se ulteriormente sviluppata, potrà distruggere un satellite americano. L'allarme è scattato negli Stati Uniti, come riferisce la Cnn, dopo le news degli ultimi giorni. Non è la prima volta che la Russia lancia un'arma spaziale, in grado di disattivare o distruggere satelliti, ma l'ultimo episodio simile risaliva al 2022, ha detto Robert Wood, l'ambasciatore americano all'Onu. Il lancio arriva in un periodo in cui gli Usa e i loro alleati sono sempre più preoccupati per i tentativi della Russia di sviluppare un'arma nucleare spaziale. Se utilizzata, un'arma simile potrebbe danneggiare gran parte dei satelliti dai quali il mondo dipende per le comunicazioni. "Il 16 maggio, la Russia ha lanciato un satellite nell'orbita terrestre, ad una quota bassa. Gli Stati Uniti ritengono che si tratti di un'arma presumibilmente in grado di attaccare altri satelliti. La Russia ha schierato questa nuova arma antispaziale nella stessa orbita di un satellite del governo statunitense", ha detto Wood.
La mossa appena compiuta da Mosca non è un evento isolato, ma va inserito – secondo Wood – in un piano preceduto dal lancio di altri sistemi nel 2019 e nel 2022. L'ambasciatore ha definito l'ultimo lancio "preoccupante", in controtendenza rispetto alle posizioni pubbliche assunte da Mosca, formalmente impegnata a garantire la sicurezza nello spazio. Lo step compiuto dalla Russia non sarebbe una sorpresa per Washington: una fonte della americana ha spiegato alla Cnn che gli Stati Uniti attendevano il lancio da diverse settimane. Nessun effetto sorpresa, quindi: l'operazione è stata seguita dal North American Aerospace Defense Command e dal Northern Command degli Stati Uniti. Non mancherebbero elementi vagamente incoraggianti. La Russia, secondo la fonte citata dalla Cnn, avrebbe diramato due comunicazioni formali il 16 maggio per annunciare un possibile lancio e il successivo rientro del vettore spaziale nelle acque del Pacifico, davanti alle coste del Messico. "La buona notizia -osserva la fonte- e che è il Notam (l'acronimo che identifica la comunicazione, ndr) è il modo normale e responsabile con cui le nazioni tutelano la sicurezza delle attività aeree e marittime".
Gli Stati Uniti e i loro alleati lavorano per dissuadere la Mosca dallo sviluppo di un'arma spaziale nucleare. Tale sistema, se impiegato, sarebbe in grado di danneggiare i satelliti – forse irreparabilmente – bloccando le comunicazioni e le attività commerciali che quotidianamente vengono condotte attraverso la rete satellitare. Nel mese di aprile, Usa e Giappone hanno presentato insieme una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per esortare i membri dell'Onu a non sviluppare armi nucleari spaziali. La Russia, impegnata in un progetto già avviato, ha posto il veto. 2Abbiamo sentito il presidente Putin dire pubblicamente che la Russia non ha intenzione di di dispiegare armi nucleari nello spazio. Se così fosse, la Russia non avrebbe posto il veto su questa risoluzione", ha dichiarato il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan. L'arma di Mosca russa è ancora in fase di sviluppo e non è ancora in orbita, hanno detto e ripetuto pubblicamente esponenti dell'amministrazione del presidente Joe Biden. Il suo impiego, hanno evidenzato, rappresenterebbe un punto di non ritorno. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Europee, sondaggio: Fratelli d’Italia al 28%, tra Lega e Forza Italia è ‘parità’
(Adnkronos) – Fratelli d'Italia al 28% seguito dal Pd al 20,5%. E' quanto emerge dal sondaggio eseguito dall’istituto demoscopico Noto sondaggi per Porta a Porta, relativo alle intenzioni di voto alle prossime Elezioni Europee. Il Movimento 5 Stelle si attesta al 15%, quindi il 'pareggio' tra Lega e Forza Italia entrambe al 9%. Azione, Avs e Stati Uniti d'Europa al 4%. Sotto la soglia la lista di Cateno De Luca al 3%, la lista Santoro al 2 e Alternativa Popolare allo 0,5%. Su questa base Noto Sondaggi, ha anche simulato un’attribuzione dei seggi: Fdi tra 23/25 eletti, Pd tra 15/17, M5S 11/13, Lega e Fi tra 7/9 , 'ballano' tra 0 e 3 eletti Azione, Avs e Stati Uniti d'Europa sul filo della soglia del 4%. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Foreste e biodiversità, quanto costa creare un nuovo bosco
