Houthi, la minaccia si allarga: “Impediremo alle navi di attraversare anche l’Oceano indiano”

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(Adnkronos) – Il leader degli Houthi, Abdul Malik al-Houthi, ha annunciato in un discorso televisivo che i miliziani yemeniti impediranno alle navi legate a Israele di attraversare anche l'Oceano Indiano verso il Capo di Buona Speranza.  ''La nostra battaglia principale è impedire alle navi legate al nemico israeliano di attraversare non solo il Mar Arabico, il Mar Rosso e il Golfo di Aden, ma anche l'Oceano Indiano verso il Capo di Buona Speranza. Questo è un passo importante e abbiamo iniziato a implementare le nostre operazioni in merito'', ha spiegato. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Lazio, Igor Tudor nuovo allenatore

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(Adnkronos) – La Lazio ha scelto Igor Tudor come nuovo allenatore. Il presidente biancoceleste Claudio Lotito ha incontrato a Roma il tecnico ed il suo agente ed è stata trovata, a quanto apprende l'Adnkronos, un'intesa di massima per un contratto fino al 2025, con l'opzione per un altro anno.  L'ex allenatore di Marsiglia e Verona, sostituirà quindi il dimissionario Maurizio Sarri, e potrebbe prendere la squadra dopo la gara con il Frosinone dove andrà in panchina il vice di Sarri, Giovanni Martusciello. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Pechino Express 2024, I Caressa vincono seconda tappa: prima eliminazione

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(Adnkronos) – I Caressa – Fabio Caressa e la figlia Eleonora – vincono la seconda tappa di Pechino Express 2024 – La rotta del Dragone che ha portato i viaggiatori in corsa tra Lang Son fino a Cao Bang, passando per Dong Dang, Hung Viet e Phúc Sen. I concorrenti hanno un viaggio faticosissimo per un totale di 180 chilometri zaino in spalla. Al termine della tappa, eliminata la prima coppia. A uscire di scena I Romagnoli, Paolo Cevoli ed Elisabetta Garuffi, vincitori nella prima tappa e eliminati nella seconda. Oltre ai Caressa, rimangono in gara Damiano e Massimiliano Carrara 'I Pasticcieri', Artem e Antonio Orefice 'I Fratm', Nancy Brilli e Pierluigi Iorio 'I Brillanti', Kristian Ghedina e Francesca Piccinini 'I Giganti', Maddalena Corvaglia e Barbara Petrillo 'Le Amiche', Estefania Bernal e Antonella Fiordelisi 'Italia Argentina —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Brighton-Roma 1-0, giallorossi avanti: De Rossi ai quarti di Europa League

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(Adnkronos) – Missione compiuta per la Roma che approda ai quarti di finale di Europa League nonostante la sconfitta con il Brighton. I giallorossi, forti del 4-0 conquistato all'Olimpico, perdono 1-0 al Falmer Stadium ma passano comunque il turno e sono tra le migliori otto squadre della seconda competizione europea per club. A decidere il match del Falmer Stadium in favore dei ragazzi di De Zerbi è un gol di Welbeck al 37' del primo tempo.  Partita di grande intensità sin dai primi minuti con i padroni di casa all'arrembaggio nel tentativo di compiere l'improbabile 'remuntada' e gli ospiti in difficoltà e costretti sulla difensiva. Al 23' in una delle rare proiezioni offensive i capitolini vanno in gol con Azmoun ma l'arbitro annulla per gioco pericoloso dell'attaccante iraniano. Al 37' la squadra di De Zerbi vede premiata la propria supremazia. Estupinan sfonda a sinistra e serve Welbeck il quale sposta la palla sul destro e la piazza all'incrocio dei pali.  Gli inglesi partono forte anche nella ripresa e al 5' sono pericolosi con Enciso che va al tiro da fuori area: palla a lato. Al 12' cross di Estupinan, Adingra colpisce di testa ma non inquadra la porta. Al quarto d'ora Roma finalmente pericolosa con una percussione di Spinazzola che calcia da posizione angolata, palla che colpisce la parte esterna del palo e termina sul fondo. Al 20' strepitoso intervento di Svilar che ha i riflessi prontissimi sul colpo di testa a botta sicura di Adingra. Poco dopo la mezz'ora ennesima conclusione del Brighton con Igor da fuori, respinta di Svilar sui piedi di Adingra che non riesce a concludere con efficacia. Al 35' e al 36' altre occasioni per gli inglesi. Prima Ansu Fati manda a lato una conclusione al volo, poi Adingra tira troppo centralmente a Svilar para. Al 45' Buonanotte entra in area elude anche l'intervento di Svilar con un passaggio ma nessun compagno arriva in tempo per spingere il pallone in rete. Nel recupero ancora Svilar protagonista: il portiere serbo vola a deviare un gran tiro di Ansu Fati.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Atalanta-Sporting 2-1, nerazzurri ai quarti di finale con rimonta

