(Adnkronos) – Tanti i disagi sulla linea Foggia-Caserta per una frana sui binari, dovuto al maltempo. Dal 12 marzo la circolazione è sospesa tra Benevento e Ariano Irpino. Sono ancora in corso l'intervento dei tecnici per consentire la regolare ripresa della circolazione. La previsione di ripristino da parte del gestore della rete ferroviaria nazionale, riferisce Trenitalia, è stimata in 30 giorni.
Il 12 marzo la linea era stata interrotta, dopo che i tecnici di Rete Ferroviaria italiana, impegnati in una visita di ispezione, hanno riscontrato dei movimenti franosi che interessano la galleria Starza e che hanno causato un dissesto per circa 250 metri nel tratto Ariano Irpino – Montecalvo. Per la messa in sicurezza dell'infrastruttura saranno rimossi i detriti, presenti sulla sede ferroviaria, verrà demolito e ricostruito il pozzo di areazione e ripristinata la parte strutturale dissestata della galleria. Saranno necessari, inoltre, dei monitoraggi geologici dell'area interessata dal fenomeno franoso e indagini strutturali della galleria. I treni Alta Velocità e Intercity, spiega Trenitalia, possono subire limitazioni di percorso, cancellazioni e sostituzioni con bus nella tratta interessata con significativi ritardi. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Frana sui binari sulla Foggia-Caserta: “Disagi treni per almeno 30 giorni”
Migranti, Piantedosi: “Pronti a rivedere cauzione da 5mila euro”
(Adnkronos) – "Stiamo ragionando sulla riedizione del decreto" che prevede una cauzione di 5mila euro per i migranti che chiedono l'asilo, "con una gradazione dell'importo, valutando caso per caso" in caso di osservazioni da parte dell'Europa. Così il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi a un convegno a Palazzo Giustiniani a Roma. "Dalla Corte di Giustizia europea non c'è stata nessuna bocciatura del progetto Albania né del decreto Cutro" precisa, poi. ''Sono già terminate le verifiche preliminari alla cornice giuridica. Abbiamo già in pista il genio militare che si recherà a lavorare lì, abbiamo i nostri vigili del fuoco, quindi, è un concerto di istituzioni del nostro governo che realizzeranno rapidamente un centro che, come è stato detto, rappresenta un'iniziativa di straordinario interesse in tutta l'Unione europea". La notizia del naufragio di due giorni fa, aggiunge, "è un doppio dolore, l'immigrazione irregolare va fermata alla partenza, le tragedie come queste sono la prova che non è questo il modo di gestire l'immigrazione". "Marzo va a essere il sesto mese di fila in cui registriamo una contrazione delle partenze dei migranti" aggiunge, sottolineando come "le partenze dalla Tunisia si siano pressoché azzerate da inizio anno". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Elezioni europee, da Annunziata a Cecilia Strada: le ipotesi di ‘esterni’ in liste Pd
(Adnkronos) – "Ora pensiamo alle europee". La partita delle elezioni regionali in Basilicata è ancora calda, ma dalle parti della segretaria dem Elly Schlein si guarda sempre con maggiore intensità all'appuntamento di giugno. A partire dal lavoro di composizione delle liste. Con un attivismo che si sarebbe incentivato negli ultimi giorni. Tutto nel massimo riserbo, o quasi. Vedi l'indiscrezione sulla richiesta a Lucia Annunziata per la candidatura a capolista al Sud. Un nome, quello della ex presidente Rai, che era già circolato a lungo fino a quando la diretta interessata aveva messo a tacere le voci. "Non mi candiderò mai e poi mai alle europee. Né con il Pd né con nessun altro partito. Spero che questa smentita sia chiara abbastanza per mettere tranquilli tutti". Annunziata potrebbe aver cambiato idea, una risposta è attesa a breve. Si fa anche il nome di un altro giornalista l'ex direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, per la circoscrizione Centro. Note le sue posizioni 'pacifiste' sulla guerra in Ucraina, è stato proposto a Paolo Ciani di Demos, movimento vicino alla comunità Sant'Egidio. Contattato telefonicamente ha preferito non dire nulla sull'ipotesi. Da tempo in quota 'esterni' era anche circolato il nome di Cecilia Strada per il Nord Ovest che di recente ha partecipato a diverse iniziative promosse dal Pd, dalla commemorazione di David Sassoli in Campidoglio al seminario sull'immigrazione al Nazareno a gennaio. Mentre per il Nord Est si parla dell'immunologa Antonella Viola che però nei giorni scorsi ha liquidato la cosa con un "non c'è nulla di vero". Oltre ai nomi della società civile, c'è poi la 'carica' degli amministratori dal presidente dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ai sindaci con Dario Nardella, Antonio Decaro, Giorgio Gori, Matteo Ricci per citarne alcuni. Altro nome citato è quello di Nicola Zingaretti. Poi c'è la partita degli uscenti della delegazione Pd a Strasburgo. E da ultimo il nodo sulla possibile candidatura della segretaria, da capolista o dietro. "Non abbiamo ancora avuto occasione di parlare delle liste alle europee. Spero si potrà farlo in tempi rapidi", dice il senatore del Pd, Alessandro Alfieri, a chi gli chiede se sia in vista una segreteria sulle liste per le europee. E sull'ipotesi della candidatura Schlein, osserva: "Sul tema della candidatura della segretaria, dirò quello che penso in segreteria. Ma immagino che se si candiderà non potrà che farlo da capolista. Sarebbe davvero singolare il contrario". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Elezioni Russia, ai seggi tra elmetti e maschere: votano Spiderman, Barbie e eroi medievali
