(Adnkronos) – Sono passati 4 anni dal 9 marzo 2020 quando il presidente del Consiglio dell'epoca, Giuseppe Conte, annunciò all'Italia il lockdown contro l'emergenza Covid-19 arrivata nel Paese dalla Cina. "Le nostre abitudini vanno cambiate ora, dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa. Lo dobbiamo fare subito e ci riusciremo solo se ci adatteremo a queste norme più stringenti", avvertì l'ex premier. "Fu una decisione inevitabile e la misura, che si conosce dalla storia della Medicina, più efficace per bloccare la trasmissione delle infezioni di un virus respiratorio. Il lockdown è un caposaldo per l'Oms per evitare i contagi e la loro propagazione. Non si doveva discutere allora e tantomeno oggi la bontà dell'intervento, sarebbe davvero pretestuoso". Così all'Adnkronos Salute Massimo, professore emerito di Malattie infettive e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit). "Oggi gli strumenti sono diversi, non c'è solo la chiusura delle attività", continua Andreoni ma in caso di una nuova pandemia "il lockdown sarebbe una scelta giusta – chiarisce – finché non ci saranno altri interventi applicabili immediatamente per evitare i contagi. Quindi – conclude – sì anche in caso di un nuovo virus molto infettivo sarà una scelta giusta". "Il lockdown fu una decisione giusta per i primi due mesi del 2020. Non c'erano alternative ed eravamo il primo paese Ue ad affrontare la pandemia Covid-19, ma è stato esageratamente prolungato con una decisione politica mascherata da scelta scientifica del Cts. Si vestiva di scienza quello che invece decideva la politica, ricordiamoci la Dad, il coprifuoco, l'obbligo della mascherina all'aperto, la chiusura dei ristoranti. Misure che oggi ho difficoltà a comprendere". Così all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova. "Quando si decise per il lockdown non fui molto d'accordo – ricorda Bassetti – dopo di che ad un certo punto non c'erano alternative perché si doveva ridurre la circolazione delle persone e quindi anche del Sars-CoV-2. Quindi credo che a marzo 2020 fosse una misura che non si poteva non prendere e in Europa fu fatto in molti paesi. Ma è servito davvero a ridurre la mortalità da Covid? – si chiede l'infettivologo – I dati sono contrastanti, c'è una metanalisi del 2022 fatta da un gruppo di economisti che evidenzia come i suoi effetti non hanno ridotto i morti ma hanno avuto conseguenze sull'economia e sulla società. A distanza di 4 anni non abbiamo certezze dell'efficacia del lockdown". In conclusione, "il lockdown è stato esageratamente lungo e dopo due mesi il Paese andava riaperto, comprese le scuole e le attività commerciali, come fece la Francia", conclude Bassetti. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Renzo Bossi: “Mai avuto reddito di cittadinanza, querelo chi lo ha scritto”
(Adnkronos) – "Io non ho mai fatto alcuna richiesta per avere il reddito di cittadinanza e quindi non ho mai ricevuto un euro di sostegno, è una cosa che non mi riguarda, visto che lavoro da anni con le mie aziende". Renzo Bossi, figlio del fondatore della Lega Umberto Bossi, smentisce quanto apparso oggi su un quotidiano, dove il suo nome viene accostato a quello del fratello Riccardo, finito sotto inchiesta per una presunta truffa proprio relativa al reddito di cittadinanza che il primogenito di Bossi avrebbe indebitamente percepito per anni. Anche il figlio Renzo, come si legge su Repubblica, avrebbe usufruito del reddito. "Io – dice all'AdnKronos – non ho rapporti con mio fratello Riccardo da anni, e sono il primo a dire che la giustizia deve fare il suo corso, in caso di reati commessi da chiunque. Anche io nel 2012, ho iniziato un percorso giudiziario che poi è finito in nulla, con una assoluzione", dice ancora con il procedimento affrontato per le accuse di appropriazione indebita quando era in Consiglio regionale, in Lombardia. "Vorrei aggiungere però due considerazioni – dice ancora il figlio del fondatore della Lega – la prima è che ci troviamo di fronte a un articolo diffamatorio che, guarda caso, viene pubblicato alla vigilia di un voto importante come quello dell'Abruzzo, tirandomi dentro a una vicenda che non mi riguarda affatto, motivo per cui ho già dato mandato al mio legale di procedere per diffamazione nei confronti della testata e dei giornalisti che hanno scritto quelle falsità". "Inoltre – conclude – il reddito di cittadinanza è una misura che non ho mai condiviso, ma devo dire che averla tolta ha pure messo in difficoltà tanti Comuni che ora si trovano a fronteggiare situazioni di disagio di molti cittadini". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Ladri in casa del capitano dell’Atalanta Toloi, rubati gioielli e orologi
(Adnkronos) – Ladri in casa del capitano dell'Atalanta Rafael Toloi, a Bergamo. Il colpo, secondo quanto riferisce L'Eco di Bergamo, sarebbe stato compiuto nel pomeriggio della scorsa domenica, mentre il giocatore era impegnato nella partita Atalanta-Bologna al Gewiss Stadium. Nessuno della famiglia del difensore era in casa e i ladri hanno avuto tutto il tempo di fare razzia di gioielli e orologi di ingente valore. Al rientro, la famiglia ha trovato tutto sotto sopra. Sul posto è arrivata la polizia, con gli uomini della scientifica che hanno effettuato i rilievi, alla ricerca di eventuali impronte. Toloi è il quinto calciatore della Dea ad essere vittima dei ladri, dopo Boga, Muriel, Demiral e Scamacca. Ad agire sarebbe forse un gruppo specializzato nei furti in casa di giocatori di calcio. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Gp Arabia Saudita, la gara oggi in tv: orario, dove vederla
(Adnkronos) – Sabato 9 marzo Sarà Max Verstappen a partire in pole sul circuito di Gedda oggi, 9 marzo, al Gp di Arabia Saudita Gedda, seconda gara del Mondiale 2024 di Formula 1. Dietro al pilota olandese, la Ferrari di Charles Leclerc. Ecco gli orari e dove vedere la gara in tv e streaming, Il pilota olandese campione del mondo ha girato in 1'27''472 e precede la rossa del monegasco (+0''319). La Ferrari applaude anche il debuttente Oliver Bearman: il 18enne inglese, in pista al posto di Carlos Sainz operato d'appendicite, ha fatto segnare l'undicesimo tempo in 1'28"642, restano fuori dal Q3 per 36 millesimi. Oggi nel Gp partirà quindi dalla sesta file e dall'undicesimo posto. In seconda fila scatteranno la Red Bull del messicano Sergio Perez (+0''335) e la Aston Martin dello spagnolo Fernando Alonso (+0''374), quarto in griglia. Quinto e sesto tempo in terza fila per le McLaren di Oscar Piastri (+0''617) e Lando Norris (+0''660). In quarta fila, al settimo e ottavo posto, le Mercedes di George Russell (+0''844) e Lewis Hamilton (+0''988). Completano la top ten, in quinta fila, la RB di Yuki Tsunoda (+1''075) e la Aston Martin di Lance Stroll (+1''100). Dopo le prove libere e le qualifiche, sarà possibile vedere anche la gara in diretta tv e in streaming: l'appuntamento è per le ore 18 su Sky Sport Uno, Sky Sport F1, Sky Sport 4K e in streaming su NOW. La gara sarà quindi trasmessa in differita su TV8 alle 21.00. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Indian Wells, Alcaraz batte Arnaldi e va al terzo turno