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(Adnkronos) –
Vittoria in rimonta per l'Atalanta che al Gewiss Stadium di Bergamo batte 2-1 lo Sporting Lisbona e avanza ai quarti di finale di Europa League, dopo il pareggio per 1-1 di una settimana fa all'Alvalade. Portoghesi in vantaggio al 34' del primo tempo con Goncalves ma nella ripresa Lookman al 1' e Scamacca al 14' ribaltano la partita e regalano ai nerazzurri il passaggio del turno.   La prima chance del match è per l'Atalanta: imbucata di Miranchuk per Scamacca che calcia centralmente e favorisce l'intervento di Israel. Al 12' dagli sviluppi di un corner, Miranchuk crossa sul secondo palo per Djimsiti: colpo di testa che termina alto dopo aver colpito la parte superiore della traversa. Al quarto d'ora altra occasione per la Dea: Holm crossa per Kolasinac, che stacca a centro area colpendo con la spalla e pallone fuori di pochissimo.  
Con il passare dei minuti crescono gli ospiti. Al 23' rischia Djimsiti, che perde un brutto pallone al limite dell'area, non ne approfitta Trincao e si salva la difesa nerazzurra. Alla mezz'ora conclusione di Trincao dal limite murata dalla retroguardia orobica. Al 34' passa lo Sporting. Goncalves scambia al limite con Gyokeres, bravissimo a proteggere il pallone e restituirlo al compagno perso da Ederson. Tiro sotto le gambe di Musso e 0-1. Al 38' azione pericolosa in area portoghese e tentativo di Holm con il mancino ma il tiro è centrale e facile preda del portiere ospite.  In avvio di ripresa bastano 40 secondi ai nerazzurri per trovare il pareggio: Ederson crossa dalla destra un pallone che Miranchuk non tocca di testa, lui come gli altri giocatori appostati in area. Sul secondo palo arriva Lookman beffa Esgaio e firma l'1-1. Al 13' gran lavoro di Gyokeres, che spalle alla porta cerca di servire Edwards di tacco: esce Musso in anticipo e salva i suoi. Un minuto dopo e la Dea ribalta la partita con Scamacca. Il centravanti nerazzurro imposta l'azione aprendo per Miranchuk e si lancia in area: ottimo l'assist del russo, perfetto il tocco in anticipo su St. Juste per battere Israel.  
Al 24' ci prova Braganca da fuori area ma Musso si distende e non si fa sorprendere. Alla mezz'ora corner di Lookman per il colpo di testa di Holm: para Israel. Al 41' Paulinho si trova solo davanti al portiere a Musso e prova a scavalcarlo con un pallonetto: il portiere nerazzurro salva partita e qualificazione. Al 45' l'ultima chance per i portoghesi. Musso respinge il cross di Nuno Santos, Kolasinac cicca il rinvio, palla e Edwards che grazia l'Atalanta tirando alto davanti al portiere.
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Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, a 40 anni dalla scomparsa al via Commissione d’inchiesta

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(Adnkronos) – Quarant’anni dopo la scomparsa di Emanuela Orlandi, la cittadina vaticana sparita nel nulla il 22 giugno 1983, e di Mirella Gregori, della quale si persero le tracce il 7 maggio dello stesso anno, inizia ad indagare la prima Commissione parlamentare di inchiesta istituita sul caso delle due ragazze. Oggi, 14 marzo, la Commissione bicamerale è entrata ufficialmente in carica con l’elezione a presidente del senatore di FdI Andrea De Priamo, dei vicepresidenti Roberto Morassut (Pd) e Augusto Marchetti (Lega) e dei segretari Paolo Emilio Russo (Fi) e Marco Grimaldi (Avs). La Commissione nasce "alla luce della scelta del parlamento di dare vita a una Commissione di indagine che, a distanza di 40 anni, cercasse di fare luce su una vicenda avvolta nella oscurità. Cercherò di fare un lavoro serio, analitico e attento per dare un contributo importante per la ricerca della verità", ha commentato De Priamo. "Cercheremo di confrontarci – continua – vorrei che la Commissione fosse luogo non di polemica né di spettacolarizzazione, perché probabilmente questa vicenda ne ha avuta già troppa, ma di confronto serio e di indagine", ha proseguito. "Ci sono documentazioni lunghissime e complesse, in questa vicenda ci sono state piste false e sbagliate – ha concluso De Priamo – In queste ginepraio cercheremo di fare ordine e darci un metodo di lavoro e lo vorrò fare insieme e a tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione”.  Il vicepresidente Roberto Morassut (Pd) ha sottolineato: “Inizia un lavoro importante che dobbiamo condurre con grande equilibrio e serietà”. Alla Commissione, ha ricordato, “compete il ruolo di ricostruzione dei fatti, avvalendosi dei poteri inquirenti, e collaborazione con le magistrature per fare in modo che si arrivi a una maggiore chiarezza sia per le famiglie che per l’opinione pubblica”. Lo “spirito" della Commissione sia solo “arrivare alla verità, senza contrapposizioni ideologiche", ha detto il deputato M5S Francesco Silvestri, che fu firmatario della proposta ed è membro della Commissione. Soddisfatti i parenti delle due ragazze. “Non guardo al passato, oggi è importante che sia partita la Commissione di inchiesta insieme a due altre inchieste, quella del Vaticano e della procura di Roma”, ha osservato all’Adnkronos Pietro Orlandi, fratello di Emanuela che ha atteso fuori da Palazzo San Macuto l’esito della votazione.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina, Tajani: “Escludo invio di truppe italiane, vogliamo la pace”