(Adnkronos) – Aspiranti cosplay, ragazze mascherate da Barbie, eroi slavi e perfino un cartonato di Tucker Carlson, l'ex anchorman della Fox, poi licenziato, tornato alla ribalta di recente per un'intervista a Putin. Non è mancato nulla nel primo giorno delle elezioni in Russia. Soprattutto l'eccentricità. Ai seggi in tanti hanno deciso di dare libero sfogo alla loro arte, lasciandosi andare a performance canore rivedibili, oppure si sono presentati vestiti da personaggi della storia russa. Una tattica ben precisa, spiega il Moscow Times, per invogliare i potenziali elettori a partecipare al voto. Di fatto una carrellata di personaggi improbabili che non aggiunge credito a un processo elettorale dall'esito scontato. Ha votato ad esempio una Barbie in carne ed ossa. Se il blockbuster mondiale non è stato proiettato ufficialmente in Russia a causa del boicottaggio degli studios, una donna ha pensato bene di presentarsi a un seggio vestita da bambola. Altri elettori, altrettanto fortunati, si sono imbattuti nell'iconico personaggio dei cartoni animati dell'era sovietica Cheburashka. Ma non bastava la presenza degli elettori in costumi stravaganti. In un seggio di Oms, si è esibito il cantante pro-guerra Stanislav Mikhailov. E una donna a Irkutsk non è riuscita a trattenere la gioia e ha iniziato a cantare, ma niente di memorabile. Il Cremlino e i media russi fanno spesso appello alla storia per giustificare l'invasione dell'Ucraina, tracciando parallelismi tra la "denazificazione" del Paese e la lotta contro il fascismo nella Grande Guerra Patriottica. Putin ha anche fatto riferimento allo stato medievale del Rus di Kiev per affermare che la nazione ucraina non era distinta dalla Russia. In quello Stato i bogatiri erano i guerrieri poi diventati un simbolo nella mitologia slava. Ma l'eroe che ha salutato gli elettori in Transbaikalia è arrivato con un messaggio diverso da quello che Putin avrebbe potuto desiderare, augurando la pace per il "nuovo sovrano". The Insider ha assicurato che l'uomo non è stato arrestato per il suo commento. Dmitry e Darya Timoshenko della repubblica di Sakha non hanno permesso che il loro matrimonio ostacolasse il voto. Al seggio elettorale sono stati accolti da applausi vestiti in abiti da cerimonia. Anche i cosmonauti russi della Stazione Spaziale Internazionale hanno potuto votare, così come i residenti di Kaliningrad. Mentre nella regione di Pskov, al confine con gli Stati baltici, sono stati allestiti seggi elettorali sugli autobus. In Buriazia, i lavoratori del cementificio di Timlyuysk sono andati a votare indossando tute e caschi protettivi. A Belgorod, le regione al confine con l'Ucraina teatro nei giorni scorsi di attacchi di droni, missili e di gruppi di milizie filo-Kiev, alcuni membri della commissione elettorale si sono presentati giustamente con gli elmetti. Tutt'altro spirito aveva l'uomo che nella regione siberiana di Kuzbass è arrivato al seggio mascherato da Spider-Man. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Vodafone in Italia, un monopolio rotto con la faccia di Megan Gale
(Adnkronos) – La telefonia mobile in Italia senza il marchio Vodafone, scenario che sarà concreto entro cinque anni dopo l'acquisizione da parte di Swisscom, sarà profondamente diversa. Non tanto per il mercato, che comunque perde un operatore con la concentrazione che premia Fastweb, quanto per il peso e il ruolo che il marchio inglese ha avuto nello sviluppo della concorrenza al primo operatore TIM. Una competizione industriale, che si è poi allargata agli altri operatori – Wind, 3 Italia, che si sono poi fuse, Fastweb, fino ai più recenti ingressi di Iliad e tutti gli altri – che è stata fissata nell'immaginario collettivo anche dalla serrata 'caccia' ai clienti a colpi di spot memorabili e testimonial eccellenti. Su tutti, in casa Vodafone, quelli legati al volto e agli occhi della modella australiana Megan Gale. Una delle più riuscite combinazioni tra un marchio e una faccia che si ricordi nella storia dell'advertising, all'inizio degli anni Duemila, ha accompagnato la crescita prima di Omnitel e poi, dopo l'acquisizione da parte di Vodafone Group Plc il 1 giugno 2002, di Vodafone Omnitel. La società, che dal 2015 è diventata Vodafone Italia, ha continuato a farsi spazio fino a diventare saldamente il secondo operatore mobile alle spalle di Tim, sviluppando anche una rete in fibra ottica indipendente, acquisendo una buona posizione nella corsa al 5G e diventando da novembre 2023 l'unico fornitore dei servizi di telefonia mobile alla pubblica amministrazione. Se Megan Gale è il volto legato agli esordi in Italia, gli anni della 'maturità' sono quelli di Francesco Totti testimonial. Prima con Gennaro Gattuso a ridosso dei Mondiali del 2006, poi con l'allora moglie Ilary Blasi negi anni a cavallo del 2010, con una sequenza di gag legate a campagne di successo e uno slogan, 'Più internet per Totti', diventato un vero e proprio tormentone. Risultati industriali e una crescita scandita da operazioni di comunicazione che hanno reso il marchio Vodafone popolare e riconoscibile, ovunque e per tutti. Ora, al massimo entro cinque anni, lascerà la scena a Fastweb, a valle dell'operazione annunciata oggi con Swisscom. (Di Fabio Insenga) —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Lorenzo Musetti diventa papà, è nato Ludovico
