Ucraina, Meloni: “La posizione del governo è chiara”

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(Adnkronos) – "Penso che non sia oggettivamente sostenibile la tesi per la quale la posizione del governo italiano al cospetto del mondo che ci guarda non sia chiara in tema di Ucraina. Penso che sia chiaro a tutti che oggi grazie al fatto che c'è una maggioranza di centrodestra l'Italia è una nazione che rispetta i suoi impegni e non possiamo dire se sarebbe la stessa cosa nel caso in cui al governo ci fosse l'attuale opposizione". Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella sua replica alla Camera in vista del prossimo Consiglio europeo. "Mi pare che il problema per il Pd è più ampio. Il Pd è ambiguo, prima si astiene sull'Ucraina e poi spiega a noi cosa dobbiamo fare. Almeno non venga a spiegarci cosa dobbiamo fare", ha quindi detto la premier aggiungendo: "Io quando parlo con persone con cui ho buoni rapporti porto risultati. Se voi del Pd parlate con i vostri alleati del M5S magari riuscite a fare il miracolo e l'Ucraina ve ne sarà grata".  "I voti dicono che noi siamo riusciti negli ultimi due Consigli europei a mandare avanti l'accesso dell'Ucraina all'Unione europea, sia a garantire una revisione del bilancio pluriennale che consente di sostenere l'Ucraina per i prossimi 4 anni", ha affermato ancora Meloni.  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Edilizia, Aira 20% italiani valuta passaggio a pompa di calore nel 2024

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(Adnkronos) – Il 20% dei consumatori italiani sta considerando il passaggio a una pompa di calore nel 2024. E’ quanto emerge da un recente studio di Aira, azienda svedese di tecnologie per l’energia pulita, che ha fatto il suo ingresso in Italia lo scorso novembre 2023. Attualmente Aira è presente in Germania, Inghilterra e Italia e punta a raggiungere quota 20 mercati europei entro il 2030.  
Nei prossimi 10 anni Aira stima 4000 nuove assunzioni in Italia, dove oggi conta oltre 180 dipendenti, e una penetrazione importante sul mercato, con la fornitura di soluzioni tecnologiche sostenibili in un milione di case in Italia e cinque milioni di abitazioni in tutta Europa. Nell’ottica di sensibilizzare sempre più persone verso l’adozione di sistemi per l’energia pulita, Aira sta inoltre lavorando per istituire le Aira Academies in tutta Italia e in Europa, corsi volti a formare fino a 10mila nuovi consulenti energetici Aira nel prossimo decennio.  
In Europa il riscaldamento domestico è il terzo responsabile per le emissioni di CO2 e per oltre il 60% è ancora alimentato con combustibili fossili, che rappresentano il 40% delle emissioni domestiche totali. Attualmente, l'adozione delle pompe di calore è in fase iniziale nella maggior parte dei Paesi europei, con circa 130 milioni di famiglie che utilizzano ancora caldaie a gas. Entro il 2030 in Europa dovranno essere vendute e installate almeno 10 milioni di pompe di calore all'anno. Nel nostro Paese il 67% delle famiglie utilizza ancora combustibili fossili per riscaldare la propria casa e questo contribuisce a produrre il 12% delle emissioni di CO2.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ascolti tv, il ritorno di ‘Studio Battaglia’ vince prime time martedì 19 marzo

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(Adnkronos) – Debutto vincente per la seconda stagione della fiction 'Studio Battaglia' che ieri sera su Rai1 ha ottenuto 3.394.000 spettatori e il 20.2% di share risultando il programma di prime time più visto della serata. Al secondo posto, la replica della fiction 'Incastrati' su Canale 5, con 1.531.000 spettatori e l’11.5%. Terzo posto per 'Le Iene' su Italia1, con 1.391.000 spettatori e il 10.2% di share.  A seguire, tra gli altri ascolti di prime time: 'DiMartedì' su La7 (1.213.000 spettatori, share 7.5%), 'Dalla Strada al Palco' su Rai2 (1.019.000 spettatori, share 6.6%), 'È Sempre Cartabianca' su Rete4 (708.000 spettatori, share 5.1%), '4 Ristoranti' su Rai3 (525.000 spettatori, share 2.8%), 'Petrolio' su Rai3 (455.000 spettatori, share 2.4%), 'Faking It – Bugie Criminali' sul Nove (286.000 spettatori, share 1.5%).  In access prime time, vincono 'Cinque Minuti' (4.716.000 spettatori, share 23.2%) e 'Affari Tuoi' (5.834.000 spettatori, share 27.7%) su Rai1, mentre su Canale5 'Striscia la Notizia' ottiene 3.160.000 spettatori e il 15% di share.  Vittoria di Rai1 anche nel preserale con 'L’Eredità – La Sfida dei 7' (3.247.000 spettatori, share 24.7%) e 'L’Eredità' (4.436.000 spettatori, share 26.6%) che prevalgono su 'Avanti il Primo!' (1.973.000 spettatori, share 16.6%) e 'Avanti un Altro!' (3.385.000 spettatori, share 21.7%) trasmessi da Canale 5. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Joe Barone, aperta la camera ardente al Viola Park

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(Adnkronos) – E' stata aperta alle 9 di questa mattina, al Viola Park, la camera ardente del direttore generale della Fiorentina Joe Barone, morto martedì 19 marzo al San Raffaele di Milano, dove era stato ricoverato in seguito a un malore accusato domenica scorsa poche ore prima del match con l'Atalanta.  La camera ardente di Barone, che proprio oggi avrebbe compiuto 58 anni, resterà aperta fino alle 21. Tra i primi ad arrivare il presidente Rocco Commisso, atterrato questa mattina all'alba da New York e subito andato a dare l'ultimo saluto all'amico e collaboratore di una vita. Presenti la famiglia, i dirigenti, allenatori, giocatori e dipendenti della società gigliata. I funerali a New York la prossima settimana. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Bce, Lagarde: “Possibile primo taglio tassi a giugno”

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(Adnkronos) – A giugno la Bce disporrà di più dati sull'andamento dell'inflazione e di nuove stime che permetteranno "di valutare se continuerà a scendere sostanzialmente in linea con le nostre proiezioni. Se lo farà, sarà una conferma particolarmente importante" che permetterà al Consiglio Direttivo "di passare alla fase di revisione delle nostre politiche rendendole meno restrittive". Così in un discorso a Francoforte la presidente della Bce Christine Lagarde è tornata a indicare chiaramente la scadenza di giugno come la prima 'finestra' possibile per un primo taglio dei tassi dopo il forte ciclo di aumenti attuato dal 2022. Ma – ha ammonito la Lagarde – anche in futuro "le nostre decisioni dovranno rimanere legate ai dati" e impostate "riunione dopo riunione in risposta alle nuove informazioni in arrivo. Ciò implica che, anche dopo il primo taglio, non possiamo impegnarci preventivamente su un particolare percorso dei tassi". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ilaria Capua: “Ci sarà un’altra pandemia”