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(Adnkronos) – Il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha escluso l'invio di truppe italiane in Ucraina. Lo ha dichiarato lo stesso titolare della Farnesina commentando le parole del presidente francese Emmanuel Macron, che ha detto di ''non escludere l'invio di truppe francesi'' in Ucraina perché l'obiettivo è che la Russia perda. ''Escludo l'invio di truppe perché vogliamo la pace, non vogliamo fare la guerra con la Russia'', ha affermato Tajani intervistato da Bianca Berlinguer a 'Prima di domani' su Rete 4. ''Come Italia non intendiamo mandare truppe in Ucraina. Noi aiutiamo l'Ucraina a difendere la sua indipendenza. E' diverso da mandare truppe italiane a combattere contro i russi'', ha spiegato Tajani. Quanto alle parole di Francesco sul coraggio dell'issare bandiera bianca, Tajani sottolinea che ''le parole del Papa sono indirizzate alla pace'' e ''come capo della cristianità ci dice che dobbiamo fare tutto per la pace''. ''Non credo che volesse dire che l'Ucraina debba arrendersi, voleva mandare un messaggio a favore dei negoziati come Papa e uomo di pace, non come politico''. La minaccia del presidente russo Vladimir Putin di utilizzare armi nucleari, se necessario, secondo il vice premier è ''una propaganda elettorale minacciosa''. Tajani legge le parole di Putin come ''un messaggio al popolo russo, per far vedere che Putin è il nuovo Stalin che difende l'integrità territoriale russa minacciata dall'Occidente''.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

SuperEnalotto, numeri combinazione vincente oggi 14 marzo

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(Adnkronos) – Estratta la combinazione vincente del SuperEnalotto di oggi, giovedì 14 marzo. Nessun 6 né 5+1, mentre in 5 hanno centrato il montepremi a disposizione dei punti 5, portandosi a casa rispettivamente 37.503,00 euro. Il jackpot stimato per il prossimo concorso a disposizione dei punti 6 raggiunge così quota 75.100.000,00 euro.  La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata. Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima: – con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro; – con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro; – con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro; – con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro; – con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro. E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni. Ecco quali sono stati i numeri estratti del SuperEnalotto: 14, 23, 51, 55, 68, 76; Jolly 77 e SuperStar 86.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Fiorentina-Maccabi Haifa 1-1, viola ai quarti di Conference League

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(Adnkronos) – Forte della vittoria per 4-3 dell'andata, giocata sul campo neutro di Budapest, alla Fiorentina basta un pareggio per 1-1 contro gli israeliani del Maccabi Haifa per raggiungere i quarti di finale della Conference League. Allo stadio 'Artemio Franchi' Khalaili all'88' risponde al gol del momentaneo vantaggio di Barak al 59'. Una partita quasi sempre in controllo per i ragazzi di Italiano che provano qualche brivido solo nei minuti finali.   Di fronte a pubblico mai così poco numeroso nell'era post-Covid l gigliati ottengono una qualificazione con il minimo sforzo. Nel primo tempo i padroni di casa giocano una partita accorta mantenendo per lunghi tratti il possesso del pallone ma creando pochi pericoli alla difesa avversaria. Alla mezz'ora chance per Mandragora ma l'ex Juve è impreciso nella conclusione da ottima posizione. Al 41' israeliani in gol con Simic che supera Terracciano ma in posizione irregolare e l'arbitro annulla.  In avvio di ripresa bella giocata di Gonzalez che crossa dalla per la testa di Barak che conclude troppo centralmente. Al 14' i viola sbloccano il match: gran cross di Faraoni per Barak che questa volta non sbaglia e firma l'1-0. Al 25' Sottil spreca una grossa occasione per raddoppiare: il diagonale del numero 7 gigliato si spegne a lato. Al 43' improvvisamente la partita si riapre per un errore difensivo dei padroni di casa. Khalaili si inserisce e sorprende Terracciano sotto le gambe per l’1-1. Nel finale la Fiorentina si chiude nella propria metà campo e riesce a portare a casa la qualificazione.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Europa League, Slavia-Milan 1-3: rossoneri ai quarti

