Trump nomina il generale Kellogg inviato per Ucraina e Russia

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(Adnkronos) – Donald Trump annuncia la nomina del generale a riposo Keith Kellogg, un fedelissimo che ha già fatto parte della prima amministrazione Trump, a inviato per l'Ucraina e la Russia, con il compito di mettere fine a due anni e mezzo di conflitto.  "Sono molto felice di nominare il generale Keith Kellogg come assistente del presidente ed inviato speciale per l'Ucraina e la Russia – ha dichiarato il presidente eletto sui social – Keith ha una distinta carriera nell'esercito e nel mondo degli affari, e ha ricoperto ruoli molti delicati di sicurezza nazionale durante la mia prima amministrazione".  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Alimentazione, esperti a confronto: “La scienza conferma che siamo onnivori”

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(Adnkronos) – Il dibattito sulle diete e la produzione animale, con le sue implicazioni etiche, ambientali e di salute ha assunto un’importanza senza precedenti. Di queste implicazioni si è parlato oggi, a Roma, all’incontro ‘Mangiare secondo natura: la scienza conferma che siamo onnivori’. Protagonisti dell’evento il veterinario e divulgatore scientifico spagnolo Juan Pascual, autore del volume ‘Perché essere onnivori’ (Edizioni Lswr, 2024) e Elisabetta Bernardi, biologa, nutrizionista, docente di biologia della nutrizione presso l’Università degli studi di Bari e autrice del libro ‘Mangiare secondo la scienza’ (Edizioni Dedalo, 2024). La malnutrizione continua ad essere una delle piaghe dell’umanità – si legge in una nota – Secondo la Fao, oltre 733 milioni di persone, più di 1 su 10 nel mondo, soffrono di grave denutrizione e fino a 2 miliardi hanno difficoltà ad assumere i nutrienti necessari. La situazione peggiora a livello pediatrico: sotto ai 2 anni, solo un terzo riceve la quantità di alimenti adeguata. L’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda che i bambini di questa età consumino quotidianamente carne e uova perché sono ricche di ferro e zinco, ma solo 1 su 3 può mangiare carne o pesce e solo 1 su 5 uova. “È indubbio che ognuno debba scegliere liberamente come vivere e che cosa mangiare – spiega Pascual – tuttavia quando si parla di sana nutrizione bisogna rifuggire da soluzioni arbitrarie basate sul convenzionalismo, ideologie, pregiudizi e falsi miti che non hanno alcuna base se non le emozioni e le credenze di coloro che le promuovono. Deve essere la scienza, e non le convinzioni di alcune organizzazioni, a definire ciò che determina o meno il benessere”. Secondo uno studio pubblicato su Psychology Today, a livello mondiale, l’84% delle persone vegetariane e vegane abbandona la dieta e molto frequentemente per deterioramento della salute. In Italia, secondo gli ultimi dati Eurispes, il 93,4% della popolazione è onnivoro. “Mangiare o non mangiare un alimento – osserva Bernardi – limitare troppo o esagerare con un nutriente può ottimizzare o rendere difficili alcuni processi. Molte delle nostre predisposizioni sono scritte nel Dna, tuttavia c’è una sorta di interruttore che accende o spegne un gene, una caratteristica, una predisposizione e a giocare un ruolo fondamentale sono gli stili di vita, l’ambiente in cui viviamo e ciò che mangiamo. Una cattiva nutrizione, infatti, può portare alla riduzione della nostra risposta immunitaria aumentando la suscettibilità alle malattie e compromettere lo sviluppo fisico e mentale”. Senza contare i rischi concreti che un’alimentazione povera di proteine può causare. “Quando l’organismo ha bisogno di proteine o di aminoacidi e non ne riceve a sufficienza dalla dieta – spiega Bernardi – può iniziare a degradare le proteine muscolari per ottenere gli aminoacidi necessari (anche il cuore è un muscolo). Questo processo è il catabolismo proteico, uno dei motivi per cui una dieta insufficiente in proteine può portare a perdita di massa muscolare, compromettendo la forza, la funzionalità fisica e il metabolismo basale”. L’allevamento, poi, si inserisce di diritto nell’economia circolare “Gli animali trasformano ciò che noi non siamo in grado di trasformare – afferma Pascual – scarti vegetali che per noi non hanno alcun valore, ma che loro convertono in proteine di alto valore biologico”. Essere onnivori dunque è una risorsa anche per il pianeta, gli animali diventano una parte fondamentale di questo ecosistema, aiutandoci a limitare gli sprechi. Che cosa succederebbe, quindi, se diventassimo tutti vegani? “Una totale catastrofe ambientale, sanitaria e nutrizionale”, secondo Pascual. Senza gli animali, inoltre, saremmo costretti a fare a meno di alcuni farmaci. Il caso emblematico è quello dell’eparina, composto naturale che si trova nelle mucose di alcuni animali (suino e bovino), utilizzata nel trattamento delle malattie circolatorie come la trombosi, ma anche nel biomedicale con l’utilizzo del pericardio bovino per costruire valvole cardiache biologiche, sfruttando le peculiari caratteristiche del tessuto animale ricco di collagene, flessibile ma capace di garantire un’ottima robustezza. Al mondo dei volatili dobbiamo il contributo più importante nella produzione di vaccini o acido ialuronico utilizzato per trattare l’artrosi da lieve a moderata. “Non so quante vite si sarebbero perse senza le cure che ci forniscono gli animali – avverte Pascual – ma indubbiamente si tratta di centinaia di milioni ogni anno. Sarebbe morale smettere di produrre questi farmaci?”. Negli ultimi decenni la ricerca scientifica ha dimostrato quanto la nostra dieta possa influire profondamente sul nostro benessere generale, la prevenzione delle malattie e la gestione delle condizioni croniche. La nutrizione, infatti, gioca un ruolo determinante nella prevenzione di malattie cardiache, diabete, obesità e alcuni tipi di cancro. Secondo un recente studio statunitense pubblicato su ‘Nature’, emerge che tra i principali nutrienti con maggiore azione coadiuvante delle terapie antitumorali, l’acido trans-vaccenico alimentare (Tva), che si trova soprattutto nei ruminanti come bovini e ovini e nei prodotti lattiero caseari come latte e formaggi, sia risultato il più efficace a promuovere l’immunità antitumorale. “I risultati di questo studio – chiarisce Bernardi – ribadiscono l’importanza di una dieta completa di tutti gli alimenti come può essere quella mediterranea perché ciò che mangiamo influenza la nostra salute e sarebbe un peccato privarsi di alcuni cibi, magari in seguito a convinzioni errate”. Ma essere onnivori ha anche un valore sociale, favorito dalla varietà della dieta Mediterranea. “L’ingrediente segreto di questo stile di vita – conclude Bernardi – è proprio la convivialità intesa come strumento per diffondere le buone abitudini alimentari. I bambini che mangiano in famiglia, che condividono il pasto, non ottengono soltanto cibo dalla famiglia ma anche benessere psicologico”. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Eutanasia, primo sì alla legge in Gran Bretagna

