Riccardo Zianna dietro le quinte di ‘The Roman Post’, online nuovo round del podcast semiserio

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(Adnkronos) – Questa volta Riccardo Zianna ci porta dietro le quinte del webzine 'The Roman Post' con la nuova puntata di "Dillo a Zianna" il suo podcast
semiserio di cui è appena uscito online il 13esimo episodio. In poco più di 40 minuti, la chiacchierata – negli studi romani di Radio Kaos Italy – vede Riccardo Zianna e Francesco Cianfarani affrontare molti aspetti della vita personale e lavorativa del founder del webzine romano, in pieno stile semiserio: come da tradizione del podcast.  Sono ormai anni che Francesco Cianfarani, un 'professionista' come ama lui stesso definirsi nel podcast, racconta Roma con ironia, puntualità ma, soprattutto, "un amore smisurato" per la sua città. Tanto spazio al racconto degli esordi di "The Roman Post", ai segreti svelati da Francesco ma anche accenni mirati al libro "The Roman Book", scritto a quattro mani da Cianfarani con Matteo De Paoli, e di cui lo stesso Riccardo Zianna ha curato la presentazione in occasione della prima edizione del "Roma Nord Fest", tenutasi il 19 ottobre scorso a Ponte Milvio.  Sorseggiando una 'birretta', Francesco racconta aneddoti a tutto campo, da un'avventura 'dark' a Utrecht, nei Paesi Bassi, ad un episodio più professionale legato ai tempi del suo lavoro con Rai 2. Nel podcast – online su Spotify, YouTube, Instagram, Tik Tok e Facebook – la conversazione torna poi su "The Roman Book" perché il volume, a breve, riserverà novità interessanti. Infine, come da tradizione in 'Dillo a Zianna', Riccardo 'mette alla prova' Cianfarani sulla sua amata Roma usando un gioco per fargli rivelare, in maniera inedita e ironica, i suoi luoghi, i suoi ricordi, i suoi angoli più misteriosi.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina, Medvedev: “Zelensky non era obiettivo attacco Odessa, peccato”

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(Adnkronos) –
L'attacco missilistico della Russia su Odessa non aveva come obiettivo quello di colpire il convoglio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo ha scritto su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev. ''Se fosse stato quello l'obiettivo, lo avremmo colpito. E' ovvio a tutti'', ha sostenuto l'ex presidente russo, aggiungendo che "è un peccato" che i missili siano caduti dove effettivamente era programmato. Il raid è avvenuto mentre Zelensky si apprestava a incontrare il premier greco Kyriakos Mitsotakis. L'esplosione si è verificata a circa 300 metri dal corteo di auto che comprendeva il veicolo del presidente ucraino. L'attacco ha provocato la morte di 5 persone, senza causare feriti nelle due delegazioni. Sull'episodio torna oggi anche Zelensky, in un'intervista a Bruno Vespa. "Cosa direbbero i sostenitori di Vladimir Putin in Italia se ieri a Odessa ci fosse stata Giorgia Meloni?", dice il presidente ucraino. "Oggi non sostenere l'Ucraina significa sostenere la Russia", aggiunge. "Quella parte di società di vari paesi che sostiene Putin e non l'Ucraina non capisce pianamente cosa sia la guerra, non la sente sulla propria pelle. Se ieri a Odessa ci fosse stato non il Premier della Grecia, ma Giorgia Meloni, cosa avrebbe detto questi italiani? Alcuni di loro sono solo molto lontani dalla guerra, non si rendono conto che questa persona sta uccidendo civili sul nostro territorio e che non si fermerà e vole fare la stessa cosa altrove. Putin o è malato o non controlla i militari che aprono il fuoco contro i civili", afferma. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Mr Rain: “Ritirarmi io? Fraintese le mie parole, ho mille progetti”