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(Adnkronos) –
Tutto facile per il Milan che avanza in scioltezza ai quarti di finale di Europa League. I rossoneri, come all'andata al 'Meazza', oggi sfruttano la superiorità numerica per l'espulsione di un avversario sullo 0-0 al 20' del primo tempo e si impongono 3-1 all'Eden Arena, dopo aver già vinto per 4-2 all'andata. A decidere il match le reti di Pulisic al 34', Loftus-Cheek al 36' e Leao al 51' del primo tempo. Al 40' della ripresa Jurasek firma il gol della bandiera per lo Slavia.   I padroni di casa partono aggressivi sin dai primi minuti. Al 3' Maignan controlla con troppa disinvoltura un retropassaggio, la palla gli sfugge e, nel tentativo di rimediare allontanando il pallone di fretta, prende una botta dall'attaccante avversario in pressing e per poco non lo colpisce rischiando il rigore. Nell'azione il portiere francese si fa male ma stringe i denti e dopo che lo staff medico rossonero gli fascia la gamba, riprende il suo posto tra i pali.  Al 14' proprio Maignan compie uno straordinario intervento sulla girata ravvicinatissima di Chytil, che difende palla contro Tomori e si gira all'improvviso. Palla diretta nell'angolo basso, l'estremo difensore rossonero ci arriva allungando il piede proprio della gamba infortunata. Al 18' Maignan alza bandiera bianca: al suo posto Sportiello. Al 20' i cechi restano in dieci. L'arbitro espelle il capitano Holes per un brutto fallo su Calabria. Lo Slavia resta in dieci come una settimana fa al 'Meazza'. Al 24' lo Slavia reclama un rigore per un intervento in area di Theo, l'arbitro lascia correre, Trpisovsky in panchina protesta e si prende l'ammonizione. Intanto piovono bicchieri in campo: deve intervenire lo speaker. Al 28' Giroud triangola con Pulisic e lo lancia verso la porta. L'ex Chelsea entra in area e cerca lo scavetto, ma Stanek riesce a salvare.  
Al 34' i rossoneri sbloccano la partita. Leao in area serve Pulisic che controlla davanti alla porta, finta di destro e conclude di sinistro. Al 36' arriva subito il raddoppio: uno-due di Theo con Leao, bel crosso del francese per Loftus-Cheek che arriva in corsa e batte a rete per il 2-0. Al sesto minuto di recupero Leao cala il tris. Dalla sua zona, a sinistra, trova un interno destro a giro che si spegne all'incrocio dei pali.  
La ripresa ha poco da dire con la qualificazione in ghiaccio per i rossoneri che gestiscono senza correre particolari rischi. Al 18' occasione sprecata da Giroud. Il Milan recupera palla alto, va subito in verticale per l'attaccante francese che davanti alla porta cerca la finezza con un tocco delicato ma la palla sfila a lato. Al 21' l'arbitro ferma il gioco. Adli stava per calciare un corner quando gli è piovuto addosso di tutto.  L'arbitro chiede al quarto uomo di far lanciare un appello dallo speaker, ma il messaggio non viene considerato dai tifosi, che continuano a lanciare bicchieri nei pressi della bandierina, rendendo impossibile il corner. Alla fine l'arbitro va dal capitano Provod, che a sua volta si dirige sotto alla curva. Rapida chiacchierata con i tifosi e torna la calma. Al 40' gran bel gol del neoentrato Jurasek. Il ventenne ceco trova un sinistro a giro nell'angolino.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Elezioni europee, Lucia Annunziata verso candidatura come capolista Pd al Sud

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(Adnkronos) – L'ex presidente della Rai, Lucia Annunziata – riferiscono fonti parlamentari di centrosinistra – sarebbe pronta a scendere in campo per le Europee. La giornalista potrebbe essere candidata capolista dal Pd, come indipendente, nella circoscrizione Sud. L'ufficialità dovrebbe arrivare nei prossimi giorni.  La stessa Annunziata, però, a settembre del 2023 aveva smentito di volersi candidare. "Non mi candiderò mai e poi mai alle Europee" aveva detto la giornalista, reduce dalle 'dimissioni irrevocabili' dalla Rai date a fine maggio. "Né con il Pd nè con nessun altro partito. Spero che questa smentita sia chiara abbastanza per mettere tranquilli tutti".  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Basilicata, Calenda: “Noi esclusi”, Pd rilancia: “No preclusioni” ma volano accuse

