Roma, scende da auto in panne: 85enne travolta e uccisa su Tangenziale

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(Adnkronos) – Una donna è stata travolta e uccisa da una macchina dopo esser scesa dalla sua auto rimasta in panne al centro della carreggiata. E' successo intorno alle 10.40 di oggi sulla Tangenziale Est a Roma, all'altezza dello svincolo A 24, in direzione San Giovanni. La vittima, una 85enne, si trovava alla guida della sua Polo quando, dopo aver notato il guasto, è scesa forse per chiamare i soccorsi. E' stata investita da una donna di 65 anni che sopraggiungeva al volante di una Honda Jazz e non è riuscita a evitarla. Inutili i soccorsi immediati. Sul posto, insieme ai sanitari, gli agenti del II Gruppo Sapienza della Polizia di Roma Capitale. Chiusa la Tangenziale Est, in direzione San Giovanni, a partire da Batteria Nomentana per i rilievi dell’incidente. Pattuglie del II Gruppo Parioli e del IV Gruppo Tiburtino della Polizia Locale sono intervenute a supporto per gestire la viabilità della zona e le chiusure. Indagini in corso per stabilire l’esatta dinamica dell'incidente. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Svendita, sequestro e bancarotta: ecco le opzioni-panico di Trump per la super cauzione