(Adnkronos) – Lorenzo Musetti diventa papà per la prima volta. La compagna del 22enne tennista toscano Veronica Confalonieri ha dato alla luce Ludovico. A dare l'annuncio è lo stesso numero 26 del mondo sui social, con una foto in bianco e nero e un messaggio: "Buongiorno mondo". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Napoli, salta dibattito con Molinari dopo proteste studenti. Mattarella chiama il direttore di Repubblica
(Adnkronos) – Studenti pro Palestina contestano, il dibattito con il direttore della Repubblica Maurizio Molinari viene annullato. E' accaduto questa mattina nell'aula magna 'Leopoldo Massimilla' della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base, all’Università degli Studi di Napoli Federico II, dove era previsto un evento su 'Il ruolo della cultura nel contesto di un Mediterraneo conteso' alla presenza del rettore dell'Università Federico II di Napoli Matteo Lorito. Ci sono stati diversi momenti di contestazione all'indirizzo di Molinari, poi i momenti di tensione tra studenti (in totale erano circa 40) e forze dell’ordine, sino alla decisione di annullare l'evento. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiamato al telefono il direttore de 'La Repubblica', Maurizio Molinari, a cui questa mattina è stato impedito di svolgere una conferenza in una sede universitaria, esprimendogli solidarietà. Il Presidente – riferisce una nota del Quirinale – ha aggiunto che "quel che vi è da bandire dalle Università è l’intolleranza, perché con l’Università è incompatibile chi pretende di imporre le proprie idee impedendo che possa manifestarle chi la pensa diversamente". "Le Università sono e devono rimanere il luogo del pluralismo e del confronto". A scandirlo è il ministro dell'Università e Ricerca, Anna Bernini, intervendo così su X su quanto accaduto al direttore di Repubblica Maurizio Molinari a Napoli. "Violenza e sopraffazione – avverte Bernini – non possono trovare spazio all’interno dei nostri atenei. Ho contattato il direttore Molinari per esprimergli il mio sconcerto e la mia solidarietà per quanto accaduto a Napoli". "Mi sono anche confrontata con la presidente dei rettori italiani, Giovanna Iannantuoni, alla quale ho chiesto di convocare una seduta straordinaria della Crui a cui parteciperò" annuncia la titolare del Mur. Bernini indica inoltre che "sono diventati troppi i casi di intolleranza all'interno dei nostri atenei" e che "serve un’alleanza tra Governo, Università e Istituzioni per proteggere questo prezioso spazio di libertà e democrazia". “La mia solidarietà al direttore di Repubblica, Maurizio Molinari, duramente contestato questa mattina all’Università di Napoli e al quale è stato impedito di tenere una conferenza stampa. Stesso destino toccato qualche giorno fa a David Parenzo, alla Sapienza di Roma''. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. "La libertà di espressione è un pilastro per una società democratica. È fondamentale ribadire che il dissenso, pur legittimo e necessario, non può mai degenerare in censura o violenza”, sottolinea. “Le istituzioni accademiche – conclude il ministro – devono rimanere spazi aperti al dialogo, alla discussione e al confronto, dove le diverse opinioni possano coesistere in un clima di rispetto reciproco”. Elly Schlein ha sentito al telefono il direttore di Repubblica, Maurizio Molinari, per esprimergli la solidarietà del Pd. "E' grave che, in un luogo del confronto e del sapere, qualcuno impedisca di svolgere iniziativa pubblica", ha detto la segretaria Dem. "Impedire al direttore di Repubblica Maurizio Molinari di parlare in università è tecnicamente parlando un gesto fascista. Questo è quello che Pasolini chiamava il fascismo degli antifascisti" scrive sui social Matteo Renzi. "Utilizzare l’argomentazione di definire Repubblica un giornale sionista è squallido. Le università devono essere i luoghi del dialogo, non gli spazi di costruzione di un pensiero unico ideologico e violento. Perché chi impedisce agli altri di parlare usa la violenza, non la cultura. Solidarietà a Maurizio Molinari". "Piena solidarietà al direttore del quotidiano 'La Repubblica', Maurizio Molinari" dice il presidente della Camera, Lorenzo Fontana. "È grave impedire la libertà di espressione ed è ancora più grave che ciò sia accaduto in una università, luogo di confronto e di scambio di idee e di opinioni. Esprimo ferma condanna per quanto accaduto". "Tutta la mia vicinanza e solidarietà a Maurizio Molinari" scrive Carlo Calenda sui social. "Chi ha impedito al direttore di Repubblica di prendere la parola in una Università non ha nulla a che fare con la democrazia. Semplicemente ripugnante". "È inconcepibile e inaccettabile che l'Università 'Federico II' di Napoli sia stata costretta a cancellare una conferenza per le intimidazioni e la violenza di un gruppo di facinorosi contro il relatore, il direttore di Repubblica Maurizio Molinari, solo perché ebreo". Così, in una dichiarazione congiunta, i presidenti di Ucei (Unione delle comunità ebraiche italiane), Cer (Comunità ebraica di Roma) e Cem (Comunità ebraica di Milano), Noemi Di Segni, Victor Fadlun e Walker Meghnagi. "Solo perché cerca ancora di agire responsabilmente come giornalista. Gli atenei sono o dovrebbero essere il luogo della tolleranza, dell’inclusione, della libertà di pensiero, del rispetto della persona. A Molinari la nostra totale solidarietà