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(Adnkronos) – E' stata approvata in prima lettura alla Camera dei comuni britannica con 330 voti favorevoli e 275 contrari la legge sull'eutanasia per adulti gravemente malati in fase terminale, con una aspettativa di vita non superiore ai sei mesi. La legge vale in Inghilterra e nel Galles. Ai deputati è stato chiesto di votare secondo coscienza e non seguendo la linea del partito di appartenenza. Il disegno di legge sarà ora discusso in aula. I Parlamentari potranno scegliere di emendarlo e poi dovrà essere votato dalle due camere prima di diventare legge. L'ex premier Rishi Sunak e il Premier Keir Starmer hanno votato in favore e la leader Tory Kemi Badenoch ha votato contro. Chi chiede l'eutanasia deve, secondo il testo votato, poter avere le capacità mentali per poterla scegliere in modo "chiaro, ponderato e informato", con una richiesta libera da coercizione o pressioni rinnovata a ogni stadio del processo. Due medici indipendenti e un giudice dell'Alta corte devono ratificare la decisione constatandone la volontarietà.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Influenza è più dura per uomini? Bassetti e Pregliasco: “Siamo piangina”

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(Adnkronos) –
Perché gli uomini lamentano di più i sintomi dell'influenza rispetto alle donne? Spesso bersaglio di critiche e sfottò per sentirsi poco bene con l'avvicinarsi lento della temperatura ai 37 gradi centigradi. Alcune risposte ha provato a darle – con un focus – Carla Delgado in un articolo pubblicato sulla rivista 'Bmj', parlando di un "presunto fenomeno per cui gli uomini esagerano la gravità dei sintomi a differenza delle donne". L'immaginario è pieno di questa 'debolezza' degli uomini nei confronti dei virus respiratori e influenzali: "Dalle pubblicità agli sketch nelle sit-com, questa differenza è ormai entrata nella vita delle persone", osserva l'autrice dell'articolo. Poche le evidenze scientifiche su questa differenza ma "ogni volta che parliamo di variabili che possono contribuire alla risposta immunitaria, il sesso è una di quelle variabili biologiche fondamentali a cui pensiamo", sottolinea. La domanda che si fa l'autrice è se esiste una influenza solo 'maschile'.  Ad esempio, "alti livelli di estrogeni possono migliorare gli esiti delle infezioni da coronavirus come la Sindrome respiratoria acuta grave (Srs), la Sindrome respiratoria orientale (Mers) e Sars-CoV-2", riporta l'autrice citando gli studi che hanno evidenziato il fenomeno. Altre evidenze scientifiche riportato che "alcune infezioni virali come la Dengue o l’epatite B sono meno comuni nelle donne perché hanno una immunità più forte e se infettate hanno una carica virale inferiore rispetto ai maschi". Tuttavia, "le differenze tra il sistema immunitario, le risposte infiammatorie di uomini e donne alle infezioni ,non sono sufficienti a spiegare completamente il divario immunitario", rimarca l'autrice.  In conclusione, "sebbene le donne in genere mostrino una risposta immunitaria più forte, non ci sono prove scientifiche sufficienti e solide per supportare la convinzione che esista una influenza maschile" che mette 'Ko' più lui che lei. "Servirebbero più studi e una maggiore comprensione del fenomeno", chiosa Delgado.  Sul tema, l'Adnkronos Salute ha interpellato l'infettivologo Matteo Bassetti e il virologo Fabrizio Pregliasco. "Non c'è una base scientifica sul fatto che gli uomini soffrano di più i sintomi dell'influenza rispetto alle donne, ma c'è un aspetto psicologico-sociale da ricordare: gli uomini sono in genere meno capaci di soffrire – non solo riguardo all'influenza – ma su tante altre cose penso ad un infortunio o al semplice mal di testa, l'uomo tende a lamentarsi di più", dice Bassetti. "C'è anche l'aspetto della gravidanza che è sempre un momento particolare per il dolore e forse rende le donne più 'forti' nell'affrontare le malattie. L'influenza maschile sembra più pesante ma in realtà non lo è, non è che c'è più febbre o altri sintomi ma la tolleriamo meno", aggiunge. "L'influenza è la stessa per uomini e donne, la malattia è identica. Cambia, invece, la percezione della sintomatologia -dice Pregliasco-. Sia chiaro non ci sono studi che lo confermino, eppure noi uomini ci lamentiamo di più rispetto alle donne, siamo dei 'piangina'. Bastano poche linee di febbre, anche al di sotto dei 37 gradi centigradi per metterci fuori gioco. Da tempo si parla di questo fenomeno ma servirebbero studi approfonditi".  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Messina, morti sospette in ospedale: qual è la causa secondo Bassetti