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(Adnkronos) – Svendita, sequestro dei beni e bancarotta: queste le opzioni che Donald Trump, che i media americani descrivono sempre più "nel panico" e furioso, se arriverà alla scadenza di lunedì prossimo senza aver ottenuto la riduzione richiesta dai suoi legali dell'enorme cauzione, pari a 464 milioni di dollari, che deve depositare per poter portare avanti il ricorso contro la sentenza del processo per frode di New York.  Mentre la scadenza si avvicina inesorabilmente, l'ex presidente si trova nella poco invidiabile posizione di contattare mega finanziatori repubblicani non per fondi per la sua campagna elettorale, ma per chiedere aiuto a mettere insieme l'enorme cifra che nessuna agenzia specializzata in cauzione ha accettato di coprire, secondo quanto affermato dai suoi legali che hanno chiesto alla corte d'appello di ridurla a 100 milioni. La procuratrice di New York, Letitia James, si è opposta a questa ipotesi, chiedendo a giudici di esigere la cauzione piena da Trump che potrebbe divedere la cifra in diverse fideiussioni.  Insomma, la questione chiave, che potrebbe avere un impatto importante non solo sulle finanze ma anche sulla candidatura di Trump, è che cosa potrà succedere da qui a lunedì e, soprattutto, cosa succederà se la scadenza arriverà senza che Trump abbia ottenuto la riduzione della cauzione o sia riuscito a mettere insieme l'enorme cifra, che, a causa degli interessi, si fa ogni giorno più grande. Dopo un processo durato un mese, il giudice Arthur Engoron ha condannato Trump a pagare 350 milioni di dollari allo stato di New York per aver commesso per anni "frode", manipolando il valore dei suoi beni per avere vantaggi fiscali, con le banche e le assicurazioni. Con gli interessi accumulati prima del giudizio è salita a 464 milioni: nel sistema di New York a questo tipo di multe si accumula un interesse annuo del 9%, vale a dire che la cauzione che Trump dovrà versare aumenta ogni giorno di oltre 111mila dollari.  Nel momento in cui ha pronunciato la sentenza, Engoron ha sospeso automaticamente per 30 giorni la sua applicazione, periodo che scade appunto lunedì prossimo. I tribunali di New York prevedono che in caso di ricorsi per questo tipo di risarcimenti, l'individuo o la società condannati devono presentare una cauzione a garanzia della cifra dovuta che, con gli interessi del 9%, solitamente è pari al 120% di questa. L'idea è di assicurarsi che i condannati non spendano o spostino i soldi durante il processo di appello, per evitare di pagare il risarcimento in caso di conferma della condanna.  La cauzione può essere versata in contatti – come ha fatto Trump lo scorso anno per l'appello alla condanna a 5 milioni di risarcimento nel primo processo per diffamazione di E.Jean Carroll – oppure ottenerla da una società specializzata, cosa che l'ex presidente ha fatto per il secondo processo per diffamazione intentato contro di lui dalla giornalista che l'accusa di stupro, in cui è stato condannato a pagare 83 milioni di dollari.  Trump ha chiesto all'Appellate Division, un corte d'appello di medio livello, di permettergli di depositare una cauzione inferiore o addirittura nessuna cauzione prima del ricorso. I suoi legali hanno sostenuto che questa misura non è necessaria per l'ex presidente che chiaramente possiede proprietà di valore e sarebbe in grado di pagare, se necessario. Inoltre, sottolineano, non sarebbe possibile a Trump vendere nulla di nascosto.  La Corte a cui Trump si è appellato potrà emettere la sua decisione in ogni momento, anche dopo la scadenza di lunedì. I legali di Trump hanno chiesto, in caso di parere contrario alla loro istanza, che venga concesso al loro cliente il tempo di presentare un altro appello, questa volta alla Corte d'appello di massimo grado a New York, senza dover depositare la cauzione.  L'ufficio della procuratrice James ha chiesto che non venga accolta la richiesta "straordinaria" di Trump, sostenendo che le dichiarazioni dei suoi avvocati riguardo la difficoltà di ottenere la cauzione sono infondate e mostrano "un rischio sostanziale che l'imputato cercherà di sottrarsi all'applicazione della sentenza, o la renderà difficile".  La cauzione d'appello è simile alla più nota cauzione penale, che viene pagata dagli arrestati per ottenere il rilascio in attesa dell'esito del processo. Solitamente viene versata da un 'bondsman' che ottiene come garanzia dei beni collaterali che potrà sequestrare se l'imputato si dà alla fuga. Per la cauzione d'appello, individui e società di solito mettono un mix di cash e garanzie come collaterali dell'intera somma che sono stati condannati a pagare, in modo che chi ha vinto risarcimento potrà ottenerlo subito in caso di conferma della condanna in appello senza aspettare altri ricorsi legali. Se invece il ricorso ha successo, tutti i collaterali ritornano indietro tranne la commissione della società specializzata, che nel caso della cauzione di Trump sarebbero 18 milioni. Trump afferma che il suo brand da solo vale oltre 10 miliardi e nella dichiarazione finanziaria del 2021 afferma di avere un patrimonio di 4,5 miliardi, il grosso del quale però è composto da beni immobiliari, non da liquidi o azioni. Sempre nella dichiarazione finanziaria del 2021, presentata durante il processo di New York, si parlava circa 293 milioni in contatti, 93 dei quali non liquidi secondo la procura.  Trump ha costruito il suo successo imprenditoriale, televisivo ed infine politico sull'immagine una grande ricchezza, quindi ora teme le conseguenza che potrà avere su questa il fatto di trovarsi effettivamente non nella capacità di pagare la cauzione. Durante la deposizione al processo, lo scorso aprile, l'ex presidente si è vantato di "avere un sacco di liquidità, credo che superiamo i 400 milioni in contanti, che è tanto per un immobiliarista. Gli immobiliaristi di solito non hanno contatti, hanno beni, non contanti".  Gli avvocati di Trump hanno detto di aver contatto 30 diverse compagnie specializzate, la maggioranza delle quali hanno detto non prendono in considerazione una cauzione di questa entità. "Le poche rimaste hanno detto che non accetterebbero proprietà immobiliari come collaterali, solo contanti o equivalenti", hanno aggiunto. Affermazione contestata dalla procura di New York che sostiene che Trump potrebbe usare le sue proprietà come collaterali, anche senza cauzione, accusando Trump e i suoi legali di fare giochetti solo per ritardare il giudizio.  Lo stesso ex presidente ha suggerito in un posto nei giorni scorsi che procura e giudice, accusati di essere agli ordini di Joe Biden, vogliono costringerlo "ad un mutuo o a svendere grandi proprietà", sostenendo che non "si è mai visto" che qualcuno sia costretto a pagare prima dell'esito del ricorso. L'ufficio di James ha replicato che questa è la prassi normale e che "non c'e' niente di insolito anche per sentenza di miliardi di dollari chiedere l'intera cauzione per l'appello".  Un modo in cui Trump potrebbe fermare, almeno temporaneamente, il pagamento sarebbe dichiarare bancarotta, come hanno fatto i suoi alleati Alex Jones e Rudy Giuliani di fronte agli enormi risarcimenti che sono stati condannati a pagare, il giornalista complottista ai genitori delle vittime della strage di Sandy Hook e l'ex sindaco di New York alle due scrutatrici afroamericane della Georgia. Ma Trump si oppone a questa possibilità, riferiscono ai media americani fonti del suo entourage, per le possibili ricadute sulla sua immagine di businessman di successo a pochi mesi dalle elezioni presidenziali. Ma c'è anche una preoccupazione finanziaria, cioè il fatto che la dichiarazione di bancarotta farebbe andare in default una serie di prestiti bancari già contratti da Trump.  Se arriverà la scadenza di lunedì senza una decisione della corte d'appello in favore di Trump, o senza un suo pagamento della cauzione, allora la procuratrice James sarà libera di chiedere il sequestro dei beni e non dovrà chiedere un nuovo ordine del tribunale per quelli nello stato di New York. Tra questi figurano la Trump Tower e la 40 Wall Street Tower, che si trova vicina agli uffici della procura. "Siamo pronti a garantire che il risarcimento venga pagato ai newyorkesi, ed oggi giorno guardo la 40 Wall Street", ha detto in un'intervista nelle scorse settimana, mandando un chiaro avvertimento a Trump.  "Lei può congelare i suoi conti, sequestrare le sue proprietà immobiliari a New York e impedire a Trump in modo significativo l'accesso ai suoi beni newyorkesi", spiega a Nbcnews l'avvocato Chris Mattei, aggiungendo che la procuratrice potrebbe ordinare anche la vendita forzata degli immobili di Trump.  Ma anche le proprietà fuori dallo stato di New York, a cominciare dall'attuale residenza del tycoon di Mar a Lago, o il golf club di Bedminster, in New Jersey, dove trascorre l'estate, potrebbero finire nel mirino della procuratrice James, che in questo caso però dovrebbe rivolgersi di nuovo ad un giudice per avere l'autorizzazione.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Kate Middleton, sospesi 3 impiegati London Clinic che hanno tentato accesso a cartella

