La storia: “Nostra farmacia clonata da bazar illegale online, vende di tutto senza ricetta”

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(Adnkronos) – C'è l'amoxicillina con acido clavulanico – dose da 250/125 mg – proposta a un prezzo che va da 30,39 euro per 10 pillole (3 euro circa l'una) fino a 268,97 euro per 180 compresse. Ma per la versione 875/125 mg si arriva anche a 994,86 euro per 270 pillole. Ci sono i 'tag' strategici, per esempio 'migliore augmentin* prezzo', per attirare chi è in cerca dell'affare nei bazar online. Affare come 270 capsule di amoxicillina da 250 mg a 30 centesimi l'una. Questo è solo un esempio dei medicinali elencati su un sito web che all'apparenza apparterrebbe a una farmacia del Centro Italia. Peccato che la farmacia in questione fino a qualche giorno fa non sapesse neanche di avere questo portale in cui – testuali parole – si possono "ottenere i farmaci generici più convenienti in Italia". In più "senza necessità di prescrizione medica", con "consegna rapida e discreta, garantendo la privacy" e con possibilità di pagare anche in "criptovalute". "Massima flessibilità", il motto.  "Ovviamente questo non è il nostro vero sito web. Di quello che stava accadendo ce ne siamo accorti noi – racconta all'Adnkronos Salute Stefano Sebastiani, titolare della Farmacia Sebastiani che si trova a Villa Raspa (Spoltore, provincia di Pescara) – In passato avevamo il dominio '.com' con il nome della nostra farmacia e non l'abbiamo più rinnovato, lasciandolo a dicembre per attivare invece 'farmaciasebastiani.it'. Qualcuno se n'è impadronito, usando però tutti i dati nostri, compreso l'indirizzo della nostra farmacia. Vendono di tutto senza ricetta, a prezzi bassissimi. Lunedì abbiamo fatto la denuncia, siamo andati alla Polizia Postale. Sicuramente si tratta di una truffa, perché stanno usando i nostri dati. La Polizia Postale ci ha spiegato che bloccherà il sito e cercherà di individuare i responsabili".  
Sembra che il portale 'fake' faccia base "in Inghilterra". E solo il numero di telefono non è quello reale della farmacia a cui è stata rubata l'identità, ma è falso. "Nel senso – puntualizza Sebastiani – che è un pezzo della nostra vecchia partita Iva. Nonostante tutto, però, le persone ci trovano. Vanno su Internet, rintracciano il nostro numero ed è capitato che ci hanno chiamato. E' comunque un danno d'immagine. Ci hanno chiesto come funziona, come si può comprare a quei prezzi. Ed è imbarazzante. C'è anche il rischio, tra l'altro, che si tratti di farmaci contraffatti". Nella lista delle categorie di farmaci proposti da questa 'farmacia' illegale online si spazia da Covid (salda come prima voce) agli antivirali (idrossiclorochina compresa), dagli antidepressivi a medicinali anticancro, da prodotti per asma e colesterolo alla pillola del giorno dopo e agli immancabili farmaci per la perdita di peso. In realtà questi prodotti non possono essere venduti così, con le modalità promesse da questo sito. L'Italia ha delle norme molto rigide e definite su quali tipologie di medicinali e prodotti si possono commercializzare online, e i siti che possono vendere farmaci sono autorizzati dal ministero e devono riportare un bollino: si tratta di farmacie che hanno anche uno spazio online e devono essere riconosciute e riconoscibili.  E ovviamente il sito web segnalato non ha nessuna di queste caratteristiche. Nello spazio dedicato alle domande frequenti, chi si nasconde dietro questa attività dichiara di offrire "una vasta selezione di farmaci generici per trattare varie condizioni mediche, dalla salute sessuale al controllo del diabete e altro ancora". Sostiene di garantire "la qualità" e di proporre prodotti "da aziende farmaceutiche approvate e conformi agli standard internazionali", ma senza fornire alcuna prova di ciò. E rassicura anche sulla privacy. Il tutto fra un refuso e l'altro, il che potrebbe insospettire.  "Quello che posso dire – conclude Sebastiani – è che mi auguro che ora il sito in questione possa essere smantellato e oscurato il più rapidamente possibile. E ovviamente invito le persone a non fidarsi di queste offerte. Dietro un prezzo conveniente può nascondersi qualcosa di pericoloso per la salute. Occorre verificare sempre e rivolgersi unicamente a chi è davvero autorizzato a vendere questo tipo di prodotti anche online. Con i medicinali non si scherza".  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Carlo Ancelotti accusato di evasione fiscale in Spagna, rischia il carcere

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(Adnkronos) – La Procura di Madrid ha chiesto 4 anni e nove mesi di carcere per il tecnico del Real Carlo Ancelotti, accusato di evasione fiscale. Secondo la 'Fiscalia' Ancelotti avrebbe evaso circa un milione di euro, dai proventi per i diritti di immagine, nel periodo 2014-2015, all'epoca della prima esperienza da tecnico delle merengues. Stasera l'allenatore emiliano guiderà i blancos nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro il Lipsia. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Regionali Abruzzo, domenica 10 marzo al voto 1.208.276 elettori

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(Adnkronos) – Domenica 10 marzo, dalle ore 7 alle ore 23, si vota per l’elezione del presidente della Regione Abruzzo e per il rinnovo del Consiglio regionale. Sono 305 i comuni al voto, per un totale di aventi diritto pari a 1.208.276, di cui 592.041 uomini e 616.235 donne su una popolazione censita di 1.275.950. Le sedi dei seggi elettorali sono 1.634 di cui 13 ospedaliere. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Madonna di Trevignano, il vescovo: “Nulla di soprannaturale”

