(Adnkronos) – "Un presunto batterio killer avrebbe provocato ben sette morti sospette in un ospedale di Messina. Tutti i pazienti deceduti sono stati sottoposti a interventi di cardiochirurgia. Nei giorni scorsi i Nas hanno posto sotto sequestro due sale operatorie e la Procura sta indagando sull’accaduto. Al momento non è noto di quale batterio si tratti, ma è molto probabile che siano infezioni ospedaliere, ovvero infezioni correlate all’assistenza (Ica)". Così su X l'infettivologo Matteo Bassetti sui decessi avvenuti all'ospedale Papardo di Messina su cui sta indagando la Procura. "Le Ica sono ogni anno in Italia 530mila e riguardano l’8% dei pazienti ricoverati in ospedale. Un terzo di esse ha come causa un batterio resistente agli antibiotici con tutti i rischi che ne conseguono, specie per i pazienti più fragili, che sono anche i più colpiti dalle Ica", sottolinea Bassetti. "L’infezione ospedaliera più frequente è quella del tratto urinario, seguono le infezioni della ferita chirurgica, l’infezione dell’accesso venoso ( punto in cui si inserisce l’ago per somministrare terapie endovena) e la polmonite. L’Italia ha il record europeo di decessi correlati a infezioni ospedaliere e antibiotico-resistenti: 11mila morti l’anno. Le Ica (Infezioni Correlate all’Assistenza), provocate da germi multiresistenti agli antibiotici, secondo le ultime stime, sono la causa di 5 milioni di morti a livello globale e ne provocheranno quasi 40 milioni nel 2050, che sarà la prima causa di morte al mondo", conclude. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Giovanni Allevi e la malattia: “Non voglio darla vinta al dolore”
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Giovanni Allevi continua la sua battaglia contro il tumore. Il compositore condivide un selfie sui propri social e scrive: "Ci sono 0 gradi stamattina a Milano eppure io cammino, cammino, cammino. Non voglio darla vinta al dolore. Per ora siamo pari! Intanto nella mente dirigo il mio concerto per violoncello, che sta venendo alla luce. Anche se le cose non vanno per il verso giusto, dobbiamo aprirci allo splendore della vita." Cinquantacinque anni, l'artista ha annunciato nel 2022 di essere affetto da mieloma multiplo. Dal 2024, dopo la partecipazione al festival di Sanremo, è tornato a esibirsi e oggi continua a comporre. Sui social, dove Allevi aggiorna i follower sulla sua musica e sulla sua lotta contro la malattia, ha spiegato che il suo prossimo "concerto per violoncello e orchestra" è "ispirato dalle note del nome Mieloma". —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Di Santo (Canon): “La tecnologia favorisce l’inclusione sociale”
(Adnkronos) – “La mostra World Unseen è vicina ai nostri valori. Abbiamo la filosofia del kyosei, cioè, vivere e lavorare insieme per il bene comune. Troviamo che queste iniziative siano coerenti con i nostri valori, un modo corretto di declinare l’inclusione. L’azienda che porta tecnologia nella società favorendo l’inclusione sociale”. Con queste parole Andrea Di Santo, amministratore delegato di Canon Italia ha presentato “World Unseen”, la rivoluzionaria mostra evento che, per la prima volta in Italia, renderà la fotografia fruibile anche a chi ha disabilità visive. Questa esposizione, ideata e organizzata da Canon e patrocinata dall’Unione italiana ciechi e ipovedenti e da Croce Rossa Italiana, segna un passo significativo verso l’abbattimento delle barriere sensoriali e la democratizzazione dell’arte visiva. La mostra sarà ospitata presso la Biblioteca“Nilde Iotti” della Camera dei Deputati fino al 17 dicembre “World Unseen è una mostra che abbiamo fortemente voluto – aggiunge Di Santo – Letteralmente significa il mondo che non si vede e il sottotitolo è la mostra fotografica che non hai bisogno di vedere. Questo allude allo scopo dell’iniziativa, far vedere una mostra fotografica a chi fino a ieri non poteva vedere. Il fattore differenziante è la tecnologia che oggi permette di stampare in elevazione fino a 4 millimetri e dare un’esperienza tattile alle persone ipovedenti che possono di fatto vedere la fotografia”. —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Sostenibilità, Romanelli (ReWorld): “Definire indicatori sociali”
(Adnkronos) – “Sostenibilità sociale vuol prendersi carico della felicità delle persone, far sì che ognuno possa fiorire secondo la propria natura con pari opportunità. È fra gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. Dal prossimo anno, circa 7.800 aziende italiane dovranno inserire indicatori sociali nel bilancio di sostenibilità. Tuttavia, a differenza di quanto accade per la sostenibilità ambientale, in quest’ambito c’è un ritardo di mezzo secolo in termini di parametri, certificazioni e requisiti". Lo ha detto Eugenia Romanelli, direttrice artistica della manifestazione, founder di rewriters.it e Ceo ReWorld, in occasione della quarta edizione del ReWriters fest, il festival europeo dedicato alla sostenibilità sociale che si è svolto a Roma presso l’Università La Sapienza. "Per queste ragioni, attraverso l’impresa sociale ReWorld, abbiamo trasformato il Manifesto Etico di Sostenibilità Sociale, che dà origine al ReWriters Fest, e alla testata di Advocacy Journalist, in un rating definito da Sapienza Università di Roma e ottimizzato da Aecom Strategic Consulting. Con il ReWriters Fest, da un lato cerchiamo di aiutare le organizzazioni a misurarsi, posizionarsi e raccontarsi sulla sostenibilità sociale, e dall’altro parliamo alla società civile, alla comunità accademica, alle imprese, alle istituzioni, di temi tanto attuali quanto divisivi, come ad esempio la violenza sulle donne, il body shaming o l’etica delle nuove tecnologie. Problematiche universali che riguardano il mondo che lasceremo a chi verrà dopo di noi”, conclude la direttrice artistica del ReWriters Fest. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
‘Ripartenze: riprendiamoci il futuro!’, percorsi di formazione per detenuti a Velletri