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(Adnkronos) – E' reduce da un Sanremo che ha visto la sua definitiva consacrazione, il suo 'Due Altalene' è Disco d'Oro, sta lavorando per aprirsi la strada sul mercato spagnolo e internazionale e parla con un entusiasmo che trasmette in ogni parola. Mr Rain è carico a pallettoni e, come spiega in un'intervista all'Adnkronos, "non ho nessuna intenzione di ritirarmi, fare pause e non riuscirei a fermarmi con la musica. Questa cosa è stata totalmente travisata mentre raccontavo il mio ultimo album, sono stato frainteso per aver semplicemente spiegato che volevo imparare a gestire meglio il tempo, e che volevo farmi una vacanza ma a fermarmi non ci penso proprio". Mattia Balardi, questo il vero nome di Mr Rain, reduce dal successo di Sanremo, spiega: "Sono veramente felice per questi due Sanremo che mi hanno permesso di arrivare a tantissime persone, di programmare il mio primo tour nei palasport, sto scrivendo un disco in spagnolo, ho tradotto 'Supereroi' in spagnolo e sta andando benissimo, siamo sesti in radio". Nel frattempo, in questo florilegio di impegni, il 1mo marzo è uscito 'Pianeta di Miller' (Warner Music Italy), il quinto della carriera di Mr Rain a distanza di quasi due anni da 'Fragile'. "E' un disco totalmente diverso dai precedenti -spiega- E' suonato al 100%, è molto più vario, ho cercato di sperimentare di più, e ho dei feedback molto positivi". Mattia, che ha all’attivo 18 dischi di platino e 6 dischi d’oro, parla anche del singolo 'Due Altalene', contenuto nell'album, che ha portato sul palco dell'Ariston: "Due altalene' è eredità di 'Supereroi' -racconta spiegando come è nato il pezzo- Da 'Supereroi' mi è cambiata la vita, la gente mi chiedeva di incontrarmi e di raccontargli come avevo affrontato il mio periodo buio. A loro volta mi parlavano delle loro storie, ne ho letto centinaia. Questa canzone nasce infatti da una storia di un genitori che ha perso due figli che erano miei fan. Mi ha spezzato il cuore, mi sentivo in dovere di omaggiare tutte queste persone che hanno avuto il coraggio di confidarsi con me". Ascoltando le storie dei fan, Mattia sembra aver trovato il suo posto nel mondo: "Ora ho veramente un mio ruolo e so di poter essere anche utile -rivela all'Adnkronos- Io nei miei live cerco di parlare di argomenti che non vengono trattati, mi sento il dovere collettivo di parlare delle cose che accadono, delle cose che non vanno e cercare di migliorare il nostro mondo. Ho parlato di salute mentale, l’ho fatto da tutti i palchi che ho vissuto, Sanremo, Primo Maggio, così come ho scelto di dedicare il mio spazio di Sanremo nella serata cover al tema della violenza sulle donne, che è un tema schifosamente ancora attuale. Penso veramente che la musica possa cambiare le cose". 'Pianeta di Miller' contiene due duetti preziosi: uno con Sangiovanni, 'La fine del mondo', e uno con Clara Soccini, 'Un milione di notti'. "Con Clara sentivo il bisogno di avere un'interprete per il ritornello ed ero convinto che una voce femminile servisse per amplificare il messaggio: appena ho sentito il provino ho capito che era la persona giusta", rivela l'artista di Desenzano del Garda. Sangiovanni "l'ho sempre ammirato come cantante, l’ho sempre trovato molto versatile", spiega Mr Rain. "Gli ho fatto sentire la prima versione di 'La fine del mondo', gli è piaciuta subito, ed è nata una grandissima amicizia, ho scoperto un grandissimo musicista e una bellissima persona". E se gli si domanda come si vede tra due anni, Mattia Balardi risponde senza esitazione: "Spero nel giro di due anni di riuscire ad esportare la mia musica anche all’estero. Spero di avere imparato a gestire il mio tempo: in un mondo che va così veloce è davvero una sfida, tutti siamo vittime di ciò che ci accade intorno,e spesso dovremmo imparare a fermarci e a renderci conto di quanto siamo fortunati, per le persone che ci amano, perché facciamo il lavoro che amiamo, per la pizza che mangiamo con un amico. Voglio imparare a rallentare e a godermi ogni istante. Perché non voglio arrivare a 50 anni pentendomi di non aver dato il giusto tempo ad ogni momento della mia vita". Le idee sono chiarissime. Tanto che gli chiediamo di dare un consiglio ai giovanissimi che attraversano un momento difficile su come affrontare la vita, e Mr Rain risponde così: "Non vergognarsi di mostrarsi e di essere se stessi. Non avere 'paura di aver paura' è la cosa più importante: imparare ad accettarsi e a raccontarsi alle persone che ami. Anche se sei pieno di fragilità, insicurezze, paure". (di Ilaria Floris) —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina, Zelensky: “Rringrazio Meloni ma un Paese solo non può sostenerci contro la Russia”

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(Adnkronos) – Volodymir Zelensky ringrazia la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ma precisa che "non può un solo Paese aiutare e sostenere l'Ucraina contro l'aggressione russa". "Sono importanti gli aiuti di Meloni, Sunak, Macron, Scholz, Biden, del G7, per difendere il diritto internazionale, il rispetto dei diritti umani", aggiunge il presidente ucraino, in una intervista a Bruno Vespa a '5 minuti' in onda stasera. "Se l'Ucraina cade, la Russia attaccherà i Paesi Nato. E se ne attacca anche solo uno, tutti dovranno pagare un prezzo molto alto, inviare militari".  Il leader ucraino ribadisce poi l'intenzione di Kiev di organizzare un primo summit per la pace in Ucraina in Svizzera. La data sarà scelta in modo da consentire la partecipazione della maggioranza dei Paesi del mondo, spiega Zelensky. "Noi vogliamo la pace, ma con garanzie di una pace stabile e giusta", ha aggiunto.  No invece a una tregua in Ucraina. Servirebbe solo a rafforzare Putin, come dopo il 2014, afferma Zelensky. "Un conflitto congelato, come lo sarebbe il nostro dopo una pausa nei combattimenti, sarebbe un grande problema per l'Ucraina e anche per tutta l'Europa. Noi lo abbiamo già vissuto, dopo l'occupazione della Crimea e il conflitto nelle regioni di Donetsk e Luhansk. E' una situazione simile a quella che propongono alcuni leader e media. Non sarebbe una vera pausa, ma una pausa in favore di Putin, che servirebbe a lui per rafforzarsi, approvvigionarsi" dall'Iran e dalla Corea del Nord, reclutare altri militari. "Sarebbe proprio come dopo il 2014, quando il conflitto congelato ha concesso a Putin di rafforzarsi e lanciare una guerra su larga scala". "Il suo scopo non solo alcuni territori dell'Ucraina, ma l'intera Ucraina. Lui vuole distruggere tutto il Paese a annetterlo alla Russia, con la violenza o con strumenti politici come ha fatto in Bielorussia, dove controlla tutto, anche la polizia e i militari", sottolinea Zelensky.  Quanto al voto in Ucraina, "per poter svolgere elezioni in periodo di guerra – spiega Zelensky – dovremmo cambiare la legge, che non lo prevede. Bisogna rispettare i militari nelle trincee che devono avere il diritto di votare e porsi il problema di come voteranno i 7 milioni di ucraini all'estero".  L'Ucraina ha bisogno di armi. I missili a lunga gittata tedeschi Taurus? "Abbiamo promesso di non usarli contro qualsiasi zona, a parte i territori ucraini occupati", dice. "Potremmo anche non usarle poi, come è accaduto nel Mar Nero. Quando i russi hanno visto che perdevano le loro navi, si sono ritirati nelle acque territoriali russe. Se hai armi adeguate, potremmo rispondere alle forze russe che usano armi a lunga gittata contro le città, come per esempio Kherson. Loro sparano 20 chilometri iin più rispetto alla nostra artiglieria, con armi a lunga gittata potremmo allontanarci. E loro avrebbero paura. Se avessimo armi corrispondenti a quelle russe, le sorti della guerra potrebbero cambiare, noi potremmo avanzare".  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Bannon e l’Italia, nel 2018 voleva l’abbazia di Trisulti per farne la scuola dei leader sovranisti