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(Adnkronos) – “I 5 Stelle hanno escluso Azione. Ne abbiamo preso atto, fine. Non c'è nessun problema". Carlo Calenda ricostruisce così quanto accaduto nella trattativa sulle regionali in Basilicata. Un veto dei 5 Stelle che avrebbe tagliato fuori Azione della coalizione di centrosinistra. Al di là della ricostruzione di Calenda, l'esito è che comunque al momento Azione non solo è fuori, ma potrebbe addirittura convergere sul presidente uscente del centrodestra, Vito Bardi. Un esito che allarma parte del Pd lucano.  Senza Calenda, che in Basilicata vuol dire Marcello Pittella e almeno un 5-6% di voti, la partita diventa più che in salita. "'Testardamente unitari' per me vale anche per Azione e Italia Viva. Tenerli fuori dalla coalizione in Basilicata è un grave errore politico, oltreché masochismo elettorale'', mette agli atti il dem lucano Salvatore Margiotta.  E anche dalla minoranza dem arriva un alert. Dice il senatore Alessandro Alfieri: "Dobbiamo fare tutti gli sforzi, fino all'ultimo secondo utile, per costruire la coalizione più competitiva possibile. Non ci possono essere veti reciproci. Vale per la Basilicata, per le prossime amministrative e in prospettiva per le elezioni politiche", serve "il pieno coinvolgimento delle forze civiche e moderate". Un coinvolgimento che Elly Schlein non esita a rilanciare ricalcando lo schema adottato finora ovvero quello di ricercare la massima unità delle forze di centrosinistra. “Dal Pd nessuna preclusione a un allargamento della coalizione del centrosinistra. Noi continuiamo a essere unitari. Ancora una volta il Pd farà valere le regioni dell'unità, quindi nessuna preclusione", rimarcano fonti Pd.  Ma in Transatlantico c’è chi non trattiene lo sfogo e dà una versione diversa dei fatti rispetto a quella di Calenda: “Ha cambiato ogni giorno le carte in tavola. Prima ha detto no a Chiorazzo, poi che apprezzava Bardi e che Speranza si comporta da feudatario per poi dire che in fondo Chiorazzo andava bene dopo mesi che noi glielo chiedevamo… ma si può fare così?”, sbotta un parlamentare dem. Ieri, prima che Pd-M5S-Avs e Più Europa chiudessero sull’oculista Domenico Lacerenza, ci sarebbe stato uno scambio di messaggi tra Calenda e Schlein. Il leader di Azione avrebbe sollecitato la segretaria del Pd per poi annunciarle di essere pronto a lanciare la candidatura di Pittella. Un nome però, al pari di quello di Chiorazzo, non in grado di unire.  “Sia Calenda che Conte hanno messo il veto su Chiorazzo ma poi con 5 Stelle, Avs e Più Europa ci si è messi dentro ad un percorso per arrivare una soluzione unitaria”, riferisce chi ha lavorato al dossier. Quanto ai malumori della minoranza che sollecita ad allargare la coalizione ai ‘centristi’, dalla maggioranza dem si fa notare che alla trattativa e quindi all’accordo raggiunto su Lacerenza hanno lavorato non solo il responsabile Organizzazione Pd, Igor Taruffi, vicino a Schlein, ma anche il responsabile Enti Locali, Davide Baruffi, braccio destro di Stefano Bonaccini.  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina, l’annuncio di Macron: “Non escludo l’invio di truppe francesi”

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(Adnkronos) –
La Francia non esclude l'invio di truppe in Ucraina. Lo ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron in una intervista su France 2 e TF1. Alla domanda sul possibile invio di truppe francesi in Ucraina, il presidente ha risposto: ''Non siamo sicuri di farlo. Al momento non ci troviamo in questa situazione, ma non escludiamo questa opzione''. Macron ha sottolineato che ''non siamo in guerra con la Russia, ma non dobbiamo lasciarla vincere''. Dicendo che ''si assume la responsabilità'' delle sue parole sul possibile invio di truppe in Ucraina, Macron ha affermato che ''abbiamo messo troppi limiti al nostro vocabolario'', ma ''abbiamo un obiettivo: la Russia non può e non deve vincere''. L'Ucraina ha dei ''limiti in termini di uomini'', ha affermato il presidente francese. ''La controffensiva ucraina non è andata come previsto. La situazione è difficile per gli ucraini. Hanno dei limiti in termini di uomini perché la Russia è un Paese più grande'', ha spiegato Macron aggiungendo che ''la situazione sul fronte è estremamente fragile''. ''La Russia è un avversario. Il regime del Cremlino è il nostro avversario'', ha affermato Macron, ribadendo che ''non siamo in guerra con la Russia. Ma siamo pronti a rispondere ad una possibile escalation da parte della Russia''. Macron ha aggiunto che il Cremlino ''si è indurito negli ultimi mesi'', riferendosi alla morte di Alexei Navalny.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Perugia, 17enne travolto mentre andava a scuola

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(Adnkronos) –
E' morto il 17enne, investito a Perugia, mentre prendeva l'autobus per andare a scuola. A confermarlo la Direzione Sanitaria dell'Azienda Ospedaliera di Perugia. Qui è stato ricoverato, in terapia intensiva, dopo il grave incidente accaduto in via San Galigano. Il giovane, studente dell'istituto Volta, dal marciapiede avrebbe attraversato la strada per prendere l'autobus, quando è stato investito da un furgone, il cui conducente si è fermato per prestare soccorso. Sul posto la polizia locale e il personale del 118. In gravissime condizioni, il 17enne è stato trasportato in ospedale, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico, ma non ce l'ha fatta. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Appello Ue: “Sostenere l’adozione della Direttiva sul Dovere di Diligenza sulla Sostenibilità”