(Adnkronos) – E' partito ufficialmente, presso il Carcere di Velletri, il progetto Ripartenze: Riprendiamoci il Futuro. Promosso da Fondazione Lottomatica e realizzato dal centro di formazione dell’ente non profit Elis, il progetto riguarda detenuti e persone sottoposte ad altre misure di giustizia in percorsi di inserimento professionale. Al termine di una selezione che ha visto coinvolte 600 persone, è iniziata ora per i primi 20 partecipanti la formazione che li porterà a lavorare come manutentori di aree verdi a Roma e addetti alla selezione dei rifiuti nella piattaforma di Guidonia M. del Gruppo AVR e come operatori elettrici per la società Siram Veolia a Milano. “Siamo particolarmente orgogliosi di sostenere ‘Ripartenze’ – ha commentato Riccardo Capecchi, presidente di Fondazione Lottomatica – un’opportunità concreta per il reinserimento sociale e professionale di persone che stanno affrontando percorsi di giustizia. Siamo convinti che il lavoro possa essere un potente strumento di cambiamento, capace di ridurre significativamente il rischio di recidiva e di restituire dignità e speranza a chi ha commesso errori. La natura corale del progetto sottolinea il principio di collaborazione e condivisione delle diverse competenze, condizione fondamentale per il successo delle iniziative ad alto valore sociale". I partecipanti al programma stanno già affrontando una prima fase di rafforzamento delle competenze trasversali necessarie a inserirsi in contesti aziendali. Seguirà l’addestramento tecnico e quindi l’inserimento lavorativo, programmato per l’inizio del nuovo anno. “Questa iniziativa – sottolinea Pietro Cum, amministratore delegato di Elis – evidenzia, ancora più di un normale percorso formativo il grande valore del lavoro come elemento centrale della dignità della persona e come condizione fondamentale per permetterle di riprogettare il futuro. E' un’ulteriore prova dell’impatto sociale che la formazione professionale è in grado di generare”. Il progetto è nato nell’ambito della collaborazione tra Fondazione Lottomatica ed Elis, attraverso un accordo stipulato con il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria presso il ministero della Giustizia. Secondo i dati elaborati nel 2024 da Censis e The European House Ambrosetti, su incarico di Cnel e ministero della Giustizia, il rischio di tornare in carcere può scendere fino al 2% nel caso di detenuti che hanno avuto la possibilità di un inserimento professionale. Un risultato estremamente significativo, se comparato con gli attuali tassi di recidiva della popolazione carceraria, secondo cui 6 condannati su 10 sono già stati in carcere almeno una volta. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Il rally del Bitcoin non si ferma, tra l’assist di Trump e nuovi scenari
(Adnkronos) – Non si arresta la scalata del Bitcoin dopo che ieri, la prima volta nella storia, ha sfondato il tetto dei 100mila dollari sulla scia dell'annuncio da parte di Donald Trump di nominare Paul Atkins, sostenitore della criptovaluta, al vertice della Sec, la Securities and exchange commission che vigila sulla borsa e i mercati finanziari, equivalente della Consob italiana. Un'escalation quella della criptovaluta che sotto la spinta del lancio degli Etf (Exchange traded funds) assurge ormai al rango di bene rifugio al pari dell'oro. Il tutto con un valore che da inizio anno è più che raddoppiato segnando +131%. Lanciato il 3 gennaio del 2009, il primo blocco emesso ne comprendeva appena 50 con un valore praticamente pari allo zero. Alla sua prima transazione come valuta di scambio, 10mila bitcoin bastarono a un programmatore negli Stati Uniti per acquistare due pizze nel maggio 2010. Oggi, a meno di un mese dal 16esimo anniversario dalla nascita, supera soglie simboliche e, secondo gli analisti più ottimisti, continuerà la salita fino a 200mila dollari il prossimo anno.
La promessa di Trump di fare degli Stati Uniti l'Eldorado delle criptovalute, ha sollevato i timori del Consiglio per la stabilità finanziaria (Fsoc) che ha invitato il Congresso a legiferare per evitare rischi per la stabilità finanziaria del Paese. "In assenza di adeguati standard di gestione del rischio, le criptovalute rappresentano un rischio potenziale per la stabilità finanziaria a causa della loro vulnerabilità alle corse agli sportelli bancari", si legge in un comunicato del Fsoc, nel quale si reitera l'invito al Congresso ad "emanare una legislazione per creare un quadro prudenziale federale completo per gli emittenti di criptovalute" e si raccomanda di approvare "una legislazione che fornisca ai regolatori finanziari federali un'autorità normativa esplicita sul mercato dei contanti per gli asset cripto che non sono titoli". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Vicenza, piccolo aereo atterra fuori pista ad Asiago: 4 feriti, grave il pilota
(Adnkronos) – Quattro feriti, grave il pilota per l'atterraggio fuori pista di un piccolo aereo, che aveva già dichiarato un’emergenza alla torre di controllo. L'incidente è avvenuto oggi poco dopo le 11 in Via San Domenico ad Asiago, in provincia di Vicenza. L’aereo è atterrato duro in strada. I primi soccorsi sono stati prestati dai passanti che hanno aiutato i passeggeri ad uscire. Il pilota rimasto incastrato è stato estratto dai vigili del fuoco accorsi da Asiago e Bassano del Grappa. Stabilizzato dai sanitari, è stato trasferito in eliambulanza in ospedale. Gli altri tre passeggeri, feriti in modo più lieve, sono stati trasferiti in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale di Asiago. In corso le operazioni di bonifica dei vigili del fuoco per lo spandimento di kerosene a causa del danneggiamento dell’ala contenente carburante. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Mondiale per Club, svelato il calendario di Inter e Juventus: le date
(Adnkronos) – Il nuovissimo Mondiale per Club 2025 è pronto a partire. Dopo aver svelato i gironi, Inter e Juventus hanno scoperto anche il calendario del torneo fortemente voluto dal presidente della Fifa Gianni Infantino e che prenderà il via il prossimo 15 giugno, al termine della stagione regolare. Tante le big europee impegnate negli Stati Uniti, che ospiteranno le migliori squadre del mondo negli stadi di tutto il Paese. L'Inter, nel proprio girone affronterà il River Plate, i giapponese dell'Urawa Red Diamons e il Monterrey. L'esordio sarà proprio con i messicani il prossimo 17 giugno, nel mezzo la sfida con gli asiatici e poi, a chiudere, l'affascinante partita contro i Millionarios. Il 18 giugno toccherà invece la Juventus, che esordirà con gli emiratini dell'Al Ain per affrontare poi i marocchini del Wydad Casablanca e il Manchester City.
