Sanremo 2024, Fiorello a Fazio: “Sei un uomo Rai pagato da altri”

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(Adnkronos) – "Io sono superstizioso. Avrei mai potuto saltare questo collegamento?" Amadeus, in collegamento con 'Che Tempo Che Fa', spiega così perché ha accettato l'invito di Fabio Fazio. Accanto a lui, un posatissimo Rosario Fiorello: "I vertici Rai mi hanno detto che devo parlare poco, il dg Rossi e Roberto Sergio non vogliono che io esageri. Comunque, il fatto che tu ci abbia invitato dimostra che tu sei un uomo Rai, pagato da altri. E questo alla Rai piace molto".  Amadeus commenta: "Lui è molto aziendalista". I due si collegano mentre è in corso il big match Inter-Juve. La loro Inter è in vantaggio, "ma non bisogna rilassarsi". Dietro di loro campeggia la maglia di Thuram con il numero 9.  Quando Fazio annuncia: "Adesso abbiamo la pubblicità". "Avete bisogno anche della pubblicità?", chiede Fiorello.  Al ritorno in studio, si parla anche del divieto per il vincitore di Sanremo di andare ospite domenica prossima di Fazio: "è colpa di Milo Infante", dice Fiorello. Poi Fazio mostra le foto 'regali' di Amadeus per 'Vanity Fair'. "Questo è il principe cerca moglie", dice Fiorello.  "Il prossimo non ci sarà, me l'ha promesso", dice Fiorello. E Fazio incalza: "Lo farai tu Fiorello?" "No, assolutamente. Noi apriremo una pagina su Onlyfans", dice Fiorello. "Facciamo il quinto intanto", interviene Amadeus. "È il nostro festival", dice Amadeus riferendosi a Fiorello. "Io farò il dopofestival, poi ogni tanto interverrò", dice Fiorello. "Ma mai sul palco fino a sabato", ribadisce Amadeus.  Fazio apre l'argomento della durata delle serate di Sanremo. Amadeus ammette: il festival finirà "non prima delle 2". "Tu andrai in onda dopo?", chiede Fazio a Fiorello. "Io sono abituato ad andare in onda alle 6 del mattino", risponde lo showman siciliano. La trasmissione viene interrotta dagli hacker 'appannati' di 'Viva Rai2': "ci mandato i vertici Rai, vi racconteremo delle barzellette orribili così lo share calerà".  Fiorello scherza sul fatto che tutti gli ospiti del festival chiedono il permesso di andare da Fazio, anche John Travolta e Russell Crowe. Gli Amarello si abbracciano al momento dei saluti: "Peccato che sei lì, se eri qua abbracciavamo anche te", si congeda Amadeus. "Grazie alla Rai – dice Fazio dopo aver fatto gli auguri al festival – per aver concesso questa possibilità e speriamo sia l'inizio di una nuova serenità di cui abbiamo tutti voglia".   —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Giacomo Losi, è morto lo storico capitano della Roma

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(Adnkronos) – Giacomo Losi, storico capitano della Roma, è morto oggi 4 febbraio 2024. Aveva 88 anni. A dare la notizia è stato il nipote ed ex direttore Rai, Massimo Liofredi, che a nome della famiglia ha ricordato le gesta dello zio, 'Er core de Roma', terzo giocatore con più presenze nella prima squadra dopo Francesco Totti e Daniele De Rossi. "Zio Giacomo stasera è andato in cielo", ha ricordato Massimo Liofredi, "E' rimasto attaccato fino all'ultimo alla maglia giallorossa, per cui aveva un amore smisurato e che continuava a seguire in ogni occasione. Per tanti anni è stato il giocatore più rappresentativo della As Roma, battuto in fotofinish dai grandi Francesco Totti e Daniele De Rossi”. Losi lascia la moglie Luciana Renzi e il figlio Roberto e i nipoti. Nato a Soncino (Cremona) il 10 settembre del 1935, Losi debuttò come calciatore a 14 anni con la squadra locale della Soncinese nel ruolo di mezz'ala. Nel 1951 venne acquistato dalla Cremonese per 500mila lire. A Cremona disputò due stagioni conquistando la serie C e soprattutto mettendosi in evidenza nel ruolo di terzino, tanto che nel 1953 venne acquistato dalla Roma per 8 milioni di lire. Ha esordito in Serie A a Roma contro l'Inter il 20 marzo 1955. A partire dalla stagione 1955-1956 divenne titolare della squadra e lo restò quasi sempre sino a fine carriera. Giocò nella Roma fino al 1969, collezionando 386 presenze totali, di cui 299 da capitano, senza mai subire nessun provvedimento disciplinare (fu ammonito solamente nell'ultima partita disputata). Nella stagione 1968-1969, con l'arrivo di Helenio Herrera sulla panchina romanista, venne messo in disparte dopo le prime 8 giornate e per questo lasciò la Roma a fine stagione per disputare la sua ultima annata da calciatore nella Tevere Roma, in Serie D. Con la Roma ha vinto due Coppe Italia (nel 1963-1964 e nel 1968-1969), e la Coppa delle Fiere nel 1960-1961. In campionato il miglior piazzamento è stato il secondo posto nel 1954-1955. Il 20 settembre 2012 è stato tra i primi 11 giocatori a essere inserito nella hall of fame ufficiale romanista. Losi ha giocato anche in Nazionale (11 le presenze totali), debuttando il 13 marzo del 1960 nell'amichevole persa 3-1 contro la Spagna a Barcellona. Fu quindi schierato in tutte le partite della squadra azzurra sino ai Mondiali del Cile del 1962, indossando anche la fascia di capitano allo Stadio Heysel di Bruxelles, nella partita Belgio-Italia del 13 maggio 1962, nella quale esordì il diciottenne Gianni Rivera. Come allenatore è stato tecnico in Serie D per la Tevere Roma (1970 – 1971). E' stato poi allenatore ad Avellino, Turris, Lecce, Salernitana, Alessandria, Bari (con cui ottenne una promozione in Serie B nel 1976-1977), Banco di Roma, Piacenza, Casarano, Nocerina e Juve Stabia. A Roma è stato a lungo responsabile della scuola calcio Nuova Valle Aurelia (nel quartiere di Valle Aurelia) e ha allenato anche la nazionale Attori. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sgarbi: “Ringrazio Meloni, lettera di dimissioni entro oggi poi deciderà lei”

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(Adnkronos) – La lettera di dimissioni "sto finendo di scriverla ed entro oggi la invio alla Meloni ringraziandola per essere stata estremamente sensibile e rispettosa, perché ha detto 'aspetto che l'Antitrust prenda una posizione'". E' quanto ha detto Vittorio Sgarbi, ospite di Zona Bianca su Retequattro. "La posizione presa è avversa a me, io adesso faccio ricorso al Tar e devo valutare se il tempo del ricorso mi consente di continuare ad essere sottosegretario, lo deciderà lei. Non l'ho sentita ma la decisione è soltanto sua". "Perché ho deciso di dimettermi? Perché se l'Antitrust mi dice che io non devo essere Sgarbi, io preferisco essere Sgarbi. Io sono Sgarbi, punto. E' perché sono Sgarbi che mi hanno chiamato al governo. Ma se quella cosa per cui mi hanno chiamato è ritenuta incompatibile, vado per conto mio e continuo ad essere Sgarbi". Solo venerdì scorso Sgarbi ha annunciato di voler dare le dimissioni da sottosegretario alla Cultura. "Comunico ai giornalisti, che se lo potevano aspettare, che mi dimetto da sottosegretario con effetto immediato. Scriverò una lettera alla Meloni" ha detto dal palco dell'evento 'La ripartenza – liberi di pensare', organizzato da Nicola Porro. "L'Antitrust – ha spiegato – ha mandato una molto complessa e confusa lettera, dicendo che, avendo accolto due lettere anonime che ha inviato all'Antitrust il ministro della Cultura, io non posso fare una conferenza da Porro”. Il ministro Gennaro Sangiuliano "non l'ho sentito, non ci parliamo dal 23 ottobre, quando mi ha dato la delega per andare a occuparmi della torre Garisenda". "Non potevo sentire una persona che riceve una lettera anonima e la manda all'Antitrust. Le lettere anonime si buttano via, gli uomini che hanno dignità non accolgono lettere anonime". Nella sua indicazione "l'Antitrust dice 'dalle lettere anonime che abbiamo ricevuto', le ha inviate il ministro. "Tutto quello che hanno dichiarato arriva da lettere anonime", ha sottolineato Sgarbi. "Sangiuliano ha compreso la lettera anonima, ha ritenuto che fosse degna e ha avuto ragione, mi compiaccio con lui. Lui rimane ministro e io solo Sgarbi". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina, Zelensky a Tg1: “Guerra può arrivare da voi, nessuno sarà pronto”