(Adnkronos) – Carlos Alcaraz, numero 2 del mondo, batte Matteo Arnaldi per 6-7 (5-7), 6-0, 6-1 nel secondo turno dell’Atp Masters 1000 di Indian Wells. Dopo il successo con l’azzurro, lo spagnolo affronterà il canadese Felix Augier-Aliassime nella marcia di avvicinamento allo scontro con Jannik Sinner. L’iberico e l’altoatesino sono destinati a sfidarsi in semifinale, in un match che potrebbe consentire a Sinner di effettuare il sorpasso in classifica. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Gaza, Guterres: “Hamas liberi ora ostaggi senza condizioni”
(Adnkronos) – ''Sono rimasto profondamente commosso dai racconti che ho sentito da un ostaggio liberato e dalle famiglie di altre persone rapite da Hamas. Ribadisco il mio forte appello per la liberazione incondizionata di tutti gli ostaggi. Ora''. Così il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres in un tweet. I miliziani di Hamas hanno intanto chiesto alla popolazione palestinese di marciare verso la Moschea di al-Aqsa durante il mese sacro di Ramadan, che prende il via domani. ''Non permettete al potere dell'occupazione di dettare legge sul campo'', ha dichiarato in un videomessaggio il portavoce di Hamas, Abu Obaida. L'appello è stato postato sull'account di Telegram delle Brigate al-Qassam, il braccio armato di Hamas. Israele ha posto alcune limitazioni di accesso alla moschea di al-Aqsa durante il Ramadan motivandole con ragioni di sicurezza. Il Canada ha annunciato la ripresa dei finanziamenti all'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di assistere i rifugiati palestinesi. Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo internazionale Ahmed Hussen durante una conferenza stampa. Il Canada, come altri donatori internazionali, avevano sospeso il loro sostegno all'Agenzia Onu dopo che alcuni suoi membri erano risultati coinvolti nell'attacco sferrato da Hamas contro Israele lo scorso 7 ottobre. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Irpef 2024, ecco come calcolare l’imposta lorda da quella netta
(Adnkronos) – Quando si parla di Irpef, a essere interessati sono quasi la totalità di coloro che producono reddito in Italia. L’imposta sul reddito delle persone fisiche, infatti, rappresenta una delle componenti fondamentali del Fisco italiano ed è un balzello diretto, personale e progressivo. Solitamente quando si calcola l’Irpef sul reddito prodotto, si ottiene l’Irpef lorda, ovvero l’imposta dovuta. Mentre quella che realmente si è tenuti a versare è l’Irpef netta. Come si calcola l’imposta netta partendo da quella lorda? Non si tratta di un calcolo difficile poiché per determinare l’imposta lorda i passaggi da fare sono piuttosto semplici. Per prima cosa si deve calcolare il reddito complessivo, ovvero la somma di tutti i redditi prodotti dal soggetto nell’anno di imposta. Al reddito complessivo si devono sottrarre gli eventuali oneri deducibili cui si ha diritto, per determinare l’imponibile fiscale a cui si applicano le aliquote Irpef per lo scaglione di reddito in cui si ricade. Per il 2024 le aliquote e gli scaglioni sono tre, ovvero: ● per redditi fino a 28.000 euro si applica l’aliquota del 23%; ● per redditi da 28.001 a 50.000 euro si applica l’aliquota del 35%; ● per i redditi che superano i 50.000 euro si applica l’aliquota del 43%. Una volta moltiplicato il reddito imponibile per le percentuali di Irpef che riguardano gli scaglioni in cui si ricade si ottiene l’Irpef lorda, ovvero l’imposta dovuta. Per calcolare l’Irpef netta da quella lorda non resta altro da fare che sottrarre le detrazioni di imposta spettanti per l’anno questione. Si tratta di tutti quegli oneri per cui spetta una detrazione dall’Irpef (una sottrazione dall’imposta dovuta) e sono, in linea generale: ● spese mediche; ● spese di istruzione; ● spese funebri; ● interessi passivi dei mutui; ● spese veterinarie; ● spese universitarie; ● spese di affitto; ● spese per l’intermediazione immobiliare. La lista delle detrazioni è molto lunga, ma basti dire che su questi oneri appena elencati (e su molti altri) spetta una detrazione al 19%. Ci sono, poi, delle detrazioni che riconoscono anche una percentuale maggiore, come quelle per le ristrutturazioni edilizie. Una volta sottratte tutte le detrazioni spettanti dall’imposta lorda si ottiene l’Irpef netta, ovvero l’imposta che si deve realmente versare per quell’anno di imposta. —facilitaliawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Accertamento fiscale, cosa fare e come difendersi
(Adnkronos) – Quando si deve affrontare un accertamento fiscale è importante avere una chiara comprensione del processo e sapere come difendersi efficacemente. Un accertamento fiscale si verifica quando le autorità fiscali esaminano la dichiarazione dei redditi, ma non solo, del contribuente e stabiliscono che ci sono discrepanze o potenziali errori. Ciò potrebbe comportare il pagamento di ulteriori imposte, sanzioni e interessi. Per difendersi da un accertamento fiscale, il primo passo consiste nell'esaminare attentamente l'avviso ricevuto dalle autorità fiscali. L'avviso fornirà i dettagli dell'accertamento, comprese le questioni specifiche individuate e la scadenza per rispondere. È fondamentale rispettare questa scadenza e agire immediatamente. Dopo aver esaminato l'avviso, è necessario raccogliere tutti i documenti e le registrazioni pertinenti a sostegno della propria posizione. Si tratta di ricevute, fatture, estratti conto bancari e qualsiasi altra documentazione che possa verificare il reddito e le detrazioni usufruite. È importante organizzare questi documenti in modo chiaro e coerente per presentare un caso solido. Se non si è sicuri di quali documenti siano necessari o di come organizzarli, si consiglia di rivolgersi a un professionista fiscale. Dopo aver raccolto i documenti, è tempo di analizzare attentamente le questioni sollevate nell'avviso di accertamento fiscale per individuare eventuali errori o malintesi