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(Adnkronos) –
Non c’è nulla di soprannaturale nelle presunte apparizioni della Madonna di Trevignano. Il vescovo di Civita Castellana, mons. Marco Salvi, ha emesso un decreto nel quale scrive che “ riguardo ai fenomeni di apparizioni e rivelazioni asseriti da Gisella Cardia (all'anagrafe Maria Giuseppa Scarpulla) e da Gianni Cardia: constat de non supernaturalitate”. Il vescovo chiede alla presunta veggente di intraprendere un cammino di purificazione.  Alla luce di questo, il vescovo impone “ai sacerdoti il divieto: di celebrare i sacramenti o guidare atti di pietà popolare in modo tale da connettere entrambi, in modo diretto e indiretto, con gli eventi di Trevignano Romano, sia nei terreni di proprietà dell'Associazione 'Madonna di Trevignano ETS' che in altri luoghi privati, pubblici ed ecclesiali”. Divieto anche “di recarsi nel luogo dell'apparizione alimentando nei fedeli l'idea che vi sia un qualche riconoscimento ecclesiale”. Salvi impone anche “a Gisella Cardia e a Gianni Cardia e a tutti i soggetti a vario titolo coinvolti negli eventi di Trevignano, il rispetto e l'adesione alle decisioni del Vescovo diocesano, nonché la disponibilità a compiere un percorso di purificazione e discernimento che promuova e mantenga l'unità ecclesiale; chiarifico che il titolo "Madonna di Trevignano" non ha alcun valore ecclesiale e non può essere usato come se lo avesse, anche in ambito civile”.  Il vescovo Salvi avverte anche “i fedeli circa l'obbligo disciplinare e spirituale derivante dal pronunciamento ecclesiale di astenersi dall'organizzare e/o partecipare ad incontri privati e/o pubblici (siano essi di preghiera e/o di catechesi) che diano per certa e indubitabile la verità sovrannaturale degli eventi di Trevignano o che siano atti a fare pressione sul Vescovo diocesano per modificare le proprie legittime decisioni sugli eventi stessi. Infine, ricordo a tutti che la comunione di amore con la Beata Vergine Maria, Madre del Signore e della Chiesa, viene nutrita a partire dalla Parola di Dio e dalla liturgia della Chiesa, che sono il vero e reale luogo d'incontro quotidiano con Colei che ci viene donata dalla Trinità quale segno di consolazione e di sicura speranza”. Il ritratto che emerge della presunta veggente di Trevignano, Gisella Cardia, nel decreto del vescovo di Civita Castellana, è che sia “inattendibile” e “autoreferenziale”. “Il problema principale – scrive nel documento il vescovo – risiede nel modo in cui la presunta veggente ricava la verità che insegna, ovvero non dall'interpretazione della Tradizione e in particolare della Scrittura, ma a partire da presunte ispirazioni che provengono dalle Persone divine e da Maria. I numerosi errori dottrinali vengono legittimati non da un'argomentazione teologica, ma dalla ispirazione immediata rivolta da Dio e da Maria alla presunta veggente, per cui sono incontestabili ‘ex sede’". Ulteriore problema, scrive il vescovo, “è dato dalla eccessiva semplicità dei temi dei messaggi e delle esortazioni della presunta veggente, incapaci di formare realmente i fedeli perché ben lontani dalla ricchezza della Scrittura e della più ampia Tradizione ecclesiale. Si tratta di contenuti che potrebbero essere offerti da qualunque persona che abbia un minimo di dimestichezza con i temi della spiritualità cristiana. Tali contenuti si rifanno a quel profetismo popolare che accompagna la storia della Chiesa occidentale sin dal Medioevo e che non ha nulla a che fare con la mistica popolare di cui parla Papa Francesco. Questo ha una rilevanza teologica perché li rende non indicativi del carattere soprannaturale delle presunte apparizioni in esame”. Nel contenuto dei messaggi, infine, osserva mons. Salvi, “c'è anche un giudizio sulla Chiesa cattolica istituzionale. Essa è giudicata come appartenente in parte all'ambito della salvezza e in parte al regno del maligno in base alla sua corrispondenza con le ispirazioni ricevute dalla presunta veggente. Al di là delle dichiarazioni di principio, per Gisella Cardia la Chiesa è oggetto di valutazione e di giudizio a partire dalla sua personale visione dottrinale, peraltro influenzata da sacerdoti a lei noti ma che espongono idee e posizioni quantomeno opinabili. Un esempio di questa autoreferenzialità della presunta veggente è li rifiuto, da lei operato, del sacerdote a lei inizialmente destinato dal Vescovo emerito, mons. Rossi, quale accompagnatore spirituale, affermando che non era lui la persona voluta dalla Madonna, e la scelta di un’altra persona perché gradita alla Vergine. Dalle risultanze degli accertamenti peritali disposti dalla Curia, ai quali la Cardia ha accettato di sottoporsi, si può evincere l'inattendibilità della stessa”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Cortei, Meloni a Forze Polizia: “Ingiusta campagna denigratoria contro di voi”

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(Adnkronos) – "Abbiamo ritenuto importante convocare questo incontro, anche alla luce di quello che è successo in questi mesi e in queste settimane. Come sapete, l’aumento delle manifestazioni di piazza, soprattutto dopo la riacutizzazione del conflitto in Medio Oriente, ha determinato un impegno, qualitativamente e quantitativamente, più intenso per tutti voi. Dal 7 ottobre a oggi, infatti, le iniziative di piazza sono state più di mille. L’Italia, a differenza di altre Nazioni, non ha vietato le manifestazioni a favore della Palestina perché per noi è fondamentale garantire il pieno diritto ad esprimere qualunque posizione politica. È un diritto che va bilanciato col rispetto delle regole che lo disciplinano e con la necessaria tutela degli obiettivi sensibili e che sono presi di mira dai manifestanti, molto spesso riconducibili a simboli più della religione ebraica che allo Stato di Israele (posto che anche questi ultimi vanno difesi)". Così, a quanto si apprende, la premier Giorgia Meloni nell'incontro con i sindacati delle Forze di Polizia in corso a Palazzo Chigi. "Ci tengo a ricordare, in questa sede, che nel 97% delle manifestazioni che si sono svolte in questi mesi non c’è stata alcuna criticità. Solo nel 3% dei casi si sono riscontrate criticità e questo dimostra l’ottima gestione dell’ordine pubblico e la vostra capacità di proteggere i siti sensibili. Sono dati, questi, che è giusto ribadire e sottolineare, perché ritengo ingiusta la sistematica campagna di denigrazione alla quale siete stati sottoposti". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Taxi, Antitrust incalza comuni: “Aumentare numero licenze e flessibilità turni”