e vicinanza. Questi episodi non fanno che rafforzare il nostro senso di comunità. Se prevale l’antisemitismo, è una sconfitta per tutti". “Impedire di parlare è violenza, esattamente come quella fisica" dice la senatrice di Forza Italia e vice presidente del Senato, Licia Ronzulli. "A nessuno può essere negato il diritto di esprimere il proprio pensiero, rendendo impossibile con la forza un dibattito, a maggior ragione se l’obiettivo di questa inaccettabile protesta è quello di schierarsi contro le violenze in Palestina. Quello commesso nei confronti del direttore di Repubblica Maurizio Molinari, al quale va la mia più sincera solidarietà, è stato un ignobile episodio di squadrismo”. “Massima solidarietà al direttore de La Repubblica Maurizio Molinari e al rettore della Federico II, Matteo Lorito, costretti ad annullare un'iniziativa a causa di un gruppo di contestatori" scrive sui social il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra. "L'università è il luogo del confronto e del dialogo. Episodi di questo genere sono preoccupanti segnali di allarme che non fanno bene alla qualità della nostra democrazia”. "Piena solidarietà al direttore Molinari”. Così la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi, che aggiunge: “Allarma che ancora una volta episodi di intolleranza e di antisemitismo più o meno esplicito avvengano all’interno delle università, luogo di dialogo e cultura. E non c’è nulla di più distante dalla cultura che un dissenso che si trasforma in bavaglio e censura. È inaccettabile che sia stato impedito al direttore di Repubblica il confronto con gli studenti. Non ci può essere alcun tentennamento, è necessario che si levi una voce unanime di condanna da tutti i rappresentanti delle istituzioni”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Schwazer, Tas, respinge ricorso per sospensione squalifica
(Adnkronos) – Il Tribunale arbitrale dello sport di Losanna, con una nota sul proprio sito ufficiale, ha annunciato di aver respinto il ricorso, presentato dal marciatore altoatesino Alex Schwazer contro la decisione presa dall'Athletics Integrity Unit (AIU) della Federazione internazionale di atletica leggera lo scorso 10 novembre. Nel ricorso il campione olimpico della 50 km di marcia di Pechino 2008 chiedeva di sospendere la squalifica di otto anni, iniziata l'11 agosto 2016, che gli era stata comminata a causa della sua seconda positività al doping. La squalifica impedisce a Schwazer di puntare alla qualificazione per le Olimpiadi di Parigi 2024. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Francia, sondaggio riservato dà maggioranza a Le Pen da dicembre: timori per le Europee
(Adnkronos) – Un sondaggio riservato, realizzato a dicembre, dava l'estrema destra del Rassemblement National di Marine Le Pen come primo partito all'Assemblea Nazionale francese in caso di elezioni. La notizia, rivelata dal magazine l'Obs, agita la politica d'Oltralpe, mentre si avvicinano le elezioni europee di giugno. Il sondaggio era stato commissionato dal partito conservatore Les Republicains nel pieno del dibattito sulla nuova legge per l'immigrazione per valutare le conseguenze di un possibile scioglimento della camera bassa del parlamento. Destinato a rimanere riservato e realizzato da Ipsos su un campione di 4mila persone, il rilevamento prevedeva un successo del Rassemblement National, con 243-305 eletti, un dato che poteva dunque superare la soglia dei 289 deputati oltre la quale vi è la maggioranza assoluta dell'Assemblea. Il partito di Le Pen conta ora 89 seggi. Lo stesso sondaggio prevedeva un crollo del campo politico del presidente Emmanuel Macron, cui venivano assegnati 117-165 deputati contro i 246 di oggi. A sinistra l'alleanza Nupes non andrebbe oltre i 55-79 deputati, rispetto ai 131 attuali. I Republicains appaiono relativamente stabili, anche se in lieve calo, con previsioni di 44-60 eletti, contro i 62 conquistati nel 2022. Il sondaggio va letto con prudenza. In Francia i deputati vengono eletti con un sistema uninominale maggioritario a doppio turno, che rende difficile prevedere con precisione l'esito del voto in ciascuna delle 577 circoscrizioni elettorali. Inoltre il rilevamento è stato compiuto mentre il dibattito era concentrato sul tema dell'immigrazione, il che potrebbe aver favorito il Rassemblement National. Tuttavia il sondaggio evidenzia un trend in forte crescita per un partito di estrema destra che è stato a lungo un paria della politica. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Putin vota online alle elezioni in Russia – Video
(Adnkronos) – Il presidente russo Vladimir Putin vota online per le elezioni in Russia. Il Cremlino diffonde il video del click con cui Putin fa il proprio dovere al computere. Il presidente, destinato ovviamente a trionfare, entra nel suo studio dove un operatore è in attesa: si accomoda alla scrivania, completa la procedura online e chiude con un saluto a favore di telecamera. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Elezioni Russia, show ai seggi: votano tigri e robot – Video
(Adnkronos) – C'è chi canta e balla dopo aver votato per le elezioni in Russia, chi si presenta ai seggi vestito da tigre, chi manda un robot a depositare la scheda, chi sceglie di indossare i panni del principe Potemkin. E, perché no, si fa una foto ricordo con il cartonato di Tucker Carlson, il giornalista americano che recentemente ha intervistato Vladimir Putin. Nei seggi allestiti per le elezioni presidenziali si assiste ad uno spettacolo spesso imprevedibile… —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Elezioni Russia, Putin ha votato online