(Adnkronos) – Creare in Italia un nuovo bosco considerando la progettazione, l’impianto e la manutenzione, può costare tra i 14mila e i 23mila euro ad ettaro per un progetto standard e arrivare fino a 38mila euro per un bosco progettato scientificamente e in grado di soddisfare i criteri di multifunzionalità nonché i più alti standard qualitativi internazionali rispetto ai benefici restituiti all’uomo. Lo rende noto in occasione della Giornata mondiale della biodiversità la B Corp e spin-off dell’Università di Padova, Etifor, specializzata in consulenza ambientale. “A livello globale, le foreste occupano circa un terzo della terra ferma – spiega Alex Pra, coordinatore dei progetti forestali per Etifor – ma sono la casa di oltre l’80% delle specie terrestri del pianeta, animali e vegetali. La tutela della biodiversità, di cui l’Italia è il paese più ricco in Europa con oltre 58mila specie animali e 6.700 specie di piante vascolari, ovvero dotate di radici, fusto e foglie, passa quindi dai boschi e dal loro stato di salute, sempre più minacciato dalla degradazione o dalla distruzione degli habitat, dal cambiamento climatico e dall’introduzione di specie invasive. Investire in biodiversità in un paese che vanta 11 milioni di ettari di foreste, più di un terzo del territorio nazionale, significa investire nella tutela e nella protezione del patrimonio boschivo esistente, ma anche nella creazione di nuove foreste progettate con criteri scientifici e costruite per produrre benefici sul lungo periodo, specie nelle aree urbane e periurbane”. Le finalità per le quali si crea un nuovo bosco sono alla base dell’intero progetto e influenzano fortemente, anche sul piano economico, le scelte da compiere. Esistono boschi con finalità produttive e boschi con finalità protettive e di conservazione. In Italia si predilige oggi dare vita a boschi con finalità multiple volte a produrre più benefici contemporaneamente, ad esempio: potenziamento, protezione o ripristino di biodiversità, produzione di legname o altre materie prime (ad esempio sughero e prodotti forestali selvatici), fissazione di carbonio, regolazione del ciclo dell’acqua, qualità del paesaggio, opportunità di ricreazione, contrasto al dissesto idrogeologico, ripristino di aree colpite da eventi ambientali estremi, assorbimento acustico e abbattimento delle temperature elevate tramite zone d’ombra. Le fasi che danno vita alla nuova foresta sono: la progettazione, affidata ad un tecnico forestale che studi il contesto, conosca gli iter progettuali, i piani vigenti sull’uso del suolo e le autorizzazioni necessarie, che sappia scegliere le specie e gli interventi più adatti in base alle finalità e che consulti gli stakeholder; la preparazione del terreno, con conseguente tracciamento dei filari e del sesto d’impianto, che prevede interventi e tempistiche di attesa molto differenti a seconda del contesto (un terreno precedentemente usato per agricoltura, ad esempio, andrà arato, lavorato con colture azotofissatrici e concimi e fatto riposare almeno un anno); l’impianto, che prevede l’acquisto di piantine forestali di circa 2 o 3 anni di età di origine genetica certificata, la messa a dimora, la pacciamatura protettiva e il materiale di tutoraggio (palo di legno per identificare le piantine quando si fanno i primi sfalci di infestanti e gli shelter, ovvero strutture tubolari che proteggono la pianta dai morsi di lepri, ungulati e altri animali selvatici), la concimazione e l’irrigazione di soccorso, nel caso l’impianto venga fatto in periodi particolarmente siccitosi. Infine: la manutenzione, fondamentale nei primi 3-5 anni, che prevede sfalci, eventuali potature e irrigazioni di soccorso e monitoraggio sul tasso di attecchimento e accrescimento con interventi di sostituzione (generalmente, il 10% circa delle nuove piante non sopravvive); la gestione responsabile di lungo periodo per garantire la permanenza e la resilienza del nuovo bosco valorizzandone prodotti e servizi per la collettività, ovvero i cosiddetti servizi ecosistemici. “Abbiamo ribattezzato questi boschi nati da approccio scientifico e multidisciplinare, in grado di innescare circoli virtuosi di benefici per l’uomo e per l’ambiente, ‘superforeste’ – conclude Alex Pra – e sono gli interventi sui quali è più opportuno investire oggi per godere appieno dei benefici sul lungo periodo. In Italia si stima che il valore economico generato sotto forma di servizi ecosistemici da un singolo ettaro sia pari, in