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(Adnkronos) – Almeno tre membri dello staff della London Clinic, dove la principessa Kate Middleton è stata operata all'addome lo scorso gennaio, sarebbero stati sospesi. Lo rivela il Mirror, secondo cui gli impiegati sono indagati e potrebbero potenzialmente affrontare azioni disciplinari per violazione dei dati personali ed essere accusati di un reato penale da parte del garante della protezione dei dati. A seguito delle accuse di violazione della privacy, dopo il tentativo di accesso illegale alla cartella clinica della principessa di Galles, l’autorità di vigilanza sulla privacy e sulla protezione dei dati del Regno Unito ha dichiarato di aver ricevuto una segnalazione di violazione e di “valutare” le informazioni. Sebbene anche il re abbia trascorso tre notti alla London Clinic nello stesso mese di Kate – assicura il tabloid britannico – la sua cartella clinica non è coinvolta nella violazione. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Macron come Rocky, presidente in palestra con i guantoni

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(Adnkronos) – Hanno suscitato reazioni diverse le immagini di Emmanuel Macron in versione pugile, maglietta e guantoni, con il volto contratto per lo sforzo mentre si allena colpendo il sacco
: su Instagram, dove la fotografa ufficiale del presidente francese, Soazig de la Moissonnière, ha postato le immagini in bianco e nero, non sono mancati i commenti, interdetti e divertiti, gli elogi e le critiche. 
Qualcuno ha tirato in ballo Rocky Balboa, altri si sono chiesti se Macron si prepara alla sfida con Putin – che si è fatto ritrarre più volte mentre cavalca a petto nudo, spara, mette al tappeto gli avversari a judo, pesca in riva al lago o guida carri armati e sottomarini – e c'è chi si è chiesto se il momento fosse il più opportuno, dopo l'appello del leader dell'Eliseo ai partner occidentali ad alzare il livello di intervento e partecipazione alla difesa dell'Ucraina contro l'attacco russo. Parole lusinghiere sono arrivate dalla rivista "Femme actuelle", che parla del "marito di Brigitte Macron" con "uno sguardo determinato, come se volesse combattere con il suo avversario…", ma c'è anche chi ha reagito con sgomento di fronte a quella che la deputata francese ecologista Sandrine Rousseau ha definito "povertà di comunicazione politica".  Un commento è stato postato anche da un professore dell'Università della Lorraine, Eric Anceau: "Poche ore fa, Emmanuel Macron si è fatto riprendere nella sua palestra di boxe. Queste foto sono state scattate e distribuite dal fotografo ufficiale, Soazig de la Moissonnière. Non so se siano state ritoccate o meno, e non importa. Quello che so, però, è che rientrano in quel virilismo neopopulista a cui oggi sono affezionati certi leader, a cominciare dal maestro del genere Vladimir Putin", ha scritto su X. Recentemente Brigitte Macron aveva rivelato in un'intervista a Paris Match che il presidente fa pugilato due volte a settimana e ha posato con i guantoni da boxe per promuovere l'esercizio fisico in vista delle Olimpiadi di Parigi.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Moby, i 2 traghetti più grandi nel mondo insieme in linea fra Livorno e Olbia

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(Adnkronos) – Quella di oggi è una data che entrerà nella storia della marineria italiana: perché l’ingresso in linea, contemporaneamente, dei due traghetti più grandi e green al mondo, Moby Legacy e Moby Fantasy e il loro incrocio sulla tratta fra Livorno è Olbia è un record elevato a potenza. Grazie alla presenza contemporanea di queste due navi è come se ogni giorno sedici chilometri di auto, camion e semirimorchi salissero a bordo, con il conseguente risparmio ambientale ed economico, al servizio dei territori collegati. Con un nuovo innovativo sistema di salita e discesa a bordo che, diversificando i ponti dii accesso alla nave, permette di risparmiare molto tempo. E i passeggeri avranno a disposizione i due traghetti più moderni e innovativi al mondo con standard di servizi di bordo da nave da crociera e un intero ponte di ciascuna delle due navi gemelle dedicato alla ristorazione con tutte le tipologie di cibo, dalla braceria al ristorante gourmet, fino alle frutterie e ai punti di ristoro tradizionali, tutti accomunati dalla scelta di avere le cucine a vista, trasformando il viaggio in uno show cooking. Per festeggiare l’evento, Moby lancia, solo per oggi, una promozione straordinaria: il 21 per cento di sconto per passeggeri e/o auto e/o sistemazioni (cabine e poltrone) per i viaggi sulla linea Livorno-Olbia-Livorno effettuati da oggi al 31 dicembre 2024, fino ad esaurimento dei posti dedicati all’iniziativa. Lo sconto, al netto di tasse e diritti, sarà ovviamente riconosciuto anche ai passeggeri senza auto ed è cumulabile con tutte le offerte di Moby, ma non con la tariffa residenti.
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Purgatori, gip Roma dispone perizia su causa morte

