Biden e le battute sull’età durante il suo discorso: “Sono in giro da un po’…”

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(Adnkronos) – Battute di Joe Biden sulla sua età nel discorso sullo Stato dell'Unione alla Camera dei Rappresentanti e davanti ai membri del Congresso. Un tema che diventerà probabilmente centrale nel corso della campagna per le elezioni. "So che potrebbe non sembrare, ma sono in giro da un po'", ha detto l'81enne presidente Usa, il più anziano ad aver mai ricoperto l'incarico. "Quando si arriva alla mia età certe cose diventano più chiare che mai. Conosco la storia americana. Ho visto più volte il contrasto tra le forze in competizione nella battaglia per l'anima della nostra nazione, tra coloro che vogliono riportare l'America al passato e coloro che vogliono portare l'America nel futuro", ha aggiunto. "Mi è stato detto che sono troppo vecchio. Da giovane o da vecchio, ho sempre saputo che cosa dura. Ho conosciuto la nostra stella polare, l'idea stessa degli americani, secondo cui siamo tutti creati uguali, meritiamo di essere trattati allo stesso modo per tutta la vita. Non siamo mai stati pienamente all'altezza di quell'idea. Non ce ne siamo nemmeno mai allontanati. E non la abbandonerò ora", ha scandito. "Sono fiducioso, lo sono davvero. Sono ottimista. Cari americani, la questione per la nostra nazione non è quanto siamo vecchi. Ma quanto sono vecchie le nostre idee. Non si può guidare l'America con idee vecchie", ha sottolineato Biden. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Biden e il discorso sullo Stato dell’Unione, una parola fa discutere

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(Adnkronos) – Una parola in particolare, nel discorso di Joe Biden sullo Stato dell'Unione, ha fatto scalpore. Il presidente degli Stati Uniti ha usato la parola "illegali" in un passaggio legato al tema dell'immigrazione. Il termine è stato notato da media e dai politici.  Le agenzie statunitensi di controllo dell’immigrazione hanno smesso di usare il termine “straniero illegale” nelle comunicazioni ufficiali poco dopo l’insediamento di Biden e la riforma introdotta dal presidente nel 2021 utilizza il termine “non cittadino”. Quando Biden ha pronunciato la parola "illegali", la deputata democratica Delia Ramirez ha pubblicato su X un post di dissenso: “Nessun essere umano è illegale”. Anche Nancy Pelosi, ex speaker della Camera, ha criticato il presidente. "Avrebbe dovuto dire 'privo di documenti'", ha detto Pelosi. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sciopero generale 8 marzo, dai treni a scuola e sanità: ecco chi si ferma

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(Adnkronos) – Treni, scuola, università, ricerca e non solo. Oggi, venerdì 9 marzo, in occasione della Giornata internazionale delle donne, è stato indetto uno sciopero generale. A incrociare le braccia saranno anche l'alta formazione artistica e musicale, settori privati, formazione professionale. Alla protesta aderiscono Flc CGIL, Slai Cobas, Adl Cobas, Cobas Usb, Cobas Sub, Osp Faisa Cisal, Usi Cit, Clap, Si Cobas, Cub Trasporti, Uitrasporti, Usi 1912 e Uiltec Uil.  Il Garante sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali ha giudicato "irregolari" le proclamazioni degli scioperi da parte di Slai Cobas, Usb, Cub, Adl Cobas, Usi 1912 e Usi Cit nel settore del trasporto passeggeri, aereo, ferroviario, marittimo e pubblico locale. Per questo, spiega ancora il Garante, potrà essere effettuato in quella data solo lo sciopero proclamato dallo Slai Cobas per il sindacato di Classe e non dalle altre sigle sindacali. Inoltre, prosegue la nota, la Commissione ha invitato i sindacati proclamanti ad escludere, limitatamente alla Regione Abruzzo, interessata dalle consultazioni elettorali del 10 marzo 2024, i settori: Regioni Autonomie Locali, Trasporto Pubblico locale, Igiene Ambientale, Telecomunicazioni, Elettricità, Energia e Petrolio, Gas-Acqua, Funerario, Ministeri, Trasporto Marittimo, Vigili del fuoco, Elicotteri e Carburanti. Dalla mezzanotte alle 21 di oggi, una sigla sindacale autonoma ha proclamato uno sciopero generale nazionale del personale del Gruppo FS, di Trenitalia e Trenitalia Tper. Durante lo sciopero sarà garantita l’effettuazione delle corse nazionali elencate nelle apposite tabelle dei treni da assicurare in caso di protesta sindacale, nonché dei treni regionali nelle fasce pendolari (6.00-9.00 e 18.00-21.00), consultabili nella sezione 'Treni garantiti in caso di sciopero' del sito di Trenitalia. L’agitazione sindacale può comportare modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione. Informazioni su collegamenti e servizi sono disponibili attraverso l’app Trenitalia, la sezione Infomobilità di trenitalia.com, il sito trenitaliatper.it, il numero verde gratuito 800 89 20 21, oltre che nelle biglietterie e i presidi di assistenza clienti nelle stazioni. La proclamazione dello sciopero nazionale del trasporto ferroviario potrà interessare anche il servizio ferroviario lombardo. Lo rende noto Trenord, sottolineando che "in analoghe circostanze, le ripercussioni sul servizio non sono state significative".  Nelle fasce orarie 6-9 e 18-21 saranno garantite le corse presenti nell’elenco disponibile al link www.trenord.it/trenigarantiti. Per quanto riguarda il collegamento aeroportuale, saranno previsti autobus sostitutivi, senza fermate intermedie, per eventuali corse non effettuate tra Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto -da Milano i bus partiranno da Via Paleocapa, 1- e tra Stabio e Malpensa Aeroporto. Eventuali cancellazioni di corse regionali, suburbane e del collegamento aeroportuale Malpensa Express saranno comunicate su sito e App Trenord. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Alexa da oggi risponderà agli insulti, l’iniziativa contro la violenza verbale

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(Adnkronos) – A partire da oggi, 8 marzo, Alexa risponderà agli insulti. E' l'iniziativa contro la violenza verbale, 'Alexa, di’ la tua!' promossa in occasione della Giornata internazionale della donna, insieme ad ActionAid, per sensibilizzare sull’impatto che il linguaggio, quando usato in maniera aggressiva, può avere sulla salute fisica e mentale delle persone.  Ogni giorno l'assitente virtuale, oltre a milioni di domande e richieste, riceve anche insulti. 'Sei un'idiota', 'Sei bruttissima', 'Fai schifo' sono solo alcuni di quelli rivolti ad Alexa nel 2023 in Italia. D'ora in avanti l'assistente virtuale non resterà più in silenzio, ma risponderà a tono, sottolineando come la violenza verbale sia in grado di lasciare un'impronta profonda sulla salute e nella vita sociale di chi ne è oggetto. Inoltre, gli utenti potranno ascoltare informazioni e approfondimenti legati a questo fenomeno, semplicemente pronunciando 'Alexa, di’ la tua'. I dati ActionAid rivelano che tra le donne che stanno affrontando il percorso di uscita dalla violenza, il 66,7% ha subito una violenza fisica, il 50,7% una minaccia, l’11,7% uno stupro o tentato stupro; a queste va aggiunto il 14,4% che ha subito altre tipologie di violenze sessuali quali ad esempio le molestie sessuali, molestie online, revenge porn, costrizioni ad attività sessuali umilianti e/o degradanti. Molto diffusa è la violenza psicologica che, essendo quasi sempre esercitata insieme ad almeno un’altra forma di violenza, riguarda quasi nove donne su 10. Quattro donne su 10 invece subiscono violenza economica. La ricerca – condotta da Ipsos per ActionAid su un campione rappresentativo di circa 800 ragazze e ragazzi tra i 14 e i 19 anni – ha fotografato le opinioni di adolescenti su cosa pensano sia violenza, come reagiscono e si difendono da essa e quanto influiscono stereotipi di genere e pregiudizi sul loro vissuto. Per sette giovani su dieci (69%) insultare una persona è violenza. Prendere in giro qualcuno è violento per il 67% delle e dei ragazze/i intervistate/i, soprattutto per le ragazze (71%). Molte le conseguenze alla violenza subita citate dai giovani: il primo danno citato dal 27% di loro, senza distinzione di genere, è il malessere psicologico, al secondo posto isolamento e depressione (21%) e al terzo posto disagio e vergogna (18%). "Parlare di violenza psicologica contro le donne e sensibilizzare sull’impatto che determina nelle loro vite è uno dei passi fondamentali per sradicare la diffusa cultura patriarcale che continua a produrre discriminazione e violenza di genere in Italia", spiega Katia Scannavini, vice segretaria generale di ActionAid Italia. “Essendo un interlocutore costantemente interpellato nelle case degli italiani, l’assistente vocale di Amazon vuole farsi parte attiva del cambiamento e, nella collaborazione con ActionAid, valorizzare la potenza della propria voce", aggiunge Giacomo Costantini, business development manager di Amazon Alexa. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Biden, il discorso sullo Stato dell’Unione: “Il mio messaggio per Putin: non mi inchino”