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(Adnkronos) – "Un presunto batterio killer avrebbe provocato ben sette morti sospette in un ospedale di Messina. Tutti i pazienti deceduti sono stati sottoposti a interventi di cardiochirurgia. Nei giorni scorsi i Nas hanno posto sotto sequestro due sale operatorie e la Procura sta indagando sull’accaduto. Al momento non è noto di quale batterio si tratti, ma è molto probabile che siano infezioni ospedaliere, ovvero infezioni correlate all’assistenza (Ica)". Così su X l'infettivologo Matteo Bassetti sui decessi avvenuti all'ospedale Papardo di Messina su cui sta indagando la Procura.   "Le Ica sono ogni anno in Italia 530mila e riguardano l’8% dei pazienti ricoverati in ospedale. Un terzo di esse ha come causa un batterio resistente agli antibiotici con tutti i rischi che ne conseguono, specie per i pazienti più fragili, che sono anche i più colpiti dalle Ica", sottolinea Bassetti.   "L’infezione ospedaliera più frequente è quella del tratto urinario, seguono le infezioni della ferita chirurgica, l’infezione dell’accesso venoso ( punto in cui si inserisce l’ago per somministrare terapie endovena) e la polmonite. L’Italia ha il record europeo di decessi correlati a infezioni ospedaliere e antibiotico-resistenti: 11mila morti l’anno. Le Ica (Infezioni Correlate all’Assistenza), provocate da germi multiresistenti agli antibiotici, secondo le ultime stime, sono la causa di 5 milioni di morti a livello globale e ne provocheranno quasi 40 milioni nel 2050, che sarà la prima causa di morte al mondo", conclude.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Milan-Empoli 3-0, Morata e Reijnders lanciano i rossoneri

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(Adnkronos) – Nessuno scherzo per il Milan dalla nebbia di San Siro. I rossoneri vincono 3-0 contro l’Empoli, nell’anticipo della 14esima giornata di Serie A, salgono a 22 punti in classifica e fanno sorridere Fonseca. Decidono le reti di Morata e Reijnders, grande protagonista con una doppietta.   
Fonseca sceglie ancora Musah nel suo 4-2-3-1 e davanti non regala sorprese. Spazio a Leao, Morata e Pulisic, con il solito Reijnders a suggerire. Tribuna per Okafor, fermato dalla febbre. D’Aversa punta invece sui grandi ex: Vasquez, protagonista di un ottimo avvio di stagione, tra i pali, e Colombo e Pellegri davanti. Si inizia a ritmi bassi, poi i rossoneri prendono il sopravvento sulle fasce e al 19’ pungono con Morata. Fofana recupera sulla destra, il pallone arriva in area e Leao ci prova: la difesa respinge, ma poi il più scaltro è Morata che fa 1-0 girando in rete con il destro. I toscani reagiscono subito e provano ad affacciarsi davanti con Colombo, ma la squadra di Fonseca è ordinata, corre pochi rischi e raddoppia a un soffio dall’intervallo. Viti allontana una palla da centro area, Reijnders ringrazia, imita Morata e infila il destro all’angolino. Due a zero a fine primo tempo.  Il successo infrasettimanale contro lo Slovan Bratislava riconsegna al pubblico di San Siro un gruppo ritrovato, capace di giocare e divertirsi. È così che al 70’, dopo una traversa di Maleh (primo vero pericolo per Maignan) arriva il tris di Reijnders: l’olandese chiude una bella ripartenza avviata da Fofana e trova il sesto gol stagionale battendo Vasquez con un destro rasoterra. Di fatto, la gara si chiude qui. Nel finale, Fonseca guarda al big match con l'Atalanta e si gioca tutti i cambi per evitare rischi di ogni tipo. Fuori dunque Gabbia, Musah, Fofana (a rischio squalifica), Morata e Leao e spazio a Pavlovic, Chukwueze, Loftus-Cheek, Abraham e Camarda. Stop per l'Empoli, che resta comunque a metà classifica con 16 punti. Il Milan riparte con un 3-0. E stavolta, San Siro canta.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sanremo 2025, Francesca Michielin e l’annuncio: le lacrime dei nonni – Video

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(Adnkronos) – Francesca Michielin è tra i 30 cantanti big che parteciperanno al Festival di Sanremo 2025. La cantante ascolta l'annuncio di Carlo Conti al Tg1 e festeggia con i nonni, che accolgono con commozione il 'verdetto' del direttore artistico e conduttore.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Giovanni Allevi e la malattia: “Non voglio darla vinta al dolore”

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(Adnkronos) –
Giovanni Allevi continua la sua battaglia contro il tumore. Il compositore condivide un selfie sui propri social e scrive: "Ci sono 0 gradi stamattina a Milano eppure io cammino, cammino, cammino. Non voglio darla vinta al dolore. Per ora siamo pari! Intanto nella mente dirigo il mio concerto per violoncello, che sta venendo alla luce. Anche se le cose non vanno per il verso giusto, dobbiamo aprirci allo splendore della vita." Cinquantacinque anni, l'artista ha annunciato nel 2022 di essere affetto da mieloma multiplo. Dal 2024, dopo la partecipazione al festival di Sanremo, è tornato a esibirsi e oggi continua a comporre. Sui social, dove Allevi aggiorna i follower sulla sua musica e sulla sua lotta contro la malattia, ha spiegato che il suo prossimo "concerto per violoncello e orchestra" è "ispirato dalle note del nome Mieloma".  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sostenibilità, Romanelli (ReWorld): “Definire indicatori sociali”