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(Adnkronos) – Il gip di Roma ha disposto una perizia, nell’ambito di un incidente probatorio, per stabilire le cause della morte del giornalista Andrea Purgatori, deceduto nel luglio dello scorso anno. Nel procedimento sono indagati con l’accusa di omicidio colposo quattro medici. Il giudice ha conferito l’incarico a quattro specialisti che avranno 90 giorni per rispondere ai quesiti relativi alla causa della morte, presenza di eventuale metastasi e stabilire quando è partita l’infezione cardiaca.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Cosmoprof, Ceo BolognaFiere: “Successo grazie al gruppo di lavoro”

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(Adnkronos) – "Per noi è la nostra ammiraglia, con Cosmoprof facciamo anche Hong Kong, Las Vegas, Miami, Mumbai e Bangkok, ma l'appuntamento più importante è Bologna che con i suoi 3.102 espositori riesce a esprimere un potenziale pazzesco che supera i 95 mila metri quadrati netti espositivi, tutti i padiglioni aperti, una grandissima festa per chi ama la cosmetica e chi lavora in questo settore". Lo ha dichiarato Antonio Bruzzone nel primo giorno aperto al pubblico di Cosmoprof la fiera del beauty in corso a Bologna arrivata alla 55esime edizione.  "Il segreto di questo successo è il gruppo di persone, più di 50 persone, che lavorano alacremente tutto l'anno, non soltanto per questo ma per tutto il network e devo dire che la nostra fortuna è avere dei colleghi così motivati e bravi", sottolinea. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Torino, sequestrano e picchiano per giorni 50enne: fermati due minori

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(Adnkronos) – Si terrà domani l’udienza di convalida per i due minorenni di 15 e 16 anni arrestati dai carabinieri perché ritenuti responsabili di aver sequestrato e picchiato per giorni un 50enne che vive in una cascina a Rivoli, nel torinese. Per loro l’accusa è di sequestro di persona a scopo di estorsione e lesioni gravi.  Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, anticipata dal quotidiano La Repubblica, l’uomo sarebbe stato legato in una stalla vicino alla cascina e picchiato per diverse ore. Dopo averlo lasciato per una notte da solo, i due ragazzi sarebbero tornati il giorno successivo e lo avrebbero accompagnato in banca per prelevare del denaro. L’impiegata, però, viste le condizioni dell’uomo ha chiamato i carabinieri che hanno fermato i due. Ancora in corso gli accertamenti per far luce sul movente dell’accaduto. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Robinho deve andare in carcere in Brasile, la sentenza

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(Adnkronos) – Robinho dovrà scontare la sua pena detentiva a nove anni di carcere per stupro in Brasile, come ha stabilito l'Alta Corte brasiliana. L'ex ala del Milan è stato condannato da un tribunale italiano nel 2017 a nove anni di carcere per aver preso parte allo stupro di gruppo di una donna in una discoteca di Milano nel 2013. Robinho ha sempre respinto le accuse. L'Italia aveva cercato di far ratificare la sentenza di Robinho in Brasile in modo che potesse scontare la sua pena nel suo paese d'origine, poiché il Brasile non estrada i suoi cittadini. Anche il presidente Luiz Inácio Lula da Silva si era recentemente espresso affinché l'ex calciatore scontasse la pena in Brasile. In un'intervista alla televisione brasiliana Lula ha affermato che lo stupro è un "crimine imperdonabile" e che, poiché Robinho era già stato condannato in Italia, dovrebbe scontare la pena. Secondo quanto riportato dai media, gli avvocati di Robinho hanno detto che faranno appello contro il verdetto dell'Alta Corte. Nell'ottobre 2020, Robinho avrebbe voluto tornare a giocare con il Santos, ma a causa delle pressioni di sponsor e tifosi dovute alla sua condizione, il contratto è stato rapidamente risolto. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Gaza, “ad al-Aqsa bimbi malnutriti, straziante scegliere a chi dare letto”