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(Adnkronos) – "La storia ci guarda, non mi inchinerò a Putin. Il mio messaggio per il presidente Putin è semplice: non ce ne andremo, non ci inchineremo. Io non mi inchinerò. Dobbiamo dare all'Ucraina gli aiuti che chiede". Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, tiene per circa 1h15' il discorso sullo Stato dell'Unione alla Camera dei Rappresentanti e davanti ai membri del Congresso rinnova l'appello a sbloccare il pacchetto da 60 miliardi con armi e aiuti per Kiev.  La politica estera è il primo tema che il presidente affronta nel suo discorso: Biden, tra attacchi ripetuti a Donald Trump, definito più volte "il mio predecessore" senza esplicito riferimento al nome, spazia a 360 gradi tra economia, diritti civili, politiche sociali. "La storia ci guardava 3 anni fa, quando un'insurrezione investì questi luoghi. Molti di voi erano qui in uno dei giorni più bui. Abbiamo visto tutti che a insorgere non erano patrioti, erano persone che volevano fermare il pacifico trasferimento di poteri e ribaltare la volontà popolare" dopo le elezioni 2022, dice ricordando "la più grande minaccia alla democrazia americana dai tempi della Guerra Civile. Ma hanno fallito, l'America ha resistito e la democrazia ha prevalso". "Non si può amare il proprio paese solo quando si vince", è l'affondo contro Trump.  
"Mandatemi una legge bipartisan sulla sicurezza", dice invocando la svolta che consenta alla Camera dei Rappresentanti, a maggioranza repubblicana, di superare lo stallo sugli aiuti all'Ucraina con una legge complessiva che comprenda anche il tema della sicurezza del confine con il Messico.  Biden esordisce ricordando il discorso pronunciato dal presidente Franklin Delano Roosevelt nel 1941. "Ora siamo noi che affrontiamo un momento senza precedenti nella storia e il mio scopo stasera è svegliare il Congresso, avvisare il popolo americano che neanche questo è un momento ordinario", dice Biden.  "Se qualcuno pensa che Putin si fermerà all'Ucraina, vi assicuro che non lo farà", aggiunge Biden tra gli applausi della Camera. "L'Ucraina può fermare Putin se noi siamo accanto all'Ucraina e forniamo le armi di cui ha bisogno. E' tutto ciò che l'Ucraina sta chiedendo: non chiedono soldati americani e infatti non ci sono soldati americani sul suolo ucraino e io sono determinato a proseguire in questa direzione. In questo momento gli aiuti ucraini sono bloccati da chi vuole rinunciare alla nostra leadership mondiale", dice ancora. "Non è passato molto tempo da quando un presidente repubblicano di nome Ronald Reagan tuonò: 'Mr. Gorbaciov, abbatti questo muro'", afferma ricordando l'intervento di Reagan a Berlino. "Ora, il mio predecessore, un ex presidente repubblicano, dice a Putin: 'Fai quello che diavolo vuoi'. Questa è una citazione. Un ex presidente lo ha effettivamente detto, inchinandosi davanti a un leader russo. Penso che sia scandaloso, pericoloso e inaccettabile", afferma chiamando ancora in causa Trump.  
Un passaggio contro Trump viene sottolineato dall'urlo "bugie" che parte dall'Aula. Secondo i media americani, a gridare è il deputato repubblicano Derrick Van Orden. Il discorso di Biden non è nemmeno a metà ma, secondo la Cnn, diversi repubblicani abbandonano la Camera senza ascoltare tutto l'intervento. "Questo non è degno di un presidente. È totalmente un discorso della campagna elettorale", dice il deputato Max Miller.  
"L'America è membro fondatore della Nato e abbiamo reso la Nato più forte che mai", dice ricordando l'ingresso della Finlandia e quello appena avvenuto della Svezia. "Dico al Congresso: dobbiamo opporci a Putin, la storia ci guarda. La storia ci guarda. Se gli Stati Uniti si defilano, l'Ucraina sarà a rischio. L'Europa sarà a rischio, il mondo libero sarà a rischio. Il mio messaggio per il presidente Putin è semplice: non ce ne andremo, non ci inchineremo. Io non mi inchinerò", ripete. "Quando l'America va al tappeto, ci rimettiamo in piedi. Continuiamo ad andare avanti. Questa è l'America, questo è il popolo americano. E' per merito vostro che l'America sta tornando e che il nostro futuro è luminoso. E' per merito vostro che stasera possiamo dire che lo Stati dell'Unione è forte e diventerà ancora più forte", dice Biden dopo il 'capitolo economico' del suo discorso, mentre dall'Aula si alza il coro 'altri 4 anni, altri 4 anni' con l'auspicio della rielezione a novembre.  Come anticipato, Biden annuncia il piano per la costruzione di un porto temporaneo a Gaza per agevolare l'arrivo di aiuti umanitari alla popolazione. "Darò istruzioni all'esercito americano di condurre una missione di emergenza per stabilire un porto provvisorio Mediterraneo, sulla costa di Gaza, che possa ricevere grandi spedizioni di cibo, acqua, medicine e ripari temporanei", dice il presidente evidenziando che "non ci saranno truppe americane sul terreno". "Un porto provvisorio consentirà un massiccio aumento della quantità di assistenza umanitaria che arriva a Gaza ogni giorno. Israele deve consentire più aiuti a Gaza e garantire che gli operatori umanitari non vengano colpiti dal fuoco incrociato", dice.  In chiusura, Biden tocca un tema che diventerà probabilmente centrale nel corso della campagna per le elezioni: l'età "So che potrebbe non sembrare, ma sono in giro da un po'", dice l'81enne presidente, il più anziano ad aver mai ricoperto l'incarico. "Quando si arriva alla mia età certe cose diventano più chiare che mai. Conosco la storia americana. Ho visto più volte il contrasto tra le forze in competizione nella battaglia per l'anima della nostra nazione, tra coloro che vogliono riportare l'America al passato e coloro che vogliono portare l'America nel futuro", aggiunge. "Mi è stato detto che sono troppo vecchio. Da giovane o da vecchio, ho sempre saputo che cosa dura. Ho conosciuto la nostra stella polare, l'idea stessa degli americani, secondo cui siamo tutti creati uguali, meritiamo di essere trattati allo stesso modo per tutta la vita. Non siamo mai stati pienamente all'altezza di quell'idea. Non ce ne siamo nemmeno mai allontanati. E non la abbandonerò ora", scandisce. "Sono fiducioso, lo sono davvero. Sono ottimista. Cari americani, la questione per la nostra nazione non è quanto siamo vecchi. Ma quanto sono vecchie le nostre idee. Non si può guidare l'America con idee vecchie".     —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ppe ‘incorona’ von der Leyen per secondo mandato a Commissione europea