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(Adnkronos) – "La guerra può arrivare da voi perché abbiamo a che fare con Putin. E quando arriverà nessuno sarà pronto, gli eserciti europei non sono pronti, sarà uno choc, dov'è la garanzia che la Nato reagirà prontamente? chi ne parla? nessuno". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nell'intervista esclusiva al direttore del Tg1, Gian Marco Chiocci, rispondendo alla domanda su cosa si sente di dire a chi, in Italia e in altri Paesi europei, dice di essere stanco di mandare armi all'Ucraina. La guerra con la Russia è in corso da 2 anni. "L'Ucraina di oggi è diversa, più vicina all'Europa. Oggi l'Ucraina ha un esercito più forte, è dotata di mezzi occidentali, siamo più esperti – aggiunge il presidente ucraino -. A volte siamo un po' stanchi, a volte forse arroganti, ma non possiamo concedere alla Russia la possibilità di prevalere grazie ai suoi strumenti".  Zelensky, interpellato sui rapporto con l'Italia, evidenzia di avere un atteggiamento "molto positivo" di fronte all'ex premier Mario Draghi e alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. "Mario ci ha aiutato molto per la candidatura all'Ue", "Meloni è una persona molto seria e molto forte", ha "influenzato la decisione di aprire i negoziati di adesione all'Ue. L'Italia è dalla nostra parte".  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Atalanta-Lazio 3-1, nerazzurri soli al quarto posto

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(Adnkronos) –
L'Atalanta batte la Lazio per 3-1 nel match in calendario oggi 4 febbraio per la 23esima giornata della Serie A 2023-2024. I bergamaschi salgono a 39 punti e mantengono il quarto posto solitario mentre i biancocelesti rimangono a quota 34 e perdono terreno rispetto alla zona Champions League della classifica. L'Atalanta apre le marcature con Pasalic e dilaga con la doppietta di De Ketelaere. Nel finale la Lazio accorcia le distanze con il rigore di Immobile.  Gasperini per il big match contro la squadra di Sarri sceglie un attacco leggero con Miranchuk, De Ketelaere e Pasalic, lasciando Scamacca e Muriel in panchina. Difesa a tre con Scalvini, Djimsiti e Kolasinac. Dall'altra parte invece Sarri opta per Castellanos di punta al posto di Immobile, con Felipe Anderson e Isaksen. Ancora fuori Zaccagni. In mezzo al campo giocano Luis Alberto, Guendouzi e Rovella. L'Atalanta parte subito forte, al 15' Miranchuk su punizione serve in area che Kolasinac schiaccia di testa ma trova solo Provedel. Passa un minuto e i padroni di casa vanno in rete: cross in area di De Ketelaere, sponda di testa di Scalvini per Pasalic che controlla di petto da due passi in girata con il destro fa 1-0. La Lazio prova a reagire, cerca spazi non non li trova. Al 27' ci prova su punizione dal limite Luis Alberto a giro ma la palla termina di poco sopra la traversa. I biancocelesti si scoprono e i nerazzurri provano ad affondare: al 36' ancora un cross, questa volta di Scalvini in area, per De Ketelaere che prova a spiazzarla di testa ma finisce sopra la traversa. Al 43' l'Atalanta passa ancora con De Ketelaere che realizza il calcio di rigore assegnato per un tocco di braccio di Marusic in area. Biancocelesti in confusione e Atalanta vicina al tris. Al 45' Holm di testa in inserimento scheggia la traversa. La Lazio prova a reagire nella ripresa e al 52' in contropiede arriva al tiro Castellanos, ma la palla deviata finisce sui piedi di Isaksen che calcia di prima ma manda alto sopra la traversa. La squadra di Gasperini non arresta la sua voglia di segnare. Al 56' sul cross di Ruggeri dalla sinistra, Ederson prova a staccare di testa ma manda alla sinistra di Provedel. Al 61' De Ketelaere serve Pasalic sulla sinistra con il croato che mette al centro dell'area per Miranchuk che di prima calcia in porta ma trova pronto Provedel. Al 70' schema su punizione per l'Atalanta con De Roon che serve al limite Scamacca, appena entrato, ma la conclusione dell'attaccante è alta. La Lazio prova ad alzare il baricentro, ma non trova spazi e al 76' i nerazzurri calano il tris: azione solitaria del solito De Ketelaere entra in area, punta Pellegrini e calcia sul primo palo battendo ancora Provedel per il 3-0.
 Sarri manda in campo Immobile e Pedro, con la Lazio avanti a testa bassa per ridurre lo svantaggio. Lo spagnolo chiede un rigore all'80' ma Guida non lo concede. All'83' però il penalty arriva per un fallo di Djimsiti su Immobile. E' lo stesso attaccante ad andare sul dischetto e spiazzare Carnesecchi per il 3-1. La Lazio prova ad insistere in avanti con Immobile che di testa sfiora la doppietta al 90', ma l'Atalanta poi chiude bene gli spazi e porta a casa una importante vittoria contro una diretta concorrente per un posto Champions.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sanremo 2024, fuochi d’artificio e il festival prende il largo

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(Adnkronos) – Un lungo spettacolo di fuochi d'artificio e lo slogan del festival che si illumina a caratteri cubitali sulla fiancata dell'enorme imbarcazione. Così la Costa Smeralda, il 'palco galleggiante' del festival di Sanremo, ha salutato stasera, in rada a Sanremo, l'inizio della settimana festivaliera.  Da martedì, ogni sera, Sanremo 2024 si collegherà con il palco della nave dove si esibiranno alcuni degli ospiti del festival: Tedua nella serata inaugurale e in quella finale, Bon Sinclair mercoledì, Bresh giovedì, Gigi D’Agostino venerdì.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sanremo 2024, Al Bano: “Protesta dei trattori meriterebbe la ribalta del festival”