(Adnkronos) – Il leader russo, Vladimir Putin, ha votato online alle elezioni presidenziali che si tengono da oggi a domani in Russia. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Tass. Il Cremlino ha diffuso il video di Putin che vota alle presidenziali. In una clip della durata di pochi secondi, si vede il presidente entrare da solo in una stanza vuota e sedersi a una scrivania con sullo sfondo la bandiera russa. Il presidente rimane per pochi attimi concentrato sullo schermo del pc muovendo il mouse, prima di salutare con la mano in favore di telecamera. Viene quindi mostrata la notifica che certifica l'avvenuto voto online. In giornata a Mosca hanno votato Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di Sicurezza, e Sergei Lavrov, ministro degli Esteri. Entrambi si sono recati nei rispettivi seggi. In mattinata Putin ha tuonato contro gli attacchi che Kiev sta conducendo contro la Russia "mirati a interrompere le votazioni" in corso per le elezioni presidenziali. "Questi attacchi del nemico sul territorio della Federazione russa – ha affermato il presidente – non resteranno impuniti", sottolineando che "nessuno mai riuscirà a intimidire il popolo russo" che, anzi, "da queste provocazioni uscirà più unito che mai". Accusando le forze armate ucraina di voler "organizzare operazioni armate in Russia", Putin ha aggiunto che "il nemico ha sempre fallito e ha subito numerose perdite". Citato dalla Ria Novosti ha quindi promesso che "a tutte le vittime del nemico sarà fornito sostegno". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Umberto Tozzi: “Sono stato male, ho avuto paura di non poter più tornare sul palco”
(Adnkronos) – "È molto tempo che ci penso, e senza mostrare la cartella clinica vi dico che ho passato due anni molto difficili, con la paura di non poter risalire più sul palco. Mi sono spaventato. Questa paura ora l’ho superata e sono contento, ho ripreso a salire sul palco. Così ho messo a punto questa idea che avevo in mente da tempo”. È così che Umberto Tozzi annuncia ai giornalisti, in una cornice spettacolare come lo storico teatro dell’Olympia di Parigi (che Tozzi ha calcato per tre volte nella sua vita) la sua decisione di dare l’addio alle scene dopo oltre 50 anni di carriera e 2000 concerti in tutto il mondo. "C’è anche un certo tipo di stanchezza, perché è umano e ovvio che possa accadere – spiega l’artista torinese – Sono in tour da 50 anni. Ora andrò in Australia, Cile, Nord America, Canada. Tutto questo è faticoso. Certo, l’ultima sera ci penserò molto, ma sono cosciente di essere stato un privilegiato per avere avuto una carriera così lunga”. L’artista torinese celebrerà l’addio alle scene con un tour dal titolo ‘L’ultima notte rosa’, che cita un brano iconico di Tozzi, ‘Notte rosa’, e che toccherà per il momento tre continenti (Europa, America e Oceania). Trenta date che si trasformeranno in Italia in due concerti-evento, il 20 giugno alle Terme di Caracalla di Roma e il 7 luglio in Piazza San Marco a Venezia. “Ho pensato di realizzare più di un sogno con questo Final Tour – dice l’artista – Intanto fare dei concerti con una big orchestra (sarà composta da 21 elementi, ndr). Questo per far sì che la mia musica, che io ritengo sinfonica, acquisti valore nei live. Poi il fatto che quest’anno realizzo una produzione di canzoni inedite che uscirà il prossimo autunno, e in questo tour finalmente potrò suonare almeno quattro brani live di questa nuova produzione”. L’addio alle scene sarà lungo (“Mi auguro di toccare quattro o cinque continenti”, ammette Tozzi), e questo fa sì che non ci sia una data di scadenza precisa. Sul ‘dopo’, l’artista spiega: “Non ho esattamente pensato a cosa farò, ma credo che in questo periodo, che sarà mi auguro molto lungo perché partiamo con 30 concerti ma spero si allungherà, possano succedere delle cose importanti a livello di impegno mentale, cui magari prima non avevo pensato. Come prima cosa comunque penso di piangere, perché questo dono è troppo speciale. Credo mi scapperà più la lacrima che il sollievo della fine”. E su dove gli piacerebbe finire, Tozzi indica senz’altro l’Italia: “Se devo dire una città dove finire dico Torino, dato che ci sono nato”. In occasione dell’annuncio dell’ultimo tour, Tozzi comunica in anteprima anche una importante collaborazione: una versione speciale e inedita della hit ‘Donna Amante Mia’ in uscita il 22 marzo con Giuliano Sangiorgi, che ha anche prodotto il brano e che è ospite di Tozzi a sorpresa all’Olympia. “È il primo singolo dalla mia carriera, devo ringraziare di averlo rispolverato in questo modo con Giuliano”, dice Tozzi. “Se una canzone si permette il lusso di andare ancora in giro nuda con una bellezza incredibile, è l’autore che se lo può permettere. Il fatto di aver potuto giocare con una grande canzone per me è stato bellissimo”, spiega Sangiorgi. “Cantare accanto a lui è stato pazzesco, mi ha spettinato”, sorride il frontman dei Negramaro. Che probabilmente sarà sul palco in diverse occasioni del tour, come testimonia un siparietto tra i due: “Se mi invita sono pronto”, scherza Sangiorgi. “Basta che non abbia paura dell’aereo”, risponde Tozzi. 