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(Adnkronos) – Ursula von der Leyen ha ottenuto a Bucarest l’appoggio del suo partito, il Ppe, come ‘Spitzenkandidatin’, candidata di punta, per presiedere la Commissione europea anche nella prossima legislatura. Nella grande arena coperta della Romexpo, dove i giovani rumeni hanno seppellito il comunismo di Nicolae Ceausescu ballando sulle note degli Iron Maiden, dei Guns ’n’ Roses e di Sting, la presidente uscente, ormai una "celebrity" come l'ha definita Paolo Gentiloni, ha ricevuto la ‘benedizione’ del primo partito europeo alla corsa verso il reincarico. Se nel 2019 venne estratta dal cilindro da Angela Merkel ed Emmanuel Macron, dopo un accurato killeraggio ai danni degli Spitzenkandidaten in campo, ora von der Leyen è candidata ufficialmente, a tre mesi dal voto. Non è stata un’investitura unanime, malgrado von der Leyen fosse l’unica candidata: il voto è avvenuto a scrutinio segreto e il Ppe è un partito vero, con una spiccata democrazia interna. Non è chiaro per quale motivo su 737 aventi diritto al voto (i delegati erano 801, ma non tutti potevano votare), i voti espressi siano stati solo 499: mancano all’appello 238 voti (591 si sono effettivamente registrati per il voto). Su 489 voti validi (10 sono risultati nulli o invalidi), von der Leyen ha ottenuto 400 voti favorevoli e 89 contrari. I Républicains francesi non l'hanno votata, e lo hanno detto pubblicamente, anche perché viene vista come la candidata di Macron. Qualche maligno ipotizza che von der Leyen possa finire a fare il bersaglio del gioco preferito dai partiti, inclusi quelli democratici-cristiani: il tiro al piccione. Numeri a parte, von der Leyen si è detta “toccata e grata per la fiducia ottenuta dal Ppe” e ha rivendicato di aver fatto, insieme al suo partito, “le cose giuste negli ultimi cinque anni”. La presidente ha ribadito il fermo sostegno all’Ucraina in guerra contro la Russia ed è stata durissima nei confronti di Vladimir Putin: è “un ricercato per crimini di guerra” e “lo aspetta un’aula di tribunale all’Aja”, ha detto, ribadendo che è “responsabile” della morte in carcere dell’oppositore Alexey Navalny.  In linea con il Manifesto del partito, che vuole offrire agli europei un’Ue che sia una “casa solida e sicura”, von der Leyen vuole “un’Unione forte e sicura, pacifica e prospera, democratica e unita”. Il Ppe punta a recuperare consensi a destra, adottando un approccio più duro in materia di migrazioni, per asciugare l’acqua in cui nuotano i nazionalisti: il Manifesto del partito, approvato ieri, prevede esplicitamente la possibilità di dare asilo ai richiedenti anche in Paesi terzi, previo accordo con l’Ue. “Tutto quello che è scritto nel Manifesto è nel pieno rispetto del diritto Ue e del diritto internazionale”, ha sostenuto von der Leyen. “Abbiamo rispettato i nostri obblighi internazionali nel passato, lo facciamo oggi e lo faremo in futuro – ha aggiunto la presidente – ma siamo noi, gli europei, che decidiamo chi viene in Europa e in quali circostanze, non il crimine organizzato dei trafficanti". Il presidente del partito Manfred Weber, bavarese della Csu, ha sottolineato che nello stesso Manifesto si ricordano la Convenzione di Ginevra e la Convenzione sui diritti dell’uomo. La presidente ha ricordato anche che nel corso del suo mandato è stato trovato l’accordo sul patto sulle migrazioni e l’asilo, che gli Stati membri non riuscivano a raggiungere dal 2015. “Il miglior modo per combattere gli estremisti è affrontare le preoccupazioni dei nostri cittadini e dare risposte adeguate. E’ il popolo che ce lo chiede”, ha spiegato Weber. La candidata del Ppe ha però segnato una nettissima linea di demarcazione a destra, in perfetto allineamento con Weber: con gli “amici di Putin” non si tratta. “Qui, a casa nostra – ha affermato – gli amici di Putin tentano di riscrivere la storia e di dirottare il nostro futuro. Diffondono odio dalle loro tastiere. Non ci devono essere dubbi su che cosa è in gioco in queste elezioni: la nostra Europa, pacifica e unita, viene sfidata come mai prima, da populisti, nazionalisti e demagoghi, che siano di estrema destra o di estrema sinistra”.  Qui von der Leyen ha citato esplicitamente Alternative fuer Deutschland e il Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella, entrambi alleati della Lega nel gruppo Identità e Democrazia, oggi presieduto da Marco Zanni (che non dovrebbe ricandidarsi alle prossime europee). “I nomi possono essere diversi – ha continuato la presidente – ma il fine è lo stesso: vogliono calpestare i nostri valori, vogliono distruggere l'Europa. E il Ppe non permetterà mai che questo accada”, ha assicurato. La Lega, mai citata dalla politica tedesca, ha ribadito il proprio giudizio sul mandato di von der Leyen: “A distruggere l’Europa sono le politiche folli di questa sciagurata e sinistra Commissione”, ha sostenuto in una nota il partito di Matteo Salvini. Per il vicepresidente del Consiglio e del Ppe Antonio Tajani, presente ieri e oggi al congresso a capo di una delegazione di Forza Italia, quella espressa dalla Lega su von der Leyen "è un'opinione”. La loro posizione “si sapeva. Noi di Forza Italia invece l'abbiamo votata, perché possa essere il candidato del Ppe", ha sottolineato. La presidente è tornata anche a rivendicare il successo ottenuto dalla Commissione durante la pandemia di Covid-19, con la campagna vaccinale che ha consentito al Vecchio Continente di uscire dai lockdown. In Europa, ha detto, "quando siamo uniti possiamo smuovere le montagne. Abbiamo superato una pandemia globale: i cittadini in ogni Stato membro hanno avuto i loro vaccini nello stesso momento, nella loro giusta quota. Molti pensavano che fosse impossibile, ma lo abbiamo fatto. Insieme”. Von der Leyen ha anche assicurato che il Green Deal verrà attuato facendo sì che “l’industria delle tecnologie pulite” rimanga in Europa e ha assicurato che il Ppe sarà “a fianco degli agricoltori”, che nelle scorse settimane sono scesi in piazza per protestare anche contro le politiche attuate dalla sua Commissione."Il mese scorso – ha detto – un giovane agricoltore mi ha detto che a volte sono costretti a vendere il proprio prodotto al di sotto dei costi di produzione. Questo è inaccettabile. La nostra sicurezza alimentare dipende dalla sicurezza dei mezzi di sussistenza dei nostri agricoltori. Il sistema deve essere ripristinato su una base sostenibile. Il loro duro lavoro deve essere ripagato”.  Lo stesso Tajani, che è leader di Forza Italia e vicepresidente del Ppe, ha fatto chiaramente capire che l’appoggio degli azzurri a von der Leyen è basato sul fatto che ha abbandonato la linea 'ultraecologista' dell'olandese Frans Timmermans. “Mi auguro – ha detto – che nella prossima legislatura von der Leyen non sia circondata da commissari che fanno l'esatto contrario di ciò che lei ha detto. Ma sono convinto che ciò non accadrà, grazie ad una vigilanza attenta sia dei commissari del Ppe, sia del gruppo del Ppe al Parlamento Europeo. Mi convince il suo discorso: senza delle posizioni chiare non avremmo potuto sostenerla. L'abbiamo sostenuta perché ha dato delle indicazioni, sposando il manifesto del Ppe in materia di politiche agricole, di politica industriale, ambientale che vanno nella nostra direzione”. Intanto Tajani ha spiegato che, dopo le prossime elezioni europee, l’Italia dovrà puntare a riconquistare una vicepresidenza della Commissione, presentando un commissario che conosca le dinamiche di Bruxelles e che sia in grado di incidere, riequilibrando le posizioni del collegio. Ha anche indicato i possibili portafogli: agricoltura, industria, difesa o ambiente. E il ministro agli Affari Europei Raffaele Fitto, ha detto rispondendo ad una domanda, “farebbe benissimo” il commissario, anche se nel governo “non ne abbiamo mai parlato”. Von der Leyen, che è tedesca ma è nata a Bruxelles, ha concluso il suo discorso di Bucarest toccando le corde dell’europeismo. “Ogni singola nazione – ha detto – ha una storia simile da raccontare. E questo è ciò che costituisce la grande storia della nostra Unione Europea. Questo ci raccontava mio padre, attorno al tavolo della cucina. Questo è quello che dico ai miei figli. E questa è proprio la storia che dobbiamo raccontare nei prossimi mesi. Questo è ciò che rappresentiamo: democrazia, prosperità, sicurezza. Noi del Ppe siamo pronti ad affrontare la sfida, con fiducia e leadership. Per me è un onore essere qui a chiedervi fiducia e sostegno. Ed è l'onore di una vita, servire la nostra Europa”, ha concluso.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Gaza, Netanyahu: “Offensiva Israele continua”. Hamas si divide su accordo