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(Adnkronos) – “Sostenibilità sociale vuol prendersi carico della felicità delle persone, far sì che ognuno possa fiorire secondo la propria natura con pari opportunità. È fra gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. Dal prossimo anno, circa 7.800 aziende italiane dovranno inserire indicatori sociali nel bilancio di sostenibilità. Tuttavia, a differenza di quanto accade per la sostenibilità ambientale, in quest’ambito c’è un ritardo di mezzo secolo in termini di parametri, certificazioni e requisiti". Lo ha detto Eugenia Romanelli, direttrice artistica della manifestazione, founder di rewriters.it e Ceo ReWorld, in occasione della quarta edizione del ReWriters fest, il festival europeo dedicato alla sostenibilità sociale che si è svolto a Roma presso l’Università La Sapienza. "Per queste ragioni, attraverso l’impresa sociale ReWorld, abbiamo trasformato il Manifesto Etico di Sostenibilità Sociale, che dà origine al ReWriters Fest, e alla testata di Advocacy Journalist, in un rating definito da Sapienza Università di Roma e ottimizzato da Aecom Strategic Consulting. Con il ReWriters Fest, da un lato cerchiamo di aiutare le organizzazioni a misurarsi, posizionarsi e raccontarsi sulla sostenibilità sociale, e dall’altro parliamo alla società civile, alla comunità accademica, alle imprese, alle istituzioni, di temi tanto attuali quanto divisivi, come ad esempio la violenza sulle donne, il body shaming o l’etica delle nuove tecnologie. Problematiche universali che riguardano il mondo che lasceremo a chi verrà dopo di noi”, conclude la direttrice artistica del ReWriters Fest. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

‘Ripartenze: riprendiamoci il futuro!’, percorsi di formazione per detenuti a Velletri

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(Adnkronos) – E' partito ufficialmente, presso il Carcere di Velletri, il progetto Ripartenze: Riprendiamoci il Futuro. Promosso da Fondazione Lottomatica e realizzato dal centro di formazione dell’ente non profit Elis, il progetto riguarda detenuti e persone sottoposte ad altre misure di giustizia in percorsi di inserimento professionale.  Al termine di una selezione che ha visto coinvolte 600 persone, è iniziata ora per i primi 20 partecipanti la formazione che li porterà a lavorare come manutentori di aree verdi a Roma e addetti alla selezione dei rifiuti nella piattaforma di Guidonia M. del Gruppo AVR e come operatori elettrici per la società Siram Veolia a Milano.  “Siamo particolarmente orgogliosi di sostenere ‘Ripartenze’ – ha commentato Riccardo Capecchi, presidente di Fondazione Lottomatica – un’opportunità concreta per il reinserimento sociale e professionale di persone che stanno affrontando percorsi di giustizia. Siamo convinti che il lavoro possa essere un potente strumento di cambiamento, capace di ridurre significativamente il rischio di recidiva e di restituire dignità e speranza a chi ha commesso errori. La natura corale del progetto sottolinea il principio di collaborazione e condivisione delle diverse competenze, condizione fondamentale per il successo delle iniziative ad alto valore sociale". I partecipanti al programma stanno già affrontando una prima fase di rafforzamento delle competenze trasversali necessarie a inserirsi in contesti aziendali. Seguirà l’addestramento tecnico e quindi l’inserimento lavorativo, programmato per l’inizio del nuovo anno.  “Questa iniziativa – sottolinea Pietro Cum, amministratore delegato di Elis – evidenzia, ancora più di un normale percorso formativo il grande valore del lavoro come elemento centrale della dignità della persona e come condizione fondamentale per permetterle di riprogettare il futuro. E' un’ulteriore prova dell’impatto sociale che la formazione professionale è in grado di generare”. Il progetto è nato nell’ambito della collaborazione tra Fondazione Lottomatica ed Elis, attraverso un accordo stipulato con il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria presso il ministero della Giustizia. Secondo i dati elaborati nel 2024 da Censis e The European House Ambrosetti, su incarico di Cnel e ministero della Giustizia, il rischio di tornare in carcere può scendere fino al 2% nel caso di detenuti che hanno avuto la possibilità di un inserimento professionale. Un risultato estremamente significativo, se comparato con gli attuali tassi di recidiva della popolazione carceraria, secondo cui 6 condannati su 10 sono già stati in carcere almeno una volta. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Vicenza, piccolo aereo atterra fuori pista ad Asiago: 4 feriti, grave il pilota

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(Adnkronos) – Quattro feriti, grave il pilota per l'atterraggio fuori pista di un piccolo aereo, che aveva già dichiarato un’emergenza alla torre di controllo. L'incidente è avvenuto oggi poco dopo le 11 in Via San Domenico ad Asiago, in provincia di Vicenza. L’aereo è atterrato duro in strada. I primi soccorsi sono stati prestati dai passanti che hanno aiutato i passeggeri ad uscire. Il pilota rimasto incastrato è stato estratto dai vigili del fuoco accorsi da Asiago e Bassano del Grappa. Stabilizzato dai sanitari, è stato trasferito in eliambulanza in ospedale. Gli altri tre passeggeri, feriti in modo più lieve, sono stati trasferiti in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale di Asiago. In corso le operazioni di bonifica dei vigili del fuoco per lo spandimento di kerosene a causa del danneggiamento dell’ala contenente carburante. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Mondiale per Club, svelato il calendario di Inter e Juventus: le date