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(Adnkronos) – ''Tre, quattro bambini per letto d'ospedale''. E sono ''bambini malnutriti'', ricoverati fianco a fianco con ''pazienti che hanno subito un trauma'', ovvero ''ferite d'arma da fuoco, ferite da schegge''. Davanti a loro medici costretti a prendere ''decisioni davvero strazianti'', ovvero se ''dare un letto a un bambino malnutrito o a un paziente che ha subito un trauma''. Così Chris Lockyear, Segretario generale di Medici Senza Frontiere (Msf), descrive ad Adnkronos quello che ha visto entrando nell'ospedale di al-Aqsa, nel centro della Striscia di Gaza, la cosiddetta 'Middle area'. Si tratta di uno scenario che ''non avevo mai visto prima in un ospedale'', racconta, ''è un crocevia di una valanga di bisogni che necessitano tutti di cure e sostegno urgenti''. ''L'impatto che si vede maggiormente di questa guerra sono ovviamente le ferite da arma da fuoco, le ferite da schegge, ma la malnutrizione è una delle conseguenze inevitabili dell'assedio di Gaza e il bombardamento subito negli ultimi cinque mesi'', prosegue Lockyear. Ed è ''un numero crescente'' quello dei ''casi di malnutrizione che stiamo riscontrando''. Entrato nelle scorse ore nell'enclave palestinese, dopo aver denunciato un mese fa al Consiglio di sicurezza dell'Onu che a Gaza ''non esiste più un sistema sanitario'', Lockyear parla anche di ''trauma psicologico inevitabile''. Descrivendo il ''sovraffollamento'' che ha visto ''nell'ospedale di al-Aqsa, ci sono persone ovunque, pazienti convalescenti nei corridoi in attesa di essere sottoposti a interventi chirurgici o di essere medicati'', il Segretario generale di Msf afferma che ''quello che stiamo vedendo nell'ospedale di al-Aqsa, sono sicuro, è quello che accade anche nelle poche altre strutture sanitarie rimaste a Gaza''. Insomma, ''la pressione sull'ospedale di al-Aqsa è atroce'' ed entrando ''nell'obitorio ci sono corpi ovunque''. Lo scorso 6 gennaio il personale di Medici senza frontiere è stato costretto a evacuare l'ospedale di al-Aqsa a causa dei combattimenti tutt'intorno e degli ordini di evacuazione diffusi da Israele che rendevano inaccessibile la farmacia dell'organizzazione. Tre operatori supportati da Msf sono però rimasti sul posto, decidendo di lavorare in modo autonomo. Il 6 febbraio, l'equipe di Msf è però riuscita a tornare ad al-Aqsa e ha preparato i locali per un pieno ripristino delle attività precedenti. Il 7 febbraio sono riprese le cure per le persone ferite e le attività di riabilitazione. Da allora l'equipe di Msf è in grado di condurre interventi di chirurgia ortopedica e ricostruttiva, la cura avanzata delle ferite, la cura delle ferite postoperatorie, fisioterapia, promozione della salute e supporto per la salute mentale. Ristabilito anche l'accesso al punto vendita della farmacia. Tra il 7 febbraio e il 7 marzo, spiega il portavoce di Msf in una nota, sono state eseguite in totale 2.498 medicazioni per ferite. L'83 per cento di queste ferite, precisa, riguardano traumi legati alla guerra. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sanità, Schillaci: “Le liste d’attesa sono il peggior biglietto da visita del Ssn”

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(Adnkronos) – "Le liste d'attesa sono il peggior biglietto da visita del Servizio sanitario nazionale. Oggi però non abbiamo dati precisi. Un anno e mezzo per un esame è inammissibile, ma non abbiamo un monitoraggio regione per regione delle prestazioni che mancano. Ma dobbiamo vedere dove ci sono e i tempi delle liste d'attesa. E' però inaccettabile che non ci sia un Cup unico per esami e visite nel pubblico e privato convenzionato". Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci, ospite dell'evento a Roma 'Adnkronos Q&A-Salute e sanità, una sfida condivisa'.  "Io credo che la sfida per il Ssn sia offrire su tutto il territorio nazionale uguale accesso alle cure, ridurre le liste d'attesa che rappresentano il fenomeno meno accettabile della sanità pubblica del nostro Paese oggi. E ancora: rivalorizzare chi opera nel nostro sistema sanitario, penso a medici, infermieri e a tutti coloro che si sono distinti per la qualità professionale. Quindi la sfida – ha proseguito il ministro – che ci attende è da un lato guardare ai cittadini, dall'altro si guarda agli operatori. E' chiaro che ci vuole un patto con le Regioni perché come sapete la parte attuativa della sanità è in mano alle Regioni, quindi ci vuole un rapporto chiaro, costante e di piena disponibilità da parte del ministero ad aiutare di più chi è in difficoltà sempre nell'interesse dei cittadini che vengono prima di tutto".  "C'è un tasso importante di troppe prescrizioni, – ha aggiunto Schillaci -dobbiamo far sì che l'esame lo faccia chi ne ha bisogno. Serve un patto con le società scientifiche, l'Istituto superiore di sanità ci sta lavorando con le linee guida".  "Sul rinvio del provvedimento relativo al nuovo nomenclatore tariffario – ha proseguito il ministro – ci stiamo ragionando, perché credo che sia importante avere in qualche caso delle tariffe più adeguate a quelle che sono oggi la realtà quotidiana. Credo che rinvieremo il provvedimento in accordo con le Regioni".   —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Cosmoprof, Santanchè: “Fiere importanti perché destagionalizzano turismo”