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(Adnkronos) –
Israele prosegue l'offensiva a Gaza, con Rafah nel mirino. Hamas, intanto, si divide sull'accordo per il cessate il fuoco. L'inizio del Ramadan intanto si avvicina, le possibilità di arrivare ad una tregua entro il 10 marzo si riducono.  "C'è una pressione internazionale e sta crescendo, ma soprattutto quando la pressione internazionale aumenta, dobbiamo serrare i ranghi, dobbiamo restare uniti contro i tentativi di fermare la guerra", dice il premier israeliano Benjamin Netanyahu. L'esercito opererà contro Hamas in tutta la Striscia di Gaza, afferma, "compresa Rafah, l'ultima roccaforte di Hamas. Chiunque ci dica di non agire a Rafah ci sta dicendo di perdere la guerra e questo non accadrà". Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, vara un piano per la realizzazione di un porto che favorisca l'arrivo di aiuti umanitari a Gaza. Israele "sostiene pienamente" il progetto per un "porto temporaneo", come dice una fonte dell'esecutivo.  Offrendo nuovi dettagli dell'accordo che si sta negoziando, fonti dell'amministrazione Biden spiegano che il cessate il fuoco inizierebbe con una prima fase di sei settimane, strutturata in modo che potrebbero essere aggiunte due successive fasi. Nella prima fase sarebbe previsto un "riposizionamento delle forze israeliane" e la possibilità per i palestinesi di tornare a Gaza nord.
 "Noi faremo tornare la gente a nord, questo è parte del piano a cui stiamo lavorando", spiegando le fonti riferendosi ad un punto a finora si è sempre opposto Israele che sostiene che il ritorno permetterebbe la ripresa di Hamas in quella metà di Striscia. Riguardo poi alla possibilità che l'accordo si concluda prima dell'inizio del Ramadan, ipotesi a cui, per stessa ammissione di Biden, lavorano gli americani, le fonti ammettono che "non c'e' un scadenza fissa o veloce per questi negoziati". Ma ribadiscono il rischio di arrivare al Ramadan senza un accordo: "Riconosciamo che gli estremisti potrebbero usarlo per qualcosa che sarebbe estremamente negativo nel mese sacro, che noi vogliamo che sia un periodo di pace per le persone che pregano". "Haniyeh, il leader di Hamas, ha fatto appelli alla violenza per il Ramadan" aggiungono che bisogna quindi fare qualcosa e per questo "stiamo lavorando con gli israeliani, l'Anp, i giordani ed altri". Intanto il direttore della Cia William Burns è arrivato a Doha per colloqui con il premier del Qatar Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani. L'informazione viene diffusa dal giornalista di Axios Barak Ravid, che cita fonti dell'amministrazione: al momento non è previsto che Burns vada in Israele.  
La fumata bianca sul cessate il fuoco, però, non arriva. La delegazione di alto livello inviata da Hamas al Cairo per i negoziati ha lasciato la città sottolineando che gli sforzi "continuano" e il processo non è stato interrotto. Secondo le informazioni raccolte dal quotidiano palestinese 'Filastin', legato al gruppo islamista, la delegazione ha lasciato il Cairo "per consultarsi con la leadership del movimento". "I negoziati e gli sforzi per fermare l'aggressione, ottenere il ritorno degli sfollati nelle loro case e aiuti umanitari per il popolo palestinese continuano", si legge. Fonti ufficiali egiziane citate dal canale statale Al Qahera hanno confermato la partenza della delegazione di Hamas "per consultazioni sulla tregua" e hanno aggiunto che "i negoziati riprenderanno la prossima settimana": questo dettaglio sembra escludere in linea di principio un cessate il fuoco prima dell’inizio del Ramadan, che inizierà il 10 marzo. Il quadro appare decisamente complicato se si considerano le news diffuse dal Wall Street Journal. Il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, starebbe ostacolando l'accordo con Israele, chiedendo maggiori concessioni Secondo il giornale, che cita fonti vicine alle trattative, Ismail Haniyeh, leader dell'organizzazione con base a Doha, non sarebbe d'accordo con la posizione di Sinawar e sarebbe disposto ad accettare una tregua di sei settimane, per negoziare poi un cessate il fuoco permanente e il ritiro delle forze israeliane da Gaza. Un disaccordo che è stato invece smentito da una fonte dello Stato ebraico. "Non c'è nessuna divisione – ha affermato – I leader di Hamas, sia dentro che fuori Gaza, hanno deciso di amplificare la sofferenza del popolo palestinese. Sono consapevoli che un accordo sugli ostaggi porterebbe a un cessate il fuoco e a un significativo afflusso di aiuti umanitari – cibo, medicine e forniture che migliorerebbero notevolmente le condizioni di Gaza – e non lo vogliono. Preferiscono dare eco alle sofferenze del popolo palestinese".    —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina, Zelensky va da Erdogan: “Putin vuole tutto il paese”