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Un’altra pandemia è inevitabile. L’Oms parla di malattia X. Perché? "Io continuo a dire che facciamo parte di un sistema complesso. Le pandemie avvengono a cadenza regolare nel tempo – risponde così Ilaria Capua, virologa di fama mondiale, sette anni negli Stati Uniti dove ha diretto lo One Health Center in Florida e ora alla John Hopkins University di Bologna, in un'intervista a 'Il Resto del Carlino' – Mi dispiace dirlo, ma non è che perché abbiamo avuto quella da Covid siamo a posto per i prossimi duecento anni. Purtroppo non funziona così. La malattia X di cui parla l’Oms è un termine per dire che qualcosa, prima o poi, arriverà. Non si sa che cosa, ma succederà. E potrebbe essere ancora più aggressivo del Covid".  Come si può reagire a questo scenario? "Serve una capacità di risposta a queste emergenze che sia ragionata, consapevole e studiata anche sulla base del territorio", rimarca la scienziata. Cosa è rimasto di positivo dall’esperienza della pandemia? "Certamente una consapevolezza di vulnerabilità. E questo è un bene. Mi piacerebbe, però, vedere più attenzione nel mettere in atto comportamenti che siano preventivi per il contagio da qualunque patogeno, quindi lavarsi le mani, se si ha la tosse o non si esce oppure si indossa la mascherina. Adesso – osserva – abbiamo capito moltissimo su come circolano le malattie infettive. Certo, vedo anche che c’è una sorta di amnesia collettiva. Le persone, essendo stato così brutto quel periodo, non vogliono più pensarci. Però questo non va bene. Il virus del Covid è ancora qui con noi".  Professoressa, da dove potrebbe arrivare una nuova ondata pandemica? "Il salto di specie avviene quando c’è un contatto ravvicinato fra l’uomo e l’animale – risponde Capua – Nei posti dove ci sono meno norme igieniche è molto più semplice. Abbiamo avuto diversi virus pandemici emersi dall’Asia: l’influenza asiatica, l’influenza Hong Kong. L’Hiv arrivava dalle scimmie. I mercati di animali vivi dove specie che in natura non si incontrerebbero mai e invece sono nelle stesse gabbie ci sono ancora. Questi posti sono dei veri e propri gironi infernali". Lei ha parlato di ’salute circolare’. Ci può dire che cosa intende? "Facciamo parte di un sistema, non siamo isole, siamo collegati con le componenti che ci nutrono, come gli animali, le piante e la nostra salute dipende da aria, acqua, terra e fuoco – sottolinea Capua – Dopo il colpo durissimo del Covid non riflettere su come approcciarsi in modo più consapevole, circolare alla salute, è necessario".  C’è qualcosa che il sistema politico e sanitario devono fare, in vista di una nuova pandemia? "Non si deve erodere un sistema che è già in sofferenza. Non bisogna dimenticare mai il grande sacrificio dei professionisti a quel tempo erano in ospedale e non avevano nemmeno a disposizione le mascherine, in lotta contro qualcosa che nessuno ancora riusciva a identificare", conclude.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Caserta, uccisa “per gioco” con un colpo di fucile: arrestato un 25enne

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(Adnkronos) – Un 25enne agli arresti domiciliari in seguito alla morte di Francesca Compagnone, deceduta per un colpo di fucile sparato durante un tragico gioco. I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Capua (Caserta) hanno dato esecuzione all'ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Napoli, nei confronti di C.V., di origini moldave e residente a Riardo, ritenuto responsabile di omicidio aggravato avvenuto il 27 ottobre 2022 a Riardo.  In quella circostanza, la 28enne vittima all'interno della propria abitazione venne colpita mortalmente al volto da un proiettile esploso dal fucile imbracciato dal 25enne. Il destinatario del provvedimento è stato sottoposto agli arresti domiciliari a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Fiorello su fuorionda Tg2 dopo duetto con la figlia: “Con Giacovazzo ci siamo chiariti”

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Fiorello ha seppellito tra le risate l'incidente diplomatico creatosi ieri con il fuorionda del giornalista del Tg2, finito su migliaia di siti e oggetto oggi di diversi articoli sui quotidiani, sul duetto dello showman con la figlia in occasione della festa del papà. Fuorionda sul quale la Rai ha aperto un procedimento disciplinare. Lo showman, dopo aver nicchiato per un po' di fronte all'insistenza di Biggio che gli chiedeva di affrontare l'argomento nella rassegna stampa di 'Viva Rai2', ha 'ceduto' ed ha detto: "Ieri come sapete è successo veramente un casino". Fiorello legge il titolo del sito del 'Corriere': "Il fuorionda del giornalista del Tg2 sul video di Fiorello con la figlia: 'Ora questa avrà 12 trasmissioni'… Il giornalista è Piergiorgio (Giacovazzo, ndr.) che saluto", ha aggiunto Fiorello. Che subito dopo ha ammesso: "Premetto che se venissero fuori i miei fuorionda, altro che provvedimento disciplinare: mi arresterebbero. Verrebbero o le guardie svizzere dal Vaticano, direttamente con le alabarde, oppure potrebbero venire i corazzieri o proprio la polizia. I fuori onda scappano. Io e Piergiorgio ci siamo sentiti e l'abbiamo risolta tra di noi, tra uomini", ha sottolineato Fiorello.  "Non c'è bisogno – ha proseguito – di interventi di nessuno. Poi lui non aveva detto niente di male: aveva detto 'questa'. Mia figlia all'anagrafe si chiama Fiorello Angelica Questa. Piergiorgio lo sapeva", ha detto tra le risate del Glass. "Io mi sono preoccupato solo quando lui ha detto: avrà 12 trasmissioni. Perché se disgraziatamente danno Sanremo ad Angelica, poi io ci devo andare. Metti che le danno Sanremo insieme a Morgan, a me tocca andare ospite. Puoi dire di no a tua figlia?", ha scherzato, prima di concludere: "Finito tutto. Io e Piergiorgio ci siamo chiariti. I fuorionda capitano. Tutto è bene quel che finisce bene. Finiamola co' 'sti provvedimenti. Uno nei fuori onda può dire quello che vuole. Viva la libertà d'espressione, nel bene e nel male", ha concluso Fiorello che poi ha dato un saggio di quello che può accadere nei fuorionda.  Fiorello lancia poi il successivo momento dedicato al suo Batman. Lo schermo di 'VivaRai2' va al nero ma si sente Fiorello dire a microfono accesso, fuorionda appunto: "Aho' ma che due cojon… l'hai sentita 'sta cosa del figlio di Amadeus? Gli vogliono dare la direzione del Tg2… Non è giusto, solo perché è il figlio di Amadeus". E ancora: "Sai che la Nove mi vuole, io ci vado. Ma poi ad Angelica pure che non le danno 12 programmi ma gliene danno 8… ma io ci vado". Risate. Sipario.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Israele-Hamas, serie di raid su Gaza. Nuova missione Blinken per cessate il fuoco