Il calendario dell'Inter
Monterrey-Inter: 17 giugno ore 18 a Los Angeles Inter-Urawa Red Diamonds: 21 giugno ore 12 a Seattle Inter-River Plate: 25 giugno ore 18 a Seattle
Il calendario della Juventus
Al Ain-Juventus: 18 giugno ore 21 a Washington DC Juventus-Wydad: Casablanca 22 giugno ore 12 a Philadelphia Juventus-Manchester City: 26 giugno ore 15 a Orlando Tra gli stadi che ospiteranno la Juventus al Mondiale per Club c'è anche l'Audi Field di Washington DC. Particolarità di questo impianto è che, tra quelli selezionati per ospitare il torneo, è il più piccolo di tutti con soli 20mila posti sugli spalti. La Fifa lo ha quindi giudicato troppo piccolo per ospitare le partite di Manchester City o Real Madrid, le due squadre più attese, ma abbastanza grande per essere il palcoscenico dell'esordio bianconero, in programma il prossimo 18 giugno contro l'Al Ain. L'Audi Field ospiterà altre due partite: Salisburgo-Al Hilal e Al Ain-Wydad Casablanca. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Milan, infortunio per Pulisic contro l’Atalanta: i tempi di recupero
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Ansia Pulisic in casa Milan. L'attaccante statunitense è uscito al 38' del match contro l'Atalanta, vinto dai bergamaschi 2-1, a causa di un infortunio muscolare. Pulisic ha sentito tirare il polpaccio destro e a nulla è servito l'intervento dello staff medico, che ha applicato ghiaccio spray sul muscolo, con il giocatore che ha dovuto lasciare il terreno di gioco, sostituito da Loftus-Cheek. Ora si sottoporrà a ulteriori esami per stabilire l'entità dell'infortunio e i tempi di recupero. Sicuramente Pulisic salterà la sfida di Champions League contro la Stella Rossa, in programma mercoledì 11 dicembre, e probabilmente anche quella di campionato contro il Genoa, domenica 15. La speranza è di ritrovarlo, almeno tra i convocati nel match, valido per la 17esima giornata di Serie A, contro l'Hellas Verona, in programma venerdì 20 dicembre. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Swiatek e il caso doping: “Ho avuto reazione violenta. Sinner? Impossibile paragonare”
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Iga Swiatek torna a parlare. La numero due del mondo, squalificata un mese dopo essere risultata positiva a un controllo anti doping alla trimetazidina, una sostanza vietata, ha raccontato le sue verità in un'intervista fiume a "Fakty po Faktach", programma della tv polacca. "Quando ho saputo della positività ho avuto una reazione violenta, ricordo le lacrime e il panico. Ho combattuto per dimostrare la mia totale innocenza, e so che anche in questi casi le persone cercano di fare paragoni tra queste situazioni con altre che sono già avvenute, ma la verità è che ognuno di questi casi è diverso, quindi impossibile paragonare il mio caso a quello di Jannik Sinner o Simona Halep".
Swiatek ha ripercorso tutte le tappe di questa vicenda: "La mia reazione è stata molto violenta. Un misto di incomprensione e panico. Tantissimi pianti. Ricordo di questa mail: riceviamo mail con notifiche e aggiornamenti quando ci sono delle comunicazioni, l'ho aperta convinta fosse una informazione per i tennisti ricevuta in automatico, ma stavolta era molto più seria. Non sono riuscita ad arrivare alla fine, ero già scoppiata in lacrime. I miei manager hanno detto che la reazione era quella di chi aveva appena visto morire qualcuno, o aveva avuto un grave problema di salute. Sono grata non fossi da sola. Ho dato il telefono a qualcuno, ho pensato fosse un errore. Non capivo davvero cosa stesse accadendo. Il nome della sostanza era completamente nuovo per me, non ho mai sentito di quella, dell'origine. Non pensavo granché, ero solo sommersa dalle emozioni. Sono arrivata a provare disgusto per il tennis". "Preferirei dire 'non colpevole', ma ammetto che per me sia solo questione burocratica", ha continuato Swiatek, "per me la cosa migliore è che sia in grado di prepararmi alla prossima stagione senza alcun pensiero, concentrandomi sul gioco. Quando mi hanno comunicato che sarebbe tutto finito nel giro di una settimana, ho accettato il verdetto senza pensarci troppo. L'aver ricevuto questa punizione è una formalità. Loro hanno seguito le loro regole, anche perché non c'era una persona sola a giudicarmi ma ci sono state tutte delle procedure da seguire e anche questa decisione del mese di stop è stata dettata, appunto, da procedure". Swiatek ha anche parlato del caso doping che riguarda Jannik Sinner, la cui sentenza definitiva dovrebbe arrivare non prima di febbraio: "So che in questi casi le persone cercano di fare paragoni tra queste situazioni con altre che sono già avvenute, ma la verità è che ognuno di questi casi è diverso. E il processo per provare la propria innocenza è allo stesso modo diverso. È dura fare paragoni tra il mio caso, quello di Sinner o di Halep, perché ognuno di noi ha a che fare con un problema diverso. Questa per me è più una questione per la Itia che per i giocatori. Il mio destino, come quello degli altri, è nelle loro mani e sono loro che decidono come valutare ciascun caso. Io voglio credere che questo processo sia onesto e oggettivo, che ogni caso venga trattato secondo i regolamenti e che nessuno possa trattare un giocatore o una giocatrice in base alla sua posizione. Ma se mai dovesse essere così, sarebbe comunque una questione a cui a rispondere deve essere la Itia". Un'ultima battuta Iga l'ha dedicata alle spese economiche a cui è stata costretta per difendersi: “Ho scelto un avvocato negli Stati Uniti, specializzato in questi casi. Il fatto che avevo già guadagnato molto e potevo spenderli nella mia difesa, senza battere ciglio, mi ha decisamente aiutato. So che molti non hanno questa opportunità e penso che questo sia qualcosa che possa anche trattenerli, perché io ho potuto invece pagare tutte le spese. 70.000 dollari per l'avvocato e circa 15.000 euro per i test medici e pareri di esperti. Oltre a questo, mi è stato revocato il prize money del torneo di Cincinnati, ma in quel momento non mi importava assolutamente. La cosa a cui tenevo di più era dimostrare la mia innocenza. Vi sto dicendo la quota più o meno esatta così che ci sia anche la percezione di cosa voglia dire a livello economico, e perché non è facile per chi non guadagna certe cifre in campo". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Belve, bufera social contro Mammucari. E l’ex moglie lancia la frecciata