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(Adnkronos) – Il nuovissimo Mondiale per Club 2025 è pronto a partire. Dopo aver svelato i gironi, Inter e Juventus hanno scoperto anche il calendario del torneo fortemente voluto dal presidente della Fifa Gianni Infantino e che prenderà il via il prossimo 15 giugno, al termine della stagione regolare. Tante le big europee impegnate negli Stati Uniti, che ospiteranno le migliori squadre del mondo negli stadi di tutto il Paese.  L'Inter, nel proprio girone affronterà il River Plate, i giapponese dell'Urawa Red Diamons e il Monterrey. L'esordio sarà proprio con i messicani il prossimo 17 giugno, nel mezzo la sfida con gli asiatici e poi, a chiudere, l'affascinante partita contro i Millionarios. Il 18 giugno toccherà invece la Juventus, che esordirà con gli emiratini dell'Al Ain per affrontare poi i marocchini del Wydad Casablanca e il Manchester City. 
Il calendario dell'Inter
 Monterrey-Inter: 17 giugno ore 18 a Los Angeles Inter-Urawa Red Diamonds: 21 giugno ore 12 a Seattle Inter-River Plate: 25 giugno ore 18 a Seattle 
Il calendario della Juventus
 Al Ain-Juventus: 18 giugno ore 21 a Washington DC Juventus-Wydad: Casablanca 22 giugno ore 12 a Philadelphia Juventus-Manchester City: 26 giugno ore 15 a Orlando  Tra gli stadi che ospiteranno la Juventus al Mondiale per Club c'è anche l'Audi Field di Washington DC. Particolarità di questo impianto è che, tra quelli selezionati per ospitare il torneo, è il più piccolo di tutti con soli 20mila posti sugli spalti.  La Fifa lo ha quindi giudicato troppo piccolo per ospitare le partite di Manchester City o Real Madrid, le due squadre più attese, ma abbastanza grande per essere il palcoscenico dell'esordio bianconero, in programma il prossimo 18 giugno contro l'Al Ain. L'Audi Field ospiterà altre due partite: Salisburgo-Al Hilal e Al Ain-Wydad Casablanca. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Milan, infortunio per Pulisic contro l’Atalanta: i tempi di recupero

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Ansia Pulisic in casa Milan. L'attaccante statunitense è uscito al 38' del match contro l'Atalanta, vinto dai bergamaschi 2-1, a causa di un infortunio muscolare. Pulisic ha sentito tirare il polpaccio destro e a nulla è servito l'intervento dello staff medico, che ha applicato ghiaccio spray sul muscolo, con il giocatore che ha dovuto lasciare il terreno di gioco, sostituito da Loftus-Cheek. Ora si sottoporrà a ulteriori esami per stabilire l'entità dell'infortunio e i tempi di recupero.  Sicuramente Pulisic salterà la sfida di Champions League contro la Stella Rossa, in programma mercoledì 11 dicembre, e probabilmente anche quella di campionato contro il Genoa, domenica 15. La speranza è di ritrovarlo, almeno tra i convocati nel match, valido per la 17esima giornata di Serie A, contro l'Hellas Verona, in programma venerdì 20 dicembre.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Swiatek e il caso doping: “Ho avuto reazione violenta. Sinner? Impossibile paragonare”

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Iga Swiatek torna a parlare. La numero due del mondo, squalificata un mese dopo essere risultata positiva a un controllo anti doping alla trimetazidina, una sostanza vietata, ha raccontato le sue verità in un'intervista fiume a "Fakty po Faktach", programma della tv polacca. "Quando ho saputo della positività ho avuto una reazione violenta, ricordo le lacrime e il panico. Ho combattuto per dimostrare la mia totale innocenza, e so che anche in questi casi le persone cercano di fare paragoni tra queste situazioni con altre che sono già avvenute, ma la verità è che ognuno di questi casi è diverso, quindi impossibile paragonare il mio caso a quello di Jannik Sinner o Simona Halep". 
Swiatek ha ripercorso tutte le tappe di questa vicenda: "La mia reazione è stata molto violenta. Un misto di incomprensione e panico. Tantissimi pianti. Ricordo di questa mail: riceviamo mail con notifiche e aggiornamenti quando ci sono delle comunicazioni, l'ho aperta convinta fosse una informazione per i tennisti ricevuta in automatico, ma stavolta era molto più seria. Non sono riuscita ad arrivare alla fine, ero già scoppiata in lacrime. I miei manager hanno detto che la reazione era quella di chi aveva appena visto morire qualcuno, o aveva avuto un grave problema di salute. Sono grata non fossi da sola. Ho dato il telefono a qualcuno, ho pensato fosse un errore. Non capivo davvero cosa stesse accadendo. Il nome della sostanza era completamente nuovo per me, non ho mai sentito di quella, dell'origine. Non pensavo granché, ero solo sommersa dalle emozioni. Sono arrivata a provare disgusto per il tennis". "Preferirei dire 'non colpevole', ma ammetto che per me sia solo questione burocratica", ha continuato Swiatek, "per me la cosa migliore è che sia in grado di prepararmi alla prossima stagione senza alcun pensiero, concentrandomi sul gioco. Quando mi hanno comunicato che sarebbe tutto finito nel giro di una settimana, ho accettato il verdetto senza pensarci troppo. L'aver ricevuto questa punizione è una formalità. Loro hanno seguito le loro regole, anche perché non c'era una persona sola a giudicarmi ma ci sono state tutte delle procedure da seguire e anche questa decisione del mese di stop è stata dettata, appunto, da procedure". Swiatek ha anche parlato del caso doping che riguarda Jannik Sinner, la cui sentenza definitiva dovrebbe arrivare non prima di febbraio: "So che in questi casi le persone cercano di fare paragoni tra queste situazioni con altre che sono già avvenute, ma la verità è che ognuno di questi casi è diverso. E il processo per provare la propria innocenza è allo stesso modo diverso. È dura fare paragoni tra il mio caso, quello di Sinner o di Halep, perché ognuno di noi ha a che fare con un problema diverso. Questa per me è più una questione per la Itia che per i giocatori. Il mio destino, come quello degli altri, è nelle loro mani e sono loro che decidono come valutare ciascun caso. Io voglio credere che questo processo sia onesto e oggettivo, che ogni caso venga trattato secondo i regolamenti e che nessuno possa trattare un giocatore o una giocatrice in base alla sua posizione. Ma se mai dovesse essere così, sarebbe comunque una questione a cui a rispondere deve essere la Itia". Un'ultima battuta Iga l'ha dedicata alle spese economiche a cui è stata costretta per difendersi: “Ho scelto un avvocato negli Stati Uniti, specializzato in questi casi. Il fatto che avevo già guadagnato molto e potevo spenderli nella mia difesa, senza battere ciglio, mi ha decisamente aiutato. So che molti non hanno questa opportunità e penso che questo sia qualcosa che possa anche trattenerli, perché io ho potuto invece pagare tutte le spese. 70.000 dollari per l'avvocato e circa 15.000 euro per i test medici e pareri di esperti. Oltre a questo, mi è stato revocato il prize money del torneo di Cincinnati, ma in quel momento non mi importava assolutamente. La cosa a cui tenevo di più era dimostrare la mia innocenza. Vi sto dicendo la quota più o meno esatta così che ci sia anche la percezione di cosa voglia dire a livello economico, e perché non è facile per chi non guadagna certe cifre in campo". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Bayern Monaco ritira maglia numero 5, l’omaggio al ‘Kaiser’ Beckenbauer