50 anni di successi, 2000 concerti e più di 80 milioni di dischi venduti in tutto il mondo. Hit senza tempo, da ‘Gloria’ a ‘Ti amo’, a ‘Gente di mare’ fino a ‘Si può dare di più’ – solo per citarne alcune in un mare infinito – e tanti record: ‘Ti amo’ restò ai vertici della classifica per sette mesi stracciando ogni record, e ‘Gloria’ portò il nome di Tozzi oltreoceano al numero uno della classifica Billboard Hot 100 per 36 settimane. Un Umberto Tozzi che, dopo le difficoltà di salute, si riscopre diverso: “Ho avuto una positività incredibile e mi sono riscoperto migliore – spiega Tozzi – Nasco come timido, i giornalisti mi definivano ‘vaffanculista’, dicevo di no a tante cose. Oggi dico di no a tante cose ma col sorriso. Mi sento più socievole, più predisposto. Certi brutti ostacoli bisogna passarli. Uscirne così come me è una meraviglia, inspiegabile. Si ama molto di più, si vive di più, si spera sempre di più che ci sia la pace nel mondo”. (di Ilaria Floris) —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Strage a Odessa, attacco Russia con missile Iskander: 16 morti
(Adnkronos) –
Sono almeno 16 i morti a Odessa e 55 i feriti ricoverati in ospedale, come conferma via Telegram il governatore Oleh Kiper, dopo l'attacco missilistico sferrato dalla Russia. Secondo il comando meridionale ucraino, citato da Ukrainska pravda, la Russia ha usato un missile ipersonico Iskander nell'azione di oggi. Gli Iskander sono missili tattici balistici a corto raggio, progettati per eludere le difese aeree grazie alla loro velocità ipersonica. Domani sarà una giornata di lutto nella regione della città portuale. Tra le vittime, come ha riportato The Kyiv Independent, vi sono soccorritori arrivati subito dopo una prima esplosione e colpiti nuovamente dalle forze russe durante le operazioni di soccorso. "Il terrore russo a Odessa è un segnale della debolezza del nemico, che combatte i civili ucraini in un momento in cui non può garantire la sicurezza delle persone sul proprio territorio. Il regime del terrorismo e il terrorista…", ha scritto così in un post su X Andriy Yermak, capo dell'ufficio del presidente ucraino. "Oggi la Russia ha attaccato ancora una volta Odessa, uccidendo civili innocenti e prendendo di mira i soccorritori. Questo attacco crudele sottolinea che la Russia non fermerà la sua aggressione sfrontata in Europa. Dobbiamo aiutare l'Ucraina a fermare la Russia adesso. Non c'è un attimo da perdere", si legge in un messaggio su X dell'ambasciatrice americana Bridget Brink. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Pneumatico si stacca e colpisce auto su A1: grave una donna
(Adnkronos) – Lo pneumatico si è staccato da un'auto, che stava percorrendo l'A1 in carreggiata Nord all'altezza del km 598, tra Colleferro e Anagni, e dopo aver colpito diverse auto, ha sfondato il parabrezza di una vettura su cui viaggiava una 56enne. Al momento la donna si trova ricoverata in gravi condizioni in ospedale. L'incidente è avvenuto ieri sera. Sul posto sono intervenuti il 118, i vigili del fuoco e la polizia stradale. L'auto da cui si è staccato il pneumatico stava percorrendo la carreggiata nord. La gomma ha prima colpito un'auto in carreggiata sud, poi è di nuovo rimbalzata sulla carreggiata nord dove ha preso un'altra auto e, infine, ha travolto la donna. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
McDonald’s, guasto informatico: ristoranti chiusi in mezzo mondo
(Adnkronos) – McDonald's si è scusato per aver dovuto chiudere oggi alcuni ristoranti a causa di un guasto informatico. Il gigante del fast food ha avuto problemi informatici già da venerdì come riporta il Telegraph in diversi Paesi tra cui Regno Unito, Giappone, Cina, Svezia e Australia. La causa delle interruzioni è sconosciuta, ma McDonald's ha insistito sul fatto che non è stato preso di mira dagli hacker. "Ringraziamo i clienti per la loro pazienza e ci scusiamo per gli eventuali disagi causati" ha detto un loro portavoce, aggiungendo che i problemi sono stati risolti "nel Regno Unito e in Irlanda". Le filiali giapponesi della catena si sono scusate con i clienti sui social media, dicendo loro che avrebbero dovuto "aspettare ancora un po'" per arrivare a una soluzione. Le persone in Australia hanno postato sui social media foto di ristoranti chiusi e cartelli che avvisavano i commensali che McDonald's non poteva accettare ordini, mentre in alcuni rimasti aperti accettavano però solo contanti. Secondo quanto riporta il grafico di DownDetector oggi ci sarebbe stato anche un picco di segnalazioni di problemi con la App McDonald's. L'interruzione arriva dopo un anno difficile per McDonald's. L'amministratore delegato della catena, Chris Kempczinski, ha dichiarato a gennaio che le vendite sono state danneggiate dalla "disinformazione" sul presunto sostegno di McDonald's a Israele nel conflitto a Gaza. I gruppi pro-palestinesi hanno chiesto il boicottaggio e inscenato proteste dopo che foto e video sui social media hanno mostrato negozi in franchising in Israele che distribuivano pasti gratuiti ai soldati, dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Elezioni Russia, molotov contro i seggi: attacchi alle urne – Video