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(Adnkronos) – “Chiediamo al governo italiano di sostenere l’adozione della Direttiva sul Dovere di Diligenza delle Imprese ai Fini della Sostenibilità”. E’ l’appello lanciato in queste settimane da rappresentanti di diverse realtà̀ del mondo economico e produttivo e della società civile. “Nel dicembre 2023 Parlamento e Consiglio Europeo – si legge – hanno concluso la loro lunga serie di negoziati, i cosiddetti triloghi, per concordare un testo per la Direttiva sul Dovere di Diligenza delle Imprese ai Fini della Sostenibilità (Cs3d). Tale norma chiederebbe alle imprese di grandi dimensioni di adottare misure ragionevoli di prevenzione, mitigazione e gestione (dovuta diligenza) delle violazioni dei diritti umani e dell’ambiente, lungo tutta la catena del valore”.  “Noi tutti rappresentanti di realtà diverse del mondo economico e produttivo e della società civile – scrivono i firmatari – auspichiamo l’introduzione di una legislazione pragmatica, coerente e uniforme a livello Ue e per questo accogliamo con favore il testo della direttiva approvato in via provvisoria dal Consiglio e dal Parlamento Europeo”.   Il nuovo accordo, “raggiunto dalle istituzioni comunitarie nel dicembre 2023, riflette un equilibrio attento e pragmatico tra l’impegno risoluto dei Paesi a tutela dei diritti umani e della sostenibilità e la necessità di cautela nell’imporre nuovi obblighi alle imprese in una fase di incertezza e complessità nel mercato globale”.  “Gli obblighi previsti dalla direttiva garantiscono un elevato livello di allineamento con gli standard in materia di dovere di diligenza riconosciuti a livello internazionale. La proposta di armonizzazione fornirà standard comuni, invece di frammentazione normativa che porterebbe solo incertezza e complessità, anche per le imprese italiane. Crediamo in questo sistema che garantirebbe equità per le imprese in tutta l’Ue e consentirebbe alle stesse di operare in un contesto uniforme e in un quadro normativo semplificato. Visto il ruolo dell’Italia in questi negoziati, chiediamo al governo italiano di favorire il progresso dei lavori e chiediamo un incontro per esporre la nostra posizione”, concludono. Il documento ha raggiunto oltre 50 adesioni.  Tra i firmatari Mauro Fontana, presidente Unione Italiana Olio di Palma Sostenibile. “Noi ci siamo aggregati e stiamo sponsorizzando questo documento in cui chiediamo al governo italiano di sostenere questa direttiva perché, a nostro avviso, è importante dare un segnale di attenzione a tutti questi aspetti della sostenibilità, in particolare quelli etico-sociali”, commenta Fontana all’Adnkronos ricordando che la direttiva “andrà in discussione ancora domani a Bruxelles” dopo che in precedenza “non era stata raggiunta l’intesa perché c’erano alcune Nazioni che erano scettiche e si opponevano alla firma finale di questo documento”. “E’ chiaro che c’è dietro un movimento di sensibilità che sta crescendo perché la prima versione era stata firmata il 7 marzo e da allora diverse aziende e diverse Ong si sono allineate e hanno firmato il documento. Riteniamo pertanto importante che anche il governo italiano sostenga questo passo avanti nella gestione della filiera dal punto di vista etico-sociale”, aggiunge. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Terremoto a Fukushima, scossa di magnitudo 5.8: nessuna allerta tsunami

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(Adnkronos) – Una scossa di terremoto di magnitudo 5.8 della scala Richter è stata registrata a Fukushima, nel Giappone orientale. Lo rende noto l'Agenzia meteorologica giapponese spiegando che l'epicentro del terremoto è stato al largo della costa della prefettura di Fukushima, dove sono state registrate forti scosse. Non è stata emessa l'allerta tsunami. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