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(Adnkronos) – Nuovi raid sulla Striscia di Gaza, mentre proseguono i tentativi di trovare un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Il segretario di Stato americano Antony Blinken arriverà oggi in Arabia Saudita e domani andrà in Egitto, ha annunciato il dipartimento di Stato americano. Blinken, al suo sesto viaggio in Medio Oriente dall'inizio del conflitto, ha affermato di voler “discutere la giusta architettura per una pace regionale duratura” con i leader di entrambi i paesi. Sul fronte della cronaca, un'altra tragedia umanitaria è avvenuta nelle prime ore della notte scorsa alla rotonda del Kuwait a Gaza City. Ventiquattro persone sono state uccise e molte ferite mentre attendevano gli aiuti umanitari. L'attacco ha colpito non solo i camion dei soccorsi e le persone radunate, ma anche nelle vicinanze, comprese le strutture pubbliche. Lo scrive al Jazeera, aggiungendo che nel campo profughi di Jabalia è stato preso di mira e distrutto anche un punto di distribuzione alimentare. Al Jazeera riferisce anche di un raid di Israele su una casa nel centro di Gaza City, che avrebbe ucciso 15 persone, in maggioranza donne e bambini. "Purtroppo qui sono stati colpiti donne, bambini e vicini di casa", ha detto all'emittente del Qatar il fratello del proprietario della casa della famiglia colpita dai raid. “Erano persone amanti della pace, dormivano dopo aver consumato l’ultimo pasto prima di digiunare". Cinque alti comandanti delle milizie filo-iraniane in Siria, tra cui un leader di Hezbollah, sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano contro la città di Mayadin nel governatorato orientale di Deir ez-Zor. Lo ha riferito il canale televisivo saudita Al-Hadath. L'Idf condurrà un'esercitazione vicino all'area del Mar Morto per mantenere la prontezza delle forze nell'area. Lo ha annunciato l'esercito israeliano, precisando che l'esercitazione si svolgerà intorno a mezzogiorno e dovrebbe durare fino a notte. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Smantellato network antisemita, misure per 2 minori: “Pronti a commettere atti violenti”

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(Adnkronos) – Erano pronti a commettere in ogni momento atti violenti. Un network estremista all’interno del quale venivano diffusi contenuti antisemiti, xenofobi e apologetici del nazismo è stato smantellato nell’ambito del contrasto al fenomeno del radicalismo online di matrice suprematista e neo nazista. Il 9 novembre 2023 la Polizia di Stato ha partecipato a una vasta operazione internazionale di polizia coordinata dalle Agenzie Eurojust e Europol, che ha permesso di smantellare un network di internauti denominato 'Sturmjager Division', attivo in almeno in sei Paesi europei (Belgio, Lituania, Croazia, Romania, Germania ed Italia), pronti a commettere in ogni momento atti violenti. L’indagine – in Italia condotta dalle Digos di Torino e Salerno, insieme ai Centri Operativi Sicurezza Cibernetica di Torino e Napoli, diretta dalle Procure per i Minorenni di Torino e Salerno, con il coordinamento della Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e, per i profili di carattere operativo, della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni – ha consentito di smantellare un network estremista all’interno del quale venivano diffusi contenuti antisemiti, xenofobi e apologetici del nazismo. Sulle chat, contraddistinte da una forte proiezione alla violenza nonché dal ricorso ai simbolismi d’area tra cui la svastica, la “skull mask” e il “sole nero”, erano stati pubblicati veri e propri manuali per l’attacco e il sabotaggio delle infrastrutture critiche nonché istruzioni per la fabbricazione di armi, in particolare ordigni, bombe molotov e sostanze chimiche corrosive.  In questo contesto virtuale, gli internauti hanno mostrato inclinazione all’odio, rendendosi disponibili anche a commettere reati nel nome delle ideologie professate e a colpire ebrei, musulmani e chiunque fosse considerato di “razza inferiore”, coltivando un vero e proprio “culto” verso suprematisti resisi responsabili di gravi attentati terroristici, come la strage di Utoya (Norvegia) del 2011 e quella di Christchurch (Nuova Zelanda) del 2019.  Nel nostro Paese, l’attività investigativa delle Digos e della Polizia Postale aveva portato alla perquisizione nei confronti di 2 minorenni, transitati inizialmente all’interno del network e in seguito fuoriusciti per aderire a un altro gruppo Telegram di uguale matrice. Dall’ulteriore sviluppo dell’attività di indagine, sono emersi nuovi elementi a carico dei due indagati in merito alla concreta pericolosità della loro propaganda, all'"ossessione" per gli attentati di natura suprematista, al “fastidio” per gli immigrati nonché all’avversione per gli ebrei. Pertanto, i Tribunali per i Minorenni di Salerno e Torino hanno disposto due misure cautelari della permanenza in casa dei giovani internauti, eseguite oggi dalla Polizia di Stato. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ilaria Alpi, 30 anni fa l’omicidio della giornalista e di Miran Hrovatin in Somalia

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(Adnkronos) – Sono trascorsi 30 anni dall'assassinio a Mogadiscio di Ilaria Alpi e il suo cineoperatore, Miran Hrovatin. I due vennero uccisi in un agguato in Somalia, il 20 marzo 1994. Da due anni la giornalista Rai seguiva la missione di pace Restore Hope, coordinata dall’Onu, per porre fine alla guerra civile scoppiata nel 1991 dopo la caduta di Siad Barre. Alpi e Hrovatin stavano lavorando a un’inchiesta su un presunto traffico di armi e rifiuti tossici in cui sarebbe stata coinvolta l’Italia.  Nonostante dalla vicenda siano nati diversi procedimenti giudiziari, i motivi di questo assassinio non sono stati ancora definitivamente chiariti. La Camera dei deputati ricorderà Ilaria Alpi e Miran Hrovatin con una commemorazione in programma oggi in aula dalle 16.30. Lo ha stabilito la Conferenza dei capigruppo. "Io credo che Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, non vanno dimenticati, che appartengono al novero di coloro che per garantire il diritto alla informazione e alla libertà hanno dato la vita, ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa al Tg2 post. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tallulah, figlia di Bruce Willis, rivela: “Ho scoperto di essere autistica”