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(Adnkronos) – "Portare la protesta dei trattori a Sanremo 2024 sarebbe un colpo mediatico formidabile. E se fossi uno con un grande pelo sullo stomaco ci andrei pure io con un trattore". A parlare così, intervistato dall'Adnkronos, è Al Bano che da giorni spende parole di sostegno per la protesta degli agricoltori.  "Ma non voglio strumentalizzare il mio doppio ruolo di cantante e di contadino e nemmeno accendere micce. Però il festival di Sanremo, che si svolge in una terra dove molti vivono di coltivazione della terra, di floricoltura, potrebbe dedicare attenzione a questa protesta sacrosanta. Sarebbe una bella cosa", aggiunge. "Non sarebbe la prima volta – sottolinea – che il festival porta sul palco una protesta legittima. Mi ricordo quando nel Sanremo del 1984 Pippo Baudo invitò sul palco gli operai dell'Italsider di Genova: i lavoratori stavano manifestando di fronte all'Ariston contro il piano di licenziamenti previsto dall'azienda ed il presentatore fece leggere le loro rivendicazioni in diretta tv. Fu un momento di grande civiltà. Il festival ha sempre avuto anche dei momenti attenti al sociale e quest'anno la protesta degli agricoltori meriterebbe quei riflettori", aggiunge Albano Carrisi, che nella sua tenuta di Cellino San Marco ha una florida azienda agricola di cui, appena può, si occupa in prima persona. "Io sono in una condizione privilegiata perché spesso il cantante sovvenziona il contadino, sennò per le condizioni in cui gli agricoltori sono costretti ad operare avrei fatto la fame o quasi, come mi è successo negli anni della mia infanzia", conclude. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Vittorio Emanuele di Savoia, sabato i funerali nel duomo di Torino

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(Adnkronos) – I funerali di Vittorio Emanuele di Savoia si terranno sabato 10 febbraio nel Duomo di Torino". L'orario della cerimonia sarà alle 15. Lo comunica in una nota la Casa Savoia in cui si spiega che "l'accesso al Duomo per la Santa Messa esequiale sarà possibile soltanto con biglietto di invito". "Dopo il rito funebre, Sua Altezza Reale il Principe Vittorio Emanuele sarà tumulato in forma strettamente privata nella Cripta Reale nella Basilica di Superga, luogo di sepoltura della tradizione sabauda. Nella giornata di venerdì 9 Febbraio, a partire dalle ore 12.30 e fino alle ore 21 – si legge ancora – quanti vorranno rendere l'estremo saluto a Sua Altezza Reale, potranno farlo presso la Chiesa di Sant'Uberto, all'interno del complesso della Reggia di Venaria Reale". "Sua Altezza Reale il Principe Emanuele Filiberto, Duca di Savoia e Principe di Venezia, a nome di Casa Savoia, ringrazia tutti coloro che, in queste ore, stanno manifestando il proprio cordoglio" si legge nella nota. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sanremo 2024, FantaSanremo al via: cantanti pronti per gara parallela

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(Adnkronos) –
Ci sono i big e i debuttanti, non solo per la gara di Sanremo 2024. Ma anche in quella che ormai è una sfida paralella per la vittoria, ovvero il FantaSanremo, che quest’anno segna un vero e proprio record. Le iscrizioni chiuderanno domani alle 24 e sono già oltre i 2 milioni di utenti iscritti, mentre l'anno scorso il conto si era chiuso ad un milione e seicentomila. E se gli italiani sono pronti a sfidarsi a suon di Baudi (la moneta del FantaSanremo è intitolata al decano dei conduttori), i cantanti che saliranno sul palco dell’Ariston stanno già scaldando i motori anche per acquisire punti al fantagioco.  Tra i veterani del gioco c’è sicuramente Emma. Per lei le aspettative sono alte in quanto vincitrice della seconda edizione del gioco nel 2022, anno del trionfo di Mahmood e Blanco. Ma le quotazioni sono alte anche per Alessandra Amoroso, Annalisa, Sangiovanni, Angelina Mango e The Kolors. Tutti gli ex di Amici di Maria De Filippi, infatti, si dichiarano più che pronti a mettersi in gioco.  Tra i giovanissimi di questa edizione c’è Alfa che su Instagram per rassicurare i suoi fans posta la sua ricerca su google: "Negozi di scope a Sanremo" che farebbe assicurare il bonus Morandi che vale ben 18 punti. Ma sono pronti a gareggiare sul palco alternativo all’Ariston anche Negramaro, Maninni e Il Tre che dichiara: "Il FantaSanremo è una cosa seria, come il fantacalcio, lo prenderò seriamente". C'è poi chi deve ancora studiare bene il regolamento, come Fred de Palma ma la buona volontà di certo non manca: "Devo capire bene ancora cosa fare. Spero di non rovinarmi la carriera ma sarò sul pezzo".  Non si sottrae alla sfida anche Fiorella Mannoia che ai giornalisti racconta un piccolo siparietto: "Quando due anni fa ho cantato con Sangiovanni mi hanno chiesto di dire 'viva Pippo Baudo'. Io l'ho fatto ma non avevo capito perché. Adesso me lo sono fatta spiegare ma ho capito poco", racconta l'artista che promette: "Quello che mi diranno di fare, se posso, lo farò". Tra i favoristi del festival c'è Geolier che non sembra essere un fan del gioco: "Conosco un po' il fenomeno ma non so se farò tutte quelle cose sul palco…". E dall'organizzazione del Fantasanremo fanno sapere: "Geolier? Con lui non siamo mai riuscirti a parlare". (di Loredana Errico)  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Turismo, l’Italia è la regina d’Europa. Santanchè: “Nostro Paese è la destinazione più sexy”