(Adnkronos) – Una donna ha lanciato una bomba molotov contro un seggio elettorale a San Pietroburgo, in Russia, dove si stanno svolgendo le elezioni presidenziali. Lo riportano i media locali spiegando che la donna è stata arrestata. Un altro attacco con molotov è stato registrato nella regione siberiana occidentale dell'Okrug autonomo di Khanty-Mansi, dove una donna ha tentato di dar fuoco a un'urna elettorale. Come spiega la commissione elettorale la donna è stata arrestata, l'incendio è stato domato e non si sono registrati danni né vittime. Si tratta di "una novità di queste elezioni", ha spiegato Stanislav Andreychuk del movimento per i diritti degli elettori Golos, segnalando sia l'uso di molotov per causare danni, sia quello di colorante versato nelle urne per ostacolare il voto. Diverse persone inoltre per aver versato liquidi, tra cui inchiostro, in alcune urne. Tutti gli "aggressori" sono stati arrestati e saranno incriminati, ha dichiarato la presidente della Commissione elettorale centrale, Ella Pamfilova, citata dall'agenzia di stampa Interfax, precisando che tutti coloro che hanno attaccato i seggi hanno ammesso di averlo fatto "per denaro", senza essere consapevoli delle possibili conseguenze delle loro azioni. La Pamfilova ha indicato che questi tipi di incidenti rappresentano "atti di terrorismo" e ha escluso che si tratti semplicemente di "fanatismo ordinario". In precedenza, le autorità avevano reso noto che almeno cinque seggi elettorali situati a Mosca, Voronezh e Rostov avevano registrato incidenti di questo tipo. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Eurovision, Malmo scalda i motori: chiusa la griglia dei partecipanti
(Adnkronos) – Sarà un’edizione al femminile, quella del 2024 di Eurovision Song Contest. Dopo l’annuncio dell’Azerbaigian, che ha sciolto la riserva sulla canzone solo oggi, venerdì 15 marzo, la “griglia” dei brani e degli artisti è ormai completa. A partecipare all’edizione di Malmö, dal 7 all’11 maggio, in rappresentanza di 37 nazioni, saranno infatti ventisette cantanti solisti (diciotto donne, nove uomini), sette duetti (tre maschili, uno femminile, tre misti) e tre gruppi (due misti e uno maschile). Come noto, l’Italia sarà rappresentata da Angelina Mango, che porterà in concorso alla Malmö Arena una versione de 'La noia' – la canzone vincitrice della 74ª edizione del Festival di Sanremo – leggermente modificata (il testo è stato pubblicato sul sito ufficiale di Eurovision). Le canzoni eurovisive, come da sempre noto ai partecipanti e agli appassionati del concorso, non possono durare più di tre minuti. 'La noia' è stata recentemente certificata Disco di platino: per Angelina Mango è il quinto platino dopo quello di 'Che t’o dico a fa'' e i tre di 'Ci pensiamo domani'. Saranno Gabriele Corsi, per il quarto anno consecutivo, e Mara Maionchi, attesa a ripetere il fortunato debutto di Liverpool 2023, i conduttori dell’edizione italiana dell Eurovision Song Contest 2024 , trasmessa il 7 e il 9 maggio in prima serata su Rai 2, mentre la Finalissima dell’11 maggio andrà invece in onda su Rai 1. Su Rai Radio 2 e sul Canale 202 del Digitale terrestre il commento in simulcast delle tre serate. ESC 2024 sarà anche trasmesso su RaiPlay. Passando in rassegna tutti i partecipanti, si scopre che il più giovane artista in gara è la diciassettenne greco-australiana Vasiliki ‘Silia’ Kapsis , nata il 5 dicembre 2006, portabandiera di Cipro. La meno giovane è la cinquantaseienne Mery Bas, cantante degli spagnoli Nebulossa, nata il 29 Dicembre 1967.
La lingua più utilizzata nelle canzoni è come sempre l’inglese. Oltre ai tre rappresentanti dei Paesi in cui è la lingua ufficiale (Regno Unito, Irlanda e Malta) altri diciannove concorrenti cantano solo in inglese, quattro combinano la loro lingua madre con l’inglese. L’Azerbaigian, dopo quindici canzoni in inglese, canta parte della canzone in lingua azera, e nella canzone australiana – per la maggior parte in inglese – si cantano per la prima volta all’Eurovision alcune parole in Yankuntatjara, una delle lingue parlate dalle popolazioni native. Gli spagnoli Megara cantano per San Marino versi in tre lingue: italiano, spagnolo e inglese. I rappresentanti di Armenia, Estonia, Francia, Grecia, Italia, Lituania, Norvegia e Paesi Bassi proporranno i brani nelle rispettive lingue madri. Altra curiosità: alla 67ª edizione dell’Eurovision Song Contest 2024 sono in gara per la seconda volta i rappresentanti di Islanda (Hera Björk, 19ª nel 2010) e Moldavia (Natalia Barbu, 10ª nel 2007). Già decisa anche la divisione dei partecipanti nelle due semifinali di martedì 8 maggio e giovedì 9 maggio. Nella prima semifinale, si esibiranno: per Cipro Silia Kapsis con il brano 'Liar', per la Croazia Baby Lasagna con 'Rim Tim Tagi Dim', per l'Irlanda Bambie Thug con 'Doomsday Blue', per la Lituania Sylvester Belt con 'Luktelk', per la Polonia Luna con 'The Tower', per la Serbia Teya Dora con 'Remonda', per l'Ucraina Alyona Alyona & Jerry Heil con 'Teresa & Maria', per l'Australia gli Electric Fields con 'One Milkali (One Blood)', per l'Azerbaigian Fahree feat. Ilkin Dovlatov con 'Özünlə apar', per la Finlandia Windows95Man con 'No Rules!', per l'Islanda Hera Björk con 'Scared of Heights', per il Lussemburgo Tali con 'Fighter', per la Moldavia Natalia Barbu con 'In The Middle', per il Portogallo Iolanda con 'Grito', per la Slovenia Raiven con 'Veronika'. Finalisti di diritto, si esibiranno fuori concorso e voteranno il martedì sera: la Germania che concorre con Isaak e il brano 'Always on the Run', il Regno Unito che gareggia con Olly Alexander e il brano 'Dizzy', la Svezia con Markus & Martinus e il brano 'Unforgettable'.