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(Adnkronos) –
"Sono autistica". Per Tallulah Willis un video su Instagram con il padre Bruce Willis si è trasformata in una rivelazione. La figlia 30enne della star di 'Die Hard' e dell'attrice Demi Moore ha rivelato che l'anno scorso le è stato diagnosticato l'autismo. Su Instagram ha postato un video di lei più giovane in braccio al padre mentre risponde alle domande di una première sul red carpet. Nella clip, la Willis più giovane passa le mani sulla testa del padre, toccandogli le orecchie. "Dimmi che sei autistico senza dirmi che sei autistico ", ha scritto nella didascalia del post. Quando un follower di Instagram ha chiesto informazioni sulla diagnosi di autismo di Willis, lei ha risposto: "È la prima volta che condivido pubblicamente la mia diagnosi". "L'ho scoperto quest'estate e mi ha cambiato la vita", ha risposto in un commento che ha ottenuto più di 1.000 like. L'autismo è una condizione neurologica e dello sviluppo che influisce sul modo in cui le persone interagiscono, comunicano, imparano e si comportano ricorda il Los Angeles Times. Le persone che vivono con l'autismo sperimentano la condizione in modi diversi e possono rientrare in varie parti dello spettro autistico.  Tallulah e le sue sorelle, tra cui Rumer Willis, hanno condiviso foto e video del padre durante la sua continua battaglia contro l'afasia e la demenza frontotemporale. Alla star, che martedì ha compiuto 69 anni, è stata diagnosticata l'afasia nel 2022 e la demenza frontotemporale nel 2023.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina, Meloni condanna elezioni farsa Putin e gela Macron: “No invio truppe”

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(Adnkronos) – Giorgia Meloni nell'Aula del Senato tenta di spegnere l'incendio divampato dopo le parole di Matteo Salvini sulle elezioni in Russia. La premier non la tocca piano, blinda la posizione del suo governo rivendicando quanto fatto dall'Italia per l'Ucraina e puntando il dito contro il verdetto delle urne arrivato da Mosca: "Ribadiamo la nostra condanna allo svolgimento di elezioni farsa in territori ucraini – mette in chiaro – e alle vicende e che hanno portato al decesso in carcere di Aleksei Navalny. Il suo sacrificio in nome della libertà non sarà dimenticato", dice tra gli applausi dell'emiciclo. Al suo fianco Antonio Tajani annuisce convinto. L'altro vicepremier però non siede sui banchi del governo: Salvini non c'è, e anche il ministro Giancarlo Giorgetti, seppur presente in Aula, diserta gli scranni dell'esecutivo e siede, solo, a pochi metri, salvo poi lasciare l'Aula al fianco della presidente del Consiglio. "Salvini non c'era, immagino avrà avuto qualche impegno…", taglia corto il capogruppo leghista Massimiliano Romeo rispondendo ai cronisti, mentre le opposizioni pungono in Aula: "Ognuno ha il suo Orban", l'affondo, tra i tanti, del dem Filippo Sensi. A stretto giro di posta, una nota del Mit chiarisce che il leader della Lega era assente in Aula perché impegnato al ministero: dopo la mattinata a Palazzo Chigi per la cabina di regia sull'emergenza idrica, Salvini ha raggiunto Porta Pia per prendere parte a una serie di incontri e riunioni.  Ma a Palazzo Madama la sua assenza non passa inosservata, mentre in tanti si interrogano se la posizione ambigua sulla Russia possa spostare voti alle europee. Dove Meloni svela per la prima volta il suo obiettivo, puntando sotto quell'asticella del 30% che in tanti vedono a portata di mano: "Per me una vittoria sarebbe confermare i voti che mi hanno portato a Palazzo Chigi un anno e mezzo fa, e sarebbe cosa non facile: non accade spesso che dopo un anno e mezzo chi è il governo possa confermare quel consenso. Ma è sicuramente un obiettivo al quale punto", dice nell'intervista trasmessa ieri mattina da Agorà, su Rai3. Nel mirino c'è dunque quel 26% che l'ha condotta alla guida del Paese, che timona ormai da 17 mesi. Senza mai discostarsi dalla rotta del sostegno a Kiev, senza se e senza ma. Segnando tuttavia la distanza -ed è la prima volta che lo chiarisce in un'Aula del Parlamento – dalla proposta targata Emmanuel Macron sull'invio di truppe sul territorio ucraino.  "In questi giorni si è molto discusso di un intervento diretto, approfitto per ribadire, come fatto dal ministro Tajani, che la nostra posizione non è affatto favorevole, si rischia infatti una pericolosa escalation", mette in guardia la premier. Che subito incassa il placet della Lega: "Piena sintonia" con Salvini, rimarcano fonti Lega, riconoscendo responsabilità e buonsenso alle parole di Meloni. Si marcia a tratti distanti ma come un sol uomo quando è il Presidente francese da rimettere al suo posto, con la Lega pronta a 'bacchettare' l'Eliseo. E anche dalle file di Fdi si attacca a muso duro: il senatore Roberto Menia, intervenendo in Aula, arriva a parlare "di pruriti muscolari da parte di uno che di solito si dimostra piuttosto femmineo", subito richiamato a più miti parole da Pier Ferdinando Casini.  Che, insieme a quasi tutti gli altri parlamentari intervenuti in Aula, condanna il gesto di uno studente in visita con la sua scolaresca in Senato, reo di aver fatto con la mano il segno della pistola puntando dritto alla premier. Un gesto grave, tanto più nel giorno in cui cade l'anniversario dell'omicidio, per mano delle Br, del giuslavorista Marco Biagi, come verrà ricordato dalla stessa premier in Aula commentando l'accaduto che l'ha vista protagonista suo malgrado.  Ed è proprio nella replica alle osservazioni mosse dai senatori che Meloni risponde agli attacchi sulle presunte divisioni che animano la maggioranza sull'Ucraina, rinviando le accuse ai mittenti. E ricordando che, se c'è qualcuno che risulta diviso su Kiev, quella è proprio l'opposizione, a partire dai dem. Sul tema dell'Ucraina, rivendica, "questo governo ha dimostrato sempre la stessa posizione e coesione, qualche tentennamento sta da altre parti, il Pd si è per esempio astenuto sull'invio delle armi", punge. Senza dimenticare di tirare in ballo Giuseppe Conte: per lui "la soluzione – attacca Meloni – è che Zelensky indossi la cravatta: glielo dica a chi vede ogni giorno morire i suoi cittadini, ma certo Conte governava con la pochette…". Alla vigilia di un Consiglio europeo che si preannuncia impegnativo, Meloni rivendica l'accordo targato al Cairo con la presidente Ursula Von der Leyen al suo fianco. E richiama anche le polemiche nate attorno al caso Regeni, che su quell'intesa tra Europa-Egitto dal valore di ben 7,4 miliardi di euro ha gettato più di un'ombra. "A differenza di quanto sostenuto da alcuni – rimarca -, non abbiamo interrotto, e non intendiamo interrompere, la ricerca della verità sul caso di Giulio Regeni, come dimostra il processo in corso in Italia, che il Governo segue con molta attenzione e rispetto al quale ci siamo costituiti parte civile".  Applausi dagli scranni della maggioranza, mentre le opposizioni rumoreggiano. E lo fanno ancor più quando la premier rivendica il lavoro portato avanti sull'emergenza migranti, con un cambio di passo che il suo governo, afferma a più riprese, ha impresso all'agenda europea. Un'agenda a cui lei contribuisce, afferma, dialogando con tutti, contraria alla divisione -che rimprovera a chi l'ha preceduta- tra buoni e cattivi, "tra Paesi di serie A e B". Ed è con questo registro che risponde alle critiche sull'amicizia con Viktor Orban. "Trattare alcuni come condomini antipatici, come paria – rimprovera – finisce per indebolire l'Europa. Io dialogo con tutti ma faccio gli interessi del mio Paese". Rivendica il suo lavoro, Meloni, decisa ad andare avanti "finché avrò il consenso degli italiani", come ribadito nell'intervista ad Agorà. Ci sono solo due cose che potrebbero convincerla a mollare: la mancanza della "libertà di incidere" perché "non sto qua a sopravvivere", e la figlia Ginevra "se dovessi rendermi conto che lei sta pagando un prezzo troppo alto". E' una domanda che a volte mi faccio – confessa – ma lei è una bambina forte, intelligente e comprensiva, stiamo facendo del nostro meglio per non perderci in questa tempesta".  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Hiv eliminato da cellule infette con editing genetico: lo studio