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(Adnkronos) – Non manca oggi di dispensare giudizi sull'Italia e sulla politica del nostro Paese Steve Bannon, il settantenne ex ideologo della destra Usa che nel 2016 fu lo stratega della campagna di Donald Trump, l'ex presidente oggi a un passo dalla nomination repubblicana, pronto a sfidare nuovamente il democratico Joe Biden. Come dimostra la sua recentissima intervista al 'Corriere della Sera', dunque, l'Italia resta al centro della riflessione di Bannon, che nel Belpaese più volte è stato ospite, partecipando a conferenze e eventi politici.  Qui da noi addirittura Bannon avrebbe voluto piazzare la centrale del sovranismo internazionale, quando provò a creare la sua scuola di politica internazionale nella Certosa di Trisulti, nei pressi di Alatri. Una vicenda che si sviluppò tra il 2018 e il 2021, portando a un braccio di ferro tra i sovranisti guidati dallo stratega a stelle e strisce e coloro che erano contrari all'assegnazione dell'abbazia situata all'interno del monastero del 1200 che ha sede nel frusinate, nella Diocesi di Anagni-Alatri.  Inizialmente Bannon, insieme a Benjamin Harnwell, era riuscito ad aggiudicarsi il bando del Mibact per la gestione dell'Abbazia, con l'Humanitas Dignitate Institute, la sua associazione nata "per la difesa delle fondamenta giudaico-cristiane della Civiltà Occidentale". Poi però la levata di scudi degli anti-sovranisti ebbe la meglio: prima una serie di inchieste giornalistiche evidenziarono irregolarità dell'assegnazione di Trisulti all'ex consigliere della società di analisi Cambridge Analytica. Poi il partito democratico, tra gli altri, e la regione Lazio, guidata da Nicola Zingaretti si mobilitarono per impedire a Trump di mettere in piedi la scuola per formare i leader del sovranismo nel Vecchio Continente, pronti a spalleggiare la politica dei trumpiani americani.  Così la concessione, dopo due anni di battaglie e ricorsi, venne revocata nel 2021 dal Consiglio di Stato, su richiesta dello stesso ministero dei Beni Culturali, allora guidato dal dem Dario Franceschini. "Aver impedito la nascita di una scuola sovranista in questo luogo- ebbe a dire Zingaretti – penso sia un valore, perché quella cultura non è fondata sul confronto. Invece questo luogo nel '200 è nato come pilastro della cultura europea che ha il confronto delle idee come sua vocazione".  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Omicidio Tramontano, mamma Impagnatiello: “Volevo morire io, ho perso nipote e figlio”

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(Adnkronos) – “Volevo morire io…ho perso mio nipote Thiago e anche mio figlio Alessandro io non ce l’ho più”. È uno dei passaggi della testimonianza, tra le lacrime e coperta da un paravento, di Sabrina Paulis, mamma di Alessandro Impagnatiello, a processo per l’omicidio della compagna Giulia Tramontano, incinta al settimo mese.  “Non ho mai pensato male di mio figlio, era stressato, preoccupato per l’arrivo del figlio, era stanco, ma pensavo passerà”, ha concluso la testimone.  “Quando cercavamo Giulia ci siamo mossi nel modo migliore possibile, Alessandro era collaborativo, non nascondeva niente anche ai carabinieri, fino a quel momento ho creduto all’innocenza di mio fratello. Il suo atteggiamento non sollevava dubbi. Qualsiasi informazione utile la giravamo subito ai carabinieri”. È uno dei passaggi della testimonianza di Omar Impagnatiello, fratello di Alessandro. Tre i particolari sospetti: Impagnatiello non dice ai carabinieri, ai quali denuncia la scomparsa, di avere un garage “anzi scrive un messaggio alla madre: ‘non dire niente del garage. Il mio ragionamento – spiega il fratello – era che potevano esserci delle piantine di marijuana”. Sospetto anche il “forte odore di benzina” dal bagagliaio dell’auto dell’imputato, poi il lunedì, due giorni dopo l’omicidio, “mi disse che doveva sistemare il garage e non ha voluto che andassi con lui, è passata mezz’ora e sono sceso. Vidi lui che spazzava il pavimento, lui era molto sudato, a oggi dico agitato” spiega. “Ho notato la classica polvere di un pavimento di un garage ma ho anche notato l’odore di bruciato, un odore intenso, forte, particolare. Lui disse che una lampada aveva bruciato della plastica”. In aula, coperto da un paravento, ricostruisce il rapporto di confidenza con la 29enne – “mi parlava di sé, nel momento del bisogno sapeva che c’ero” – e la confidenza dell’ex barman di aver avuto “una piccola relazione con un’altra ragazza, uno sbandamento. Da fratello maggiore gli ho tirato le orecchie e qualche giorno dopo mi disse che la cosa era chiusa e amava Giulia”. Ricorda le ore precedenti il delitto quando riceve una telefonata di Giulia: “Era molto agitata perché era venuta a conoscenza della relazione di mio fratello, era arrabbiatissima, mi mandò un video e delle foto mandate dall’altra ragazza. Giulia a quel punto voleva lasciarlo”. Ma svela anche che a fine dicembre del 2022 Giulia “aveva deciso di abortire a inizio gennaio, ma mio fratello alla fine l’ha fermata. Non mi ricordo esattamente come glielo ha impedito”. L’omicidio di Giulia e l’arresto “ci ha cambiato la vita, l’ha cambiata a tutti. Eravamo migliori amici, ho imparato con lui cosa vuol dire essere fratelli” conclude. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Mike Tyson torna sul ring, match con Jake Paul su Netflix