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(Adnkronos) – L'Antitrust incalza i comuni sul servizio taxi: infatti – dopo le richieste di segnalazioni inviate negli ultimi mesi – l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato li invita ad "adeguare il numero delle licenze alla domanda, spingendo l’aumento oltre il tetto del 20% fissato in via straordinaria nel cosiddetto decreto Asset" anche "adottando in tempi brevi i bandi di concorso pubblico per l’assegnazione delle nuove licenze". Inoltre l'Antitrust definisce "necessario rendere stabile ed effettivo il monitoraggio sulla qualità del servizio, richiedendo, almeno annualmente, alle cooperative di taxi le informazioni necessarie per stabilire se il numero di licenze attive sia sufficiente a soddisfare la domanda, rendendo pubblico l’esito del monitoraggio". Secondo l’Autorità andrebbero poi "adottate misure aggiuntive, come la regolamentazione dell’istituto delle doppie guide, l’implementazione del taxi sharing e l’efficientamento dei turni". In tal senso, si ricorda, a Firenze – nei periodi di maggior domanda – i tassisti possono svolgere i propri servizi con più flessibilità e l’amministrazione comunale può rilasciare licenze temporanee. L'Antitrust evidenzia come "il taxi sharing è obbligatorio quando almeno tre utenti sono diretti verso la stessa zona di destinazione".  Infine, "nell’ottica di mantenere un adeguato livello del servizio taxi per il trasporto di soggetti portatori di handicap di particolare gravità, i Comuni devono adeguare, laddove necessario, il numero di licenze taxi rilasciate a vetture attrezzate per svolgere questo particolare servizio". L'Antitrust ricorda di avere già ad agosto 2023 "inviato una prima richiesta di informazioni ai Comuni di Milano, Napoli e Roma e alle principali cooperative e piattaforme per la prenotazione dei taxi al fine di valutare le condizioni di fornitura del servizio e far luce sui gravi disservizi riscontrati dall’utenza". Terminata l’analisi delle informazioni acquisite, l’Autorità ha inviato una segnalazione ai suddetti tre Comuni in cui venivano evidenziate alcune importanti criticità come la strutturale insufficienza delle licenze per soddisfare la domanda (che genera un numero molto elevato di richieste inevase e tempi di attesa eccessivamente lunghi); una diffusa inerzia dei Comuni nel richiedere alle cooperative di taxi le informazioni necessarie a verificare l’adeguatezza del servizio, con esiti negativi in termini di rilevazione e correzione tempestiva di eventuali criticità; un’eccessiva rigidità del regime dei turni. L'Antitrust ricorda poi di avere evidenziato a Palermo una "strutturale carenza dell’offerta e l’assenza di controlli e di misure di regolamentazione flessibile dei turni, mentre nel Comune di Firenze è risultata la mancanza di un meccanismo di monitoraggio sull’erogazione e sulla qualità del servizio". Per questo motivo l’Autorità "ha deciso di inviare ai medesimi una segnalazione in cui sono state evidenziate tali criticità". Inoltre, per migliorare l’efficienza e la qualità del servizio taxi, l’Antitrust – anche in base a quanto sperimentato in alcuni Comuni – ha suggerito nelle proprie segnalazioni l’adozione di alcune misure correttive, appunto su licenze e flessibilità dei turni. Infine, nell’ottica di mantenere un adeguato livello del servizio taxi per il trasporto di soggetti portatori di handicap di particolare gravità, i Comuni devono adeguare, laddove necessario, il numero di licenze taxi rilasciate a vetture attrezzate per svolgere questo particolare servizio. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Assegno unico 2024, importi e aumenti: a quanto ammontano

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(Adnkronos) – La quasi totalità delle famiglie che percepisce l’assegno unico e universale per i figli a carico (92,3%) ha ottenuto – dalle modifiche entrate in vigore nel 2023, incluso l’aggiornamento automatico al costo della vita di soglie e importi – un aumento medio, rispetto all’assegno ricevuto nel corso del 2022, di 719 euro annui.  Dal punto di vista distributivo, sono le famiglie che appartengono ai due quinti più poveri quelle che sperimentano un maggiore aumento relativo (una variazione sul reddito familiare rispettivamente del 3,6% e del 2,2%). E' quanto rileva l'Istat precisando inoltre che una quota contenuta di famiglie (7,7% delle famiglie destinatarie dell’assegno) sperimenta, invece, un peggioramento dei redditi rispetto al 2022.  Tale perdita – si spiega – è riconducibile sia alla riduzione delle compensazioni temporanee per l’assegno unico ai 2/3 dell’importo, sia al fatto che nel 2022 erano ancora in vigore, seppure solo per i primi due mesi, le detrazioni per i figli a carico, l’assegno al nucleo familiare e l’assegno temporaneo, misure che nel loro insieme riguardavano una più ampia platea di famiglie.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Di Amato (Maire): “Nostro impegno è verso la chimica del futuro”

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(Adnkronos) – "Il nostro lavoro è molto orientato verso la chimica del futuro, e dunque la transizione energetica. Ci definiamo ‘low carbon’, una sfida su cui stiamo lavorando e investendo molto ormai da anni. Grazie a NextChem, oggi abbiamo un portafoglio di tecnologie importante, e vediamo un grande sviluppo sia nel campo dell'idrogeno blu, che è la frontiera del domani, che dell'idrogeno verde. Non escludiamo poi uno sviluppo anche per quel che riguarda la reazione nucleare, grazie gli accordi raggiunti con la società Newcleo". Sono le parole del presidente del Gruppo Maire Tecnimont Fabrizio Di Amato, intervenuto a margine dell’evento ‘Out of the Unbox’, durante il quale la società ha incontrato la business community nazionale e internazionale per ripercorrere i principali risultati ottenuti dal Gruppo italiano di ingegneria e tecnologia nel corso del 2023. I risultati dell’ultimo anno sono stati per Maire molto soddisfacenti. I ricavi ammontano a 4.259,5 milioni di euro, in aumento del 23,0% sul 2022, l’Ebitda è pari a 274,4 milioni di euro, in crescita del 31,1%, l’utile netto è stato di 129,5 milioni, in crescita del 43,3%, e le disponibilità nette adjusted di 337,9 milioni, in crescita di 244,1 milioni. "Gruppo Maire ha due caratteristiche fondamentali: la prima, legata alla Tecnimont, è la capacità di eseguire progetti grandi e complessi in aree remote – spiega Di Amato – la seconda, che sta crescendo, è avere un portafoglio di tecnologie, composto soprattutto da tecnologie sostenibili, che ci proiettano al futuro e che nei risultati del 2023 ha contribuito per un quarto".  In occasione dell’evento Maire ha presentato anche la propria visione industriale come abilitatore tecnologico per supportare il processo globale di transizione energetica ed ha illustrato il piano strategico decennale 2024-2033. Secondo il piano strategico, al 2033 sono attesi ricavi per oltre 10 miliardi di euro e Ebitda di circa un miliardo. "Il piano strategico comprende queste due grandi componenti – conclude il presidente del Gruppo Maire – e, sicuramente, ha anche la capacità di aggregare non solo nuove acquisizioni ma anche e soprattutto nuove persone. Questi elementi ci aiuteranno a raggiungere gli obiettivi sfidanti che abbiamo voluto porci". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Bernini (Maire): “Per il 2024 ci prefiggiamo crescita del 40%”