TikTok e la grana americana: ecco tutti gli scenari

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(Adnkronos) – I parlamentari americani hanno dichiarato guerra a TikTok, la piattaforma video di proprietà cinese che ha più di 170 milioni di utenti negli Stati Uniti. La Camera dei rappresentanti ha votato una proposta di legge che costringe la società che la controlla, ByteDance, a cedere TikTok a un proprietario non cinese, pena il bando dagli smartphone americani. Al di là dei balletti e delle sfide social, gli esperti di sicurezza nazionale considerano l’App uno strumento di propaganda di Pechino nonché un “aspirapolvere” di dati, preferenze, abitudini, da usare come arma di intelligence.  Il rapporto tra la politica a stelle e strisce e l’App più popolare tra i giovani è complicato: già Donald Trump nel 2020 aveva provato a strapparla dalle mani cinesi per affidarla a qualche colosso tecnologico americano, senza riuscirci. Nel frattempo ha cambiato idea e si oppone alla legge, considerandola un favore a Facebook, il social che lo ha sospeso per due anni a causa dell’insurrezione del 6 gennaio 2021. Joe Biden aveva mantenuto una linea dura, vietando ai dipendenti federali di scaricarla sui telefoni di lavoro, ma senza arrivare al bando totale.  Nell’immobilismo dell’esecutivo, è stato un fronte bipartisan di deputati a premere il bottone “nucleare”. Mancano ancora il Senato (e i leader democratici non sembrano aver fretta di calendarizzare un voto) e la firma di Biden, ma è sicuro che la legge sarebbe poi impugnata da ByteDance, e la sua esecutività potrebbe essere sospesa. Alla fine di un lungo iter, potrebbe essere bocciata dalla Corte Suprema perché viola il principio costituzionale della libertà di espressione, o almeno questo credono i parlamentari che hanno votato contro. 
Ma cosa può succedere ora? Analizziamo gli scenari possibili.  Il primo vede la legge come una mossa politica che non andrà da nessuna parte. Va ricordato che ByteDance da mesi lavora al cosiddetto 'Project Texas', una soluzione per mantenere il controllo della piattaforma, portando però server e dati dei cittadini americani (al momento sparsi per il mondo, soprattutto a Singapore) nello stato Usa. Dando la possibilità alle autorità locali di 'leggere' gli algoritmi che decidono quali video vengono mostrati agli utenti, così da rassicurarle sul rischio di propaganda. Per i deputati non è abbastanza, e da qui nasce la proposta di legge appena votata.  
Il problema, però è proprio negli algoritmi: come scrive il New York Times, TikTok non li possiede. Sono della controllante ByteDance, che ha una squadra di ingegneri che assembla il codice sorgente in gran segreto tra Pechino, Singapore e la California. E la Cina ha da poco varato un regolamento che impone, tra le altre cose, il placet del governo sulle cessioni di algoritmi agli 'outsider'. Vendere TikTok senza gli algoritmi, insomma, sarebbe come vendere una Ferrari senza il motore. Una Ferrari che peraltro perde soldi: nonostante il successo e i ricavi in crescita costante, secondo il sito 'The Information' TikTok avrebbe registrato un rosso di 7 miliardi nel 2023.  
TikTok venduta a una cordata a guida americana
 Anche per queste ragioni, dalla proposta di Trump in poi, non è stato facile trovare un investitore intenzionato a comprare la società alle condizioni dettate dai due governi (americano e cinese). Oggi si è fatto avanti l’ex segretario al Tesoro repubblicano, Steven Mnuchin, che ha annunciato di aver costituito una cordata capeggiata dal suo fondo Liberty Strategic Capital. Questo secondo scenario, la vendita che va in porto, è considerato da qualcuno un colpo da maestro. TikTok, che non è quotata, ha una valutazione di circa 200 miliardi di dollari, considerata bassa rispetto alle rivali Meta (1.300 miliardi) e Alphabet (1.800). Alcuni analisti calcolano che YouTube da sola varrebbe più di trecento miliardi se scorporata da Google. La valutazione 'frenata' dipenderebbe proprio dall’incertezza geopolitica che la contraddistingue. Una volta venduta ad azionisti non cinesi, potrebbe valere 7-800 miliardi. Almeno questa è l’opinione di Scott Galloway, professore di economia alla New York University ed esperto di marchi tecnologici.  Per Galloway – che ha parlato al festival South by Southwest in Texas – con una mossa sola “si creerebbe valore per gli azionisti internazionali, gli utenti non perderebbero la loro amata App, e noi eviteremmo di creare un esercito di ragazzini indottrinati dal Partito Comunista Cinese. Che avrebbe poca possibilità di ritorsione, visto che le Big Tech americane non hanno mercato da quelle parti. Win-win-win". In effetti Amazon, Google e Facebook di fatto non operano in Cina, e Apple è da poco stata superata nelle vendite di telefoni dai produttori locali, dopo che Xi Jinping ha vietato ai dipendenti pubblici di usare gli iPhone come vendetta per le sanzioni sui semiconduttori. Insomma, le armi cinesi in questo caso sarebbero spuntate.  
TikTok vietata e cancellata da 170 milioni di telefoni
 Il terzo scenario, il divieto totale, sembra il meno plausibile. L’anno scorso la segretaria al Commercio Gina Raimondo ha detto a Bloomberg che una mossa simile farebbe “perdere il voto di tutti gli under 35, per sempre”, un suicidio a pochi mesi dalle elezioni. Non a caso il ticket Biden-Harris è stato costretto a ingoiare il rospo cinese e ad aprire un account elettorale su TikTok, in occasione del rito laico e patriottico del SuperBowl, facendo infuriare buona parte degli apparati di sicurezza nazionale. Della serie: ti odio ma non posso fare a meno di te per raggiungere un certo elettorato. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Fedez il 2 aprile a ‘Belve’ per ‘dire ciò che serve’