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarà oggi in Turchia per un incontro con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, durante il quale parleranno dei rapporti bilaterali, della guerra con la Russia e dell'accordo sul grano. Zelensky vola in Turchia mentre la guerra continua a mettere a dura prova la tenuta delle forze armate ucraine, chiamate ad arginare l'offensiva di Mosca. "Putin -dice il presidente ucraino a Bruno Vespa in '5 Minuti' – vuole tutta l'Ucraina".  
La Russia sta intensificando gli attacchi in direzione di Orikhiv, nell'oblast di Zaporizhzhia, nel tentativo di superare la difesa di Kiev a Robotyne. Lo ha detto Dmytro Lykhovii, portavoce del gruppo di forze di Tavria. Il villaggio di Robotyne, situato a circa 15 chilometri a sud di Orikhiv e 70 chilometri a sud-est di Zaporizhzhia, è stato liberato dall'Ucraina durante la sua controffensiva nell’estate del 2023 e da allora è in prima linea. Nei giorni scorsi, le forze russe hanno lanciato al massimo dai tre ai cinque attacchi al giorno, ha detto Lykhovii, mentre nelle ultime 24 ore l'attività è aumentata: le truppe di Mosca hanno effettuato 16 assalti a ovest di Verbove e vicino a Robotyne. Lo stato maggiore delle forze armate ucraine ha affermato che tutti gli attacchi non hanno avuto successo.   Zelensky risolve, a quanto pare, uno dei casi interni. Il generale Valery Zaluzhhy, ex comandante in capo delle forze ucraine sostituito il mese scorso, sarà il nuovo ambasciatore a Londra. Il presidente ha approvato la sua candidatura, ha reso noto il ministero degli Esteri di Kiev. "Il generale Zaluzhny mi ha detto che questa è la strada che vuole intraprendere: la diplomazia", ha detto Zelensky, annunciando la fumata bianca. Zaluzhny è stato rimosso dal comando delle forze armate dopo la deludente controffensiva della seconda metà del 2023 ed è stato sostituito dal generale Oleksandr Syrsky.  
A prescindere dal nome del comandante, l'Ucraina ha un'esigenza chiara: Kiev ha bisogno di armi. Con le forniture degli Stati Uniti bloccate al Congresso, in attesa che la Camera dei Rappresentanti si esprima sul pacchetto da 61 miliardi di dollari, i riflettori si accendono sulla Germania. I tedeschi hanno a disposizione i missili Taurus, armi a lungo raggio che consentirebbero agli ucraini di colpire in profondità il nemico. La Germania, però, non vuole concedere missili che potrebbero centrare obiettivi in territorio russo e non è disposta nemmeno a mettere a disposizione i propri militari per il coordinamento delle operazioni dal territorio tedesco. "Abbiamo promesso di non usare i missili Taurus contro qualsiasi zona, a parte i territori ucraini occupati", dice Zelensky a Vespa. "Potremmo anche non usarli poi, come è accaduto nel Mar Nero. Quando i russi hanno visto che perdevano le loro navi, si sono ritirati nelle acque territoriali russe. Se hai armi adeguate, potremmo rispondere alle forze russe che usano armi a lunga gittata contro le città, come per esempio Kherson. Loro sparano 20 chilometri in più rispetto alla nostra artiglieria, con armi a lunga gittata potremmo allontanarci. E loro avrebbero paura. Se avessimo armi corrispondenti a quelle russe, le sorti della guerra potrebbero cambiare, noi potremmo avanzare", aggiunge.  
Il presidente ucraino non prende in considerazione l'ipotesi di una tregua. "Un conflitto congelato, come lo sarebbe il nostro dopo una pausa nei combattimenti, sarebbe un grande problema per l'Ucraina e anche per tutta l'Europa. Noi lo abbiamo già vissuto, dopo l'occupazione della Crimea e il conflitto nelle regioni di Donetsk e Luhansk. E' una situazione simile a quella che propongono alcuni leader e media. Non sarebbe una vera pausa, ma una pausa in favore di Putin, che servirebbe a lui per rafforzarsi, approvvigionarsi" dall'Iran e dalla Corea del Nord, reclutare altri militari, dice. "Sarebbe proprio come dopo il 2014, quando il conflitto congelato ha concesso a Putin di rafforzarsi e lanciare una guerra su larga scala. Il suo scopo non solo alcuni territori dell'Ucraina, ma l'intera Ucraina -afferma-. Lui vuole distruggere tutto il Paese a annetterlo alla Russia, con la violenza o con strumenti politici come ha fatto in Bielorussia, dove controlla tutto, anche la polizia e i militari".   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Topo in platea mentre è in scena ‘Natale in casa Cupiello’, panico al Sistina

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(Adnkronos) – Panico al Teatro Sistina a Roma durante lo spettacolo 'Natale in casa Cupiello' con Vincenzo Salemme quando, all’inizio dello spettacolo, un grosso topo è spuntato improvvisamente in platea creando il caos tra il pubblico in sala. Salemme, visibilmente in imbarazzo, ha detto agli spettatori che forse era meglio interrompere lo spettacolo e rimborsare i presenti in sala: "Vi rimborso io di tasca mia perché nessuno mi sta dicendo niente".  Ma i fan di Salemme hanno iniziato a gridare ‘no’, ‘no’, ‘andiamo avanti’ e così, ‘Natale in casa Cupiello’ è andato in scena fino alla fine tra gli applausi del pubblico. (di Alisa Toaff) —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Pechino Express 2024, i Romagnoli vincono la prima tappa

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(Adnkronos) –
Paolo Cevoli ed Elisabetta Garuffi, ovvero i Romagnoli, vincono la prima tappa di Pechino Express 2024 che si chiude senza eliminazioni. Riparte l'undicesima edizione dell'adventure game condotto da Costantino della Gherardesca, quest'anno è affiancato dall'inviato speciale Gianluca 'Fru' Colucci dei The Jackal.  E così con zaino in spalla e un solo euro al giorno per spostarsi, le 8 coppie di concorrenti hanno iniziato il loro lungo viaggio di oltre 5.000 chilometri lungo la 'Rotta del Dragone'. La prima tappa ha visto macinare i primi 288 km: partiti dal Thai Vi Temple di Tam Coc, i viaggiatori si sono spostati verso Hanoi per poi raggiungere Lang Son, trovando il loro primo tappeto rosso, dopo aver risolto enigmi e aver dato da mangiare ai maiali. Tolti i Brillanti, ovvero la coppia formata da Nancy Brilli e Pierluigi Iorio che avendo guadagnato l'immunità, sono volati direttamente alla seconda tappa, l'ordine d'arrivo vede primi i Romagnoli seguiti da: Caressa, Pasticceri, Fratm, Amiche, Italia-Argentina e i Giganti.  Le ultime due coppie sono a rischio eliminazione. Qui i Romagnoli decidono di eliminare Italia-Argentina. Tuttavia, la busta nera non prevedeva eliminazioni per la prima tappa e tutte le otto coppie restano in gara. Le otto coppie di concorrenti, i Romagnoli (Paolo Cevoli ed Elisabetta Garuffi), le Amiche (Maddalena Corvaglia e Barbara Petrillo), i Brillanti (Nancy Brilli e Pierluigi Iorio): i Caressa (Fabio ed Eleonora Caressa), i Fratm (Artem e Antonio Orefice), i Giganti (Kristian Ghedina e Francesca Piccinini), ItaliaArgentina (Estefania Bernal e Antonella Fiordelisi) e i Pasticcieri (Damiano e Massimiliano Carrara) con zaino in spalla e un budget limitatissimo, si sono così sfidate in prove di resistenza fisica e mentale: dalla canoa remata con i piedi al classico autostop fino ad arrivare ai 500 gradini per scalare il Dragon View Point della Mua Cave, la montagna che sovrasta la regione di Ninh Binh.  Tra i momenti top della puntata sicuramente la prova della zuppa di tartaruga che ha visto Fabio Caressa in vera difficoltà, la prima caduta di questa 11esima edizione che spetta a Maddalena Corvaglia, e la commozione di Artem nell'interagire con la comunità locale. Pechino Express va in onda su Sky Uno e in streaming su Now Tv, sempre disponibile on demand e visibile su Sky Go, tutti i giovedì alle 21.15.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Conference League, Maccabi Haifa-Fiorentina 3-4 in andata ottavi di finale

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(Adnkronos) – La Fiorentina batte 4-3 il Maccabi Haifa nell'andata degli ottavi di finale di Conference League disputata al Bozsik Stadion di Budapest. Per i viola a segno Nzola al 2', Beltran al 59', Mandragora al 73' e Barak al 95'. Per gli israeliani, che chiudono il match in dieci uomini per l'espulsione di Show all'81', vanno in gol Seck al 12', Kinda al 29' e Khalaili al 67'. Tra sette giorni il ritorno al 'Franchi' di Firenze.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Europa League, Milan-Slavia Praga 4-2 in andata ottavi di finale