che possono aver portato alla segnalazione. Se ritenete che l'accertamento sia errato o ingiusto, preparate una risposta scritta per spiegare la vostra posizione. Articolate chiaramente le vostre argomentazioni e fornite prove a sostegno di ogni punto. Siate concisi e concentratevi sulle questioni specifiche sollevate nell'avviso. Nel redigere la risposta, è importante mantenere un tono professionale e rispettoso, attenetevi invece ai fatti e presentate un'argomentazione logica basata sulle leggi e sui regolamenti fiscali pertinenti. Se non siete sicuri di come comunicare efficacemente la vostra posizione, prendete in considerazione l'idea di rivolgervi a un avvocato o a un commercialista esperto nella risoluzione delle controversie fiscali. Una volta preparata la risposta, presentatela alle autorità fiscali entro i termini stabiliti. Conservate le copie di tutte le comunicazioni con le autorità fiscali per i vostri archivi. È inoltre consigliabile inviare la risposta tramite posta certificata o un altro metodo tracciabile per assicurarsi che venga ricevuta entro la scadenza. Dopo aver inviato la risposta, preparatevi a ricevere ulteriori comunicazioni dalle autorità fiscali. Esse potrebbero richiedere ulteriori informazioni o chiarimenti su alcuni punti sollevati nella vostra risposta. Rispondete prontamente e fornite tempestivamente tutte le informazioni richieste. Se necessario, consultate il vostro fiscalista di fiducia per assicurarvi di continuare a soddisfare le richieste delle autorità fiscali. —facilitaliawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Pioggia, neve e burrasca: il maltempo non si ferma, le previsioni meteo di oggi
(Adnkronos) – Pioggia, forte vento e tanta neve sulle Alpi nel terzo weekend di maltempo che sta flagellando l'Italia. E all'orizzonte, spiegano gli esperti nelle previsioni meteo di oggi 9 marzo 2024, non è prevista una tregua: attesi infatti mareggiate, burrasca e temporali che interesseranno gran parte del territorio. Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma quindi che siamo arrivati al terzo fine settimana di fila guastato dal maltempo: il weekend 24-25 febbraio ha visto tanta pioggia ovunque, soprattutto al Nord-Est e in Calabria; il successivo fine settimana 2-3 marzo è stato caratterizzato dalle famose nevicate record del Nord-Ovest e, anche tra questo sabato e questa seconda domenica di marzo, ci saranno ben 2 perturbazioni sull’Italia. Il primo fronte perturbato è già quasi passato sul Nord-Ovest e spinge velocemente le piogge verso levante; nel corso delle prossime ore sono previste intense precipitazioni al Nord-Est e sulle regioni centrali; la neve cadrà abbondante sulle Alpi centro-orientali con accumuli fino a 30-40 cm oltre gli 800 metri, mentre sugli Appennini i fiocchi si vedranno solo sopra i 1400-1600 metri. Ma attenzione, già dal pomeriggio si avvicinerà una seconda perturbazione e riporterà neve forte sulle Alpi occidentali, anche intensa entro la serata: sono attesi fino a 30 cm dopo cena, entro la mezzanotte. Ma sarà soprattutto domenica 10 marzo il giorno del maltempo: l’arrivo del secondo fronte perturbato, più intenso del primo, causerà nevicate ancora più forti sull’arco alpino (da ovest verso est avremo quasi ovunque fino a 40-50 cm di neve fresca in 24 ore) con un altro accumulo record di 100-120 cm sul Piemonte settentrionale. Una situazione decisamente pericolosa. Dopo la tempesta bianca dello scorso 2-3 marzo ecco che, di nuovo, arriverà più di un metro di neve fresca sul Piemonte settentrionale, sulla Valle d’Aosta orientale; nevicherà forte su tutta la catena alpina. Non ci sarà solo la neve in questa domenica difficile: sono previste piogge molto forti in Liguria, poi verso il Centro tirrenico e fino alla Campania. Oltre a questo, avremo un’intensa sciroccata sui nostri mari, più violenta sul Mar Adriatico ed al Sud: le onde raggiungeranno i 4 metri sullo Ionio, sul Tirreno meridionale e sull’Adriatico centro-meridionale. Una burrasca di Scirocco che interesserà gran parte d’Italia. Vento, neve, locali mareggiate, temporali, piogge intense: questo è il menù di domenica 10 marzo. Quando finirà tutto questo maltempo? Anche lunedì sarà molto instabile con rovesci specie al Centro e al Sud peninsulare. Martedì potrebbe però essere l’ultima giornata grigia e piovosa. La speranza, infatti, è riposta nel 13 marzo: potrebbe essere il primo giorno di una lunga serie primaverile con prevalenza di sole, qualche veloce scroscio tipico del periodo, ma tutto sommato con l’ottimismo della nuova stagione, i fiori che sbocciano e il cielo azzurro dopo un lungo periodo imbronciato e grigio. Torna l’alta pressione e le temperature potrebbero tornare a superare i 20 gradi su buona parte dell’Italia. Sabato 9. Al nord: precipitazioni verso est e tregua pomeridiana; neve a 700-900 metri. Al centro: rovesci sparsi specie al mattino, neve sui 1400 metri. Al sud: maltempo con piogge e rovesci sul settore peninsulare. Domenica 10. Al nord: maltempo con tanta neve sulle Alpi; ventoso. Al centro: maltempo con rovesci sparsi; ventoso. Al sud: asciutto, peggiora in Campania in tarda serata. Lunedì 11. Al nord: variabile, qualche rovescio specie sul Nord-Est. Al centro: piogge e rovesci anche diffusi ed intensi sul versante tirrenico. Al sud: piogge e rovesci sparsi. Tendenza: martedì a tratti piovoso poi torna l’alta pressione da mercoledì 13 marzo. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Sequestrati, picchiati e torturati dopo un litigio: orrore a Benevento
(Adnkronos) –
Sequestrati per diverse ore all’interno di un'abitazione, picchiati e torturati, anche con l'uso di armi. Orrore in provincia di Benevento per quanto accaduto a tre giovani residenti a San Leucio del Sannio, uno dei quali minore di diciotto anni. Ritenuti responsabili quattro uomini residenti a Benevento, arrestati oggi al termine di un'indagine coordinata dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, dai militari della compagnia dei carabinieri di Benevento e della stazione dei carabinieri di San Leucio del Sannio. Uno è finito in carcere e gli altri tre sono stati sottoposti agli arresti domiciliari con controllo mediante braccialetto elettronico, tutti gravemente accusati di tortura, sequestro di persona e rapina commessi nei confronti dei tre giovani. L’indagine ha preso le mosse dal controllo di un’auto a San Leucio del Sannio, da parte di una pattuglia di militari della locale stazione dei carabinieri, avvenuto in tarda notte nel mese di dicembre 2023; a bordo del veicolo, i carabinieri