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(Adnkronos) – "Guardiamo al futuro con grande serenità e soddisfazione. Tra i target che ci prefiggiamo per il 2024 c’è una crescita molto importante, nell’ordine del +40% rispetto a quanto già consegnato al mercato nel 2023. Abbiamo una pipeline commerciale estremamente in salute e questo ci dà la possibilità di poter traguardare un’ulteriore fase di crescita anche per gli anni successivi. Vogliamo mantenere un portafoglio di progetti in grado di esprimere redditività, anche superiore rispetto agli anni precedenti, volumi in crescita e la capacità di attrarre persone, elemento chiave per poter supportare la crescita”. Così l’amministratore delegato del Gruppo Maire Tecnimont Alessandro Bernini, in occasione dell’evento ‘Out of the unBox’, durante il quale la società ha incontrato la business community nazionale e internazionale per ripercorrere i principali risultati ottenuti dal Gruppo italiano di ingegneria e tecnologia nel corso del 2023. "Vogliamo continuare ad essere un polo attrattivo per il personale qualificato della nostra industria. Ritenerci ‘Employers of Choice’ non è uno slogan, ma è un dato di fatto, in quanto stiamo trovando sempre piena disponibilità in chi vuole far parte della nostra azienda, nelle varie geografie che ci interessano – spiega Bernini – dal sud-est asiatico, l’India in particolare, arrivando anche in Europa. Una disponibilità dettata dalla consapevolezza che in noi c’è capacità di sviluppo e crescita”. In questa occasione Maire ha presentato anche la propria visione industriale come abilitatore tecnologico per supportare il processo globale di transizione energetica ed ha illustrato il piano strategico 2024-2033.  Per Bernini l’aggiornamento del piano industriale "si è reso imperativo" perché "i risultati del 2023" e le previsioni per il 2024, "che presumibilmente coincideranno con gli obiettivi prefissati per il 2028", tracciano un percorso di crescita che già dall’anno scorso "ha superato le aspettative". Lo dicono i numeri, i risultati dell’ultimo anno sono stati per Maire molto soddisfacenti: i ricavi ammontano a 4.259,5 milioni di euro, in aumento del 23,0% sul 2022, l’EBITDA è pari a 274,4 milioni di euro, in crescita del 31,1%, l’utile netto è stato di 129,5 milioni, in crescita del 43,3%, e le disponibilità nette adjusted di 337,9 milioni, in crescita di 244,1 milioni.  "Uno dei grandi pilastri è il Super Cycle di investimenti, in particolare nel cosiddetto Downstream, quella porzione dell’Energy Value Chain che riguarda gli investimenti nella trasformazione, quindi non più l’utilizzo di risorse naturali per finalità energetiche – precisa – ma la trasformazione di queste risorse in qualcos’altro: dai prodotti per la petrolchimica, ai fertilizzanti, all’ammoniaca".  "In tutte le geografie questo sentimento e questa volontà di imprimere una velocità diversa ai percorsi di decarbonizzazione impone quello di accompagnare alle soluzioni tradizionali, soluzioni innovative volte a ridurre l’impronta carbonica e l’utilizzo di energia, quindi essere più efficienti da un punto di vista energetico – sottolinea l’ad di Maire – addirittura ad utilizzare un tipo di materia prima diversa rispetto a quello che si è utilizzata fino a ieri, non più oli a gas, ma rifiuti, energia elettrica che diventa grazie al processo dell’elettrolisi idrogeno e l’idrogeno e la Co2 sono i due Build Block fondamentali per produrre qualsiasi componente tradizionalmente prodotto con risorse naturali".  "È per questo che con la nostra NextChem, la divisione Sts, deteniamo già le soluzioni tecnologiche, quindi la combinazione dei due: la capacità di eseguire il grande stream di investimenti delle Major e delle National, accompagnate dalla possibilità di dare una soluzione tecnologica innovativa, è quello che risulta essere vincente anche nell’ultima acquisizione di portafoglio”, conclude.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Mico Geraci, dopo 25 anni scoperti mandanti omicidio sindacalista

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(Adnkronos) – Svolta nelle indagini sull'omicidio di Mico Geraci, ucciso l'8 ottobre 1998 davanti alla sua abitazione a Caccamo (Palermo). A 25 anni di distanza hanno un nome i mandanti dell'omicidio del sindacalista siciliano della Uil. I carabinieri, su delega della Dda di Palermo guidata dal procuratore Maurizio De Lucia, hanno notificato in carcere un'ordinanza di custodia cautelare ai boss di Trabia, i fratelli Pietro e Salvatore Rinella.  Aveva appena 44 anni, Mico Geraci, quando fu ucciso sotto la sua abitazione a Caccamo con cinque colpi di fucile a pompa. I killer, che erano in quattro, lo attesero sotto casa, trucidandolo davanti al figlio 17enne. Pochi mesi prima, a Caccamo, Geraci si era scagliato contro la mafia e contro il nuovo piano regolatore che secondo lui tutelava alcuni interessi non cristallini. La Direzione distrettuale di Palermo è riuscita a ricostruire minuziosamente quell’efferato delitto definito, per molto tempo, "senza verità e giustizia". "Si è accertato che Mico Geraci fu ammazzato per il suo impegno civico e politico (cioè si era schierato apertamente, in certi discorsi, contro la famiglia mafiosa di Caccamo), rivelandosi particolarmente scomodo per i consolidati assetti mafiosi di quel territorio, sì da suscitare l’intervento e la reazione dello stesso Bernardo Provenzano che, personalmente, ne ordinò la soppressione". Così il procuratore di Palermo, Maurizio De Lucia, dopo la svolta nelle indagini. "Finalmente… Siamo soddisfatti per la notizia dell'arresto dei mandanti dell'omicidio del sindacalista Mico Geraci – ha detto all'Adnkronos il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri – Dopo tanto tempo verrà finalmente fatta giustizia, cosa che avevo auspicato quando venni a Palermo a novembre. Noi non ci siamo mai fermati. Avevamo chiesto tutti insieme di identificare i mandanti. Bene così, finalmente". Negli anni l'inchiesta sul delitto è stata archiviata e riaperta più volte. A novembre Bombardieri era andato a Palermo per ricordare Mico Geraci in un incontro organizzato dalla Uil regionale. "Vogliamo ricordare Mico Geraci, uno di noi che nel difendere la legalità ha perso la vita", aveva detto il segretario generale della Uil.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina e rischio per soldati italiani? Duro botta e risposta tra Orsini e ministero Difesa