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(Adnkronos) – Un team di scienziati ha dimostrato che si può eliminare completamente ogni traccia del virus Hiv dalle cellule infette utilizzando le 'forbici molecolari', l'editing genetico Crispr-Cas. Il potenziale dell'utilizzo di questa tecnologia è stato sondato su colture cellulari in laboratorio in uno studio presentato in anticipo al Congresso europeo di microbiologia clinica e malattie infettive (Eccmid 2024, in programma dal 27 al 30 aprile a Barcellona), da ricercatori dei Paesi Bassi. Gli esperti puntualizzano che si tratta di risultati preliminari "molto incoraggianti", ma c'è un lungo lavoro da fare per trasformare questa in una cura per l'Hiv.   Si conferma la validità dell'approccio che prevede di 'tagliare' il Dna dell'Hiv dalle cellule infette e questo lavoro, spiegano gli esperti, alimenta le speranze di un trattamento che elimini l'infezione. E' un "passo avanti significativo" nella ricerca di questa cura, viene evidenziato. Gli studi sono stati condotti da Elena Herrera-Carrillo e dal suo gruppo (composto dai ricercatori Yuanling Bao, Zhenghao Yu e Pascal Kroon) all'University Medical Center di Amsterdam. La tecnologia di editing genetico Crispr-Cas è un metodo che ha rivoluzionato la biologia molecolare: consente alterazioni precise ai genomi degli organismi viventi. Una tecnica che ha fruttato il premio Nobel per la Chimica 2020 ai suoi inventori, Jennifer Doudna ed Emmanuelle Charpentier.  Con queste forbici molecolari gli scienziati possono individuare e modificare con precisione dei segmenti specifici del codice genetico di un organismo. Crispr-Cas taglia il Dna in punti precisi con l'aiuto dell'Rna guida (gRna). Questa azione facilita la cancellazione di geni indesiderati o l'introduzione di nuovo materiale genetico nelle cellule di un organismo, aprendo la strada a terapie avanzate. Tutto questo può aiutare in una delle sfide più complesse nel trattamento dell'Hiv. Il virus è infatti capace di integrare il proprio genoma nel Dna dell'ospite, rendendone estremamente difficile l'eliminazione. Numerosi potenti farmaci antivirali sono attualmente in uso per l'infezione da Hiv. Nonostante la loro efficacia, una terapia antivirale permanente è essenziale, poiché il virus può ricomparire dai 'serbatoi' esistenti quando il trattamento viene interrotto.  Gli autori spiegano che lo strumento di modifica del genoma Crispr-Cas fornisce un nuovo mezzo per colpire il Dna dell'Hiv. "Il nostro obiettivo – spiegano – è sviluppare un regime robusto e sicuro, cercando una 'cura per l'Hiv per tutti', inclusiva, che possa inattivare diversi ceppi di Hiv in vari contesti cellulari". Il virus può infettare diversi tipi di cellule e tessuti del corpo, ciascuno con il proprio ambiente e le proprie caratteristiche uniche. I ricercatori stanno quindi cercando un modo per colpire l'Hiv in tutte queste situazioni. Nella ricerca è stata utilizzata la forbice molecolare Crispr-Cas e due Rna guida (gRna) contro le sequenze 'conservate' dell'Hiv, in pratica ci si è concentrati su parti del genoma del virus che rimangono le stesse in tutti i ceppi conosciuti. Così facendo gli scienziati hanno ottenuto la cura delle cellule T infettate dall'Hiv.  Concentrandosi su queste sezioni conservate, l’approccio mira a fornire una terapia ad ampio spettro in grado di combattere efficacemente molteplici varianti dell'Hiv. Tuttavia, ci sono alcune sfide da superare: prima di tutto la sfida logistica rappresentata dalle dimensioni troppo gradi del vettore utilizzato per trasportare la 'cassetta degli attrezzi' che codifica i reagenti terapeutici Crispr-Cas nelle cellule. I ricercatori hanno sperimentato varie tecniche per ridurne le dimensioni e stanno tentando ora di caricare i grandi 'bagagli' in una 'auto compatta' per il viaggio verso la cellula infetta, e cercano modi per ridimensionare il 'bagaglio' in questione per un trasporto più semplice. Un altro problema è raggiungere le cellule 'serbatoio' dell'Hiv che vivono un effetto rimbalzo quanto il trattamento antiretrovirale per l'Hiv viene interrotto. Gli autori hanno valutato vari sistemi Crispr-Cas per capirne efficacia e sicurezza nel trattamento delle cellule T Cd4+ infette da Hiv. E hanno condiviso i risultati su due di questi sistemi. In particolare SaCas9 ha mostrato prestazioni antivirali rilevanti, riuscendo a inattivare completamente l'Hiv e ad asportare il Dna virale. La strategia di ridurre al minimo le dimensioni del vettore ha avuto successo, migliorando la 'spedizione' alle cellule infette. E gli scienziati sono stati in grado di prendere di mira i serbatori nascosti del virus. "Abbiamo sviluppato un efficiente attacco combinato sul virus Hiv e dimostrato che le terapie possono essere somministrate specificamente alle cellule d'interesse. E' un progresso verso la progettazione di una strategia di cura". Cura che non arriverà subito domani. ribadiscono. "I nostri prossimi passi prevedono l'ottimizzazione" di vari aspetti e il passaggio "a modelli preclinici per studiare in dettaglio efficacia e sicurezza". Missione: "Evitare il rilascio di Crispr-Cas in cellule non serbatoio e rendere il sistema il più sicuro possibile per future applicazioni cliniche". Raggiunto il giusto equilibrio, "potremo prendere in considerazione sperimentazioni cliniche di 'cura' negli esseri umani per disattivare il serbatoio dell'Hiv". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Michelle Impossible & Friends, stasera l’ultima puntata