hanno trovato tre uomini, un cinquantaduenne, un ventiduenne e, nel retro dell’abitacolo, un ventenne, con segni di violenza sul volto; non credendo alla versione resa dai fermati sulla causa di tali lesioni, i carabinieri hanno approfondito gli accertamenti e scoperto che il ragazzo era stato percosso proprio dai due uomini presenti a bordo del veicolo, all’interno di un’abitazione a Benevento dove ancora si trovavano due suoi amici, di cui uno minorenne, controllati da altri due individui, padre e figlio, che gli impedivano di uscire. Nel corso delle ulteriori indagini, svolte con il supporto del Nucleo operativo radiomobile della compagnia dei carabinieri di Benevento, sono state ascoltate le vittime e diverse persone informate sui fatti, analizzate immagini di videosorveglianza e documentazione bancaria ed acquisiti dati di traffico telefonico. Secondo la ricostruzione della procura, i tre giovani si erano recati in un’abitazione a Benevento in Rione Libertà per risolvere pacificamente un litigio accaduto alcuni giorni prima con dei coetanei, ma erano stati sequestrati per diverse ore all’interno dell’abitazione, percossi e torturati, anche con l'uso di armi tra cui coltelli ed un manganello. Due dei giovani, secondo quanto riferiscono gli inquirenti in una nota, sono stati percossi ripetutamente con calci alla testa, con le sedie e il manganello, colpiti con il coltello e sottoposti ad ulteriori angherie: costretti a pulire il loro sangue. Uno dei giovani, secondo la ricostruzione della procura, ha perso anche conoscenza ma non appena si riprendeva gli veniva ordinato di muoversi carponi sul pavimento e di emettere i versi di un cane mentre continuava ad essere preso a calci fino a provocargli una defecazione spontanea, costringendolo poi a stare sul balcone per il cattivo odore che emanava. Da qui la contestazione del reato di tortura, aggravato dalle lesioni oltre che dei reati di sequestro di persona e rapina. Alle tre vittime, sottolinea la procura, è stato inoltre tolto il cellulare, somme di denaro contante e l’auto con la quale erano arrivate in Benevento. Tale auto, in particolare, era stata utilizzata dai sequestratori per trasportare le vittime a sportelli bancari automatici e costringerle ad effettuare prelievi da conti correnti; proprio un prelievo di denaro era stato effettuato da una delle vittime, percossa e minacciata a San Giorgio del Sannio appena pochi minuti prima rispetto al casuale intervento della pattuglia dei militari della locale Stazione Carabinieri che ha sottoposto a controllo il veicolo. Il gip, condividendo la richiesta della procura, ha emesso le misure cautelari oggi eseguite, applicando la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo, che abita all’interno dell’appartamento dove sono avvenute le torture, già gravato da precedenti, a differenza degli altri tre, sottoposti agli arresti domiciliari con dispositivi elettronici di controllo. In occasione dell’esecuzione, uno dei destinatari delle misure, è stato anche arrestato in flagranza per detenzione di diverse sostanze stupefacenti. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Droga, pistole e un mitragliatore: blitz e sequestri a Scampia
(Adnkronos) – Un mitragliatore, pistole e oltre 17 chili di droga. E' il bilancio dei sequestri eseguiti dai carabinieri del comando provinciale di Napoli a Scampia. Dopo i recenti controlli nell’area a nord del capoluogo partenopeo, a colpire il segno sono i militari del nucleo operativo di Napoli Stella. Il blitz è scattato nell’Oasi del buon pastore, nome evocativo di un rione popolare che costeggia via Ghisleri. Un luogo dove i carabinieri hanno eseguito perquisizioni in diversi appartamenti. Il bottino in un’area comune nel lotto R: 165 panetti di hashish per oltre 17 chili di droga e quattro pistole clandestine perfettamente funzionanti. Tutte con matricola abrasa e proiettili nel serbatoio. E ancora un mitragliatore calibro 223 dell’elvetica Sig Sauer e oltre 50 cartucce di vario calibro. Le armi, fanno sapere i carabinieri, saranno sottoposte ad accertamenti dattiloscopici e balistici per verificare se siano state utilizzate in fatti di sangue. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Attacco Houthi su larga scala, Usa abbattono 15 droni
(Adnkronos) – Nelle prime ore di oggi, ''tra le 4 e le 6 e 30 (ora di Sana'a), i terroristi Houthi sostenuti dall'Iran hanno condotto un attacco su larga scala con veicoli aerei senza pilota (droni) nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden''. Ritenendo che i droni ''rappresentavano una minaccia imminente per le navi mercantili, la Marina americana e le navi della coalizione nella regione'' hanno risposto e ''abbattuto 15 droni''. Si tratta di azioni che ''sono intraprese per proteggere la libertà di navigazione e rendere le acque internazionali più sicure e protette'', spiega in un tweet il Comando centrale Usa (Centcom). I militari americani hanno inoltre condotto un raid di ''autodifesa'' contro i miliziani Houthi in Yemen. Secondo quanto riferito dal Centcom, sono stati colpiti due missili anti nave lanciati dai ribelli yemeniti. I fatti, si precisa in un tweet, risalgono a ieri mattina. Gli Houthi, prosegue il post, hanno anche mirato alla nave MV Propel Fortune battente bandiera delle Filippine nel Golfo di Aden ieri pomeriggio. I missili non hanno raggiunto l'obiettivo e non sono stati segnalati né danni, né feriti, prosegue il comunicato. Intanto, per la prima volta dall'inizio degli attacchi sferrati dai miliziani yemeniti contro navi mercantili nel Mar Rosso ''in solidarietà con i palestinesi di Gaza", il 6 marzo scorso sono state annunciate tre vittime. Si tratta di tre membri dell'equipaggio del mercantile True Confidence morti in un attacco missilistico sferrato nel Golfo di Aden, al largo della costa meridionale dello Yemen. Il mercantile colpito batte bandiera delle Barbados ed è di proprietà della Liberia. Il governo di Manila ha precisato che due delle vittime sono marinai filippini. In una nota, il Dipartimento per i lavoratori migranti ha spiegato che altri due marinai filippini sono rimasti gravemente feriti. Secondo l'accusa mossa dai miliziani yemeniti, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna sono responsabili della militarizzazione del Mar Rosso. "Gli statunitensi e i britannici soffrono le ripercussioni della loro militarizzazione del Mar Rosso'', ha affermato il portavoce degli Houthi Abdusalam Salah. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