Nella seconda semifinale, di giovedì 9 maggio, si esibiranno: per l'Albania Besa con 'Titan', per l'Armenia i Ladaniva con 'Jako', per l'Austria Kaleen con 'We Will Rave', per la Repubblica Ceca Aiko con 'Pedestal', per la Danimarca Saba con 'Sand', per la Malta Sarah Bonnici con 'Loop', per la Svizzera Nemo con 'The Code', per il Belgio Mustii con 'Before the Party's Over', per l'Estonia i 5miinust e i Puuluup con '(Nendest) narkootikumidest ei tea me (küll) midagi', per la Georgia Nutsa Buzaladze con 'Fire Fighter', per la Grecia Marina Satti con 'Zari', per Israele Eden Golan con 'Hurricane', per la Lettonia Dons con 'Hollow', per la Norvegia i Gåte con 'Ulveham', per i Paesi Bassi Joost Klein con 'Europapa', per San Marino i Megara con '11:11'. Finalisti di diritto, si esibiranno fuori concorso e voteranno il giovedì sera: la Francia con Slimane e il brano 'Mon amour', l'Italia con Angelina Mango e il brano 'La noia', la Spagna con i Nebulossa e il brano 'Zorra'. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Chico Forti, Nordio trasmette a Trento gli atti per il rientro in Italia
(Adnkronos) – Dopo il via libera della Florida al trasferimento in Italia di Chico Forti, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha trasmesso al procuratore generale di Trento l’atto, a sua firma, con cui chiede di promuovere presso la Corte di appello il riconoscimento della sentenza penale irrevocabile emessa dalle autorità statunitensi nei confronti del connazionale condannato per i reati di omicidio e porto d’armi. Il guardasigilli ha inoltre inviato all’autorità giudiziaria italiana la documentazione inoltrata dal Department of Justice di Washington. Allo stesso tempo, il ministro Nordio ha trasmesso al Department of Justice le informazioni tecniche richieste in merito alle modalità di esecuzione della pena in Italia. Si tratta dei passaggi tecnici, di competenza di via Arenula, necessari per consentire il rientro, tanto atteso, di Chico Forti. Il riconoscimento della sentenza americana da parte dell’autorità giudiziaria italiana costituisce un tassello decisivo della procedura per il ritorno di Forti nel suo Paese. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Umberto Tozzi, addio alle scene con tour mondiale: da Baglioni ai Pooh l’ultimo giro d’onore è trendy
(Adnkronos) – Da Claudio Baglioni a Umberto Tozzi, per citare solo quelli degli ultimi mesi, il tour di addio è ormai una tendenza. Ma potremmo dire anche una nuova categoria merceologica del business musicale. Oggi Umberto Tozzi, da una location iconica come l'Olympia di Parigi, lancia il suo ultimo tour internazionale di 30 date che toccherà tre continenti, intitolato "L’Ultima Notte Rosa". L’artista torinese celebrerà così il gran finale della sua carriera dopo 50 anni di successi, 2000 concerti e più di 80 milioni di dischi venduti in tutto il mondo. “Parigi per me è stato il trampolino di lancio per diventare un artista europeo e poi internazionale. Siccome sono scaramantico, ho pensato di convocarvi qui perché penso che mi porti bene”, ha detto Tozzi. “Tutti amiamo Parigi, è una città magica che ci trasmette emozioni che ci fanno bene”. A fine gennaio era stato Claudio Baglioni, dopo aver tagliato il traguardo dei 60 anni di carriera, ad annunciare, al grido di "dal ring si scende quando si è vincenti", gli eventi che punteggeranno fino al 2026 il giro d'onore: 2 anni di progetti, che oltre ai live nei palazzetti appena conclusi prevedono anche gli stadi e un film evento. Il richiamo commerciale dell'ultima apparizione è naturalmente molto forte per i fan. E negli ultimi anni il fenomeno è diventato quasi una tappa obbligata per una carriera musicale che si rispetti. E a volte, a funzionato talmente bene, che si è protratto ben più a lungo del previsto, tra ripensamenti e ultime imperdibili occasioni. E' il caso dei Pooh che, a sette anni dall’ultimo concerto annunciato come l’addio definitivo alle scene (era il 2016 a Bologna), sono tornati più volte sul palco, compresa l'estate scorsa con un live show a San Siro con 50mila persone. Sul ritiro dalle scene ha cambiato idea più volte anche Elton John con tour di commiato lunghissimi. L'ultimo, 330 date in giro per il mondo si è chiuso a luglio 2023 a Stoccolma, in Svezia. Ma sarò davvero l'ultimo? Chissà, anche perché il cantautore e musicista inglese aveva annunciato il ritiro dalle scene già nel 2008 per poi tornare sui suoi passi e mettere su un tour partito nel 2019 al quale se ne poi aggiunto anche un altro. Insomma, che sia veramente l'ultimo giro o semplice e astuta mossa di marketing non è facile da prevedere ma nel dubbio i fan si organizzano e riempiono gli stadi. Anche se gli addi alle scene più indimenticabili per i fan, sono spesso quelli non preannunciati, come quelli di Mina e Lucio Battisti. L'ultimo concerto di Mina risale ormai a 46 anni fa: era il 23 agosto del 1978 a Marina di Pietrasanta, sul palco dello storico teatro tenda Bussoladomani. E' quella l'ultima apparizione pubblica della Tigre di Cremona che a soli 38 anni, all'apice della sua carriera, decise di far calare il sipario sulla sua immagine. Ritiro dalle scene sì ma non dalla musica e con oltre 70 album incisi, Mina è tutt'ora la più grande cantante italiana e continua a stupire il suo pubblico arrivando anche a duettare (a distanza) con giovani artisti come Blanco. Risale, invece, ai primi anni ottanta l'addio ai riflettori di Lucio Battisti: l'ultima apparizione in una rete svizzera. Come Mina, anche lui smise di apparire, rilasciare interviste e fare concerti ma non di pubblicare dischi. L'ultimo, 'Hegel', è del 1994. Come per Baglioni, ultimo giro di giostra anche per i Litfiba. La band capitanata da Piero Pelù, dopo 40 anni di musica ha, infatti, detto addio alle scene con il tour del 2022 a suon di sold out. A livello internazionale è recente invece l'annuncio di Britney Spears: "Non tornerò mai più nell'industria musicale". La popstar, che ha debuttato nello show business a soli 17 anni segnando la musica pop degli anni 90, con successi come 'Baby One More Timè, 'Oops!… I Did It Again' e 'Toxic', ha quindi fatto sapere, tramite i suoi profili social, che non ha alcuna intenzione di riprendere in mano il microfono e che si diverte di più come ghostwriter. Ma siamo sicuri che tra qualche tempo anche lei non sarà tentata da un ultimo giro? (di Loredana Errico) —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)