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(Adnkronos) – Il Bayern Monaco ha annunciato oggi che ritirerà la maglia numero 5 della sua squadra di calcio in omaggio all'icona del club Franz Beckenbauer, morto il 7 gennaio all'età di 78 anni. Il presidente del Bayern Herbert Hainer ha dato l'annuncio durante l'assemblea generale del club tra applausi scroscianti e alla presenza della vedova di Beckenbauer, Heidi, e di suo figlio Joel. "Il numero 5 sarà riservato a un'eredità unica. Perché il nostro club e la sua storia sono semplicemente impensabili senza Franz", ha detto Hainer di Beckenbauer, che indossava quel numero sulla maglia. "Quest'anno il Bayern ha perso la più grande personalità della sua storia", ha aggiunto. "Caro Franz, hai reso il club quello che è oggi: sinonimo del massimo successo possibile, di uno stile unico e di una profonda umanità. Come giocatore, allenatore, presidente e compagno di squadra", ha sottolineato. "Avete dato al Bayern uno splendore che continua ad avere un impatto anche oggi. Potete immaginare qualsiasi cosa, ma certamente non potete immaginare il Bayern senza Franz Beckenbauer", ha detto Hainer, descrivendo la presenza di Heidi e Joel Beckenbauer come un "grande onore". Conosciuto come "Der Kaiser" (L'Imperatore), Beckenbauer ha ridefinito la posizione del libero negli anni '60 e '70 con il suo stile elegante e la sua leadership. Ha vinto molti titoli con il club della sua vita, il Bayern, tra cui tre Coppe dei Campioni e la Coppa Intercontinentale. Beckenbauer è stato per un breve periodo allenatore del Bayern negli anni '90 e presidente del club dal 1994 al 2009. Ha vinto la Coppa del Mondo da giocatore nel 1974 e da allenatore nel 1990, ed è stato il principale organizzatore della Coppa del Mondo 2006 in Germania. Il Bayern ha onorato Beckenbauer e altri membri del club morti negli ultimi 12 mesi. Tra questi Andreas Brehme, autore del gol decisivo della Germania nella finale dei Mondiali del 1990, morto a febbraio all'età di 63 anni. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ddl sicurezza, Lega in pressing. Fi ‘ferma’ i suoi: “Non litighiamo”

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(Adnkronos) – "Non replichiamo alla Lega, non litighiamo in pubblico sul ddl sicurezza…". Forza Italia, apprende l'Adnkronos, prova a evitare l'ennesimo scontro con il partito di Matteo Salvini. E dal segretario Antonio Tajani, dopo la nota della Lega che invita gli alleati ad approvare subito il provvedimento "senza perdite di tempo", arriva la linea ufficiale per deputati e senatori azzurri: non forniamo pretesti per aprire un ulteriore fronte nella maggioranza.  Intanto il governo non esclude modifiche al ddl, che è all'esame della Commissione Affari costituzionali del Senato. Questo l'orientamento emerso al termine di una riunione di maggioranza alla quale hanno preso parte il ministro di Fdi per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, e i sottosegretari leghisti al Ministero dell'Interno, Nicola Molteni, e alla Giustizia, Andrea Ostellari.  "Alcuni aspetti possono" del pacchetto sicurezza "possono essere eventualmente migliorati", ha spiegato Ciriani, non escludendo la possibilità di una terza lettura per il disegno di legge, che a questo punto potrebbe tornare alla Camera. "Stiamo verificando" la possibilità di apportare modifiche "perché ci sono opinioni diverse, sensibilità diverse, nessuno intende stravolgere i contenuti del testo, ma su alcune cose serve di approfondire, questa era una prima riunione coi gruppi di maggioranza", ha proseguito Ciriani.  Tra i temi al centro della riflessione, la stretta sulle sim ai migranti senza permesso di soggiorno e la norma sulle madri detenute. Su entrambe le questioni Forza Italia non ha mai nascosto le sue perplessità, presentando degli emendamenti per correggere il tiro. Per quanto riguarda le madri detenute, per esempio, con il deputato Paolo Emilio Russo Fi aveva firmato un emendamento che chiedeva di ripristinare l'obbligo di differimento della pena per le madri con figli fino a un anno: emendamento che è stato poi trasformato in un ordine del giorno che prevede una sorta di "monitoraggio" tra un anno. 
Adesso la Lega ha fretta di chiudere: "Il ddl sicurezza – rimarcano fonti di via Bellerio – rappresenta uno strumento normativo di primaria importanza fortemente voluto dal governo per tutelare l'operato delle nostre forze di polizia sottoposte a sistematiche aggressioni e violenze durante le manifestazioni di piazza e per risolvere i principali fenomeni di allarme sociale, come le occupazioni abusive di case, che minano la sicurezza dei cittadini e delle comunità locali".  Per il Carroccio, il ddl "va approvato immediatamente senza perdite di tempo". Una fretta che non è condivisa dalle parti di Forza Italia: "Non stiamo parlando di un decreto, il provvedimento è un disegno di legge e quindi non scade. Nessun dramma", predicano prudenza fonti azzurre vicine al dossier. "Evidentemente – rimarcano le stesse fonti – i nostri rilievi avevano un fondamento. Siamo fiduciosi del fatto che il nostro gruppo al Senato troverà una soluzione e un punto di caduta".  Le opposizioni nel frattempo annunciano battaglia: Pd, 5 Stelle, Avs e Più Europa hanno aderito alla manifestazione nazionale indetta per sabato 14 dicembre dalla Rete nazionale 'A Pieno Regime'. "Il Partito democratico continua a mobilitarsi contro un ddl che reprime il libero dissenso, affronta ogni problema con un nuovo reato e nuove aggravanti senza mettere un euro per rafforzare davvero politiche di sicurezza urbana e di coesione sociale, fa retrocedere il diritto e arriva anche a liquidare per soli fini propagandistici un'intera filiera produttiva", attaccano i dem.  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Juventus-Manchester City 2-0, Vlahovic e McKennie stendono Guardiola