(Adnkronos) – La puntata di 'Belve' andata in onda ieri sera su Rai2 ha scatenato un vero e proprio polverone social. L'intervista a Teo Mammucari, che ha abbandonato lo studio dopo appena cinque minuti, ha trasformato X in un vero e proprio ‘campo di battaglia’ di commenti e meme. Non è passato inosservato, in particolare, il commento dell'ex moglie di Mammucari, la modella brasiliana Thais Souza Wiggers, che sulle storie di Instagram ha scritto: "Tempo al tempo, prima o poi la maschera cade". E anche il mondo dello spettacolo non è rimasto a guardare. Per la cantante Noemi – grande amica di Francesca Fagnani – la reazione del comico-conduttore è stata semplicemente “incommentabile” mentre il rapper Frankie hi-nrg mc ha aggiunto un pizzico di sarcasmo al dibattito social: “Mammuccari lo ha già detto che lavora e che è un professionista nel proprio lavoro? Nell’ultimo minuto intendo…”. I fan del programma non hanno apprezzato il comportamento di Mammucari. Un utente ironicamente si è chiesto: “Ma Mammucari pensava di essere a Buona Domenica?”, riferendosi al celebre programma televisivo noto per il suo tono leggero e distensivo, in netto contrasto con lo stile più diretto e talvolta provocatorio di ‘Belve’. Tra le reazioni, non sono mancati commenti di lode per la compostezza della conduttrice Francesca Fagnani: “Sei stata perfetta”. E ancora: “Dopo questa intervista dovrebbero dare alla Fagnani il premio Nobel della pace e per la calma”, ha twittato un altro utente. Anche la Fagnani, che non dimentica mai di salutare il suo pubblico sui social, questa volta ha scritto: “Grazie amici, stasera più che mai”. Un modo per riconoscere il supporto ricevuto per la faticosa intervista. Mammucari, dal canto suo, ha provato a reagire facendo un post, intitolato "quanto amo questa donna" e allegando un video in cui faceva ascoltare alcuni vocali ricevuti dalla conduttrice, da cui si evinceva come lei lo avesse invitato al programma dopo che lui stesso si era proposto: "Teo, scusa il disturbo, ti mando un messaggio perché ci ho pensato. Siccome è un'edizione bella e tu sei giusto per 'Belve', vogliamo farla. Se ti va domattina ti faccio chiamare dalla produzione". Vocali che, poi, Mammucari ha cancellato. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Dopo gli 80 anni la grandezza del polpaccio predice il rischio di morte, lo studio
(Adnkronos) – Arnold Schwarzenegger quando era Mister Olimpia aveva un polpaccio con una circonferenza di 50 centimetri. Un super muscolo che forse gli ha allungato la vita, tanto che oggi ha 77 anni e continua a sollevare pesi in palestra. "Avere un polpaccio piccolo dopo gli 80 anni, cioè inferiore a 30 cm negli uomini e a 28 cm nelle donne, si associa a un rischio di morte triplo; viceversa, se superiore a 35 cm negli uomini e 33 cm nelle donne, è indicativo di una buona massa muscolare complessiva e riduce del 70% il rischio di morte nei 10 anni successivi". Lo spiega Andrea Ungar, presidente della Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg) e ordinario di Geriatria all'Università di Firenze, che ha presentato in occasione del 69esimo Congresso nazionale della Sigg in corso a Firenze fino al 14 dicembre uno studio su questo legame pubblicato sulla rivista 'Experimental Gerontology'. "Da anziani, muscoli adeguati e tonici sono infatti un salvavita – sottolinea Ungar – perché riducono il rischio di cadute, disabilità, ricoveri, complicazioni postoperatorie, progressione di malattie croniche e si associano perciò anche a una minore probabilità di morte per qualsiasi causa". Attraverso la ricerca, è stato messo a punto uno speciale 'nastro' misuratore, realizzato con il supporto di Abbott Nutrition, che a seconda dell'età e del genere indica la soglia al di sotto della quale i muscoli sono troppo scarsi. Lo studio suggerisce, pertanto, che "la misura della circonferenza del polpaccio potrebbe divenire una pratica clinica di routine per stabilire il rischio di mortalità negli anziani, ma anche che interventi per migliorare la massa muscolare degli over 65 potrebbero contribuire a prevenire o posticipare eventi negativi di salute". "La perdita di massa muscolare è un processo inevitabile con l'avanzare dell'età. A partire dai 45 anni si verifica una perdita della forza muscolare pari all'8% ogni 10 anni, che può attestarsi al 60% superati i 75 anni – evidenzia Ungar – Un ritmo di depauperamento del patrimonio muscolare che è possibile arginare grazie a un corretto e costante esercizio fisico e a una adeguata alimentazione. Avere una ridotta massa muscolare è un fattore di rischio noto per numerose complicanze con conseguenze negative sulle capacità cognitive, sulla funzione cardiovascolare e respiratoria e su una corretta risposta immunitaria. I dati, infatti, sottolineano che muscoli poco sviluppati, nell'anziano, possono essere un indicatore di mortalità migliore di altre misure corporee, come ad esempio la circonferenza del girovita o del braccio medio-alto, usate attualmente come riferimento nella pratica medica". I ricercatori hanno considerato l'impatto della circonferenza del polpaccio sul rischio di morte per tutte le cause nell'arco dei 10 anni successivi in anziani della regione del Sirente (L'Aquila). Gli esperti hanno coinvolto tutti gli 80enni della zona, un totale di 364 persone, suddividendoli in 2 gruppi sulla base della circonferenza del polpaccio e monitorandoli poi per 10 anni. "I risultati mostrano che l'85,3% dei partecipanti con una bassa circonferenza, inferiore a 30 cm negli uomini e a 28 cm nelle donne, è deceduto, contro il 65,1% di chi aveva una circonferenza del polpaccio adeguata, pari a oltre 35 cm negli uomini e 33 cm nelle donne. Un polpaccio piccolo triplica il rischio di morte per tutte le cause nei 10 anni successivi – riporta Francesco Landi, direttore