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(Adnkronos) – Il Milan supera 4-2 lo Slavia Praga nell'andata degli ottavi di finale di Europa League, disputato allo stadio 'Meazza'. Per i rossoneri a segno Giroud al 34', Reijnders al 44' e Loftus-Cheek al 46' e Pulisic all'85'. Per gli ospiti, che giocano in dieci uomini dal 26' per l'espulsione di Diuof, vanno in gol Doudera al 36' e Schranz al 65'. Tra sette giorni il ritorno in Repubblica Ceca.   Dopo solo due minuti dall'inizio della partita giallo per Florenzi che, diffidato, salterà il ritorno in Repubblica Ceca. L'ex giallorosso ferma a centrocampo una ripartenza degli avversari e si bella l'ammonizione. Al 10' lo stesso Florenzi ci prova su punizione ma la sua conclusione termina di poco alta. Al 12' grande chance sprecata dagli ospiti. Manovra a destra e poi cambio di gioco, con un pallone scodellato in area sul versante sinistro. Il Milan sbanda totalmente, con Florenzi e Pulisic che si dimenticano Diouf e sono fortunati che il giocatore dello Slavia tenti un tiro col piatto al volo, lisciando il pallone. Avrebbe potuto comodamente stoppare e si sarebbe trovato davanti a Maignan. Al quarto d'ora ancora lo Slavia pericoloso: Doudera dal limite con il destro trova lo spazio per inserirsi e calciare liberamente, il suo tiro finisce fuori di poco. Al 26' l'episodio che cambia la partita: brutta entrata di Diouf, che va dritto sulla caviglia di Pulisic, l'arbitro non ha dubbi ed estrae direttamente il rosso. Slavia in 10. Al 34' i rossoneri passano in vantaggio: dal vertice dell'area sinistra Leao cerca il tiro a giro verso il secondo palo, dove Giroud sbuca di testa in tuffo e segna l'1-0. Dopo due minuti arriva il pari degli ospiti. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo Reijnders rinvia male, al limite dell'area, dove c'è appostato Doudera che al volo impatta benissimo e scarica in rete l'1-1. Al 40' cross per Leao che di testa trova la deviazione, Stanek accompagna il pallone in angolo aiutandosi con la traversa. Due minuti dopo il portiere della Slavia si supera ancora su un colpo di testa di Gabbia indirizzato all'angolino. Al 44' il Milan torna in vantaggio con Reijnders. Angolo di Florenzi che trova l'olandese al limite dell'area: stop e gran tiro per il 2-1. Al primo minuto di recupero arriva il terzo gol. Ancora un corner decisivo, ancora battuto da Florenzi dalla destra. Stavolta con una palla in mezzo, dove arriva Loftus-Cheek che di testa fa 3-1.
 Il Milan parte in attacco anche nella ripresa. Theo Hernandez serve Leao in area sul versante sinistro: interno destro del portoghese verso il palo lontano, con palla fuori di poco. Con il passare dei minuti il Milan cala d'intensità e lo Slavia cresce a e al 20' accorcia le distanze con Schranz, entrato da pochi minuti. E' una disattenzione della difesa a costare cara alla squadra di Pioli, che prende un altro gol da palla inattiva. Punizione calciata dal versante sinistro in area, a destra Schranz è libero di controllare e far partire un gran destro incrociato imparabile per Maignan. Al 34' brutto errore di Kjaer, che liscia un pallone a centro area. Nel tentativo di allontanare un cross, il danese a due passi da Maignan buca il pallone, non ne approfitta Schranz, che era nei paraggi. Adesso San Siro inizia a farsi sentire con qualche fischio. Pioli inserisce forze fresche. Dentro Okafor e Bennacer per Giroud e Reijnders. Al 40' il Milan trova il gol del 4-2 con Pulisic. Grandissima giocata personale di Leao, che se ne va a sinistra saltando tutti e poi fa lo scavetto al portiere, prima che la palla entri in porta la tocca lo statunitense e fissa il risultato sul definitivo 4-2.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Eredità Agnelli, indagati anche Lapo e Ginevra Elkann

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(Adnkronos) – Nuovi sviluppi nell’inchiesta della procura di Torino sull’eredità di Marella Caracciolo, vedova dell’Avvocato Gianni Agnelli. Nel registro degli indagati, secondo quanto si apprende, oltre a John Elkann, a Gianluca Ferrero e al notaio svizzero che curò l’eredità di Marella, figurerebbero anche gli altri due fratelli Elkann, Lapo e Ginevra. Tra le accuse contestate ci sarebbero il reato di truffa ai danni dello Stato per le tasse di successione.  Inoltre, sempre a quanto si apprende, per decisione dei magistrati che conducono le indagini, sarebbe stato risequestrato materiale che avrebbe dovuto essere restituito a seguito della decisione del tribunale del riesame a cui si erano rivolti i legali di John Elkann e Gianluca Ferrero.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Cortei, Meloni: “In Italia ci sono professionisti del disordine pubblico”

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(Adnkronos) – "Voglio esprimere solidarietà per le nostre forze di polizia, ci sono campagne denigratorie che di tanto in tanto vengono fuori". Così la premier Giorgia Meloni, ospite di 'Dritto e rovescio' su Rete 4, sui quanto è accaduto ai cortei di Pisa e Firenze affermando che in Italia "ci sono dei professionisti del disordine pubblico". "Dal 7 ottobre abbiamo avuto oltre mille manifestazioni a sostegno della Palestina, in Italia il diritto di manifestare viene garantito – sottolinea – Nel 97% dei casi non c'è stato alcun problema, nel 3% ci sono state criticità, e eventualmente le responsabilità si sanzionano".  "Le lezioni sullo stato di polizia dalla sinistra italiana, no. Quando i manganelli volavano alle contestazioni alla Festa dell'Unità andavano bene, e quando si sparava con gli idranti addosso ai lavoratori seduti a terra sono stati tutti zitti. Questa gente le lezioni sulla democrazia non me le venga a fare", ha quindi detto.  Dalle elezioni regionali alle Europee passando per l'Ucraina e la vicenda sul presunto dossieraggio. Sono stati molti gli argomenti toccati da Meloni durante l'inrervista. "Noi vogliamo arrestare i bambini? La sinistra lo vada a dire alla madre del musicista di Napoli, ammazzato per il parcheggio di un motorino", ha detto la premier riferendosi alle misure contenute nel decreto Caimano, parlando di baby gang. "Con l'elmetto ci dormo anche, perché si sta vedendo di tutto. Quando noi abbiamo vinto le elezioni i nostri avversari scommettevano sul fatto che avremmo fallito, che avremmo affossato il Pnrr e siamo la prima nazione per i progetti attuati… Sta uscendo la natura livorosa dei nostri avversari, da qui alle elezioni accadrà un po' di tutto, a me però interessa il consenso degli elettori", ha quindi affermato Meloni. "Io cerco di dare risposte ai problemi degli italiani, alla Nazione, loro, a sinistra, si preoccupano di quanto successo 70 anni fa", ha detto ancora aggiungendo: "Farmi dare lezioni da Conte che ha detto che per finire la guerra Zelensky deve mettersi in giacca e cravatta? Anche, no. Non prendo lezioni dall'armocromista di Zelensky".  Quanto alla vicenda del presunto dossieraggio "è molto brutta, semplice da spiegare: alcuni funzionari dello Stato accedono a banche dati con dati sensibili, utilizzate per combattere la mafia, che servono per mandare dossier ai giornali, come a Di Benedetti, per lanciare campagne di fango su politici ritenuti avversari". "Sono metodi che si usano nei regimi, è una cosa gravissima, penso più ampi di quanto stiamo vedendo. Dobbiamo sapere per quali interessi sia fatto", ha aggiunto Meloni chiedendo: "Si deve andare fino in fondo, serve di capire chi sono i mandanti, conoscerne nome e cognome". "Sorprende che qualcuno difenda quanto è accaduto trincerandosi dietro la libertà di stampa", ha affermato quindi. Parlando poi delle elezioni regionali, Meloni ha detto: "Penso che Marsilio abbia governato bene, noi abbiamo deciso di affrontare la sfida per le infrastrutture in Abruzzo, quando lo abbiamo candidato la prima volta. Si è concentrato su questo, ha lavorato molto su questo tema. Ha costruito 4 nuovi ospedali. Si è occupato di problemi reali". "Si è dimesso da parlamentare per andare in Abruzzo", ha spiegato, replicando alle critiche di chi dice che non è abruzzese. "Lo è da 4 generazioni", ha detto ancora. La premier ha parlato anche del caso Chico Forti. I familiari "hanno atteso tanto, ho lavorato in silenzio su queste cose, ho chiesto di pazientare", quello su Chico Forti "è stato uno degli obiettivi che mi sono data. Una delle emozioni più belle, ora c'è un iter complesso, per far sì che dopo 24 anni di detenzione possa vedere la sua famiglia".  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Atp Indian Wells, Sonego al secondo turno