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(Adnkronos) –  Turismo, è l’Italia a conquistare la vetta della classifica facendo anche meglio dell'Europa. È quanto emerge dal Regional Tourism Reputation Index di Demoskopika per il 2023, giunto alla sua settima edizione. Il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio: "lo studio evidenzia la necessità di allinearsi alle strategie dei nostri principali competitor europei nell’utilizzo delle pagine social mettendo in campo azioni più incisive per promuovere l’offerta turistica italiana". A livello regionale, nel medagliere dell’Istituto di ricerca, si collocano Trentino Alto Adige, Sicilia e Veneto. Con un balzo in avanti di ben cinque posizioni rispetto all’anno precedente, è la Sicilia a conquistare il secondo posto nel medagliere complessivo strappandolo alla Toscana. Il sistema siciliano, in particolare risulta in vetta sia alle destinazioni turistiche più ricercate che tra quelle ritenute più popolari sul web secondo il comportamento dei consumatori. Terzo posto per il Veneto (102,8 punti) sulla cui performance, che le ha garantito un ingresso sul podio, hanno pesato in maniera significativamente integrata numerosi risultati: dalla fiducia dei turisti certificata dalle oltre 4,7 milioni di recensioni su Tripadvisor, alla visibilità istituzionale sui principali canali social passando per un buon posizionamento sul livello di valutazione dell'offerta ricettiva e per 7,3 milioni di pagine indicizzate su Google quale valutazione iniziale del volume di offerta online della destinazione. Ancora alla Sicilia, inoltre, spetta il primato della destinazione regionale con la migliore performance rispetto al 2022 meritando un balzo in avanti di ben 5 posizioni nel Regional Tourism Reputation Index: per la destinazione, infatti, il secondo posto, rispetto al settimo dell’anno precedente, immediatamente seguita da Calabria e Abruzzo che scalano di tre posti il ranking generale sulla reputazione turistica. Va alla Basilicata, con 112,9 punti, infine, il primato del sistema ricettivo “più apprezzato” d’Italia secondo le valutazioni positive dei turisti su oltre 4 mila strutture rilevate.  "Lo studio – commenta il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio – evidenzia la necessità di allinearsi alle strategie dei nostri principali competitor europei nell’utilizzo delle pagine social mettendo in campo azioni più incisive per promuovere l’offerta turistica italiana. L’Italia da un lato, è una destinazione molto ricercata e popolare sul web, i turisti manifestano apprezzamento per la qualità dell’offerta ricettiva (alberghiero, extra-alberghiero e ristorazione), inondano di recensioni i suoi attrattori turistico-culturali ma, dall’altro, – conclude Raffaele Rio – i canali social istituzionali non vengono utilizzati in modo altrettanto adeguato al fine di rafforzare ulteriormente la reputazione e promuovere maggiormente la variegata offerta turistica del Belpaese". Italia prima, seguita da Spagna e Germania. Oltre 1,5 miliardi di pagine indicizzate, circa 14,2 milioni di like, iscritti e follower sulle reti sociali, ben 157 milioni le recensioni conteggiate e poco più di 619 mila le strutture ricettive osservate. Sono questi i numeri generati dai sistemi europei per costruire la reputazione turistica delle destinazioni e sintetizzati dall’European Tourism Reputation Index per il 2022, alla sua prima edizione. Meno confortante il posizionamento del Belpaese sul versante social. I canali istituzionali monitorati (Enit, Italia.it) non sono adeguatamente sfruttati a differenza di quanto fatto da alcuni competitor (Spagna, Portogallo, Grecia e Germania) facendo scivolare l’Italia al quinto posto nella classifica parziale del Rating Social Reputation (101,8 punti), si legge nel rapporto. La Spagna si colloca al secondo posto (105,3 punti) nel medagliere complessivo. A pesare più che positivamente sul piazzamento della destinazione spagnola il primo posto quale destinazione “più social d’Europa” (112,4 punti) e il secondo posto per livello di fiducia dei turisti, quantificato in ben 31,7 milioni di recensioni rilevate su Tripadvisor nei 12 dodici mesi del 2023. Terzo posto, infine, per la Germania (101,6 punti) ottenuto grazie a una performance significativa in tutti gli indicatori individuati. Il sistema turistico tedesco, si caratterizza, dunque, per un “trasversalismo virtuoso”. Medaglia di bronzo, in particolare, nelle classifiche parziali della valutazione del sistema ricettivo (103,0 punti) e della ricerca della destinazione (97,9 punti); quarto posto nella social reputation (103,3 punti) e nel tripadvisor confidence destination (96,4 punti) e quinto posto nella graduatoria della popolarità della destinazione (100,3 punti). “Nel 2023 gli alberghi in Italia hanno registrato un 12% di presenze in più rispetto al 2022. Un dato ancora più importante se confrontato con la media europea che si è fermata all’8%. Un segnale per il settore alberghiero che tiene, anche rispetto ad altre tipologie di ricettivo”. Così Maria Carmela Colaiacovo, presidente dell’associazione italiana Confindustria Alberghi, in occasione della Bit 2024, in corso a Milano. Il 2023, primo anno del dopo pandemia, si è chiuso positivamente confermando un trend in crescita se pure su valori più contenuti rispetto ai primi mesi post covid in cui la reazione alla lunga limitazione di viaggi e spostamenti, era stata ‘esplosiva”’. Una crescita comunque costante al netto di una leggera flessione su luglio e agosto. Un risultato che conforta e che fa ben sperare anche per il 2024.  È ancora il turismo internazionale a tirare, con presenze per tutto l’arco dell’anno. Numeri importanti che superano anche i livelli pre-pandemia. Una conferma arriva anche dal confronto vincente con i principali Paesi competitor. La media europea , calcolata da Str, leader mondiale nell’analisi di dati e informazioni del mercato alberghiero, nello stesso periodo è dell’8%, ma il raffronto diretto tra le nostre principali città e le capitali internazionali è ancora più netto. Milano e Roma hanno ottenuto rispettivamente +13 e +10%, ancora di più rilevante il dato di Firenze con un +14%, tanto più nel confronto con il +9% di Londra e il +4% di Parigi: “I buoni risultati raggiunti -sottolinea Colaiacovo- confermano l’innegabile attrattività delle nostre destinazioni specie agli occhi dei turisti stranieri e l’attenzione verso l’offerta alberghiera che si conferma tra le soluzioni preferite dai viaggiatori internazionali. Ma non possiamo dare per scontato il risultato per i prossimi anni. Il settore ha davanti sfide complesse in un quadro di competitività internazionale sempre più serrato. Sostenibilità, territorio, distribuzione dei flussi e valorizzazione delle aree interne, ma anche l’impatto dell’intelligenza artificiale sul settore e in particolare sull’intermediazione; siamo di fronte ancora una volta a una veloce trasformazione che offre nuove opportunità, ma apre anche il fronte a nuovi rischi”. E dunque, conclude, “il nostro ruolo come operatori, e ancora di più come rappresentanza associativa, si va facendo sempre più complesso, ma nel contempo sempre più fondamentale per capire, interpretare, anticipare le trasformazioni di un settore sempre più dinamico e globale”.  Le regioni italiane su uniscono per promuovere il turismo lento. Accade alla Bit, Borsa Italiana del Turismo in corso a Milano, dove si è tenuto un evento, allo stand della Regione Umbria, per illustrare le iniziative ideate nell’ambito del progetto ‘Scopri l’Italia che non sapevi – Viaggio Italiano’, parte del piano di promozione nazionale 2022 del ministero del Turismo. Protagonista lo slow tourism, per diffondere il piacere della scoperta di un'Italia inedita, più celata, in un momento piacevole come la primavera. In particolare due nuove iniziative, ‘Cammini Aperti’ e ‘Aromi d’Italia’, nei prossimi mesi daranno valore a itinerari selezionati dislocati lunga tutta la nostra penisola, oltre che all’offerta enogastronomica regionale attraverso un percorso multisensoriale. “Il turismo lento -ha spiegato il ministro del Turismo Daniela Santanchè, intervenendo all’evento- rappresenta un segmento in forte ascesa che favorisce anche la sostenibilità soprattutto in termini di destagionalizzazione, decongestione dei flussi e creazione di nuove opportunità di lavoro”. In più, “è un modo di viaggiare che ben si sposa con l’enogastronomia, fattore identitario noto in tutto il mondo e dal fortissimo potere di attrazione per i turisti italiani e stranieri. Ecco perché questi due progetti formano un connubio vincente e indissolubile nell’ottica di ampliare la strategia di comunicazione delle eccellenze dei nostri territori”. Per la ministra, “mettere a sistema i cammini come prodotto turistico, con loro specifiche identità e omogeneità, è una delle sfide che il governo si pone in ambito turistico. I cammini religiosi, su cui nell’ultima legge di bilancio abbiamo stanziato ulteriori 15 milioni, per un ammontare complessivo di oltre 19 milioni, poi, costituiscono un’occasione preziosa in vista del Giubileo 2025, che vedrà arrivare oltre 30 milioni di turisti nella sola capitale. Un appuntamento, questo, che non deve farci trovare impreparati”. A livello istituzionale, ha sottolineato, “dobbiamo lavorare insieme tra ministero, Regioni e gestori dei cammini, stabilendo una tabella di marcia di interventi in tema di percorribilità, segnaletica, servizi accessori e campagne di comunicazione mirate”. Il turismo termale e del benessere, con oltre 320 stabilimenti che posizionano l’Italia al secondo posto in Europa (Federterme, 2021), è una delle principali eccellenze dell’ecosistema turistico italiano. Si tratta di un segmento turistico che rappresenta, inoltre, una straordinaria leva di destagionalizzazione dei flussi turistici: a confermarlo è anche il dato, rilevato dall’ufficio statistica del ministero del Turismo, sul tasso di saturazione delle strutture ricettive prenotate online nel corso dei primi cinque mesi del 2023. A supporto di questo segmento di mercato, il ministero del Turismo ha firmato il decreto che cofinanzia, per un importo totale di 1,5 milioni di euro, il progetto “Italcares” di Federterme, finalizzato a generare flussi organizzati di turismo sanitario, termale e del benessere. Lo ricorda il ministero del Turismo in occasione dell’intervento del ministro Daniela Santanchè al Villaggio Thermalia di Federterme-Confindustria in occasione della Bit di Milano 2024. Aumentano le località turistiche italiane certificate con la Bandiera Arancione. In occasione dell’inaugurazione della Bit 2024, a Milano, il Touring Club Italiano ha assegnato le 281 Bandiere Arancioni del triennio 2024-2026, confermandone 277 sottoposte alla verifica triennale e premiando 4 nuove località del Centro-Sud Italia: Apecchio (Pu), Bagnone (Ms), Roseto Valfortore (Fg) e Sinalunga (Si). Le regioni italiane più ‘arancioni’ sono risultate quindi Toscana, Piemonte e Marche, rispettivamente con 43, 39 e 28 comuni certificati. La Bandiera Arancione è una certificazione sostenuta da un modello rigoroso, pensata dal punto di vista del viaggiatore e della sua esperienza di visita. Ha una validità di tre anni e, premiando le realtà più virtuose, è anche uno stimolo per un miglioramento continuo, che porta benefici reali e tangibili per le realtà coinvolte. "La Bandiera Arancione -spiega il presidente del Touring Club Italiano, Franco Iseppi- è un esempio concreto dell'impegno della nostra associazione nel prendersi cura dell'Italia come bene comune con l'obiettivo di diffondere la conoscenza dei territori, soprattutto quelli meno noti, educando alla bellezza del paesaggio e alla cura dell'ambiente." “Io sono molto orgogliosa di essere qui, insieme ai sindaci che rappresentano l’Italia più nascosta e più segreta, l’Italia dei borghi -ha sottolineato il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, intervenendo alla cerimonia-. Si tratta -ha aggiunto- del’Italia che fa la differenza tra il nostro e gli altri Paesi”. Proprio su questa Italia, avverte, “il governo, insieme al ministero del Turismo, è molto impegnato sui borghi, che rappresentano anche il 90% delle eccellenze enogastronomiche. E su quell’Italia che è sempre più sexy perché lì si può fare una vera esperienza”. Quindi ha osservato: “Fare il sindaco oggi è da veri eroi perché ci vuole non soltanto un grande impegno per portare avanti le cose, ma soprattutto per le tante difficoltà che si incontrano e per la grande responsabilità nei confronti dei cittadini, che ai sindaci rivolgono tutte le loro esigenze. E quindi grazie a tutti i sindaci d’Italia”. Secondo i dati emersi dall'analisi del 2023, il 67% dei comuni certificati con la Bandiera Arancione ha registrato un punteggio più alto rispetto a quello del 2020. I comuni certificati, che già si distinguevano per elevati standard qualitativi, hanno migliorato la propria accoglienza, dimostrando un impegno crescente nella tutela e nella valorizzazione del loro patrimonio storico-culturale, paesaggistico e ambientale. Il sistema ricettivo e ristorativo, per esempio, è stato potenziato nel 50% dei comuni, con alcune località che hanno raddoppiato il numero di strutture e quasi triplicato i posti letto, principalmente di tipo extra-alberghiero. La sostenibilità ambientale, già elemento distintivo dei borghi certificati, ha visto un ulteriore miglioramento nel 75% dei comuni. Tra questi, il 54% si è distinto per una gestione particolarmente virtuosa dei rifiuti, portandoli ad occupare i primi posti nella classifica generale italiana. Il 90% dei borghi Bandiera Arancione, inoltre, ha sviluppato una forte vocazione green confermata anche dall'installazione di oltre 700 colonnine di ricarica per veicoli elettrici su tutto il territorio italiano. Un risultato sorprendente se si pensa che più della metà dei comuni italiani (58%) non ha punti di ricarica di accesso pubblico installati nelle proprie aree di competenza. Le 281 Bandiere Arancioni assegnate oggi rappresentano 1'8% delle oltre 3.500 candidature analizzate dal Touring Club Italiano negli ultimi 25 anni. Di queste, il 18% è riuscito comunque a conquistare la certificazione, dopo aver intrapreso un percorso di crescita e aumento della qualità dell'offerta suggerito dai piani di miglioramento studiati ad hoc dal Touring Club Italiano e redatti per vari comuni candidati. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sanremo 2024, lo show di Lorella Cuccarini in strada – Video