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(Adnkronos) – Alessandro Orsini replica al ministero della Difesa. "Il ministero della Difesa afferma il falso quando afferma che io avrei affermato il falso", esordisce il Professore in un post su Facebook e X. E, in quello che appare un botta e risposta, incalza: "Tutto ciò che ho scritto nel mio articolo per il Fatto quotidiano è vero e documentato. Domani entrerò nel merito di queste accuse rispondendo punto su punto".  "Per ora, voglio dire alcune cose", continua. "Primo, il comunicato stampa del ministero della Difesa mi ricopre di offese e di attacchi sul piano personale. Non è un comunicato stampa, ma l'attacco sguaiato del più potente apparato del governo che usa le tipiche tecniche intimidatorie delle dittature contro gli studiosi liberi, come l’identificazione del 'nemico del popolo' che minaccia la sicurezza nazionale diffondendo notizie false". "Secondo, le minacce di querela contenute in quel comunicato mi fanno ridere. Non ho nessuna paura. Continuerò a esprimermi liberamente", rimarca Orsini. "Terzo, simpatie per le dittature? Bisognerebbe chiedere a Guido Crosetto e Giuseppe Cavo Dragone quali siano i loro rapporti con il governo che ha rapito, torturato e ucciso Giulio Regeni – scrive il Professore – Se hanno buoni rapporti con quel governo, allora la logica dell'indagine scientifico-sociale consente di affermare che sono amici di una dittatura". "Quarto, io non ho mai proposto la resa dell’Ucraina, a cui sono sempre stato contrario. Ho proposto una trattativa con la Russia all’inizio della guerra per salvare l’Ucraina. Che è cosa ben diversa dal proporre una resa", conclude nel post in cui rimanda "a domani, con la mia replica, in cui spiego che i contenuti del mio articolo sono veri". Parole, quelle di Orsini, che arrivano dopo che ieri il Ministero della Difesa ha smentito "con fermezza le
affermazioni false e prive di fondamento contenute nell'articolo del Professore Alessandro Orsini dal titolo 'Pericolo per i militari italiani da Odessa: congelare il conflitto' pubblicato sul Fatto Quotidiano". "In particolare, il Professor Orsini sostiene, nelle sue apparizioni televisive come nel suo articolo, che vi siano soldati e mezzi italiani in servizio presso la base di Costanza in Romania, attribuendo a tale presenza un imminente pericolo. Questa affermazione è totalmente falsa", si legge nella nota di ieri del Ministero della Difesa. "I militari dell'Aeronautica Militare Italiana, che facevano parte della Task Force 'Gladiator' a Costanza, sono rientrati in Italia già dal 31 luglio 2023. Orsini, che si erge sempre a super esperto, ha preso un granchio macroscopico. Nel suo articolo – si legge nella nota – Orsini sostiene di aver consultato presunte fonti 'aperte' che indicano l'Italia come Paese che presidia quell'area del territorio romeno". "Quindi Orsini o è in assoluta malafede o non sa consultare neppure le normali fonti web senza verificare le date di quel che legge. La smentita di tale presenza è infatti facilmente verificabile attraverso una semplice ricerca su Google, ricerca che avrebbe evitato al Prof. Orsini di diffondere fake news e di alimentare inutili allarmismi. Infatti i militari dell'Aeronautica Militare Italiana, che hanno partecipato alla Task Force Gladiator a Costanza, hanno tutti terminato la propria missione il 31 Luglio 2023, come riportato da molte testate giornalistiche e diversi comunicati stampa", prosegue la nota. E ancora: "Il Ministero stigmatizza le presunte 'verità' del Professor Orsini, le cui tesi sono fondate su ipotesi non riscontrabili e che muove accuse totalmente infondate. Va ricordato al prof. Orsini che l'Italia si è schierata con la Ue, la Nato e soprattutto con il diritto internazionale che tutela la sovranità di uno Stato, l'Ucraina, che ha subito ormai più di due anni fa l'invasione russa. La rassegnazione cui invita il prof. Orsini è piuttosto prodromica al potere egemonico di talune oligarchie e regimi autoritari che, evidentemente, suscitano le sue simpatie. La diffusione di notizie false e strumentali, soprattutto in un momento delicato come quello attuale, è un atto di grave irresponsabilità nei confronti dei lettori e della credibilità della stampa che suscita, in questo modo, inutili e irresponsabili allarmismi. Il Ministero della Difesa, riservandosi di tutelare la propria immagine nelle sedi opportune, invita il professor Orsini a un maggiore rigore scientifico e ad un più confacente senso di responsabilità, astenendosi dal diffondere informazioni false e dannose per la sicurezza nazionale". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Psittacosi, alert Oms su aumento casi umani in Ue