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(Adnkronos) – Esordio vincente per Lorenzo Sonego al torneo Atp Masters 1000 di Indian Wells (cemento, montepremi 9.495.555 dollari). L'azzurro, numero 55 del mondo, supera il serbo Miomir Kecmanovic, numero 47 del ranking Atp, con il punteggio di 7-6 (7-1), 6-4 dopo un'ora e 31 minuti.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Migranti, sbarco a Pozzallo per Sea Watch: a bordo 17enne morto

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(Adnkronos) – Sbarcherà a Pozzallo, nel Ragusano, secondo quanto apprende l'Adnkronos, la salma del 17enne che si trova sulla Sea Watch 5. La nave umanitaria con a bordo 51 migranti soccorsi ieri nel Mediterraneo centrale era attesa a Ravenna, il porto assegnato per lo sbarco dei naufraghi, 47 uomini e 4 minori non accompagnati, e del cadavere.  "Ogni 4 ore l'equipaggio sostituisce il ghiaccio della sua body bag, per conservarne il corpo. L'Italia ha rifiutato di accogliere la sua salma che resta a bordo. E' disumano", aveva denunciato nelle scorse ore l'ong. Il 17enne, tratto in salvo dall'equipaggio della Sea Watch 5, è morto poco dopo. "Aveva respirato i fumi del carburante per ore, stipato sottocoperta – spiegano da Sea Watch – Abbiamo provato a rianimarlo e a chiedere aiuto per ore alle autorità, abbiamo atteso e sperato, ma non c'è stato nulla da fare".  I migranti viaggiavano su un'imbarcazione di legno a due ponti, inclinata su un lato quando è stata raggiunta dalla nave umanitaria. Per quattro con intossicazioni da idrocarburi, ustioni e scabbia, era già stata disposta l'evacuazione medica e a bordo di una motovedetta della Guardia costiera hanno raggiunto la scorsa notte Lampedusa. Dopo una prima ispezione cadaverica la salma del 17enne, che non è stato ancora identificato perché viaggiava da solo, dovrebbe trasferita nella camera mortuaria del cimitero di Pozzallo. Nella cittadina del Ragusano dovrebbero sbarcare anche tutti gli altri sopravvissuti. La macchina dei soccorsi, coordinata dalla prefettura si è già messa in moto. L'arrivo della nave umanitaria è previsto intorno a mezzanotte. Sea Eye 4 stamattina ha tratto in salvo 84 migranti nel Mediterraneo centrale durante la sua prima missione dell'anno. "La cosiddetta Guardia costiera libica, agendo in modo aggressivo, ha messo in pericolo l'operazione di salvataggio e ha puntato le armi contro di noi", hanno denunciato. Secondo quanto ricostruito dall'ong, dopo aver raggiunto il gommone in difficoltà segnalato da Alarm Phone, aver distribuito giubbotti di salvataggio e avere recuperato due migranti che già si trovavano in acqua "due navi della cosiddetta Guardia costiera libica si sono avvicinate ad alta velocità", con un comportamento "super aggressivo", dice la capomissione Julie Schweickert, puntando le armi contro l'equipaggio. "È inaccettabile che il nostro equipaggio debba guardare attraverso la canna di una pistola durante il suo lavoro umanitario – dice Gorden Isler, presidente di Sea-Eye -. Il comportamento brutale e spietato della cosiddetta guardia costiera libica non ha nulla a che fare con il salvataggio in mare. La cooperazione con queste milizie violente e armate deve essere fermata dagli Stati dell'Ue prima che gli operatori umanitari subiscano danni". Tutti i naufraghi si trovano adesso a bordo della Sea Eye e hanno ricevuto le prime cure mediche. "Ci sono tante donne e famiglie con bimbi. Quattro non hanno nemmeno 2 anni. Abbiamo dovuto fornire ossigeno a un bambino per un breve periodo. Siamo lieti di essere riusciti a stabilizzare rapidamente i bambini e a salvare così tante persone", conclude Gerd Klausen, medico di bordo. Due sbarchi invece a Lampedusa oggi, in poche ore. Dopo i 23 migranti intercettati dagli uomini della Guardia di finanza, un altro gruppo è sbarcato poco dopo le 20 sull'isola. A molo Favaloro la motovedetta della Guardia costiera ha condotto 29 persone, tra cui 8 donne e 5 minori. Ai soccorritori hanno detto di essere partiti da Sfax in Tunisia e di arrivare da Tunisia e Siria.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Superenalotto, numeri combinazione vincente oggi 7 marzo

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(Adnkronos) – Nessun '6' né '5+1' nell'estrazione del Superenalotto di oggi, giovedì 7 marzo 2024. Centrati tre '5' che vincono 63.036 euro ciascuno. La terza estrazione della settimana è in programma sabato, 9 marzo 2024. La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto ad una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi. La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata. Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima: – con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro; – con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro; – con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro; – con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro; – con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro. E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni. Ecco la combinazione vincente di oggi: 3, 13, 24, 60, 70, 75. Numero Jolly: 71. Numero Superstar: 30. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 71,7 milioni di euro.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Europa League, Roma-Brighton 4-0 in andata ottavi di finale

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(Adnkronos) –
La Roma batte il Brighton per 4-0 oggi nel match d'andata degli ottavi di finale di Europa League. I giallorossi allenati da De Rossi ipotecano la qualificazione ai quarti di finale con la vittoria firmata dai gol di Dybala (13'), Lukaku (43'), Mancini (64') e Cristante (68'). Tra una settimana in Inghilterra il match di ritorno.  La prima grande occasione del match arriva al 3' ed è per Lukaku: cross di Spinazzola, colpo di testa del belga e grande parata di Steele. La risposta degli ospiti arriva dopo 5 minuti: cross di Adingra, Ndicka interviene e sfiora l'autogol colpendo il palo. Al 13' i capitolini trovano il vantaggio con Dybala: bel passaggio di Paredes in verticale, con la 'Joya' che si presenta a tu per tu con il portiere, lo salta e deposita in rete. Inizialmente annullato per fuorigioco, il gol è poi convalidato con il check del Var. Al 20' l'ex Juve si fa apprezzare anche in fase difensiva: Enciso fugge sulla sinistra ma Dybala ripiega e lo chiude. 
Al 25' grande intervento di Svilar su un colpo di testa di Welbeck: il portiere serbo respinge la conclusione dell'ex Manchester United e salva il risultato. Alla mezz'ora ancora Spinazzola che sfonda sulla sinistra e crossa in mezzo per Lukaku: il colpo di testa del belga termina fuori. Al 37' ci prova Pellegrini di sinistro, la sua conclusione è deviata in calcio d'angolo. Al 43' il raddoppio giallorosso con Lukaku. Errore clamoroso di Dunk che sbaglia lo stop e permette all'ex Chelsea di presentarsi davanti a Steele. Il belga lo supera con un sinistro sul primo palo. Nel recupero ancora Svilar protagonista di un'altra grande parata su colpo di testa di Welbeck. In avvio di ripresa Lukaku vicino alla doppietta personale: al 4' il suo copo di testa è però salvato da Steele che devia in angolo. Al 12' Brighton pericoloso sull'asse Adingra-Welbeck: il sinistro dell'inglese finisce però alto. Al 19' la Roma cala il tris con Mancini: il difensore arpiona l'assist di El Shaarawy e batte Steele. Qualche momento di tensione per il check del Var ma l'ex Atalanta era in posizione regolare. Passano appena 4 minuti e i capitolini calano il poker: grande azione della Roma che manda in gol anche Cristante di testa dopo un preciso assist di Spinazzola dalla sinistra. Alla mezz'ora torna a farsi vedere il Brighton con Buonanotte ma la sua conclusione termina a lato. Al 35' 'seagulls' vicini al gol della bandiera con Lamptey ma la difesa di casa riesce a salvarsi anche se con un po' d'affanno. Nel finale la Roma controlla senza problemi gli ultimi tentativi degli inglesi e l'Olimpico può fare festa.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Elezioni Abruzzo 2024, Schlein e Conte tirano la volata a D’Amico: “Andiamo a vincere”