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(Adnkronos) – Lorella Cuccarini prova un balletto davanti al teatro Ariston e offre a Sanremo un antipasto del Festival. Accompagnata dal suo corpo di ballo, la conduttrice che affiancherà Amadeus nella serata di venerdì regala uno show ai fan che già affollano le vie della città ligure. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Napoli-Verona 2-1, Kvara regala i tre punti a Mazzarri

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(Adnkronos) – Il Napoli batte 2-1 il Verona in rimonta nel match in calendario oggi 4 febbraio 2024 per la 23esima giornata della Serie A. La formazione allenata da Mazzarri conquista i 3 punti grazie al gol di Kvaratskhelia nel finale. Il successo consente ai campioni d'Italia di salire a 35 punti in classifica, il Verona rimane a quota 18.   Mazzarri concede spazio dal 1' a Simeone, con Kvaratskhelia e Politano, mentre a centrocampo Cajuste e Anguissa partono insieme a Lobotka. In difesa Di Lorenzo, Rrhamani, Juan Jesus e Mario Rui, mentre in porta tocca a Gollini. Per la sfida del Maradona Baroni tra i pali sceglie Montipò, mentre sulla linea difensiva Tchatchoua, Dawidowicz, Coppola e Cabal. A centrocampo Duda e Serdar, mentre sulla trequarti tocca a Suslov, Folorunsho e Lazovic alle spalle di Noslin.  
Il Napoli parte bene in avvio di gara soprattutto con Kvaratskhelia che crea due ottime occasioni da rete. Al 7' sugli sviluppi del corner, Kvaratskhelia salta secco Cabal poi termina a terra in area ma l'arbitro è sicuro e assegna un nuovo corner, confermato dal check al Var. Al 10' ancora il georgiano con il sinistro scalda i guantoni di Montipò, che respinge in corner. Nella seconda metà di tempo la partita perde un po' di intensità con il Verona trova la possibilità di partire in contropiede. Al 45' Lazovic ci prova da fuori. Al 48' sul corner di Mario Rui, svetta Rrahmani che fa sponda di testa per Simeone che la sfiora da buona posizione.  
A inizio ripresa il Verona appare più intraprendente. Sul cross di Duda verso il secondo palo, con Anguissa che lascia inspiegabilmente passare, arriva Coppola colpisce come può al volo, mettendo la palla di poco fuori rispetto al palo di sinistra. Al 48' è Gollini a dire no a Lazovic. Il numero 8 del Verona trova spazio in zona trequarti, si avvicina all'area e calcia con il destro verso il palo di sinistra ma Gollini respinge in angolo. Poco dopo ci prova Cabal di testa su corner ma sfiora solo il palo. Il Napoli sale di intensità e al 55' sfiora il vantaggio con Montipò che risponde a Simeone. Al 57' ci prova Folorunsho in rovesciata ma il pallone termina fuori di poco. Poco dopo è ancora Kvaratskhelia a tentare con il mancino, mancando la porta di poco.  Il Verona non arretra e al 63' Suslov attacca bene l'area palla al piede, ma è impreciso nella conclusione. Al 72' il Verona passa: punizione di Suslov verso il centro dell'area dove Coppola stacca sopra Mazzocchi e di spalla la mette in porta, battendo Gollini verso il palo di sinistra per l'1-0. Il Napoli non ci sta, Mazzarri mette dentro tutti i nuovi arrivati, e carica a pieno organico. Al 77' Mazzocchi viene messo a tu per tu con il portiere del Verona, ma il terzino calcia addosso al portiere che si immola. Sulla respinta arriva Lindstrom che colpisce al volo dal limite dell'area, ma Montipò alza con i guantoni in angolo. 
La pressione del Napoli si fa incessante e al 79' arriva il pareggio: Mazzocchi parte da sinistra, serve Lindstrom in area che salta secco un avversario e serve un assist che Ngonge deve solo mettere in rete, favorito anche da una deviazione di Dawidowicz per l'1-1. La squadra di Mazzarri non si accontenta. All'83' contropiede del Napoli guidato da Kvaratskhelia che serve al centro Simeone ma il Cholito si fa respingere il tiro da Montipò e poi prova un pallonetto che termina alto sulla traversa. All'87' arriva il capolavoro di Kvaratskhelia: Mazzocchi recupera palla e serve il georgiano che dal limite dell'area lascia partire un destro a giro verso l'incrocio di destra dove Montipò non può arrivare, per il 2-1 finale. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sanremo 2024, Lorella Cuccarini prova fuori dall’Ariston: fan impazziti