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(Adnkronos) – Mike Tyson tornerà sul ring a 58 anni. L'ex campione del mondo dei pesi massimi sarà protagonista di un match contro Jake Paul, lo youtuber che si cimenta sul ring con una nuova carriera nella boxe. La sfida-spettacolo andrà in scena il 20 luglio all'AT&T Stadium, l'enorme impianto che è la casa dei Dallas Cowboys, una delle più gloriose squadre della National Football League. Il match sarà trasmesso da Netflix, che ha già cominciato – con ampio anticipo – a pubblicizzare l'evento- —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Pechino Express 2024 al via stasera, concorrenti e coppie: itinerario e dove vederlo

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(Adnkronos) – Prende il via oggi, giovedì 7 marzo, Pechino Express 2024 prende il via giovedì 7 marzo. Il viaggio di quest’anno condurrà le coppie tra Vietnam, Laos e Sri Lanka. Alla conduzione ci sarà ancora una volta Costantino della Gherardesca, inviato speciale Fru dei The Jackal. In gara, per il travel reality su Sky e Now, I CARESSA – Fabio ed Eleonora Caressa, I PASTICCIERI – Damiano e Massimiliano Carrara; I FRATM – Artem e Antonio Orefice; I ROMAGNOLI – Paolo Cevoli ed Elisabetta Garuffi; I BRILLANTI – Nancy Brilli e Pierluigi Iorio; I GIGANTI – Kristian Ghedina e Francesca Piccinini; LE AMICHE – Maddalena Corvaglia e Barbara Petrillo; ITALIA ARGENTINA – Estefania Bernal e Antonella Fiordelisi.  L’itinerario si svilupperà in dieci puntate e si snoderà dalle regioni settentrionali del Vietnam, fra risaie verdi e testimonianze antiche, passando di corsa per le città ricche di spiritualità del Laos, fino a concludere il viaggio tra i panorami mozzafiato dello Sri Lanka. Le coppie in gioco, negli oltre cinquemila chilometri che compongono il percorso della gara, potranno contare su pochi elementi di base: solo uno zaino con una dotazione minima e 1 euro al giorno a persona in valuta locale. Un bagaglio risicatissimo, per questo a fare la differenza saranno la resistenza fisica e psicologica, l’abilità e l’intraprendenza, lo spirito di adattamento e di sopravvivenza dei viaggiatori, pronti a vivere una continua scoperta per gli occhi e per l’anima. Superando prove e insidie, chilometro dopo chilometro in ciascuna puntata, le otto coppie raggiungeranno il traguardo con la bandiera di 'Pechino Express' e tappa dopo tappa le più tenaci arriveranno alla finalissima. Si esploreranno luoghi geograficamente lontani e si coinvolgeranno popoli culturalmente distanti, e per i viaggiatori in gioco saranno intense e indimenticabili le emozioni per le fortissime interazioni che verranno a crearsi sia all’interno della coppia che con le popolazioni locali conosciute lungo il cammino, esseri umani tanto diversi per cultura e abitudini quanto capaci di collaborare anche nelle condizioni più estreme. Al via da oggi alle 21.15 in esclusiva su Sky Uno e in streaming solo su NOW, sempre disponibile on demand e visibile su Sky Go. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Europee, firmata intesa tra C. De Luca ed ex ministro Castelli, con “benedizione” Bossi

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Sud Chiama Nord (ScN) e Partito Popolare del Nord sono alleati alle prossime Europee per opporsi alle attuali politiche "liberticide" e "centraliste" della Unione europea e dello Stato italiano. E' stata firmata questa mattina, in Sala stampa della Camera dei deputati, l'intesa tra
Cateno De Luca, sindaco di Taormina e leader di Sud chiama Nord (che nei giorni scorsi ha lanciato la lista 'Libertà' che correrà alle europee) e l'ex ministro della Giustizia Roberto Castelli, alla guida del Partito popolare del Nord.  "Uniti per la libertà. Ma non sta nascendo un nuovo partito", ha commentato Cateno De Luca ai giornalisti. L'accordo, annunciato alla presenza anche di Laura Castelli, ex viceministro al Mef, oggi presidente di Sud chiama Nord e del deputato di Scn Francesco Gallo, secondo fonti di ScN avrebbe la "benedizione" di Umberto Bossi già sul piatto. "Stanno già squillando i cellulari", ha evidenziato Laura Castelli in merito al possibile arrivo di nuovi ex Lega. "Il fatto che la parola 'Nord' non sia dimenticata sono sicuro che a Bossi non possa che far piacere", interviene Roberto Castelli alludendo al doppio richiamo alla parola nord nei nomi dei due partiti. "Cercherò Bossi per andarlo a trovare. Vi faremo sapere quando ci incontreremo – prosegue De Luca – Mi intrometto dicendo che più che alla benedizione di Bossi, con grande rispetto, puntiamo a quella degli elettori". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Israele, Imam francese sotto scorta: “Ramadan mese di dialogo, prego per fratelli ebrei”