La richiesta dell’Ucraina agli alleati: “Fornitura illimitata di tutti i tipi di armi”
(Adnkronos) – Una fornitura di armi "illimitata e tempestiva" per consentire all'Ucraina di battere la Russia ed evitare che la guerra si espanda in tutta Europa. Questa la richiesta del ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, che ha lanciato un appello urgente agli alleati occidentali affinché forniscano a Kiev armi di ogni tipo senza restrizioni. "Siamo estremamente grati per quello che avete fatto per l'Ucraina. Ma la strategia di far arrivare gli aiuti all'Ucraina goccia a goccia non funziona più", ha detto Kuleba a Vilnius dopo un incontro con i ministri degli Esteri di Francia e delle Repubbliche baltiche. "Ciò che è necessario è una fornitura illimitata e tempestiva di tutti i tipi di armi e munizioni per garantire che l'Ucraina batta la Russia e che la guerra in Europa non si estenda. Dobbiamo accettare come una nuova realtà il fatto che l'era della pace in Europa è finita", ha aggiunto. I ministri degli Esteri di Estonia, Lettonia e Lituania hanno appoggiato le affermazioni di Kuleba. "Dobbiamo tracciare delle linee rosse per la Russia, non per noi stessi. Per evitare che la Russia vinca e per aprire finalmente la strada alla vittoria dell'Ucraina, non possiamo escludere alcuna forma di sostegno", ha affermato il lituano Gabrielius Landsbergis, ospite della conferenza. Anche il ministro della Difesa britannico Grant Shapps ha esortato le nazioni occidentali a copiare l'esempio della Gran Bretagna, aumentando il loro sostegno all'Ucraina. In un video pubblicato sui social media, si vede Shapps, in visita a Kiev, camminare davanti a un carro armato distrutto a Kiev mentre lancia un "campanello d'allarme" al mondo per assicurarsi che Vladimir Putin venga sconfitto. "Sono a Kiev per lanciare l'allarme al mondo democratico: dobbiamo assicurarci che l'Ucraina vinca questa guerra – ha affermato Shapps -. Il Regno Unito si è fatto avanti per fare più che mai, con il nostro più grande pacchetto di sostegno militare fino ad oggi. Ogni nazione deve ora fare lo stesso e garantire che la libertà trionfi sulla tirannia". Il segretario alla Difesa ha incoraggiato gli alleati della Gran Bretagna a riflettere sui valori democratici, chiedendo: "Cosa accadrebbe se permettessimo che un paese democratico venisse preso da un dittatore?". Shapps ha incontrato giovedì il presidente Zelensky a Kiev, dove ha annunciato l'impegno della Gran Bretagna ad acquistare altri 10.000 droni per l'Ucraina, per un valore di 325 milioni di sterline. "Lo dico al Congresso, non dobbiamo arretrare davanti a Putin, la storia ci sta letteralmente guardando". Nel discorso sullo stato dell'Unione che la stampa americana ha definito infuocato, Joe Biden è tornato intanto ad esortare i repubblicani a smettere di bloccare l'approvazione degli aiuti militari di cui l'Ucraina ha sempre più disperato bisogno. "Se gli Stati Uniti si ritirano, metteranno a rischio l'Ucraina, l'Europa sarà a rischio, il mondo libero sarà a rischio", ha ammonito ancora il presidente americano che poi si è rivolto direttamente a Vladimir Putin: "il mio messaggio al presidente Putin, che conosco da molto tempo, è semplice: non arretreremo, non ci piegheremo". Nell'insistere sulla necessità che i repubblicani approvino i 60 miliardi di dollari per Kiev, bloccati per obbedire ai diktat di Donald Trump, Biden ha paragonato l'attuale situazione a quella della Seconda Guerra Mondiale, ribadendo che "la storia sta guardando" alle decisioni di Washington di fronte "al caos seminato" da Putin, avvisando che il presidente russo non intende fermarsi all'Ucraina. "Oltreoceano, Putin è in marcia, invadendo l'Ucraina e seminando il caos in tutta l'Europa e oltre – ha prospettato Biden -, se qualcuno in questa aula pensa che Putin si fermerà all'Ucraina, vi assicuro che non lo farà. Però l'Ucraina può fermare Putin se l'appoggiamo e le forniamo le armi di cui ha bisogno per difendersi". Nel paragonare la situazione attuale con quella della Seconda Guerra Mondiale, Biden è stato però attento a sottolineare che non sta chiedendo un coinvolgimento militare diretto ed ha promesso "che non saranno inviati soldati americani". Ma ha ricordato il discorso con cui, nel gennaio del 1941, il presidente Frankiin Roosevelt chiese di abbandonare la politica isolazionista per intervenire perché "la libertà e la democrazia stavano sotto attacco nel mondo". Il presidente francese Emmanuel "Macron ha inviato un messaggio chiaro. Il nostro imperativo è contrastare le intenzioni imperialiste del regime di Putin, non fare la guerra alla Russia. Vladimir Putin sta cercando di stabilire un ordine internazionale basato sulla forza. Dobbiamo affermare che non possiamo escludere nulla, in modo che capisca che i Paesi europei non abbandoneranno l’Ucraina alla sua spinta espansionistica", ha intanto detto in un'intervista al Corriere della Sera il ministro francese per l'Europa, Jean-Noël Barrot, affermando ci aver constatato "alla Conferenza di Parigi lunedì scorso soprattutto l’accordo, l’unità e la determinazione riaffermata da tutti i 27 capi di Stato e di governo presenti a Parigi". "Con una volontà chiara: sostenere l’Ucraina facendo di più, meglio e in modo diverso – aggiunge -. Dobbiamo fare di tutto per impedire alla Russia di vincere questa guerra. E' il senso stesso del concetto di ambiguità strategica. Ambiguità strategica significa che non sveliamo al nostro avversario che cosa faremo, ma che cosa siamo pronti a fare. Come ha sottolineato il ministro degli Esteri Stéphane Séjourné, abbiamo effettivamente messo sul tavolo delle opzioni, come l’addestramento e lo sminamento". "Puntiamo a raggiungere al più presto un accordo sull’adeguamento dello Strumento europeo per la pace, in modo da poter effettuare acquisti congiunti e continuare a fornire le armi di cui l’Ucraina ha bisogno. Questa è l’urgenza – prosegue -. Più in generale, vogliamo avanzare su una strategia di difesa europea di lungo termine, basata sulle proposte presentate dalla Commissione europea". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Aiuti Ue a Gaza via mare da Cipro, l’annuncio di von der Leyen