media, a circa 2.300 euro all’anno. Va tuttavia ricordato che i costi di riforestazione sono finanziari, cioè esborsi monetari espliciti, mentre i benefici sono economici, cioè, quand’anche quantificati, non tutti sono necessariamente esplicitati e, soprattutto, internalizzati in un flusso di cassa reale”. Essendo numerose le variabili che concorrono a determinare l’impegno economico nella creazione di un bosco, l’analisi di Etifor individua i range di prezzo per un bosco ‘standard’ (14mila-23mila euro per ettaro) e per una ‘superforesta’ (24mila-38mila euro per ettaro) utilizzando i costi standard definiti dei prezziari agro-forestali delle principali regioni che prevedono misure per l’afforestazione e la riforestazione nei loro piani di sviluppo rurale. Mediamente, va sempre considerata una variabilità del 10-20% in base alle specie introdotte e a situazioni specifiche, quali la fertilità, il contesto e le condizioni generali dei terreni prima dell’intervento. In aree urbane, ad esempio, i costi lievitano molto facilmente e in montagna, a seconda della pendenza del terreno, si può assistere ad una maggiorazione fino al 15%. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Baris Boyun, arrestato in Italia presunto boss della mafia turca
(Adnkronos) – Un'associazione criminale e terroristica che dotata di un potente arsenale, un giovane esercito e tanti soldi era pronta a una "rivoluzione" in Turchia. E' questo il quadro che emerge nell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Milano Roberto Crepaldi, su richiesta del pm Bruna Albertini, che ha portato in carcere Baris Boyun, 40 anni, la moglie, i suoi guardaspalle e fedelissimi per accuse che, a vario titolo, vanno dalla banda armata con finalità terroristiche alla detenzione di armi e di esplosivi, dal traffico internazionale di droga fino all'omicidio e al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. E' un gruppo "estremamente pericoloso perché dotato di armi cruente" spiega la titolare dell'inchiesta. "Armi pesanti, clandestine, da guerra", come kalashnikov o bombe a mano, con cui i 'soldati' attraversano la Lombardia, si muovono tra Svizzera, Olanda e Germania, con "obiettivi politici: la lotta è contro quelli che hanno 'infestato lo stato turco'". Per la Direzione distrettuale antimafia, così come per il gip, "non vi è dubbio che il capo indiscusso dell'associazione" sia Boyun: è lui a coordinare la vendita di armi (sfruttando canali all'estero e conoscenze in Turchia), a decidere su tratte balcaniche e tariffe dei migranti, a orientare la strategia sul contrabbando di sigarette e sul mercato più lucroso di droga e farmaci, a riciclare il denaro (tramite circuiti hawala o più tradizionali) e ordinare vendette. Le intercettazioni, captate anche da una microspia nel braccialetto elettronico dell'uomo tra i più ricercati ad Ankara, restituiscono i dettagli del fallito attentato in fabbrica vicino a Istanbul e del gruppo di fuoco che ha commesso un omicidio a Berlino. Un delitto che la procura ha ricostruito e sta ricostruendo con le autorità tedesche. Ma l'indagine restituisce anche l'interesse a garantire sostegno ai compagni arrestati: "Ho 300 uomini in carcere di cui almeno un centinaio ha anche la famiglia cui devo badare" ammette in un'intercettazione lo scorso febbraio. A Boyun, già ai domiciliari e arrestato all'alba a Viterbo, "giurano fedeltà fino alla morte; è il suo nome a fare paura agli estranei". Nel provvedimento, di oltre cento pagine, si ricostruisce ogni singolo ruolo degli altri 17 persone (un solo italiano) di origine turca che vivono in Italia, Svizzera, Germania e Turchia, arrestate dalla Guardia di finanza e dalla Polizia. Nessun provvedimento è stato disposto per i due legali del presunto boss che risultano indagati per ricettazione per alcune transazioni di denaro. Arresti possibili, sottolinea il procuratore capo di Milano Marcello Viola "grazie alla cooperazione con la polizia turca per un'operazione di oggettiva e assoluta importanza che vede al centro un gruppo con finalità di tipo strettamente terroristico". Un'indagine "complessa" nata, nell'ottobre del 2023, con tre arresti alla frontiera di Chiasso: su un'auto viaggia la 'scorta' armata di Buyon. La polizia sequestra due pistole, un giubbotto antiproiettile, ma anche documentazione riconducibile al 40enne e alla sua compagna. I tre