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(Adnkronos) – "Cosmoprof ha dei numeri pazzeschi in termini sia fatturato, sia di presenze, sia di paesi presenti". Sono le parole della ministra del Turismo Daniela Santanchè intervenuta all'inaugurazione della 55esima edizione del Cosmoprof, la fiera del beauty in corso a Bologna. Più di 64 paesi presenti al Cosmoprof, che porteranno in 4 giorni circa 250 mila presenze in città. "Dal mio punto di vista del turismo – ha proseguito la Ministra – le fiere aiutano a destagionalizzare perché di solito sono in periodi dell'anno che non sono quelli canonici per chi viene come turista nella nostra nazione. E' un turismo altospendente, quindi lascia soldi importanti sul territorio e destagionalizza. Destagionalizzare vuol dire oltretutto poter anche stabilizzare i lavoratori del turismo, che questo è un altro elemento molto importante". "E' un settore oltretutto dove c'è una grande occupazione femminile – ha concluso Daniela Santanchè – Noi abbiamo un gap ancora in Europa con l'occupazione femminile, ma abbiamo visto nell'oltre mezzo milione di nuovi posti di lavoro che le donne ne hanno una parte importante e questo ci rincuora perché più donne sono occupate, più sono libere, perché più libertà vuol dire più sicurezza per l'autodeterminazione di noi donne". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Cosmoprof, Zannini: “Sostenibilità, ricerca e innovazione i capisaldi del settore cosmetico”

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(Adnkronos) – "La sostenibilità, la tecnologia e la ricerca sono elementi che caratterizzano tutte le aziende che sono presenti qui. Cosmoprof è un momento di lancio per tutti i settori presenti". Sono le parole di Enrico Zannini Direttore Generale di BolognaFiere Cosmoprof intervenuto alla cerimonia di apertura della 55esima edizione della fiera del beauty a Bologna. "Bologna rappresenta la fiera più importante a marchio Cosmoprof – ha continuato Zannini – abbiamo anche edizioni all'estero negli Stati Uniti e in Asia e questo consente di consolidare una posizione da leadership nel settore. Abbiamo la fortuna di lavorare in un settore, dal punto di vista fieristico, che è veramente in forte crescita. Ci sono aree del mondo che crescono più di altre, per esempio gli Stati Uniti stanno crescendo molto, l'Asia continua a essere un territorio molto rilevante e quindi Cosmoprof ne è un po' il riflesso".  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Cosmoprof, attese presenze record, Calzolari: “Tanti stranieri, confermata propensione a internazionalizzazione”

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(Adnkronos) – "Oltre 3.000 espositori che vengono da 150 paesi, abbiamo una crescita, del 4%". Lo ha dichiarato il Presidente di BolognaFiere Gianpiero Calzolari all'inaugurazione a Bologna della 55esima edizione di Cosmoprof, la fiera della cosmetica e del beauty che porterà in città circa 250 mila visitatori in 4 giorni. "Più 30% sono i nuovi espositori rispetto all'anno scorso – ha continuato Calzolari – quindi veramente una crescita importante. Cosmoprof è l'ammiraglia, come dico sempre, di una flotta di tante manifestazioni che hanno un'aspirazione internazionale e Bologna è oggi la manifestazione clou del comparto del Beauty ma sappiamo che analogamente in questi anni abbiamo portato avanti una crescita della presenza internazionale di Cosmoprof che si è portata dietro anche un consolidamento di Bologna un po' anche per altri comparti come la fiera italiana con la maggior propensione l'internazionalizzazione". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Dell’Utri non dichiarò bonifici di Berlusconi, scatta sequestro di 19 milioni

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(Adnkronos) –
Sequestrati complessivamente oltre 19 milioni di euro a Marcello Dell'Utri e alla moglie Miranda Anna Ratti nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Firenze sui presunti mandanti esterni delle stragi mafiose del 1993 a Roma, Milano e Firenze, dove l'ex senatore di Forza Italia risulta ancora indagato.  La Direzione investigativa antimafia di Firenze ha eseguito il provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, emesso dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Firenze. Il sequestro è stato disposto perché, secondo la Direzione distrettuale antimafia di Firenze, Dell'Utri non avrebbe dichiarato ai fini fiscali un ammontare complessivo di 42.679.200 euro come variazione del reddito, così violando la legge Rognoni-La Torre sulle misure antimafia.  Gli oltre 42 milioni non dichiarati, secondo la Procura, sono i bonifici che l'allora leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, versò a Dell'Utri una volta condannato con decisione passata in giudicato, a seguito della sentenza della Corte di Cassazione del 9 maggio 2014, e depositata il 1° luglio 2014, per il reato di concorso esterno nel delitto di associazione di tipo mafioso. Come spiega la Dda in un comunicato a firma del procuratore Filippo Spiezia, Dell'Utri avrebbe omesso di "comunicare, entro i termini stabiliti dalla legge, le variazioni patrimoniali per un ammontare complessivo di 42.679.200 euro". La misura cautelare del sequestro finalizzato alla confisca è stata richiesta e ottenuta "con riguardo alle fattispecie di reato di cui agli articoli 30 e 31 legge 13 settembre 1982, n. 646" (legge Rognoni-La Torre) poiché Marcello Dell'Utri "con più azioni e omissioni, in tempi diversi, in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, pur essendovi tenuto, in quanto condannato con decisione passata in giudicato", ha omesso di "comunicare le variazioni patrimoniali". Con il provvedimento del Gip è stato disposto "il sequestro preventivo in forma diretta, sino alla concorrenza della somma di 10.840.451,72 euro riconducibile a Marcello Dell'Utri, nonché, per la quota parte di 8.250.000,00 euro della somma complessivamente suindicata (42.679.200 euro, ndr), anche indirettamente riconducibile al predetto, per il tramite di Miranda Anna Ratti, ovvero per equivalente sui beni nella disponibilità diretta e indiretta di Marcello Dell'Utri".  L'indagine in cui risulta emessa la misura cautelare reale, spiega la Dda fiorentina, "si inserisce nel quadro di procedimento penale oggetto di un più ampio coordinamento investigativo, portato avanti, in ambito nazionale, dalla Direzione Nazionale Antimafia, finalizzato all'individuazione dei mandanti esterni delle stragi continentali del 1993-1994". Fino alla sua scomparsa, anche Berlusconi risultava indagato con l'ex senatore di Forza Italia. Nel corso del procedimento, spiega sempre la Dda, "sono stati condotti vari accertamenti concernenti i flussi finanziari che hanno riguardato Marcello Dell'Utri dal 2014 ad oggi. Secondo quanto sin qui emerso, questi, pur essendovi tenuto, in quanto condannato con decisione passata in giudicato, a seguito della sentenza della Corte di Cassazione del 9 maggio 2014, per il reato di concorso esterno nel delitto di associazione di tipo mafioso, ometteva di comunicare, entro i termini stabiliti dalla legge, le variazioni patrimoniali indicate nell'art. 30 della legge n.646/1982 per l'ammontare sopra indicato, per come rideterminato dal giudice delle indagini preliminari".  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Euro 2024, Spalletti pensa già ai convocati per la Germania: Juve e Roma le più presenti