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(Adnkronos) – Schlein e Conte in campo per Luciano D'Amico, candidato alle elezioni regionali 2024 in Abruzzo contro il governatore uscente del centrodestra Marco Marsilio. "Sanità a pezzi, cittadini lasciati allo sbando e prese in giro sulle infrastrutture. Domenica 10 marzo in Abruzzo c’è la possibilità di cambiare, con Luciano D'Amico", afferma il presidente del M5S Giuseppe Conte su Instagram. "Dal palco elettorale di Pescara Giorgia Meloni fa il suo show a favore di Marsilio che pretende di continuare a governare l'Abruzzo in smart working da Roma, e lei anzi dice che merita perché ha fatto un lavoro straordinario. Ma chi è realmente Marsilio? E' il Truzzu d'Abruzzo", dice Conte nel video pubblicato sul social che mostra Marsilio "intento a cimentarsi in un tuffo olimpionico in una piscina inaugurata a Pescara, la stessa che dopo qualche giorno chiude per irregolarità. Ma Marsilio merita davvero il riconoscimento per il lavoro straordinario che avrebbe fatto? Giorgia Meloni, l'elmetto se lo devono mettere gli abruzzesi, a partire dalla sanità, per il disastro che Marsilio lascia". "L'elmetto – continua Conte – se lo devono mettere gli abruzzesi che vogliono proteggere l'ambiente e le risorse naturali, a partire dalla riserva del Borsacchio che Marsilio voleva cancellate; lo devono indossare i cittadini che abitano le case popolari gestite dalla Regione, come i terremotati sfollati che a Teramo si barcameno tra bollette da capogiro, disservizi e degrado. L'elmetto, cara Giorgia Meloni, devono indossarlo tutti i cittadini abruzzesi per difendersi dalle vostre prese in giro. Arrivate addirittura a dire che devono accettare la rinuncia al reddito di cittadinanza perché voi portate 'infrastrutture di cittadinanza'. Quindi i cittadini che non arrivano a fine mese cosa fanno? Mangiano pezzi di cemento dei cavalcavia e dei viadotti? Ma poi, dove stanno queste infrastrutture?"  "Avete depotenziato i finanziamenti per la Roma-Pescara e solo adesso, in campagna elettorale, annunciate finanziamenti che non basterebbero neanche a finanziare lotto 1 e lotto 2: stiamo parlando allora della Pescara-Chieti… Ma in realtà, ai cittadini abruzzesi non serve l'elmetto, a loro basta la matita. Basta fare dell'Abruzzo una succursale di Colle Oppio. Luciano D'Amico è una persona seria e competente che conosce e ama la sua terra, ha fatto sempre bene in ogni ruolo ricoperto. Ora tocca a voi: l'Abruzzo agli abruzzesi". E da Pescara dove oggi è intervenuta insieme a Luciano D'Amico e Stefano Bonaccini, la leader dem Elly Schlein attacca: "Quando è venuta qui Giorgia Meloni ha detto che mettono i soldi per la Roma-Pescara, ma li aveva tagliati. Ha rimesso i soldi ma erano già vostri perché già previsti noi fondi di coesione: questo a casa mia si chiama furto mascherato".  "Non si è mai vista una patriota che spacca in due l'Italia, i veri patrioti – afferma Schlein – sono quelli della Brigata Maiella. Andiamo a vincere. Ma è da voi che dipende tutto. Noi riusciremo a scrivere una pagina migliore e diversa. Io sono convinta che con Luciano D'Amico ci riusciremo, sono convinta che vinciamo".  Domani Luciano D’Amico chiuderà la campagna elettorale con Alessandra Todde, presidente della Regione Sardegna, che arriverà in suo sostegno. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Animali, per la prima volta il Bioparco di Roma mostra la tigrotta Kala

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(Adnkronos) – Kala, la cucciola di tigre
di Sumatra nata al Bioparco di Roma, è finalmente visibile al pubblico. Oggi per la prima volta è uscita nell’area dedicata a questi meravigliosi felini; dopo un primo momento di cautela e titubanza, la piccola ha iniziato ad esplorare centimetro per centimetro l’exhibit esterno, sotto lo sguardo attento dei genitori Tila e Kasih, che non la perdono mai di vista. Kala – il suo nome deriva dall’unione dei nomi dei genitori – ha appena compiuto tre mesi, è molto vivace e curiosa, gioca tutto il giorno senza interruzione da sola e con entrambi i genitori.  Dalla nascita, la piccola ha vissuto in una zona protetta dove, grazie alle telecamere interne, è stato possibile riprendere, e condividere tramite i canali social del Bioparco, le sue fasi di crescita, senza disturbare la famiglia di felini: dai controlli veterinari, alle coccole dei genitori, alle pesature. La coppia di genitori proviene da strutture zoologiche europee: la mamma Tila è nata nel 2011 allo Zoo di Chester (Inghilterra) e proviene dallo Zoo di Heidelberg, in Germania. Il papà Kasih è nato nel 2014 allo Zoo di Beauval, in Francia. “La nascita al Bioparco di Kala è molto importante per molteplici ragioni" spiega la presidente della Fondazione Bioparco di Roma, professoressa Paola Palanza. "La riproduzione -continua – è un segnale di benessere degli animali e ne arricchisce l’esperienza sociale. Da etologa ho inoltre osservato un bel comportamento di cura e di incoraggiamento all’esplorazione da parte materna e di interazione di gioco, anche con il padre". Palanza ricorda che la tigre di Sumatra "è una specie gravemente minacciata di estinzione, ne sopravvivono circa 500 individui".  "Il Bioparco di Roma – ricorda ancora Palanza – partecipa attivamente ai programmi internazionali di tutela della specie, sia attraverso progetti di conservazione in natura (in-situ) sia contribuendo al mantenimento della sottospecie in cattività". Palanza evidenzia inoltre che "i giardini zoologici moderni, accreditati presso le associazioni europee e mondiale di zoo e acquari (Eaza e Waza, rispettivamente), rivestono un ruolo cruciale nella conservazione della biodiversità, come parte integrante del network per la sopravvivenza delle specie della Iucn (Unione mondiale per la conservazione della Natura). Il lavoro che gli zoo svolgono con gli animali a loro affidati, le ricerche eco-etologiche, il monitoraggio genetico e sanitario ex-situ hanno contribuito a salvare decine di specie dall’estinzione nonché al monitoraggio degli animali minacciati". "Purtroppo – aggiunge infine l'etologa – la velocità e la vastità del degrado ambientale dovuto all’inquinamento e allo sfruttamento indiscriminato degli habitat rappresentano una minaccia costante per le specie animali e vegetali. Sono necessarie azioni di contrasto efficaci e innovative, unite alle azioni di sensibilizzazione del pubblico, a cui il Bioparco di Roma contribuisce con dedizione e passione grazie al personale impiegato, gli organi direttivi e di controllo e con il sostegno di Roma Capitale e dell’Assessorato all'Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti".  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)