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(Adnkronos) – Tuta nera, giubbottone, tacchi a spillo e piega perfetta: Lorella Cuccarini prova a sorpresa un balletto davanti all'ingresso dell'Ariston, e il pubblico impazzisce. Accompagnata dal suo corpo di ballo, la conduttrice che affiancherà Amadeus nella serata di venerdì ha offerto un siparietto di ballo e canto ai fan già assiepati -ed è solo domenica- davanti al teatro nella speranza di vedere qualcuno dei protagonisti del festival entrare in teatro per le prove, facendoli cantare e ballare sulle note di 'Io ballerò'. La Cuccarini appare in perfetta forma e carica: il festival è già entrato nel vivo. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Esce ‘Palla al centro’, tra populismi di destra e sinistra la terza via di Renzi per il riformismo

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(Adnkronos) – Ricominciare la partita della politica partendo dal 'Centro', quella parte del campo di gioco dove si batte il calcio di inizio. Ma anche il nuovo marchio scelto dal leader di Italia Viva, Matteo Renzi, per correre alle prossime europee, a giugno. Ecco spiegata la metafora calcistica che dà il titolo ('Palla al centro. La politica al tempo delle influencer') all'ultimo libro del leader di Italia Viva Matteo Renzi, pubblicato da Piemme che verrà presentato domani a Roma, alle 18.30, all'Auditorium Parco della Musica.  L'ex premier lancia il suo programma elettorale spiegando che "rimettere la palla al centro significa tante cose" e in politica significa anche "trovare una terza via tra i populisti del sovranismo come Meloni e Salvini e i populisti della sinistra grillizzata come Schlein e Conte", rivendicando tra le righe "come il centro è il luogo del futuro, non del passato. E' il luogo del riformismo, non del populismo. E' lo spazio abitato dai politici e non dagli influencer". Il programma per la prossima Ue, secondo Renzi passa "per l’elezione diretta del presidente della Commissione Europa" e "per una squadra di governo della Commissione che non sia fatta col bilancino" dove si superi pure "il diritto di veto consentito a singoli Paesi". Intanto però mette a nudo, in questo volume di 160 pagine, il governo Meloni, la cui cifra, sostiene Renzi, è appunto il 'populismo', il passatismo' e la politica da influencer. Al centro della riflessione dell'ex premier sono le uscite (a caccia di like) dell'attuale inquilino di Palazzo Chigi, quella Meloni, citata 90 volte ma anche quelle di Giuseppe Conte, il cui nome compare tra le pagine con la stessa ricorrenza, ben 93 volte. E ce n'è poi per tutti, per Salvini e per l'ex alleato Carlo Calenda. Con Meloni, Renzi, ad esempio, svela uno scambio di messaggini, finora inedito. Lui l'aveva criticata in tv per aver saltato, durante la sua trasferta in Usa, nel primo anno di governo, il tradizionale ricevimento organizzato da Biden per andare a mangiare una pizza con la figlia. "Una mossa astuta sul piano della comunicazione -scrive Renzi- . Il messaggio è semplice: 'Vedete? Per me stare con la mia bambina è più importante di tutto, persino dell’uomo più potente del mondo'".  Alla bacchettata di Renzi segue uno scambio in chat. Scrive Renzi: "Giorgia Meloni mi messaggia risentita. Mi spiega come funziona il ricevimento all’Onu, dimenticando che talvolta ci sono stato anche io. E quando le dico perché secondo me era doveroso partecipare al ricevimento, anche se noioso, mi scrive che io non frequentavo il presidente degli Stati Uniti abitualmente come lei e dunque andavo al ricevimento perché pensavo 'fosse utile andare per avere una foto con lui'. "In quel preciso momento capisco, e glielo scrivo testuale, che 'ci siamo giocati anche la Meloni'. Perché pensare che la mia critica, molto soft, sulla mancata presenza al ricevimento di Biden nascesse dal fatto che io 'non frequentassi il presidente degli Stati Uniti abitualmente' dimostra una scarsa aderenza alla realtà", si legge nel capitolo dedicato al rapporto con Giorgia Meloni.  Di Conte invece Renzi rievoca i conflitti di interesse: "Mi piacerebbe che si chiarissero le incompatibilità degli avvocati d’affari, come Conte è stato a lungo. I possedimenti delle famiglie: se una compagna o una moglie ha una famiglia che possiede alberghi o banche o ricchezze finanziarie è giusto che il parlamento sia edotto, no?", si domanda. Poi l'affondo: "Chi chiamò i soldati russi in Italia? Chi organizzò l’incontro tra un alto dirigente dei servizi segreti e un intermediario, mascherine? Ventilatori? Altro materiale su cui era prevista una ricca provvigione? Nell’ufficio legale che era stato casualmente l’ufficio di Conte in presenza di quello che era stato un suo stretto collaboratore?".  Un colpo lo dedica pure a Salvini: "Abbiamo visto che Meloni è l’influencer più brava. Abbiamo visto che Conte la insegue ignorando qualsiasi regola di coerenza politica la storia ci abbia trasmesso. Non abbiamo nemmeno bisogno di aprire un file riguardo a Matteo Salvini, l’uomo che ha consegnato alla cronaca social alcune delle perle più straordinarie -scrive quando passa a parlare del leader della Lega- . Come dimenticare le sue acute osservazioni politiche sintetizzate dal post con foto: 'Stasera sto leggero: pizza salame piccante e cipolle', inserito in rete tra la richiesta dei pieni poteri avanzata nella sede istituzionale della discoteca Papeete di Milano Marittima, non prima di aver affidato 'al cuore immacolato di Maria il destino di un Paese e di un continente", aggiunge tranchant. Ed è solo l'inizio. Nel libro trovano spazio anche incontri del passato, retroscena mai resi noti. Per esempio il corteggiamento in tempi non sospetti di Berlusconi -al fondatore azzurro viene dedicato un intero capitolo dove non mancano attestati di stima- che manda avanti Verdini, durante la sfida per le comunali a Firenze, nel 2008, per chiedergli di passare con loro. "Non passo il Rubicone, non vado dall'altra parte", scrive Renzi. "Le porte di Forza Italia per Renzi sono sempre aperte", disse Berlusconi. "Chiudile presidente, non vorrei che entrasse troppo freddo", fu la replica dello stesso Renzi, anche questa rivelata in 'Palla al centro'.  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Gerusalemme, sputi contro abate cristiano: arrestati due ebrei ortodossi