(Adnkronos) – Un corridoio marittimo dalle coste della Repubblica di Cipro, "faro" dell’Ue nel Mediterraneo Orientale, per portare aiuti via mare nella Striscia di Gaza dove la situazione umanitaria, dopo oltre quattro mesi di guerra condotta dalle forze armate israeliane, è catastrofica. Le Nazioni Unite, riportano diversi media internazionali, hanno avvertito che un quarto della popolazione della Striscia, oltre mezzo milione di persone, è a un passo dalla fame; i pochi convogli umanitari che riescono a entrare vengono assaltati dalle persone nel tentativo di procurarsi cibo, medicine e altri mezzi di sussistenza che mancano. La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, fresca di nomina a Spitzenkandidatin al congresso del Ppe a Bucarest, è volata ieri a Larnaca, sulla costa orientale di Cipro, per incontrare il presidente Nikos Christodoulides e annunciare la prossima apertura di un corridoio umanitario marittimo, con base a Larnaca, per consegnare aiuti a Gaza nel tentativo di alleviare una situazione che si fa sempre più tragica per la popolazione civile. “La situazione umanitaria a Gaza è terribile – ha affermato von der Leyen – con famiglie palestinesi innocenti e bambini disperati. Oggi a Gaza stiamo fronteggiando una catastrofe umanitaria". "Quello che succede in Medio Oriente ci riguarda direttamente come europei – ha detto Christodoulides – la guerra al di là del mare non è una crisi regionale di impatto limitato: un contagio della crisi avrebbe conseguenze catastrofiche e abbiamo la responsabilità di agire". All’operazione, i cui dettagli pratici non sono del tutto chiari, partecipano la Commissione Europea, Grecia, Italia, Olanda, Cipro, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Usa, che mirano a consegnare "quantità aggiuntive di aiuti umanitari via mare" alla popolazione, secondo la dichiarazione congiunta diffusa ieri. La costa della Striscia è sabbiosa, e una nave non vi può approdare, perché rimarrebbe incagliata. Gaza non ha porti, eccettuato il porticciolo di Gaza City. Gli Usa hanno ventilato la costruzione di un porto temporaneo a Gaza, ma von der Leyen non ha dato dettagli, né ha previsto domande dalla stampa, limitandosi a delle dichiarazioni. Axios riporta che la World Central Kitchen, organizzazione fondata dallo chef José Andrés dedita alla preparazione di pasti da consegnare alle popolazioni vittime di catastrofi e citata espressamente da von der Leyen, sta lavorando con gli Emirati Arabi Uniti per consegnare pasti e generi alimentari a Gaza partendo da Larnaca usando piccole imbarcazioni e mezzi anfibi, in grado di approdare sulla costa nord di Gaza. La presidente ha annunciato da Cipro tempi strettissimi: “Siamo molto vicini all’apertura del corridoio, sabato o domenica. Sono molto lieta di vedere che un’operazione pilota viene lanciata già oggi: la partnership che è iniziata con la World Central Kitchen, che voglio ringraziare di tutto cuore per il loro instancabile e importante lavoro”. I portavoce della Commissione hanno continuato a rimandare alle autorità cipriote per dettagli, davanti alle numerose domande dei corrispondenti a Bruxelles che chiedevano quando il corridoio umanitario potrà cominciare a consentire la consegna di quantità significative di aiuti umanitari. La Commissione “è al fianco della popolazione civile in Palestina”, ha detto la portavoce Veerle Nuyts durante il briefing con la stampa a Bruxelles, senza dare obiettivi quantitativi. Il problema è “far arrivare gli aiuti alla popolazione palestinese”. Finora gli aiuti Ue vengono consegnati a Gaza sia attraverso le associazioni che lavorano in Palestina, sia tramite ponte aereo: sono stati effettuati oltre 40 voli, con atterraggio in Egitto e poi via terra attraverso il valico di Rafah. Per questa via sono arrivate nella Striscia circa 1.800 tonnellate di aiuti. “Ma le necessità sono enormi”, ha detto il portavoce Balasz Ujvari, anche perché il numero di camion che passano il valico è molto inferiore rispetto al periodo anteguerra. Per il presidente cipriota, il corridoio marittimo "unidirezionale" da Larnaca alle coste di Gaza mira ad essere "complementare ad altre rotte, che includono il valico di Rafah dall'Egitto e i lanci di aiuti per via aerea dalla Giordania". La Commissione Europea intende esplorare “ogni via possibile” per aumentare le consegne di aiuti a Gaza. “A quanto ne so, gli aiuti andranno direttamente a Gaza”, ha detto Balasz Ujvari, quindi non verranno sbarcati in Egitto, ma direttamente sulle coste della Striscia. Come l’operazione verrà attuata in pratica, se con piccoli natanti, mezzi anfibi o altro, non è stato chiarito dalla Commissione: “Naturalmente lavoriamo con organizzazioni partner e saranno coinvolte nelle operazioni”, ha detto Ujvari, rimandando alle autorità cipriote per dettagli. Per von der Leyen, il corridoio marittimo “può davvero fare la differenza per la situazione del popolo palestinese. Ma, in parallelo, i nostri sforzi per fornire assistenza ai palestinesi attraverso tutte le rotte possibili continueranno. Valuteremo tutte le opzioni, incluso il lancio degli aiuti dagli aerei, se i nostri partner umanitari sul terreno valuteranno che potrebbe funzionare”. La presidente ha colto l’occasione, a Larnaca, per ribadire che per l’Ue “la prospettiva continua a consistere nella soluzione a due Stati. Ciò richiede una pausa umanitaria immediata, che porti ad un cessate il fuoco sostenibile. E’ chiaro che non ci può essere alcuno spostamento forzato dei palestinesi e nessun blocco di Gaza. Ma è ugualmente chiaro che Gaza non può essere un porto sicuro per i terroristi. E che continueremo a chiedere il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas. L’Europa – ha concluso – continuerà ad aiutare a costruire la spinta per questo orizzonte politico”. Per la costruzione e la piena operatività di un porto temporaneo a Gaza come ipotizzato dagli Usa, con un molo galleggiante e una strada rialzata utilizzati per fornire aiuti umanitari cruciali, ci vorrà "almeno un mese o forse due" ha detto intanto ieri il segretario stampa del Pentagono, il maggiore generale Patrick Ryder. Ryder ha anche affermato che la costruzione richiederà probabilmente fino a 1.000 militari statunitensi per essere completata.
Come funzionerà? Secondo quanto riporta la Cnn, il corridoio marittimo sarà utilizzato da più nazioni, ma il molo galleggiante al largo della costa di Gaza sarà gestito dal governo degli Stati Uniti e sarà costruito dalle forze armate statunitensi, compreso il personale della Marina e dell'Esercito. Il molo consentirà alle navi di scaricare gli aiuti, che saranno poi trasportati attraverso una strada rialzata verso Gaza costruita anch'essa dall'esercito americano. Gli Stati Uniti – spiegano funzionari interpellati dalla Cnn – stanno ancora cercando di determinare chi potrà esserci dall'altra parte della strada rialzata per ricevere gli aiuti e distribuirli all'interno della Striscia.