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(Adnkronos) – "Se siamo a favore della pace, siamo a favore degli ebrei". E quale momento migliore per dimostrarlo se non il Ramadan, "mese di pace, di carità, di perdono e di dialogo". Così l'imam Hassen Chalghoumi, fondatore della conferenza degli imam francesi, risponde tramite Adnkronos a chi lo accusa di essere "l'imam degli ebrei". Il religioso tunisino naturalizzato francese, che da 17 anni vive sotto scorta, si dice convinto che "non bisogna avere paura a parlare di pace". E nemmeno a definire "gli ebrei nostri fratelli, nostri cugini, sono i figli di Isacco". Cita poi un "proverbio dell'Islam che afferma che se una persona non ti è fratello nella religione, ti è fratello nell'umanità". E si chiede: "Io filo ebreo? Sono filo pace. La vera fraternità è essere musulmani pro ebrei ed ebrei pro musulmani, considerare tutti importanti come te stesso". Così, in occasione del mese sacro all'Islam che quest'anno inizierà domenica 10 marzo, l'imam Chalghoumi rivolge un appello perché "Hamas ascolti il messaggio di pace del Ramadan, ascolti le nostre preghiere, liberi tutti gli ostaggi ancora nella Striscia di Gaza e permetta così di arrivare a un accordo per un cessate il fuoco". In modo che ''i palestinesi di Gaza e tutti i musulmani insieme a loro possano vivere il Ramadan in pace e serenità. Il mese sacro all'Islam non può essere accompagnato da un messaggio di morte, di massacro e conflitto. La nostra preghiera e speranza è che sia un mese senza conflitti e senza paura". Anche per questo, l'imam Chalghoumi ha rivolto un ''invito a tutte le moschee di Francia ad aprire le loro porte agli ebrei, a pregare insieme a loro per la pace, per fermare la guerra''. E anche se ''gli attacchi antisemiti sono in aumento'', anche se ''c'è il rischio di un incremento di attentati durante il mese di Ramadan, che quest'anno arriva in un momento molto difficile con un crescente fanatismo da entrambe le parti'', per il religioso ''dobbiamo rispondere con il dialogo alle divisioni, anche se in Francia, in Belgio e in tutta Europa stanno aumentando le tensioni tra la comunità musulmana e quella ebrea come conseguenza della guerra a Gaza tra Israele e Hamas''. Presidente dell'associazione culturale dei musulmani di Drancy, in Francia dal 1996, Chalghoumi ha ''organizzato per il 25 marzo un Iftar di pace con la partecipazione del Grande rabbino di Francia, molti Imam e il sindaco di Parigi con l'obiettivo di far incontrare ebrei e musulmani, israeliani e palestinesi, in modo che si parlino. Il dialogo per noi è davvero molto importante''. E ''il ritorno al dialogo è l'unica via per arrivare a una soluzione pacifica'', conclude l'imam, sottolineato la necessità di restare ''tutti uniti contro l'estremismo, la guerra, contro le divisioni''. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Gp Arabia Saudita, Leclerc e la pista “come Mario Kart” – Video

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(Adnkronos) – "La pista è come Mario Kart, ci sono buste di plastica ovunque". Charles Leclerc, al volante della Ferrari, ha dovuto fare i conti con condizioni particolari sul tracciato di Gedda nelle prime prove libere del Gp di Arabia Saudita. Il pilota monegasco, che ha fatto segnare il quinto tempo nella prima sessione del weekend, nelle comunicazioni via radio con il muretto ha evidenziato un inconveniente: "La pista sembra Mario Kart, ci sono sacchetti di plastica ovunque", ha detto Leclerc, usando come paragone uno dei più noti videogame legati al celeberrimo idraulico. In effetti, le immagini televisive mostrano sacchetti che svolazzano sull'asfalto e che si incastrano tra le sospensioni della monoposto prima di essere rimossi dai meccanici ai box.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Inchiesta dossieraggio, Gravina: “Io indagato per difendermi, voglio i nomi dei mandanti”

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(Adnkronos) – "Mi sono dovuto far indagare per potermi difendere contro il secondo dossieraggio, che sono le falsità di qualcuno che si diverte con veline anonime e immagino che la fonte sia sempre la stessa”. Queste la parole del presidente della Figc, Gabriele Gravina, a margine dell’incontro con gli arbitri sul caso dossieraggio. "Pur non essendo indagato ieri ho chiesto di esserlo, una contraddizione. Ma era indispensabile da parte mia. Non per difendermi da magistrati che a me non hanno mai rivolto accuse, nemmeno ieri. Non ci sono imputazioni per il momento”.  “Io ho portato ed esibito documenti ufficiali con data certa, tutto ha avuto risposte e riscontro. Ho chiesto accertamento della verità. Se ci sono responsabilità voglio capire oltre chi ha predisposto il dossieraggio anche i nomi dei mandanti", ha aggiunto il numero uno della Figc che ha sottolineato "l'amarezza provata a livello personale. Mi dispiace, quando rivesti un ruolo istituzionale e ti colpiscono a livello personale poi soffri. Venendo attaccato sul piano della credibilità questo mette in difficoltà il sistema che qualcuno cerca di minare”. Ad ogni modo il presidente della Figc ha tenuto a spiegare che "chi mi conosce sa che sono forte nelle mie reazioni. Questa vicenda mi renderà ancora più forte. In tutta l’attività di dossieraggio che sta emergendo sono e sono stato la parte lesa. Perché quando si fa attività di dossieraggio ci contenuti falsi”.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