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(Adnkronos) – Per gli appassionati della vicenda Ferragnez, che tiene banco da mesi tra allontanamenti sentimentali, beneficenze con contorni da chiarire e battaglie legali, c'è ora la data da segnare sul calendario: il 2 aprile infatti, dopo l'intervista di Chiara Ferragni da Fazio dello scorso 3 marzo, toccherà al rapper milanese Fedez, al secolo Federico Leonardo Lucia, dire la sua, ospite di Francesca Fagnani nel suo show 'Belve', che torna in onda il 2 aprile per la prima puntata della nuova serie, su Rai 2. Secondo quanto apprende l'AdnKronos, quel martedì sera il rapper andrà in video per rispondere alle domande della Fagnani ("senza fare scena muta su nulla"), mentre la registrazione del programma sarebbe già prevista per il 27 marzo.  Sarà un'intervista vera e senza filtri, con il rapper pronto a dire "quello di cui ci sarà bisogno". A partire dal caso del pandoro, al centro delle polemiche per la beneficenza della moglie, anche se la vicenda non lo riguarda direttamente, ma da cui Fedez si è sentito toccato. Il 35enne milanese, da imprenditore, parlerà poi sicuramente anche dei progetti che gli stanno a cuore, come quello relativo alla salute mentale. Di certo poi verrà toccato il tema della relazione con Chiara, da tempo in crisi. Sarà anche questo un modo per fare chiarezza, evitando però di spettacolarizzare la storia, soprattutto perché ci sono di mezzo i figli. Di certo, viene assicurato, l'obiettivo dell'intervista è di evitare di restare sulla difensiva, come – si fa notare – fatto da Chiara Ferragni sul Nove. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Saman Abbas, il 26 marzo a Novellara i funerali della 18enne pakistana uccisa dai familiari

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(Adnkronos) – A distanza di quasi tre anni dalla sua morte, martedì 26 marzo saranno celebrati i funerali di Saman Abbas, la 18enne pakistana scomparsa la notte tra il 30 aprile e l'1 maggio 2021, uccisa dai familiari per essersi opposta a un matrimonio combinato. La cerimonia si terrà a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, dove la ragazza viveva. Il Comune di Novellara proclamerà il lutto cittadino per il giorno dei funerali. Nelle scuole verrà osservato un minuto di silenzio e le bandiere sugli edifici pubblici saranno esposte a mezz'asta. “Per rispettare la sua richiesta e soprattutto per tutelare il fratello Ali Heider la breve cerimonia, che avverrà nel cimitero di Novellara, sarà come già annunciato strettamente riservata”, spiega il sindaco Elena Carletti, aggiungendo che gli aspetti organizzativi saranno valutati la prossima settimana dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto Maria Rita Cocciufa.  “Sempre in quella sede – continua il sindaco Carletti – ragioneremo sulle modalità con cui, una volta concluso il funerale, permettere ai cittadini di Novellara e a tutti coloro che lo desiderano di portare il loro ultimo saluto a Saman”. “Saman, dunque, resterà per sempre a Novellara e nel cuore di tutti noi – aggiunge il sindaco Elena Carletti – Rimarrà per il profondo dolore che questa tragedia ha suscitato in tutti i novellaresi, perché Saman è nostra concittadina onoraria e perché riposerà per sempre in luogo del nostro cimitero che ci è particolarmente caro, tra l'area dedicata ai bambini e quella che accoglie Augusto Daolio”.  "Eravamo in attesa ci fosse l'ultimo saluto a Saman, che abbiamo conosciuto solo come vicenda giudiziaria dopo la sua morte- dice all'Adnkronos l'avvocato Barbara Iannuccelli, che nel processo per l'omicidio della 18enne pakistana ha rappresentato il fidanzato della vittima, Saqib Ayub – . Sarà un momento di grande raccoglimento per darle il saluto che merita e tutto l'affetto che forse in vita non ha mai avuto. Speriamo ci permettano di salutarla e metterle un fiore sulla tomba, considerata la volontà del fratello di una cerimonia riservata".   —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Fuga col figlio 12enne su scooter rubato, muore in scontro con auto

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(Adnkronos) – In fuga su uno scooter rubato col figlio 12enne, è morto a Nettuno in uno scontro con un'auto. In sella a uno scooter rubato, un uomo è fuggito alla vista della volante Anzio 1 senza fermarsi allo stop. L'uomo, un 48enne bulgaro, non ha potuto evitare l'impatto con una macchina che passava in quel momento in via Comastri, a Nettuno. I sanitari del 118 sul posto non hanno potuto che constatare il decesso dell'uomo, mentre il figlio è stato portato in ospedale. Illeso ma sotto shock l'uomo al volante della macchina. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)