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(Adnkronos) – Notte magica per la Juventus allo Stadium. Nella sesta giornata di Champions League, i bianconeri battono il Manchester City 2-0 e conquistano tre punti fondamentali per la propria classifica. Decisivi i gol, tutti nel secondo tempo, di Dusan Vlahovic al 53' e di Weston McKennie al 75'. Con questa vittoria Thiago Motta sale a quota 11 punti rimanendo in piena zona playoff, a sole due lunghezze dall'ottavo posto che vale l'accesso diretto agli ottavi di finale. Rimane a 8 punti invece Guardiola, che continua a vivere il periodo più nero della propria carriera con una sola vittoria in dieci partite.  Pronti via ed è subito il City a prendere in mano il pallino del gioco. La Juventus però pressa alta e limita il palleggio inglese, che non riescono mai a trovare l'imbucata giusta per Haaland. I bianconeri prendono le misure e si rendono pericolosi soprattutto con le accelerazioni di Conceicao, tra i più attivi. La prima vera occasione della partita la costruisce Yildiz, che converge verso il centro e calcia da fuori area, ma senza riuscire a inquadrare la porta. Il City contiua a far girare il pallone da una parte all'altra del camp, con Haaland che prova a far male in mischia ma viene ribattuto. L'attaccante norvegese è pericolosissimo poco dopo, quando si ritrova solo davanti a Di Gregorio ma viene ipnotizzato dal portiere bianconero.  Parte bene la Juventus nel secondo tempo. I bianconeri trovano il vantaggio al 53': Gatti calcia in girata ma trova la parata di Ederson, sul proseguo dell'azione Yildiz mette un bel cross per Dusan Vlahovic, che di testa batte il portiere brasiliano. La reazione del City è affidata a Grealish, che dopo un'azione personale serve Bernardo Silva, ma il suo tiro è ribattuto dalla difesa juventina. Poco dopo ci prova anche De Bruyne, che calcia di poco a lato da fuori area. Il Manchester City aumenta la pressione e colleziona occasioni: Gundogan si crea lo spazio al limite dell'area e calcia a giro, ma trova un'altra ottima parata di Di Gregorio in tuffo. Nel miglior momento dei Citizens però arriva il raddoppio della Juventus: al 75' Weah si invola sulla destra e serve l'inserimento di Weston McKennie, che appena entrato in campo si coordina e in mezza rovescia batte ancora Ederson. Il City prova una nuova reazione ma la Juventus è compatta e non rischia niente. Nel finale proteste inglesi per un presunto tocco di mano di Gatti in area, ma l'arbitro lascia correre. Finisce quindi 2-0 allo Stadium. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Europa League, Ajax-Lazio 1-3: decidono Tchaouna, Dele-Bashiru e Pedro