8 marzo, SumUp celebra 5 imprenditrici di successo

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(Adnkronos) – Dalla riprogettazione della carriera alle 'bevande al femminile' SumUp celebra 5 storie di imprenditrici di successo e il loro impatto sul territorio. In occasione della Giornata Internazionale della Donna, per incentivare le aspiranti imprenditrici ad avere maggiore fiducia in se stesse – e raccontare l’impatto che le imprese femminili possono avere in termini di innovazione e contributo per il territorio – la fintech dei pagamenti digitali ha raccolto le testimonianze di 5 imprenditrici che hanno fatto della propria passione una vera e propria professione, abbracciando a 360° il concetto di innovazione: dall’introduzione di strumenti per rimuovere alcuni degli ostacoli alla crescita femminile nel mondo del lavoro al digitale come mezzo per espandere il proprio raggio di azione e generare impatto sul territorio. Negli ultimi mesi del 2023 l’Italia ha infatti registrato un record occupazionale senza precedenti, con un'interessante crescita nelle assunzioni di donne. Dati che pongono l’attenzione sul contributo delle donne nel mondo del lavoro e sull’impatto che questo genera nella società. Nel solo mese di novembre 2023, ad esempio, su 30 mila nuovi occupati ben 24 mila sono donne, costituendo l'80% dell'incremento mensile. Inoltre, nell'arco di quasi un decennio, tra il 2014 e il 2022 il numero di imprese femminili è aumentato di 34.635 unità, una crescita del 2,7% circa che suggerisce un cambiamento culturale in cui le donne assumono ruoli chiave nella creazione e gestione delle imprese.  Tuttavia, secondo il recente Osservatorio Women in Business di SumUp spesso le donne sono ancora frenate dalla paura di fallire (nel 35,7% dei casi) e dalla sensazione di avere più difficoltà a far crescere un’impresa rispetto agli uomini (lo riportano oltre 4 intervistate su 10). In questo quadro, Felizitas Lichtenberg, Head of Diversity and Inclusion di SumUp, sottolinea che "l'imprenditoria femminile è catalizzatrice di innovazione e resilienza, un potente motore che trasforma le sfide quotidiane, dagli stereotipi al divario di genere, in opportunità di riscatto".  "Le imprenditrici – osserva la manager Felizitas Lichtenberg – sono capaci di lasciare un'impronta significativa sul territorio e di fare la differenza attraverso la loro attività, come dimostrano le storie che SumUp ha raccolto in occasione della Giornata Internazionale della Donna". Lichtenberg evidenzia che si tratta di figure al femminile che, in vari modi, hanno saputo cucire l’innovazione su misura per i propri business: c’è chi ha integrato il digitale in attività commerciali più 'fisiche' – pensiamo alle librerie o retail di gioielli – e chi ha usato la tecnologia per raggiungere con il proprio lavoro più persone". "In questo contesto, SumUp si impegna a mantenere una comunicazione costante con le sue merchant, con l’obiettivo di conoscere da vicino le loro necessità. Nell’ottica di promuovere l'imprenditoria femminile, infatti, – conclude la responsabile Diversity and Inclusion di SumUp – vogliamo fornire strumenti digitali accessibili per la gestione del business e soluzioni di pagamento che ne agevolino la crescita".  I 5 progetti raccontati da SumUp partono dall'esperta di psicologia di consumi Elena Ceschelli diventata creatrice di Bevande Futuriste. Ceschelli ha deciso infatti di approfondire la psicologia dei consumi concentrandosi sulle abitudini e le tendenze degli utenti, notando nel 2011 una mancanza di bevande dedicate alle donne: e da lì è partita con la sua impresa. Lato D invece è la libreria milanese dedicata al desiderio e alla sessualità, un progetto di Marta Santomauro che ha fondato nel 2021 a Milano l'associazione Lato D e l'ha trasformata nel giugno 2023 anche in uno spazio culturale sicuro in cui affrontare, attraverso i libri, tematiche legate alla sessualità e al desiderio.  Vanesa Pelizza con il suo progetto Piano C racconta una storia che parla di sostegno per le professioniste che provano a reinserisi nel mercato del lavoro e di generatività al femminile. Cì'è poi il brand di body jewelry made in Italy Demetra è nato nel 2021 dalla mente di Martina Scorcucchi e da quella di sua madre, Patrizia Armati, animate dall’idea di creare gioielli per il corpo ispirati all’immagine di una donna eclettica ed elegante, raccontata come una guerriera romantica. Infine c'è il progetto generato dall’amore per le parole e per le narrazioni contaminate, a cui Na.Co deve il proprio nome: la sua fondatrice è Grace Fainelli, affiancata dalla scrittrice e autrice Espérance Hakuzwimana, si impegna per aiutare le aziende a prendere consapevolezza dei valori di Diversity & Inclusion attraverso consulenze, laboratori e percorsi formativi adatti a ogni esigenza.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Nigeria, più di 200 studenti rapiti a Kuriga

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(Adnkronos) – Oltre 200 studenti sono stati rapiti questa mattina a Kuriga, nella Chikun Local Government Area nello Stato di Kaduna, Nigeria settentrionale. Ne dà notizia Fides. Gli alunni appartengono alla scuola elementare di Kuriga. Stamani un commando armato ha assalito la struttura sequestrando oltre ai bambini anche parte del personale, tra cui il preside, portati nella foresta.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Boom di infezioni sessualmente trasmesse in Europa: su sifilide, gonorrea e clamidia