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(Adnkronos) – Mentre Luciano Spalletti ufficializza la lista dei convocati per le due amichevoli che si giocheranno negli Stati Uniti contro Venezuela e Ecuador, l’attesa e l’hype per Berlino crescono. Dovremo infatti aspettare il 7 giugno per conoscere i nomi degli azzurri che voleranno in Germania per difendere il titolo europeo conquistato nel 2021 a Wembley. Nell’attesa, gli esperti Sisal hanno già iniziato a pronosticare chi potremo (quasi) sicuramente vedere sul rettangolo tedesco, con Roma e Juventus pronte a infoltire le fila azzurre: il difensore e centrocampista dell'Inter Matteo Darmian e Jorginho appaiati a quota 1.02; il centrocampista della Fiorentina Giacomo Bonaventura e quello della Roma Lorenzo Pellegrini insieme al difensore del Toro Alessandro Buongiorno, tutti offerti a 1.05; Giorgio Scalvini, difensore dell'Atalanta a 1.10. Locatelli e Politano si giocano 1.20; il jolly romanista El Shaarawy a 1.25. Gli attaccanti di Genoa e Atalanta, Matteo Retegui e Gianluca Scamacca, con Udogie, difensore del Tottenham, equiparati a quota 1.30; Mattia Zaccagni centrocampista e attaccante della Lazio a 1.42; il portiere del Napoli Alex Meret e Nicolò Zaniolo centrocampista e attaccante dell'Aston Villa, entrambi quotati a 1.50; il vice-capitano della Roma Gianluca Mancini a 1.65; il difensore bianconero Federico Gatti con quota 1.80; Cambiaso, altra presenza Juventus a 2.00.   Ancora grandi dubbi invece per le convocazioni del capitano azzurro Ciro Immobile (3.00), per l’esterno granata Bellanova (3.25) e di due colonne del Bologna rivelazione, Riccardo Calafiori (4.00) e Riccardo Orsolini (3.50). Potrebbero essere più vicini alla convocazione il centrocampista del Monza Matteo Pessina e il portiere della Lazio, Provedel, entrambi offerti a quota 2.50. Infine, a sostenere i compagni giallorossi, Spalletti potrebbe decidere di convocare anche Spinazzola (4.00). Difficilmente potranno difendere il titolo conquistato tre anni fa Belotti. Bonucci, Emerson Toloi e Verratti mentre le speranze di vedere nella competizione continentale azzurri come Biraghi, Calabria, Carnesecchi, Colpani, Di Gregorio, Falcone, Gabbia, Gnonto, Grifo, Kean, Lucca, Moro, Pinamonti e Romagnoli sono ridotte al lumicino. Mancano ancora quasi tre mesi all’inizio degli Europei e il Mister potrebbe cambiare le pedine del gioco: non ci resta perciò che aspettare, sognare Berlino e riscaldare il tifo.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Harry e Meghan tenuti all’oscuro sulla salute di Kate, il Palazzo non si fida