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(Adnkronos) – Ultimo appuntamento stasera con Michelle Impossible & Friends, il one woman show di Michelle Hunziker in prima serata su Canale 5. In questa puntata tra gli ospiti Mika, Claudio Amendola, Max Angioni, con la partecipazione di Biagio Antonacci. Gran finale anche per la saga di 'Lugano amara', parodia della serie turca 'Terra amara', con la Gialappa’s Band e Aurora Ramazzotti. Michelle Hunziker è affiancata dal cast fisso formato da Gialappa’s Band, Katia Follesa, Andrea Pucci, Alessandro Betti, Valentina Barbieri e Scintilla. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Italia’s Got Talent, oggi la finale in tv: prima volta in chiaro

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Italia's Got Talent, è il giorno della finale. Stasera infatti la produzione originale Disney+ prodotta da Fremantle Italia arriva all’atto conclusivo. E l'ultima puntata va in onda per la prima volta in chiaro: l'appuntamento è fissato su TV8 alle ore 21.30. Al tavolo dei giurati, Elettra Lamborghini, Khaby Lame, Mara Maionchi e Frank Matano. Alla conduzione, invece, ritroviamo la coppia composta da Aurora e Fru dei The Jackal. A contendersi la vittoria e il premio di 100 mila euro ci sono in lizza 10 concorrenti, gli unici rimasti su un totale di 3.355 iscritti. Dopo le Audition in giro per l’Italia, cui hanno partecipato talenti di tutti i generi, in grado di superare le varie fasi di selezione dello show, si è finalmente composta la rosa dei finalisti. Con talenti appartenenti a diverse categorie, dal ballo al canto, passando per l’acrobazia e la comicità, la finale di Italia’s Got Talent è garanzia di uno spettacolo variegato, divertente ed emozionante. A contendersi la vittoria ci sono: i B Unique, dall’India, che inventano figure e forme coreografiche davvero uniche; Francesca Cesarini di Magione (PG), che si esibisce in un’emozionante performance di pole dance; Tiberio Cosmin di Roncadelle (BS) con un irriverente pezzo comico; Flora Donzelli, da Napoli, con una toccante esibizione canora; Maura Moggi, di Pescara, che porta sul palco una commovente coreografia; i Ping Pong Pang, da Tarquinia, che portano in scena una delle loro originali performance di ballo con le racchette; Noemi Realforte di Cinisi (PA) e la sua voce particolare e potente; Lennie Simo, dal Massachusetts, che propone una delle sue “Lennie session” in cucina; la Turkeev Family, famiglia ucraina che vive in Germania, in grado di lasciare tutti a bocca aperta con una delle loro potenti performance aeree e Yoko Yamada, bresciana che vive a Venezia, con un divertente brano di stand-up comedy. Italia’s Got Talent è un programma di Valdo Gamberutti, Federico Giunta, Amato Pennasilico, Marco Terenzi, Gabriela Ventura e Leonardo Zani, scritto con Michela Morano, Marya Pacifici, Tommaso di Giulio, Jacopo Magri. La regia è di Luigi Antonini, la regia del backstage è di Marco Manes. Direttore artistico Angelo Bonello. Direttore della fotografia Ivan Pierri, direttore della fotografia backstage Massimiliano Fusco. Scene di Luigi Maresca. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tumori, leucemia linfatica cronica può regredire con dieta mima-digiuno

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La dieta mima digiuno, abbinata a una terapia farmacologica mirata, può contribuire alla regressione della leucemia linfatica cronica (Llc), il tipo di leucemia più diffuso nei Paesi occidentali (15-20% di tutti i casi di leucemia), con un'incidenza di 1-2 casi all'anno ogni 100.000 persone. E indicazioni di questa alleanza 'promettente fra dieta e terapie mirate arrivano da uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell'Ifom di Milano, guidati da Valter Longo, 'papà' di questo schema alimentare, con la collaborazione del gruppo di ricerca di Claudio Vernieri di Ifom e Istituto nazionale tumori (Int) del capoluogo lombardo, Dipartimento di oncologia diretto da Filippo de Braud. I risultati del lavoro, sostenuto da Fondazione Airc, sono pubblicati sulla rivista 'Cancer Research'.  
La leucemia linfatica cronica è "una malattia complessa – premette Longo – con forme indolenti e aggressive che richiedono approcci terapeutici distinti". I pazienti che manifestano una forma indolente mostrano una progressione lenta, quelli che affrontano una variante aggressiva hanno un accumulo rapido di linfociti leucemici nel midollo osseo e nei tessuti linfoidi.  L'accumulo sostituisce progressivamente le normali cellule ematopoietiche, portando a una citopenia ematica, ossia a una carenza di tutti gli altri tipi di cellule e componenti essenziali del sangue, tra cui un'estrema riduzione dei livelli di piastrine e dell’emoglobina, con effetti potenzialmente letali. Mentre la forma aggressiva dev'essere trattata immediatamente, per quella indolente i medici spesso seguono una strategia di 'watch and wait' (in italiano, letteralmente, 'osservare e attendere'), approccio che consente di monitorare l'evoluzione clinica dei pazienti e iniziare trattamenti farmacologici solo in caso di segni di peggioramento. Esistono diverse opzioni, che vanno dalla chemio all'immunoterapia a diverse terapie mirate. Nonostante i progressi compiuti negli ultimi 10 anni, la ricerca di nuovi approcci sostenibili ed efficaci resta importante, evidenziano gli esperti, soprattutto per un sottogruppo di pazienti che presenta forme particolarmente insidiose caratterizzate da alterazioni del gene p53. In questo contesto alcuni farmaci sperimentali, come bortezomib, stanno emergendo come promettenti.  
La tavola può dare un contributo? Già in passato i ricercatori del laboratorio 'Longevità & Cancro', guidato da Longo all'Ifom, avevano dimostrato che la dieta mima digiuno rende chemio, immunoterapia e altri trattamenti più efficaci contro vari tipi di tumori solidi. "In questo nuovo studio – spiega lo scienziato – ci siamo invece focalizzati sulla ricerca di una terapia che fosse meno tossica per il trattamento di un tumore del sangue. Grazie al lavoro condotto da Franca Raucci e Claudio Vernieri, i due primi autori dell'articolo, abbiamo osservato, in esperimenti con topi affetti da leucemia, che la dieta mima digiuno può neutralizzare in parte i linfociti tumorali. Ciò sembra avvenire in parte grazie alla riduzione dei livelli di fattori di crescita, che di per sé pare rallentare la progressione tumorale".   "In questo studio – precisa Vernieri – sono anche stati esaminati gli effetti di 8 cicli consecutivi di dieta mima digiuno in 2 pazienti affetti da leucemia linfatica cronica. Abbiamo osservato che, dopo 5-6 anni di approccio watch and wait, per nessuno dei due è stato necessario iniziare un trattamento farmacologico. Si tratta di un risultato preliminare ma promettente". I dati raccolti dovranno essere confermati in studi molto più ampi, sia di laboratorio sia clinici, puntualizzano gli esperti. Per il momento indicano che il digiuno ciclico o la dieta mima-digiuno in topi di laboratorio contrastano o rallentano la patologia.  "Tuttavia – prosegue Raucci – abbiamo notato che utilizzando la dieta mima digiuno o il digiuno come unico intervento si ottiene, sì, un rallentamento nella progressione tumorale ma le cellule tumorali continuano comunque a crescere piuttosto rapidamente. Pertanto abbiamo combinato cicli di dieta mima digiuno o di digiuno con due farmaci mirati, il bortezomib e il rituximab, ottenendo un forte potenziamento dell’effetto dei cicli di dieta contro la patologia". Questa combinazione sembra agire bloccando le 'vie di fuga' che si attivano durante il digiuno, attivando l'apoptosi, ovvero la morte cellulare programmata, aumentando significativamente la sopravvivenza dei topi affetti da Llc. I risultati, fanno notare i due primi autori dell'articolo, "suggeriscono che l'integrazione del digiuno ciclico con farmaci mirati non chemioterapici, come bortezomib e rituximab, potrebbe essere una strategia terapeutica efficace e innovativa". Se sarà validata in studi clinici con ampie casistiche, la strategia potrebbe essere utilizzabile per il trattamento della leucemia linfatica cronica e potrebbe portare beneficio a un certo numero di pazienti oncologici in terapia, soprattutto più anziani e sottoposti a molti farmaci che attivano il sistema immunitario e che causano forti effetti collaterali, concludono gli esperti. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Russia: “Francia manda 2000 soldati in Ucraina”. Parigi: “Fake news”