arrestati risultano ricercati in Turchia: uno per omicidio e due in quanto sospettati di far parte di un gruppo criminale. E un'arma costa anche l'arresto di Buyon il 19 gennaio del 2024 a Milano. Era in auto, in compagnia della moglie. Il braccialetto elettronico consente i domiciliari al presunto boss, ma la microspia all'interno ora rischia di costargli molto caro. Sono "numerosissime" le conversazioni in cui tratta il commercio di armi: "Ho il mio produttore d'armi personale" dice o si vanta di gestire, attraverso i suoi uomini, "tutto il mercato tedesco" e di poter "vendere anche in Svizzera". Una capacità di infiltrazioni in Europa che ha come obiettivo la conquista criminale della Turchia. "Dammi una settimana di tempo, sto facendo grandi preparativi, tutta la Turchia ne parlerà". E' con queste parole che Boyun – che si sente al sicuro in Italia – annuncia l'attacco (fallito) a una fabbrica vicino a Istanbul per colpire il rivale Burhanettin Saral. L'intenzione, come dimostrano anche gli attacchi ai ristoranti di lusso una nota catena turca, "è di scalzare il gruppo attualmente al potere, che corrompe lo Stato (a suo dire, ndr) e lo considera come un criminale di 'quarta categoria'" scrive il gip Crepaldi. L'attentato alla fabbrica, anche se scongiurato dall'intervento della polizia, è una "dimostrazione di forza" che avrebbe pesato "sul piano criminale e sul senso di insicurezza" in Turchia. E che l'obiettivo sia "politico" emerge chiaramente. "Ho mandato notizie alla gerarchia superiore del Pkk, ho detto che non accettiamo un'organizzazione così e che fonderemo una nuova organizzazione iniziando una nuova rivoluzione" è una delle intercettazioni riportate nell'ordinanza di custodia cautelare. Per il gip, "appare evidente come Boyun stia continuando dall'Italia (ove ritiene di aver trovato protezione), insieme ai suoi uomini, una guerra per conquistare la supremazia su altri gruppi criminali che hanno infestato, a suo giudizio, lo stato turco". Gli attentati, gli omicidi, le gambizzazioni sono "certamente funzionali a imporsi rispetto agli altri gruppi criminali ma anche a spezzare il legame esistente, sempre nell’ottica di Boyun, tra queste e lo Stato, orientando i comportamenti delle istituzioni e sostituendosi, evidentemente, a quei legami" si legge nel provvedimento che autorizza gli arresti. Destabilizzazione che passa anche "dall'imporre il terrore nella popolazione, del resto già ampiamente terrorizzata alla sola idea di pronunciare il nome di Boyun, noto come criminale violento e senza scrupoli, autore di estorsioni, pestaggi, gambizzazioni, omicidi e gravissimi attentati, come alcune intercettazioni dimostrano. Del resto, proprio l’uso della violenza è il mezzo, oltre all’accumulo di ricchezze illecite, con il quale intende perseguire – conclude il gip Crepaldi – i propri obiettivi criminali e politici". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Napoli, Manfredi: “Starbucks porta flavor internazionale in una città con una grande capacità innovativa”
(Adnkronos) – Napoli città famosa per la sua cultura del caffè e per le sue tradizioni culinarie uniche, ha accolto con entusiasmo l'arrivo della rinomata catena americana Starbucks che ha inaugurato nella suggestiva cornice della Galleria Umberto I di Napoli il secondo store della Campania. Presente all'inaugurazione anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi: “Avere un marchio come Starbucks a Napoli significa portare un flavor internazionale in una città che ha grande capacità innovativa ma anche una grande tradizione. E' il mix giusto per dare il senso di una grande città internazionale piena di turisti stranieri ma anche di tanti napoletani abituati a muoversi nel mondo”, ha spiegato. L'apertura dello store ha portato anche 30 posti di lavoro: “Trenta ragazzi napoletani lavorano in questa realtà – ha aggiunto il primo cittadino – e questo rappresenta un altro passo di questo percorso che stiamo portando avanti con i grandi marchi e i grandi gruppi, per una città sempre più all'avanguardia, più competitiva, più aperta al mondo”. Nulla da temere per i piccoli bar del quartiere secondo il sindaco Manfredi: “Starbucks è una realtà internazionale che offre un prodotto rivolto ad un target diverso. E più variamo l'offerta, più potenziamo la qualità della città, più rafforziamo il territorio. Questa è un'altra realtà importante che porta sapori e modalità diverse ed è anche un modo per aumentare la competizione e la competizione fa bene perchè aumenta la qualità. Oggi è veramente un giorno positivo”, ha concluso. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Federica Pellegrini diventa una Barbie