Come è stato sviluppato? Secondo una fonte sentita dalla Cnn che ha "familiarità" con la pianificazione, il piano del porto temporaneo è stato sviluppato in parte da un'organizzazione chiamata Fogbow, che è un gruppo consultivo composto da ex militari, personale delle Nazioni Unite, Usaid e Cia. Intanto, nel suo discorso di giovedì, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha promesso che "nessun agente statunitense sarà sul terreno". E quando venerdì i giornalisti hanno insistito nel chiedere chi avrebbe garantito la sicurezza del porto, Biden ha detto che sarebbero stati gli israeliani. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Napoli-Torino 1-1, gol di Kvaratskhelia e Sanabria
(Adnkronos) –
Napoli e Torino pareggiano 1-1 nel match in calendario oggi come anticipo della 28esima giornata della Serie A. Gli azzurri passano in vantaggio al 61' con Kvaratskhelia, i granata replicano al 64 con Sanabria. Il Napoli sale a 44 punti ma perde la chance di avvicinarsi alla zona Champions League della classifica. Il Torino è a quota 38. Dopo una fase iniziale di studio, al 10' ci prova Politano con una bella accelerazione da destra, entra in area cerca l'assist per i compagni ma Buongiorno li anticipa e devia in angolo. Al 12' risponde il Torino con Bellanova che guadagna il fondo e mette in mezzo un pallone troppo alto per gli attaccanti granata e sul quale interviene Meret. Al quarto d'ora padroni di casa vicinissimi al vantaggio, break centrale di Politano, palla a Kvaratskhelia che si presenta davanti a Milinkovic-Savic e calcia: gran parata del serbo e palla in angolo. Al 23' chance per Osimhen ben imbeccato a centro area, ma il suo colpo di testa non è preciso. Al 28' opportunità per gli ospiti con Zapata che riconquista una palla al limite dell'area e calcia immediatamente: Meret si distende e devia in angolo. Al 41' punizione insidiosa di Rodriguez, palla deviata dalla barriera e che si spegne di poco sul fondo. Al 43' ancora un'occasione per Kvaratskhelia che taglia il campo e poi in tuffo colpisce di testa ma è bravo Milinkovic-Savic a deviare in angolo. Prima chance della ripresa per il Napoli con Politano che da destra si accentra e calcia con il sinistro, Milinkovic Savic para a terra. Al 13' bell'inserimento di Anguissa e conclusione al volo parata da Milinkovic-Savic. Al 16' gli azzurri sbloccano la partita. Uno-due tra Kvaratskhelia e Mario Rui, con il georgiano che va a segno in spaccata su assist del portoghese. La gioia del 'Maradona' dura però poco, al 19' infatti Sanabria, da poco entrato per Pellegri, trova il pari. L'attaccante paraguayano è bravo a risolvere una mischia in area e a battere Meret in rovesciata per l'1-1. Al 32' dagli sviluppi di un angolo, Osimhen raccoglie una palla vagante in area e calcia, Milinkovic-Savic in qualche modo devia in angolo. Al 41' Kvaratskhelia pericolosissimo dal limite, gran tiro e gran parata di Milinkovic Savic. Nel recupero Napoli ancora vicino al gol sempre con Kvaratskhelia il cui tiro cross finisce contro la traversa. L'assedio partenopeo negli ultimissimi minuti non dà i suoi frutti e il risultato non cambia fino al triplice fischio di Orsato. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Zelensky in Turchia, Erdogan: “Pronti a ospitare vertice Mosca-Kiev”
(Adnkronos) – La Turchia è pronta ad ospitare colloqui di pace tra Russia e Ucraina. Così il presidente turco Recep Tayyip Erdogan nel corso di una conferenza stampa congiunta con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Istanbul. "Siamo pronti ad ospitare un vertice al quale sia presente anche la Russia", ha dichiarato il presidente. Zelensky ha intanto firmato con Erdogan una serie di accordi commerciali e di difesa nel quadro della sua visita in Turchia. "Il dialogo tra Ucraina e Turchia è sempre sincero e fruttuoso. Oggi abbiamo raggiunto accordi su progetti congiunti di difesa tanto a livello di governi quanto di imprese", ha dichiarato Zelensky sui social, parlando di intese che puntano a "razionalizzare il commercio ed eliminare le barriere per le imprese". "Sono anche stati firmati vari documenti importanti a livello di Ministeri della Difesa", ha aggiunto. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
SuperEnalotto, numeri combinazione vincente oggi 8 marzo
(Adnkronos) – Nessun '6' né '5+1' nell'estrazione del Superenalotto di oggi, venerdì 8 marzo 2024. Centrati sette '5' che vincono ciascuno 18.504,25 euro. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 72.7 milioni di euro. La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto ad una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata. Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima: – con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro; – con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro; – con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro; – con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro; – con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro. E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni. Estratta la combinazione vincente del concorso di oggi del SuperEnalotto: 9, 16, 23, 50, 53, 79. Jolly: 55. SuperStar: 84. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Elezioni Basilicata, Chiorazzo non si ritira: vede Schlein e Conte ma resta stallo
(Adnkronos) – Il giro di incontri romani di oggi di Angelo Chiorazzo, prima con Elly Schlein e poi con Giuseppe Conte, a sera non ha ancora portato ad una soluzione per le regionali in Basilicata. L'imprenditore del Terzo settore nel pomeriggio, dopo indiscrezioni che davano per ritirata la sua candidatura, ha messo in chiaro che lui resta in campo. A quanto si riferisce, Chiorazzo avrebbe avanzato la proposta di un nome alternativo al suo, quello di Giampiero Maruggi, coordinatore del programma del movimento che sostiene l'imprenditore lucano, 'Basilicata casa comune'. Un nome che appare non troppo solido, tanto che c'è si sospetta sia stato fatto per essere messo da parte. Intanto a sera, dopo il confronto con Chiorazzo, sia dal Nazareno che dai 5 Stelle viene rimarcata la volontà di andare avanti per trovare una soluzione unitaria. E se Igor Baruffi e Davide Taruffi, responsabili Organizzazione e Enti locali dem, fanno sapere che "il confronto di queste ore per arrivare ad una soluzione unitaria in Basilicata è positivo", dai 5 Stelle si sottolinea che però "occorre però un ulteriore passaggio per giungere all'indicazione di una candidatura credibile e unitaria". Insomma, c'è ancora