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"La Francia si prepara a mandare 2000 soldati in Ucraina". Dalla Russia arriva la notizia che Parigi smentisce immediatamente, in un botta e risposta che contribuisce ad alzare ulteriormente la tensione sull'asse Mosca-Nato. A chiamare in causa la Francia è Sergei Naryshkin, direttore dell'intelligence straniera (Svr) della Russia: "La Francia si prepara a mandare 2000 uomini in Ucraina", dice, come riferisce l'agenzia Tass.  Le parole di Naryshkin si innescano sulle considerazioni espresse negli ultimi tempi dal presidente francese Emmanuel Macron, che non ha escluso categoricamente l'ipotesi di inviare militari sul teatro di guerra. I soldati francesi, dice Naryshkin, diventerebbero "un obiettivo legittimo e prioritario" per Mosca e andrebbero incontro al "destino di tutti i francesi che sono venuti sul territorio del mondo russo con una spada". Da Parigi, immediata la replica del ministero della Difesa transalpino che ha smentito le news: "Le manovre orchestrate da Sergei Naryshkin, direttore dei servi segreti esteri, mostra ancora una volta l'uso sistematico della disinformazione da parte della Russia. Consideriamo questa provocazione irresponsabile".  
L'Ucraina non chiede soldati ai partner occidentali e continua a sollecitare forniture di armi. Il nodo principale è rappresentato dal pacchetto di 60 miliardi di dollari che gli Stati Uniti hanno preparato ma non inviato. Le armi sono inserite in una legge che il Senato ha approvato. La Camera dei Rappresentanti a maggioranza repubblicana non ha ancora votato e l'iter si presenta a dir poco complesso. A Ramstein, in Germania, si incontrano i paesi del Gruppo di contatto per la difesa sull'Ucraina. "Il messaggio di oggi è chiaro, gli Stati Uniti non lasceranno fallire l'Ucraina. Questa coalizione e il mondo libero non lasceranno fallire l'Ucraina", dice il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin.  
Una rassicurazione che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky raccoglie senza accontentarsi. "Dall'inizio di marzo, i russi hanno usato 130 tipi diversi di missili, oltre 320 droni Shahed e quasi 900 bombe guidate", dice il leader di Kiev, evidenziando che "ogni giorno e notte, la Russia usa droni, missili e bombe guidate per condurre una guerra terrorista contro il nostro popolo, contro le città e di villaggi ucraini". "L'Ucraina ha dimostrato che è capace di abbattere con successo missili e droni terroristi russi e anche distruggere aerei militari", prosegue il presidente ucraino che aggiunge che "però abbiamo bisogno di più protezione, in particolare di un numero veramente realistico di sistemi di difesa aerea che i nostri partner posseggono". "I Patriot e gli altri sistemi devono fare quello che per cui sono stati progettati: proteggere vite e non raccogliere polvere nei depositi" conclude ringraziando "tutti quelli che nel mondo che comprendono questo e ci aiutano a salvare vite".  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sabalenka, fidanzato Konstantin Koltsov morto a 42 anni: ipotesi suicidio