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(Adnkronos) – Nuovo episodio di sputi contro i cristiani a Gerusalemme. Secondo quanto ha reso noto la polizia israeliana, due ebrei ortodossi sono stati arrestati per aver sputato ed insultato un religioso cristiano nella Città Vecchia di Gerusalemme. Il religioso è l'abate Nikodemus Schnabel. L'episodio, si legge sul Times of Israel, è avvenuto ieri ed è stato denunciato alla polizia che è riuscita ad individuare e fermare i due responsabili, uno dei quali ha 17 anni. I due ora si trovano agli arresti domiciliari, aggiunge la polizia che ha affermato di seguire una politica di tolleranza zero verso questo tipo di aggressioni. L'aggressione era stata denunciata su X da Wadie Abunassar, coordinatore del Forum dei cristiani nella Terra Santa: "Oggi nella città vecchia di Gerusalemme un ebreo ortodosso ha sputato contro un abate dell'abbazia dei benedettini, mentre un altro ha insultato il nostro Signore Gesù – ha scritto – chiediamo alle autorità israeliane di agire fermamente contro gli aggressori e condannare questi fatti". Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha condannato l'episodio. "Un altro brutto incidente", ha scritto in un post su X riferendosi al fatto che si sono registrate altre aggressioni di questo tipo contro i cristiani a Gerusalemme da parte degli ebrei ortodossi e affermando di "condannare nel modo più netto queste brutte azioni contro appartenenti ad altre fedi". "Secondo la legge israeliana – ha continuato Katz – gli appartenenti a tutte le fedi hanno la piena libertà di culto". Intanto, l'abate Schnabel ha dichiarato – si legge su Times of Israel – che i video che circolano della sua aggressione gli stanno dando "una pubblicità che non ha cercato, dal momento che ci sono cose molto più terribili che le persone soffrono qui, preghiamo per la pace e la riconciliazione". "Condanno l’atto di volgare intolleranza subito a Gerusalemme dall'abate benedettino Schnabel cui va la nostra solidarietà. La libertà di religione è una priorità. Il Governo italiano ritiene necessario il rispetto della convivenza tra popoli e religioni in Terra Santa", ha scritto su X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Per la Crusca con Amadeus cambia anche lingua di Sanremo

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(Adnkronos) – "Non c'è dubbio che la quinquennale 'cura Amadeus', con largo spazio a stili musicali e a protagonisti più giovani, abbia dato i suoi effetti anche sul linguaggio delle canzoni, oggi sempre più medio e vicino al parlato quotidiano". L'osservazione sul Festival di Sanremo arriva da Lorenzo Coveri, già professore ordinario di Linguistica italiana nell'Università di Genova e membro dell'Accademia della Crusca, tra i massimi studiosi della lingua della canzone italiana.  Impegnato a commentare i testi della kermesse canora, il professor Coveri dà anche le 'pagelle' ai testi esaminati: nel gioco linguistico dell'accademico le canzoni di Angelina Mango e dei Negramaro conquistano il voto massimo di 9/10; vengono promossi con 8 Dargen D'Amico Diodato, Fiorella Mannoia ("per quanto un po' predicatoria"), Gazzelle e Ghali.  Su 30 canzoni in gara a Sanremo, la parola "amore" è sempre in testa con 13 occorrenze, seguita, a distanza, da "vita" (8 occorrenze), "cuore" e "mondo" (7), "giorno" e "notte" (4), a meno che non si includa nel computo anche le numerose ripetizioni di 'boom' nella canzone di Rose Villain, ma in questo la classifica risulterebbe falsata. Eppure, segnala il professore Coveri, intervistato dall'Adnkronos, si registrano novità linguistiche nella struttura dei testi, come l'uso sempre più frequente, ad esempio, della cosiddetta 'dislocazione' e del 'che' polivalente, "anche se persistono forme della tradizionale grammatica canzonettistica (per esempio monosillabi e parole tronche in rima, inversioni lessicali, eccetera)". Se non ci sono particolari novità lessicali nelle canzoni presentate all'edizione 2024, "forse il testo che ne contiene di più" è quello di Mahmood, "Tuta gold" (la parola 'tuta' era stata usata finora solo una volta, in una canzone degli Almamegretta del 2013), che presenta parole del gergo giovanile (fumare, fra 'fratello'), parole "basse" (fottere), molti anglicismi, in gran parte di routine (moonlight, night, fake, rave, blu jeans, bitch – nel gergo trap 'ragazza', propriamente 'prostituta' – jeep, gold, baby)". "Ma non tutte parole sono nuove", osserva Coveri. Se c'è volontà di provocazione, spiega l'accademico della Crusca, "la possiamo trovare soprattutto nei gruppi che si richiamano al punk, come i goliardici toscani Bnkr44 ("mi pettino con una calibro 9") o gli emo punk de La Sad ("un angelo sui tacchi col diavolo negli occhi"). Ma non si sa quanto queste 'provocazioni' siano sincere o fatte per lo show. E i 'disfemismi' che si trovano un po' in tutti i testi (ossia le 'parolacce') come 'casino', 'fanculo' eccetera sono ormai detabuizzate, perché parte del parlato di tutti i giorni". Il rap (e la trap) che arriva a Sanremo e quindi "entra nel 'mainstream' è per forza di cose annacquato e rinuncia a certi temi più crudi (sesso, droga, denaro) – sottolinea il linguista Lorenzo Coveri – Semmai vorrei segnalare il rap in dialetto (un dialetto giovanile e contemporaneo: le polemiche, anche feroci sui social, su un presunto 'tradimento' della tradizione partenopea sono prive di senso) di Emanuele Palumbo alias Geolier: è significativo che un giovane metta un elemento storico come il dialetto a confronto con le forme più nuove di espressione artistica". Precisando di "rispettare il lavoro di tutti, autori e cantanti: quello di dare 'pagelle' è solo un gioco, tanto più che manca, per il giudizio, la musica e l'interpretazione (con l'orchestra)", Lorenzo Coveri conclude che i testi 'bocciati' "sono quelli che mi hanno detto poco o niente dal punto di vista della originalità linguistica". Le sue valutazioni si possono leggere su "Mentelocale Web Magazine" e sul profilo Instagram dell'Accademia della Crusca. Tra i voti più bassi figurano con 4 Il Tre, Il Volo e Fred De Palma. Ottengono un voto appena non sufficiente (5) Clara, Alessandra Amoroso e Maninni. (di Paolo Martini) —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

“Io e mamma non andiamo d’accordo”, ragazza ai domiciliari chiede di andare in carcere

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(Adnkronos) – Fratello e sorella in manette, lei preferisce andare in carcere perché non va d'accordo con sua madre. È successo ad Ischia e Pozzuoli, dove i carabinieri hanno dovuto far fronte anche a problemi di natura familiare. I carabinieri della compagnia di Ischia erano impegnati in un servizio straordinario di controllo del territorio. Nel porto di Casamicciola Terme, i militari del nucleo radiomobile hanno fermato una 23enne di Pozzuoli.  La ragazza, incensurata, viene perquisita e trovata in possesso di 10 panetti di hashish per un peso complessivo di un chilo. La droga era nella borsa a tracolla. Il tempo della stesura degli atti e di informare l’Autorità giudiziaria e la ragazza viene trasferita nella sua abitazione flegrea in attesa del processo. A Pozzuoli, però, i carabinieri della locale compagnia decidono di perquisire quell’appartamento perché al suo interno, oltre alla madre, c’è anche un’altra persona ed è nota alle forze dell’ordine. Si tratta di un 20enne e sta scontando la misura degli arresti domiciliari. In casa viene sequestrata una pistola semiautomatica Beretta calibro 7,65. L’arma, che sarà sottoposta agli accertamenti balistici per verificare un suo eventuale utilizzo in fatti di sangue o altri delitti, era nascosta nella macchina del caffè a cialde nel vano dove normalmente si mette la bottiglia con l’acqua. L’arrestato è in carcere.  La vicenda sembra essersi conclusa ma non passa molto tempo che i carabinieri della stazione di Pozzuoli – arrivata sera – sentono suonare il citofono della caserma. Alla porta la ragazza 23enne che con la consapevolezza di essere evasa chiede “aiuto” ai carabinieri. “Io con mamma non ci posso proprio stare, non andiamo d’accordo. Portatemi in carcere” è l'insolita richiesta. I carabinieri, informata l’autorità giudiziaria delle incompatibilità caratteriali tra madre e figlia, terranno la donna nelle camere di sicurezza fino al giorno del processo. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sanremo 2024, Santi Francesi: “Romantici? Amore era tabù, poi ci siamo innamorati anche noi”