(Adnkronos) – La campionessa del nuoto azzurro Federica Pellegrini diventa una barbie. E' stata infatti scelta come la nuova Role Model Barbie per il 2024. Lo ha annunciato la stessa ex nuotatrice italiana in un post su Instagram. "Sono molto felice di essere stata nominata Role Model Barbie per il 2024 e di aver ricevuto una bambola One-of-a-Kind a mia immagine e somiglianza, considerandola un tributo ai successi ottenuti nella mia carriera sportiva. Inoltre veicola un messaggio unico e positivo per tutte le bambine che hanno il coraggio di sognare in grande", spiega la Pellegrini. "Partecipando a questo progetto, che affonda le sue radici nel programma Dream Gap di Barbie, ho la possibilità concreta di ispirare le bambine e le giovani donne a inseguire i loro sogni con fiducia in sé stesse, sfidando gli ostacoli e superando i pregiudizi. Barbie si propone infatti di colmare il Dream Gap, incoraggiando le bambine ad ambire a una vasta gamma di professioni, a sviluppare abilità di leadership e a costruire autostima", aggiunge l'ex nuotatrice oggi membro del Cio essendo stata eletta nella Commissione atleti del Comitato Olimpico Internazionale. "Con il sostegno costante e la guida di mentori reali, incluse le Role Model, si può rafforzare il pensiero che 'Puoi essere tutto ciò che desideri', perché con determinazione, passione e supporto mirato, non esiste sogno che non possa diventare realtà". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Gaetano Di Vaio è morto, l’attore e produttore era in coma da giorni
(Adnkronos) – Non ce l'ha fatta Gaetano Di Vaio, l'attore e produttore napoletano, 56 anni, è morto per le conseguenze di un grave incidente stradale avvenuto a Qualiano, in provincia di Napoli. Con un ruolo in Gomorra, Gaetano Di Vaio era caduto dalla moto lo scorso 16 maggio. Era ricoverato in rianimazione, nell’ospedale di Giugliano in Campania. Un passato da ragazzo di strada, la vita di Di Vaio è stata una storia di riscatto. Finito da giovanissimo in carcere, ha studiato ed ha deciso di diventare operatore sociale. Attore, regista, sceneggiatore, scrittore, produttore cinematografico, nella sua seconda vita Gaetano Di Vaio ha raccontato il disagio sociale delle periferie di Napoli e le storie di riscatto come la sua. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
E’ stato Harry a non voler incontrare Carlo: ecco perché
(Adnkronos) – E' stato Carlo oppure Harry? L'annosa domanda, "chi non ha voluto vedere chi", se è stato il re oppure il figlio, non troverà mai una risposta definitiva. O, meglio, deve di volta in volta accontentarsi di repliche momentanee, presto smentite. La notizia di oggi è che sarebbe stato il Duca di Sussex a non voler vedere il sovrano per motivi legati alla sua sicurezza personale. Il principe Harry "ha rifiutato un incontro con il re Carlo a Londra perché non erano previste misure di sicurezza" – scrive infine il Daily Mail – nonostante avesse ricevuto un'offerta per soggiornare in una residenza reale (probabilmente St James' Palace). Sembra che il Duca abbia rifiutato la proposta di suo padre perché non prevedeva alcuna misura di sicurezza personale, finanziata dai contribuenti, cosa che lo avrebbe lasciato in un "luogo con punti di ingresso e uscita pubblici e senza protezione della polizia". A quel punto, come è noto, Harry scelse di soggiornare in un albergo – presumibilmente dove erano presenti altri ospiti – perché ciò gli avrebbe consentito "di entrare e uscire senza essere visto". Nel via-vai delle speculazioni, intercorse da inizio mese, si passa così dall'"agenda fitta del sovrano", come impedimento all'incontro con il figlio, arrivato a Londra dalla California per il decimo anniversario degli Invictus Games, alla risposta del portavoce dei Sussex, che fu di grande "comprensione" e suonò come una realistica presa d'atto: "Il Duca ovviamente si rende conto degli impegni di suo padre e delle varie altre priorità e spera di vederlo presto". In altre parole, "nonostante Harry desideri vedere il sovrano, se il re non può non può, c'è poco da fare".