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(Adnkronos) – Konstantin Koltsov, compagno della tennista bielorussa Aryna Sabalenka, è morto all'età di 42 anni. Koltsov un ex giocatore di hockey sul ghiaccio che ha giocato in Nhl per i Pittsburgh Penguins, era una presenza regolare a sostegno di Sabalenka ai tornei.  Si trovava a Miami quando è morto, e il dipartimento di polizia di Miami-Dade ha dichiarato in un comunicato: "Secondo gli investigatori, lunedì 18 marzo 2024, intorno alle 00:39, la polizia di Bal Harbour e i vigili del fuoco sono stati inviati al St. Regis Bal Harbour Resort. Il Dipartimento di Polizia di Miami-Dade, Ufficio Omicidi, ha risposto e ha preso in carico le indagini sull'apparente suicidio del signor Konstantin Koltsov". La numero due del tennis mondiale femminile ha spesso citato Koltsov sui social media in immagini e messaggi.  La morte di Koltsov è stata annunciata dalla squadra russa di hockey su ghiaccio Salavat Yulaev dell'Ufa, di cui Koltsov era vice allenatore. Un comunicato apparso sul sito del club recita: "È con profondo dolore che vi informiamo che l'allenatore di Salavat Yulaev, Konstantin Koltsov, è morto. Era una persona forte e allegra, era amato e rispettato da giocatori, colleghi e tifosi. Konstantin Evgenievich è entrato per sempre nella storia del nostro club. Koltsov ha vinto il campionato russo e la Coppa Gagarin come parte di Salavat Yulaev e ha fatto un ottimo lavoro nello staff tecnico della squadra. Il club di hockey Salavat Yulaev esprime le sue condoglianze alla famiglia e agli amici di Konstantin Evgenievich Koltsov". Koltsov ha rappresentato la Bielorussia alle Olimpiadi invernali del 2002 e del 2010 ed è stato anche allenatore della squadra nazionale. Una dichiarazione sul sito web della federazione recita: "La Federazione bielorussa di hockey esprime le sue più sentite condoglianze alla famiglia, agli amici e a tutti coloro che conoscevano e lavoravano con Konstantin Evgenievich". Anche i Pittsburgh Penguins hanno reso omaggio, affermando in una dichiarazione sul loro sito web: "I Penguins porgono le loro più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici dell'ex attaccante dei Penguins, Konstantin Koltsov. Il nativo della Bielorussia è stato la scelta del primo turno dei Penguins nel draft del 1999 ed è stato con la squadra dal 2003 al 2006, giocando 144 partite di Nhl". Le immagini hanno mostrato i tributi a Koltsov fuori dall'Ufa Arena posati dai fan di Salavat Yulaev. Sabalenka, che ha vinto il suo secondo titolo del Grande Slam agli Australian Open a gennaio, è a Miami e dovrebbe giocare la sua prima partita al Miami Open più tardi questa settimana, anche se la sua partecipazione ora è in serio dubbio. È la seconda tragedia che colpisce la 25enne bielorussa, il cui padre Sergey, anche lui ex giocatore di hockey sul ghiaccio, è morto nel 2019 all'età di 43 anni. La vittoria di Sabalenka agli Australian Open ha realizzato il sogno che condivideva con suo padre di vincere due titoli Slam all'età di 25 anni e, parlando a Melbourne, ha detto: "È stato davvero importante. Ovviamente lui è la mia più grande motivazione. È stato tutto per me".  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Bari, ipotesi scioglimento Comune per intrecci mafia-politica. Il sindaco Decaro: “Atto di guerra”

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(Adnkronos) – Comune di Bari verso lo scioglimento? E' l'ipotesi al vaglio della commissione nominata dal ministro dell'Interno Piantedosi che ha fatto infuriare il sindaco Antonio Decaro che sui social parla di "un atto di guerra contro la città". Ma che per il Viminale "è atto necessario". L'ipotesi di commissariamento del Comune pugliese deriva dall'inchiesta 'Codice Interno', che ha rivelato intrecci tra mafia, imprenditoria e mondo della politica. L'indagine, condotta dalla direzione distrettuale antimafia, il 26 febbraio scorso ha portato all'arresto di 130 persone accusate di vari reati e, tra loro, di due esponenti politici, Giacomo Olivieri, ex consigliere regionale, e della moglie Maria Carmen Lorusso, consigliera comunale di maggioranza, poi dimessasi. L'inquinamento avrebbe riguardato, secondo quanto emerso, in particolare l'azienda municipalizzata dei trasporti (Amtab).  "Oggi è stato firmato un atto di guerra nei confronti della città di Bari. Il ministro Piantedosi mi ha comunicato telefonicamente che è stata nominata la commissione di accesso finalizzata a verificare una ipotesi di scioglimento del Comune", scrive sulla propria pagina facebook.  "L’atto, come un meccanismo a orologeria – spiega Decaro – segue la richiesta di un gruppo di parlamentari di centrodestra pugliese, tra i quali due viceministri del Governo e si riferisce all’indagine per voto di scambio in cui sono stati arrestati tra gli altri l’avvocato Giacomo Olivieri e la moglie, consigliera comunale eletta proprio nelle file di centrodestra. Incuranti delle parole del Procuratore distrettuale antimafia che in conferenza stampa ha detto testualmente: 'L'amministrazione comunale di Bari in questi anni ha saputo rispondere alla criminalità organizzata', gli stessi soggetti che nel 2019 hanno portato in Consiglio Comunale due consiglieri arrestati per voto di scambio, ora spingono per lo scioglimento di un grande capoluogo di regione, evento mai successo in Italia, nemmeno ai tempi dell’inchiesta su Mafia Capitale. È un atto gravissimo – continua Decaro – che mira a sabotare il corso regolare della vita democratica della città di Bari, proprio, guarda caso, alla vigilia delle elezioni. Elezioni che il centrodestra a Bari perde da vent’anni consecutivamente. Per le quali stenta a trovare un candidato e che stavolta vuole vincere truccando la partita".  "È giusto che si sappia che negli scorsi giorni – precisa il sindaco – mi è stato richiesto di raccogliere tutte le attività svolte dal Comune di Bari contro la criminalità organizzata. Bene, è stato consegnato al Prefetto alle 12.00 di ieri, un voluminoso dossier, composto da 23 fascicoli e migliaia di pagine, contenente le attività svolte dal Comune contro la criminalità organizzata in questi anni. È evidente, vista la rapidità con cui è giunta la notizia della nomina della Commissione – continua Decaro – che nessuno si è curato di leggere quelle carte. Ha avuto dunque più valore la pressione politica del centrodestra barese che fatti, denunce, documenti, testimonianze. Si tratta di una vicenda vergognosa e gravissima, che va contro la città, contro i cittadini perbene, contro il sindaco.  
A questa aggressione io mi opporrò con tutto me stesso, come mi sono opposto ai mafiosi di questa città. Fosse l’ultimo atto della mia esperienza politica. Non starò zitto. Non assisterò in silenzio – assicura il primo cittadino – a questa operazione di inversione della verità e di distruzione della reputazione di una amministrazione sana e di una intera città". Poi aggiunge in un post scriptum: "se gli uffici del Ministero non hanno ritenuto di leggere le carte che ho consegnato, le farò leggere ai cittadini. E come ho sempre fatto, lascerò che siano loro a giudicare".  A stretto giro arriva in una nota la replica del Viminale. In relazione al provvedimento di accesso ispettivo nei confronti del Comune di Bari, di cui ha dato notizia il Sindaco Decaro, il ministero dell’Interno precisa "che lo stesso si è reso necessario in esito a un primo monitoraggio disposto dal Viminale circa i fatti emersi a seguito dell’indagine giudiziaria che ha portato a più di 100 arresti nel capoluogo pugliese e alla nomina, da parte del Tribunale, ai sensi dell’art. 34 del codice antimafia, di un amministratore giudiziario per l’azienda Mobilità e Trasporti Bari spa, interamente partecipata dallo stesso Comune". Il Viminale precisa inoltre "che l’accesso ispettivo, disposto ai sensi di specifiche previsioni di legge, a Bari come in altri diversi enti locali per analoghe circostanze, non è pregiudizialmente finalizzato allo scioglimento del Comune bensì ad un’approfondita verifica dell’attività amministrativa, anche a tutela degli stessi amministratori locali che potranno offrire, in quella sede, ogni utile elemento di valutazione".  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)