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(Adnkronos) – Prima la foto di famiglia ritoccata e, dopo, i dubbi sul video, dove appare una presunta principessa di Galles intenta a fare la spesa. Adesso mezzo mondo si sta chiedendo come stia esattamente Kate Middleton, dopo l'operazione addominale subita a gennaio. La curiosità sulla sua salute è talmente forte, che alla London Clinic, dove la moglie di William è stata ricoverata, si è venuto a sapere di un tentativo di accesso illegale alla sua cartella clinica da parte del personale dell'ospedale privato. Quel che non si conosceva fino a ora è che perfino Harry e Meghan non sanno nulla della cognata, ossia se è in via di guarigione oppure no, dal momento che Kensington Palace non darebbe loro informazioni che la riguardano.  Secondo una fonte vicina agli eredi al trono britannico, il Palazzo semplicemente "non si fida" dei Sussex e, di conseguenza, non dà loro alcuna notizia. "Sanno tutto di ciò che accade a Londra – ha detto a People – ma sono stati lasciati fuori dai dettagli sulla salute di Kate. Evidentemente non c'è fiducia". Durante il breve viaggio a Londra per andare a trovare il padre, re Carlo – ricorda il giornale – Harry non ha incontrato il fratello William, poiché la principale preoccupazione di quest'ultimo era per sua moglie. Tuttavia, il mancato incontro ha cementato ulteriormente le voci di una spaccatura in corso tra i due fratelli.  Per gli esperti reali, il principe William non si fida di suo fratello per quanto riguarda qualsiasi informazione che possa essere considerata sensibile. "Ciò ha a che fare con il desiderio di William di proteggere l'istituzione della monarchia e ritiene che non ci si possa fidare di Harry. Non credo che William accetterà mai la riammissione di Harry nella famiglia, a meno che non si scusi apertamente", ha detto a People l'autore reale Robert Lacey.  —internazionale/royalfamilynewswebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Teramo, donna muore travolta da treno a Roseto degli Abruzzo

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(Adnkronos) – Una donna di 31 anni, madre di due bimbi, è morta dopo essere rimasta investita da un treno merci a Roseto degli Abruzzi (Te). Il dramma si è consumato nel cuore della notte, nei pressi della stazione ferroviaria, intorno alle 3.30. Il convoglio percorreva il binario nord e si è fermato un chilometro oltre il punto dell’investimento. Il traffico ferroviario è rimasto bloccato fino alle 6. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Mosciano Sant’Angelo e di Giulianova, la polizia scientifica e ferroviaria e il personale del 118.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ascolti tv, ‘Ennio’ su Rai1 vince prime time mercoledì 20 marzo

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(Adnkronos) – Il documentario 'Ennio', dedicato a Morricone e trasmesso da Rai1, ha vinto gli ascolti della prima serata di ieri con 2.133.000 telespettatori e il 14,4% di share. Su Canale 5 l'ultima puntata di 'Michelle Impossible & Friends' ha registrato 2.001.000 telespettatori e il 13,8%, mentre al terzo posto si è piazzato 'Chi l'ha visto?' che su Rai3 ha ottenuto 2.036.000 telespettatori e il 12,9% di share.  Appena fuori dal podio Rai2 con 'Mare Fuori', visto da 1.287.000 telespettatori pari al 7,1% mentre Retequattro con 'Fuori dal Coro' ha raccolto 823.000 telespettatori e il 6% e Italia 1 con 'The Suicide Squad – Missione suicida' ne ha totalizzati 833.000 pari al 5,2%. Su La7 'Inchieste da Fermo' ha segnato il 3,8% di share e 679.000 telespettatori, mentre Tv8 con la finale di 'Italia’s Got Talent' ha interessato 599.000 telespettatori pari al 3,5%. Nove con 'La frode' chiude la classifica degli ascolti del prime time di ieri con 347.000 telespettatori e il 2% di share. Nell'access prime time Rai1 con 'Cinque Minuti' ha ottenuto 4.785.000 telespettatori e il 23% di share e, a seguire, 'Affari Tuoi' ne ha totalizzati 5.717.000 pari al 26,7%. Canale 5 con 'Striscia la notizia' ne ha registrati invece 3.078.000 con il 14,4% di share. Anche nel preserale Rai1 è in testa con 'L'Eredità', visto da 4.397.000 telespettatori pari al 26,5%, mentre 'Avanti un altro!' su Canale 5 ne ha raccolti 3.202.000 con il 20,4%.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Myrta Merlino via da ‘Pomeriggio 5’? Rumors su nuova conduzione

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(Adnkronos) – Pare incerto il futuro di Myrta Merlino alla guida di 'Pomeriggio 5'. Si rincorrono i rumors su un nuovo cambio di guardia per la prossima stagione televisiva del talk pomeridiano di Canale 5 che, fino all'anno scorso, era stato regno incontrastato di Barbara D’Urso. L'addio di quest'ultima è infatti arrivato dopo ben 15 anni e non senza polemiche. E ora anche la permanenza della giornalista arrivata da La7 sembra essere in bilico.  Secondo alcune indiscrezioni, la nuova conduttrice del talk show pomeridiano potrebbe essere Cesara Buonamici, volto noto del Tg5 che in questa nuova stagione televisiva ha debuttato al Grande Fratello vip come opinionista. Ma la Buonamici non sembra essere l'unica candidata. Voci di corridoio suggeriscono alla conduzione anche Veronica Gentili, giornalista nota al pubblico anche per il suo lavoro a 'Le Iene'. Da Mediaset, però, non ci sono ancora conferme ufficiali, lasciando spazio a numerose ipotesi sul futuro di 'Pomeriggio 5'.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)