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(Adnkronos) –
Boom di infezioni sessualmente trasmissibili (Ist) in Europa. L'Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, rileva "un preoccupante aumento dei casi di sifilide, gonorrea e clamidia". Gli ultimi rapporti epidemiologici annuali sull'andamento delle Ist in Unione europea/Spazio economico europeo indicano che "nel 2022 il numero di infezioni segnalate ha registrato una crescita significativa rispetto all'anno precedente, con un aumento del 48% per i casi di gonorrea, del 34% per quelli di sifilide e del 16% per la clamidia". Inoltre "sono cresciuti notevolmente anche i casi di linfogranuloma venereo e di sifilide congenita", trasmessa "dalla madre al feto". Trend che per gli esperti evidenziano "la necessità urgente di un'azione immediata per prevenire un'ulteriore diffusione e mitigare l'impatto delle Ist sulla salute pubblica".  "Affrontare l'aumento sostanziale dei casi di Ist richiede attenzione urgente e sforzi concertati", dichiara la direttrice dell'Ecdc, Andrea Ammon. "Test, trattamento e prevenzione sono al centro di qualsiasi strategia a lungo termine", sottolinea, elencando "le priorità" per il contrasto alle Ist: "Educare alla salute sessuale, estendere l'accesso ai test e ai servizi terapeutici, combattere lo stigma associato" a queste infezioni. "Iniziative di educazione e sensibilizzazione – ammonisce Ammon – sono fondamentali per permettere alle persone di fare scelte informate sulla propria salute sessuale. Promuovere l'uso del preservativo e favorire un dialogo aperto sulle malattie sessualmente trasmissibili può aiutare a ridurne la velocità di trasmissione".  L'Ecdc ricorda che, "sebbene infezioni come la clamidia, la gonorrea e la sifilide siano curabili, possono comunque comportare gravi complicazioni se non trattate". Fra i possibili rischi ci sono "la malattia infiammatoria pelvica o il dolore cronico". Non solo: "La clamidia e la gonorrea possono portare alla sterilità, mentre la sifilide può causare problemi neurologici e cardiovascolari. La sifilide non trattata durante la gravidanza può provocare" nel nascituro "gravi conseguenze". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Philea Forum, Mulassano (Compagnia di San Paolo): “Innovazione centro programmazione strategica”

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(Adnkronos) – “Per Compagnia di San Paolo l'innovazione è al centro della programmazione strategica, e lo è stata in particolare nel quadriennio 2020-2024, con tre dimensioni di intervento particolarmente significative, che rappresentano al meglio ciò che intendiamo per innovazione. Da un lato operiamo con i ‘generatori di conoscenza’, ovvero con i centri di ricerca, gli atenei e le grandi università, che sosteniamo sia rispetto ai temi di ricerca di base, ma anche rispetto alla capacità di estrarre valore dalla ricerca di base e farla diventare innovazione”   È quanto riferito da Paolo Mulassano, responsabile di Obiettivo pianeta – Compagnia di San Paolo, a margine dell’apertura dei lavori di ‘Breaking bad (habits) – How can foundations move from silos to shaping future innovation ecosystems?’ la due giorni del Research Forum 2024 promossa da Philea, l’ente con sede a Bruxelles a cui aderiscono le fondazioni del continente, compresa Fondazione Cariplo. Al forum di ricerca aderiscono le più importanti organizzazioni filantropiche europee. Fondazione Cariplo è stata partner di Philea nella costruzione e definizione del programma a cui prendono parte più di 120 persone, in rappresentanza delle organizzazioni filantropiche europee. La due giorni è in svolgimento negli spazi della Cariplo Factory, a Milano. “Un esempio interessante è la nostra attività di sostegno ai ‘proof of concept’ – spiega Mulassano – cioè alle sperimentazioni vere e proprie che possono portare fuori dai laboratori i risultati della ricerca, implementando il viaggio dal laboratorio al mercato”.  “Una seconda grande dimensione di intervento per noi è la vicinanza alle politiche della Commissione europea, che propone iniziative molto rilevanti nell'ambito del sostegno all’innovazione, come il famoso European Innovation Council. Insieme ad altre importanti fondazioni nazionali, come la Fondazione Cariplo – sottolinea Mulassano – abbiamo attivato delle misure per favorire tutti i soggetti che sul territorio hanno partecipato alle iniziative dell’European Innovation Council. Purtroppo non hanno ottenuto il finanziamento, perché non c’erano i fondi sufficienti per coprire tutte le iniziative di alta qualità, ma sono comunque detentori del timbro ‘Skill Excellence’, il timbro di eccellenza delle proposte progettuali di innovazione create, che per noi significa valorizzare tutta l'attività di revisione che l'Europa ha fatto nel dichiarare che queste idee erano degne di un intervento economico. Tuttavia, il budget europeo non è infinito, quindi interveniamo a sostegno di quelli che erano di per sé già molto meritori”.  “Una terza dimensione di intervento è l’iniziativa diretta verso il Terzo settore. In quanto fondazione filantropica non facciamo innovazione internamente, ma sosteniamo terze parti che a nostro avviso devono essere spinte verso iniziative riguardanti l’innovazione. Abbiamo fatto grandi bandi dedicati alla transizione digitale nel terzo settore, che per noi è un modo per stimolare il terzo settore, che forse sono storicamente un po’ distanti dalla dimensione della digitalizzazione, ad essere il più possibile digitali, preoccupandosi, quindi, del tema dei dati, dell'estrazione di valore dei dati e, quindi, a preoccuparsi di innovare”, conclude. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Philea Forum, Moralis: “Capitale filantropia sia usato per scopi mirati”