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(Adnkronos) – La Lazio batte 3-1 l'Ajax in un match valido per la sesta giornata di Europa League, disputato alla Johan Cruijff Arena di Amsterdam. A decidere la partita i gol di Tchaouna al 12', Dele-Bashiru al 52' e Pedro al 77'; di Traoré al 47 la rete dei padroni di casa. In classifica capitolini primi insieme all'Athletic Bilbao con 16 punti, olandesi fermi a quota 10. Nella settima giornata la Lazio ospita la Real Sociedad, mentre l'Ajax farà visita ai lettoni del Rigas.  La Lazio batte l'Ajax con una prova autorevole che la mantiene in vetta nella classifica di Europa League e ad un passo dalla qualificazione diretta agli ottavi di finale. I biancocelesti scendono in campo senza il supporto dei propri tifosi a cui è stata vietata la presenza.  La prima occasione della partita è per gli olandesi al 5'. Traorè in area rientra sul sinistro e calcia a giro sul secondo palo, la conclusione è di poco fuori. Al 9' i lancieri rischiano molto con la costruzione bassa, mettendo in difficoltà il portiere Pasveer: rilancio addosso a Castellanos, ma il rimpallo finisce fuori. Al 12' i biancocelesti sbloccano la partita: recupero palla di Dia nella trequarti olandese, Rovella appoggia subito a Castellanos, che di esterno serve magnificamente Tchaouna: taglio in area al centro da destra e sinistro vincente. Al 19' Ajax a un passo dal pari: un perfetto schema da calcio d'angolo libera Rensch al cross in area. Brobbey arriva di testa da solo sul pallone, ma manda clamorosamente a lato.  Al 23' altro rischio preso dai padroni di casa con un retropassaggio pericoloso al portiere Pasveer. Castellanos tenta ancora il recupero, ma viene anticipato dal portiere avversario. Nello slancio subisce un colpo, ma l'intervento di Pasveer è regolare e sul pallone. Al 28' tiro da fuori area di Castellanos, fuori di poco. Alla mezz'ora colpo di testa di Brobbey su cross di Berghuis da sinistra con palla di poco fuori alla sinistra di Mandas. Il portiere greco era comunque sulla traiettoria. Al 34' grande azione dell'Ajax che entra addirittura in area piccola col pallone. Brobbey, marcato spalle alla porta, scarica dietro per Traorè che va al tiro ribattuto da Dele-Bashiru. Al 38' ammonizione per Hato per un fallo su Gigot. Al 40' Castellanos viene smarcato benissimo in area, ma invece di tirare al volo preferisce mettere il pallone in mezzo e sciupa tutto. Nel recupero della prima frazione giallo a Rovella per un intervento troppo irruento su Godt.  Al 1' della ripresa giallo per Pellegrini per un'entrata in ritardo su Brobbey. Al 2' l'Ajax pareggia. Punizione pericolosa da destra, una spizzata di testa trova la deviazione sulla linea di Pellegrini. Sul pallone vagante in area arriva di corsa Traorè, che calcia di sinistro di prima intenzione e manda il pallone sotto la traversa. Dura poco il vantaggio dei padroni di casa perché al 7' tornano in vantaggio i capitolini. Pedro serve Zaccagni, che punta l'uomo a sinistra e mette un pallone teso in mezzo, sul quale Castellanos non arriva per un soffio. Sul secondo palo però, in posizione defilata, Dele-Bashiru calcia subito di destro e trova il gol del 2-1. Pasveer para quando la palla è già entrata in porta, come confermato dalla goal-line technology.  Al 12' su un cross da sinistra Pellegrini tenta un retropassaggio di petto a Mandas, ma lo calibra malissimo e permette a Brobbey di intervenire al volo, la sua conclusione però termina fuori. Al 22' Tavares entra al posto di Pellegrini e al 27' tocca a Gila sostituire Patric. Al 32' arriva il tris biancoceleste con Pedro. Tavares spezza il pressing dell'Ajax con una delle sue sgroppate e serve benissimo Tchaouna, il francese appoggia di tacco per l'arrivo dell'ex Barcellona, che stoppa con il destro e con il sinistro a giro batte Pasveer per il 3-1. Al 39' Castellanos manca il gol del 4-1. Lancio lungo che pesca l'argentino, scattato in posizione regolare: il colpo sotto trova la parata di Pasveer.  Al 40' gran botta di Traoré che si stampa sulla traversa. Un minuto dopo ancora Ajax pericoloso con Akpom: Mandas respinge. Al 43' esce Pedro ed entra Guendouzi. Al 45' l'ultimo brivido del match. Akpom svetta da solo e benissimo su un cross da destra, ma il suo colpo di testa schiacciato sfiora appena il palo alla destra di Mandas. Dopo quattro minuti di recupero arriva il triplice fischio dell'arbitro e la Lazio diventa la settima squadra italiana a vincere sul campo dell'Ajax, dopo Juve, Milan, Inter, Roma, Atalanta e Napoli. In più ci è riuscita al primo tentativo. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Nuoto, Mondiali vasca corta: Italia bronzo nella 4×100 mista

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(Adnkronos) – Altra medaglia per l'Italia ai Mondiali di nuoto in vasca corta di Budapest. Gli azzurri vincono la medaglia di bronzo nella finale della staffetta 4X100 mista maschile. Lorenzo Mora (dorso), Ludovico Viberti (rana), Michele Busa (delfino) e Alessandro Miressi (stile libero) chiudono sul gradino più basso del podio con il tempo di 3.19.91, per la nona medaglia italiana alla kermesse iridata. Oro alla Russia in 3.18.68, nuovo record del mondo e argento agli Stati Uniti in 3.19.03. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Spazio, Sace: “Per l’Italia un’economia con un potenziale ‘stellare'”

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(Adnkronos) – Nel 2023 il valore delle vendite finali dell'industria spaziale europea ha raggiunto gli 8,4 miliardi di euro, cifra destinata a incrementarsi nei prossimi anni grazie a una domanda pubblica e privata in continua crescita: per ogni euro speso, ne sono creati 11. Lo sottolinea uno studio di Sace diffuso nella Giornata nazionale dello Spazio in cui si ricorda come con oltre 800 imprese costituite nell'ultimo decennio e 63mila occupati, l'Ue è la seconda regione al mondo per investimenti. L’industria dello spazio in Italia – spiega Sace – "è un settore strategico del futuro, con una filiera estremamente ramificata in diversi settori dell’economia, composto da oltre 400 imprese, di cui il 66% PMI e il 27% startup, che realizzano un giro d’affari di circa 3 miliardi, a dimostrazione di una forte dinamicità e di una crescita ancora non pienamente espressa. Il potenziale del settore è molto alto: per ogni impiego occupato ne sono generati 4 nuovi". La Space Economy – si ricorda- "è costituita da molteplici filiere interconnesse che coprono tutte le fasi, dall'upstream al downstream, e coinvolgono numerosi e svariati settori, dagli apparecchi elettrici, alla meccanica strumentale, fino a settori che beneficiano del segmento spazio per ottenere incrementi in termini di produttività e di sostenibilità, come per esempio l’agricoltura e i trasporti". Nonostante le grandi potenzialità, le aree di miglioramento e i ritardi europei nei confronti dei principali competitor internazionali sono ancora numerosi: nei soli investimenti privati il gap è stimato in 10 miliardi di euro per i prossimi 5 anni. Comunque, ricorda Sace, "in Italia gli investimenti sono in aumento: nel 2023 il nostro è stato il terzo Paese europeo per investimenti realizzandone per €148 milioni. Il settore beneficia del supporto pubblico, sia del governo attraverso il PNRR sia dell’Unione europea con il piano spaziale". "La strada è ancora lunga – conclude lo studio – ma affinché si possano cogliere le tante occasioni che il settore offre le imprese italiane devono far leva sull’eccellenza tecnologica, sull’alta qualità e professionalità della forza lavoro e sulla capacità di fare filiera. Per farlo è necessario semplificare le numerose modalità d’accesso al credito per poter realizzare gli investimenti, in particolare per le imprese di piccola e media dimensione e per le tante start up che caratterizzano il settore, e fare formazione". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)