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(Adnkronos) – “Noi romantici? Non ci avremmo mai pensato. Fino a pochi anni fa la parola amore era quasi un tabù per noi, dirla ci faceva quasi schifo. Però, poi, succede a tutti gli esseri umani quel qualcosa che dà senso a tutta l’esistenza, ovvero di innamorarsi, quindi sti cavoli”. Parlano a ruota libera con l’Adnkronos Alessandro De Santis e Mario Francese, ovvero i Santi Francesi, che dopo aver vinto nel 2022 X Factor sono in procinto di partire per la loro prima esperienza al festival di Sanremo dove – scelti tra i concorrenti di Area Sanremo – porteranno il brano ‘L’amore in bocca’. Unico brano in gara con la parola ‘amore’ nel titolo, ma in un gioco di parole apparentemente malizioso.  “Siamo fan dell’idea che spesso la malizia stia in chi ascolta e in chi guarda”, dicono. Ma spiegano: “Il titolo nasce da un errore: lo stavo scrivendo in una nota sul telefono e mi ha corretto ‘l’amore’ con ‘l’amaro’. Ci siamo divertiti e incuriositi su questa espressione, e l’abbiamo lasciata”. Il pezzo “viene fuori per caso in una sessione con Cecilia Del Bono (vocal coach Epic Records, ndr). Sul significato, noi tendiamo sempre a lasciare porte aperte, perché ciascuno colga ciò che vuole. Sì fa riferimento comunque ad un significato prettamente romantico, quel momento in cui incontri una persona di cui palesemente ti stai innamorando, e quando se ne va la salivazione si azzera, e quello che dovevi dire ti rimane in bocca”.  Il brano, spiegano, “da un punto di vista emotivo e cognitivo rimane un mezzo mistero anche per noi. Scritto a sei mani con Cecilia Del Bono, quindi c’è una componente sia maschile che femminile, ed è abbastanza genderless. Da un punto di vista dell'arrangiamento invece è un biglietto da visita, anche se non troppo immediato. Fortunatamente Sanremo ti dà la possibilità di esibirti più volte”. Cosa ci aspettiamo da questo Festival? “Di base quasi niente, ma la speranza è di pescare in giro per l’Italia delle persone che abbiano voglia di andare oltre il primo ascolto, di scavare e andare più a fondo nel nostro mondo e avere voglia di venire a sentirci dal vivo”, dice Alessandro De Santis, fidanzato con l’attrice Matilda De Angelis.  Le prove con l’orchestra di Sanremo “sono state una cosa incredibile – raccontano all’Adnkronos – È la prima volta che suoniamo con un’orchestra. Già a Roma ci siamo sentiti accolti, una cosa molto flashante: all’Ariston ti senti un po’ meno solo, è un po’ più sicuro, come se stessi combattendo insieme a qualcuno, è un abbraccio in tutti i sensi”. Il rapporto con gli altri 30 big al momento non è intenso (“Noi ci stiamo infiltrando relativamente da poco nel panorama musicale italiano. Stiamo approcciando pian piano, al momento ancora non ci cag* nessuno”, scherzano).  E tra i concorrenti la stima in particolare va senz’altro “ai Negramaro perché sono l’artista che ho ascoltato di più, mi sono mangiato e divorato i loro album, ho rubato anche dal modo di scrivere di Giuliano che ha un modo molto visivo di scrivere. Ma anche Annalisa, e altri”, dice De Santis. Il duetto nella serata delle cover sarà con Skin, e i tre si esibiranno in un classico di Leonard Cohen, ‘Hallelujah’. “Io ho proposto a Mario Hallelujah sulla falsariga di Creep (il brano con cui hanno vinto X Factor nel 2022, ndr), prendere una canzone che non si può toccare e toccarla – spiega Alessandro – Un capolavoro che abbiamo sentito in un milione di versioni, abbiamo cercato di sfruttarne le sue sfaccettature più violente e contraddittorie”. Il gruppo è notoriamente attento al look ed è trend setter. “Come ci vestiremo? Ci sarà il nero come colore che condurrà tutto quanto, in un'onda elegante con qualche tocco di pazzia. E qualche tulle, con un tocco di Ottocento”, rivelano. Per finire, un messaggio dei Santi Francesi al pubblico sanremese. “In ogni momento di ‘dittatura’, anche se non la si può definire tale ovviamente in senso letterale, crediamo ci debba anche essere una resistenza. E in qualche modo sentiamo che si sta formando una resistenza a ciò che è immediato e scontato. Vorremmo dire: vi preghiamo, non fermatevi al primo impatto. È incredibile quanto ci si possa stupire ascoltando con attenzione”. (di Ilaria Floris) —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Autonomia, De Luca show: “Governo sta affossando l’Italia, pronti a barricate”

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(Adnkronos) – “Il governo sta affossando l’Italia. Noi siamo pronti a fare le barricate e non ci faremo prendere in giro da questi squinternati”. Comizio show del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che ha inaugurato lo stand regionale alla Bit 2024. Il governatore campano ha colto l’occasione della fiera del turismo per dare vita ad una vibrante protesta contro l’autonomia differenziata e il blocco dei fondi di coesione e sviluppo. Molti gli applausi tra le persone che assistevano.  “Il 16 febbraio – dice De Luca – ci sarà una manifestazione delle Amministrazioni locali davanti al ministero della Coesione, a Roma. Siamo tutti mobilitati per sbloccare i fondi di sviluppo e coesione bloccati da un anno e mezzo per una posizione di ricatto politico che vogliono fare nei confronti delle regioni. Tutte le motivazioni che stanno dando sono tutte stupidaggini. La verità è che stanno cercando di ricattare il Sud. E noi non ci faremo ricattare. Noi saremo lì a manifestare contro il governo e il ministro per la Coesione fino a quando non arriveranno risorse”. Quindi aggiunge: “Il 17 a Napoli faremo anche una manifestazione con tutto il mondo della cultura e dello spettacolo che è paralizzato da questi irresponsabili”.  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina, Zelensky con i soldati in prima linea – Video

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(Adnkronos) – Visita a sorpresa del presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul fronte di Robotyne, una delle zone più calde nella guerra tra Kiev e la Russia. "Ho incontrato i militari e le forze dell'ordine per discutere della sicurezza nella regione di Zaporizhzhia. Abbiamo parlato della situazione sul campo di battaglia, la difesa di Avdiivka, Robotyne e altre aree della linea del fronte, di fortificazioni, infrastrutture chiave e la protezione dell'industria della difesa", ha scritto Zelensky su X. Il presidente ha anche incontrato i soldati. "Regione di Zaporizhzhia. Robotyne. Dove si trova la 65esima brigata meccanizzata, Ho parlato con i difensori, li ho ringraziati e ho consegnato onorificenze. E' un onore essere qui. Sostenere i combattenti e premiarli. Hanno la missione difficile e cruciale di respingere il nemico e difendere l'Ucraina. Siamo orgogliosi dei nostri guerrieri e grati nei loro confronti!", scrive Zelensky in un altro post. Il presidente ha allegato immagini foto e video dei suoi incontri al fronte. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)