del Dipartimento Scienze dell'invecchiamento della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli Irccs di Roma, past-president Sigg e autore dello studio – L'associazione resta significativa anche considerando altri fattori di rischio noti per l'anziano, come il declino cognitivo, l'indice di massa corporea o elevati livelli di proteina C-reattiva nel sangue: anche tenendo conto di questi ulteriori elementi di rischio, chi ha una scarsa muscolatura al polpaccio ha una probabilità di mortalità a 10 anni dell'84% più elevata". "La circonferenza del polpaccio è un marcatore molto efficiente della massa muscolare, più delle misure prese al braccio o all'addome che risentono maggiormente dell'eventuale accumulo di grasso – precisa Landi – Questa misura ha perciò un migliore valore predittivo del rischio di morte nell'anziano ed è potenzialmente una pratica clinica rilevante, perché in chi ha una scarsa massa muscolare al polpaccio interventi mirati all'accrescimento della muscolatura, come camminate regolari o programmi di attività fisica moderata, specifica per l'età anziana, potrebbero avere unìelevata efficacia preventiva. La misurazione del polpaccio è peraltro un metodo molto utile per misurare il grado di forma fisica dai 40 anni in poi. Abbiamo infatti messo a punto un nastro misuratore speciale che tiene conto di età e genere e che per entrambi i sessi, a tutte le età, a partire dai 40 anni, indica quale dovrebbe essere la misura desiderabile del polpaccio per essere certi di avere una massa muscolare adeguata e invecchiare con un basso rischio di sarcopenia". In questo contesto, è necessario però comprendere quali siano i fattori che influenzano la perdita di massa muscolare. "Le attuali evidenze – segnala Ungar – indicano che una buona qualità del riposo è generalmente correlata a migliori condizioni di salute. Dormire ogni notte per un adeguato numero di ore assicura al corpo il tempo necessario per autoripararsi e rigenerarsi. Al contrario, è ormai noto che un sonno scarso e irregolare genera rapidamente squilibri metabolici che nel tempo possono tradursi in diversi problemi di salute, inclusi obesità, diabete di tipo 2, declino mentale e della memoria. A questi, ora, si aggiunge la perdita della massa muscolare, dal momento che la privazione di sonno riduce la sintesi proteica a livello del muscolo". A dimostrarlo è lo studio 'Longevity Check-up 8+', in corso di pubblicazione su 'Experimental Gerontology', che ha analizzato l'associazione tra qualità del sonno e funzionalità muscolare in un gruppo quasi 2.000 partecipanti anziani con età media di 73 anni, provenienti da diverse città italiane. Gli anziani che hanno aderito all'indagine hanno compilato un questionario che ha valutato la qualità del sonno nell'ultimo mese. Per esaminare la funzionalità muscolare, invece, è stata considerata la forza di presa, che misura quanto saldamente si riesce ad afferrare qualcosa, classificando come sarcopenia la forza di presa inferiore a 27 kg per gli uomini e a 16 kg per le donne. "Nelle persone con scarsa qualità del sonno, la probabilità di sviluppare sarcopenia è risultata del 40% in più rispetto a quelle con una buona qualità del riposo – dichiara Landi, autore dello studio – Questo risultato è legato al fatto che la privazione del sonno interferisce con la sintesi proteica muscolare. In particolare, a lungo andare, un sonno scarso e irregolare riduce l'attività del testosterone e dell'ormone della crescita ad azione anabolica, che stimolano la produzione di proteine a livello muscolare, e aumenta quella del cortisolo, un ormone catabolico che induce la degradazione del muscolo. Inoltre, la privazione del sonno promuove uno stato infiammatorio cronico, caratterizzato da un aumento di citochine pro-infiammatorie, che contribuisce ulteriormente alla riduzione della sintesi proteica e al degrado muscolare. Un buon antidoto è l'esercizio fisico capace di attenuare gli effetti della perdita di sonno sul metabolismo", conclude Landi. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Ddl sicurezza, Lega in pressing. Fi ‘ferma’ i suoi: “Non litighiamo”
(Adnkronos) – "Non replichiamo alla Lega, non litighiamo in pubblico sul ddl sicurezza…". Forza Italia, apprende l'Adnkronos, prova a evitare l'ennesimo scontro con il partito di Matteo Salvini. E dal segretario Antonio Tajani, dopo la nota della Lega che invita gli alleati ad approvare subito il provvedimento "senza perdite di tempo", arriva la linea ufficiale per deputati e senatori azzurri: non forniamo pretesti per aprire un ulteriore fronte nella maggioranza. Intanto il governo non esclude modifiche al ddl, che è all'esame della Commissione Affari costituzionali del Senato. Questo l'orientamento emerso al termine di una riunione di maggioranza alla quale hanno preso parte il ministro di Fdi per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, e i sottosegretari leghisti al Ministero dell'Interno, Nicola Molteni, e alla Giustizia, Andrea Ostellari. "Alcuni aspetti possono" del pacchetto sicurezza "possono essere eventualmente migliorati", ha spiegato Ciriani, non escludendo la possibilità di una terza lettura per il disegno di legge, che a questo punto potrebbe tornare alla Camera. "Stiamo verificando" la possibilità di apportare modifiche "perché ci sono opinioni diverse, sensibilità diverse, nessuno intende stravolgere i contenuti del testo, ma su alcune cose serve di approfondire, questa era una prima riunione coi gruppi di maggioranza", ha proseguito Ciriani. Tra i temi al centro della riflessione, la stretta sulle sim ai migranti senza permesso di soggiorno e la norma sulle madri detenute. Su entrambe le questioni Forza Italia non ha mai nascosto le sue perplessità, presentando degli emendamenti per correggere il tiro. Per quanto riguarda le madri detenute, per esempio, con il deputato Paolo Emilio Russo Fi aveva firmato un emendamento che chiedeva di ripristinare l'obbligo di differimento della pena per le madri con figli fino a un anno: emendamento che è stato poi trasformato in un ordine del giorno che prevede una sorta di "monitoraggio" tra un anno.