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(Adnkronos) – Philea è l'Associazione Filantropia Europa che riunisce fondazioni e associazioni nazionali, così come altri attori del più ampio ecosistema filantropico. All'interno di questa comunità abbiamo fondazioni che investono specificamente nella ricerca e nell'innovazione e che si riuniscono nel forum di ricerca per discutere di temi riguardanti gli investimenti filantropici e l'equità nella ricerca, di come innovare e assicurarsi che il capitale della filantropia possa essere utilizzato in modo mirato, come si è detto anche oggi nel corso del dibattito”. A dirlo Delphine Moralis, Ceo di Philea, a margine dell’apertura dei lavori di ‘Breaking bad (habits) – How can foundations move from silos to shaping future innovation ecosystems?’ la due giorni del Research Forum 2024 promossa da Philea, l’ente con sede a Bruxelles a cui aderiscono le fondazioni del continente, compresa Fondazione Cariplo. Al forum di ricerca aderiscono le più importanti organizzazioni filantropiche europee. Fondazione Cariplo è stata partner di Philea nella costruzione e definizione del programma a cui prendono parte più di 120 persone, in rappresentanza delle organizzazioni filantropiche europee. La due giorni è in svolgimento negli spazi della Cariplo Factory, a Milano. “Come detto anche questa mattina, l'innovazione deriva dal connettere le persone e le idee. E la filantropia deve avere anche questa opportunità. In realtà la filantropia ha anche il ruolo specifico di catalizzatore e costruttore di ponti, al fine di unire diversi stakeholder e attori e di trovare soluzioni per le grandi sfide di oggi”, conclude. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Gp Arabia Saudita, Verstappen leader prime prove libere e Ferrari insegue

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(Adnkronos) – Max Verstappen davanti a tutti nelle prime prove libere del Gp di Arabia Saudita, seconda gara del Mondiale 2024 di Formula 1, e la Ferrari insegue. Il pilota olandese della Red Bull, trionfatore domenica 3 marzo nel Gp del Bahrain, è il più veloce sul tracciato di Gedda in 1'29''659. Il campione del mondo precede l'Aston Martin dello spagnolo Fernando Alonso (+0''186) e la Red Bull del suo compagno di squadra, il messicano Sergio Perez (+0''209). Quarto tempo per la Mercedes del britannico George Russell (+0''280), seguito dalle Ferrari del monegasco Charles Leclerc (+0''371) e dello spagnolo Carlos Sainz (+0''505). —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Svezia nella Nato, via libera definitivo

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(Adnkronos) – La Svezia entra oggi ufficialmente a far parte della Nato, diventando così il 32esimo membro della Alleanza Atlantica. Come spiegato stamane dalla Casa Bianca in una nota, ''l'adesione svedese alla Nato renderà gli Stati Uniti e tutti i nostri alleati più sicuri''. ''Il Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg mi ha appena informato che tutti gli stati membri della Nato hanno accettato il nostro protocollo di adesione e ha invitato la Svezia ad aderire al Trattato del Nord Atlantico. La Svezia diventerà presto il 32esimo membro della Nato'', il tweet del primo ministro svedese Ulf Kristersson. Il quotidiano svedese The Local ha spiegato che il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijarto, è volato negli Stati Uniti per consegnare alla Svezia i documenti necessari per la ratifica. Anche il primo ministro svedese e il ministro degli Esteri svedese Tobias Billstrom sono a Washington da ieri. Lunedì 11 marzo è prevista la cerimonia dell'innalzamento della bandiera svedese presso la sede della Nato a Bruxelles.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Bce, tassi invariati. Tagliata stima per inflazione

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(Adnkronos) – Nessuna sorpresa dalla riunione di marzo del Consiglio Direttivo della Bce che ha mantenuto invariati i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rispettivamente al 4,50%, al 4,75% e al 4,00%. Nonostante la 'prudente' decisione del Consiglio, l'Eurotower riconosce il percorso in calo dell'inflazione: non solo dall'ultima riunione di gennaio del Consiglio "l'inflazione è diminuita ulteriormente" ma – si legge nel comunicato finale – "nelle ultime proiezioni degli esperti della Bce è stata rivista al ribasso, in particolare per il 2024, principalmente per effetto del minore contributo dei prezzi dell'energia. Gli esperti indicano ora che si collocherebbe in media al 2,3% nel 2024, al 2,0% nel 2025 e all'1,9% nel 2026. Anche l'inflazione al netto dell'energia e degli alimentari è stata corretta al ribasso, a una media del 2,6% nel 2024, del 2,1% nel 2025 e del 2,0% nel 2026". Ma l'Eurotower osserva coem "nonostante l'ulteriore allentamento di gran parte delle misure dell'inflazione di fondo, le pressioni interne sui prezzi restano elevate anche a causa della forte crescita salariale". Oltre alla revisione al ribasso delle stime sull'andamento dell'inflazione, gli esperti della Bce hanno tagliato "la proiezione della crescita per il 2024 allo 0,6%; l'attività economica dovrebbe rimanere moderata nel breve periodo, per poi crescere dell'1,5% nel 2025 e dell'1,6% nel 2026, sostenuta inizialmente dai consumi e in seguito anche dagli investimenti". Lo segnala il Consiglio Direttivo nel comunicato finale della riunione di marzo.   —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)