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(Adnkronos) – La psittacosi, malattia respiratoria causata da un batterio che infetta soprattutto gli uccelli, nell'uomo "può provocare anche forme gravi che portano alla morte. Bene dunque l'alert lanciato dall'Organizzazione mondiale della sanità" su un aumento dei casi umani in Ue, "perché la comunicazione tempestiva di questi rischi può aiutarci a strutturare interventi il più possibile anticipatori di un'eventuale nuova emergenza infettiva". Così Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università Statale di Milano, commenta all'Adnkronos Salute la segnalazione dell'Oms su un trend in crescita dell'infezione umana da Chlamydophila psittaci (C. psittaci) nell'Unione europea tra il 2023 e l'inizio del 2024, particolarmente marcato a novembre e dicembre scorsi. "Bisogna accogliere questi alert con senso di responsabilità e attenzione, senza eccedere negli allarmismi – precisa l'esperto – ma nemmeno sottovalutandoli".  "Viviamo in un ecosistema fatto di continue interazioni tra virus, batteri, animali e uomo", spiega Pregliasco. Da qui la necessità di un approccio 'One Health' che richiede "la responsabilità e l'attenzione di tutti – ribadisce – e soprattutto delle istituzioni, chiamate a controlli sempre più intensi e numerosi nell'ambito di una rete internazionale complessa ed estesa che va finanziata, in modo che possa garantire una sensibilità adeguata" a captare in tempo future emergenze, e alimentata da "segnalazioni costanti da raccogliere e condividere velocemente. E' la lezione che Covid ci ha insegnato: comunicazione, attenzione, responsabilità e 'preoccupazione' – chiosa il virologo – nel senso letterale di 'occuparci prima' di possibili pericoli futuri".  Il batterio infetta principalmente gli uccelli e sta colpendo particolarmente in Ue dove i casi nell'uomo di psittacosi sono in aumento e hanno portato anche a 5 decessi. Tanto che ieri l'Oms ha lanciato un alert per segnalare i rischi e fare il punto della situazione. La segnalazione all'agenzia Onu per la salute è arrivata a febbraio da Austria, Danimarca, Germania, Svezia e Paesi Bassi che hanno informato, attraverso il sistema di allarme rapido e risposta (Ewrs) dell'Unione europea, di aver rilevato un trend in crescita di questi casi nel 2023 e all'inizio del 2024, "particolarmente marcato a novembre-dicembre 2023".  Nella maggior parte di questi casi, informa l'Oms, è stata segnalata l'esposizione a uccelli selvatici o domestici. Le infezioni umane di psittacosi si verificano principalmente attraverso il contatto con le secrezioni di uccelli infetti e sono per lo più associate a chi lavora con uccelli da compagnia o pollame, e a veterinari, proprietari di uccelli da compagnia e giardinieri nelle aree in cui la C. psittaci è epizootica nella popolazione di uccelli autoctoni. "I Paesi interessati – spiega l'Oms – hanno implementato indagini epidemiologiche per identificare potenziali esposizioni e cluster di casi". Fra le misure messe in campo l'analisi di campioni di uccelli selvatici sottoposti a test sull'influenza aviaria per verificare la prevalenza di C. psittaci tra gli uccelli selvatici. L'Organizzazione mondiale della sanità, si informa in una nota, "continua a monitorare la situazione e, sulla base delle informazioni disponibili", al momento "valuta basso il rischio rappresentato da questo evento" infettivo. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Michelle Hunziker alla conduzione di Sanremo 2025?

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(Adnkronos) – Michelle Hunziker alla conduzione del festival di Sanremo 2025? A tirarla fuori dal 'cilindro' è Fiorello a 'VivaRai2!'. La conduttrice ha ringraziato lo showman per averla aiutata a scegliere il titolo della sua ultima trasmissione. Dal canto suo Fiorello ha esaltato la collega, aggiungendo poi una suggestione: "Potrebbe essere una prossima Rai, potrebbe tornare per Sanremo. L'ha già fatto e lo rifarebbe volentieri". "Dunque ci sono già tre volentieri: la Hunziker, Cattelan e Gigi D'Alessio", aggiunge lo showman che chiosa in riferimento alla precedente battuta: "Ovviamente sono io ad avere l'ultima parola. Chiamano me e chiedono 'tu cosa faresti?', io gli dico quello che farei. Infatti mi dispiace per Nunzia (De Girolamo, ndr), adesso penso che chiuderò Affari Tuoi…". Fiorello nei giorni scorsi aveva lanciato la coppia Antonella Clerici e Alessandro Cattelan. Chiamata a sorpresa dallo showman, la conduttrice alla domanda "ma se ti proponessero di condurre il Festival, accetteresti?, aveva risposto: "Con un amico come te, forse". "Io ti vedo bene con Alessandro Cattelan", aveva proposto lo showman. La conduttrice a questo punto si era dimostrata possibilista al riguardo: "Può essere, io adoro Alessandro, penso sia giusto lanciare i giovani e poi non ho niente da perdere, anche se un Festival dovesse andare male, non sarebbe la fine del mondo. A prescindere da tutto, tifo per una donna come Direttore Artistico". Qualche giorno dopo a 'Chi' Clerici ha però detto: "La verità è che ho risposto a una boutade di Fiorello fatta alle sette del mattino. L'unica battuta che mi sia venuta è stata: 'Con te lo farei'. Ma, assolutamente, non ci penso. Dopo il Sanremo di Amadeus anch'io direi di 'no', ma qualcuno lo dovrà pur fare. È chiaro che, avendolo già fatto, so che cosa significa. Ma non ci penso, ho i miei programmi che vanno molto bene. Ecco, chiunque lo faccia deve essere uno, deve essere il comandante, lo dico per esperienza. Altrimenti diventa un caos. E poi penso che Sanremo lo debba fare un conduttore esperto", ha spiegato. Altro nome che circola è quello di Carlo Conti, uomo d'azienda che probabilmente non si tirerebbe indietro di fronte all'imponente mission, ma i suoi impegni con 'Tale e Quale', che regalano grandi soddisfazioni a Viale Mazzini, potrebbero risentirne. Si parla anche di Paolo Bonolis, ma forse solo perché il suo contratto con Mediaset è in scadenza a giugno. Bonolis ha già fatto più volte il festival e chissà se avrebbe voglia di cambiare di nuovo gruppo e mettere le mani sul festival nel momento del suo picco d'ascolto. Così come non è dato ancora sapere se la Rai sia interessata ad un suo tracloco. Le voci che si rincorrono sono tante, spesso prive di elementi reali a supporto: si è parlato molto anche dell'ipotesi di Laura Pausini in coppia con Paola Cortellesi ma le due non hanno mai accennato ad una simile possibilità, per non parlare del fatto che la macchina del festival assorbe molti mesi di preparazione e entrambe hanno due carriere lanciatissime tra musica, tv e cinema. Qualcuno ha tirato fuori dal cilindro anche ipotesi di coppie Rai-Mediaset, con l'intervento, accanto ad un conduttore Rai, di Maria De Filippi (che peraltro ha già fatto un festival con Carlo Conti) o di Gerry Scotti. Ma siamo per ora nell'ambito del FantaSanremo e i bonus e i malus sono ancora tutti da ponderare.   —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina, Russia: “Drone di Kiev abbattuto a Belgorod”