Adesso la Lega ha fretta di chiudere: "Il ddl sicurezza – rimarcano fonti di via Bellerio – rappresenta uno strumento normativo di primaria importanza fortemente voluto dal governo per tutelare l'operato delle nostre forze di polizia sottoposte a sistematiche aggressioni e violenze durante le manifestazioni di piazza e per risolvere i principali fenomeni di allarme sociale, come le occupazioni abusive di case, che minano la sicurezza dei cittadini e delle comunità locali". Per il Carroccio, il ddl "va approvato immediatamente senza perdite di tempo". Una fretta che non è condivisa dalle parti di Forza Italia: "Non stiamo parlando di un decreto, il provvedimento è un disegno di legge e quindi non scade. Nessun dramma", predicano prudenza fonti azzurre vicine al dossier. "Evidentemente – rimarcano le stesse fonti – i nostri rilievi avevano un fondamento. Siamo fiduciosi del fatto che il nostro gruppo al Senato troverà una soluzione e un punto di caduta". Le opposizioni nel frattempo annunciano battaglia: Pd, 5 Stelle, Avs e Più Europa hanno aderito alla manifestazione nazionale indetta per sabato 14 dicembre dalla Rete nazionale 'A Pieno Regime'. "Il Partito democratico continua a mobilitarsi contro un ddl che reprime il libero dissenso, affronta ogni problema con un nuovo reato e nuove aggravanti senza mettere un euro per rafforzare davvero politiche di sicurezza urbana e di coesione sociale, fa retrocedere il diritto e arriva anche a liquidare per soli fini propagandistici un'intera filiera produttiva", attaccano i dem. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Juventus-Manchester City 2-0, Vlahovic e McKennie stendono Guardiola
(Adnkronos) – Notte magica per la Juventus allo Stadium. Nella sesta giornata di Champions League, i bianconeri battono il Manchester City 2-0 e conquistano tre punti fondamentali per la propria classifica. Decisivi i gol, tutti nel secondo tempo, di Dusan Vlahovic al 53' e di Weston McKennie al 75'. Con questa vittoria Thiago Motta sale a quota 11 punti rimanendo in piena zona playoff, a sole due lunghezze dall'ottavo posto che vale l'accesso diretto agli ottavi di finale. Rimane a 8 punti invece Guardiola, che continua a vivere il periodo più nero della propria carriera con una sola vittoria in dieci partite. Pronti via ed è subito il City a prendere in mano il pallino del gioco. La Juventus però pressa alta e limita il palleggio inglese, che non riescono mai a trovare l'imbucata giusta per Haaland. I bianconeri prendono le misure e si rendono pericolosi soprattutto con le accelerazioni di Conceicao, tra i più attivi. La prima vera occasione della partita la costruisce Yildiz, che converge verso il centro e calcia da fuori area, ma senza riuscire a inquadrare la porta. Il City contiua a far girare il pallone da una parte all'altra del camp, con Haaland che prova a far male in mischia ma viene ribattuto. L'attaccante norvegese è pericolosissimo poco dopo, quando si ritrova solo davanti a Di Gregorio ma viene ipnotizzato dal portiere bianconero. Parte bene la Juventus nel secondo tempo. I bianconeri trovano il vantaggio al 53': Gatti calcia in girata ma trova la parata di Ederson, sul proseguo dell'azione Yildiz mette un bel cross per Dusan Vlahovic, che di testa batte il portiere brasiliano. La reazione del City è affidata a Grealish, che dopo un'azione personale serve Bernardo Silva, ma il suo tiro è ribattuto dalla difesa juventina. Poco dopo ci prova anche De Bruyne, che calcia di poco a lato da fuori area. Il Manchester City aumenta la pressione e colleziona occasioni: Gundogan si crea lo spazio al limite dell'area e calcia a giro, ma trova un'altra ottima parata di Di Gregorio in tuffo. Nel miglior momento dei Citizens però arriva il raddoppio della Juventus: al 75' Weah si invola sulla destra e serve l'inserimento di Weston McKennie, che appena entrato in campo si coordina e in mezza rovescia batte ancora Ederson. Il City prova una nuova reazione ma la Juventus è compatta e non rischia niente. Nel finale proteste inglesi per un presunto tocco di mano di Gatti in area, ma l'arbitro lascia correre. Finisce quindi 2-0 allo Stadium. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Europa League, Ajax-Lazio 1-3: decidono Tchaouna, Dele-Bashiru e Pedro
(Adnkronos) – La Lazio batte 3-1 l'Ajax in un match valido per la sesta giornata di Europa League, disputato alla Johan Cruijff Arena di Amsterdam. A decidere la partita i gol di Tchaouna al 12', Dele-Bashiru al 52' e Pedro al 77'; di Traoré al 47 la rete dei padroni di casa. In classifica capitolini primi insieme all'Athletic Bilbao con 16 punti, olandesi fermi a quota 10. Nella settima giornata la Lazio ospita la Real Sociedad, mentre l'Ajax farà visita ai lettoni del Rigas. La Lazio batte l'Ajax con una prova autorevole che la mantiene in vetta nella classifica di Europa League e ad un passo dalla qualificazione diretta agli ottavi di finale. I biancocelesti scendono in campo senza il supporto dei propri tifosi a cui è stata vietata la presenza. La prima occasione della partita è per gli olandesi al 5'. Traorè in area rientra sul sinistro e calcia a giro sul secondo palo, la conclusione è di poco fuori. Al 9' i lancieri rischiano molto con la costruzione bassa, mettendo in difficoltà il portiere Pasveer: rilancio addosso a Castellanos, ma il rimpallo finisce fuori. Al 12' i biancocelesti sbloccano la partita: recupero palla di Dia nella trequarti olandese, Rovella appoggia subito a Castellanos, che di esterno serve magnificamente Tchaouna: taglio in area al centro da destra e sinistro vincente. Al 19' Ajax a un passo dal pari: un perfetto schema da calcio d'angolo libera Rensch al cross in area. Brobbey arriva di testa da solo sul pallone, ma manda clamorosamente a lato. Al 23' altro rischio preso dai padroni di casa con un retropassaggio pericoloso al portiere Pasveer. Castellanos tenta ancora il recupero, ma viene anticipato dal portiere avversario. Nello slancio subisce un colpo, ma l'intervento di Pasveer è regolare e sul pallone. Al 28' tiro da fuori area di Castellanos, fuori di poco. Alla mezz'ora colpo di testa di Brobbey su cross di Berghuis da sinistra con palla di poco fuori alla sinistra di Mandas. Il portiere greco era comunque sulla traiettoria. Al 34' grande azione dell'Ajax che entra addirittura in area piccola col pallone. Brobbey, marcato spalle alla porta, scarica dietro per Traorè che va al tiro ribattuto da Dele-Bashiru. Al 38' ammonizione per Hato per un fallo su Gigot. Al 40' Castellanos viene smarcato benissimo in area, ma invece di tirare al volo preferisce mettere il pallone in mezzo e sciupa tutto. Nel recupero della prima frazione giallo a Rovella per un intervento troppo irruento su Godt. Al 1' della ripresa giallo per Pellegrini per un'entrata in ritardo su Brobbey. Al 2' l'Ajax pareggia. Punizione pericolosa da destra, una spizzata di testa trova la deviazione sulla linea di Pellegrini. Sul pallone vagante in area arriva di corsa Traorè, che calcia di sinistro di prima intenzione e manda il pallone sotto la traversa. Dura poco il vantaggio dei padroni di casa perché