da lavorare. I 5 Stelle danno la loro disponibilità: "Il M5S continua a lavorare senza risparmio per un progetto condiviso e di ampio respiro in grado di far voltare pagina alla Basilicata". Ed ancora: "Siamo disponibili, così come dimostrato, a sederci per trovare insieme la soluzione che rappresenti il futuro migliore per questa regione". C'era chi sperava di chiudere questo confronto prima delle elezioni in Abruzzo. Ed è proprio alla sfida di domenica che Pd e M5S fanno riferimento."Le interlocuzioni intercorse tra le forze politiche e civiche, a partire da Basilicata Casa comune, confermano la consapevolezza di tutti che solo uniti si può battere la destra. È quanto stiamo facendo in Abruzzo ed è quanto dobbiamo fare anche in Basilicata", dicono i dem. E anche i 5 Stelle citano la competizione aperta in Abruzzo e quella vinta in Sardegna: "Il M5S si è confrontato con Angelo Chiorazzo, rappresentante di Basilicata Casa comune, confermando la vocazione unitaria che ha già dimostrato di poter creare premesse di cambiamento in Sardegna e in Abruzzo – dove il progetto politico interpretato da Alessandra Todde si è rivelato vincente e quello interpretato da Luciano D’Amico si sta rivelando fortemente competitivo". La strada per la Basilicata al momento resta dunque ancora in salita ma, a quanto si riferisce, resta forte la volontà di chiudere in tempi stretti. Magari prima del voto in Abruzzo. Tanto che, a quanto si appende, non si esclude un nuovo confronto domani mattina tra Chiorazzo e la segretaria pd, Elly Schlein, e il leader M5S, Giuseppe Conte. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Sinner batte Kokkinakis 6-3, 6-0: Jannik al terzo turno di Indian Wells
(Adnkronos) –
Jannik Sinner supera il secondo turno all'Atp Masters 1000 di Indian Wells 2024. L'azzurro, testa di serie numero 3 e terzo giocatore del ranking, batte l'australiano Thanasi Kokkinakis per 6-3, 6-0 in 1h22'. Sinner, che serve il 60% di prime palle, si concede 6 game di rodaggio. Salva una palla break nella prima porzione di match e poi decolla. L'azzurro non concede quasi nulla al servizio (oltre il 70% di punti con la seconda) e affonda regolarmente quando Kokkinakis deve ricorrere al secondo servizio. Dal 3-3 del primo set, il numero 3 del mondo inanella 9 game di fila, compresa una striscia di 11 punti a zero che chiude il primo set e indirizza il secondo. Il 22enne altoatesino arriva all'appuntamento in California dopo aver vinto tutti i match giocati nel 2024 e dopo i trionfi all'Australian Open e al torneo di Rotterdam. Sul cemento di Indian Wells, Sinner può andare all'assalto del secondo posto del ranking, occupato dallo spagnolo Carlos Alcaraz. Al terzo turno, il numero 3 del ranking attende il vincente del match tra il tedesco Jan Lennard Stock, testa di serie numero 25, e il croato Borna Coric.
Sinner-Kokkinakis 6-3, 6-0 – Game, set and match Sinner.
Sinner-Kokkinakis 6-3, 5-0 – Altro break e 5-0. La partita non ha più nulla da dire.
Sinner-Kokkinakis 6-3, 4-0 – Sinner gioca sul velluto, il traguardo è sempre più vicino.
Sinner-Kokkinakis 6-3, 3-0 – Kokkinakis non c'è più. Sinner mette a segno il secondo break: l'azzurro allunga con 11 punti di fila e spacca la partita con 6 game consecutivi.
Sinner-Kokkinakis 6-3, 2-0 – Il match ha cambiato volto. L'azzurro è totalmente padrone del campo.
Sinner-Kokkinakis 6-3, 1-0 – Sinner cambia marcia, alza il ritmo e si procura subito 2 palle break nel primo game del secondo set: missione compiuta, break e 1-0.
Sinner-Kokkinakis 6-3 – L'azzurro completa l'opera e chiude il primo set per 6-3 in 54'.
Sinner-Kokkinakis 5-3 – La svolta del set arriva nell'ottavo game. Kokkinakis cancella la prima palla break ma Sinner sfrutta la seconda chance e allunga sul 5-3.
Sinner-Kokkinakis 4-3 – Sinner, che viaggia sul 60% di prime, ha bisogno di un game da 8 punti per mantenere il servizio.
Sinner-Kokkinakis 3-3 – Kokkinakis incappa in un doppio fallo ma non paga dazio e pareggia i conti.
Sinner-Kokkinakis 3-2 – Primo momento di difficoltà per Sinner, costretto a fronteggiare una palla break. L'azzurro la cancella e conduce il quinto game in porto.
Sinner-Kokkinakis 2-2 – L'australiano continua a offrire un rendimento solido al servizio.
Sinner-Kokkinakis 2-1 – Sinner chiude il game a 15 senza correre alcun rischio.
Sinner-Kokkinakis 1-1 – Kokkinakis concede 2 punti nel primo turno di battuta e pareggia i conti.
Sinner-Kokkinakis 1-0 – L'azzurro debutta tenendo agevolmente il servizio. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Bagno di folla per Meloni a Pordenone, premier tra selfie e strette di mano
(Adnkronos) – "Presidente, può fare una dedica al libro?", "presidente, scattiamo una foto?". Bagno di folla per la premier Giorgia Meloni durante la visita alla Fiera Ortogiardino di Pordenone, dopo la firma del patto di coesione tra governo e regione Friuli Venezia Giulia che ha sbloccato circa 190 milioni per 17 interventi strategici da realizzare nel territorio. Tra selfie, strette di mano e parole di incitamento da parte dei suoi sostenitori, la presidente del Consiglio si fa largo a fatica all'interno dei padiglioni che ospitano il salone per la fiera della floricoltura e della vivaistica. La leader di Fdi si ferma a sfogliare un catalogo di caminetti ("ne vorrei uno per casa mia"). Prima, durante una pausa caffè fuori al Teatro Verdi, aveva scherzato sulla vasta offerta enologica della Regione: "Certo che venire in Friuli Venezia Giulia mentre faccio la quaresima di vino…". A chi la invita a tornare in vacanza nella regione, la presidente risponde che per lei "la parola vacanza è come l'unicorno: una cosa delle favole…". E a una bambina la leader di Fdi ricorda: "Devi sempre studiare". Nel giorno della festa della donna non potevano mancare le mimose, regalatele insieme a un mazzo di rose dal padrone di casa, il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani, fratello del ministro Luca Ciriani che insieme al collega Raffaele Fitto e al governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga 'scorta' Meloni tra gli stand. Molti visitatori della Fiera fermano la numero uno di Fratelli d'Italia per scattare una foto. Una ragazza, che si presenta come cantante pop, le lascia un bigliettino da visita: "Ti cercherò su internet", promette Meloni. E alla signora di una certa età poco avvezza agli smartphone che non riesce a premere il tasto della fotocamera per il selfie, Meloni dice sorridendo: "Damme qua, che faccio io". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)