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(Adnkronos) – La Russia ha abbattuto un altro drone ucraino sopra la regione di Belgorod. Lo ha riferito il governatore Vyacheslav Gladkov sul suo canale Telegram. "Nella regione di Belgorod, il sistema di difesa aerea ha abbattuto un Uav di tipo aereo nell'area del villaggio di Blizhnoe. I servizi operativi stanno chiarendo le informazioni sulle conseguenze". Secondo i dati preliminari, non ci sono state vittime né danni, ha aggiunto il governatore. Nella regione di Kursk l'attacco di un drone ucraino ha causato un incendio in un magazzino di carburanti e lubrificanti. Lo ha riferito su Telegram il governatore Roman Starovoit, aggiungendo che "non ci sono vittime" e che sul posto sono al lavoro i servizi di emergenza. Gli Stati Uniti non invieranno truppe a combattere in Ucraina. Lo ha detto il coordinatore per le comunicazioni strategiche del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti John Kirby, commentando l'appello del presidente francese Emmanuel Macron agli alleati a non essere codardi. "Macron ha certamente tutto il diritto e la capacità di parlare per sé stesso e di esprimere le proprie opinioni. Tutto quello che posso fare è parlare per il presidente Biden, comandante in capo", ha aggiunto. "È stato molto chiaro fin dall'inizio di questa guerra. Non ci saranno truppe americane sul campo a combattere in Ucraina". Il presidente ucraino Vladimir Zelensky non chiede agli alleati di inviare truppe in Ucraina, ha sottolineato Kirby. "Il presidente Zelensky non chiede questo. Chiede solo gli strumenti. Non ha mai chiesto che truppe straniere combattessero per il suo Paese. Lui e le sue truppe vogliono farlo, ma hanno bisogno degli strumenti per farlo".  Secondo quanto riferito dallo Stato maggiore delle forze armate ucraine, la Russia ha perso 420.270 soldati in Ucraina dall’inizio della guerra, il 24 febbraio 2022. Questo numero include 1.250 vittime subite dalle forze russe nell'ultimo giorno. Secondo il rapporto, la Russia ha perso anche 6.678 carri armati, 12.728 veicoli corazzati da combattimento, 13.479 veicoli e serbatoi di carburante, 10.308 sistemi di artiglieria, 1.008 sistemi di razzi a lancio multiplo, 701 sistemi di difesa aerea, 347 aerei, 325 elicotteri, 7.921 droni, 26 imbarcazioni e un sottomarino. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Mar Rosso, Houthi: “Attaccati due cacciatorpedinieri Usa”

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(Adnkronos) – "Le forze armate yemenite hanno effettuato un'operazione durante la quale hanno attaccato due cacciatorpedinieri statunitensi nel Mar Rosso". Lo ha detto al canale televisivo yemenita Al Masirah il portavoce militare Houthi Yahya Saree, aggiungendo che i militanti hanno utilizzato nell'attacco missili antinave e droni. "La fase successiva" agli attacchi nel Mar Rosso sarà “aperta a grandi e ampi sviluppi e le forze armate yemenite hanno molte carte a cui non hanno fatto ricorso” è la minaccia arrivata ieri dal ministro della Difesa del governo dei ribelli Houthi, Muhammad Nasser Al-Atifi. In una dichiarazione riportata dai media del gruppo sciita filoiraniano, Al-Atifi ha parlato di “un prezzo che sarà molto alto per i centri decisionali a Washington, Londra e Tel Aviv”, invitando i Paesi che “seguono alla cieca gli Usa e la Gran Bretagna a non commettere sciocchezze stringendo alleanze sospette che li porteranno a uno scontro non calcolato con lo Yemen e le sue forze armate”.   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Israele-Hamas, WSJ: proposta breve tregua. Oltre 30 razzi dal Libano verso Kiryat Shmona

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(Adnkronos) – Una breve pausa, anche di pochi giorni, nei combattimenti nella Striscia di Gaza per guadagnare tempo e arrivare a un cessate il fuoco "più lungo" tra Israele e Hamas. E' quanto, secondo il Wall Street Journal, hanno proposto i mediatori nel contesto dei 'difficili' colloqui al Cairo e mentre si avvicina il mese di Ramadan, che dovrebbe iniziare il 10 marzo. Stando alle notizie, l'idea di una breve tregua caldeggiata sia dai negoziatori americani che arabi, potrebbe servire alle parti per dimostrare il reciproco interesse a un accordo più lungo. Intanto oltre 30 razzi sono stati lanciati dal Libano verso Kiryat Shmona, nel nord di Israele, dei quali 17 sono caduti in aree aperte e 13 sono stati intercettati dalle difese aeree dell'Idf. Hezbollah ha rivendicato la responsabilità del lancio di razzi , affermando che è stato condotto in risposta agli attacchi israeliani su Hula. L'Idf ha risposto, colpendo due siti di lancio situati a Taybeh e Aarab El Louaizeh, nel Libano meridionale, che erano stati utilizzati da Hezbollah per colpire l'area di Kiryat Shmona. L'esercito israeliano ha colpito inoltre strutture militari appartenenti a Hezbollah a Dibbine e Ayta ash Shab.  Dal canto suo l'Organizzazione mondiale della sanità ha affermato che più di 8mila persone devono essere trasferite fuori da Gaza per cure mediche. Richard Peeperkorn, rappresentante dell'Oms per Gaza e Cisgiordania, ha detto ai giornalisti che circa 6mila persone dovevano essere evacuate per ferite e disturbi legati alla guerra, fra le quali pazienti con lesioni da trauma multiplo, ustioni e amputazioni. Altre 2mila sono pazienti che necessitano di cure per cancro e altre gravi malattie croniche. L'agenzia delle Nazioni Unite per la salute ha sottolineato che spostare questi pazienti fuori da Gaza allevierebbe parte della pressione sui medici e sugli ospedali che stanno lottando per continuare a funzionare in una zona di guerra. Il Programma Alimentare Mondiale (Wfp) ha invece riferito che il suo primo tentativo in due settimane di portare aiuti alimentari nel nord di Gaza è stato bloccato dalle Forze di Difesa Israeliane, precisando che il convoglio di 14 camion è stato "respinto" a un posto di blocco e successivamente è stato saccheggiato da una folla di "persone disperate". Ieri l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) aveva dichiarato che i bambini stanno morendo di fame nel nord di Gaza. Il mese scorso, il Wfp aveva annunciato che avrebbe sospeso le consegne di aiuti alimentari nel nord di Gaza fino a quando non ci fossero state condizioni che consentissero una distribuzione sicura.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Omicidio a Salerno, uccide il padre a coltellate e chiama il fratello per avvisarlo