al 7' tornano in vantaggio i capitolini. Pedro serve Zaccagni, che punta l'uomo a sinistra e mette un pallone teso in mezzo, sul quale Castellanos non arriva per un soffio. Sul secondo palo però, in posizione defilata, Dele-Bashiru calcia subito di destro e trova il gol del 2-1. Pasveer para quando la palla è già entrata in porta, come confermato dalla goal-line technology. Al 12' su un cross da sinistra Pellegrini tenta un retropassaggio di petto a Mandas, ma lo calibra malissimo e permette a Brobbey di intervenire al volo, la sua conclusione però termina fuori. Al 22' Tavares entra al posto di Pellegrini e al 27' tocca a Gila sostituire Patric. Al 32' arriva il tris biancoceleste con Pedro. Tavares spezza il pressing dell'Ajax con una delle sue sgroppate e serve benissimo Tchaouna, il francese appoggia di tacco per l'arrivo dell'ex Barcellona, che stoppa con il destro e con il sinistro a giro batte Pasveer per il 3-1. Al 39' Castellanos manca il gol del 4-1. Lancio lungo che pesca l'argentino, scattato in posizione regolare: il colpo sotto trova la parata di Pasveer. Al 40' gran botta di Traoré che si stampa sulla traversa. Un minuto dopo ancora Ajax pericoloso con Akpom: Mandas respinge. Al 43' esce Pedro ed entra Guendouzi. Al 45' l'ultimo brivido del match. Akpom svetta da solo e benissimo su un cross da destra, ma il suo colpo di testa schiacciato sfiora appena il palo alla destra di Mandas. Dopo quattro minuti di recupero arriva il triplice fischio dell'arbitro e la Lazio diventa la settima squadra italiana a vincere sul campo dell'Ajax, dopo Juve, Milan, Inter, Roma, Atalanta e Napoli. In più ci è riuscita al primo tentativo. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Guerra Ucraina-Russia, nuova escalation. Kiev e Mosca si preparano ad arrivo Trump
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Vladimir Putin alza il tiro, la Russia accelera nella guerra con l'Ucraina. Dopo oltre 1000 giorni di conflitto, il livello dello scontro aumenta ulteriormente in attesa dell'arrivo di Donald Trump sulla scena. L'insediamento del nuovo presidente americano, in programma tra poco più di un mese, viene visto come il prologo ad uno sforzo per la soluzione negoziale della guerra. Adesso, quindi, sul campo diventa fondamentale conquistare terreno e consolidare posizioni che poi verranno spese al tavolo delle trattative. Le forze armate russe continuano a spingere nell'est dell'Ucraina e quotidianamente il ministero della Difesa di Mosca annuncia la 'liberazione' di villaggi ridotti sostanzialmente a cumuli di macerie. I passi avanti sul terreno – e sulla cartina – servono a consolidare la posizione che Putin ha esposto e ribadito più volte: la Russia considerà annesse le regioni strappate all'Ucraina (Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson) e controllate solo parzialmente. Nelle ultime ore, la Russia ha lanciato uno dei suoi più grandi attacchi missilistici di sempre, colpendo la rete energetica ucraina mentre le temperature scendono sotto lo zero, in quello che Mosca ha definito una rappresaglia per l'attacco di Kiev con missili americani Atacms contro un aeroporto della Russia meridionale all'inizio della settimana. Il Cremlino ricorda di aver avvertito che avrebbe risposto e poi ha elogiato Trump, che ha bollato come "sciocca" l'idea di usare queste armi per colpire in profondità la Russia. "La dichiarazione è pienamente in linea con la nostra posizione e con la nostra visione delle ragioni dell'escalation", ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, aggiungendo che "è ovvio che Trump capisca esattamente cosa stia facendo degenerare la situazione". "In risposta all'uso di armi americane a lungo raggio, le forze armate russe hanno condotto un massiccio attacco contro strutture critiche dell'infrastruttura energetica e di carburante dell'Ucraina", ha rivendicato il ministero della Difesa russo in un post su Telegram. L'attacco ha "gravemente danneggiato" alcune centrali elettriche ucraine, ha affermato il fornitore di energia Dtek, e ha lasciato senza elettricità migliaia di persone. La Russia ha lanciato 94 missili durante il bombardamento, tra cui missili da crociera e balistici, e quasi 200 droni, secondo l'aeronautica militare ucraina, e ha affermato di aver abbattuto 81 missili.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che l'attacco dimostra che Mosca non è interessata alla pace. "Questo è il 'piano di pace' di Putin: distruggere tutto. Questo è il modo in cui vuole i 'negoziati': terrorizzando milioni di persone", ha scritto in un post su X, chiedendo più sistemi di difesa aerea occidentali per proteggere i cieli dell'Ucraina e sanzioni più severe nei confronti di Mosca, per limitarne la capacità belliche. Sono state segnalate esplosioni in diverse regioni e danni alle infrastrutture nella regione occidentale di Ivano-Frankivsk. Metà della regione occidentale di Ternipol è rimasta senza elettricità, hanno affermato le autorità. "Mentre gli ucraini si svegliano nel giorno più freddo dell'inverno, il nemico cerca di spezzarci lo spirito con questo cinico attacco terroristico", ha affermato il ceo di Dtek, Maxim Timchenko. Gli addetti alla fornitura di energia elettrica stanno valutando i danni e hanno già iniziato a lavorare per ripristinare la corrente. "La Russia mira a privarci di energia. Invece, dobbiamo privarla dei mezzi del terrore", ha scritto il ministro degli Esteri Andriy Sybiga sui social media dopo l'ultimo attacco, aggiungendo che l'Ucraina ha bisogno di 20 sistemi di difesa aerea Nasams, Hawk o Iris-T. Nella sua intervista con la rivista Time, che lo ha nominato persona dell'anno, Trump ha insistito sul fatto che non abbandonerà l'Ucraina. Ma le sue ripetute dichiarazioni in cui si vantava di poter porre fine alla guerra in poche ore hanno fatto sorgere il timore che possa costringere Kiev a un accordo alle condizioni della Russia. L'amministrazione uscente di Joe Biden si sta affrettando a rafforzare gli aiuti prima dell'insediamento di Trump a gennaio e nelle ultime ore ha annunciato la fornitura di un nuovo pacchetto da 500 milioni di dollari. Anche i leader occidentali stanno intensificando i loro sforzi diplomatici e si parla sempre più del possibile dispiegamento di truppe di mantenimento della pace. Il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro polacco Donald Tusk hanno discusso della possibilità di dispiegare una forza di peacekeeping in caso di cessate il fuoco, ha affermato Tusk, in un incontro tenutosi ieri a Varsavia. Ma il Cremlino ha respinto l'idea che le due parti possano facilmente sedersi al tavolo delle trattative. "Non vogliamo un cessate il fuoco, vogliamo la pace, una volta che le nostre condizioni saranno soddisfatte e tutti i nostri obiettivi saranno raggiunti", ha detto Peskov, ribadendo che al momento non ci sono "i prerequisiti per i negoziati". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Vasco Rossi contro il nuovo codice della strada: “Vi arrestano per una canna”
(Adnkronos) –