Passano 4 giorni e la notizia è diametralmente opposta e la dà l'Independent: Harry non ha mai chiesto di incontrare il padre, né lo ha invitato alla cerimonia per gli Invictus Games. Tutto ovvio, secondo un amico del re, che al Times aveva detto che Carlo avrebbe certamente trovato uno spazio nella sua agenda per incontrare il figlio (se ci fosse stata una richiesta in tal senso, naturalmente). —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Cappellari (Gsk): “Cambio di rotta dà voce a donne con cancro ovarico”
(Adnkronos) – “Il progetto ‘Cambiamo rotta’ ha fatto emergere la voce delle donne con tumore ovarico per darci la possibilità di identificare e rispondere ai loro bisogni che ancora oggi non trovano risposta. Gsk si è impegnata per continuare questo viaggio e questo ‘cambio di rotta’ andando sul territorio, nelle regioni, per offrire informazione e sostegno a tutte le donne. Oggi tocca la Campania, che rappresenta un esempio virtuoso sul territorio italiano per la presa in carico della donna con tumore ovarico e poi, in autunno, il viaggio continuerà”. Così Laura Cappellari, Patients Affairs Director di Gsk, commenta all’Adnkronos i contenuti dell’evento ‘Tumore ovarico in Campania: Cambiamo Rotta’, realizzato con il patrocinio di Acto, Associazione contro il tumore ovarico, Campania e la sponsorizzazione di Gsk. “Cambiamo rotta – spiega Cappellari – è un viaggio iniziato nel 2023 con la presentazione del primo libro bianco illustrato sul tumore ovarico che abbiamo presentato al Ministero della Salute, insieme all'Associazione di pazienti. Questo libro è scritto dalle donne ed è per le donne. Racconta la loro storia di vita e il percorso che hanno affrontato”, dopo aver scoperto di avere un cancro ovarico, “ma raccoglie anche il contributo di clinici esperti nell'ambito della diagnosi e del trattamento di questo tumore. Essere al fianco di pazienti e caregiver attraverso le associazioni che li rappresentano e mettere in atto un ascolto attivo – sottolinea Cappellari – è per noi fondamentale per rispondere ai bisogni che ancora oggi non trovano risposta. Gsk rinnova costantemente questo impegno con un team che è interamente dedicato all'advocacy e all'engagement: per noi è prioritario attenzionare l’intero percorso di cura delle pazienti e sappiamo che il bisogno informativo è ancora un elemento di primaria importanza. Per questo – continua – Gsk ha dedicato alle donne con tumori ginecologici una piattaforma digitale che si chiama ‘Women Care’ con approfondimenti scientifici e contenuti pratici sulla salute femminile. Prendersi cura della persona e della sua qualità di vita è fondamentale e per questo continuiamo a supportare le associazioni di pazienti nel dare vita ad attività dedicate al benessere psicofisico della persona e anche, ovviamente, alla famiglia”. Infine “un altro aspetto su cui siamo attivamente impegnati – conclude Cappellari – è il diritto di accesso alle cure affinché si riducano le disuguaglianze di accesso alle cure e ai test necessari alle pazienti” per avere terapie mirate. “È proprio sostenendo eventi come quello di oggi in Campania che cerchiamo di sensibilizzare le istituzioni a livello regionale affinché ci sia una presa in carico più mirata delle necessità delle pazienti”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)