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(Adnkronos) – Ha ucciso il padre a coltellate e ha chiamato il fratello per avvisarlo. Tragedia familiare, nella serata di ieri ad Eboli, in provincia di Salerno. Riccardo Santimone, 76 anni, gommista in pensione, è stato accoltellato a morte al culmine di una lite. A confessare il delitto, consumato in un'abitazione del rione della Pace di Eboli, è stato il figlio Vincenzo Santimone, 47 anni, disoccupato con problemi psichici. L'uomo è un stato di fermo. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Eboli, coordinati dalla Procura di Salerno.  A dare l'allarme è stato il fratello maggiore del 47enne, a cui si era rivolto l'uomo subito dopo la violenta lite familiare finita in tragedia. Sul luogo del delitto sono intervenuti il medico legale e la squadra rilievi del comando provinciale dei carabinieri di Salerno.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Incidente a Novara, auto si schianta contro un palo: morto 28enne

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(Adnkronos) – Incidente mortale questa mattina a Brusnengo, nel novarese. Per cause ancora in corso di accertamento, un ragazzo di 28 anni ha perso il controllo della sua auto e si è schiantato contro un palo. A nulla sono valsi i tentativi di soccorso dei sanitari del 118: il 28enne è morto.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Pedopornografia, più di 10mila file sullo smartphone: 2 arrestati tra Roma e Latina

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(Adnkronos) – La Polizia di Stato ha proceduto all’arresto in flagranza di un uomo di 50 anni, residente in provincia di Latina, nell'ambito di un'attività di contrasto internazionale sugli abusi sessuali nei confronti di minori. L'indagine, si legge in una nota, è stata avviata dopo una segnalazione relativa all’utilizzo improprio dei social network e degli spazi di archiviazione virtuali. Grazie agli accertamenti tempestivamente effettuati e dall’analisi delle tracce informatiche, il personale specializzato è risalito al profilo di un utente destinatario di un decreto di perquisizione emesso dalla Procura presso il Tribunale di Roma.  La successiva perquisizione informatica, operata sullo smartphone dell’indagato, ha permesso di rinvenire numerosi file di natura pedopornografica che vedevano coinvolti bambini anche in tenera età. Per l’uomo, incensurato, è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari. Stessa sorte per un uomo di 62 anni, residente in provincia di Roma, che è stato tratto in arresto per detenzione di un ingente quantitativo di materiale pornografico ritraente esclusivamente atti sessuali con minori anche in età prescolare. In totale sono stati trovati 10mila file.  L’attenta attività di perquisizione informatica, disposta dall’Autorità giudiziaria, a seguito degli accertamenti svolti sui flussi informatici relativi ad episodi di archiviazione di materiale illecito su piattaforme di cloud storage, ha permesso di rinvenire nella disponibilità dell’indagato, numerosi file di natura pedopornografica, occultati all’interno di spazi virtuali protetti da password, ai quali è stato possibile accedere grazie alle moderne tecniche di indagine e all’esperienza maturata sul campo dagli operatori del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica del Lazio. L'attività di indagine, svolta con il coordinamento del Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia online, prosegue ora con l’analisi del materiale sequestrato per individuare eventuali ulteriori responsabilità e per identificare i minori coinvolti. La diffusione di servizi di cloud storage che consentono l’archiviazione in spazi virtuali sempre più ampi, capaci di contenere una grandissima mole di dati, unita alla semplicità di utilizzo di servizi di anonimizzazione sempre più diffusi, rendono l’approvvigionamento di video e immagini a contenuto pedopornografico sempre più agevole, saturando in breve tempo il mercato che richiede la produzione di contenuti sempre nuovi.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Terrorismo, denaro a milizie di Bashar al-Assad: arrestati 2 siriani a Olbia

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(Adnkronos) – Due cittadini di origine siriana sono stati arrestati questa mattina a Olbia (Sassari) dalla Polizia: l'accusa è associazione con finalità di terrorismo internazionale. Secondo quanto emerso dall’attività di indagine i due, dal 2014 e fino agli inizi del 2018, avrebbero fatto parte di una organizzazione dedita all'hawala con cui effettuavano rimesse di denaro dall'Italia alla Siria (ed anche in direzione opposta) in favore delle milizie combattenti siriane di opposizione al regime di Bashar al-Assad. Tali milizie avrebbero utilizzato nella loro lotta metodi che prevedono l'uso indiscriminato della violenza, incuranti del coinvolgimento di civili inermi, e accettando gli effetti collaterali della violenza diretta.  Nel corso delle indagini della Digos di Sassari, dirette dai Sostituti Procuratori della Direzione distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Cagliari, oltre all’attività di finanziamento alle milizie combattenti rivoluzionarie siriane erano emersi diversi video di giuramenti, di esercitazioni militari, di esaltazioni di vittorie, di scene dì guerra con esplosioni di armi, il cui filo comune era la celebrazione delle forze rivoluzionarie che combattono, con violenza, il regime siriano.  Gli arrestati sono stati entrambi condannati a 5 anni e 6 mesi di reclusione, e in virtù del periodo di carcerazione 'presofferto' in stato di custodia cautelare in carcere, sconteranno circa 1 anno e sei mesi di reclusione, presso la casa Circondariale di Bancali (Sassari), dove sono stati accompagnati. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)