Vasco Rossi attacca il nuovo codice della strada in vigore da oggi 14 dicembre 2024. Il Rocker di Zocca, infatti, sul suo profilo Instagram, si rivolge direttamente ai giovani contestando – con ironia – le nuove regole. "Ragazzi – afferma – il ministro Salvini, in questo 14 dicembre, ha fatto in modo per il vostro bene che se avete fumato una canna anche una settimana prima e venite fermati potete essere arrestati immediatamente e vi viene ritirata la patente per tre anni. Questo il ministro Salvini ha deciso di fare per il vostro bene, per voi naturalmente". Sempre sui social, intanto, Matteo Salvini illustra le novità. Il nuovo Codice delle Strada, dice il ministro delle Infrastrutture, è entrato in vigore oggi con "le prime multe" che "spero siano poche perché l’obiettivo non è fare multe, il mio dovere è salvare vite. Basta a chi guida ubriaco, drogato, a chi va in due in monopattino contromano sul marciapiede. Ci sono delle regole che hanno l’obiettivo di educare, di ridurre morti, feriti e incidenti", afferma, a margine di un evento della Lega, svoltosi a Milano. Con più di tremila morti l'anno sulle strade italiane "bisogna essere seri e rigorosi – ha sottolineato il vicepremier -. Il telefonino è la prima causa di incidenti". In merito alle nuove regole sui monopattini, per i quali ora sarà richiesta targa e assicurazione e obbligo di casco, e dell'impatto che avranno sulle migliaia di mezzi a noleggio, "ci si organizza", ha sentenziato Salvini. "A Parigi li hanno messi fuori legge, altre amministrazioni di sinistra li hanno vietati. Io non arrivo a tanto, ma l’anno scorso ci sono stati 300 incidenti e 18 morti". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Salvini replica a Vasco Rossi: “Si confronti con parenti vittime”
(Adnkronos) –
"Vorrei" che Vasco Rossi "non si confrontasse con me, ma con i parenti di qualcuno che è morto coinvolto in un incidente stradale che ha visto come protagonista qualcuno che guidava sotto effetto di stupefacenti. Non c'è da ridere quando si parla di alcool e di droga". Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, a margine del congresso regionale lombardo della Lega, in corso a Milano. "Spero di andare a tanti altri concerti di Vasco, lo adoro come cantante, però è un codice della strada che ha come unico obiettivo quello di salvare vite" ha poi sottolineato. Ieri Vasco Rossi ha attaccato il nuovo Codice della strada. Il Rocker di Zocca, sul suo profilo Instagram, si rivolgeva direttamente ai giovani contestando – con ironia – le nuove regole. "Ragazzi – afferma – il ministro Salvini, in questo 14 dicembre, ha fatto in modo per il vostro bene che se avete fumato una canna anche una settimana prima e venite fermati potete essere arrestati immediatamente e vi viene ritirata la patente per tre anni. Questo il ministro Salvini ha deciso di fare per il vostro bene, per voi naturalmente". Intanto oggi, a proposito del nuovo Codice della strada, è stato ribadito "che i limiti dei tassi alcolemici non cambiano (si rammenta che le sanzioni e provvedimenti come la confisca del veicolo erano già contemplati). L’unica novità riguarda solo ed esclusivamente i recidivi per cui ci sarà la misura dell’alcolock", ha precisato il Mit in una nota. "Ieri è stato il primo giorno di entrata in vigore del nuovo Codice della strada, qualche polemica c'è stata, però io sto guardando i dati e Giorgia te li porto in dote, sono arrivate le prime multe salate in diverse città italiane per chi ha occupato i posti riservati ai disabili, sono orgoglioso di avere aumentato le multe per chi ruba i posti ai disabili, perché penso che sia un atteggiamento incivile, qualche multa su chi usa il telefonino che è la prima causa di incidenti e anche molte per chi usa la droga e poi si mette alla guida", ha detto Salvini, ospite di Atreju, parlando dei primi controlli stradali dopo l'entrata in vigore del nuovo codice. "Questo – ha sottolineato – è un governo che mantiene le promesse". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Nuoto, Mondiali vasca corta: Italia bronzo nella 4×100 mista
(Adnkronos) – Altra medaglia per l'Italia ai Mondiali di nuoto in vasca corta di Budapest. Gli azzurri vincono la medaglia di bronzo nella finale della staffetta 4X100 mista maschile. Lorenzo Mora (dorso), Ludovico Viberti (rana), Michele Busa (delfino) e Alessandro Miressi (stile libero) chiudono sul gradino più basso del podio con il tempo di 3.19.91, per la nona medaglia italiana alla kermesse iridata. Oro alla Russia in 3.18.68, nuovo record del mondo e argento agli Stati Uniti in 3.19.03. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Spazio, Sace: “Per l’Italia un’economia con un potenziale ‘stellare'”
(Adnkronos) – Nel 2023 il valore delle vendite finali dell'industria spaziale europea ha raggiunto gli 8,4 miliardi di euro, cifra destinata a incrementarsi nei prossimi anni grazie a una domanda pubblica e privata in continua crescita: per ogni euro speso, ne sono creati 11. Lo sottolinea uno studio di Sace diffuso nella Giornata nazionale dello Spazio in cui si ricorda come con oltre 800 imprese costituite nell'ultimo decennio e 63mila occupati, l'Ue è la seconda regione al mondo per investimenti. L’industria dello spazio in Italia – spiega Sace – "è un settore strategico del futuro, con una filiera estremamente ramificata in diversi settori dell’economia, composto da oltre 400 imprese, di cui il 66% PMI e il 27% startup, che realizzano un giro d’affari di circa 3 miliardi, a dimostrazione di una forte dinamicità e di una crescita ancora non pienamente espressa. Il potenziale del settore è molto alto: per ogni impiego occupato ne sono generati 4 nuovi". La Space Economy – si ricorda- "è costituita da molteplici filiere interconnesse che coprono tutte le fasi, dall'upstream al downstream, e coinvolgono numerosi e svariati settori, dagli apparecchi elettrici, alla meccanica strumentale, fino a settori che beneficiano del segmento spazio per ottenere incrementi in termini di produttività e di sostenibilità, come per esempio l’agricoltura e i trasporti". Nonostante le grandi potenzialità, le aree di miglioramento e i ritardi europei nei confronti dei principali competitor internazionali sono ancora numerosi: nei soli investimenti privati il gap è stimato in 10 miliardi di euro per i prossimi 5 anni. Comunque, ricorda Sace, "in Italia gli investimenti sono in aumento: nel 2023 il nostro è stato il terzo Paese europeo per investimenti realizzandone per €148 milioni. Il settore beneficia del supporto pubblico, sia del governo attraverso il PNRR sia dell’Unione europea con il piano spaziale". "La strada è ancora lunga – conclude lo studio – ma affinché si possano cogliere le tante occasioni che il settore offre le imprese italiane devono far leva sull’eccellenza tecnologica, sull’alta qualità e professionalità della forza lavoro e sulla capacità di fare filiera. Per farlo è necessario semplificare le numerose modalità d’accesso al credito per poter realizzare gli investimenti, in particolare per le imprese di piccola e media dimensione e per le tante start up che caratterizzano il settore, e fare formazione". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)